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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimane 04/05/2013 - 11/05/2013

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  1. Diffusori a torre o bookshelf?
  2. Musicista con primo impianto
  3. Upgrade con 1000-1500€
  4. I vecchi altoparlanti senza più bassi!
  5. Ambiente e diffusori
  6. Perplessità da neofita
  7. CD rimasterizzati e vinili
  8. Modern or Classic?
  9. Assistenza su amplificatori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Diffusori a torre o bookshelf?
Salve Direttore,
inizio col farle i complimenti per questo spazio, veramente utile e ben fornito, sicuramente più di tanti altri che offrono molto poco. Le scrivo dopo aver letto degli argomenti che riguardano e mi sono fatto un'idea per non fare domande errate o fastidiose mi creda, ma ho bisogno di consigli veramente utili e mirati, non sono un audiofilo anzi, non ho grandi pretese, ma vorrei comunque un risultato decente, suono pulito e chiaro, non stancante e sufficentemente dinamico.
Ho mandato una pianta del mio ambiente con la mia disposizione attuale, e volevo capire come potrei ottimizzare ancora l'ambiente (es. tappeti o tende) mantenendo comunque questa stessa, la mia metratura complessiva è circa 15 mq. Ora che tipo di diffusori usare mini o torri?
Le torri mi piacciono di più, forse perché avrei più estensione in frequenza e più bassi, ma non vorrei sbagliare l'acquisto comprando qualcosa che potrebbe essere non adatto al mio ambiente, con troppi rimbombi che mi farebbero impazzire dal mal di testa.
Ho uno Yamaha V673 e vorrei accoppiargli delle Heco 701 (secondo lei per il mio ambiente meglio le 601? Sono più strette e hanno più woofer, piccoli però, magari più veloci?) non le ho ascoltate ma più persone sembrano dire che avrebbero una qualità davvero incredibile in rapporto al prezzo che hanno, e io potrei spendere quelle cifre purtroppo, oppure dovrei usare dei mini diffusori sempre Heco, o mi consigli lei nel caso la scelta più giusta siano dei mini diffusori.
P.S. Anche delle Magnat Supreme ne parlano bene lei che dice? Il mio uso è 80% ht. La prego mi chiarisca i dubbi altrimenti rimarrò bloccato. La ringrazio in anticipo, saluti.
Armando - E-mail: armando.randi78 (at) gmail.com

[Sala dascolto]

LC
Caro Armando,
l'ambiente sembra vuoto e la disposizione dei diffusori, con quello destro troppo vicino all'angolo, non è certo ottimale. Questi due fattori, messi insieme, non lasciano presagire niente di buono, indipendentemente dalla scelta dei diffusori. Per cominciare, proverei a spostare più verso il centro della parete il punto d'installazione dell'impianto, così da allontanare la cassa destra dalla posizione in angolo. Mi dirai che oltre c'è la porta finestra...verissimo, ma non è mica detto che il diffusore sinistro debba sempre stare in mezzo ai piedi. Basterà spostarlo di volta in volta.
Anche per questo motivo vedrei molto meglio delle snelle torri da pavimento, facili da spostare in pochi secondi, a seconda della necessità. Poi metterei un bel tappeto a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto, qualche tenda (non mi pare ce ne siano) e magari una libreria a giorno (senza vetri) e qualche quadro in tela (ancora senza vetri). Le pareti nude e gli spazi vuoti sono un vero disastro per il suono. Devi assolutamente intervenire in questo senso.
Per quanto riguarda la scelta dei diffusori, come ti dicevo, vedrei bene delle snelle torri da pavimento. Non conosco i modelli che hai elencato tu, purtroppo, ma in quella fascia di prezzo (sotto i 300€) non è che le alternative abbondino. Potresti provare a valutare le Wharfedale VR300 o VR400, le Indiana Line Nota 550 o le Mission M33i. La storia dei woofer più piccoli e dunque più veloci è una sciocca leggenda metropolitana, si tratta sempre di una mera questione di rapporto peso/potenza, dove per potenza si intende quella del "motore" di un altoparlante ovvero il suo complesso magnetico. D'altra parte, è chiaro che scegliendo delle torri snelle la dimensione dei woofer diventi praticamente obbligata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musicista con primo impianto
Egregio Direttore,
Innanzitutto Le scrivo per ringraziarla: TNT mi ha aperto un mondo, quello della riproduzione audio. Ho sempre prestato molta cura alla creazione e registrazione della musica essendo un musicista, ma sulla riproduzione ero "rassegnato": per avere vera Hi-Fi pensavo si dovesse spendere cifre con molti zeri e mi accontentavo del mio sistema, non certo un compattone, ma non mi soddisfaceva a pieno.
Essendo appassionato e possedendo un discreto numero di vinili decisi un giorno di cambiare il mio plasticoso giradischi sony con qualcosa di meglio. Ero pronto a spendere tanto quando finisco su TNT per caso e leggo l'
articolo su come scegliere un giradischi. Che ho da perdere? Compro un Thorens td160 a un prezzo stracciato, lo rimetto a posto, ci metto su una Grado Gold, qualche modifica qua e la e mi si apre un mondo: avevo avuto un assaggio di Hi-Fi e ne volevo di più!
Divoro pagine di TNT e decido di cambiare tutto per un impianto entry level, convinto ora che non devo fare un mutuo per avere una riproduzione decente: mi mantengo "basso" coi componenti per poi considerare degli upgrade in futuro. Dopo questa "breve" introduzione, vengo al punto: Il mio impianto è ora composto da:

Sono veramente soddisfatto, ma vorrei di più, solo che non so cosa sostituire.
Ho un budget di circa 500-600 euro. Ampli? Non vorrei abbandonare i classe T e non so quanto migliorerebbe un 2050 meno economico tipo il Virtue. Forse l'anello debole è il pre phono o i diffusori. Sul pre non so proprio dove rivolgermi mentre per i diffusori un'idea ce l'avrei, sempre in casa Klipsch. Non ho un lettore cd in quanto se proprio devo li salvo su hard disk e ascolto tramite il dac della focusrite.
Aggiungo che io sono cresciuto a "bit e mp3" in quanto ho 27 anni e i vinili erano già roba vecchia quando iniziai ad ascoltare la musica, penso che lei può immaginare che incredibile differenza ed emozione provi io ora a sentire un disco "vero" con tutto i microdettagli che mi ero sempre perso.
Siccome non riesco a trovare la stessa soddisfazione con la musica digitale accetterei molto volentieri anche consigli su come migliorare questo aspetto, se prendere un vero lettore o prendere un dac migliore.
Mi scuso per essermi dilungato e la ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti,
Domenico - E-mail: domenico.menichelli (at) gmail.com

LC
Caro Domenico,
sono felice che la lettura di queste pagine ti abbia portato alla decisione di acquistare un primo impianto di buona qualità. Purtroppo, anni di disinformazione pilotata hanno fatto credere alle persone che gli impianti HiFi decenti fossero appannaggio di appassionati molto danarosi. Non sarà facile cambiare questa mentalità, noi nel nostro piccolo ci proviamo sempre. Lettere come la tua provano che c'è ancora qualche margine di manovra.
Ora, per migliorare ulteriormente il tuo impianto io lascerei al loro posto giradischi, pre fono e amplificazione e punterei tutto sui diffusori. Il problema è che con la cifra stanziata non vai molto oltre la qualità dei tuoi Klipsch F-10, a meno che non rivolga l'attenzione al mercato dell'usato. Per quella cifra non sarà difficile trovare delle Klipsch migliori o delle Focal, Triangle, Cabasse...tanto per restare nell'ambito di prodotti abbastanza vivaci, se questo soddisfa il tuo gusto personale.
Per migliorare invece la sezione digitale devi abbandonare i file MP3 e concentrarti sui wav o sui flac. Non conosco la qualità sonora della tua scheda audio, pertanto non so dirti se un DAC USB sui 200€ possa darti qualche vantaggio. Lo ritengo probabile, visto che nessuno regala niente e le schede Focusrite, a parità di spesa, offrono tante features in più rispetto a un semplice DAC USB per uso audio. Dovresti provare a testarne qualcuno e, al contempo, ottimizzare il PC in funzione dell'audio (drivers, player, estrazione wav con EAC etc.).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1000-1500€
Gentile Direttore,
ho 50 anni e da qualche anno sono stato contagiato dalla malattia audiofila. Da molto tempo seguo la sua rivista trovando preziose informazioni . In passato ho anche provato a costruire cavi di alimentazione TNT con buona soddisfazione.
Adesso le scrivo chiederle un consiglio per il mio secondo impianto (lettore bluray Cambridge 650 bd, ampli NVA ap30, music streamer di rete Cocktail Audio X10 e casse BW 805 su stand dedicati). Come generi musicali ascolto di tutto, ma principalmente classica e pop. L'amplificatore NVA Ap 30 l'ho ascoltato con soddisfazione fino adesso però ora nonostante le sue buone caratteristiche mi risulta piuttosto scomodo (non ha telecomando, inoltre il volume cresce molto rapidamente) anche per le esigenze di mia moglie.
Ho avuto occasione di provare un amplificatore Linn Majik-i usato abbastanza recente, che ha un suono meno caldo e musicale dell'NVA ma più pulito e trasparente ed in ogni caso limpido e vitale.
Contemporaneamente ho avuto modo di provare lo stesso impianto un Linn Magic DSi cioè lo streamer di rete con l'amplificatore integrato ed il suo suono come convertitore mi piace molto e anche la comodità ma risulta meno vitale e limpido il suono usandolo come macchina integrata.
Visto che è il secondo impianto sarei molto tentato di propendere per la comodità tenendo quindi uno streaming di rete (o il Cocktail o il Linn) comunque per la facilità di utilizzo che può adoperare bene anche mia moglie.
L'attuale collocazione dell'impianto sacrifica la possibilità di fruire di una adeguata scena sonora, ma ho la prospettiva a breve di migliorarla, perciò penso in prospettiva.
Adesso il mio dubbio riguarda principalmente l'abbinamento ampli e 805, ma anche eventualmente se dare la priorità di spesa all'ampli e tenermi il Cocktail Audio come streamer oppure prediligere lo streamer Linn Dsi che ho trovato ad un prezzo molto interessante e upgradarlo con un finale in un secondo momento, perciò ho bisogno del suo aiuto, diciamo per riacquistare la lucidità audiofila, e chiedere consiglio a lei su quale alternativa praticare.
Il budget richiesto per le operazioni di cui ho parlato sopra varia dai 1000 ai 1600 euro, ho pensato che con questa cifra forse ci potevano essere anche altre alternative. Per esempio mi chiedevo se un amplificatore Naim 5i (650-800 EURO) oppure Naim XS (1250-1500 e possibilità di upgrade dell'alimentazione) usati sarebbe adeguati per pilotare le mie 805 con un'impostazione più vicina a quella del mio attuale amplificatore rispetto al Linn integrato. Inoltre ho visto che ci sono sui siti di vendita alcune offerte di amplificatori Accuphase e 210 o 211 versione su quella fascia di prezzo (1000-1300), che ne pensa?
Qualsiasi aiuto mi vorra dare, fin da ora Grazie.
Valter - E-mail: vromeoc (at) gmail.com

