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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 09/02/2013 - 16/02/2013

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  1. Fratelli coltelli :-)
  2. Nuovo amplificatore per 2500€
  3. Ampli e diffusori con 1500€
  4. Upgrade con 2000€
  5. Upgrade ampli e diffusori
  6. Sostituzione lettore CD
  7. Duevel Planets
  8. Upgrade per impianto British
  9. Alla ricerca del suono perduto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Fratelli coltelli :-)
Gentile direttore,
mi trovo di fronte ad un bivio. Molti mi consigliano di lasciare l'impianto con casse passive, ma non voglio farlo e per questo le chiedo un consiglio. In una sala di circa 50 mq da qualche hanno avevo il mio piccolo primo impianto con un Rotel ra-04 e le Indiana Line Tesi 204. Come inizio non mi sembrava male (il budget non era altissimo e nonostante la dimensione della sala non esigevo volumi alti). Poi i miei fratelli (non molto pratici riguardo l'uso del Rotel) durante le loro feste hanno usato l'impianto desiderando volumi più alti e con generi musicali più ricchi di bassi. Risultato: addio diffusori.
Ovviamente devo orientarmi all'acquisto di nuovi diffusori, ma molti amici mi hanno sconsigliato di prendere altre casse passive, perché data la grandezza della sala e l'utilizzo che ne fanno i miei fratelli, otterrei lo stesso risultato. Davvero devo rinunciare all'investimento fatto due anni fa per il Rotel?
Associare due casse con qualche dB in più, e con un woofer più marcato, potrebbe evitare che i miei fratelli sentendo pochi bassi rovinino i diffusori? Potrebbero essere interessanti le Indiana Line DJ (o 308 o 310)? Il budget si aggirerebbe sui 400euro.
So che la soluzione migliore sarebbe bandire l'utilizzo ai miei fratelli, ma questo può avvenire solo quando avrò una casa mia.
Grazie per l'attenzione,
Riccardo - E-mail: fenza.riccardo (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
una prima contromisura sarebbe quella di chiedere ai fratellini di rimediare di tasca propria ai danni che provocano. Se senza reddito, anche piccole rate a lunga scadenza sarebbero utili, vedrai che la prossima volta ci penseranno bene prima di abusare degli oggetti altrui ;-)
In secondo luogo, la soluzione esiste e si chiama: diffusori PA. Ormai si trovano diffusori di questo tipo, passivi, per cifre assolutamente ridicole. Metti questa parolina chiave su Google o, meglio, su Ebay e potrai vedere quanto materiale interessante si trovi con meno di 100 € (nuovo, eh): diffusori con woofer da 30 cm e tweeter a tromba, pensati apposta per fare tanto, tanto chiasso, senza rompersi. Quando i tuoi fratellini devono fare feste in casa, colleghi questi diffusori e puoi stare tranquillo. Tra l'altro, essendo tipicamente molto più sensibili di un diffusore tradizionale (spesso ben oltre 95 dB/w/m) basteranno pochi watt per riempire i 50 mq del vostro salone.
Con la cifra restante (400-100=300€) acquisti dei diffusori più seri, ad esempio le
Pure Acoustics PRO838 e ti avanza pure qualcosa. In alternativa, una torre o un bookshelf generoso da scegliere tra i soliti che consiglio ogni settimana. Se ti piacevano le tue defunte Indiana Line Tesi potresti optare per un modello analogo, della stessa Azienda, ma da pavimento (vista la sala grande). Cerca anche nell'usato, si trova tantissimo materiale a prezzi davvero molto bassi.
Se anche questa misura - il diffusore PA - non dovesse risultare efficace, investi qualche decina di euro per del filo spinato elettrificato da mettere tutto intorno all'impianto ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore per 2500€
Caro Lucio,
innanzitutto grazie per la disponibilità e la passione che metti a ns. disposizione. Ritengo che avere un riferimento e una fonte di informazioni asettica e distaccata da qualsiasi marchio come TNT AUDIO è cosa di non poco conto.
Venendo a bomba sui dubbi che mi affliggono passo alla descrizione del mio ambiente e del mio impianto. Il salone in cui ascolto ha una superficie di circa mq. 23,00, è alto circa m. 3,50 ed è di forma irregolare con pavimento in parquet e con 3 grandi divani in tessuto (cfr. allegati).
Ascolto prevalentemente musica Jazz, nu jazz e classica. L'impianto è costituito da:

Preciso che il cambio dei diffusori ha determinato una radicale trasformazione dell'impostazione acustica della quale ero naturalmente cosciente. Infatti oggi, grazie alle Liuto, ho ottenuto un suono più completo caratterizzato da una maggiore estensione delle frequenze gravi ed un palcoscenico più ampio. Di contro, come già prevedevo, l'accoppiata dei nuovi diffusori con il Cayin restituisce un basso lungo. Da un'analisi effettuata con svariate sessioni di ascolto e tentativi di ottimizzazione del posizionamento dei diffusori e prove di ascolto con un ampli a ss Marantz SR7000 preso in prestito (l'unico che ho trovato), ho riscontrato una superiorità del Cayin a88T sulle frequenze medio alte, più dettagliate e più soavi, ed una superiorità del Marantz sulle frequenze basse più frenate e più profonde.
