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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/01/2013 - 02/02/2013

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  1. Macro...micro .... di tutto un po'
  2. Quel suono troppo asciutto...
  3. Nuova sorgente digitale con 500 €
  4. Tweeter sostitutivi
  5. Più definizione in gamma alta
  6. Aspettative deluse
  7. Nuovi diffusori con 1000-1500€
  8. Masterizzare vinili
  9. Un impianto minimale
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Macro...micro .... di tutto un po'
Gent.mo Direttore,
riprendo quando scritto qualche tempo fa poiché non ho ancora trovato una soluzione soddisfacente. Il mio problema "musicale" è determinato dal fatto che il mio ambiente di ascolto è praticamente un openspace di quasi 100 mq con arredi in legno e tappeti anche se l'area di ascolto è di circa 35-40 mq, mi piace ascoltare un po' di tutto anche musica classica ma prediligo rock e pop degli ultimi 30 anni, ascolto a un volume che definisco accettabile ma che alcuni potrebbero ritenere alto anche se nessun vicino si è mai lamentato ufficialmente.
Mi capita che la maggior parte delle casse fanno un effetto radiolina, ovvero la stanza anche a volume sostenuto risulta "abbastanza vuota" e il risultato pur tecnicamente buono assai poco coinvolgente.
Oggi dopo aver avuto diffusori anche di grande pregio ad oggi ascolto con delle vecchie Infinity SM155 (col woofer da 38cm) refuso di una gioventù passata, che pur non avendo alcuna immagine tridimensionale (hanno un suono piatto) e pur essendo parecchio colorate riempiono ottimamente la stanza e forniscono, in sinergia con il Densen DM10, un ottimo basso adeguato alla dimensioni della stanza per un risultato complessivo coinvolgente dal punto di vista dinamico.
Le Infinity tuttavia non mi soddisfano pienamente, quello che cerco è un diffusore che pur PRIVILEGIANDO quello che possiamo definire macrodinamica e la dinamica più in generale riescano comunque a fornire un "minimo" di ricostruzione complessiva e credibilità.
Purtroppo tra i costruttori più noti non ci sono a catalogo diffusori con woofer di dimensioni importanti senza svenarsi e sul mercato dell'usato sono molto indeciso se fare un investimento spesso a prezzi fuori mercato su diffusori di 30 anni fa. Non amo troppo il suono del marchio Klipsch (un po' troppo brillante per i miei gusti) avevo pensato sul nuovo ad acquistare delle Focal tipo 836V che mi piacevano di più delle Klipsch reference mi può dare un consiglio su come orientarmi anche con marchi diversi ma possibilmente noti e acquistabili e rivendibili con facilità?
Cordialmente,
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
il fatto che l'ambiente d'ascolto sia così ampio e particolare rende la situazione piuttosto complicata. Visto che non ti piace il suono Klipsch mi sembra strano però ti sia piaciuto quello delle Focal, visto che la differenza di impostazione non è così grande, a conti fatti. Se l'ambiente fosse riflettente - e probabilmente lo è data la sua natura openspace - eviterei accuratamente diffusori tendenzialmente vivaci in gamma medio-alta. Il suono radiolina che descrivi è in gran parte dovuto all'acustica della sala, temo. D'altra parte considera anche un altro aspetto: il tuo amplificatore è veramente un bel componente, ma ha pur sempre una potenza limitata (specie se è un prima serie) e, in spazi così ampi e diffusori di sensibilità normale, non sarà facile ottenere pressioni sonore molto elevate senza tirarlo per il collo.
Quindi hai necessità di diffusori dotati non solo di una gamma bassa importante, ma anche discretamente sensibili.
Un bel rebus, specie considerando che non specifichi la cifra che intendi investirci (!!!). Deduco che ti stia orientando sulla fascia di prezzo di quelle Focal 836V che hai ascoltato, ovvero 2000€.
Per questa cifra, tra le alternative valide dall'impostazione timbrica un po' più tranquilla ci sarebbero i Chario Syntar 533R (91 dB, 35Hz a -3 dB), KEF R700 (89 dB, 42 Hz a -3dB) o KEF Q900 (91 dB, 32 Hz a -3dB), Quad 25L Classic (91 dB, 35 Hz a -3dB). Magari cerca anche qualcosa di usato di casa Opera o Sonus Faber.
Cura con attenzione il posizionamento e l'acustica della sala, senza questi due parametri ottimizzati a dovere sarà difficile ottenere risultati soddisfacenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quel suono troppo asciutto...
Stimatissimo Direttore,
le riscrivo a due anni dai suoi ultimi preziosi consigli che mi hanno portato ad assemblare un impianto così composto:

A questo punto i dubbi, il suono sembra, soprattutto ascoltando CD e liquida, piuttosto asciutto, in certe incisioni al limite del fastidioso a causa di alti taglienti e bassi poco corposi con scarsa pressione sonora.
Senza dubbio le dimensioni dell'ambiente non aiutano (allego piantina) trattandosi di un loft di 11,5 mt. per 6,5 mt con un soffitto di 4 mt. Quali potrebbero essere secondo il suo prezioso parere i difetti più gravi o le soluzioni per la mia situazione?
Un ampli più potente? (mi dispiacerebbe in quanto il Sinfonia ha un suono splendido...). Modifiche non troppo drastiche all'ambiente?
Sostituzione del DAC? (ascoltando il vinile il suono sembra più corposo) Ascolto veramente ogni tipo di musica con preferenza per rock, pop e jazz ma senza trascurare la classica.
Ringraziandola per la sua gentile e professionale collaborazione colgo l'occasione per augurarle buone feste!
Nicola - E-mail: thornic1 (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Nicola,
mi auguro che la pianta che hai allegato sia incompleta! Sbaglio o mancano gli arredi? Se così fosse...come puoi anche solo sperare che l'impianto...suoni? Sarebbe già tanto se si sentisse qualcosa di appena tollerabile! Non sarà un cambio di diffusori o di DAC a porre rimedio a una situazione così fortemente compromessa. Mi chiedi quali siano i difetti più gravi. Nessuno, nell'impianto, tutti, nell'ambiente :-)
Dici anche di non voler fare modifiche drastiche all'ambiente, se così fosse inutile sperare che possa cambiare qualcosa, qualunque cifra tu intendessi spendere. Il suono sarà sempre asciutto e tagliente!!! Devi aggiungere arredi che possano intercettare/assorbire/diffondere le onde sonore: poltrone, quadri in tela, arazzi alle pareti, librerie a giorno senza vetri, piante a foglia larga...insomma tutto ciò che ti consenta di abbassare il tempo di riverbero della stanza.
Anche il soffitto da 4 metri certo non è simpaticissimo dal punto di vista sonoro, specie in uno spazio così ampio.
Sai che mi ricordano queste richieste di consulenza? Quei signori (o signore) che vanno dal medico chiedendo di dimagrire senza fare attività fisica e continuando a mangiare esattamente come e quanto prima...ebbene, non si può. Benvenuti nel mondo reale! Per dimagrire occorre sia mangiare meno che consumare di più e così, per far suonare bene un impianto HiFi, bisogna iniziare a metterlo in una stanza adeguata. Lavorare sull'ambiente può essere faticoso ma certamente molto, molto istruttivo, perché ci si accorge quanto drasticamente possa cambiare il suono via via che si inseriscono elementi all'interno della sala d'ascolto.
Senza questa volontà potrai acquistare anche i migliori componenti...il suono resterà sempre sgradevole. Perdona la franchezza.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente digitale con 500 €
Caro direttore,
torno a scriverle dopo qualche anno (
Vol. 353) e sempre sullo stesso argomento. Una premessa: l'impianto che le descrissi fu, all'epoca, integrato con un convertitore Arcam Black Box, acquistato usato a buon prezzo (in realtà mi accorsi di non poter spendere nemmeno lontanamente la cifra che inizialmente avevo immaginato). E quindi:

Un po' perché non sono un maniaco degli upgrade, un po' perché le disponibilità economiche sono limitate, un po' perché per motivi di lavoro e familiari il tempo (e il modo) di ascoltare la musica si è ridotto negli anni al lumicino, un po' perché, va detto, ero (e sono) abbastanza soddisfatto dell'impianto che avevo (ho), tutto è rimasto identico fino a oggi, fino a quando, dopo una quindicina (abbondanti) di anni di onorato servizio, il Marantz 63 ha smesso di funzionare.
E anche se fosse una cosa da poco penso che sia arrivato il momento di sostituirlo con qualcosa di adeguato ai tempi e, con l'occasione, accantonare anche l'Arcam. Per l'acquisto potrei, forse, mettere insieme 500-600 euro. Ho pensato che potrei restare in "famiglia" e accoppiare al "vecchio" ampli RA02 un Rotel RCD-12 o, con un po' di sforzo, addirittura un Rcd-1520 (ma mi è sembrato di capire da altre lettere che lei non vede bene un accoppiamento Rotel-Rotel anche se all'epoca non mi sconsigliò un Rotel 1072). In alternativa, Nad (C515BEE o C565BEE), ancora un Marantz (6004) o che altro?
Cordiali saluti,
Mario - E-mail: info (at) mariorossi.eu

