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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimane 18/05/2013 - 25/05/2013

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  1. Impressioni dal New York Audio Show 2013
  2. Primo impianto
  3. Dubbi analogici
  4. DAC e subwoofer
  5. All in one IKEA
  6. Nuovo impianto con 5000€
  7. Amplificare le elettrostatiche
  8. Amplificazione per Sonus Faber Toy Tower
  9. Possibile upgrade e problema di interferenze
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Impressioni dal New York Audio Show 2013
Ciao Lucio, un saluto a te e a tutti i lettori di TNT Audio! Dunque, anche questa volta scrivo non tanto per chiedere consigli, ma per condividere l'esperienza fatta visitando il New York Audio Show 2013, un evento interessante ma che decisamente ha suscitato in me qualche perplessità per quanto riguarda tutto il campo dell'Hi-Fi ad alto livello.
Approfittando di una Domenica finalmente primaverile, dopo il lungo inverno, mi sono quindi recato a Manhattan, al superlussuoso Palace Hotel (appartenente o appartenuto al Sultano del Brunei...) dove cinque piani erano stati trasformati in saloncini dimostrativi contenenti apparecchi e casse di grosso calibro, tipo 200K $ a impianto.. pare che nelle 45 sale dedicate bruciassero complessivamente almeno 400 valvole con un consumo di elettricità tanto grande da far saltare la luce a metà pomeriggio e richiedere l'uso di un potente e rumoroso generatore integrativo...
La vista di tutto questo ben di Dio é stata veramente traumatizzante, comprendendo, fra l'altro, giradischi controrotanti (solo 40K la base) equipaggiati con bracci epossidici prodotti da stampanti 3 D e testine dal costo inimmaginabile, amplificatori giganteschi (tipo un Burmenster da mezzo metro cubo) o monoblocchi Chord da 1000W (al costo di solo 86K la coppia) tutti illuminati da led interni, o Jadis contenenti sfilate di KT120, ed includendo DAC ultrasofisticati, che ricevono il clock attraverso Internet dall'orologio atomico del Colorado...
Per non parlare dei cavi, spessi tanto quanto sarebbe necessario per ancorare una nave, anche se poi isolati da terra da una serie di biccherini in polistirolo.
Comunque, per quanto impressionato da tutto ciò, ho dedicato le 6+ ore passate allo show all'ascolto dei varii altoparlanti, sia perche in quelle condizioni non avrebbe avuto senso pensare di valutare le elettroniche sia perché sto considerando la possibilità di sostituite le mie casse (Infinity Gamma) con qualcosa di più nuovo, non perché sia insoddisfatto del loro suono ma perche temo il verificarsi di inconvenienti e rotture dovute all età...
E casse di alto livello non mancavano, cominciando da un paio di Genesis "alla Dart Wader" da 80K che, rinforzate da 2 subwoofer, facevano addirittura tremare anche il pavimento del piano di sopra.. per continuare attraverso tre livelli di Wilson (Sasha, Alexia, e perfino Alexandria, solo 120K queste ultime) spinte da D'Agostino e Lamm, continuando con le KEF blade spinte da una collezione di valvole diverse su telaio Cary, ed arrivando ad un paio di Martin Logan elettrostatiche spinte da giganteschi Krell (stranamente avevano un basso accettabile..) ed anche trasparenti, sia acusticamente che otticamene (si vedeva il muro di amplificatori dietro..).. e considerando anche le danesi Gamut, casse grandi più amplificazione, un sistemino da 200K che però avrebbero immediatamente dato via per i primi 100K in contanti... A livello meno elevato ho udito anche le YG (18 – 50K) Brodman (20-40K), fatte in Austria , le Harbeth, ed anche le nuove Rogers 10R2, molto ben suonanti (a 11.5K) anche se dall'aspetto un po vetusto, ed anche una linea di Sony, (dai 10 ai 27K, forse le grandi case ritornano in lizza?). Ebbene, al termine di questa maratona d'ascolto, devo dire che sono rimasto sì impresso da tutto il cui sopra, (a parte i prezzi) ma non entusiasmato, e certo non pronto a separarmi dai miei sudati risparmi per appropriarmi di qualcuno dei pezzi suddetti. Infatti, nonostante le abissali differenze in impostazione e filosofia costruttiva di tutti questi prodotti, ho trovato, pur con varie sfumature, una sostanziale uniformità nel tipo di suono che tutti questi mostri emettevano... si tratta di un suono, pacato, con alti in secondo piano, scevro da difetti, ma anche sedato, che magari non é stancante ma certamente non é entusiasmante né dinamico quanti mi aspetti, specie viste le amplificazioni impiegate; un suono perfettino, direi, ma certamente non eccitante. E a me piace il contrario di questo, un suono da impatto, dinamico ed eccitante, che sfondi!!
Mi sembra di ritrovare lo stesso concetto anche nella produzione automobilistica contemporanea, con machine certamente ben fatte, comode ma pesanti, piene di orpelli e, a causa di queste inutilità, costose, ma che, anche se equipaggiate con motori potenti, non danno il piacere di guida di una scattante sportiva tipo calcio in c... dei vecchi tempi, magari equipaggiata da un motore turbo...
Quindi, direi che dovrò continuare con le Infinity ancora per un bel po' visti i prezzi altissimi di eventuali sostituti, coniugati con una filosofia di suono che, non solo non apprezzerei, ma che mi farebbe incavolare ogni volta che accendo l'impianto... e per gli stessi motivi ho anche poca intenzione di cambiare la macchina....
Non so cosa tu pensi, Lucio, di tutte queste elucubrazioni, ma mi farebbe piacere se tu mi dicessi se sono io ad essere ancorato ad idee ormai passate, o se tutte queste novità, altoparlanti e elettroniche ultratecnologici, ingegneristicamente ridondanti, esagerati da molti punti di vista, non siano altro che una deviosa maniera per garantirsi introiti da un sempre più ristretto nucleo di persone sempre meno giovani ma sempre più ricche??
Comunque riporto qualche commento in più, così per rendere meglio l' idea...