A questo punto per completare questo nuovo percorso intrapreso, avrei deciso (a gran malincuore) di vendere il Cayin e comprare un nuovo ampli che si interfacci meglio con i nuovi diffusori. Abitando in centro città al 2° piano di un fabbricato non è agevole trasportare i miei diffusori presso i rivenditori della zona (mi sono appena strappato la schiena per spostare le B&W e portarle allo studio).
Inoltre, volendo considerare l'usato, ancor di più non è facile provare le elettroniche che sono sparse sul territorio nazionale presso i vari inserzionisti. Allora ti chiedo: avendo stabilito un budget di circa € 2.500,00 cosa mi suggerisci in termini di potenza e di impostazione timbrica? Audio Analogue, Electrocompaniet (ECI5), Mcintosh (6300, 6600, 6900), Lector, Naim, Linn, Pathos (Logos), Primare, Copland, YBA.
A tal proposito ti allego un riepilogo delle elettroniche ipotizzate con i corrispondenti prezzi (listino e usato). Mi rendo conto di avere citato molti marchi ma, avendo ascoltato solo alcuni di quelli elencati e per di più in accoppiamenti diversi, ti sarei grato se mi dessi qualche suggerimento su dove focalizzare la mia ricerca. Sicuramente la prerogativa che accomuna i suddetti marchi è la discreta commerciabilità, quindi non dovrebbe essere difficile reperirli sul mercato dell'usato così come non dovrebbe essere altrettanto complicato rivenderli.
Ti ringrazio anticipatamente per le tue dritte che dall'alto della tua esperienza agevoleranno le mie scelte.
Stefano – E-mail: 3stefano (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Stefano,
per non stravolgere troppo l'equilibrio al quale sei ormai abituato (gamma bassa a parte, che cercheremo di migliorare) io orienterei la mia scelta sul Naim SuperNait, il Primare I32, l'ElectroCompaniet ECI5, tutti presenti nella lunga lista di papabili che mi hai inviato. Non ti nascondo che avrei una leggera preferenza per il Naim, che ha nel suo DNA una impressionante capacità di seguire il ritmo naturale della musica, con basse frequenze potenti, nitide e articolatissime. D'altra parte, non sconfina mai nella troppa analiticità in gamma medio-alta. Ancora un po' più caldo e morbido in alto sarebbe l'ElectroCompaniet. Si tratta comunque di prodotti di facile rivendibilità, godono di ottima assistenza e conservano un buon valore nel tempo.
I diffusori, purtroppo, non mi sembrano posizionati in maniera ideale ma lo spazio è quello che è e mi sembra molto pieno, non avevi gradi margini di manovra, in effetti. Il grande tavolino tra i diffusori e il punto d'ascolto e il mobile dietro di essi sarebbe stato meglio se non ci fossero stati. Tra l'altro, immagino sposterai di volta in volta la posizione delle tue Liuto, perché una la vedo pericolosamente vicina a uno dei divani! Una cosa che mi piace molto, invece, è la forma della stanza, decisamente irregolare, che di sicuro aiuta a tenere a bada qualche risonanza di troppo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori con 1500€
Gentile Direttore,
l'ho già disturbata in passato ed i Suoi consigli sono stati, per me, i punti cardine del mio percorso in ambito audiophile. Il mio impianto è composto da:

L'impianto si trova in una stanza di circa 75mq arredata. Il punto d'ascolto è a circa 2.5 m dalle casse che, tra loro, sono distanziate di circa 2.8m. La distanza delle casse dalla parete posteriore è di circa 90cm mentre dalle pareti laterali la distanza è di circa 1.5m per ciascuna cassa. Tra il punto d'ascolto e le casse si trova uno pesante tappeto.
Le dirò che seppur essendo casse budget oriented, il loro suono mi soddisfa abbastanza: la ricostruzione scenica è abbastanza credibile, sebbene il sound stage non sia particolarmente alto né profondo. Con certe incisioni noto una certa carenza nei bassi (un esempio su tutti: Selling England By the pound dei Genesis in vinile da 180gr).
In realtà, quel che mi piace maggiormente nella riproduzione stereofonica è appunto la ricostruzione tridimensionale della scena (laddove, chiaramente, l'incisione lo permetta). Sarebbe, quindi, mia intensione intervenire in questa direzione (per migliorare altezza e soprattutto la profondità della scena) sostituendo sia le casse che l'amplificatore. Il mio budget è di 1.500 euro, ascolto prevalentemente Jazz, Progressive anni '70 e classica.
La ringrazio per i suoi consigli e mi perdoni per il disturbo.
Vittorio - E-mail: scalia.vittorio (at) gmail.com

LC
Caro Vittorio,
per quanto riguarda la carenza di basse frequenze che con certi dischi ti sembra di sentire, ricorda che i bassi non sono sempre incisi allo stesso modo: alcune registrazioni ne hanno in eccesso, altre in difetto, non possiamo pensare che l'impianto HiFi omogeneizzi tutto quanto. In secondo luogo, se l'ambiente d'ascolto è di 75 mq, per riempirlo a dovere di basse frequenze credo che ci voglia ben altra potenza di fuoco :-)
Ora, con 1500 € da spalmare tra amplificazione e diffusori ti consiglierei di destinare 500€ al primo e 1000€ ai secondi.
