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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 08/03/2013 - 15/03/2013

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  1. Costruzione impianto intorno alle Cornwall
  2. Consigli per un upgrade con 2000€
  3. Cavi TNT su ampli vintage
  4. Varie vicissitudini e nuovo lettore CD con 500€
  5. Re: Aspettative deluse
  6. Tweeter che friggono
  7. Nuovo giradischi, anche per i 78 giri
  8. Diffusori aperti e dinamici
  9. Virgin Radio nell'impianto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Costruzione impianto intorno alle Cornwall
Chiar.mo Prof. Cadeddu, (mantengo la formalità universitaria),
sono tanti anni ormai che seguo la tua rivista, ci sono praticamente cresciuto, dai tempi del Liceo quando sul diario disegnavo le Cornwall, ad oggi, che in un piacevolissimo raptus notturno ho acquistato, senza badare ad analisi tecniche e senza chiedere il parere di nessuno, questi splendidi diffusori. Il mio impianto è composto da:

Attualmente ascolto in un salone 3,5 m x 6 m arredato con tappeti, tende, quadri, poltrone, ma entro un anno dovrò forse migrare in una stanzetta di 10 m2 dedicata solo alla musica (quindi con pareti trattabili). Ascolto principalmente prog rock italiano e inglese, jazz, barocca.
Per vari motivi ascolto di più tramite pc (senza dac esterno, non rimandarmi a luglio), e la differenza con Philips si sente eccome. Il suono è velato, opaco, un po' come Atom Heart Mother vs Dark Side per intenderci. In più ora le Klipsch mi fanno notare nei passaggi di canto acuto, sax e piatti uno stridore che immagino siano artefatti del dac scadente. Non sono disturbi elettrostatici, perchè i silenzi non ne sono affetti, li sento pure in cuffia. Paura. Non è che sta roba mi brucia i tweeter? In tal caso a più forte ragione urgerebbe un dac.
Ma anche un amplificatore nuovo. Purtroppo ho già affrontato una spesa importante per le due ragazze, quindi per accomodare mi orientavo verso un dac economico magari usato tipo V-DAC, Superpro, so già che alla fine le differenze sono minime. Tu che mi consigli come (T) dac di passaggio? Ha senso se poi magari tra qualche mese dovrò cambiarlo? Più che un modello specifico gradirei un traccia, un aiuto per seguire un filo logico per la costruzione dell'impianto. Sono confuso tra dac+amp, amp digitale, amp con dac integrato...
Ora come ora potendo prenderei il Teac ud-501 che credo mi metterebbe a posto definitivamente con qualsiasi formato digitale e mi consentirebbe di allungare la vita del Philips e un integrato tipo Nait 5i, Exposure...ma così, a naso. Per l'uso che ne faccio anche un finale potrebbe andare. Non ho preclusioni per nulla, classe T compresa, se non per le valvole, solo per un discorso di preriscaldamento e manutenzione.
Escludo i vari DDA-100, Pioneer A-70 per il semplice motivo che non mi accettano in usb né file sopra i 24/96 né dsd, cosa molto gradita. Attualmente quando ascolto dal lettore cd sono soddisfatto, ma sento che un amplificatore diverso farebbe far fare ben altro agli angeli e ai diavoli che infestano le Cornwall, mi sbaglio?
Grazie tante per la competenza e passione che ci mettete.
Saluti da un audiofilo già felice e che spero presto lo sarà di più.
Sergio - E-mail: sergiodelpopolo (at) teletu.it

LC
Caro Sergio,
bellissimo sapere che sei praticamente cresciuto leggendo TNT-Audio. Un po' ci fa sentire vecchi e un po' ci lusinga :-)
Ottima scelta le Cornwall, ma credo abbia già capito che qualche soldino in più te lo faranno sborsare. È il prezzo da pagare per volersi mettere in casa diffusori di un certo impegno.
Inutile dire che l'attuale impianto non renda loro giustizia, neppure minima, credo tu l'abbia ampiamente capito. Ora, un DAC USB è doveroso, e il V-Dac o un Arcam R-Dac usato mi sembrerebbero delle ottime scelte. Non è affatto detto che siano DAC di passaggio! Resta aperto il problema dell'amplificazione. Tenendo conto dei diffusori io non azzarderei troppo con integrati aperti e vivaci, starei più tranquillo se a pilotarle ci fossero degli apparecchi neutri o anche tendenzialmente caldi e rotondi. Penso al Naim che hai citato, ma anche ad Audio Analogue, Arcam, persino NAD. Nell'usato, a meno che il budget non ti consenta il nuovo, proverei a cercare anche ElectroCompaniet o qualche Naim di fascia più alta.
Per quanto riguarda i suoni non sempre aggraziati del tweeter, essi sono in parte dovuti alle registrazioni, non sempre immacolate, e in parte al resto della catena a monte, certamente non raffinatissima. Non mi preoccuperei, tuttavia, di possibili danni agli altoparlanti.