Fra le espressioni udite, oltre quella dell impianto da 200 K che si poteva avere a 100K...

Comunque gli altoparlanti che più si avvicinavano al mio gusto e che hanno ben impressionato tutti erano dei mini monitor Outreach della svedese Sjofn che costavano solo la bellezza di 999$ la coppia... spinti da dei comunissimi NAD...
E anche avevo dimenticato i Red Wine Audio, un set di compenti elettronici alimentati a batteria, rigorosamente da caricare in previsione dell' ascolto che spingevano delle Harbeth, per fortuna non molto grosse....
Inoltre, interessante era la sala cuffie dove erano presenti almeno trenta diverse combinazioni di cuffie (sembrano tutte derivate dalle vecchie Stax...)" ed amplificatori tutti rigorosamente a valvole, il tutto partendo da un prezzo minimo di 10K....
Moltissimi i giradischi (per lo più VPI) che venivano utilizzati per le prove, tutte cose esagerate, pesantissime, ingombranti e che suonavano dischi in vinile ben lontani dall' essere piatti (alcuni residuo degli anni 50...), e capaci, nonostante l' impiego di bracci da 40+ K$ di causare sia il temuto "acoustic feedback" sia di far oscillare paurosamente le sottili membrane di sofisticatissimi woofers... Eccezione degna di nota il fantascentifico Kronos turntable, dotato di due piatto controrotanti ed equipaggiato con un nuovo braccio Graham e testina Lyra.. su questo abbiamo ascoltato un disco master fatto in lacca (lo stadio prima del vinile) in questo caso, il rumore di fondo si notava per la sua assenza, così come la distorsione.. peccato che tali introvabili dischi, se si trovano, non resistano a più di 20- 25 suonate....
Saluti,
Antonio - E-mail: moronia.geo (at) yahoo.com

LC
Caro Antonio,
le mostre HiFi somigliano sempre più a quelle di automobili: si va per vedere l'eccesso, il prototipo, la supercar, non certo l'utilitaria. In quest'ottica, va bene tutto, si tratta, di fatto, di pornografia HiFi o poco più.
L'importante è non aspettarsi di fare chissà quale esperienza d'ascolto o di trovare spunti per il futuro upgrade. Quando vado a una mostra automobilistica voglio vedere il sogno...per scegliere la prossima auto vado in autosalone e, se posso, prenoto un test drive.
È chiaro che sia questo lo scopo di certe mostre, non certo quello di fornire un servizio agli audiofili. Può essere divertente, certo, ma a me queste esibizioni muscolari mi hanno annoiato (a morte) da tempo. Dici che puntano ad un pubblico di super-ricchi...io non credo. Questi ultimi possono direttamente telefonare in Azienda e farsi realizzare qualcosa su specifiche, ammettendo di avere la passione.
Per quanto riguarda infine il parallelo sul mondo delle auto, come darti torto? Il fatto è che la sicurezza attiva e passiva ha fatto lievitare volumi e pesi, con le ovvie conseguenze. L'elettronica che controlla tutto ha poi fatto il resto.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Gentilissimo Direttore, da decenni appassionato di musica (e alta fedeltà) finalmente vorrei accingermi ad upgradare il mio impianto ad un qualcosa che si avvicini il più possibile al concetto "audiophile".
Ascolto tutti i generi musicali, e sottolineo tutti: dalla ambient, trance, classica, jazz, r&b, reggae, pop, gangsta, alternativa... fino al rock più "dannato" ed al d&b più "esasperato"! Anche molte esecuzioni "live"...
Adoro la musica, quella ben suonata ed "amata" (in primis da chi la suona), da ascoltare a volumi medi o medio-bassi (quasi per intere giornate e quando posso concedermelo), oppure saltuarialmente (moglie e vicini permettendo) a volumi alti, molto alti, dalla forte pressione fisica e... emotiva!
Ciò che cerco in un impianto è che sia il più possibile "trasparente", che riesca cioè a riprodurre la musica così come è stata registrata, senza artefatti o "coloriture" di nessun genere.
So che non sarà facile, ma vorrei provarci ugualmente, mi sto riferendo all'ambiente d'ascolto, che dalla foto che allego credo proprio mi ci voglia una sorta di "miracolo". L'intero ambiente è colorato in azzurro, i diffusori (colorati in rosso) vorrei collocarli come in immagine, tenendo conto che la distanza tra loro è di abbondanti 2 metri.
Gli elementi presi al momento in considerazione potrebbero essere i seguenti:

Nell'ambiente d'ascolto sono presenti diversi mobili, un divano, un tappeto e delle tende. Utilizzerei l'uscita ottica di un'Apple TV per l'ascolto in qualità CD (ALAC lossless, 16bit, 48khz), oppure collegando direttamente il PC con cavo USB per l'ascolto HQ (24bit, 96khz, o superiore).
Purtroppo non posso staccare più di 40-50 cm. dalla parete i diffusori, pena massima ira da parte consorte...
Per i cavi, sia segnale che potenza, mi affiderei ciecamente ai Vs. progetti in autocostruzione.
Spero di non essermi dilungato più del necessario e di non aver tralasciato dettagli importanti, utili a determinare l'accoppiata vincente (ampli-diffusori) che spero mi consiglierete.
Un sentito grazie in anticipo, cordiali saluti
Pasquale - E-mail: chiapparomobile (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Pasquale,
la stanza d'ascolto a me non sembra affatto male, ha una forma molto irregolare che aiuta a combattere le risonanze e sembrerebbe, dalla tua descrizione, anche abbastanza ben arredata. La disposizione dei diffusori forse potrebbe essere migliorabile, ma mi pare che un minimo sindacale ci sia. Non so quali siano le tue aspettative, a leggerti sembrerebbero molto alte, spero non resterai deluso. Un impianto che riproduca la musica così come è stata registrata è una chimera irraggiungibile, per tante ragioni. Inoltre, non è affatto detto che un tale impianto, nel caso esistesse, sia esattamente ciò che cerchi: le cattive incisioni sarebbero letteralmente inascoltabili. Forse è meglio essere pronti ad accettare qualche compromesso.
