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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 8/2/2014 - 15/2/2014

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  1. Più impatto
  2. Re: Perplessità da neofita
  3. Upgrade analogico...o ambientale?
  4. Secondo impianto
  5. Consiglio upgrade a bassissimo costo
  6. Confronti tra diffusori
  7. Nuovi diffusori per sostituire le mie vecchie Thiel 2.3
  8. Nuovo preamplificatore con 2500€
  9. Nuova amplificazione con 2000€
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Più impatto
Buona sera gentile Direttore,
spero tu stia bene e che l'amata Sardegna sia stia riprendendo dalle recenti ferite! Ti disturbo per condividere con te le recenti impressioni di una prova d'ascolto di un integrato (AudioLab 8000A) prestatomi da un amico. Il mio impianto è così composto: le sorgenti sono un DVD player Oppo 983H e un Linn LP12 con motore DC Origin Live e braccio Origin Live Encounter 3c abbinato a MM Clearudio Virtuoso Wood (upgrade strabiliante rispetto al pur buono Axis+Akito). Lo stadio phono è passato da un Lehmann Statement ad un Black Cube SE (prima versione). I diffusori sono delle Dynaudio Facette, pilotate da un pre Burson 160 e da una coppia di finali mono Virtue Audio M5001 (moduli B&O IcePower addolciti da un buffer valvolare Dodd Audio).
La sala d'ascolto è un soggiorno mansardato, alto e lungo anche se non particolarmente largo (ambiente ampio anche se il punto d'ascolto è a circa 2,5 m dalle casse), dal carattere direi mediamente riflettente. Finora non ho quasi mai avuto modo di ascoltare i componenti prima dell'acquisto (spesso di seconda mano) e in sostanza l'impianto è stato assemblato basandomi quasi esclusivamente su recensioni lette online. Capirai quindi la curiosità quando un po' di tempo fa mi è stato proposto uno scambio di amplificazioni, per provare a veder cosa succedeva... Ed è così che mi sono ritrovato ad ascoltare le famigerate Facette (note per essere a dir poco ostiche da pilotare) con un vecchio AudioLab 8000A, amplificatore che, da quel che ho letto nella Rubrica della Posta, tu conosci bene.
Non ti nascondo la mia sorpresa nel sentire come il "piccoletto" faceva suonare le Dynaudio, volendo anche decisamente forte. Ma la cosa che più mi ha colpito è stato il suo carattere generale: a fronte di un suono meno dettagliato rispetto al mio sistema, con una gamma alta più fredda e più esile ed arretrata, c'erano però una presenza musicale ed un colore, soprattutto nei bassi, che mi hanno veramente impressionato. In generale la musica sembrava prendere una cadenza più lenta, a volte quasi sincopata, ma i bassi, meno controllati in assoluto, risultavano però più profondi e "cattivi". Anche la separazione delle singole voci mi ha colpito: molto più netta, a volte pure troppo, anche in base alla musica ascoltata. Per esempio, la restituzione dei clarinetti (e dei fiati in generale) nel bel disco di Nathalie Merchant Leave Your Sleep mi ha semplicemente emozionato per timbrica e palpabilità; per contro la voce di Marianne Faithfull in Broken English risultava troppo alleggerita ed esile!
Ma in generale ho riscontrato un gamma bassa, e soprattutto una presenza ed un impatto, davvero impressionanti!
Tutto ciò mi ha fatto riflettere parecchio: sebbene il mio impianto risulti in molti parametri più raffinato, nell'Audiolab ho trovato un carattere che mi ha molto colpito. Mi risulta inevitabile quindi chiedermi come suonerebbero le mie splendide Facette (ne sono letteralmente innamorato) pilotate da amplificazioni in classe A di più alto lignaggio. Se dovessi fare nomi direi Audio Analogue Maestro o un Classé Audio CAP2100 (si, l'Audiolab ha fatto breccia anche riguardo all'idea di integrato...!). Ma anche qui, mi sto basando ancora una volta sulle suggestioni avute da recensioni, senza la possibilità concreta di ascoltare queste o altre amplificazioni, almeno non nel mio ambiente e con le Facette.