Mi preoccupa un po' di più il problema della sala d'ascolto futura, che sarà di appena 10 mq. È vero che dei diffusori grandi si possono far convivere anche con stanze piccole ma le Cornwall sono signorine schizzinose, non vorrei si imbizzarrissero :-)
Fanno uso di woofer da 38 cm di diametro, temo che la stanzetta andrà trattata con tutti i crismi e così pure il posizionamento dei diffusori all'interno di essa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli per un upgrade con 2000€
Egregio Direttore,
complimentandomi per la sua rubrica on-line, molto apprezzata per gli utili suggerimenti, vorrei sottoporLe alcune questioni riguardo il mio impianto stereo. L'impianto è cresciuto senza una logica precisa, comprando componenti più che altro in base alle disponibilità economiche del momento (come tanti immagino). Attualmente l'impianto è formato da:

Premetto che gli ultimi acquisti, i finali e le casse sono frutto di affari fatti con l'usato su ebay. I monofonici li ho acquistati con 700 euro e le casse con 750. La stanza è di circa 30 metri quadri con un misto di mobilio, tappeti, una finestra e divani che, a mio modesto parere non introducono criticità. Ascolto di solito a potenza ridotta (altrimenti moglie e vicini mi fucilano).
Ma veniamo al dunque. Non riesco ad ottenere un suono come vorrei io con le chitarre elettriche e con i pianoforti. Con Highway to star dei Deep Purple, per esempio, le mie casse proprio non riescono ad esprimersi, la chitarra è morta e con poca dinamica, peggio ancora con il pianoforte. Ho acquistato il cd di Horowitz plays Mozart e il piano sembra coperto da un velo. Ogni nota non ha quel bel suono pieno...non so se riesco a spiegarmi.
Ho ottime soddisfazioni con il basso, preciso e calibrato, con le voci, con i dettagli degli strumenti e la scena, specialmente dopo l'acquisto dell'Audiolab, ma chitarre elettriche e pianoforte sono troppo smorzati.
Avendo ora a disposizione 2000 euro, vorrei un consiglio. Cosa posso cambiare? Le casse? Mi piace molto l'analiticità, la dinamica, il dettaglio e la ricostruzione 3D dell'ascolto che ora bene o male riesco ad avere. Oppure come sostengono alcuni miei amici sono i finali che proprio non sono all'altezza del resto (solo perchè sono Cinesi)? Oppure devo cambiare casse e finali assieme. O magari ancora sono le valvole del Mc già da sostituire (è del 2006) come sostengono altri...troppe domande Le chiedo scusa.
La ringrazio anticipatamente.
Saluti
Andrea - E-mail: andrea.chiarini (at) chiarini.it

LC
Caro Andrea,
se questi problemi tu li rilevassi con entrambe le sorgenti, sia giradischi che CD, tenderei ad escludere queste dal novero dei possibili indiziati. Resterebbero in lizza amplificazione e diffusori. Difficile fare un'indagine corretta così a distanza, anche perché la mancanza della quale ti lamenti a me non è chiarissima. Dici che pianoforte e chitarre elettriche sono privi di energia...ma in quella fascia di frequenze ci sono tanti altri strumenti e pure la voce umana...non è strano che tutto il resto ti sembri andar bene? Inoltre, prendere a riferimento di correttezza una vecchia incisione dei Deep Purple non mi sembra esattamente sensato, vista la qualità generale della registrazione. Tutto ciò premesso, la mia sensazione è che tu abbia in mente un tuo ideale di suono che magari non è presente sui dischi, dovresti provare le stesse tracce su altri impianti per capire cosa manca esattamente al tuo. Immagino l'abbia già fatto ma, in caso contrario, ti consiglierei di farlo al più presto.
Come intervenire, in ogni caso? I diffusori li reputo sostanzialmente innocenti, pertanto punterei il dito contro questa strana coppia (anzi trio) che utilizzi per amplificare il segnale delle tue sorgenti. Il McIntosh non è certo un campione di vitalità ma prima di sostituire solo lui farei qualcosa di ancor più drastico: sostituirei tutto con un amplificatore integrato di classe. Dici di ascoltare a volume basso, quindi dei 160 watt dei tuoi finali non hai alcuna necessità. Realisticamente utilizzi il 10% di quella potenza, il resto se ne va a rimpinguare le casse dell'ENEL. Un buon integrato di potenza media potrebbe fare al tuo caso. Sto pensando anche a un Audiolab (visto che ti ha convinto il suono della sorgente digitale) o persino NuForce, vista la descrizione del suono che ti piacerebbe avere. Valuta anche Primare, Roksan e Naim. La cifra che hai stanziato, realisticamente, non ti serve: basterà il ricavato dalla vendita di pre e finali.
Lo so cosa stai pensando, che sarebbe un downgrade passare da un pre a valvole e due finaloni mono a un misero integratino. Ti consiglierei, ove possibile, di fare qualche prova. Cambierai idea sul significato di downgrade.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Cavi TNT su ampli vintage
Ciao Luciano, leggo spesso i tuoi consigli per far suonare a dovere le nostre elettroniche,complimenti per il servizio che offri a costo zero, grazie. Quello che ho da chiederti è questo: ho appena realizzato il cavo potenza da progetto TNT con 6 cavi cat6 e ho un problemino, ho un vecchio sintoampli Marantz 2250b che ha le morsettiere per i cavi potenza vecchio tipo con i bottoncino per far entrare il filo e con i cavi TNT non riesco a farli entrare a causa della sezione grossa del rame e anche perché a causa della rigidità del cavo ho paura mi si rompano i morsetti ad ogni spostamento dell'ampli.