Ciò detto, tutti gli apparecchi che hai citato potrebbero rappresentare delle scelte sensate, in particolare vedrei bene l'integrato nuforce, completamente digitale. I diffusori si equivalgono ma se è massima trasparenza ciò che cerchi forse l'impostazione timbrica abbastanza tranquilla in gamma medio-alta, sia delle ProAC che delle Opera, potrebbe non essere l'ideale. Questo se, ripeto, tu fossi DAVVERO alla ricerca del suono il più analitico possibile. Secondo me devi assolutamente ascoltare questi diffusori per capire se la loro impostazione sia in accordo con la tua idea di suono ideale. Da quel che dici sembrerebbe di no, ma io non posso intuire quali siano le tue aspettative e cosa tu intenda davvero per trasparenza. Diffusori più vivaci e rivelatori infatti, dovresti trovarli nei cataloghi Triangle, Focal, B&W e, naturalmente, Thiel.
Per dirimere definitivamente la questione DEVI fare uno sforzo e ascoltare qualcosa a confronto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbi analogici
Egregio Direttore, dopo molti anni da modesto appassionato che "sordamente" ascoltava solo CD, sono stato attratto dal canto delle sirene (la De Agostini ed i suoi convenientissimi e ottimi LP) e così "di botto" mi sono appassionato al VINILE e sono stato letteralmente risucchiato dai vortici dell'Analogico.
Il fatto è che ci capisco poco di "gira" e gira gira nei vari forum non ci ho capito più nulla ed ho pensato a Lei, che ritengo volendo, possa dare rapida ed esaustiva soluzione al turbinio di voci, pareri, impressioni d'ascolto, memorie audio vecchie di decenni e forse ormai out, o troppo giovani e frettolose per essere credibili, in cui mi sono "ingolfato"!
Io, per questi nuovi LP, dopo un temporaneo Genie 1.3 ho appena comprato in Germania un altro Pro-Ject Audio che dovrebbe essere quello definitivo il mod. "Studie" in uno stato d'uso che ritengo buono/ottimo (il buono è solo dovuto al fatto che non ho idea di se e come dovrei riempire quelle strane ampolle all'interno dei suoi tre "bigfoots", e perchè in realtà, angosciato, nutro dei dubbi sulla possibilità che questi possano mancare di qualche piccolo pezzo) monta un solo braccio che ritengo sia il 12c (shell in alluminio) e una Sumiko Blue Point Evo III che sembra ancora in buone condizioni.
Io posseggo (almeno per adesso) un Pro-ject phono box II e ritengo che almeno per ora il "salto" che ho fatto sia sufficiente ed adeguato alla mia reale capacità di comprendere "l'oscuro perché" dei vari alchemici abbinamenti e sul poterne percepire coscientemente o "placebamente" i mirabolanti micro/macro miglioramenti.
Insomma; ho comprato questa settimana questo giradischi per poter ascoltare musica (un po' tutta). Non lo ho ancora messo in opera perché aspetto la base su cui allocarlo (lastra di vetro antiproiettile a tre strati di 3,5 cm; sarà buona?).
Potrebbe darmi un idea/parere su come dovrebbero essere le giuste condizioni di questi bei piedoni? Complessivamente potrebbe donarmi, dalla sua collezione di esperienze qualche perla di saggezza?
Un parere sul gira nel suo complesso ed eventualmente, sempre facendo riferimento al mio livello sia di ascolto sia di giustificabile adeguato budget, darmi le giuste dritte per far meglio quadrare il cerchio? (anche se non ho mai ben capito il perché si tenta sempre di quadrarlo sto cerchio, a me poi il cerchio, piace di più). Cioè, le faccio chiarezza; considerando mi cieco totale, potrebbe indirizzarmi sui futuri possibili up-grade che dovrei, nel tempo perseguire?
Cordialmente,
Roberto - E-mail: robertomusmeci (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
visto il ritardo col quale arriva questa mia risposta (ricordate, siamo sempre in arretrato di circa un mese ormai) ti sarai deciso a farlo suonare questo nuovo giradischi! Ma dico, si acquista un nuovo componente e non lo si ascolta subito solo perché indecisi circa la base sulla quale poggiarlo? Ci vogliamo liberare da queste paranoie audiofile che sfiorano il senso del ridicolo? Il giradischi suonerà ovunque tu decida di poggiarlo, col tempo potrai fare esperimenti sulle diverse basi. Non ho idea se il vetro antiproiettile possa essere o meno un buon materiale per sostenere un giradischi, di sicuro lo metterà in salvo in caso di scontro a fuoco nella tua sala d'ascolto ;-) (ma occhio ai proiettili di rimbalzo e al fuoco amico).
Io inizierei con il ripiano superiore di un tavolinetto HiFi o con una mensola a muro per giradischi, in mancanza di tavolinetto. Purtroppo non so aiutarti circa il materiale da mettere nei piedoni del tuo Studie, immagino che una e-mail al customer care della Pro-Ject (o una lettura del manuale) dissolverà ogni dubbio.
L'unica cosa che mi sento di consigliarti, visto che mi chiedi di upgrade ancor prima di aver provato il giradischi e che mi tieni all'oscuro sul resto dell'impianto, è quello relativo al pre phono. Certamente giradischi e testina meritano qualcosa di più di un Phonobox, ma bisognerebbe valutare tutto nell'ottica più ampia dell'intero impianto e del budget a disposizione, tutti dettagli che, ovviamente, ti scordi di precisare...perché il problema vero è come riempire i piedoni del tuo giradischi.
Più in generale, consentimi un consiglio spassionato: meno forum e più musica! Falli suonare questi accidenti di LP, su un mobile, su una mensola, per terra...basta che si ascolti musica, accidenti! È l'unica perla di saggezza (?) che mi sento di regalarti.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

DAC e subwoofer
Caro Direttore,
seguo TNT-AUDIO da oltre 10 anni e non finirò mai di ringraziarti a sufficienza per aver condiviso la tua passione con tanto altruismo e professionalità con noi amatori, accrescendo di gran lunga la mia modestissima cultura in materia e alimentando la passione...nonchè per avermi fatto scoprire l'alta fedeltà a costi modesti, a volte irrisori.