Insomma: come uscire da questa empasse? E allo stesso tempo, secondo te in quali altre amplificazioni potrei trovare l'impatto dell'Audiolab ma con maggiore classe e raffinatezza?
Un caloroso saluto dall'insolitamente mite Trentino, con un ringraziamento a tutto lo staff TNT per il lavoro svolto, che è semplicemente straordinario!
Francesco - E-mail: nocturama.art.gallery (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
qualcosa non mi torna nella tua esperienza d'ascolto. L'accoppiata Burson 160 + finali con IcePower dovrebbe farsi beffe del pur buon Audiolab 8000. O il carico delle Facette è troppo ostico per i moduli IcePower (ne dubito) oppure quel buffer valvolare sta limitando la forza bruta dei moduli in classe D. Sicuro non ci sia un modo per sconnettere questo buffer? Ho guardato le foto dell'interno ma non mi è chiaro se si possa fare facilmente semplicemente estirpandolo dal circuito :-)
Comunque sia, tieni anche conto di un altro fattore che ha a che fare con la psicoacustica: quando nella presentazione musicale manca qualcosa, l'orecchio sente di più ciò che c'è. Ad esempio, in un diffusore con pochi bassi, si sarà portati a dire che ha una gamma medio-alta bellissima...e viceversa. Ti sei concentrato sui bassi dell'Audiolab perché magari manca la raffinatezza in alto dell'altra amplficazione. Sei sicuro di avere fatto prove e controprove con cura? Ascolta per un po' di tempo con l'Audiolab e poi torna alla tua amplificazione, poi di nuovo Audiolab e ancora ndietro alla situazione precedente. Solo così si riesce a capire fino in fondo eventuali plus dell'una o dell'altra soluzione.
Tutto ciò premesso, potresti certamente rivolgere la tua attenzione verso una semplificazione dell'impianto, passando a un integrato di classe più elevata. I nomi sono tanti ma non cadere nella trappola della Classe A anche perché l'Audiolab, nonostante la A nella sigla, di Classe A ha poco e niente. È un normalissimo amplificatore in classe AB, magari in alta polarizzazione, ma pur sempre AB. La A nella sigla del modello identifica che si tratta di un amplificatore, niente più di questo, mi spiace :-)
Quindi punta su integrati di classe, dimenticandoti della classe di funzionamento (il gioco di parole era irresistibile, scusa). Vanno bene quelli da te identificati, cui aggiungere un Naim Nait XS, qualche Primare e Musical Fidelity. Se posso esprimerti il mio pensiero in tutta onestà, magari potrai trovare il basso che ora sembra mancarti, ma non sarà facile ritrovare la trasparenza dell'amplificazione in classe D, se non spendendo cifre ben più alte.
In ogni caso, non acquistare nulla senza aver prima provato con le tue Dynaudio!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Perplessità da neofita
Stimato sig. direttore, rieccomi con un altro bel carico di dubbi. Incomincio con i diffusori. Ora ascolto con delle Indiana Line Tesi 560 e non più con le B&W 684, scambiate per ottimizzare un po' le spese. I problemi sono simili che con le B&W: suono confuso, poca pulizia, trasparenza, e risonanze strane, con vuoti che rendono difficile l'ascolto soprattutto a volumi più sostenuti. Ma già sapevo che sarebbe cambiato poco. Ora ascolto spesso spostando le casse in avanti e il risultato è si migliore ma no, non mi è ancora possibile ascoltare musica in pace, senza pensare a cosa non va, a cosa dovrei cambiare...
Per questo, vista la sua recensione di casse attive
M-Audio BX8 D2, stavo pensando di cambiare tutto semplificandomi la vita e tenendo solo il cd Marantz 63. I miei dubbi sono a proposito di casse attive inserite in appartamento. Ho capito che i problemi nella mia stanza sono di risonanze che stravolgono rallentano e sporcano il suono. Ora, la casse monitor rispetto alle mie attuali I.L. Tesi 560 sono più o meno difficili da gestire?