Per questi ultimi potresti valutare i
Cabasse Jersey che ho recensito qualche tempo fa, i KEF Q500, i Mordaunt Short Mezzo 6, i Focal JMLAB Chorus 726 V o i Monitor Audio RX6. Vedi cosa riesci ad ascoltare per valutare se l'impostazione possa essere di tuo gradimento oppure no.
Per quanto riguarda l'amplificazione, un NAD C326 BEE, un Rotel della serie precedente (tipo RA04 o 05), qualche modello Cambridge Audio. L'amplificatore sarà, ovviamente, da scegliere in funzione dell'abbinamento coi diffusori. Ad esempio il NAD potrebbe essere un buon partner per i diffusori più aperti (tipo Cabasse e Focal), mentre il Rotel potrebbe andar meglio con le KEF, tanto per fare qualche esempio di possibile sinergia.
Per quanto riguarda l'immagine stereofonica, moltissimo dipende dalla disposizione dei diffusori, del punto d'ascolto e dall'acustica della stanza. La disposizione attuale non sembra male, ma prenditi un po' di tempo e fai tanti esperimenti. Talvolta anche 5 cm di differenza o 1° di angolazione differente possono produrre risultati straordinari all'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 2000€
Gentilissimo Direttore,
sono già ricorso qualche mese fa alla sua esperienza per avere un consiglio sulla sostituzione del CD player. Come al solito la sua risposta è stata precisa e puntuale ma soprattutto un suo commento mi ha fatto molto pensare: il miglioramento fine a se stesso non è mai un buon punto d'inizio.
E' vero non avevo le idee chiare ma ora penso che lo siano un pochino di più: voglio un suono più caldo, più grande, che mi consenta di sentire musica anche per 4 ore con piacere, senza affaticarmi; non voglio più sentire certe asprezze di alcuni CD che ti fanno venire voglia di cambiare il disco alla prima traccia. Comunque ho le idee così chiare che mi sono "incartato" nuovamente ed ho bisogno di nuovo del tuo consiglio; prima però riepilogo brevemente la mia storia di "audiofilo" e la descrizione del mio attuale impianto.
Non sono un esperto di HiFi ma mi è sempre piaciuto ascoltare la bella musica, Jazz, Rock ed anche Classica. Circa 20 anni fa decisi di cambiare il mio vecchio impianto, un compatto Sony, perchè un diffusore non suonava più. Capitai, insieme a mia moglie, in un negozio dove sentimmo suonare le "Sonus Faber Electa Amator": ci sembrò tutto un altro mondo. Dietro l'entusiasmo di questa scoperta con mia moglie decidemmo di fare una pazzia: comprammo i diffusori e relativi stand, l'amplificatore Amator Power (dual-mono) ed il pre Amator Drive (dual-mono) sempre della Sonus Faber. A questi elementi ho aggiunto un CD della Teac Vrds-9. L'impianto è posto in una stanza 6 x 9 x 3.10 con a terra parquet, da un lato mobili in legno, dall'altro e sul fondo pareti completamente finestrate senza tende.
Il collegamento dei diffusori è effettuato con cavi (9 m cadauno) che un mio amico (capace) mi ha costruito seguendo il vostro progetto
Triple T (suo consiglio in una mail di tantissimo tempo fa), le elettroniche invece hanno ancora i cavi datemi in "omaggio" dal rivenditore. Le casse sono disposte sul lato corto; quando ascolto con attenzione la musica le porto al centro della stanza ed io mi siedo in un divano di fronte a circa 3 metri.
Volendo, dunque, migliorare le qualità soniche del mio impianto sono andato presso alcuni rivenditori per valutare i componenti a loro disposizione ed i relativi costi (il budget a mia disposizione è ora di 2000/2200 euro). Presso uno dei rivenditori, dietro mio stimolo, ho effettuato una prova di ascolto CD vs Vinile con componenti adatti al mio impianto: non ho mai posseduto un vinile (non ne avevo la possibilità) così mi è venuta, leggendo le varie recensioni, la curiosità di fare questa nuova esperienza, magari potrei ascoltare in vinile i miei CD preferiti!!! Il primo CD/VINILE del confronto è stato "Kind of Blue" di Miles Davis: il vinile mi è sembrato possedere più corpo, il sassofono mi è sembrato grande, vero; le spazzole sui piatti di una presenza incredibile etc, etc. Il secondo confronto l'abbiamo fatto con "Brothers in arms" dei Dire Straits: qui a dire la verità non ho notato differenze notevoli, probabilmente non ho un orecchio sofisticato o forse non tutte le registrazioni sono adatte al vinile o al CD (però che fascino il vinile che gira sul piatto). Per farla breve, il rivenditore mi ha fatto, all'interno del budget di cui sopra, due proposte alternative di upgrade:

  1. Rinfrescare il CD player con l'aggiunta di un DAC M2TECH Young, sostituire sia i cavi di segnale che quelli di potenza con altri di livello più adatto al mio impianto (25 euro metro quelli di potenza, 150 euro la coppia gli altri). Con questa scelta potrei migliorare le prestazioni soniche del mio CD player ed iniziare anche ad ascoltare musica liquida (se non erro il futuro)
  2. Giradischi CLEARAUDIO CONCEPT, pre phono CLEAR AUDIO SMART PHONO. Con questa scelta potrei ascoltare al top il jazz acustico ed anche altro
Come avrà capito non so quale decisione prendere, la ringrazio, pertanto, in anticipo dei consigli che mi vorrà dare per aiutarmi a prendere la decisione più razionale.