LC
Caro Valter,
se ti è piaciuto il Linn Majik non vedo perché non dovresti acquistarlo! Spero tu lo abbia ascoltato coi tuoi diffusori, però! In alternativa, vedrei persino meglio un Nait 5i (o superiore) che dovrebbe trovarsi più a suo agio con le B&W 805. Come sorgente io credo tu possa tranquillamente tenere il Cocktail Audio, per migliorarlo avrai tempo in futuro, eventualmente. Trattandosi di un secondo impianto che prima di tutto deve essere pratico e funzionale anche per un uso non proprio audiophile e tenendo conto che i diffusori sono posizionati in maniera non ortodossa, direi che l'accoppiata Cocktail + Nait + 805 possa andare più che bene. Certo è che sostituire un buon amplificatore come l'NVA soltanto perché non ha il telecomando (e quante volte ti capita di dover alzare e abbassare il volume???) o perché il livello sonoro diventa alto rapidamente mi pare, francamente, un po' eccessivo. Il volume, ripeto, non credo che si debba regolare chissà quante volte durante un ascolto e quelle poche volte alzare il deretano dalla sedia potrebbe essere operazione pure benefica dal punto di vista fisico :-)
Per quanto riguarda il secondo problema sarebbe sufficiente installare degli attenuatori (tipo i
Rothwell) per avere un range utile della corsa della manopola del volume decisamente più ampio e comodo. La mia sensazione, ma potrei sbagliarmi, è che tutto sia motivato dalla voglia di acquistare nuovi giocattoli. Va bene tutto, per carità, ma dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

I vecchi altoparlanti senza più bassi!
Caro direttore,
Ho da poco tempo scoperto il sito TNT-audio e devo innanzi tutto ringraziarla per il grande lavoro che svolge con tanta passione e professionalità. Vorrei approfittare della sua esperienza per porre una domanda nella rubrica, sperando possa essere utile anche per altri lettori.
Nonostante mi sia stato in parte sconsigliato, mi sono messo in testa di ripristinare una coppia di diffusori autocostruiti circa quindici anni fa insieme a mio padre: il sistema 6 della Coral – Peerless, dei quasi-tre vie bass reflex da pavimento che utilizzano un tweeter RS10 e due mid-woofer RS60.
Negli anni queste casse sono state usate davvero poco, ma allo stesso tempo in 3 o 4 occasioni ne è stato fatto un uso improprio (feste all'aperto con umidità e bassa temperatura, collegate ad un vecchio Marantz PM 550 DC assieme a un'altra coppia di casse, talvolta sforzato quasi al massimo). Allora non avevo alcuna cognizione dei fondamentali principi di come trattare un impianto Hi-Fi, ma ormai quel che è fatto è fatto: uno dei tweeter è saltato.
Con una spesa non propriamente irrisoria (75 € implorando il negoziante di avere uno sconto) sono riuscito a trovare una nuova coppia di RS10: li ho subito provati collegandoli ai cavi di potenza confrontandoli con il superstite più vecchio e la differenza è notevole. I tweeter nuovi suonano a volume nettamente più alto, con meno distorsione e meno rumore rispetto a quello vecchio (forse anche grazie alle ferite lasciate sulla sua cupola di quest'ultimo dalle ditine curiose del mio fratellino).
Non resistendo all'impazienza, ho sistemato in maniera provvisoria i nuovi tweeter nelle casse e le ho provate con il solito vecchio Marantz collegato al PC portatile dove ho salvato dei wave di Loreena McKennitt e... Se i tweeter funzionano egregiamente, in confronto ora tutte le frequenze medio-basse mi sembrano decisamente "sottotono".
Ho riascoltato alcuni brani dove mi ricordavo percussioni e bassi riprodotti in maniera sufficientemente decisa da questi diffusori: ora invece tutti i bassi sono nettamente... "bassi" in volume e, in generale, riprodotti in maniera poco decisa, anche provando ad aumentare con l'equalizzatore il volume dei 50Hz e 200 Hz.
Ho fatto anche la prova di smontare i mid-woofer e ascoltarli singolarmente direttamente connessi ai cavi dell'amplificatore: stessa cosa, le frequenze basse sono quasi inesistenti, a meno che non mi avvicini con l'orecchio fin "dentro" l'altoparlante, allora si riconoscono tutti; invece non ci sono gravi problemi con le frequenze medie e medio-alte (questo forse è normale non essendo l'altoparlante sistemato dentro una cassa di risonanza?).
Ho pensato a varie ipotesi:

  1. Tutti e quattro i mid-woofer si sono irrimediabilmente rovinati non riuscendo più a suonare al volume originario a parità di potenza erogata dall'amplificatore e magari perdendo anche in dinamica. Eppure le sospensioni sembrano in ottimo stato, non c'è polvere (almeno non troppa), tutto sembra integro. Anche i contatti e i cavi sono tutti quasi come nuovi.
  2. I tweeter non hanno ancora effettuato il rodaggio per cui suonano in maniera troppo vivace rispetto ai vecchi woofer.
  3. La tenuta degli altoparlanti al mobile non è perfetta: gli alloggi delle viti sono spanati per cui, anche se sembrano ben fissati, in realtà ci sono impercettibili perdite di aria attorno all'alloggiamento che causano la perdita di volume alle basse frequenze.
  4. Il problema è in realtà dell'amplificatore, già di per sé non proprio eccellente, oltretutto maltrattatissimo durante gli anni, con i contatti quasi andati (a volte è perfino diverso il volume tra le due casse e per ripristinarlo devo smuovere decisamente la manopola del volume) e in una o due occasioni è anche saltato il fusibile di protezione.
  5. L'utilizzo di un PC portatile come sorgente, per quanto si utilizzi un file in formato lossless, non potrebbe che dare tali risultati.
Sicuramente tutti questi fattori potrebbero coesistere, ma qual è quello principale? È possibile che gli altoparlanti nel tempo di "scarichino" (magari perde potenza il magnete?), perché la sensazione che danno insieme ai nuovi tweeter è proprio quella di essere "stanchi". Se così fosse, ci sono soluzioni alternative al ricomprarli tutti nuovi?
Grazie per l'attenzione: una sua risposta mi sarà sicuramente utile, di qualsiasi tipo essa sia! Cordiali saluti.
Stefano - E-mail: stefano.vollaro (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
purtroppo non ricordo se i tweeter RS10 fossero disponibili in due versioni, da 4 e da 8 Ohm. Se i nuovi tweeter suonassero davvero così tanto più forte, una possibile spiegazione potrebbe essere proprio data dalla diversa impedenza rispetto a quelli che avevi in origine. Certo, è possibile che un altoparlante nuovo suoni più vivace di uno maltrattato, ma tu parli di una differenza molto marcata, tanto forte da lasciare in secondo piano i midwoofer e questo mi sembra francamente eccessivo.
Per quanto riguarda i midwoofer, se la bobina non è rovinata (prova a muovere avanti e indietro il cono alla ricerca di rumori da sfregamento) non c'è ragione per la quale debbano suonare piano. Realisticamente sono i tweeter a suonare troppo forte. Provare i midwoofer fuori dal mobile non ha senso, è ovvio che così non riproducano i bassi! Le emissioni anteriore e posteriore del cono si cancellano! È per questo motivo che i woofer si fanno funzionare all'interno di casse acustiche più o meno chiuse :-)
Comunque, il problema dovrebbe avere una soluzione abbastanza semplice: mettere in serie al tweeter una resistenza che ne attenui il livello fino a riportarlo su quello dei woofer. Si può fare una cosa anche un pochino più raffinata, così da non modificare l'impedenza complessiva vista dal filtro e dall'amplificatore, con un circuito L-Pad. Sul sito
MarioHiFi trovi un calcolatore online per i valori delle resistenze da utilizzare a seconda dell'attenuazione richiesta.
Ovviamente, cerca anche di sigillare bene tutte le tenute d'aria del mobile e spruzza un po' di disossidante per contatti sul potenziometro del volume dell'amplificatore e, magari, sui contatti mobili (selettore degli ingressi etc.). Una controprova che potresti eseguire è ascoltare solo i woofer, ma quando stanno dentro la cassa. Se anche così il basso non dovesse venire fuori...be', allora sarebbero davvero da sostituire.
Purtroppo il costo è elevato e la reperibilità non è eccellente, tienine conto nelle tue valutazioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente e diffusori
Carissimo Lucio,
è la prima volta che ti scrivo, anche se mi sembra di conoscerti per quante volte ho letto la tua rubrica; praticamente una "Treccani" dell'hi-fi la tua rubrica di posta e i tuoi articoli!! :)) Mi sembra quindi doveroso un ringraziamento da parte di noi tutti audiofili e appassionati per la tua pazienza e passione!
Mi sono dunque deciso anche io a scriverti per chiedere un aiuto più "mirato"!! Sono un grande appassionato di musica, e mi piace ascoltare veramente di tutto, ma la mia passione sono il rock (Pearl Jam, Led Zeppelin, Dream Theater, Deep Purple, Radiohead ..) ed il jazz (Coltrane, Diana Krall, Keith Jarrett, Miles Davis, ..), sia in digitale che in analogico (soprattutto!!).
Il mio impianto attuale è così composto:

Complessivamente sono soddisfatto dell'impianto, che ho cercato, nel limite delle mie competenze e grazie ai tuoi consigli, di ottimizzare prima che di upgradare, soprattutto per quanto riguarda il posizionamento dei diffusori.
Il problema è che il mio ambiente di ascolto è un po' particolare, ed non ho mai ascoltato i miei diffusori al di fuori di quello (a parte in negozio, ma lì le condizioni erano peggiori!).
Mi permetto quindi di allegare una foto per farti capire meglio, si tratta di un salone di circa 45 mq (7,00 x 6,50), con altezza variabile da 3,00 a 0,80 (mansarda). La distanza tra i diffusori è di circa mt. 2,10, il punto di ascolto a mt. 2,60, mentre la parete posteriore è a circa mt. 1,10 dai diffusori (che hanno il condotto reflex anteriore).
La ricerca del posizionamento migliore ha portato ad un'immagine sonora discreta, e comunque molto buona per la classe dei diffusori, abbastanza sviluppata in larghezza ed anche in profondità, forse poco sviluppata in altezza. Anche se a livello di profondità sembrano arretrate le frequenze più alte e un po' troppo avanti quelle basse.
La timbrica dei diffusori è abbastanza neutra, il che mi piace molto come impostazione, si avverte però la gamma medio bassa un po' troppo invadente, che spesso va ad infastidire anche le voci ed alcuni strumenti (come il pianoforte) ed in alcuni casi sui bassi mi sembra comunque un po' troppo "gonfia". Con i vari spostamenti anche la timbrica è migliorata parecchio, ma la sensazione rimane presente.
Immagino che dovrò fare qualcosa per il caminetto, pensavo ad un parascintille per camini (magari autocostruito in legno) rivestito all'interno con materiale assorbente (tanto non lo uso mai!) e per quell'angolo tra il caminetto e la parete di fondo.
In pratica la mia domanda è questa, secondo te c'è qualche grosso problema di ambiente, oppure è un problema di diffusori (so che sono degli entry-level)? O entrambi?
Visto che comunque stavo già cercando nell'usato dei diffusori un po' più raffinati, dalla timbrica e la ricostruzione della scena migliori, e purtroppo mi sarà difficile ascoltarli, volevo un tuo consiglio, visto che mi pare conosci bene quasi tutti i componenti in oggetto.
Ho trovato finora i seguenti diffusori usati a prezzi tra gli 800 e 1200 euro: Scusami se mi sono dilungato troppo, e spero di essere riuscito a spiegarmi non essendo espertissimo.
Per il momento ti ringrazio per la tua disponibilità, e ti mando un saluto.
Claudio - E-mail: c.colasanti (at) email.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Claudio,
l'ambiente, tetto spiovente a parte, non mi pare abbia qualcosa di palesemente problematico. Anche il camino non lo ritengo colpevole di chissà quali intereferenze...tra l'altro mi sembra ci siano degli scatoloni al suo interno, quindi lo spazio è parzialmente riempito. Il parascintille assorbente non lo ritengo necessario (anche perché immagino possa fare ben poco) ma ti giuro che è un accorgimento al quale non avevo mai pensato :-)
Hai provato, invece, a tappare anche solo parzialmente lo sbocco del reflex? Il suono dovrebbe asciugarsi un po'. Lo stesso dovrebbe accadere se usassi delle punte per accoppiare i diffusori al pavimento...dalla foto non si capisce se ci siano oppure no. Non mi piace il tavolino basso tra diffusori e punto d'ascolto (è un elemento di disturbo, anche perché non è piccolo) così come il mobile dietro ai diffusori, che sarebbe meglio se non ci fosse.
D'altra parte, è chiaro che con diffusori come quelli che hai elencato stiamo andando a programmare un salto qualitativo importante. Prima di eseguirlo, però, proverei con gli esperimenti che ti ho consigliato, anche perché potrebbero comunque essere utili in seguito.
I diffusori citati sono tutti ottime scelte, sarebbe utile se tu riuscissi ad ascoltarle per farti un'idea. Non riesco a darti una preferenza secca ma certamente le D15 e le Tannoy D300 sarebbero le prime che andrei a valutare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Perplessità da neofita
Solo per esporre delle perplessità da assoluto neofita ignorante audiofilo. Sì, da poco ho preso un appartamento e deciso che era venuto il tempo, a 33 anni, di sentire la musica come si deve. Bene, costruiamo un hi fi. Un po' a casaccio mi metto alla ricerca e mi capita di prendere un ampli Kenwood ka 30 (scusa) e un giradischi Pioneer PL 122d e ai due ci attacco due casse di un vecchio compattone. Risultato: suono distante chiuso dinamiche confusissime casino in casa.
Ingenuo, lo sapevo che mettere insieme un hi fi complica la vita ad un ignorantone come me di elettrica elettronica. Vabbè mi dicono, con quelle casse cosa vuoi che esca .....!
Ok trovo un'offerta di B&W 684 usate belle, non impossibili con 90 dB per il piccolo vecchio Kenwood. Le prendo con un bel sacrificio economico anche eccessivo, le attacco con cavo Monster XP, mi siedo trepidante e preoccupato e...... vabbè non è la stessa roba di prima ma le aspettative erano ben altre.
Ora le casse sono divise da un mobile da cui le tengo a una certa distanza però e sono a 35-40 cm dal muro ed una a 60 cm da un muro laterale, quindi vicina ad un angolo, mentre l'altra di lato ha un atrio di 4 mt quadrati. La stanza e grande, senza atrio, circa 20mq ed è abbastanza addobbata, piena. Consapevole dei probabili limiti dell'ampli ho ordinato l'ampli Wosong tk2050 sperando non faccia ancora più danni.
Ecco, volevo solo chiedere se ci sono falle evidenti nei miei passi verso una musica viva e piena?
Grazie e complimenti per il prezioso lavoro.
Davide - E-mail: davide.nic.80 (at) gmail.com