Poi, la resa dei bassi e della batteria nella musica che lo richiede è paragonabile? C'è la sensazione di fisicità che esalta tanto delle casse da pavimento? Ovviamente sistemando tutto su adeguati supporti. E la distanza d'ascolto con queste casse?
Io ascolto su di un divano che dista circa 4 mt dalle casse. Non ci siamo con delle monitor mi sa?! Sto cercando un vera pulizia del suono, più dettaglio, senza rendere troppo freddo il suono. E' pensabile con queste M-Audio?
Ultima domanda quell'atrio che mostro nella foto non è un problema? Non è che i suoni (penso sopratutto i bassi) che vengono dal diffusore di sinistra fanno tutto quel giro e poi arrivano in ritardo? O è una mia fantasia morbosa?
La ringrazio davvero molto, anticipatamente.
Le invio tre foto per eventuali suggerimenti di trattamento acustico della stanza.
Davide - E-mail: davide.nic.80 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Davide,
la foto dell'atrio a sinistra della cassa sinistra non l'ho pubblicata, perché aggiunge poco al quadro generale. Certamente un'apertura laterale di quel tipo, assente nella zona di destra, non aiuta moltissimo, ma a mio parere sono altri i problemi da prendere in considerazione, oltre a tutti quelli già esposti nella lettera di qualche mese fa. Le distanze tra i diffusori e tra questi e il punto d'ascolto non sono certo ideali: il suono ti arriva da una distanza eccessiva, rispetto a quella che intercorre tra i diffusori e quindi ha il tempo di essere pesantemente inquinato dalle riflessioni della stanza. Occorre che ci sia un buon mix tra suono diretto e suono riflesso, ma nel tuo caso di suono diretto ne prendi davvero pochissimo. A peggiorare le cose c'è sia il tavolo da pranzo posto tra i diffusori e il punto d'ascolto sia il tavolinetto da salotto davanti alla tua postazione. In più, di fatto mancano superfici assorbenti sul pavimento (leggi: tappeti grandi e spessi) e questo non fa altro che aumentare la forza delle prime riflessioni del suono diretto.
Che fare? Stante la situazione logistica...non molto. Puoi aggiungere un bel tappeto grande e a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto ma non molto più di questo. Chissà, magari dei diffusori omnidirezionali come i Duevel Planets potrebbero minimizzare i problemi che descrivi, ma si tratterebbe di provare con attenzione. Mi chiedi dei diffusori attivi...non c'è ragione alcuna per cui debbano suonare meglio in questa sistemazione, secondo me non avresti alcun beneficio sostanziale. Sì, gli M-Audio che ho provato sono diffusori completi, con una gamma bassa potente che non fa certo rimpiangere una piccola torre da pavimento ma, ripeto, secondo me non risolverebbero il problema.
Come hai potuto sperimentare, cambiare diffusori non ha avuto praticamente alcun effetto, segno che i motivi sono da ricercare altrove. Quando il problema è logistico o si ha la possibilità o il coraggio di fare scelte radicali (es. spostare l'impianto su un'altra parete, cambiare punto d'ascolto o cambiare stanza!) oppure è meglio rassegnarsi, le pozioni magiche non esistono. Cambiare a rotazione i diffusori è una roulette inutile e costosa.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico...o ambientale?
Gentile Direttore, nuovamente ti scrivo per avere tuoi preziosi consigli sui miei dubbi per l'aggiornamento che vorrei fare al mio impianto, attualmente composto da:

Vorrei vendere e sostituire il giradischi, quello che avrei scelto, usato, è il KLIMO STERN con piatto e braccio Rega e testina EXACT 2, ancora in garanzia. Il mio dubbio è se faccio un salto di qualità oppure basta sostituire la sola testina con la EXACT 2 nuova e tenere il P3.
Il genere di musica che prediligo è un po' di tutto inclusa la classica.
la stanza di ascolto misura 4,80x3,70 H=3,10.
Anticipatamente ti ringrazio per l'attenzione e per la cortese risposta, cordialmente saluto.