Un cordiale saluto,
Giuseppe - E-mail: australia29 (at) tiscali.it

LC
Caro Giuseppe,
ascoltare con piacere tutti i dischi è pura utopia: quelli che suonano male continueranno a suonare male. Non esistono impianti in grado di trasformare pessime incisioni in qualcosa di tollerabile.
Ciò premesso, posso confessarti di essere in disaccordo con te su tutta la linea? Prendere un giradischi per riacquistare gli stessi dischi che possiedi già in CD, pur di sentirli in vinile è una tale aberrazione che mi rifiuto di sforzarmi di capire. Sarà che non trovo mai il tempo per comprare e ascoltare tutti i dischi NUOVI che vorrei, ma questa follia tutta audiofila di disporre di più versioni sempre dello stesso disco non l'ho mai capita. Figuriamoci condividerla.
Quindi, visto che è un consiglio per una decisione razionale quello che mi chiedi (parole tue), ti dico di lasciar perdere l'analogico e i giradischi, semmai concentra tutti gli sforzi in una sorgente digitale di qualità superiore. E anche qui siamo di nuovo in disaccordo: piuttosto che tenere un lettore CD vecchio (che presto esalerà l'ultimo respiro), usarlo come maccanica e affiancarci un DAC esterno, io prenderei in considerazione l'acquisto di un lettore CD integrato, nuovo o usato recente, di qualità nettamente superiore.
Con 2000€ puoi acquistare qualcosa di assolutamente sensato: un bellissimo Opera Consonance 3.1 Linear, oppure uno dei seguenti: Primare CD32, Naim CD5si o CD5X (magari usato), Rega Saturn, Densen B-410 XS. Invece, volendo conservare un che di autarchico, visto il resto dell'impianto, un Audio Analogue Paganini 192/24 rev 2.0. Sono tutte macchine che non solo suonano molto meglio del tuo attuale VRDS-9 ma hanno un'impostazione timbrica che potrebbe soddisfare ampiamente le tue esigenze.
Per l'occasione, se i cavi di segnale tra lettore CD e ampli e tra pre e finale fossero tipo minimo sindacale puoi provare a migliorarli un po', magari anche in questo caso con qualche progetto di autocostruzione.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade ampli e diffusori
Ciao Luca, ti ri-scrivo dopo circa un anno per aggiornarti sulla mia catena. Sono partito da una base "entry-entry-level", costituita da:

e sono arrivato a una configurazione un pelo più audiofila: Cosa ne dici di questa catena? Cosa terresti? Come la miglioreresti? Devo dire che in ogni caso il cambiamento si sente decisamente, anche se ora come ora forse l'anello debole della catena potrebbero essere le casse, in effetti stavo pensando se non rendessero meglio un paio di torri moderne, magari qualche cosa della Indiana Line che ha un ottimo rapporto q/p, mi sembra che le AR pecchino un po' di punch, che forse un bass reflex potrebbe rendere meglio.. o sbaglio?
Ho letto da più parti che il Marantz, usato come finale puro, ha una qualità nettamente superiore al suo impiego come "semplice" integrato. Ciò lo si può ottenere operando una semplice separazione pre-finale che non ha di fabbrica (si sacrifica una -per me inutile- uscita AUX): a questo punto mi si porrebbe il "problema" di trovargli un degno pre, nel caso mi muoverei verso un valvolare, non mi dispiace il Synthesis PL1, che ne pensi? Come scelta mi sono mosso (ovviamente) dando peso (forse troppo?) al lato estetico, se valvolare dev'essere allora che si vedano queste valvole! :) in alternativa mi è stato consigliato un Conrad Johnson PV-10BL, sicuramente molto valido ma decisamente con meno "appeal"... ora, non voglio ovviamente fare del look un motivo di scelta primario, ma se riuscissi a trovare un bel pre con una buona qualità (tenendo conto che si andrebbe a interfacciare al Marantz e non a un McIntosh) lo preferirei rispetto a un altrettanto bensuonante pre dall'aspetto eccessivamente (per me) spartano...
Sono aperto a tutti i consigli che mi vorrai dare, nel frattempo ti ringrazio per avermi letto.
Alessandro - E-mail: alessandro.alice (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
le tue AR12, per quanto interessanti dal punto di vista storico, hanno decisamente fatto il loro tempo, credo che pensare a un loro degno pensionamento sia d'uopo. Temo però non basterà una coppia di Indiana Line economiche a mandarle così facilmente in pensione, servono capitali più consistenti. Se le tue AR12 sono originali, credo troverai facilmente tanti appassionati disposti a pagarle cifre importanti. Questo ti consentirà di pensare a qualcosa di più moderno e raffinato (anche come impostazione generale), tipo un buon diffusore da pavimento, generoso, dinamico e, magari, un pelino più sensibile delle durissime AR12.