LC
Caro Davide,
mi sembra di capire che il tuo impianto abbia come unica sorgente un vecchio giradischi. Ebbene, se così fosse, ci sono ottime probabilità che - qualora non avessi già provveduto - ci sia da sostituire la testina, probabilmente usurata. Non solo, ma magari è anche tutto da tarare con cura. Non si può prendere un giradischi vecchio e sperare che questo sia pronto per suonare al meglio. Inoltre, anche le condizioni d'uso degli LP potrebbero avere il loro infausto effetto sul suono generale.
Mi sentirei più tranquillo se a dar voce a tutto ci fosse un lettore CD, anche economico, pure usato, ma che certamente presenta meno incognite.
Fatta questa premessa, non capisco perché abbia pensato di acquistare un amplificatore in Classe D...privo di ingresso phono. Il giradischi dove pensavi di attaccarlo? Avrai bisogno di un pre fono! È stato un buon acquisto? Quasi certamente suona meglio del Kenwood KA30 ma, come dicevo, non ci puoi collegare direttamente il giradischi. Potresti usare l'ingresso phono del Kenwood, prelevare il segnale "equalizzato" attraverso le uscite TAPE OUT e poi da queste al Wosong TK2050. Mi sembra un percorso inutilmente complicato.
Sorgente a parte, che secondo me potrebbe essere la vera colpevole del suono che senti, dovresti fare qualche esperimento in più sul posizionamento dei diffusori, svincolandoli maggiormente dal mobile e dalle pareti. Mi sarebbe piaciuto vedere una foto dei diffusori all'interno dell'ambiente d'ascolto, per poter dare qualche indicazione più precisa.
Al momento nel quale leggerai questa risposta il Wosong ti sarà già arrivato, immagino, sono curioso di sapere come è andata a finire :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

CD rimasterizzati e vinili
Buongiorno direttore,
sono un appassionato di musica rock anni 60-70 e di jazz. Ho un discreto numero di vinili e di cd. Faccio riferimento al suo articolo di
maggio 2010 sulla qualità dei vinili e dei cd rimasterizzati. Sono completamente d'accordo con quanto dice. Vorrei evidenziare alcuni esempi di non corretta rimasterizzazione.

Ma le assicuro che questi sono solo pochi esempi di ciò che negli anni ho constatato riguardo le rimasterizzazioni. Ma quello che è veramente insopportabile è la superficialità con cui rinomati “tecnici del suono” riescono a distruggere il lavoro di musicisti e di conseguenza a distruggere la loro Arte.
Mi sembra che nel caso della musica jazz le rimasterizzazioni siano fatte con più accuratezza, ma probabilmente è il genere di musica con poco uso delle amplificazioni che lo consente.
Distinti saluti e complimenti per la sua rivista.
Angelo - E-mail: angeloleonelli (at) email.it

LC
Caro Angelo,
ti ringrazio moltissimo per questo prezioso feedback! Purtroppo conferma ciò che vado dicendo da anni ossia che certi tecnici del suono farebbero meglio a cambiare mestiere anziché continuare a rovinare capolavori immortali. Ci sono le esigenze di mercato, diciamo così, a forzar loro la mano: la necessità di far suonare tutti i dischi ugualmente forte, ad esempio, oppure riequalizzare per rendere il suono più appetibile agli ascoltatori con cuffiette e così di seguito.
Invito tutti i lettori a segnalare eventuali esperienze analoghe di confronto diretto tra vinile originale (ma anche CD prima stampa) e CD remaster, potrebbe essere utile per evitare acquisti potenzialmente deludenti. Sarà mia cura pubblicare le segnalazioni su questa stessa Rubrica.
Grazie ancora per il contributo!
Lucio Cadeddu