E' trascorso tanto tempo dall'avvento del T-Amp e dalla recensione delle Klipsch RF-3 che mi hanno spinto a costruirmi il mio impianto "HI-FI", che ad oggi è così composto:

Proprio il sub è ancora oggetto di "studio"; l'ho appena affiancato alle torri, più per fini HT che HI-FI ma le primissime impressioni sono "goduriose" anche nell'ascolto della musica stereo.
Per la sorgente invece, ad oggi sono rimasto senza un cd player dedicato, per cui sto usando esclusivamente il mio notebook...e a dire il vero anche un iPhone 5 ogni tanto (quanto meno come telecomando iTunes remote), ma fai finta che quest'ultimo non lo abbia scritto ;-)
In ogni caso, la musica liquida sarà sempre più preponderante, anche nei miei acquisti futuri credo...e la diffusione/recensione di DAC ne è un chiaro segno.
Per questo sono alla ricerca di un DAC economico per migliorare la conversione della musica digitale riversata da CD a PC, con una qualità superiore a quella offerta dalla scheda audio integrata nel pc portatile, poichè dal confronto con un discreto CD player la differenza mi sembra piuttosto evidente, troppo, anche quando il file audio riprodotto da PC non è compresso e mi sembra di non rendere merito al resto della catena.
Leggo che questi DAC USB migliorano notevolmente la riproduzione sollevando dall'incarico le schede audio.
Leggo anche molti pareri favorevoli per il FiiO D5 DAC USB, lo conosci? È un articolo che costa 30€ in sconto, essenziale...così come la filosofia del t-amp, specie agli esordi del Sonic Impact.
Oppure vale la pena fare un piccolo sforzo e puntare ad esempio al Pro Sound 192/24 o ancora al KingRex UD-01 da Voi recensiti positivamente?
RingraziandoTi anticipatamente per la preziosa risposta ti porgo un sincero saluto,
Matteo - E-mail: matteo677 (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
l'inserimento di un subwoofer in un impianto stereo è sempre un po' problematico, per via dell'integrazione coi diffusori preesistenti e per il suo posizionamento in ambiente. Tra l'altro, già le tue RF25 hanno una gamma bassa importante, il sub a mio avviso deve essere tenuto basso e con un taglio sotto i 50 Hz. Fai un po' di esperimenti. Tieni conto che, a primo impatto, si tende a strafare, divertendosi ad aggiungere bassi dove non erano previsti....poi si capisce che diventa tutto un po' innaturale.
Per quanto riguarda il DAC da abbinare al tuo PC, mi sorprende voglia spendere così poco, visto che subwoofer e diffusori non sono certamente entry-level. In tutta franchezza, anziché investire denaro nel subwoofer, io avrei prima sistemato la sorgente, dotandola di un DAC all'altezza. Piuttosto che orientarmi su un prodotto da 30€ preferirei stare più tranquillo con qualcosa di livello un po' superiore, tipo Musical Fidelity V-DAC, i diversi Cambridge Audio o un Arcam rDAC.
A mio modesto parere ogni impianto deve avere una sua logica e nel tuo, complice l'inserimento di un probabilmente inutile subwoofer (almeno per l'utilizzo stereo), mi pare che ne manchi un pochino. Cerca di ripristinare i giusti valori in campo adeguando la sorgente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

All in one IKEA
Caro Lucio,
dato che tempo fa avevi preso in esame i sistemi
Geneva all-in-one, ora ti segnalo un'altra novità, che include audio e video direttamente nell'arredamento, senza cavi sparsi per casa e, pare, con un'ottima facilità di utilizzo: Uppleva di IKEA. Chiaramente non sarà un sistema audio a livello di un impianto hi-fi di riferimento a componenti separati ma, vista la qualità a dir poco penosa, anche tra prodotti costosi e rinomati, con i grandi centri dell'elettronica strapieni di tali schifezze, se in questo caso la qualità dovesse rivelarsi almeno dignitosa varrebbe la pena prenderlo in seria considerazione.
Spero si riesca a fare una prova.
Buon inizio settimana e a presto
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
l'idea in sè non mi dispiace ma ho qualche problema a individuare il tipo di utenza. Probabilmente si tratta del tipico appassionato di lifestyle, per il quale la forma prevale sulla funzione. Infatti, contrariamente al sistema Geneva, che è nato per simulare un buon ascolto stereofonico senza gli ingombri e le complicazioni di un sistema HiFi a componenti separati, questo mi sembra poco più di un mobile che suona e mostra immagini. Non sono riuscito a reperire dettagli tecnici interessanti, per cui non riesco a prevedere come possa suonare un simile sistema.
Aggiungiamo a questo la mia innata allergia verso i mobili da soggiorno (pareti attrezzate e quant'altro) e puoi comprendere che l'idea di provare un simile aggeggio mi ecciti quanto quella di passare una serata davanti a un talk-show politico. Non so, se ti capitasse di ascoltarlo, riferisci pure le tue impressioni, sarebbe comunque un tassello in più nel mosaico della conoscenza del mercato. Non si sa mai.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto con 5000€
Caro Lucio,
sarò breve: ho 48 anni, nel mio immaginario musicale pulsano quelle sonorità che ascoltavo da piccolo, e infatti ora in casa ho un NAD 3020 e uno Yamaha CA 2010; il primo è collegato a due AR 18, e trovo questo suono di una dolcezza che non ho più sentito, il CA2010 è collegato a due Tannoy, torri R3, una decina d'anni fa costavano poco più di mille euro il lettore cd è un Marantz...