LC
Caro Mario,
per il tuo problema esistono due tipi di soluzioni: una estremamente economica che ti consente di conservare l'impostazione sonora attuale e un'altra che probabilmente darà risultati migliori all'ascolto ma che ti costerà ben di più.
La prima sarebbe quella di affiancare al tuo DAC Black Box 2 un lettore DVD da poche decine di euro, a patto che fosse dotato di uscita digitale compatibile con gli ingressi del tuo Arcam (ottico o coassiale elettrico, se non ricordo male).
Prima che storca il naso posso confidarti che molti lettori CD moderni utilizzano meccaniche di lettura di derivazione audio/video o informatica. Te la caveresti con una spesa minima e ci potresti persino ascoltare qualche concerto dal vivo su DVD. L'alternativa, che è quella che proponi tu, suonerà realisticamente meglio. Non sono contrario, in principio, all'accoppiata Rotel/Rotel. Semmai, spesso l'ho sconsigliata in abbinamento a diffusori brillanti tipo B&W, Triangle, Focal etc. onde evitare un eccesso di vivacità in gamma medio-alta.
Nel tuo caso il problema direi che non sia da porre, quindi non ho niente in contrario all'acquisto di un RCD12. Questo, ovviamente, qualora tu avessi voglia di un'impostazione sonora tendenzialmente aperta. Tieni conto che il tuo attuale Arcam Black Box va in direzione nettamente opposta. Qualora non desiderassi un cambio così radicale di prospettiva, stai con NAD o, se riesci a reperirlo all'interno del budget che hai stanziato, un lettore CD Arcam.
In chiusura, qualora optassi per questa seconda soluzione, consentimi di farti osservare che rivendere il tuo DAC Arcam non sarà impresa facile, se non a cifre simboliche.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tweeter sostitutivi
Buongiorno Direttore,
sono Tony un geometra/costruttore di 38 anni di Torino, inesperto sul piano hi-fi, che da un paio di mesi non riesce a non leggere quotidianamente i Suoi preziosi consigli.
Salto i complimenti di rito senza però dimenticare che questa rubrica grazie a Voi trasmette passione ed appassiona. Purtroppo la crisi economica ha colpito duramente l'edilizia, me compreso, ma al posto di darmi per vinto ho deciso di realizzare il mio impianto hi fi ponendomi come obbiettivo budget ridotto ma buona resa.
Ambiente: vecchia stalla di montagna del 1600 restaurata e resa abitativa con soffitti a "stella" muri in pietra, arredata con mobili, tendaggi, tappeto, quadri, poltrone e divano.
Dato che la sala d'ascolto è circa mq 45 ho cercato qualcosa con discreta potenza e ho trovato un amplificatore Nad c355 bee (80+80w) immacolato ad €. 300,00.
Per i diffusori... sono rimasto piacevolmente colpito da un suo scritto riguardo la "musicalità" di alcuni diffusori B&W datati da prediligere piuttosto a certi recenti diffusori "ruffiani" ma dall'immediata sensazione di "suono migliore" (perdoni il gergo e la non conoscenza del linguaggio audiofilo ma sono all'inizio di questa piacevole esperienza). Così dopo aver ascoltato qualcosa in giro ho deciso di acquistare 2 diffusori B&W P6 incredibilmente (secondo me) messi in vendita da luglio su più canali in rete alla cifra di €. 150,00 con un tweeter mancante ma il resto davvero in ottime condizioni ed usate solo per HT.
Essendo un principiante non ho la presunzione di ritenere "musicali" questi diffusori ma date le dimensioni dei W. e M. 16.5cm oltre che le condizioni generali mi son sembrate un buon acquisto. La mia domanda è questa, dato che il tweeter mancante completo mi costerebbe in un centro assistenza B&W 205 € secondo Lei vale la pena spendere questa cifra su queste casse o posso orientarmi su altre case sostituendo entrambi i tweeter?
Attualmente al posto del tweeter mancante ne ho collegato uno provvisorio della Sony...che fa quel che può.
Devo ammettere che la sorgente è momentaneamente il mio iphone ma tra cavi autocostruiti, Flexy, NAD e B&W il risultato finale (€ 600,00) vuoi forse per il soffitto irregolare a stella tipo cupola sul punto d'ascolto, sono proprio soddisfatto di come sento Mark Knopfler adesso...grazie!
P.S. Ho dimenticato di chiedere consiglio su un lettore Nad da accoppiare in futuro.
Tony - E-mail: tonylamar (at) alice.it

