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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimane 11/05/2013 - 18/05/2013

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  1. Voglia di VU meter
  2. Da dove partire per un upgrade
  3. Impianto quasi terminato
  4. Diffusori con 3000€
  5. Ottimizzazione di un nuovo impianto
  6. Restauro KLH e altre cose
  7. La stanza...sbagliata
  8. Voglia di upgrade
  9. Calo di prestazioni nel tempo
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Voglia di VU meter
Salve carissimo dottor Lucio,
innanzitutto farei un passo indietro precisando di non essere un audiofilo ma solo amante della buona musica. A fine febbraio (
vol.646) le scrissi chiedendole un consiglio se mandare il mio vecchio Akai am 2450 in pensione, e mi rispose con testuali parole: Per quanto riguarda la decisione se sostituire o no l'amplificatore, di sicuro lo Yamaha A S300 sarebbe un passo avanti rispetto al vecchio Akai, non foss'altro che per una questione di semplice invecchiamento della componentistica, ma quell'integrato, coi suoi VU meters è troppo carino per finire nel dimenticatoio.
Ha avuto ragione per ben due volte ho fatto dei passi di gigante cambiando l'amplificatore ma mi mancava terribilmente il fascino dei vu meter. Avvilito da questa lacuna solo esclusivamente dal lato estetico ho fatto una ricerca in rete per trovare un'apparecchiatura che facesse solo la funzione di indicatore di segnale, ma ahimé non ho trovato nulla, per farla breve alla fine ho deciso di autocostruirmi un box con i vu meter e adesso sono un ascoltatore FELICISSIMO.
Allego alcune foto per rendere l'idea.
Ringraziandola ancora una volta le porgo sinceri saluti e buona musica a tutti,
Leonardo - E-mail: elettrauno (at) gmail.com

[VU meters autocostruiti]
[VU meters autocostruiti]

LC
Caro Leonardo,
sono felice che il mio consiglio abbia avuto un riscontro positivo all'ascolto! Ti ringrazio per il feedback e per le foto della realizzazione dei tuoi VU meters. Certo che siamo strani noi audiofili, quasi peggio dei bambini coi loro giocattoli! Capisco che la danza dei VU metters mentre si ascolta musica possa essere ipnotica, ma come la mettiamo con quelli che preferiscono ascoltare ad occhi chiusi? :-)
Mi auguro che il collegamento dell'apparecchio all'interno dell'anello del segnale non abbia influenze nefaste sul suono finale, fai una prova attenta "con" e "senza".
Comunque sia, a ognuno il suo...ti auguro buon divertimento e buon ascolto!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Da dove partire per un upgrade
Caro Lucio,
Ti scrissi la mia prima ed unica volta nel 2009 ed ebbi la fortuna ed il piacere di essere pubblicato tra gli "audiofili felici" del tempo (avevo appena conosciuto la tua fantastica rubrica online...si, ero quello che ascoltava anche la radiosveglia :-))
Acquistai come ti scrissi allora per la cifra di circa 1000 euro il mio primo impianto (entry level?), da te definito "best buy", il quale mi ha dato e continua a darmi molte soddisfazioni. Era ed è così composto:

Di lì a poco, con un centinaio di euro, aggiunsi alla catena anche un lettore Marantz CD63 SE usato, perfettamente funzionante. Tutto è stato ed è perfetto, considerando inoltre che nel frattempo ho cambiato abitazione, migliorando il posizionamento dei diffusori ed altri fattori positivi che sono scaturiti dal diverso ambiente (ora ascolto il tutto in un living seminterrato di circa 18 mq).
Tu mi dirai: Allora perchè mi perseguiti? Che vuoi ancora da me? :-)
Beh, non essendo un audiofilo (credo si capisca dal bassissimo livello tecnico della mia lettera), dovendo far fare un eventuale (dico eventuale) salto di qualità all'impianto ed all'ascolto...da che cosa un profano come me dovrebbe partire per raggiungere lo step qualitativo successivo (intervenendo in una catena molto ben equilibrata per tutti i generi di ascolto a mio modestissimo parere)?
E quale sarebbe l'affronto economico qualità/prezzo (parlando sempre di un ipotetico step successivo)? Partire dai diffusori, dal fonorivelatore, dal lettore CD? Quali alternative (niente sidegrade per pietà)?
Chiedo questo perchè non riesco oggi, avendo delle macchine anche un po' datate (mi riferisco al' ampli e al lettore cd in particolare e al fonorivelatore di fascia economicissima), a capire su quali prodotti e fascia di prezzo orientarmi.
Ancora complimenti per tutto e saluti.
Alex - E-mail: silvestra (at) tiscali.it