Ora vorrei fare un saltino. La stanza sarebbe una 3 x 3 metri, quadra, il peggio per l'acustica che io sappia un lato della stanza è una vetrata, un lato è aperto, le altre due sono pareti spoglie, l'impianto starebbe a ridosso di una parete, l'ascoltatore su un divano a ridosso dell'altra, il pavimento è parquet, non teniamo tappeti per allergia dei figli, ascolto tutto da musica classica (camera e sinfonica) a Battisti, passando per jazz, amo molto la voce, ho qualche vinile e soprattutto cd. Con un budget di 5000 euro cosa posso fare? Dacchè amo il cinema, non proprio i blockbuster usa, ma comunque l'audio mi piace ha senso pensare a una cosa ibrida buona anche per cinema, oppure dedicare il massimo a un impianto stereo tradizionale e usare un qualcosa da 500 euro per HT. Sono molto spiazzato dalle nuove tecnologie, musica liquida, formati nuovi ma cosa rimane ??
Grazie infinite per il tuo aiuto.
Complimenti per il tuo genio leonardesco,
Cordialmente,
Gabriele - E-mail: gabronz (at) hotmail.com

LC
Caro Gabriele,
molto dipende dalle tue priorità: se preferisci la musica al cinema, concentra tutto il budget per un impianto HiFi 2 canali e quel poco che resta per dare una voce migliore all'audio della TV (paradossalmente, anche una soundbar di qualità potrebbe essere sufficiente). Altrimenti, se l'impianto deve stare nella stessa stanza dove c'è la TV - fortemente sconsigliato, finiresti per non ascoltare più musica in santa pace - sappi che un buon impianto 2 canali consente di far esprimere al meglio le colonne sonore, anche senza effetti speciali e surround.
La stanza, però, non mi pare granché, né come geometria né come capacità acustica, valuterei bene se possa valer la pena investire una cifra importante per una situazione di forte compromesso. Potresti orientarti verso diffusori come i
Duevel Planets, che dovrebbero trovarsi a loro agio anche in un ambiente potenzialmente riflettente come il tuo. La loro timbrica, raffinata e tranquilla, dovrebbe essere ideale sia per i suoni cui sei già abituato (NAD, AR, Tannoy), sia per i generi musicali che ascolti di solito.
A dar loro voce potrebbe essere una coppia di elettroniche monomarca (lettore CD + ampli integrato con ingresso phono) da scegliere tra Rotel, se volessi delle sonorità un po' più aperte, e Arcam, qualora invece volessi assecondare il carattere sornione delle Planets. L'ingresso phono ti servirebbe per il giradischi che immagino vorrai acquistare visto che possiedi già dei vinili. Potresti scegliere qualcosa di premontato, con braccio e testina, tra le varie offerte di Pro-Ject, ad esempio. Come totale dovremmo essere ampiamente al di sotto dei 5000€ previsti.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie, di fatto non c'è niente di realmente nuovo: o si ascoltano i CD, oppure si ascoltano i vinili o ancora si usa il PC come sorgente, sia prelevando file musicali da internet (magari ad alta risoluzione) sia rippando il contenuto dei propri CD. Tutto qua.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificare le elettrostatiche
Egregio Direttore, ricorro nuovamente alla tua competenza (e pazienza) per un nuovo quesito riguardante la scelta di amplificazione per pannelli elettrostatici (ancora! ... dirai con ragione).
Da poco possiedo delle Martin Logan Ethos che sono pannelli ibridi in quanto il woofer, in verità uno attivo ed un radiatore passivo da 8" in sospensione pneumatica, viene pilotato da un ampli in Classe D da 200 W/4 Ohm con un crossover che taglia a 375 Hz; si dichiara una efficienza di 92 dB ed una impedenza media di 4 Ohm che però, come per tutte le elettrostatiche, scende a 0,8 Ohm a 20 kHz...e una potenza suggerita da 20 a 500 W per canale.
Quindi tutto il segnale al di sopra dei 375 Hz sino ad oltre 23 kHz andrà gestito, nel mio caso, da una coppia di finali mono e qui arriva la mia domanda sul tipo di amplificazione e relativa potenza necessaria.
Naturalmente leggendo nel web si trova tutto ed il contrario di tutto: valvole si/no e OTL assolutamente si/no, stato solido, ibrido, bastano 20 W/ne servono un mucchio, etc. E poi càpito sul sito Sanders Sound System di Roger Sanders, noto nome dell'hi-fi statunitense: anni fa fonda la INNERSOUND e produce diffusori elettrostatici molto rinomati e progetta un ampli valvolare per pilotarli, attualmente progetta e commercializza una linea di diffusori elettrostatici, amplificatori stato solido e cavi vari.
Quindi direi che possiede una particolare competenza specifica maturata in molti anni di applicazione teorica e pratica: ma sul suo sito si leggono affermazioni che sconvolgono i dogmi di altri costruttori e guru vari. Ad esempio nel libro bianco su valvole vs. transistors, dove spiega a cosa sono dovute le differenze di suono tra le due tecnologie, conclude dicendo che gli amplificatori a valvole non sono in grado di pilotare le ESL in modo lineare, pulito e senza clipping, a livelli di uscita elevati, e quindi l'unica soluzione sono ampli a stato solido con transistors super-muscolosi in grado di fornire tensioni di uscita di gran lunga superiori, e infatti basta vedere cosa propone nella sua produzione: finali da 400 / 500 W per canale e monoblock da 1200 W sino a 1600 W su 8 Ohm (ottimi per friggere i pannelli?)!!
Per inciso anche QUAD, dall'alto della sua esperienza specifica, propone amplificatori valvolari di qualità ma sembra poi strizzare l'occhio a finali, specialmente i vari ELITE QMP MONO da 260 W e PLATINUM MONO da 180 W, a transistors di elevata potenza e buona (?) capacità di gestire delle ESL con impedenze in picchiata.
Tornando a Mr. Sanders, poi parla anche di cavi, notare che tutti quelli da lui offerti sono di geometria coassiale, proponendo con competenza e motivazioni tecniche in particolare cavi di potenza specifici per diffusori elettrostatici e di diversa tecnologia per altoparlanti magnetici, poi prosegue sfatando diversi miti e parla di test delle apparecchiature audio e di acustica ambientale e posizionamento dei diffusori, dicendo che la disposizione simmetrica, con la stessa distanza da muri e angoli, è la situazione peggiore...meglio random in diagonale!