Alberto - E-mail: acrm1966(at)gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Alberto,
poiché il Rega P3 è un ottimo giradischi, dotato di un braccio eccellente, in grado di reggere testine anche molto impegnative, il mio consiglio è, tenendo anche conto del resto dell'impianto, di sostituire solo la testina, magari proprio con la Exact che hai individuato. Visto il posizionamento dei diffusori e l'ambiente (almeno la parte che si vede in foto) sono sorpreso non abbia lamentele da fare sul suono che ascolti. Diciamo che ci sono vari elementi che farebbero pensare a un suono con qualche problema, in termini di immagine e di pulizia generale, come minimo. Non hai mai pensato a un tappeto davanti ai diffusori? L'hai provato e non ti è piaciuto l'effetto sul suono? Hai pensato a un posizionamento diverso, magari su un'altra parete, che ti consenta maggiori spazi di manovra? Ti dico questo perché non vorrei che l'upgrade teoricamente possibile con la sostituzione della testina fosse in buona parte vanificato da una logistica abbastanza compromessa. Troppo spesso noi audiofili ci concentriamo sul cambio di componenti nella speranza di porre rimedio a problemi che andrebbero affrontati diversamente e radicalmente. Hai un impianto abbastanza costoso, costituito da componenti di ottimo livello, vederlo castigato così è un vero peccato.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Secondo impianto
Buon pomeriggio Direttore!
Stavolta rompo le scatole per avere un consiglio sul mio 2' impianto Hi-Fi, l'obiettivo è particolarmente complicato, altissima qualità ma prezzo stracciato! L'ambiente d'ascolto è la camera da letto di mia figlia, ha solo 4 anni ma come il papi, anche lei ha un grande amore per la musica, anche se per ora parliamo di sigle di cartoni animati e canzoncine di Natale, la sto comuque "instradando" alla leggera e al Rock (come si diverte a ballare Money For Nothing dei Dire Straits è uno spettacolo!).
La camera ha un bel pavimento in parquet, pianta rettangolare, l'unico lato disponibile dove posizionare diffusori ed elettroniche è lungo circa 2,5 metri per ora completamente libero (a parte chili di giocattoli e peluche da spostare!).
Io avevo pensato al Sonic Impact T-Amp 2 Gen (69 euro), accoppiato alle Indiana-Line Nota 240 (160 euro), niente stand per diffusori o mobili portaelettroniche, 3 belle mensole e via, ma con piedini Upim sotto le apparecchiature per disaccoppiarle a dovere!
C'è però il problema di scegliere una sorgente adeguata ed il fatto che il t-amp purtroppo non è dotato di telecomando!
Probabilmente crescendo mia figlia ascolterà musica in formato liquido...
Crede sia una buona soluzione? C'è qualcosa di meglio sul mercato? A lei la parola!
Grazie per la cortesia e la pazienza!
Un saluto e a presto!!!
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
francamente mi sembra un po' presto per illudersi che a tua figlia interesserà ascoltare musica come si deve. Il fatto che si dimeni al ritmo di Money for nothing non è significativo, credimi. Ti consiglierei di attendere qualche anno per vedere gli sviluppi. Quattro anni sono veramente pochini pochini. Nel frattempo potrà ascoltare musica con l'impianto del papà, a meno che tu non lo abbia già circondato col filo spinato ;-)
Mia figlia, ormai ragazzina, ha sì un suo mini-impiantino ma di fatto lo usa per amplificare i suoni della Playstation, che così sono molto più realistici :-) e per fare beat-box col microfono. Non a caso le ho messo in camera un ampli vintage (Marantz 1060) perché aveva l'ingresso microfono! :-)
Per ascoltare musica o viene da me nell'impianto principale, o ascolta in auto o, come accade la maggior parte delle volte, ascolta i brani che preferisce direttamente sul suo smartphone. Qualitativamente è un disastro, ma è comodo e facile da usare. Per ora va benissimo anche così, l'importante è che ascolti musica, anche se compressa e distorta, e che sappia che si può ascoltare molto meglio. D'altra parte ascolta musica mentre fa altro, mai e poi mai si siederà davanti all'impianto per ore come possiamo fare noi.