Io pensavo a questa soluzione, se saldo a stagno uno spezzone di 10cm circa di cavo in rame ofc da 2,5mm quadri, cioè quattro spezzoni attaccati alle terminazioni del cavo dal lato ampli, lo renderebbero più morbido vicino all'ampli e riuscirei a infilarli senza problemi alla morsettiera senza dover sostituire la morsettiera cosa che non vorrei fare per non tagliare la lamiera dell'ampli. Visto che è tutto originale vorrei mantenerlo così.
Secondo te saldando lo spezzone di cavo snaturo il cavo? O mantiene le stesse caratteristiche sonore? Ho provato anche con le bananine apposta per il lato ampli ma la morsettiera rimane molto sotto sforzo a causa della rigidità.
Sono riuscito per ora ad attaccarlo in modo precario utilizzando tutte e due le morsettiere e il cavo mi piace molto, è stato un notevole up grade per me e non vorrei snaturarlo con lo spezzone saldato, e per questo chiedo a te se può essere una soluzione accettabile. Altra domanda: con il cavo microfonico usato come cavo di segnale phono avrei un up grade rispetto al cavo originale del mio Thorens td145mkii?
Che lunghezza lo devo fare calcolando che il cavo che ho preso fa 75pf al metro, il pre Musical Fidelity vlps dovrebbe fare circa 100pf (purtroppo non è dichiarato sulle specifiche tecniche) e le testine che uso dichiarano la V15 type iii sui 400pf e la Stanton 681 300pf. Che lunghezza mi consigli? e se compro un cavo phono di quanti PF lo devo prendere?
Io non ho idea di quanto conti questa cosa dei PF di un cavo phono, le informazioni che ho le ho lette qua e la sui forum audio.
Poi volevo chiederti cosa ne pensi degli stili ED Sounders replica per la V15 tape iii shure? Ne hai mai sentito parlare o provati? Cosa ne pensi del sintoampli Marantz 2250b?
Ti prego di scusarmi se ci sono errori di ortografia e grammatica.
Grazie mille per la tua attenzione e tanti auguri per la tua rubrica che spero continui ancora per lungo tempo. Se sei su Facebook ci farebbe piacere averti tra i membri del gruppo Giradischi Passion, fondato da un appassionato. Basta mettere sulla barra della ricerca di Facebook giradischi passion e poi cliccare su iscriviti, ci sono tanti appassionati di giradischi a partire da chi ha i semplici gira a chi ha gira ben più seri, dacci un occhio ;)
Una cosa,se puoi rispondimi via mail e se vuoi pubblicare la mia lettera fallo pure.
Tanti saluti,
Marco - E-mail: mmiodini87 (at) vodafone.it

LC
Caro Piermarco (così impari a chiamarmi Luciano :-)),
posto che ho seri dubbi che il tuo sintoampli Marantz gradisca un carico ostico come quello dei nostri cavi intrecciati, ti sconsiglio di aggiungere spezzoni e/o saldature, rovineresti tutto. Per le morsettiere da cavo spellato di piccole dimensioni esistono dei connettori adatti, ad esempio questi
Nakamichi: è il primo link che ho trovato con Google, giusto per farti capre quale sia il connettore che ti serve...li trovi facilmente sia nei negozi di elettronica che online. Esistono anche dei modelli angolati pensati esattamente per non forzare troppo le deboli morsettiere di una volta.
Per quanto riguarda il progetto del cavo microfonico usato come interconnessione phono per il tuo Thorens, sono certo che rappresenterà un upgrade abbastanza sensibile. Il cavo di segnale originale non è granché e se tutto il lavoro venisse eseguito senza errori (saldature fredde ad es.) sono sicuro che il miglioramento sarebbe udibile.
Non mi preoccuperei troppo della capacità, essa influisce sulla risposta in gamma altissima, ma variazioni di ±50 pF non sono significative. Dubito, tra l'altro, che la capacità d'ingresso del tuo pre fono sia di 100 pF, un valore un po' al di sotto degli standard. Utilizza pure la lunghezza usuale di 1 mt.
Non sei il primo a chiedermi pareri sugli stili di ricambio Ed Sounders, purtroppo non ho informazioni precise da darti, sono in attesa che un nostro lettore ne riceva uno e commenti in merito.
Non conosco benissimo neppure il tuo sintoampli vintage, ma conosco bene il suono delle elettroniche Marantz di quel periodo e, come ho già detto altre volte, a mio parere il tempo non è passato del tutto invano, non foss'altro che per la vita residua della componentistica passiva (condensatori etc.).
Ti ringrazio infine per l'invito su Facebook, in realtà ora siamo presenti anche come rivista, basta andare su www.facebook.com/tntaudio.magazine.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Varie vicissitudini e nuovo lettore CD con 500€
Ciao, torno a scriverti dopo qualche anno, essendosi risvegliata in me la passione audiofila (soprattutto quella sempre in cerca miglioramenti).