Perché ti parlo di sensibilità? Perché questo aspetto si collega alla seconda parte della mia proposta, relativa all'amplificatore. È perfettamente inutile acquistare un pre a valvole per cercare di donare nuova vita al vecchio Marantz, che anche in gioventù non è che fosse un gran campione. Visto che hai voglia di valvole a vista perché non pensare a un integrato valvolare, di recente produzione? Per non investire cifre importanti ti potresti accontentare anche di qualcosa non troppo potente...ed è qui che entra in gioco la sensibilità dei diffusori. Basterebbe qualcosa intorno agli 88/89 dB abbinato a una ventina di watt di potenza per sonorizzare decentemente ambienti anche non piccolissimi (intorno ai 25 mq).
Passando a proposte concrete...sui diffusori hai solo l'imbarazzo della scelta, ormai quasi tutti i modelli da pavimento hanno sensibilità intorno ai numeri che ho indicato. Resta da stabilire un budget e vedere cosa riesci ad ascoltare. Per quanto riguarda invece l'amplificazione valvolare, già per 1000-1500 € trovi integrati di tutto rispetto (Opera, Primaluna, Jolida, Antique Sound Labs...) che possono soddisfare la tua voglia di buon suono ed estetica accattivante. Non dimenticare mai, però, che si ascolta con le orecchie e non con gli occhi e che, passata l'infatuazione per il bell'aspetto, poi è il suono a doverci piacere, altrimenti l'apparecchio diventa facilmente un soprammobile.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sostituzione lettore CD
Gentile Direttore, visto che il mio impianto è arrivato a buoni risultati, è da qualche tempo che non "rompo le scatole" con domande e/o dubbi. Purtroppo la mia sorgente digitale sta cominciando a fare i capricci, con seri problemi di lettura dei CD, quindi mi pongo il problema se ripararla, con un spesa non indifferente e la non certezza di trovare il ricambio originale o sostituirla. In effetti il mio Marantz CD 6000 OSE (comprato in Inghilterra dove penso abbia avuto qualche piccola implementazione) mi ha dato delle soddisfazioni, ed in caso di sostituzione il mio dubbio è oggi fra due apparecchi, che capisco di livello differente, ma che mi sembrano possano essere adatti per il mio impianto, uno (Marantz CD 17 MkII) perché la timbrica dovrebbe essere simile al mio CD 6000, l'altro (Linn Mimik II) perché ne sento parlare come di un prodotto di grande equilibrio.
Infine ho anche qualche dubbio se andare su lettori nuovi, ma temo che il budget per un suono di questo livello sia decisamente più salato. Naturalmente le indico i componenti del mio impianto:

Ad oggi ascolto musica di tutti i generi, però con prevalenza di musica jazz.
La ringrazio per l'aiuto e la saluto cordialmente Adriano - E-mail: adrianopapini (at) virgilio.it

LC
Caro Adriano,
non ha molto senso sostituire un lettore CD un po' vecchiotto con un altro altrettanto vecchio. Il rischio che smetta di leggere i CD anche quest'ultimo sarebbe altissimo. Inoltre, non ritengo il Marantz CD17 un significativo passo avanti rispetto al 6000 OSE mentre il Linn Mimik, macchina invero ben suonante, non gode più di alcuna assistenza da parte della Casa madre. Poiché i lettori Linn montavano meccanice proprietarie, puoi ben immaginare i rischi che si corrono dovesse accadere qualche problema di lettura. No, proposte bocciate entrambe.
Oggi, con spese contenute, puoi entrare in possesso di macchine dotate di DAC molto buoni e che non solo suonano bene ma ti danno due anni di garanzia e una serie di features che macchine più vecchie non potevano offrire (lettura di CD-R e MP3 o da chiavetta USB in alcuni casi). I primi nomi che mi vengono in mente sono NAD C515BEE (350 €), Denon DCD720AE (400€), Cambridge Audio 350C o 550C (400 e 500€ rispettivamente), Rotel RCD-06 SE (qualche rimanenza dovrebbe essere ancora reperibile, 450€). Ho indicato questa fascia di prezzo perché, realisticamente, è quella nella quale potresti reperire le due macchine che hai indicato tu. Volendo, potresti ancora valutare l'usato, basta che sia recente, di pochi anni. A quel punto potresti inserire nella lista dei papabili anche macchine di Rega, Audio Analogue, Arcam...
A dire il vero, visto che risparmiare un po' non fa male a nessuno, io prima proverei a far resuscitare il tuo Marantz. Magari è solo un problema di lente laser sporca, dovresti prima provare con un CD pulisci lente e poi aprendolo, con un cotton fioc imbevuto in un solvente per la pulizia delle lenti (occhiali, obbiettivi fotografici etc.). Massima delicatezza, ovviamente!
Se te la senti, osserva anche se il laser è libero di scorrere nella sua guida o se necessita di una qualche (minimale) lubrificazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Duevel Planets
Lucio buongiorno,
ho letto con molto interesse - e devo aggiungere con una certa curiosità - la tua recensione dei diffusori
Duevel Planets. Il sistema di diffusione omnidirezionale ha sempre creato un certo interesse in me, anche se non sono mai andato oltre ad ascolti più o meno distratti a qualche fiera. Però l'idea di avere a disposizione diffusori che riescono a sparire e allo stesso tempo a svincolare l'ascoltatore da un punto di ascolto fisso e predefinito mi piace molto.
Devo anche ammettere che l'estetica gioca un ruolo importante, essendo l'impianto collocato in soggiorno, e le Planets piacciono molto anche alla gentil consorte, il che è un fattore di non trascurabile rilevanza (addirittura preferisce la versione cromata!).