Modern or Classic?
Egr. Direttore,
mille e ancora mille complimenti per il lavoro e la passione che vi contraddistingue! Le ho scritto poco più di una anno fa; ho acquistato, seguendo i consigli suoi e del gruppo, delle splendide casse Sonus Faber Cremona M, dopo un "fidanzamento" durato più di 10 anni (ascolti da amici e nei negozi HiFi).
Sono molto soddisfatto del mio acquisto, e sto valutando, ora, un upgrade di amplificazione e cavi per dare alle Cremona il giusto valore. Oggi utilizzo un datato (ma non male) pre+finale ONKYO INTEGRA P304+M504 (20 anni di glorioso servizio) con generici cavi di segnale. Quando decisi di acquistare le Cremona, mi consigliaste di tenere in funzione l'ONKYO ("onesto" per le SF), di rodare le casse e gustare il nuovo suono (provengo da delle SF Concertino) prima di dedicarmi alla ricerca di un amplificatore capace di far "volare" le Cremona.
In questo ultimo anno ho ascoltato molto e ho avuto modo di apprezzare questi splendidi diffusori. Al contempo non ho smesso di cercare un nuovo amplificatore, più adatto alle Cremona, e che incontrasse i miei gusti. Ascolto quasi esclusivamente musica Classica, tutta in CD, ultimamente anche musica liquida (LossLess).
Non sono un tecnico, quindi, nella scelta, mi lascio guidare solo dal mio gusto e dal mio udito. Sono però arrivato ad un bivio, ed ecco perché mi rivolgo a Lei per un consiglio: avrei individuato due strade alternative, una che definirei Classic e l'altra Modern.
Classic: mi piacerebbe acquistare un amplificatore Pathos che inseguo da tanti anni (Logos?, TT?, InPol2?, magari anche usato), so che trattasi di amplificatori non recentissimi, ma mi chiedo, come me la caverei con la liquida? devo poi acquistare un "super" costosissimo DAC? ha senso inviare la musica all'impianto stereo via WiFi?
Modern: Naim, Superuniti. Ho avuto modo, recentemente, di ascoltare il Supeuniti con le Cremona, molto convincente, in più, se non ho capito male, Naim offre (all in one) tutto in fatto di DAC, WiFi, liquida ...
Ma il tarlo Pathos mi resta, come si dice "il primo amore non si scorda mai!".
Grazie ancora per i preziosi consigli che mi saprà dare.
Giacomo - E-mail: gcmsln (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
mi chiedi di decidere su una questione che coinvolge non solo i tuoi gusti musicali ma anche le tue emozioni. Mi spiego: mentre certamente la scelta all-in-one Naim sarebbe quella più logica e razionale, io temo che il tarlo dell'apparecchio Pathos, così particolare anche nell'estetica e nelle finiture, continuerà a rodere e ogni volta che accenderai il Naim ti verrà da pensare suona, ma accidenti quanto è brutto!. Ora, se ritieni che questo possa essere un pericolo, rivolgiti pure alla ricerca di un Pathos (direi TT), magari usato. A questo potrai affiancare in un secondo momento un DAC USB e trasformare il tuo PC in una sorgente per musica liquida.
Personalmente, poiché ho sempre privilegiato la funzione sulla forma, la praticità sull'estetica e la flessibilità d'uso sul fascino, non avrei dubbi a prendere una macchina all-in-one come il Naim SuperUniti. Per dirimere la questione potrebbe essere utile ascoltare, magari a confronto, i due contendenti collegati ai tuoi diffusori. Potrebbe essere, a quel punto, che la ragione prenderà il sopravvento sulle emozioni e i desideri da bel giocattolo.
Lo so, non è facile, ma alla fine è una decisione che spetta soltanto a te!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Assistenza su amplificatori
Gentile professor Cadeddu,
ricorro alla sua cortesia per un consiglio. Possiedo sia un Musical Fidelity A100, sia un Cyrus 2. Entrambi hanno problemi rilevanti e necessitano di assistenza.
Ascolto prevalentemente musica classica da sorgente PC o da un Lector cdp 1, da un Thorens Td126MKII o da un Oppo DV-981HD (per i SACD).
I diffusori sono i Linn Keilidh e le AKG K1000, le quali con il Cyrus avevano trovato un vero sposalizio d'amore.
Ora sono ad un bivio, la riparazione degli apparecchi non è certamente economica e va considerato anche che vale la pena di cambiare molti componenti certamente usurati, anche se ancora magari funzionanti, visto che ci si mettono le mani.
Secondo lei vale la pena o conviene comprare qualcosa di nuovo? Che ne dice, dovrei restare su quel genere di suono e non so sinceramente che fare.
Ovviamente dipende anche dal budget, potrei investirci, ma non vorrei spendere una fortuna e sospetto che il suono di quei due mostriciattoli (riferendomi al prezzo) non sia tanto facilmente trovabile a prezzi umani sul nuovo.
La Musical Fidelity offre un servizio di messa a punto degli apparecchi a 399 sterline più spedizione (doppia, andare e venire, naturalmente), ma non so se posso accedervi dall'Italia.
Qualcuno che in Italia faccia lavori di questo genere?
Aspetto lumi,
Michelangelo - E-mail: michelangelo.distefano (at) gmail.com