Dopo varie vicissitudini, acquisto casa con conseguente trasloco, guasto delle mie Thiel CS 3.5 (ho dovuto riconare i midrange), morte del CD Rotel che usavo accoppiato al North Star Model 3 e (per non farci mancare niente) guasto ad un trasformatore di uscita del mio AMC CVT2100, ho deciso di cambiare l'amplificazione ed acquistare un Accuphase E210 (s)vendendo il pre Bartolomeo Aloia (pentito) ed il finale AMC (guasto).
Probabilmente l'accoppiata con le Thiel non era il massimo, e non mi dava le soddisfazioni che avevo in precedenza, quindi ho permutato l'Accuphase con un Primaluna Prologue Two; peggio che andar di notte, proprio non riuscivo ad ascoltare l'accoppiata, quindi venduto il Primaluna ho acquistato da poco un Classè CAP 151 che ascolto, momentaneamente, con delle casse 3 vie autocostruite con altoparlanti Ciare (le Thiel solo al box per la revisione dei crossover, sto aspettando i componenti ritirati dalla Thiel America).
Finalmente ho ritrovato la pace, sono soddisfatto dell'acquisto e vorrei sostituire il cd (attualmente Oppo 970 + Model 3) con uno più performante, sul mercato dell'usato, dopo avere letto un po' di recensioni sul sito, ho trovato un Classè CDP 1.5 del 2001, un Esound E-5 SE un Rega Jupiter del 2008, meccanica Proceed PDT 1 (rispettivamente 700 il Classè, 400 Esound 500 Rega e Proceed), non fosse per l'età e per il prezzo che è il più alto, sarei tentato dal Classé, però 12 anni sono un bel po' anche per un lettore ottimo.
Diciamo che vorrei spendere intorno ai 500 euro e che è impossibile provare i lettori in questione, pensi che valga la pena fare qualche sacrificio per il Classè, malgrado l'età? Oppure su quale dirigeresti la scelta tra quelli citati (o cosa magari cercare oltre).
Grazie
Pippo - E-mail: bertilonepippo (at) excite.it

LC
Caro Pippo,
certo che ne hai fatto di scelte, diciamo così, azzardate! Un Primaluna a pilotare le Thiel, che sono notoriamente un carico killer? Ma come ti è potuto venire in mente??? :-O
L'attuale Classé dovrebbe invece farcela senza troppi problemi, su questo puoi stare ragionevolmente tranquillo. Per quanto riguarda invece la sostituzione dell'attuale sistema di lettura digitale, purtroppo temo che 500€ non siano una cifra sufficiente, neppure nell'usato, per farti fare chissà quale rivoluzione sonora. Non solo, ma sarei molto cauto, visti anche i precedenti :-), nell'acquistare un lettore CD o una meccanica con oltre 10 anni di servizio alle spalle. Tra quelli citati l'acquisto più sicuro sarebbe il Rega Jupiter ma non sono affatto sicuro che suoni meglio dell'Oppo collegato al DAC North Star. Secondo me la qualità sonora è equivalente, magari ci saranno dei piccoli cambiamenti in qualche parametro, ma la somma algebrica di vantaggi e svantaggi potrebbe essere zero.
Se l'idea fosse quella di semplificare il tutto, riducendo il numero di scatole e di conseguenza il percorso del segnale allora potrebbe ancora avere un senso. Tuttavia, cerca nel mercato dell'usato macchine recenti, meglio non correre rischi. Tieni conto che più si va avanti e più diventa rischioso prendere lettori CD di una certa età, visto che diventerà sempre più difficile trovare meccaniche di ricambio. Non voglio fare terrorismo, però è meglio essere consci dei rischi quando si prendono certe decisioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Aspettative deluse
Gentile direttore,
mi chiamo Francesco, La contattai tempo fa riguardo la delusione avuta dall'amplificatore NAD 317 appena comprato per questo intitolai la lettera
Aspettative deluse. A seguito della sua risposta, come da Lei suggerito ho fatto i vari controlli per verificare se effettivamente mi era sfuggito qualcosa, ma purtroppo tutto quello che potevo controllare era in ordine e l'apparecchio è veramente nuovo non credo sia mai stato aperto. Non contento faccio un ulteriore confronto con il nad 306 del mio amico e mi rendo conto delle differenze.
Il Nad 317 ha i bassi più potenti e devo ammettere che durante la prova continuavo a preferire di più il nad 306, forse come spesso dice Lei la memoria audio gioca degli scherzi (anche se a distanza di pochi minuti...). C'è da dire però che durante il confronto non era facile stabilire lo stesso volume in entrambi gli apparecchi, forse elemento che compromette il giudizio.
Il mio amico con molta più esperienza in materia mi consigliò di fare alcuni semplici esperimenti prima di sostituire l'ampli, piccoli accorgimenti per altro estratti dalla sua utilissima rubrica.
Il primo senza alcun costo e cioè mettere in fase o meglio in contro-fase l'impianto e il risultato è stato evidente. Il secondo è stato inserire della spugna fono assorbente nel condotto reflex dei diffusori in questo modo i bassi non sono più invadenti. Il terzo è stato autocostruire dei cavi di potenza i famosi TNT FFRC in biwiring dal costo irrisorio e anche qui i risultati sono stati notevoli, il dettaglio è migliorato molto. Subito dopo ho costruito i cavi di segnale TNT Shield e anche questi devo dire hanno migliorato il tutto. Sarei curioso di fare adesso un ulteriore confronto con il nad 306 o con il tanto ben recensito nad c 350 ma preferisco godermi il mio impianto rinnovato con estrema soddisfazione (....ho paura di prendere ulteriori delusioni) e continuare a migliorarlo con i Vostri preziosi suggerimenti dai costi veramente bassi ma dal divertimento assicurato.