LC
Caro Alex,
posto che le sorgenti e l'amplificazione sono in grado di sostenere anche catene di livello più elevato, prima di tutto mi concentrerei sui diffusori, magari optando per dei modelli da pavimento di ispirazione ancora inglese. Ovviamente Heybrook è il primo nome che mi viene in mente, per non alterare il buon equilibrio che sembra tu abbia raggiunto, ma anche KEF, Rega e ProAC sono tre candidati possibili.
Molto dipende, naturalmente, dalla cifra a tua disposizione con la quale pensavi di fare l'upgrade. Se i soldi non bastassero per una torre di pavimento di media qualità potresti fare un piccolo passo intermedio e sostituire la testina con qualcosa di più raffinato, da cercare nel catalogo Grado, Goldring, Ortofon o anche Rega, giusto per ottimizzare - in quest'ultimo caso - la sinergia, timbrica e meccanica, con il tuo giradischi.
A costo quasi zero potresti anche migliorare un po' il lettore CD, con i tanti interventi di tweaking consigliati qui su TNT-Audio proprio per il tuo Marantz.
Naturalmente, tutti questi ragionamenti (e interventi eventuali) dovrebbero essere successivi a un'ottimizzazione dell'ambiente e della sistemazione dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto quasi terminato
Ciao Lucio,
finalmente ho acquistato i diffusori per il mio primo impianto stereo...ho preso una coppia di Klipsch RF52 usate con 11 mesi di vita a quasi 300 euro. Ho preso questa decisione sia perchè in questo periodo girano pochissimi soldi e sia perchè ho deciso di seguire il tuo consiglio di iniziare con qualcosa di economico per capire innanzitutto cosa cerco in un impianto, per poi migliorare eventualmente con il tempo.
Tanto le Klipsch si vendono facilmente e sicuramente non ci perderò molto, tranne se mi piacciono così tanto e allora me le tengo care care. Pensa che chi me le ha vendute le usava come canali posteriori in un impianto home theatre...praticamente sono ancora da rodare. Ovviamente le ho prese anche perché il mio genere preferito è il rock...quindi dovremmo diventare buoni amici.
Data l'esiguità della spesa per i diffusori non voglio investire chissà quale cifra per l'amplificatore, preferendo quindi il famigerato Dayton dta100a ad un Nad C316BEE (giusto per nominarne uno che si sposa bene con le mie casse).
L'unico dubbio che mi assale è legato al Dac, perchè voglio usare anche il PC come sorgente oltre ad un lettore cd JVC che mi ha regalato un amico. Quindi ho preso in considerazione i due della Fiio D3 e D5 per un costo totale di circa 60 euro. Secondo te è la scelta giusta o ci sono altre soluzioni migliori senza superare le 150 euro?
In attesa della tua risposta ti ringrazio ancora una volta per avermi indicato la strada giusta per entrare nel mondo dell' hi fi...un mondo tanto bello quanto sconosciuto.
Domenico - E-mail: domenico.bruno (at) gruppomaffei.it