LC
Caro Tony,
in generale sono assolutamente contrario alla sostituzione dei tweeter originali con altri scelti a caso, giusto perché ci stanno come misure! Ci sono due tipi di rischi: i tweeter sostitutivi hanno una sensibilità diversa da quelli originali, il che significa che la gamma alta potrebbe essere o esaltata o attenuata a seconda dei casi. Il taglio del crossover si adatta male ai nuovi tweeter e li fa lavorare in una zona poco consona alle loro caratteristiche. E non sto considerando la possibilità che pure l'impedenza potrebbe essere diversa, se non si riuscisse a risalire a quella del tweeter originale.
Infine, una considerazione più pragmatica: i diffusori così cannibalizzati diventerebbero assolutamente invendibili.
Ora, nel tuo caso specifico tutte queste considerazioni si scontrano con il costo assolutamente fuori da ogni ragionevolezza del ricambio originale. Prima di prendere una qualunque decisione, farei un'attenta ricerca in rete per capire, attraverso forum di appasionati del marchio, quali siano le caratteristiche principali dei tweeter originali (sensibilità e impedenza). Spesso si trovano discussioni su "replacement/compatible drivers" che potrebbero fare al caso tuo. Ad esempio, prova a leggere questo
thread su DIYaudio e questo su AVforums. In Italia, prova anche a contattare qualche riparatore di altoparlanti (es. Canini Altoparlanti) potrebbe avere a disposizione il ricambio (usato o rigenerato) o potrebbe suggerirti, per conoscenza diretta dell'unità originale, un sostituto sensato.
Ancora, scandaglierei Ebay e i vari mercatini (anche internazionali) alla ricerca del tweeter usato, spesso si trova nel giro di qualche mese. Se tutto dovesse fallire e riuscissi a ottenere le caratteristiche principali dei tweeter originali, a quel punto potresti valutare di cercare un ricambio adatto nei catologhi dei principali costruttori di altoparlanti (es. Ciare).
Per quanto riguarda il lettore NAD da abbinare al resto dell'impianto, nel nuovo andrebbe benissimo anche il modello entry-level (C515BEE, 350€), nell'usato avresti soltanto l'imbarazzo della scelta, magari eviterei macchine con troppi anni di lavoro alle spalle.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Più definizione in gamma alta
Egregio direttore, le scrivo per formulare un quesito breve a cui credo solo Lei dall'alto della sua esperienza può dare una risposta esauriente e chiarificatrice per il sottoscritto.
La domanda è la seguente: un paio di Dahlquist DQ20 possono essere adeguatamente amplificate con una coppia di finali Klimo Beltaine prima serie? Ascolto musica classica, jazz e sinfonica, poca musica rock. Completo il tutto con le condizioni al contorno.
L'ambiente è una stanza di mt. 4,40 x 3,80, altezza mt. 1,90, è una mansarda. Il pavimento è in parquet flottante, le pareti le ho trattate con tende pesanti che nascondono dei piumoni, si dei piumoni dietro di esse, funziona benissimo. Ovviamente l'impianto è posizionato sul lato corto su supporto in spesso marmo afono.
Il resto dell'impianto:

Quello che vo cercando è una maggiore definizione della "grana" in gamma alta ed altissima, mi spiego meglio, non amo gli alti pungenti e gli squilli che ti fanno diventar sordo, ma avendo ascoltato molte volte il violino dal vivo, mi rendo conto che questo diffusore Hawthorne Audio, lo ingrassa e non rende giustizia alla sua resa timbrica.
In pratica lo sfregare dell'archetto è molto addomesticato e quasi scompare. Lei crede che passando alle Dahlquist DQ20 si possa riavere una gamma medio alta più realistica?
Ho avuto in passato le Dahlquist DQ12, ma non posso fare alcun confronto a memoria, dato che inoltre le pilotavo con dei finali monofonici, i Thresold SA2 che ho venduto in favore dei Klimo Beltaine. Avró fatto bene? Non lo so. Comunque il cambio è fatto ormai.
Può dirmi cosa ne pensa del voler acquistare le DQ 20 (cercavo le DQ10 ma non le trovo), sto dando in permuta una coppia di JBL 4311 VX control monitor del 70 con woofer in alnico che con i Klimo suonano ma a me non piacciono in quanto sono poco ma molto poco raffinate ed inoltre rispetto ai diffusori Hawthorne Audio sono anche meno sensibili e dal suono più spartano.
Ho pensato, e sono in trattative anche per: Sonus Faber Minima Amator o fm2, Claravox Euritmica, trovandola, Ls3/5a, Proac Tablette reference. Mi aiuta nella scelta Direttore? Sempre che debba farla o se invece Lei non abbia una ricetta per far suonare meglio le Hawthorne Audio dipolo, o le JBL 4311.
La ringrazio,
Dario - E-mail: d.gaballo (at) archiworld.it