Inizialmente ero scettico e non credevo che queste accortezze potessero davvero migliorare tanto il suono del mio impianto ma mi sono ricreduto e per dirla tutta anche divertito nell'autocostruirmi i cavi e lo consiglio davvero a tutti. A questo punto non mi rimane che mettere le mani sui cavi di alimentazione del nad 317 e del nad c520, ma vorrei sapere da Lei se effettivamente gioverebbe all'impianto come lo è stato con i cavi di potenza, di segnale, etc.. Pensavo di inserire una vaschetta IEC filtrata e costruirmi il TNT–TTS ma mi sono sorti alcuni dubbi. Non ne sono sicuro non ho ancora aperto gli apparecchi ma credo che i NAD non abbiano la terra, se cosi fosse, come realizzare la modifica con vaschetta IEC filtrata (mi piacerebbe poter provare in futuro altri cavi)?
Grazie mille per i suggerimenti che gratuitamente offre.
Francesco - E-mail: notetrip (at) hotmail.it

LC
Caro Francesco,
vedi che non è facile ascoltare due amplificatori diversi e trarne giudizi assoluti? Avevate persino problemi nel regolare i volumi d'ascolto, segno che le differenze erano, di fatto, piccole. Mi fa piacere che con qualche piccola modifica di quelle che consigliamo sempre sia riuscito a riequilibrare il tutto. Per ora non farei altri esperimenti d'ascolto, è evidente che hai bisogno di tempo per affinare le capacità di analisi. Non si nasce imparati :-)
Puoi, invece, continuare a fare esperienza a piccoli passi, con qualche altra semplice modifica, da provare e riprovare. I cavi di alimentazione possono essere una buona idea, ma gli apparecchi come quelli in tuo possesso sono del tipo a doppio isolamento pertanto sono sprovvisti di terra e questa NON può essere aggiunta. La vaschetta IEC d'alimentazione la puoi ancora mettere ma il conduttore di terra non ci sarà. Potrai usare un cavo autocostruito come il nostro Merlino CD. Non fa miracoli, ma qualcosa si dovrebbe sentire. Occhio che si tratta sempre di sfumature, eh! Questi giochini ti permetteranno di imparare ad ascoltare e discernere le differenze, anche quando sono sottili. "It's a long way to the top if you wanna rock'n'roll", cantava qualcuno.
Altri esperimenti utili potrebbero essere quelli di lotta alle vibrazioni, con piedini, materiale smorzante per apparecchi etc. Trovi tanto materiale e tanti trucchi qui su TNT-Audio, sia per quanto riguarda l'autocostruzione che per i prodotti commerciali.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Tweeter che friggono
Buongiorno,
Grazie infinite innanzitutto per il tempo che mi dedicherai...visto che sto "impazzendo"...
Mi chiamo Stefano, sono ingegnere e musicista...
Ho un ampli Atoll IN 100se e casse Canton Karat 790.2 DC (lettore CD NAD). Ho notato che su alcuni pezzi (intro piano The great gig in the sky, l'album grace di Jeff Buckley (non tutti i brani, soprattutto la traccia 7 o 8...chitarra e voce...), intro One U2) i tweeter tendono a distorcere e friggere...il suono non è bello pulito.
Gli stessi tweeter sono perfetti nell'ascolto di Dylan, Springsteen (Nebraska), blues vari, acustica...e la maggior parte dei cd...born and raised di john mayer, Joe cocker (cover).
Da cosa può dipendere? E' un impianto che non "si addice" al genere rock? I tweeter sono andati...? L'ampli non è ben associato alle casse? Linea elettrica?
GRAZIE MILLE DAVVERO!
Stefano - E-mail: cappellini.st (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
ho usato spesso la traccia The great gig in the sky dei Pink Floyd come brano test proprio perché ben incisa e per certi versi adatta a mettere in evidenza alcuni parametri sonori. Non è un brano facile ma la gran parte della difficoltà sta nella riproduzione della voce della cantante, certamente non nel pianoforte, che dovrebbe suonare morbido e pulito. Se i tweeter distorcono proprio sul piano...qualcosa che non va c'è di sicuro! I dischi degli U2 invece non fanno testo, sono nati distorti :-)
Il disco di Jeff Buckley non lo possiedo, quindi non so darti pareri su come debba suonare. Mi sorprende, tuttavia, che l'impianto, con altri dischi, non presenti alcun difetto evidente. Verrebbe la tentazione di incolpare i dischi e non i tweeter. Non è facile fare diagnosi di questo tipo a distanza, ti consiglierei di procurarti un disco test contenente tutte le frequenze (li trovi gratis anche in rete) e provare a verificare se ce ne sia qualcuna che manda in tilt il sistema. I tweeter potrebbero essere danneggiati e risuonare a certe frequenze, ma è un'ipotesi azzardata.