L'ideale per aumentare la confusione e l'incertezza su tutto ciò io credevo certo e sicuro! Desidererei molto avere un tuo commento in merito e soprattutto una indicazione su che tipologia di finali tu ritenga adeguata, in ambiente medio/grande, anche se i miei gusti personali andrebbero verso delle magnifiche 300B o 845 SE in Classe A che però si fermano a circa 50 W (e il clipping sempre in agguato?), per i miei diffusori che ritengo meritino il miglior abbinamento possibile in fatto di velocità, trasparenza e musicalità.
Eviterei comunque Classe D e switching vari che in questo caso credo poco affini alla sonorità da me cercata, vedrei meglio un classico di discreta potenza in Classe A/AB ma di buona musicalità, tipo appunto QUAD o SIMAUDIO MOON 400M o similari, sempre con la preoccupazione che sappia gestire in modo adeguato la bassissima impedenza alle alte frequenze, anche come possibilità di budget (purtroppo non a livello LAMM, KRELL, PASS e via discorrendo). E per i cavi di potenza cosa mi dici, sarebbero meglio cavi specifici per pannelli elettrostatici, anche DIY, che però quasi nessuno propone, nemmeno Martin Logan mentre QUAD ha a listino un unico cavo di media lunghezza 3 m e sezione di 24 AWG (quindi resistenza non troppo bassa come prescrive la SANDERS), se è vero che teoricamente sarebbe un aspetto da non sottovalutare?!?
Ringrazio per la cortese attenzione e rinnovo la mia ammirazione per il vostro impegno per aiutarci ad ascoltare la musica nel miglior modo possibile.
Cordiali saluti.
Enrico - E-mail: marienrikik (at) libero.it

LC
Caro Enrico,
in generale ti consiglierei di tenerti alla larga da personaggi che hanno capito tutto e pontificano dall'alto dello loro supposta esperienza nel campo. Ognuno di questi personaggi ha le sue idee e teorie, ben radicate ma difficili da confutare.
Iniziamo col dire che non è affatto vero che i pannelli elettrostatici siano così difficili da pilotare: non ti far spaventare da quell'impedenza così bassa in gamma altissima, non presenta problema alcuno per gli amplificatori, anche quelli meno dotati. Diverso è il discorso della bassa impedenza in gamma bassa, dove le energie in gioco sono ben altre.
Precisato questo (che non è un'opinione, ma un fatto fisico) veniamo ai tuoi dubbi. A mio parere dovresti scegliere un'amplificazione che ti piaccia come suoni quando collegata ai tuoi diffusori, dimenticandoti potenze, classi di funzionamento e tutto il resto. Forse ti stupirà ma molti appassionati di pannelli Magneplanar (OK, non sono elettrostatici ma isodinamici) trovano che l'accoppiamento coi Classe D di nuforce sia eccellente. Forse tu desideri sonorità più calde e tranquille e allora perché non mettere nella rosa dei candidati qualche buon valvolare di media potenza e qualche stato solido non aggressivo? Tieni conto che, essendo la sensibilità dei tuoi diffusori piuttosto alta, non avrai bisogno di chissà quanti watt. Quelli che ti dicono che serve 1 kW per pilotare dei pannelli da 92 dB...devono evidentemente vendere amplificatori da 1 kW :-)
Non c'è alcuna ragione logica e tecnica per dotarsi di potenze così mostruose e poi utilizzarne l'1% o poco più.
Quindi: benissimo una media potenza valvolare, ma altrettanto bene uno stato solido dal carattere non aggressivo, come ElectroCompaniet, Accuphase o Naim, tanto per fare tre nomi.
Per quanto riguarda i collegamenti, i diffusori non possono accorgersi di che cavi ci siano ed essi collegati. Chissà perché si continua a pensare che gli apparecchi HiFi siano dotati di intelligenza propria! Qualunque buon cavo andrà benissimo.
Visto che la spesa in gioco non è bassa, recati presso un buon negozio fornito, stabilisci un budget e fatti prestare a casa due-tre amplificatori in prova, eventualmente versando una cauzione. Di questi tempi i negozi HiFi sono così vuoti che credo non faranno troppe storie a lasciarti provare qualcosa per un weekend, pur di poter concludere una vendita importante.
In chiusura, anche per te un consiglio generale che ho già dato questa settimana: leggi di meno e ascolta di più!
La verità (ammesso che ne esista una unica, e non è così) non la troverai sui siti web, sui forum, dalle parole di qualche guru, te la racconteranno soltanto le tue orecchie. E sarà diversa da quella che ti avevano raccontato gli altri, non importa quanto autorevoli.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Sonus Faber Toy Tower
Gentile Direttore,
torno a scriverti a distanza di poche settimane dalla mia precedente mail, in cui chiedevo consigli per l'acquisto di una coppia di diffusori con costo entro i 900 euro (vedi
vol. 650).
Seguendo il tuo suggerimento, ho cominciato ad ascoltare dal vivo diversi diffusori e la prima sensazione è stata di una certa sorpresa. Suonano veramente in modo diverso anche se appartenenti alla stessa fascia di prezzo. In sintesi: ho fatto la mia scelta dal vivo, portando in casa una coppia di Sonus Faber Toy Tower nuove, a fronte di un'extra spesa di quasi 400 euro; non poco, ma credo ne sia valsa la pena.
A mio parere, questi diffusori eccellono (in rapporto al prezzo) soprattutto nel riprodurre la musica classica, genere che prediligo e al quale dedico il 70-80% del mio tempo di ascolto. A casa li ho dotati dei dischetti in teflon GlisDome, da te consigliati, che mi permettono di spostarli (come mi suggerivi nella precedente corrispondenza) in modo da ottenere un posizionamento soddisfacente (60 cm dalla parete laterale e dalla parete di fondo – quest'ultima, in realtà, è una libreria a muro) anche per il diffusore in posizione più critica (era destinato ad un angolo della stanza).
Dopo una sessantina di ore di ascolto mi reputo molto soddisfatto: il suono dei diffusori, inizialmente un po' cupo, si sta ora aprendo, mostrando ottimo equilibrio, bassi presenti e, soprattutto, alti morbidi e non affaticanti. Riesco ad ascoltare musica anche per 3-4 ore senza il minimo affaticamento.