LC
Caro Dario,
gli Hawthorne non dovrebbero avere problemi di definizione in gamma alta, hai provato a posizionarli diversamente? Essendo un driver coassiale, potresti provare a tenere questo allineato con le orecchie dell'ascoltatore seduto. Fatti questi esperimenti, potresti effettivamente valutare la loro sostituzione ma mi pare che su questo punto tu abbia le idee un po' confuse. Metti nello stesso calderone piccoli monitor privi di bassi come gli LS3/5A e generosi diffusori da pavimento come i Dahlquist DQ20, bookshelf schizzinosi come le Euritmica e monitor di classe come i Tablette Reference. No, proviamo a fare un po' di chiarezza.
Ora sei abituato a dei grandi diffusori a dipolo con un grosso coassiale da 15 pollici (!!!) e dubito moltissimo che riusciresti ad adeguarti a un wooferino da 10 cm o giù di lì. A mio parere, l'alternativa alla situazione attuale è ancora un diffusore da pavimento, magari più aperto in gamma alta e sufficientemente sensibile. Ti consiglierei di ascoltare qualcosa di casa Triangle e Focal, non dovresti far fatica a individuare un modello adatto alle tue esigenze. Stavolta, però, portati i tuoi dischi e amplificatori (lo so, non è comodo ma...) perché tutto sta nella sinergia tra finali e diffusori. Se posso permettermi un consiglio del tutto generale: per il futuro cerca di evitare troppo la sensazione e il flavour del momento. Per capirci, se volessi la mia opinione spassionata...a mio parere avresti fatto meglio a tenere i Threshold e le Dahlquist.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Aspettative deluse
Gentile direttore,
innanzitutto complimenti per la rubrica che trovo molto interessante, forse l'unica in Italia in grado di dare risposte a quesiti nel mondo audiofilo.
Mi chiamo Francesco e sono di Bologna, premetto che sono un neofita dell'alta fedeltà hi-fi e provengo dagli anni '90 quando si dava molta più importanza a questa materia. Purtroppo in quegli anni e devo dire anche in questi anni non ho mai potuto permettermi grandi spese per l'alta fedeltà.
Ho riscoperto quest interesse qualche settimana fa, quando il mio vecchio amplificatore ha deciso di smettere di funzionare: un vecchio Yamaha AX390 di 60 watt un lettore Yamaha CDX390 collegati a diffusori da pavimento Indiana Line Arbour 5.20, un amico che possiede più di un impianto mi ha dato in prestito il suo amplificatore NAD 306 di 50 watt e devo dire che quest'ultimo suonava molto meglio del precedente, purtroppo il mio amico non ha voluto vendermelo e quindi sono andato alla ricerca di un amplificatore usato.
Alla fine ho trovato su ebay.uk un NAD 317 di 80 watt + un lettore cd NAD 520 per 130 sterline + le spese di spedizione per un totale di 190€. Devo dire che entrambi gli oggetti sono quasi nuovi completi di telecomandi, manuali e addirittura spediti con le scatole originali. Le aspettative che mi ero creato sono state deluse, il NAD 317 ha dei potenti bassi quasi fastidiosi e alzando di poco il volume il risultato è confuso e perde parecchio, il NAD 306 del mio amico era molto più dettagliato e dall'ascolto molto più piacevole, non capisco il perché, l'ambiente d'ascolto, i diffusori e i cavi sono gli stessi ho provato a cambiare il lettore collegando il cdx 390 ma il risultato non cambia e pure questo amplificatore costava 1.700.000 lire e pesa quasi il doppio dello Yamaha ax 390 che a questo punto suonava anche meglio, mi ricordo che il peso una volta era anche sinonimo di qualità.
L'impianto si trova in una sala di 17 mq come lo era anche precedentemente e l'amplificatore è collegato alle casse con dei cavi "Tasker C193TS" di 2,5 mm. Il mio attuale impianto: Nad 317; Nad c 520; Indiana line 5.20; cavi Tasker C193TS 13 AWG di 2,5 mm. A questo punto credo di aver fatto un acquisto sbagliato nonostante il prezzo credo conveniente, ma prima di rivenderlo e cercare un amplificatore più adatto vorrei chiederle conferma dello sbaglio o se si può migliorare sensibilmente magari sostituendo i cavi (magari autocostruiti anche se non ho una gran manualità) o collegando in biwiring o se per questo amplificatore sono necessari altri diffusori. Cosa fare? Sostituire l'ampli? Sostituire i diffusori?
Grazie anticipatamente per la sua disponibilità e eventuale consulenza di indubbia competenza.
Cordiali saluti e buon anno.
Francesco - E-mail: notetrip (at) hotmail.it