LC
Caro Michelangelo,
io riparerei entrambi gli amplificatori perché lo meritano. Nel caso, per finanziare la riparazione, a cose fatte, uno dei due potrebbe essere messo in vendita. Con un po' di fortuna il tutto potrebbe trasformarsi in un'operazione a costo zero! Gli amplificatori in questione sono oggetti sostanzialmente semplici e dotati di circuitazioni standard. A mio parere avranno bisogno di una semplice procedura di disossidazione dei contatti, nei selettori e nei potenziometri (cosa che potresti fare anche tu) e, eventualmente, della sostituzione dei condensatori di alimentazione. Qualunque tecnico riparatore degno di questo nome potrà svolgere questo semplice lavoro, per un costo assolutamente ragionevole (chiedere preventivo accurato prima, però!).
Basta fare una ricerca con Google su "assistenza e riparazione HiFi" tenendo d'occhio le marche sulle quali ha lavorato il centro assistenza. Ne trovi più d'uno in ogni grande città, in particolare a Roma e a Milano ce ne sono diversi, specializzati in prodotti anche di grande pregio. Eviterei di spedire gli apparecchi in UK, le spese di spedizione sono molto elevate e non necessariamente il servizio sarebbe per forza migliore.
Per iniziare, comunque, proverei con un po' di sano fai da te, ci sono buone possibilità che la maggior parte dei problemi che lamenti si risolvano con una bomboletta di spray disossidante per contatti elettrici. Trovi qualche utile indicazione su come procedere in sicurezza nelle nostre
FAQ.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio, permettimi il tono confidenziale, ne sarei onorato se lo accettassi, stasera ascoltavo Telegraph Road dei Dire Straits, da un CD del 1982, quindi puro e semplice riversamento sui primi CD, niente Remastered, Gold Edition, ecc. Embè?, penserai tu! Vedi, io seguo il mondo della musica e dell' Hi-Fi, come il mondo dei computer, della fotografia, delle auto e delle moto, specialmente d'epoca, ho 45 anni e mi piace scoprire le origini delle cose, mi fa uno strano effetto pensare, ad esempio, "avevo 10 anni e questi facevano questo".
Però, stasera, ascoltando il suddetto brano, era da un po' che non lo ascoltavo, mi son venuti i brividi e le lacrime agli occhi, lo stesso mi succedeva quando lo suonavo con CDP Technics, ampli idem (tremendo!) e casse ESB ql e lo stesso quando il CDP era Pioneer, l'integrato Luxman e le casse Wharfedale, come ora, con CDP Nad, Dac Musical Fidelity, integrato Cambridge, casse Klipsh, cavi Kimber e Van Den Hul più punte ed attrezzi vari. Ora, è chiaro che il tutto suona meglio ora di come suonasse allora nella mia stanza 3x3 di adolescente con le casse sulle mensole attaccate al muro ed io che le ascoltavo sdraiato sul letto ma, vedi, il fatto che questo CD, come altri, mi emozioni oggi come allora, mi fa pensare...è proprio necessario spendere migliaia di € per ascoltare qualcosa che comunque approssima ciò che è stato davvero suonato, se il tecnico del suono al mixer, o chi posiziona i microfoni, ha interpretato a modo suo l'evento, noi comunque sentiremo quello, checché se ne dica...
Certo, il mio non è un impianto State of the Art, ma quale lo è? Lo è quello che fa emozionare chi lo possiede, che sia il Grundig con i cavi che non devono toccare terra, come ho visto da qualche parte in rete, oppure Mc Intosh, Mark Levinson, Classè, Spectral, Thiel ecc. apparecchi eccellenti, certo, studiati da appassionati e rifiniti in ogni particolare, che anche io, se potessi, mi metterei in casa, per il il gusto del bello e sopratutto per l'anima che hanno. Ma non me li posso permettere, li ammiro, gli apparecchi e chi li ha ideati e costruiti, ma non mi ammalo se non posso averli, perché, anche stasera mi sono accorto che è la musica che mi emoziona, e mi emoziona anche quando collego l'iPod all'autoradio del furgone con cui mi sposto per lavoro!
E niente, tutto qua, volevo solo esternarti la gioia che mi procura l'ascoltare la musica, con tutti i consigli che tu mi (ci) hai dato e continui a dare, sopratutto ascoltare la musica, come, neanche troppo velatamente, fai con quei link a You Tube che metti tutte le settimane, e non gli impianti in se stessi.
Ti ringrazio perché ti seguo da un un anno e da un anno a questa parte ho rivoluzionato il mio impianto, vendendo il superfluo e acquistando oggetti modesti ma che mi danno gran soddisfazione, finalmente, se, ho 10/15 € non penso a risparmiarli per un up grade, ma ad acquistare CD da ascoltare.
Concludendo, non ti ho mai posto problemi da risolvere, e sono sicuro che ne avrei :-), ma volevo solo porgere un ennesimo e sentito grazie a chi, tu, si prende tanta cura di noi audiofili, melomani o audioti (fedeltà del suono docet) per averci fatto aprire gli occhi su questo mondo, la riproduzione musicale che, lo dice la parola stessa, in quanto riproduzione, non è e non sarà mai come l'originale, in maniera pulita, schietta (DNA sardo?) scongiurandoci di inseguire chimere lontanissime ed irraggiungibili, e sopratutto, in maniera totalmente gratuita, se non è passione questa!
Grazie ancora!
Michele - E-mail: barbaraemichele (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
che bei ricordi che hai evocato! Telegraph Road era un brano che usavo molto spesso (da vinile) per fare le mie prove a confronto, per valutare i miglioramenti, le piccole conquiste o le cocenti delusioni...
Si tratta di un disco dannatamente ben inciso, dalla dinamica travolgente e con un basso vero, reale, pulsante come pochi. Tu lo hai ascoltato su CD, io credo che la versione originale in vinile, giradischi permettendo, suonasse ancora meglio.
Cosa posso aggiungere? Che hai ragione su tutta la linea, è la musica a emozionare e non gli impianti e se questi ultimi qualche volta ci riescono è solo quando si fanno da parte e lasciano alla magia dei suoni il compito di colpirci profondamente. La voglia di condividere queste emozioni è stato il motore primo di TNT-Audio e continua a esserlo anche oggi, unito a quel sano divertimento nel giocare con questo bellissimo hobby, senza che i mezzi prendano mai il sopravvento sui fini. Ti auguro buon ascolto, con questa favolosa versione integrale live (in Basilea) di Telegraph Road, di ben 12 minuti. I Dire Straits si dimostrano dei grandissimi performer di un brano che è da subito diventato un gold classic: gli assoli di chitarra in esso contenuti sono presto diventati dei veri e propri monumenti d'arte chitarristica, fonte di esercizio e di studio per generazioni di chitarristi principianti.
Seguendo questo
link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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