Da circa un anno, cioè da quando ho traslocato, sono alla ricerca di nuovi diffusori in quanto il suono delle piccole Proac ora collocate in un grande salone si perde un po', soprattutto non appena ci si muove dal punto di ascolto. Ecco l'impianto nel dettaglio:

L'ambiente è un grande open space mansardato (lo spiovente del tetto non è critico), con cucina e soggiorno normalmente arredati, di circa 50m2 (~ 10m x 5m) e soffitto a 2.4m. L'impianto è collocato su un lato della parete lunga, con il primo diffusore a circa 1.5m dall'angolo e il secondo a 2m da esso; la distanza dalla parete di fondo è di circa 1m.
Il punto d'ascolto sta a 2.5m dai diffusori, con ancora qualche metro di aria alle spalle dell'ascoltatore prima di trovare l'altra parete. Devo ammettere che il suono delle 1sc mi piace molto, soprattutto la riproduzione dei medi e delle voci in particolare, nonchè l'immagine scenica ricostruita. Ma mentre erano perfette nel più piccolo ambiente di ascolto della casa precedente, ora ho la sensazione che talvolta arranchino un poco. E poi c'è anche la voglia di superare i ben noti limiti dei mini diffusori, avendo a disposizione uno spazio più ampio. Giusto per completezza dell'informazione, prima di leggere la tua recensione sui Planets, il miglior candidato era una coppia di Tannoy Stirling.
I miei generi musicali preferiti sono classica, jazz, musica acustica e un poco di pop-rock (senza esagerare) ogni tanto. A proposito, come vanno le Planets con la sinfonica? Riescono a riprodurre un pieno orchestrale senza impastare troppo? (Questo è uno degli aspetti che mi piacerebbe migliorare in riferimento ai limiti dei mini).
Il budget a disposizione è superiore rispetto a quello necessario per le Planets. Da questo punto di vista potrei anche orientarmi verso le Enterprise, ma quei fornelletti lì sopra proprio non si possono guardare.
Non ritengo comunque un tabù spendere meno di quello che si potrebbe, anzi. Infine arrivo alla domanda principale: come vedi l'abbinamento delle Planets con il Classic One in relazione all'ambiente descritto?
Lo so, dovrei ascoltarle e lo farò quanto prima, dato che ho trovato un negozio abbastanza vicino che le ha e non è escluso che me le dia in prova per qualche giorno. Mi interessa comunque la tua opinione, avendo testato i due componenti, anche se in tempi diversi.
Grazie per la gentile risposta e buona continuazione con l'attività su TNT Audio.
Roberto - E-mail: roberto.parola (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
ormai le avrai ascoltate e valutate direttamente, io posso solo confermare quanto già scritto nella recensione ossia che le Planets regalano un suono grande, ben sostenuto lato basse frequenze e mai affaticante. Si trovano più a loro agio con la classica che con il rock, per questo non vedo problemi particolari con la sinfonica, a patto di non pretendere pressioni sonore eccessive, pressioni che comunque neppure le tue 1SC possono darti.
Tieni anche conto, però, che coi fortissimo della sifonica ben pochi diffusori riescono a non impastare tutto, specie a volumi alti. Questo accade non solo perché il segnale da riprodurre è complesso e dinamicamente impegnativo ma anche perché molte volte sono proprio le registrazioni a essere impastate, per eccesso di compressione dinamica o per semplice incapacità dei tecnici di ripresa.
Per quanto vedrei meglio le Enterprise all'interno di un ambiente così ampio, non metterei da parte l'idea Planets solo per questo. Per quanto riguarda l'abbinamento col Pathos Classic One, non vedo problemi di sorta, anzi: quella gamma bassa un po' frenata del Pathos non potrà che tenere a freno una certa qual esuberanza delle Planets, contribuendo così a quella che credo sarà una buona sinergia.
Infine, mi fa piacere non essere il solo a considerare particolarmente infelice l'estetica del sistema omnidirezionale delle Enterprise. Questa settimana, a proposito, pubblico la risposta di Markus Duevel in relazione alle mie critiche sul rapporto qualità/prezzo delle "sue" Enterprise.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade per impianto British
Salve Lucio,
seguo da qualche anno il vostro sito, come tanti, e credo sia venuto il momento di chiederle un parere. Ho un impiantino "british" che mi ha dato soddisfazione nel corso degli ultimi anni ma volevo togliermi lo sfizio di fare qualche upgrade. Come le anticipavo nell'oggetto di questa mail, sono affetto dal morbo NAIM e probabilmente rimarrò a crogiolarmi in questa splendida condizione.... :-)
Al momento suono così:

Le strade possibili di upgrade a cui avevo pensato: Il budget per un upgrade potrebbe essere intorno ai 1500/2000 euro.
Mi piacerebbe avere la sua opinione in merito a quale strada prendere :-)
Grazie!
David - E-mail: davidulo (at) mac.com

LC
Caro David,
senza sapere esattamente in che direzione vorresti migliorare è sempre difficile dare un consiglio. Si dovrebbe sempre partire da un'esigenza precisa, determinare le aree di miglioramento per capire quali strade imboccare e, di conseguenza, per stabilire quale budget destinare all'impresa. Nella tua richiesta questi aspetti sono del tutto mancanti, così come manca del tutto un riferimento alla sala d'ascolto, alla posizione dei diffusori, ai generi musicali ascoltati etc.