LC
Caro Francesco,
faccio fatica a credere che ci possa essere tutta questa differenza tra il tuo NAD 317 e il 306 del tuo amico. O l'esemplare che hai acquistato è difettoso o manomesso (ne dubito) oppure ...non capisco :-) Dici che la sala è la stessa di prima, sicuro di non aver cambiato altro nel frattempo? Arredi, disposizione dei diffusori o del punto d'ascolto...sono elementi che possono fare una enorme differenza. Nel dubbio, non puoi chiedere al tuo amico di prestarti nuovamente il NAD 306 per un confronto diretto? Sai che a volte la memoria audio gioca degli scherzetti mica da ridere?
Hai controllato, immagino, che i controlli di tono siano effettivamente esclusi o in posizione centrale. Nel dubbio, premi il tastino "Tone Defeat" che trovi tra le due manopole dei controlli di tono.
Fatte queste prove, se il suono si dovesse rivelare ancora poco dettagliato e gonfio sui bassi, potresti cambiare amplificatore e passare a qualcosa di impostazione diversa (es. Rotel). O, se vuoi divertirti un po', un bel Dayton DTA-100 (poco più di 100 €) e sentirai il tuo impianto suonare in un modo a te sconosciuto :-)
Oppure ancora, trovandolo, un Trends TA10 usato...avrà pochi watt (ma la stanza non è grande e i diffusori sono sensibili a sufficienza) ma quello che ha da offrire è un vero assaggio di high-end.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 1000-1500€
Gentile direttore, è la seconda volta che le scrivo nell'arco di due mesi. Durante questo breve lasso di tempo le confesso di avere appreso una grande quantità di nozioni riguardanti l'alta fedeltà, e non su riviste, testi specializzati, enciclopedie varie e libri di dubbia provenienza, bensì su TNT-Audio.
Mi domando se fra 50 anni esisterà ancora gente con la stessa vostra passione e competenza, ma questo è un altro spunto di riflessione che forse non ci deve riguardare.
Vengo al dunque: nella mia prima le chiedevo un consiglio per la scelta di un nuovo ampli (possedevo uno Yamaha ax596, lettore cd Philips cd460, diffusori Jamoe670), adducendole una mia preferenza per Audio Analogue. Per la verità ho avuto modo di ascoltare anche due altri marchi da lei menzionati, ossia NAD e Rotel, ma alla fine ho optato per un AA Puccini 70, ritenendolo più vicino al suono da me preferito.
Ho anche apportato degli accorgimenti nella stanza (18mq, quadrata purtroppo) aggiungendo uno spesso tappeto che ne ricopre il 50% più una tenda ed altri piccoli tappetini. Ora sicuramente il suono è diventato più pulito, si può alzare il volume senza il timore di fastidi.
Quello che le chiedo è un consiglio per dei nuovi diffusori (non credo infatti che le Jamo siano all'altezza dell'Audio Analogue).
Leggendo le vostre lettere e non solo, ho sentito buone cose sulle B&W, ProAC, Indiana Line, Sonus Faber, Tannoy ed altri. Aggiungo che prediligo un suono gentile, caldo, corposo nei contenuti, insomma quasi da valvolare. Non ho la minima idea su cosa indirizzare una mia scelta.
Dispongo di un budget di 1000-1500 euro. Nel salutarla le rinnovo i miei più sinceri complimenti per la sua dedizione e professionalità.
Suo appassionato lettore,
Anonimo - E-mail: g.burgo (at) alice.it

LC
Caro "G.Burgo",
non so se fra 50 anni esisterà ancora TNT-Audio, di sicuro non esisterà più il sottoscritto (avrei 97 anni e comunque sarei sordo come una campana, dovessi sopravvivere) ma chissà, magari qualche nuova leva prenderà il nostro (pesante) testimone. E chissà fra cinquant'anni come sarà la stessa Rete...! Non pensiamoci, in genere faccio progetti a più breve scadenza :-)
Ti faccio i complimenti per la scelta del Puccini 70 e per le idee, piuttosto chiare, sul tipo di suono che stai cercando, coerenti con la scelta dell'amplificazione, in effetti. Per quanto riguarda la scelta dei diffusori da abbinarci, qualora intendessi proseguire sulla strada del suono caratterizzato allo stesso modo, non vedrei niente di meglio che Sonus Faber o ProAC tra i nomi che hai elencato, cui aggiungerei anche Opera. All'interno della cifra che hai stanziato, magari allargando la ricerca anche all'usato recente, non dovresti faticare a reperire un diffusore da pavimento che faccia al caso tuo.
Magari - se puoi - risparmia qualcosa e medita sulla possibilità di affiancare al Puccini un lettore CD di livello adeguato. Questo potrebbe essere un NAD, un Arcam, un Rega o ancora un Audio Analogue, magari da cercare anche questo nell'usato recente.
Infine un consiglio non richiesto: dici di aver imparato tutto qui su TNT-Audio...io mi sentirei più tranquillo nel saperti aperto verso la lettura anche di altre fonti. La pluralità di opinioni è l'ingrediente essenziale per la costruzione di un vero spirito critico. Ascoltare sempre e soltanto la stessa campana non è mai una buona idea!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Masterizzare vinili
Buongiorno Direttore,
L'ho contattata circa un anno fa (
Vol. n. 606) per alcune dritte sul mio primo impianto stereo; lei mi consigliava di ridistribuire il budget previsto in modo di acquistare dei diffusori a pavimento al posto di una coppia da "scaffale" ed utilizzando il rimanente per ampli, giradischi e lettore cd. Quando sono arrivati (ho scelto due INDIANA LINE Tesi 560) e li ho posizionati in sala, la mia dolce metà voleva sapere come mai avevo comprato quei bestioni e se qualcuno mi avesse consigliato!!!
Inutile dire che neanche sotto tortura ho pronunciato il suo nome..... Comunque il risultato è a mio parere ottimo, con dei bassi molto corposi ma chiari (ascolto anche musica per organo in cui i suoni delle canne del pedale di grossa piedatura probabilmente sono le più difficili da riprodurre fedelmente).
Ora il mio quesito è di altro genere. Volendo masterizzare i miei vinili (possiedo vecchi vinili che sono introvabili) usando un notebook e lo stereo sopracitato dovrei (forse) avere un prodotto tipo un NAD PP3, o PROJECT PHONO BOX USB. Poi ho visto BEHRINGER UFO202 USB Phono a 34 € con convertirore digitale a 16 bit e frequenza 48.0 KHz (come i due precedenti). Immagino ci sia una differenza tra i tre o sbaglio.... ?
Inoltre quale combinazione in termini di risultato dovrebbe essere la migliore tra:

  1. GIRADISCHI - AMPLI DENON PMA 710- TAPE OUT - ingresso in uno dei tre convertitori sopra citati - NOTEBOOK
  2. GIRADISCHI - CONVERTITORE - NOTEBOOK?
Grazie infinite per i preziosi consigli (seguiti interamente) che mi ha dato la scorsa volta e grazie anche per questa anche se non dovesse rispondermi.
Marco - E-mail: marzimarcogiu (at) tiscali.it

LC
Caro Marco,
la soluzione che mi piace di più è la seconda, semplice, lineare, breve (in termini di percorso del segnale) e la qualità degli stadi phono citati potrebbe essere persino superiore a quella della sezione pre phono interna al tuo Denon.
Tra i prodotti che hai citato sia il NAD che il ProJect sono ottimi acquisti (con una leggera preferenza per il secondo) mentre il Behringer purtroppo non lo conosco (magari è molto buono, non so).
Mi sfugge, tuttavia, la necessità di masterizzare i tuoi vinili...non puoi semplicemente ascoltarli dal giradischi? O vuoi trasformare tutta la discografia in qualcosa di liquido? Ma se questo fosse lo scopo dovresti attrezzare il notebook per funzionare da sorgente audiophile, con DAC USB, drivers adatti e tutto il resto. Se lo scopo fosse invece quello di preservare i vinili dall'usura l'ho scritto più volte e lo ripeto ancora, a costo di essere noioso: i nostri LP sopravviveranno a noi, basta trattarli con un po' di rispetto ed essi continueranno a suonare per decenni. O forse intendi masterizzare per davvero gli LP per poi sentirli in auto o su sorgenti portatili? In tal caso niente da eccepire :-)
Infine, sono felice che i miei consigli precedenti siano andati a buon fine ma mi spiace se la tua compagna non abbia apprezzato la mole dei diffusori :-)
In fondo non è che poi gli Indiana Line Tesi 360 siano giganteschi! Dille che poteva andarle molto, molto peggio di così...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Un impianto minimale
Caro Lucio, nel
vol. 544 ti ho scritto per chiederti un consiglio per un impianto da collocare in studio. Da quella data ho fatto diversi esperimenti per verificare come suona la stanza a seconda delle disposizioni e tipi di impianto, e devo dire che la soluzione proposta è risultata la più convincente.
Nel frattempo ho maturato una vera idiosincrasia per cavi, cavetti, componenti e upgrade per cui ora sono orientato, per l'acquisto, ad un "all in one" cioè a un sistema multifunzione, come peraltro da te consigliato.
Viste le mie possibilità economiche e preferenze di suono, mi atterrei anche qui ai tuoi consigli, orientandomi su un Arcam, nella versione Solo Mini (che però non ho potuto ascoltare). Ho ascoltato molte casse e devo dire che sono rimasto assolutamente colpito dalle Dynaudio DM 2/6, che oltre ad avere un suono equilibrato tendente al caldo, hanno un'estensione delle basse frequenze eccellente, che gradisco molto avendo ricominciato a sentire rock e non amando le torri, per snelle che siano.
Ora la questione è la seguente: l'Arcam, è in grado di pilotarle con il dovuto nerbo, permettendo di avere la dovuta dinamica, più che volumi da discoteca? (A suo tempo le ho ascoltate con il Naim Nait 5i che come si sa di grinta non difetta). Ho visto che in Inghilterra questo sistema Arcam + Dynaudio è spesso proposto in bundle, ma lascio a te ogni valutazione in merito.
Non vorrei spostarmi da questi due caposaldi (specialmente dalle casse), ma non essendoci in commercio un sostituto dell'Arcam per quanto riguarda il prezzo (circa 850 euro) e non volendomi rivolgere all'usato, se ritieni che l'accoppiata non funzioni, ti pregherei di consigliarmi delle casse adatte.
Io ho pensato alle Kef q300, avendo ascoltato altre Kef e apprezzando la soluzione coassiale, ma anche queste non le ho sentite.
Ti ringrazio anticipatamente per l'attenzione e visto il periodo, ti faccio i miei migliori auguri!
Massimo - E-mail: massimo.rizzi (at) awn.it