Non hai altri diffusori, magari da battaglia, da provare? Per eliminare qualsiasi dubbio, fai un controllo sulle viti che fissano gli altoparlanti al mobile: ce ne dovessero essere di allentate potrebbe generarsi qualche vibrazione spuria che tu interpreti come distorsione. Infine, se riesci, fatti anche prestare un altro amplificatore, uno qualunque.
Infine, per rispondere alle ultime tue domande: no, l'abbinamento ampli-diffusori non è un problema (l'Atoll ha potenza e capacità di pilotaggio più che sufficienti) e non può esserci un impianto che va in distorsione col rock e non con altri generi. Tra l'altro, proprio l'intro solo di pianoforte di The great gig in the sky non ha niente di rock, potrebbe essere tranquillamente un brano di classica :-)
E poi credimi, gli impianti non sono intelligenti: quello che arriva riproducono, non lo sanno che genere sia, per loro è solo un ammasso di tante frequenze diverse :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi, anche per i 78 giri
Egr. Prof. Cadeddu,
anzitutto GRAZIE, di cuore. La Sua dedizione, la Sua costanza, la Sua attenzione, la Sua onestà intellettuale, sono uno splendido esempio e nello stesso tempo stimolo a e per quanti come me, decidono di fare della musica la propria professione, anche a costo -ahinoi..- di dover abbandonare la propria terra, i propri cari, i luoghi deputati di tanta splendida cultura musicale..
Mi chiamo Gaia e sono una cantante lirica, con uno spudorato viscerale amore per il jazz storico (soprattutto per la Bossa Nova) e per la musica antica (particolarmente recitar cantando). Grazie al mio compagno, bassista, ho "imparato" ad ascoltare e a non fare distinzioni nella musica che non fossero quelle inerenti a musica fatta in malo o non malo modo, e ultimamente stiamo cercando di mettere su un impiantino HI FI che possa consentirci il lusso di ascolti preziosi, rubando all'ormai preziosa entità tempo.
Dopo esserci confrontati con conoscenze audiofile (e prima di scoprire la meravigliosa anacronistica realtà di TNT), abbiamo acquistato i seguenti componenti:

ai quali ci sarebbe da aggiungere un prephono e un giradischi. E qui i dubbi sono tanti. Non volendo cimentarci nell'usato -non siamo che dei neofiti, e seppure l'usato mi affascina molto, ho comunque paura di non essere in grado di saper scegliere bene e poi di saper gestire l'aquisto..- avevo pensato ai seguenti modelli: Il tutto andrebbe installato in un ambiente di circa 30 mq (openspace cucina-soggiorno) con pavimento in parquet e un'altezza di circa 290 cm. Questo per far suonare la nostra collezione ereditata di numerosi 33 e numerosissimi 45 giri "polistilistici", da incrementare col tempo e la curiosità. Inoltre, rovistando in diverse cantine, abbiamo avuto la fortuna di entrare in possesso di un cospicuo numero di vecchi pesantissimi 78 giri (..che gioia..!!) che avrei l'intenzione di recuperare da polvere e trattamenti poco ortodossi e far suonare su un compatto Augusta modello Jolly, anch'esso recuperato da una vecchia cantina (purtroppo niente casse originali...) su cui è montato un piatto Garrard 2025 governato da amplificatore Augusta solid state all sylicon stereo HI FI (cito testualmente) e una testina Ronette Stereo 105, per la semplice ragione che il caro compattone dispone di tutte e 4 le velocità.. E' una cattiva idea? E se no, che testina mi consiglierebbe di montarci?
Probabilmente le mie richieste Le risulteranno alquanto sbilenche e strambe. Se così fosse Le chiedo scusa e un aiuto per indirizzarmi meglio in un mondo che mi appare tanto nuovo quanto affascinante. Correrò il rischio di essere giudicata poco attenta e un tantino azzardata da una persona che stimo e ammiro perchè, mi creda, avere tra le mani quei 78 giri, toccarli, pensare che possano tornare a suonare per me dopo aver suonato per la mia bisnonna, ricostruire in un certo senso un fil rouge generazionale, mi riesce a dare un'emozione paragonabile a quella che provo quando poco prima di entrare in scena penso al miracolo di poter riportare in vita un'opera d'arte "vecchia" di 2,3 o anche 400 anni..
Grazie ancora di tutto quanto fatto e di quello che vorrà e spero potrà forse consigliarmi.
Cordialmente,
Gaia - E-mail: gaiap3t (at) yahoo.it

LC
Cara Gaia,
è sempre un'emozione poter provare a essere utile a un musicista, persone straordinarie che ammiro per la dedizione, l'abnegazione e la fatica che la carriera professionale richiedono in dosi massicce. Complimenti!
La soluzione al vostro problema esiste ed è quella di acquistare un giradischi ProJect (anche quelli della serie Debut) e poi, separatamente, la puleggia speciale per far girare il piatto a 78 giri. In pratica, con un unico giradischi, potrete suonare sia i 33 che i 78 giri. La puleggia, insieme con una cinghia speciale, è realizzata, ad esempio, dalla stessa
ProJect e costa appena 20 sterline.