Con la cifra che avresti stanziato dubito che potrai arrivare ad acquistare una coppia 52/250 in buone condizioni (e questa sarebbe secondo me l'opzione più redditizia tra quelle indicate) mentre reputo abbastanza inutile l'idea del biamping: si sprecano risorse energetiche per un miglioramento marginale e, quel che è peggio, si complica notevolmente la struttura dell'impianto. Potresti migliorare pre e finale in tempi separati (prima uno e poi l'altro, prima il pre e poi il finale, direi) oppure valutare la possibilità di acquistare un integrato Naim SuperNait, che semplificherebbe molto la struttura del tuo impianto e, a mio parere, dovrebbe dare anche qualcosa in più in termini di qualità sonora globale. Nuovo è troppo costoso, potresti armarti di tanta pazienza e attendere una buona occasione nell'usato, magari tenendo d'occhio il mercato UK e quello tedesco, ben più forniti del nostro per quanto riguarda offerte di apparecchi della Casa di Salisbury.
Tieni anche conto che il SuperNait ospita al suo interno un ottimo DAC, questo potrebbe evitarti l'ingombro e la complicazione ulteriore del DAC esterno che utilizzi ora. Pensa di quanti metri riusciresti ad abbreviare il percorso del segnale! L'uscita digitale del tuo Oppo passerebbe subito dentro il SuperNait e da questo avresti solo i cavi per i diffusori. Meglio di così! Il DAC, a questo punto, sarebbe superfluo e, rivenduto, potrebbe aiutarti a raggiungere l'obbiettivo del SuperNait. Poca potenza in meno e nessuna feature digitale aggiuntiva e avresti il Nair XS, che costa un bel po' meno. Facci un pensierino.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Alla ricerca del suono perduto
Caro Lucio,
se possibile vorrei approfittare della tua disponibilità e competenza per avere un tuo parere su un argomento che, forse, può essere interessante anche per qualche altro lettore. Devo fare una premessa.
Da ragazzo, nel 71, diciamo a 14/15 anni, avevo un modesto impianto "stereo", 140.000 Lire. Ci mettevi sopra il disco (li potevi anche impilare!), schiacciavi il pulsante, e ascoltavi la musica attraverso le due casse in dotazione, in legno! truciolato, monovia; però il woofer, un 20 cm di carta, aveva una trombettina al centro.
Comperavo edizioni economiche alla Standa, se ricordo bene Jupiter e Fontana. Le Fontana mi piacevano di più perché avevano un suono più morbido e corposo. Ma la vetta irraggiungibile erano quei pochi dischi diretti da Hans Schmidt Isserstedt che mi sono potuto permettere grazie alle mancette elargite da mia madre.
Qualche giorno fa ho cercato quelle registrazioni su Youtube, e qualche cosa ho trovato e ascoltato con iPad e cuffiette Akg K315. Non ho assolutamente trovato, nemmeno lontanamente, la magia di quei suoni. In tutta buona fede la domanda, e lo premetto perché forse potrebbe sembrare stupida, é la seguente: perché?
Escluderei l'impianto, visto che i componenti attuali sono sicuramente migliori di quelli che utilizzavo da ragazzo. Escluderei la registrazione, perché me la ricordo molto buona. E quindi mi rimane il travaso su Youtube, ma anche qui resto perplesso, non credo che il riversamento possa creare danni, o si?
Mi pongo questo quesito perché vorrei utilizzare maggiormente lo strumento, ma se non miglioro la qualità, ci rinuncio.
Ti ringrazio per l'attenzione e per il prezioso giacimento, TNT, che hai creato e che gestisci con tanta passione.
Roberto - E-mail: roberto.dellacqua (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
ci sono due aspetti che concorrono a questa tua delusione. Il primo riguarda la tua memoria audio: un conto è ciò che ricordiamo dei nostri ascolti adolescenziali, un altro è quale fosse la vera realtà. Quel suono che definisci caldo era semplicemente mozzato, mancante delle alte frequenze (e anche dei bassi veri), a causa del sistema che utilizzavi all'epoca. In più, aggiungi la distorsione temporale causata dai ricordi. Come dico spesso, la memoria audio è una delle più fallaci che ci siano. Capita spesso di leggere storie analoghe alla tua, qui su questa Rubrica della Posta, e si tratta sempre di persone in età matura, diciamo così, che rispolverano opachi ricordi di suoni adolescenziali. In genere, in questi casi, consiglio sempre un bel reality check: si ricercano gli stessi dischi e un sistema di riproduzione analogo (non è difficile!)...e si riascolta. Possiamo scommetere ciò che vuoi che il ricordo, confrontato con la realtà attuale, apparirà in tutta la sua ingannevole crudezza.
Il secondo aspetto è più tecnico: anche ammettendo che quei suoni fossero meravigliosi (e, credimi, non lo erano per davvero) come si può sperare di ritrovarli su YouTube? Tutto dipende da come è stato effettuato il riversamento, da quei vinili a PC, e da che qualità si è scelta (leggi: compressione) per il file MP3 che suona su YouTube. In più, c'è da considerare la qualità della scheda audio del PC e dei circuiti che alimentano l'uscita cuffia. È chiaro che si perde moltissimo, anche partendo da una fonte molto buona.