Premettendo che per alcuni mesi non apporterò modifiche all'impianto, avrei bisogno di un ulteriore consiglio: al momento dell'acquisto, il negoziante mi ha fatto notare che questi diffusori meriterebbero un amplificatore migliore rispetto al mio Rotel RA-10, e forse ha ragione. Tu cosa ne pensi? Guardandomi intorno, avrei individuato due ampli dal buon rapporto qualità-prezzo e non troppo costosi: l'Onix A55 e il Rotel RA 06-SE (entrambi intorno ai 500 euro). Ma tale scelta costituirebbe veramente un *upgrade*, o sarebbe semplicemente un *side-grade*? Tra i due, quali vedresti meglio con i miei diffusori?
L'alternativa sarebbero amplicatori come Onix A65, Primare i21, Musical Fidelity M3i (quelli suggeritimi dal negoziante); il loro costo, però, lievita sensibilmente (850-900 euro). Considerando che non è facile trovare molti ampli in *demo*, come orientare la scelta?
Indipendentemente da ciò, sono molto soddisfatto della scelta dei diffusori e, appena posso, mi godo la musica riprodotta dalle SF pilotate dal piccolo Rotel che, devo ammettere, non se la cava poi così male!
Un'ultima cosa: ho collegato direttamente i cavi (Kimber Cable) spellati ai morsetti dei diffusori. Va bene così o è preferibile acquistare dei connettori a forcella?
Ti ringrazio nuovamente per la disponibilità e per i consigli che, per ciò che riguardava il mio problema, si sono rivelati preziosi.
Cordiali saluti,
Roberto - E-mail: rsantucci51 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
è proprio così, ci sono grandi differenze nel suono di diversi diffusori, anche della stessa fascia di prezzo. Non si tratta di un peggio/meglio ma semplicemente di impostazioni e caratteri diversi. Ecco perché insisto sempre sulla necessità di fare ascolti personali, ogni volta che è possibile. Hai fatto un'ottima scelta, le Toy Tower sono assolutamente adatte al tuo genere di ascolto.
Per quanto riguarda l'amplificazione, se il suono attuale ti piace, non vedo ragione alcuna per sostituire l'amplificatore, tanto più che è nuovo e tu hai già sforato di 400€ il budget per i diffusori. In ogni caso, le soluzioni più economiche proposte sarebbero dei passi avanti scarsamente significativi, qualora volessi fare un vero upgrade le cifre da stanziare sarebbero ben altre. Le soluzioni prospettate dal negoziante andrebbero già meglio ma non ti stravolgerebbero il suono generale come forse tu pensi. In fondo, se ci ragioni un po' su, capisci che la domanda in sè non ha molto senso: possono suonare meglio i tuoi diffusori? Non c'è dubbio ma questo accadrà anche quando avrai sostituito l'amplificazione. Con un amplificatore di qualità ancora più elevata il suono migliorerà ancora. E allora tanto vale aspettare un po', goderti la musica così come è ora, e sondare il mercato dell'usato alla ricerca di un integrato nella classe di prezzo tra i 1000 e i 1500€. Oltre a quelli citati includerei nel lotto anche Arcam e Naim. Tieni conto che un apparecchio da 1500€ nuovo si trova nell'usato recente per cifre vicine agli 800€. Questo sì che sarebbe un upgrade decisamente più significativo.
Infine, per quanto riguarda i collegamenti dei cavi di potenza, le forcelle sono soltano più comode da utilizzare ma costituiscono un ulteriore punto di contatto tra metalli diversi...meglio tenere il cavo spellato e controllare di tanto in tanto che non si formi dell'ossido.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Possibile upgrade e problema di interferenze
Gentile Direttore,
complimenti per questa utile, interessante e piacevole rubrica. Scrivo per sottoporre due quesiti. Ho un impianto costituito dai seguenti componenti:

Le lascio immaginare il piacere nel leggere l'intervista a Fabio Serblin... e il mio orgoglio ad avere alcune sue italianissime elettroniche. Il primo quesito è legato a un piccolo problema di interferenze sui finali che non riesco a debellare.
Le fonti dei disturbi sono dovute ad alimentatori switching (particolarmente fastidiose risultano essere alcune lampade a risparmio energetico) e la piastra per capelli della vicina... Ho provato filtri di rete ma senza risultato. In passato ero riuscito a risolvere un ground-loop isolando le terre di alcuni componenti tra cui i finali. Forse i filtri interni che utilizzano la terra, dal momento che ora è garantita dalla sola guaina dei cavi di interconnessione, non lavorano al meglio. Però i fischi erano presenti anche con tutte le terre al loro posto... Che strada percorrere? Filtri di rete e cavi di alimentazione piú costosi? Condizionatore di rete?
Il secondo quesito è per eventuale upgrade. Penso sia importante specificare che non ho una stanza grande, le casse sono a circa 4 metri dal punto di ascolto e tra loro sono distanti poco piú di due. Ascolto tutti i generi di musica. con predilezione per jazz e rock. Come budget non vorrei spendere più di qualche migliaio di euro: sicuramente meno di 5.
La ringrazio in anticipo, cordialità,
Mattia - E-mail: mattia.abati (at) gmail.com

LC
Caro Mattia,
per individuare la fonte del problema delle inteferenze occorre procedere per passi, isolando un componente alla volta. Devi fare una sorta di check-list, con tanta pazienza e magari con l'aiuto di qualche amico che possa prestarti altri componenti. Ti dico questo perché è vero che la causa delle interferenze può essere esterna all'impianto HiFi (lampade, alimentatori, rete elettrica etc.) ma è altrettanto vero che tutti noi abbiamo questo genere di disturbi in casa, ormai tutte le lampadine sono a risparmio energetico, ad esempio, e di alimentatori switching permanentemente connessi alla rete ne abbiamo tutti un'infinità. Eppure, nonostante ciò, non tutti gli impianti soffrono di interferenze. Evidentemente ci sono apparecchi (o combinazioni di essi) che sono più sensibili di altri.