Altrimenti potete prendere un modello come il ProJect 1 Xpression III Comfort, l'RPM 6.1 SB o l'Xtension, che possono usare l'opzione 78 giri. Altri modelli ProJect possono invece suonare i 78 giri con l'addizionale controller esterno SpeedBox. Provate a leggere le FAQ ufficiali di ProJect a proposito di questa possibilità.
Sistemato il giradischi, vi servirà una testina apposita per suonare i 78 giri. Anzi, meglio, potrete semplicemente sostituire lo stilo al volo all'occorrenza. Per la Ortofon OM5 c'è questa possibilità, molto comoda. In alternativa potreste prendere un giradischi per i 33 giri e uno per i 78. Rega, ad esempio, commercializza un P78 che altro non è che un P2 modificato in alcune parti per sopportare lo stress della velocità di rotazione più elevata. Con due giradischi non avreste neppure il problema di dover sostituire lo stilo ogni volta. Poi servirebbe un pre fono in grado di gestire le varie curve RIAA, da 78 giri a 33. Ne abbiamo recensito diversi, ad esempio KAB e Graham Slee sono due costruttori che hanno modelli di questo tipo a catalogo.
Non ti consiglio di far suonare quei dischi sul compatto Augusta, li avrà già arati a suo tempo, non infliggiamo ulteriori danni a questi preziosi tesori musicali.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Diffusori aperti e dinamici
Buongiorno Direttore,
perdoni il disturbo, volevo farLe una domanda "estemporanea". Dalle varie mail della rubrica che ho letto e seguo con vivo interesse mi sembra emerga una Sua scarsa considerazione sul diffusore Monitor Audio RX8. Dopo averlo ascoltato (comunque non a casa mia) mi aveva fatto l'impressione di un diffusore aperto e brillante dal buon rapporto qualità prezzo con ottima sensibilità adatto per ambienti grandi un pochino più equilibrato di Klipsch e meglio anche di Focal (gradisco i diffusori dinamici e con timbrica non troppo scura).
Mi interessava capire le Sue perplessità, la richiesta è interessata poichè sto valutando un diffusore di quel genere non oltre i 2000-2200 euro buona sensibilità abbastanza aperto, dinamico ma senza esagerare, adatto per una stanza grande eventualmente mi piacerebbe anche capire cos'altro valga la pena ascoltare.
Nell'ultima mail mi aveva consigliato il Chario Syntar 300R ma purtoppo mi riesce impossibile ascoltarlo e comprare a scatola chiusa non esiste per cui ho comunque dovuto declinare il suo consiglio, e mi aveva consigliato anche Sonus Faber e Opera ma non sono i diffusori per me, mi piacerebbe un po' più di impatto e dinamica.
Cordialmente,
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
mi dicono io sia una persona che sa farsi capire molto bene, anche a costo, talvolta, di risultare un po'...ruvido. Ebbene, ho provato a mettere "Monitor Audio RX8" nel motore di ricerca interno a TNT-Audio e sono venuti fuori tanti volumi della "posta" dove consigliavo questo modello (o altro della serie RX). Pertanto, come tu possa essere pervenuto alla conclusione che io abbia una scarsa considerazione di questi diffusori, francamente, mi sfugge. Se ti sono piaciuti, non vedo alcuna controindicazione al loro acquisto. Se ti ho consigliato Sonus Faber e Opera non credo di averlo fatto a caso, evidentemente ho intuito che i tuoi gusti musicali potessero essere meglio soddisfatti da questo genere di diffusori, con un'impostazione un po' antitetica rispetto a quella di Klipsch, Focal o Monitor Audio. E se, talvolta, posso averli sconsigliati, non è certo perché non fossero validi, ma semplicemente perché - causa gusti musicali, abbinamento con il resto dell'impianto o con un ambiente troppo riflettente - non li ho ritenuti adatti. Non esiste un buono in assoluto: esistono prodotti adatti a diverse esigenze e situazioni. È più chiaro così?
Visto che sembri prediligere questo tipo di impostazioni, ti consiglio anche di valutare Cabasse, ho recensito le
Jersey (torri intorno ai 1000 € la coppia), trovandole molto, molto interessanti: aperte senza essere fastidiose, ben sostenute in basso, dinamiche e vivaci senza essere guascone. Ancora, un marchio che dovresti provare a prendere in considerazione è B&W, vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa in quella fascia di prezzo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Virgin Radio nell'impianto
Buongiorno,
Le scrivo per una questione credo particolare. Sono un (non posso dire felice e le spiego perchè) possesore del seguente impianto:

Purtroppo sono vittima di un problema che nelle mie ricerche in rete non ha trovato per ora soluzione. Per farla breve dal canale destro del diffusore sento in maniera precisa Virgin Radio. Questo avviene con in catena solo Amplificatore e Casse e su tutti i canali dell'amplificatore. Con cavi diversi con prese filtrate e su diverse prese della casa. Ho mandato l'ampli in assistenza e risulta perfetto. Ho provato altri diffusori (le Klipsch che uso con il sintoampli nella sala Home theatre) e il problema persiste. In un forum mi consigliano di fare una gabbia di Faraday dove mettere l'ampli per provare. Ho anche provato a invertire le valvole ma nulla cambia. Ho rimesso in uso il mio vecchio integrato Luxman e nello stesso ambiente non c'è più l'interferenza. Quindi ipotizzo che la sezione a valvole del Verdi qualcosa c'entri. Ora sono nella triste situazione di pensare a dover tornare ad un amplificatore a stato solido e vendere il Verdi. Le chiedo se le è mai capitato un problema simile.