Mi sfugge comunque il senso della tua frase finale vorrei utilizzare maggiormente lo strumento, ma se non miglioro la qualità, ci rinuncio. Rinunceresti ad ascoltare musica da YouTube perché la qualità non è buona? Io non lo farei neppure per il migliore impianto del mondo, perché YouTube è un'enciclopedia culturale sconfinata, che consente di ritrovare o scoprire perle musicali assolute. Si tratta di file MP3 che suonano male? Pazienza, posso sempre decidere di acquistare i CD o i vinili corrispondenti e suonarli come si deve su un impianto adeguato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentilissimo direttore,
Innanzi tutto buon 2013! Come sempre seguo alla lettera i suoi consigli ho scollegato il Luxman dalle Klipsch e ho collegato per qualche giorno il Trends, ovviamente come non poteva avere ragione? Mi sono reso conto di che cosa sia la neutralità e l'immagine sonora, e proprio nel più bello, quando ascoltavo senza tante fisse, mio padre ha portato a casa un nuovo giocattolo, un amplificatore 5.1 (so che storcerà il naso) però devo dire che suona molto bene, si tratta di un Marantz sr 14 mkii da 140 w per canale, veramente ben fatto, lo sto provando in modalità stereo direct e non mi sembra niente male, secondo lei è psico acustica, lo vedo grande, pesante (27kg) e quindi mi auto convinco che suona bene?
O è possibile che abbia veramente un buon suono, devo dire che lo pagato veramente poco (250 euro) considerando che appena uscito costava sulle 10 milioni di lire, è un affare! Praticamente su ebay vendo a poco meno solo il suo telecomando (il famoso Pronto della Philips).
Mi sembra abbia un immagine più confusa del Trends ma per il resto mi sembra ottimo, dinamico, caldo e veloce. Ho poi fatto un nuovo upgrade realizzando il
TNT Flexy, cavolo funziona! Svolge egregiamente il suo compito. Mi scuso so che l'ho già disturbata assai ma per me voi siete la Bibbia quindi devo chiederle un altro parere, qualche giorno fa è venuto a casa mia un mio carissimo amico/audiofilo, il suo impianto è composto da Sonus Faber Cremona Auditor, T+A v10, un sacd della Marantz e un piatto Thorens, il tutto con cavetteria Monster Cable. Lui sostiene che tra le Chario (Academy Millenium 2) e le Klipsch La Scala sia una battaglia persa, vinta sotto ogni punto di vista dalle Chario, secondo lei? Le Klipsch sono del 75 circa.
Un'ultima domanda, non vorrei essere troppo invadente ma sarebbe possibile sapere da cosa è composto il suo impianto, sono veramente curioso, ovviamente se non le reca fastidio.
Mille grazie di tutto!
Giordano - E-mail: info.giordano (at) yahoo.it

LC
Caro Giordano,
sono felice che il Trends e il nostro progettino FleXy ti siano piaciuti così tanto. Non conosco il Marantz che citi, ma trattandosi di una macchina di alto livello (anche se non rigorosamente 2 canali) non mi sorprende troppo il fatto che possa suonare bene.
La domanda che mi poni (Chario Academy contro Klipsch La Scala) è priva di fondamento logico: si tratta di due diffusori così diversi, nati con finalità oserei direi diametralmente opposte da renderli assolutamente non confrontabili. Sarebbe come voler confrontare un fuoristrada con una berlina da famiglia, nessuna persona sana di mente lo farebbe. Se avete la possibilità di fare il confronto, divertitevi pure, ma dubito molto che il verdetto possa essere così univoco: alcune cose le farà meglio la Chario, altre la Klipsch.
Infine, mi spiace, ma non posso soddisfare la tua curiosità circa il mio impianto. Intanto perché è dinamico nel senso che uso a rotazione diversi componenti e poi non intendo regalare troppa pubblicità a dei prodotti che sicuramente meritano, ma non vorrei venissero acquistati solo perché figurano in un impianto di riferimento. Preferirei che le persone pensassero con la propria testa e scegliessero solo a ragion veduta, e non perché se li ha scelti lui.... Purtroppo capitano spesso audiofili che mi dicono scelga lei, e io acquisto. È un giochetto al quale mi sono sempre sottratto. Un impianto HiFi è un percorso strettamente personale, molto soggettivo, l'assoluto non esiste.

Questa settimana propongo una band che di recente ha realizzato un album molto bello, intitolato El Camino. Loro sono un duo di Akron (Ohio), città natale dei Devo, e suonano un rock'n'roll essenziale con venature blues. Probabilmente non vi sarà sfuggito il loro video del singolo Lonely boy, con protagonista un improbabile e attempato ballerino di colore. Propongo una bella, ruvida e intensa versione live di questo bellissimo brano. Non saranno i Clash di domani, ma questi due ragazzi hanno l'incredibile capacità di comporre brani freschi e trascinanti come pochi.
Hanno già vinto 3 Grammy Awards (nel 2011: Best Rock Performance, Best Alternative Music Album, Best Recording Package) e l'MTV Best new artist (2010) più una valanga di nomination: in lizza per quest'anno, con l'album El Camino e il singolo Lonely boy per Record of the Year, Best Rock Performance, Best Rock Song, Album of the Year, Best Rock Album. Davvero non male.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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