LC
Caro Massimo,
come sai, sono un amante delle soluzioni semplici, ottimizzano costi, spazi e riducono il percorso del segnale. Inconsciamente credo di amarle così tanto perché non me le posso permettere, visto che il mio impianto, per poter essere sufficientemente flessibile da poterlo utilizzare per recensire qualunque prodotto, è quanto di più frazionato ci possa essere :-/
Meccanica, DAC, pre, più finali, pre fono separato, tantissimi cavi...insomma, un vero disastro. Se potessi, userei un PC o un lettore CD integrato e un paio di casse attive :-)
Passando ai tuoi quesiti, non vedo nulla in contrario all'acquisto dell'all-in-one Arcam Solo che abbiamo recensito nella sua versione classica. Durante la prova è stato collegato a dei Dynaudio Contour 1.8 mk2, diffusori non esattamente facilissimi da pilotare a dovere. Ebbene, non ha mostrato cenni di difficoltà alcuna. Per questa ragione direi che le Dynaudio che intendi abbinare all'Arcam potrebbero essere davvero una buona soluzione tanto più che hai già avuto modo di valutarle personalmente con ottimi risultati, mi pare.
Cura con attenzione il posizionamento dei diffusori perché per quanto siano dei bookshelf daranno il meglio se posizionati su dei buoni supporti ad hoc. In altre parole, se non ti piacciono le torri perché occupano spazio a pavimento...i bookshelf presentano lo stesso problema. Anzi, talvolta la superficie d'appoggio di uno stand è più larga di quella di una snella torre da pavimento.
Non voglio farti cambiare idea, ma vorrei soltanto che avessi valutato bene tutti i vantaggi e gli svantaggi di ogni soluzione.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Simpatico Direttore,
dopo un paio d'anni di letture entusiasmanti di Tnt-Audio sono alla prima lettera; ho sempre amato la musica, ma con gli anni e aspetti casalinghi mi ero ridotto ad ascolti al pc e casse di plastica e sull'impianto di serie sull'auto.
La vostra recensione del ta2024, letta casualmente dopo una ricerca web, mi ha stregato. Dopo da un anno circa ho ormai due impianti, uno al tavolo di lavoro dell'ufficio:

Uno in soggiorno: Il tutto, pc esclusi, e ricorrendo all'usato, mi è costato meno di 1400 euro. Ora davvero vivo giorni felici.
La musica è tornata ad essere vera, e godo. Ho un'unica domandina: le Klipsch, stupende e poderose con ogni genere e che amo, per la sola classica sinfonica sono un filino troppo direttive e secche anche per via del posizionamento necessario per il quieto vivere. Trovando qualche occasione nell'usato, anche vintage, c'è qualche modello un po' più rilassato in stile inglese poco direttivo che potrei provare (per accompagnare le K, non sostituirle)?
Viva TNT!
Saluti,
Carlo - E-mail: carlo.boic (at) tiscali.it

LC
Caro Carlo,
sono felice che abbia deciso di passare da una situazione di HiFi praticamente inesistente a ben due impianti! Complimenti per il percorso! Mi chiedi consiglio per un diffusore più adatto per la musica classica. Posto che sono contrario alla moltiplicazione dei diffusori, meglio uno che sia un buon compromesso che N diffusori specializzati, ammesso che esistano, potresti affiancare alle Klipsch qualcosa di molto economico, cercando nell'usato inglese di qualche anno fa. Penso a dei classici come Spendor, KEF, volendo anche B&W degli anni precedenti al cambio di rotta (facciamo fine anni '80?). In Italia, invece cercherei qualcosa di Acoustical/Aliante, Chario, Sonus Faber e Opera.
Tieni tuttavia conto che se il posizionamento fosse sbagliato (così mi sembra di capire da ciò che scrivi) nessun diffusore potrà fare miracoli! Che ne diresti di vendere tutto e passare a un diffusore più universale, che non risenta troppo del posizionamento? A me son piaciuti moltissimo i piccoli omnidirezionali
Duevel Planets, ad esempio, così come i fratelli maggiori Duevel Enterprise. Oh certo, non suonano devastanti come i Klipsch, però se la cavano benissimo più o meno con tutti i generi e, soprattutto, non sono troppo esigenti in termini di posizionamento.
Se ti riesce, ascoltali!
Tienimi aggiornato!

Questa settimana torno a proporre, sempre con intenti didattici - esiste più musica interessante di quella che riusciremo mai ad ascoltare e conoscere! - un autore che mi ha sempre affascinato, Philip Glass. Questo brano fa parte delle sue composizioni per piano solo, che videro la luce sul finire degli anni '80, come musiche per una versione teatrale della Metamorfosi di Franz Kafka. Si intitolano, infatti, Metamorphosis. Questa, la prima di cinque, è eseguita a Novi Sad dalla pianista Branka Parlic. Minimale, ossessiva, ma affascinante.
Per chi non conoscesse Glass e volesse liquidarlo con un ascolto frettoloso, ricordo che nella classifica dei 100 geni viventi stilata dal Daily Telegraph, questo signore della musica occupa il 9° posto...ed è il primo dei musicisti/compositori in lista.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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