Cerca innanzitutto di capire se il problema si verifichi sia con la sorgente digitale che con quella analogica. Inizia la caccia scollegando quanti più apparecchi possibile e poi sostituendo ognuno di essi con un altro, non importa se di qualità, basta che funzioni :-)
Sono più che sicuro che ad un certo punto queste interferenze diminuiranno o spariranno del tutto, una volta individuato il componente più sensibile ad esse. Controlla anche che in zona non ci sia qualche antenna trasmittente che possa inquinare dal punto di vista elettromagnetico (radio, trasmettitore GSM etc.). Se tutto dovesse fallire potresti provare un buon filtro di rete.
Per quanto riguarda l'upgrade, la mia sensazione è che il tuo impianto sia inutilmente complicato. Adoro le soluzioni semplici, quindi mi piacerebbe che ci fosse un integrato di classe al posto di pre e finali, ad esempio. Il triamping è un inutile spreco di energie. Se fosse attivo lo capirei, così invece decisamente non mi trova d'accordo. Un bell'integrato di qualità sopraffina, magari dotato di buona scheda phono interna, è tutto ciò che ti serve. Fai fare meno giri inutili al segnale e riduci drasticamente il numero di cavi che potrebbero comportarsi come antenne.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Eminentissimus ac reverendissimus Magister Lucius,
mi pregio di contattarLa per sottoporre alla sua cortese attenzione l'ultima uscita di casa Scythe, da me testé acquistata, il kama bay amp sdar 3000. Premettendo la mia totale ignoranza in materia audiofila (cosa della quale ben son contento, onde evitare la continua insoddisfazione, e la "scimmia" che ognuno dei succitati si porta costantemente sulla spalla :-)), lo scorso anno grazie alla sua preziosa recensione sui vari Kama Bay 1000 e 2000, e avendo necessità di comprarmi un impianto da battaglia mi son preso un 2100 con Kro Craft, successivamente upgradando le casse con un paio di Cambridge s70. Risultato ottimo, anche se privo di ormoni.
Leggo pochi giorni fa del nuovo 3000, e avendo la fortuna di avere un negozio fisico qui vicino che lo vende, me lo sono preso e, con mia sorpresa, il gingillino ha i pregi del 2000 ma con maggiori bicipiti che, alla bisogna, si fanno sentire (eccome!). Analiticità, reattività come il precedente, ma con parecchi cavalli in più... sembra (cito la sua rece) "divertente come il Dayton audio".
Avendo gusti raffinati in materia musicale, ma non essendomi mai curato del "come" ascoltare (e continuo a restare della mia opinione), riconosco comunque la validità dello scatolotto (questo è veramente un giocattolo, pesa meno del 2100), e, umilmente vestendo il cilicio e coprendomi il capo di cenere :-), Le consiglio di dargli un'occhiata, se ne ha la possibilità.
A presto,
P.S.: se per caso le passasse per la testa che ho un qualche interesse economico sull'argomento, le comunico che il motivo per cui le scrivo è stata la solenne soddisfazione che mi son preso l'anno scorso con un vicino di casa dotato di Audiolab e casse Focal da millemila euro, il quale, facendo il confronto con lo Scythe è rimasto a bocca aperta, ferito ed atterrito :-)
Orvuar!
Fabio - E-mail: free-72 (at) hotmail.it

LC
Caro Fabio,
ti ringrazio per il feedback positivo e ti confesso che no, non ho ancora ascoltato il Kama Bay SDAR 3000. Quelli della Scythe mi dissero, ormai anni fa, che stavano pensando a un apparecchio più completo e potente, evidentemente era questo. Non appena mi libero di un po' di arretrato lo chiedo in prova. Monta un chip diverso dagli Yamaha dei compagni di scuderia, si tratta del MAXIM MAX 98400A, che è dichiarato per 24 watt per canale ma che in realtà ne produce 16 (su 8 Ohm) con una distorsione di circa l'1%. Quindi sì, è un po' più potente, ma siamo ancora nei dintorni dei 15 watt per canale ad un tasso di distorsione accettabilmente HiFi. Su 4 Ohm la situazione non migliora, tra l'altro. Per ottenere queste potenze il Costruttore del chipset dichiara di alimentare il dispositivo a 18V, non sono riuscito a trovare che tipo di alimentatore monti questo nuovo Scythe, ma se non arriva a 18 volt la potenza reale potrebbe essere ancora più bassa. Il Dayton Audio DTA100 ha ben altro motore sotto il cofano, comunque.
In ogni caso, visto che all'ascolto ti sembra suoni molto più forte del precedente (ed è possibile, qualche watt in più dovrebbe esserci, sulla carta) e considerato che sembri anche suonar bene...non resta che metterlo alla prova!
Che i possessori di amplificatori seri si meraviglino quando li confrontano con questi giocattoli significa due cose: innanzitutto che hanno ancora la mente libera da pregiudizi, altrimenti negherebbero l'evidenza (e tanti lo fanno) e la seconda che utilizzano solo una minima parte della potenza a disposizione dei loro super-amplificatori. La maggior parte degli audiofili non si è ancora resa conto che con diffusori di sensibilità media, in un ambiente che non sia un palazzetto dello sport e con le limitazioni condominiali vigenti una decina di watt sono più che sufficienti per ascoltare forte. Questi giocattolini da una dozzina di watt ne sono la prova più lampante.
Ti ringrazio ancora per il feedback e ti auguro buon ascolto!

La scelta musicale della settimana riguarda ancora un chitarrista, ma stavolta è praticamente obbligata. È recentemente mancato, all'età di appena 49 anni, Jeff Hanneman, chitarrista e fondatore della band metal degli Slayer. Lo stile potrà anche non essere per tutti i palati, ma questo signore è stato al decimo posto della classifica stilata da Guitar World relativa ai 100 migliori chitarristi di tutti i tempi. Il brano che ho scelto, live del 2004, è Postmortem, scritta dallo stesso Hanneman ed estratta dal loro album più famoso e fondamentale (Reign in blood).
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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