LC
Caro Domenico,
mi pare tu abbia iniziato con il piede giusto: il Dayton con le Klipsch dovrebbe essere un buon abbinamento, sia elettrico che timbrico. Se il tuo genere preferito è il rock non vedo come l'abbinata non possa soddisfarti!
Mi raccomando fai suonare un bel po' i diffusori, ad alto volume e con generi musicali ricchi di basse frequenze. Essendo stati usati come semplici surround temo che siano ancora un po' inchiodati.
Sul Dayton niente da dire se non che volendo utilizzare due sorgenti (CD e PC) troverai il piccoletto un po' scomodo, visto che il secondo ingresso è sul frontale e non è in standard RCA.
Per quanto riguarda la scelta dei DAC USB, come avrai notato ne abbiamo recensito molti, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Niente male i FiiO citati ma tieni in considerazione anche il SuperPro707, il KingRex UD01 e il PopPulse Uii, tutti sotto la soglia massima dei 150€ che hai preventivato. Nell'usato potresti anche trovare dell'altro, da Musical Fidelity a Cambridge Audio, passando per Trends Audio.
L'importante, comunque, è che il PC sia settato in modo conveniente e che le operazioni di ripping siano eseguite correttamente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Diffusori con 3000€
Gent.mo Direttore,
qualche settimana fa le scrissi per avere una consulenza in merito alla sostituzione dei diffusori. Io mi ero orientato, avendo un ambiente grande e abbastanza riflettente, su diffusori sensibili e al primo ascolto mi avevano impressionato diffusori brillanti e morbidi (Monitor audio, Triangle, Focal) diffusori che al primo impatto suscitano impressione specialmente negli "ascolti comparativi".
Lei d'altro canto, in considerazione dell'ambiente e al fatto che ascolto anche a volumi diciamo "discreti" senza esagerare, mi ha suggerito di ascoltare anche diffusori diversi collocabili diciamo nella categoria delle casse che io definisco "dure" ma che altri chiamerebbero neutre e analitiche con minime colorazioni.
Girando sono riuscito ad ascoltare due Kef della serie R credo le 700 e le 900 a farmi prestare e provare nel mio ambiente due vecchie Goodmans 3 vie in sospensione pneumatica con woofer da 25 e due vecchie Yamaha NS1000.
Le ultime due sono un po' troppo dure per i miei gusti e hanno un basso discutibile (magari il mio ambiente) però nel complesso devo dire che aveva ragione Lei, minor fatica d'ascolto e risultato migliore nel mio ambiente il risultato è ottimo anche ad alto volume.
Ho poi ascoltato anche due Tannoy (DC10t credo) bellissime, neutre ma fuori budget che mi hanno fatto ricredere su Tannoy (non sono mai stato un amante delle Prestige piccole es. Turnberry e Stirling). A questo punto le chiedo prima dell'acquisto definitivo fissati 3000 euro di budget massimo e "piaciute" le KEF R cosa posso ascoltare escludendo in partenza marchi che NON riesco ad trovare presso i rivenditori abituali quali Chario introvabili e Sonus Faber che ho già ascoltato ma sinceramente fra le due prenderei KEF.
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
mi fa piacere che abbia verificato con mano anzi, con orecchio, ciò che cercavo di spiegarti sulla fatica d'ascolto e sul fatto che diffusori inizialmente più convincenti alla lunga possano trasformarsi in strumenti di tortura uditiva :-)
Per questo motivo consiglio sempre ascolti il più possibile prolungati e ad alto volume meglio ancora se nel proprio ambiente. Ciò che appare straordinario nella saletta trattata del negozio dopo 5 minuti di ascolto può rivelarsi intollerabile a casa per un paio d'ore.
Visto dunque che i tuoi gusti sembrano orientati verso sonorità meno vivaci in gamma medio-alta ti consiglierei di aggiungere al lotto di candidati, oltre ai KEF che hai ascoltato, anche diffusori come i ProAC Studio 140 e D18 (leggermente sotto e leggermente sopra i 3000€ rispettivamente), Spendor A6 e gli italiani Opera Quinta (o altro modello da pavimento Opera). Si tratta di diffusori abbastanza diffusi sul mercato, non dovresti faticare a reperirli e ascoltarli. Tuttavia, se per caso non dovessi riuscire, e tenendo conto che le KEF mi pare ti siano piaciute a sufficienza, non vedo ragione per non acquistarle.
Un commento a latere sull'utilizzo che fai dell'aggettivo duri associato a dei diffusori. In genere si intende con questo termine un diffusore difficile da pilotare, o perché di impedenza bassa e tormentata o perché di bassa sensibilità (o entrambi i casi). Questo però non ha necessariamente qualcosa a che vedere con la timbrica del diffusore, esistono infatti modelli duri nell'accezione di cui sopra ma decisamente aperti e vivaci. Il primo nome che mi viene in mente è Thiel, ad esempio.
Tra l'altro, non tutti i diffusori dal timbro caldo e poco frizzante devono essere necessariamente difficili da pilotare o di bassa sensibilità. I diffusori che ho elencato, ad esempio, non rappresentano carichi particolarmente ostici per l'amplificatore. Tanto per andare sul concreto, le ProAC Studio 140 sono dichiarate per 91 dB di sensibilità.
In conclusione, vedi cosa riesci ad ascoltare e, se vuoi, sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ottimizzazione di un nuovo impianto
Ciao Lucio,
vorrei darti un aggiornamento sulla mia situazione da audiofilo in crescita. Per le Tesi 504 ho messo un paio di piedini per alzare la scena, sostituito il Trends con un ampli integrato Pioneer con controlli dei toni, e con +4 (forse db?) sui bassi +2 sugli alti posso ritenermi soddisfatto: bassi finalmente sempre presenti con tutti i generi e un po' di brillantezza in alto.
Ma... grazie all'acquisto di AKG K550 (cuffie reference) ho compreso meglio come mi piace ascoltare, e ora noto la differenza di dettaglio (trasparenza) rispetto alle cuffie. Le cuffie hanno anche migliore risposta sulle frequenze bassissime, ma lo posso accettare.
La trasparenza è un fattore che non sono riuscito a correggere con l'equalizzatore, da cosa dipende? (materiali? costruzione?): le sfumature sulla voce, strumenti fievoli in quarto o quinto piano, e anche i mix non perfetti dove quando entra uno strumento si sente che entra anche un "ambiente" diverso... li posso percepire solo in cuffia.
Ho ascoltato diverse casse alla ricerca di maggiore precisione. Casse con alti in evidenza (es. Klipsch RF82), non hanno alla fine una maggiore precisione. Invece ho notato le Heco Celan GT 702, che forse grazie al midwoofer dedicato in carta riescono a veicolare molte più sottigliezze. Sarei stato propenso all'acquisto quando......ho visto la recensione sulle Duevel Planets. E ripensando a quanto ho dovuto soffrire per posizionare i diffusori, stravolgere l'arredamento del salone, per poi non poter condividere con altri i frutti del tuning... (le Tesi 504 suonano bene solo nello sweet spot) ho deciso che per gli ascolti personali potrei continuare con le cuffie, ma in salone le Planets, davvero allettanti!
Però un passettino avanti come trasparenza lo vorrei fare, quindi ti chiederei:

Un saluto!
Pietro - E-mail: pietro (at) tou.it

LC
Caro Pietro,
vedo che ancora siamo lontanucci dall'avere le idee chiare. Se pensassi di ottenere le prestazioni di una buona cuffia da un diffusore economico semplicemente regolando i toni...be', ci sarebbero molte cose che ancora dovresti metabolizzare. Se fosse così facile trasformare un prodotto economico in uno preciso, trasparente, dettagliato, raffinato etc. si venderebbero solo diffusori economici ed equalizzatori. Se non è così ci dovrà pur essere una ragione, no?
Anche l'aver preferito un integrato Pioneer a un Trends TA10 la dice lunga su ciò che vai cercando in termini di riproduzione sonora. La strada è ancora molto, molto lunga, temo.
La quantità di dettaglio che una buona cuffia riesce a riprodurre è elevatissima, soprattutto perché il suo suono non interagisce con l'ambiente!!! I diffusori, invece, per quanto buoni possano essere, devono sempre combattere con le sporcizie aggiunte dalle riflessioni delle pareti.
Per raggiungere prestazioni altrettanto elevate in termini di trasparenza e dettaglio le cifre da mettere in gioco sono elevate e la stanza deve essere al di sopra di ogni sospetto.
Il fatto che tu ora ascolti coi bassi e alti in evidenza mi conferma due cose: che l'ambiente o l'installazione non sono ottimali e che probabilmente il tuo modo di ascoltare va ancora un pochino affinato.
Le Planets NON sarebbero una soluzione al tuo problema visto che mi pare sia scritto abbastanza chiaramente nella
recensione che non fanno certo del dettaglio e della trasparenza le loro armi migliori. Sono facile da posizionare e molto piacevoli da ascoltare, per ore e ore, ma non ti daranno quella precisione e ricchezza di particolari che ti dà una cuffia.
Prima di decidere di ascoltare SEMPRE in cuffia, però, prenditi del tempo. Alla lunga, nonostante tutta la trasparenza che ci potrà essere, l'ascolto in cuffia suonerà innaturale, perché manca l'impatto fisico che solo un diffusore può dare. D'altra parte noi ascoltiamo la realtà ...senza cuffie! Quando si va a concerto o si sente uno strumento musicale suonare davanti a noi la sensazione fisica è preponderante rispetto a quella uditiva. Non sono mai stato un grande amante dell'ascolto in cuffia proprio per queste ragioni.
Un tecnico del suono deve ascoltare in cuffia, per riuscire a sentire tutto senza l'influenza dell'ambiente, ma un semplice ascoltatore, a meno che non abbia severe restrizioni coi volumi tollerabili in ambiente domestico, troverà più soddisfazione nell'ascolto tradizionale, anche a costo di pagare pegno in termini di dettagli e precisione. Il basso alla bocca dello stomaco e l'immagine tridimensionale davanti ai propri occhi sono due aspetti che, nell'ascolto in cuffia, dovrai dimenticarti.
Per tutte queste ragioni non solo ti sconsiglio le Planets (che sono comunque una spanna sopra ai diffusori che hai citato) ma ti suggerisco di educare ancora un po' l'orecchio, facendo altri ascolti, in negozio, alle mostre, in casa di altri audiofili. C'è ancora TANTO da capire, credimi. Ci vuole tempo e pazienza.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Restauro KLH e altre cose
Ciao Lucio,
eccomi nuovamente qui a disturbarti. Ti ho scritto recentemente (
Vol. 649 "Problemi ai diffusori") riguardo la rottura della sospensione di un diffusore KLH 3 (si quello con il analog computer bass) e dello sbilanciamento di volume. Dopo la tua risposta ho portato il tutto ad un negoziante di zona che le ha prese in carico. Mi ha detto che lo sbilanciamento, forse è dovuto da ossido presente sulle connessioni all'interno del calcolatore. Anche lui come te ha consigliato vivamente di restaurarle, convinto che la spesa ne valga la pena. Così ho fatto, e con €52 (26 per cassa) le ha riconate, aperto il calcolatore e data una bella ripulita alle connessioni. Il risultato é che le casse suonano bene e non "sbilanciano" più. Meglio di così!
Mentre mi trovavo nel negozio ho sentito suonare qualche impianto ed ho sentito la "differenza". Quindi se l'appetito vien mangiando...
Nella tua risposta alla mia ultima lettera mi sembra di capire che le casse possono ancora dire la loro e che se voglio migliorare la mia catena audio devo rivedere per primo l'amplificatore e poi il giradischi. Se per il giradischi dopo le varie lettere lette credo di aver individuato un prodotto idoneo alle mie esigenze (Pro Ject Debut III o un entry level Rega) i dubbi mi rimangono per l'amplificatore, non perché sulla rivista manchino spunti, anzi, ma perché le KLH hanno bisogno per poter funzionare di un amplificatore con delle specifiche piuttosto precise e tra le varie proposte nella rubrica della posta non riesco bene a capire quale ampli possa andare bene. Di cosa ho bisogno?
Le istruzioni delle casse citano, potenza minimo 40 watt massimo 200 watt X2 reali, una uscita "Pre o Pre Out" ed un ingresso "Main o Main In" in alternativa una uscita "tape out" o "record" e un ingresso "Tape in", "Play" o "Monitor". Nel 2013 questi ingressi e uscite si chiamano sempre così :-)?
Ingressi: Phono, Cd e magari un Aux per il pc. Se non ha l'ingresso Phono da prevedere un ingresso per il pre phono, ma in quel caso il budget si abbassa. L'ingresso da 3,5 per mp3 non è necessario, l'uscita cuffie non è fondamentale. Non mi servono filtri, toni etc. Budget max €400, non disdegno l'usato.
Suono: mi piace il suono caldo, non affaticante, ascolto a volumi condominiali consapevole dei limiti che il nostro orecchio ci impone a certi livelli di volume (anche se ogni tanto...:-))
Musica: Rock, Pop ed ultimamente mi sto avvicinando al Jazz e la Classica (la De Agostini a poco prezzo aiuta).
Attuale impianto:

Grazie per il tuo tempo,
Con Stima
Pierpaolo - E-mail: mopie (at) hotmail.it

LC
Caro Pierpaolo,
sono felice tu abbia restaurato questi bei giocattoli, lo meritavano anche solo per una ragione storica. La spesa sostenuta, poi, è trascurabile rispetto al valore degli oggetti.
Per la scelta del giradischi concordo sui nomi che hai indicato, mentre per l'amplificatore non pensare che sia così complicato trovarne uno adatto alle tue KLH. Di fatto serve un apparecchio che abbia un'uscita pre e un ingresso per il finale. Queste connessioni così si chiamano anche oggi (pre out, main in). In alternativa si può usare il loop del registratore (TAPE IN/OUT o TAPE PLAY/REC) ma mi sentirei più tranquillo se usassi la separazione pre-finale. Diversi integrati, sia recenti che meno recenti, dispongono di questa caratteristica. Essa serve, naturalmente, per inserirci l'Analog Bass Computer delle tue KLH.
Un po' più raro, sugli amplificatori moderni, è l'ingresso phono. Il budget a disposizione, semmai, rende un pochino più complicata la scelta. Un apparecchio recente che dispone di ciò che serve (phono + tape loop, ha il pre out ma non il main in) è il Rotel RA10, che costa persino meno dei 400€ previsti. Potresti in alternativa cercare qualche Rotel della serie immediatamente precedente (RA04/05) o persino più vecchi, dispongono delle medesime features. Tre altre possibilità sono rappresentate dal Denon PMA720 AE, dall'Harman Kardon HK970 e dall'Harman Kardon HK980. Nell'usato potresti cercare qualche Arcam o Audio Analogue, quasi tutti i modelli dovrebbero avere le caratteristiche di cui hai bisogno.
Questa è una possibile panoramica ma, tenendo conto che possiedi già un lettore CD Rotel di una serie recente forse la scelta più logica sarebbe un compagno di scuderia della stessa serie.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La stanza...sbagliata
Buongiorno Sig. Lucio,
Mi chiamo Matteo e sono un grande appassionato di Musica. Ho 39 anni e dopo avere per anni seguito con passione il "mainstream", chiamiamolo così, è già da un po' che mi sono convertito o sto cercando di convertirmi ad un ascolto di maggior qualità. In una parola, all'hi-fi!
Le scrivo per sottoporLe un problema legato alla stanza che finalmente dopo anni sono riuscito ad adibire all'ascolto (e produzione) della Musica. Scrivo produzione perchè mi diletto anche con la musica fatta in casa; nei pochi momenti di tempo libero tento anche di suonare il pianoforte, (impersonificato in una tastiera pesata Korg M1).
La stanza che uso ha le seguenti dimensioni: 480 x 380 x altezza 220 cm. Fin da quando mi sono messo a imbiancarla ho subito percepito l'acustica distorta. Si tratta di veri rimbombi, chiaramente percepibili anche senza musica. Ed è qualcosa che trascende il normale riverbero di una stanza vuota (senza mobili), caratteristica che poi di solito sparisce inserendo le mobilie. Qui si tratta di vere risonanze su certe frequenze. Sono così "spaventato" dalle caratteristiche sonore di questa stanza, che sono quasi persuaso a cambiare collocazione dell'impianto.
Però prima Le volevo chiedere un parere. Prima di rinunciare ho voluto provare la seguente strategia:

  1. Creare con il PC un'onda sinusoidale sweeppata da 20 Hz a 20k Hz (ho usato il programma Sound Forge)
  2. Suonarla attraverso il mio ampli (un NAD C-350) e le casse (Chario Hyper 3000)
  3. Riprendere il tutto con un microfono (AKG C 2000 B) posizionato nel punto di ascolto e registrare con il PC stesso (per il playback ho l'HRT Music Streamer II+ e per la digitalizzazione ho un'interfaccia audio firewire multicanale della Presonus).
  4. Analizzare la forma d'onda ottenuta per vedere su quali frequenze vi sono delle amplificazioni dovute alla risonanza della stanza.
Ebbene, al termine di questa prova ho ottenuto la forma d'onda che Le allego come immagine jpg. Si vede chiaramente che alle seguenti frequenze vi sono NOTEVOLI amplificazioni: Non ho fatto analisi spettrali (FFT) perchè non sono in grado di farle in maniera adeguata con i mezzi che ho.
Mi sono solo limitato a osservare la forma d'onda nei suoi picchi, e lì a misurare sempre con il sound editor la durata di un ciclo di sinusoide per poi farne l'inverso e ottenere la frequenza.
La mia domanda quindi è: c'è qualcosa che posso fare? Devo mettere delle bass-traps? O è proprio meglio cambiare stanza? Ciò significherebbe rimandare ulteriormente di anni un sano ascolto musicale, cosa per me irrinunciabile!
Se mi può dare qualche consiglio su tutta la faccenda, Le sarei veramente grato.
Un saluto, a presto e grazie per aver inventato TNT audio e per i consigli che dà agli appassionati.
Sono perle nell'immenso mare di questo web ormai così diverso dalle sue origini!
Matteo - E-mail: mrescaldani (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Matteo,
trovo ammirevole il tuo impegno per capire come suoni la stanza ma sarebbe stato sufficiente osservarla anche solo un po' per capire: stanza vuota = suono pessimo! Prima delle frequenze, dei picchi, dei riverberi e di quant'altro di scientifico possiamo mettere in campo, una stanza come questa che si vede in foto non potrà che suonare MALE. MOLTO MALE! Pertanto, anziché pensare a trappole per i bassi etc, comincia a riempirla di mobili. Poltrone, divani, tappeti, tende, arazzi, cuscini...e vedrai che magicamente diventerà tollerabile.
Questo, tuttavia, non basterà. Infatti, per aggiungere orrore all'orrore, vedo che i diffusori sono sia attaccati alla parete di fondo che posizionati su altri diffusori che risuonano a loro volta, eccitati dalle vibrazioni dei primi. E il punto d'ascolto dov'è? Ti siedi su dei grossi contenitori in plastica per ascoltare?
Ancora: lo scaffale tra le casse è la cosa peggiore che potevi utilizzare: quei ripiani metallici, peraltro molto grandi, risuonano come dei veri e propri gong. Se puoi, elimina tutto tra i diffusori e posiziona le elettroniche lateralmente. Io eliminerei anche la tastiera dallo spazio tra i diffusori. E già che ci sei, vendi tutto il surplus di apparecchi, non credo tu abbia realmente bisogno di tutto quel materiale: bastano un lettore CD, un giradischi, un amplificatore e due casse, più i componenti per l'home studio, immagino un mixer e un registratore.
Ecco, e perdonami per la franchezza, se servisse un esempio di come NON si dovrebbe mai installare un impianto HiFi e (non) arredare una stanza per la musica...queste tre foto sarebbero più utili di mille parole!
No, caro Matteo, la stanza non ha niente che non va - tra l'altro ha dimensioni e proporzioni assolutamente accettabili - sei tu che non hai letto le
FAQ!!! :-)
Cominciamo dalle basi, dall'ABC e dopo, qualche ANNO dopo, potrai metter mano a frequenze e microfoni di misurazione. Comincia con l'arredo e con la disposizione dei diffusori. Soltanto dopo potremo cominciare a parlare di HiFi.
Spero di esserti stato utile e mi auguro apprezzerai la franchezza!
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade
Caro Lucio, innanzi tutto rinnovo i complimenti per la tua bella rivista, che fornisce sempre un sacco di buoni consigli. Grazie a TNT Audio, dopo essermi riavvicinato al mondo HI FI, ho migliorato il mio impianto in maniera oserei dire drastica. All'inizio era così composto:

Dopo essermi acculturato sulle pagine di TNT-Audio ecco come si presenta ora il mio impianto: Ora mi sto divertendo con tutti i vari formati. Ascolto musica liquida acquistando i files su itunes (e devo dire che è un gran bel sentire anche se mi manca un po' il supporto), CD (se qualcosa mi interessa davvero) e vinili quando mi capita a tiro qualche buona occasione.
Sinceramente non so chi suona meglio, ogni sorgente ha la sua particolarità rispetto alle altre. Il fascino del vinile, tuttavia non lo batte nessuno a mio avviso. Mentre il CD rimane il compromesso più pratico, soprattutto se per casa girano persone che non hanno molta dimestichezza con le nuove tecnologie. Ciò premesso,questa volta volevo chiederti alcuni consigli.
[Pianta sala d'ascolto]
Il primo e più importante è su un eventuale upgrade dei diffusori. Non sono scontento di come suonano le mie Wharfedale, ma mi chiedevo se il mio impianto non meritasse qualcosa di meglio. Il budget che vorrei spendere sarebbe di 400-450 euro. C'è qualcosa di interessante in quella fascia di prezzo o mi conviene tenere i miei diffusori attuali? Evenutalmente, con un piccolo sforzo potrei arrivare a 500 euro. Ti allego una piantina della stanza di ascolto (mi scuso per la qualità della realizzazione tecnica).
Tieni presente che i diffusori distano dalla parete posteriore più di una decina di centimetri, e durante l'ascolto riesco a spostarli leggermente in avanti e a distanziarli un po' tra loro. Inoltre li ruoto di una trentina di gradi.
La stanza ha alcuni quadri appesi alle pareti, ma niente tappeti o drappi.
Seconda questione, più frivola. Nonostante dei full-immersion nella posta di TNT audio non sono riuscito a capire se la pennetta M2Tech apporti qualche miglioramento anche sulla musica a risoluzione standard?
Mi spiego: ho capito che tramite quell'aggeggio si possono superare le limitazioni della porta USB, ma sulla musica in formato normale cambia qualcosa?
Te lo chiedo perchè per quanto riguarda i generi musicali che ascolto di tracce in alta definizione ne girano molto molto poche.
P.S. Ritengo che l'idea di aprire una pagina
Facebook di TNT-Audio sia molto valida. I social network possono piacere o meno, ma sicuramente rappresentano un canale di divulgazione che sarebbe stupido ignorare. E' il progresso bellezza.
Ti ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Un saluto.
Massimiliano - E-mail: zattera.massimiliano (at) gmail.com

LC
Caro Massimiliano,
hai messo in piedi un impianto molto equilibrato e sicuramente capace di sostenere il peso di diffusori anche più impegnativi e raffinati. I tuoi attuali Wharfedale sono, in effetti, l'attuale collo di bottiglia. Con la cifra stanziata non fai miracoli (a meno che non guardi anche al mercato dell'usato) ma qualcosa si può sempre tentare.
Tieni conto che, comunque, stiamo parlando di una cifra doppia rispetto al costo attuale dei tuoi Wharfedale VR-200. Già restando con lo stesso marchio ma passando alla serie Diamond (es. le 10.3) dovresti fare un salto in avanti significativo, in termini di raffinatezza generale. Potresti anche valutare le Indiana Line Tesi 560 o le KEF C-5. Anche le Klipsch F-1, pur di impostazione generale molto diversa, potrebbero essere un'alternativa, specie se ascolti molto rock.
Vedi cosa riesci a valutare personalmente, magari portandoti appresso il piccolo Dayton, tanto per non sbagliare sinergie.
La stanza d'ascolto non sembra malvagia anche se appare un po' vuota...un bel tappeto o delle tende aiuterebbero molto. La distanza dalla parete posteriore, qualora riuscissi ad aumentarla, sarebbe un altro passo avanti, naturalmente.
Per quanto riguarda la pennetta M2Tech (in arrivo varie recensioni dei prodotti di quest'Azienda italiana) sembra proprio che realizzi un'eccellente connessione tra il PC e il mondo esterno, indipendentemente dal fatto che si suoni file ad alta risoluzione o meno. Poiché però disponi già di un DAC e tenuto conto della classe dell'impianto, rimanderei ogni decisione sul suo acquisto a tempi più idonei, quando l'impianto avrà un assetto di più elevato livello qualitativo. Già le differenze tra DAC sono spesso evanescenti, su un impianto economico diventano praticamente inesistenti.
Infine, grazie per l'apprezzamento della nostra pagina Facebook ufficiale! Hai assolutamente ragione: gli strumenti di comunicazione non sono buoni o cattivi di per sè, tutto dipende dall'uso che se ne fa. Noi per ora ci stiamo limitando a riportare gli aggiornamenti settimanali della rivista e poco più ma pian piano arricchiremo il profilo con contenuti "non web" extra per i nostri tanti followers. Qualora voleste darci una mano, condividete coi vostri amici qualche news del nostro profilo Facebook sui vostri diari. La speranza è quella che qualche non audiofilo si incuriosisca e resti...intrappolato da questo bellissimo hobby!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Calo di prestazioni nel tempo
Caro Lucio,
Questa non è la prima volta che ti scrivo, anche se è cambiato l'indirizzo mail da cui ti scrivo. Come al solito ti chiedo un consiglio, cosa che faccio ogni volta che devo fare un acquisto. Da qualche tempo il mio lettore Rega Planet 2000 che ha circa 12 anni e ha lavorato moltissimo mi sembra non abbia più le caratteristiche di prima. Lo sento essere calato in dinamica, dettaglio e qualità della scena sonora. Possibile o è la malattia dell'audiofilo? Nella mia catena c'è anche un giradischi Era mk6 con braccio SME ricablato da poco da Simone Lucchetti di Audiosilente in maniera eccellente, di cui vado molto fiero e forse il confronto con questa sorgente ha fatto perdere punti al Rega Planet. In ogni caso avendo qualche disponibilità economica in più in questo momento avrei pensato di cambiario. Considerando che il mio impianto è così composto:

Avrei preso in considerazione per il lettore: Premesso che all'ascolto mi sono piaciuti entrambi, anche se hanno caratteristiche diverse tu cosa consiglieresti nella mia catena?
Ti viene in mente qualcos'altro da consigliarmi nella stessa classe di prezzo?
Ti ringrazio e ti faccio i complimenti perché è sempre un piacere leggerti.
Alessandro - E-mail: alessandrodeiacobis (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
certamente le elettroniche invecchiano, in particolare la loro componentistica passiva (condensatori in primis) ma 12 anni per un lettore CD, almeno dal punto di vista della sua vita residua, sono pochi. Semmai, potrebbe esserci qualche incertezza in lettura a causa del laser, ma il suono dovrebbe restare identico a come era in origine. Realisticamente è una tua impressione, inconsciamente venuta alla luce per giustificare un nuovo acquisto e forse generata dal confronto diretto con l'analogico. Non è strano, le passioni si nutrono anche di queste piccole paranoie. Il fatto che il suono ti sembri meno dinamico rispetto a 10 anni fa potrebbe anche trovare spiegazione nella qualità sempre peggiore delle incisioni, che proprio in questi ultimi 10 anni hanno visto calare drasticamente il contenuto dinamico.
Tra le due macchine che hai individuato ho qualche incertezza nel darti un nome secco. Musicalmente forse preferirei il Naim, ma è usato, mentre il Primare ha dalla sua il fatto che sia nuovo (e quindi con due anni di garanzia) e di dover lavorare con l'amplificatore partner. L'ideale sarebbe ascoltarli a confronto diretto nel tuo impianto. Ove ciò non fosse possibile...prendi il Naim, che ha anche il piccolo vantaggio di costare meno :-)
Alternative possibili le vedrei ancora in casa Rega, che continua a realizzare ottime macchine digitali. Nell'usato recente non dovresti faticare a reperire, al di sotto dei 1000€, qualche macchina assolutamente interessante per il tuo impianto.
Naturalmente, dai sempre la precedenza a ciò che puoi ascoltare e valutare direttamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Lucio,
le spedisco questa mia, a due anni esatti dalla mia prima lettera ("Suono poco dettagliato", lettera della settimana 26/3/2011 - 2/4/2011) perchè non posso farne a meno. Buonsenso direbbe "lascia stare, non hai letto le istruzioni per l'uso? Non hai visto i volumi di lettere ammassati in basso? Non hai letto quante sviolinate, che se ne faranno quelli di TNT dell'ennesimo entusiasta che hanno aiutato nell'ABC della riproduzione sonora??...quasi quasi la chiudo qui. No. BREVEMENTE (giuro!!!):