Cordialmente,
Diego - E-mail: diego.ornaghi (at) gmail.com

LC
Caro Diego,
è evidente che si tratti di un problema dell'amplificatore, magari abbinato al fatto che forse, nella tua zona, la potenza del segnale emesso da Virgin Radio potrebbe non essere del tutto entro i limiti prescritti dalla legge. Già in passato si sono verificati casi di radio che emettavano segnali ben più forti del consentito. Diciamo che almeno stavolta ti è andata bene, vista la buona programmazione di Virgin :-) Poteva andare molto, molto peggio.
La soluzione della gabbia di Faraday non è male, ma esteticamente la vedo poco praticabile. Potresti definitivamente abbandonare l'idea delle valvole e passare a un integrato, sempre Audio Analogue, ma interamente a stato solido. La timbrica, credimi, resterebbe sostanzialmente inalterata. Un Puccini Settanta o un Maestro Settanta (usato) sono nella stessa fascia di prezzo. O sei davvero convinto che la presenza di una valvola nella sezione preamplificatrice possa fare chissà quali miracoli? Io credo invece che un integrato a stato solido di classe più elevata (da cercare nel mercato dell'usato) possa farti fare un salto di qualità sensibile. Per aver maturato questa convinzione che basti una valvola messa da qualche parte nel circuito di un apparecchio HiFi per poter godere di visioni mistiche immagino tu abbia fatto numerose prove a confronto, con apparecchi della stessa classe di prezzo. Ti consiglierei di provare nuovamente, senza sapere in anticipo quale apparecchio abbia la valvola e quale no. Alla cieca. Sono sicuro che ci sarebbero delle interessanti sorprese ;-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentilissimo Lucio, le confesso che sono stato un po' testardo rispetto ai suoi suggerimenti ed avvertimenti in merito all'acquisto di un lettore LINN Genki, che capisco ed apprezzo, ma quando ci siamo sentiti avevo già preso l'impegno per il lettore ed ho dovuto correttamente rispettarlo.
Devo dire però che anche se so che il rischio guasto è senza appello, la resa sonora è stata veramente pari alle attese, perché l'apparecchio è veramente ben tenuto e sospetto anche relativamente poco usato, e l'impatto sull'impianto è stato veramente positivo.
Questo perché rispetto al mio Marantz 6000, che ho sempre apprezzato, il suono è più equilibrato, molto preciso ma non affaticante, forse meno scenografico al primo impatto, ma via via che riascolto i miei pezzi li riscopro più naturali, più "analogici" che "digitali", nel senso che pur che si avvicina di più alla naturalezza di riproduzione di un vinile ben inciso che alla freddezza di qualche CD un po' "sparato".
Questo si sposa in modo particolare con le mie Totem One Signature e supportato da un cavo di segnale che ho trovato molto adatto, un QED QUNEX Silver Spiral, ho riscoperto in molti brani un suono più naturale. Sarà anche l'entusiasmo della novità ma, oggettivamente, la pienezza della gamma sonora e l'impressione anche di una migliore dinamica mi è parsa evidente e devo dire che ho ricominciato ad apprezzare l'ascolto su cd che ultimamente avevo un po' trascurato a favore dell'accoppiata tutta analogica Rega-Shure.
Quindi la ringrazio in primo luogo per la chiarezza nell'avvisarmi del rischio sull'apparecchio, ma anche per le passate recensioni e suggerimenti sull'apparecchio e sulla gamma Linn, che ho davvero ritrovato nell'ascolto. Come sempre, è un aiuto prezioso se si riesce ad avere dei suggerimenti su macchine che costruiscono il loro nome su di un buon suono piuttosto che su numeri e prestazioni, che non sempre riescono a corrispondere alla felicità dell'ascolto della musica.
Detto questo la ringrazio di nuovo e mi rimetto all'ascolto di un meraviglioso lavoro di Art Pepper.
Buona settimana,
Adriano - E-mail: adrianopapini (at) virgilio.it

LC
Caro Adriano,
sono felice nel sentirti così soddisfatto, non v'è alcun dubbio circa la differenza esistente tra Marantz CD6000 e Linn Genki, siamo su livelli davvero diversi. Peccato per l'incognita assistenza che, come ti dicevo, non è più garantita sui lettori CD Linn, né dalla Casa madre né dal distributore italiano. Speriamo non debba mai servire e che il tuo Genki ti regali tanti anni di ottimi ascolti. Dovesse capitarti qualche occasione per una meccanica di ricambio o anche solo per un laser compatibile (ogni tanto appaiono su Ebay) ti consiglierei di approfittarne. Better to be safe than sorry!
Ti auguro buon ascolto!

Questa settimana il suggerimento musicale non può non essere un ricordo di Alvin Lee, grandissimo chitarrista dei Ten Years After, scomparso pochi giorni fa, anzi, come direbbe lui...tornato a casa. Ecco perché il brano non poteva essere altro che I'm going home, in una incredibile versione live del 1978, lunga oltre 11 minuti! Energia e talento allo stato puro.
Seguendo questo
link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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