  1. Non la ringrazierò mai abbastanza per la sua franchezza (e per uno schietto entusiasmo) che traspare quasi sempre dalle sue risposte (la leggo molto spesso), non dev'essere facile, nel fiume di neofiti esaltati (come me), fini conoscitori del Verbo, ingegneri ed elettrotecnici esperti di valvole e transistor (lo dico con una punta di invidia, ma anche con una sottopunta...facciamo con tutto il diffusore) mantenere la calma, offrendo consulenza disinteressata in un mondo in cui la consulenza è un lavoro stimato e ben retribuito!
  2. Vorrei solo renderla partecipe dell'effetto sortito dai suoi consigli, dalla consultazione quotidiana del sito, dal libro di Jim Smith che ho divorato (i cd di prova però li ho scelti io!! Anche se qualcosina avevo anche tra quelli da lui indicati), e anche da un testo che mi era stato consigliato da un mio insegnante di conservatorio, qualche anno fa ("Fisica nella musica" di A. Frova) e che consiglio a tutti gli ignoranti in materia, come me, perchè è "abbastanza" divulgativo: ho cominciato a cercare disposizioni differenti per la postazione d'ascolto e i diffusori, ho spostato tutto sul lato corto, avvicinandomi, allontanandomi, poi distanziando e avvicinando tra loro le B&W, poi cercando la rotazione giusta. Prima buona posizione.
    Problema: un diffusore davanti alla porta di camera. Con la cassa avanti e indietro ho resistito 6 settimane. Altre prove, altra buona posizione sempre sul lato corto, con i diffusori fuori asse (?) e la postazione d'ascolto non parallela alle pareti. La porta si apre, ma il divano non c'entra più (la stanza d'ascolto di 4x6 è anche... tutto il resto! soggiorno, salotto ecc). Quindi, divano da scavalcare nell'ingresso, postazione d'ascolto su una sedia...lì ho capito davvero cosa si intende per ascolto rilassante :-)
    Ho resistito una settimana. Alla fine, un buon compromesso. Tutto sul lato lungo come prima, divano più avanti, fuori da una rientranza maledetta, e i diffusori più vicini (forse meno di 2 m) , distanti tra loro circa 170-175 cm e due bei cuscini sotto e dietro che hanno concluso il miracolo. Osanna.
  3. Ho scoperto che TRE sono gli oggetti DAVVERO hi-fi che possiedo (e, curiosamente, li ho sempre avuti sotto gli occhi). 4 pezzetti di scotch da carroziere con cui ho segnato, dopo estenuanti prove, la posizione per le punte anteriori degli stand e la distanza esatta del divano dal muro (non li toglierò MAI PIU'...) e comunque ricordo a memoria la posizione esatta sul cotto, che ho rigato ripetutamente fino alla scoperta del secondo oggetto realmente hi-fi che possiedo: 8 piedini (misura n.8, tra l'altro) che si incastrano perfettamente sulle punte degli stand.
    Cambiano il suono, non ho capito ancora in che modo, ma sta cominciando a piacermi e non li tolgo più. L'ultimo oggetto davvero hi-fi che possiedo è quello che sarà il primo vero upgrade della mia catena: non sto più in pace con me stesso (e con gli altri) con DUE coperte di pile attaccate approssimativamente al muro, una dietro la mia testa e una sulla parete laterale più vicina...dovrei sostituirle con qualcosa di meno sociopatico.
  4. Per finire, tutto sta pian piano cominciando a prendere timbro e corpo. Le registrazioni pessime (o in condizioni pessime, come, in modo molto sensato, lei mi faceva notare, quando pensavo che col motore giusto non si sentissero le buche...) rimangono tali....ma poi chi l'ha detto che bisogna ascoltare SOLO registrazioni buone?? Ho sentito e letto tante volte questo concetto, da amici, ma mi sembra anche dalle opinioni di qualche recensore su TNT (non ricordo esattamente, il concetto era la repulsione verso le cattive registrazioni). Spero di non pis..are troppo fuori dal vasino dicendo che moltissimi album imprescindibili abbiano registrazioni infami, forse per età, luogo di ripresa, disponibilità economiche ecc. (e viceversa, ovviamente). Penso a moltissimi vecchi live jazz, o a quasi tutto quello che ho di Charlie Parker, Coleman Hawkins, o i primissimi gruppi con Lee Konitz, Gerry Mulligan, Chet Baker, Clifford Brown da solo e con Sonny Rollins...(senza andare più indietro!! penso ad album per me inevitabili di grandi orchestre anni trenta: Benny Goodman, Artie Shaw...Jelly Roll morton...).
    Sono album di grande interplay, di fraseggi interpretativi di riferimento, o semplicemente album innovativi o tecnicamente (in senso strumentale!!) eccezionali di strumentisti che hanno dato il meglio di sè in album di qualità tecnica magari discutibile...se poi uno vuole ascoltare solo registrazioni più che ottime (nell'hard bop specialmente, diverse etichette si dotarono di produttori leggendari...mi vengono in mente Blue Note, Verve, Prestige..o anche Steeplechase...) può farlo, ma secondo me ci si perde una larga fetta musicale fondamentale...mi fermo qui per non uscire dalle mie conoscenze (zero) sulla ripresa sonora. Mi piacerebbe però avere un suo autorevole parere sull'argomento, che mi smentisca magari...
Grazie Sig. Cadeddu, di tutto. Le prometto che non la importunerò per almeno altri due anni, magari chiedendo consigli per gli acquisti.....
Charlie - E-mail: charlie_bucci (at) virgilio.it

LC
Caro Charlie,
tutto è bene quel che finisce bene, si diceva una volta! Tanti sbattimenti ma alla fine mi sembra che il risultato sia arrivato. Sicuramente ci sono ancora tanti altri esperimenti da provare, la nostra clinica del tweaking è una fucina di idee, pian piano potrai fare altre esperienze. L'importante è non perdere di vista l'obbiettivo, che è quello del miglior ascolto possibile della nostra amata musica. Questo ci porta inevitabilmente al discorso della qualità delle registrazioni, discorso che ho affrontato non mi ricordo più quante volte. È chiaro che i dischi si debbano ascoltare per il contenuto musicale e non per quello tecnico ma è altrettanto chiaro che abbiamo il dovere morale di segnalare le cattive incisioni, perché siamo convinti che alla lunga anche i discografici più criminali cominceranno ad imparare la lezione. Il sostegno contro la loudness war, che ci vede impegnati in primo piano all'interno della Pleasurize Music Foundation, qualche frutto lo sta cominciando a dare. Diversi musicisti e tecnici del suono stanno prendendo atto che anche l'ascoltatore medio preferisce musica poco compressa. È un percorso lungo e difficile, ma non bisogna arrendersi.
Quindi: lamentiamoci pure delle cattive incisioni ma continuiamo a scegliere i dischi in base alla musica e non ai suoni.

A proposito di buona musica, questa settimana propongo un bellissimo brano acustico (Coffee break) di un chitarrista sardo, Roberto Diana, che non solo ha un incredibile talento tecnico ma ha notevolissime doti compositive. In casi come questi vien da chiedersi come sia possibile che così tanto talento sia così poco conosciuto al grande pubblico. Per fortuna che non è passato del tutto inosservato, visto che il suo disco Raighes vol. 1 è tra le nomination per i 12th Indipendent Music Awards per la categoria Album strumentale (uno dei cinque nominati in tutto il mondo, non male davvero).
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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