Mi sa che invece è il papà ad avere voglia di secondo impianto! :-) Comunque non mi tiro indietro e ti consiglio ciò che secondo me è la soluzione ideale, sia per ora che per il futuro: il
Cocktail Audio X10 abbinato a un paio di bookshelf piccoli ed efficaci, come le Indiana Line che hai individuato. Il vantaggio della soluzione Cocktail è notevole: ci ascolti i CD ma ci puoi collegare un hard disk con migliaia di CD liquefatti nel formato che preferisci (e il ripping bit perfect lo fa lui), ci ascolti (e registri) le Internet Radio, ci puoi collegare il PC, lo puoi comandare da remoto tramite il suo telecomando ma anche tramite smartphone, si connette in rete (anche WiFi) e può accedere al contenuto multimediale del tuo PC messo da un'altra parte della casa...e in più pilota tranquillamente un paio di casse come quelle che abbiamo detto. Meglio di così!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio upgrade a bassissimo costo
Stimato direttore,
ho 28 anni, ascolto musica da tutta la vita ma solo da un paio d'anni ho prestato attenzione alla qualità dell'ascolto; lo spunto mi è stato dato dalla decisione di mio padre di rifarsi, dopo moltissimo tempo, un impianto stereo dignitoso: prima di allora, parole come amplificatore, sintonizzatore, diffusore...in questo ambito mi erano del tutto ignote.
Passare dal suono del classico compattone (da me considerato "di marca" e quindi di qualità) a quello di un Denon Pma 710AE, è stato davvero uno shock. Lo è stato, di conseguenza, anche trovare un mondo, anzi, un intero universo sul web dedicato a questo tema, con consigli, opinioni, recensioni, offerte in quantità industriali. Così poco più di un anno fa ho deciso di costruirmi - con un budget risicatissimo - un mio impiantino che potesse farmi finalmente venir voglia di ascoltare musica lontano dal PC, cosa che con i diversi microsistemi preassemblati cambiati nel tempo, puntalmente non capitava.
La scoperta degli amplificatori in classe D è stata fondamentale per questa decisione, ed il cuore dell'impianto è costituita da uno Scythe Kama Bay Amp 2000 Rev. B, scelto soprattutto per la presenza di ben 4 ingressi; il resto del sistema è così composto: lettore cd TProgress MkII (gran suono, meccanica difettosa e frustrante), Xbox 360, PC Windows 7 + DAC Fiio D5 (la cui utilità al momento mi pare limitata al volume), un modestissimo giradischi, GemSound Dj Usb, le cui performance sono comunque molto migliorate grazie al miracoloso preamplificatore TCC TC 750-LC, e per finire i diffusori Nota 550 della Indiana Line.
Dato per scontato che il piatto è sicuramente l'anello debole che provvederò a cambiare il più presto possibile (i costi per un acquisto sensato sembrano proprio non essere alla mia portata, attualmente), devo dire di essere soddisfattissimo del piccolo ampli, che in un confronto col Denon non sfigura affatto alle orecchie di un neofita come il sottoscritto. Tuttavia, la sua potenza è molto limitata, e dato che il giradischi ne richiede molta di più rispetto alle altre sorgenti, l'ascolto dei vinili si rivela deludente proprio in termini di volume, essendo tra l'altro l'ambiente di ascolto uno spazio unico mansardato di dimensioni irregolari.
Sto quindi considerando l'opportunità di passare ad un amplificatore più robusto, ma da studente (ancora per poco, ma tant'è...) figlio di pensionato, ho l'obbligo non solo morale di tenermi su cifre estremamente basse, e ho notato due possibilità: rimanere, dato il mio entusiasmo, in casa Scythe e passare alla versione SDAR-3000, che sulla carta sembra avere più watt in canna, oppure optare per l'Auna AV2 CD 508, di cui tanto bene ho letto proprio in una sua recensione! Non riesco proprio a decidermi, ha suggerimenti su quale strada percorrere?
Nel caso possa essere utile, ascolto principalmente rock e pop indipendente (ad es. The Smiths, Kurt Vile, Arcade Fire).
La ringrazio per l'attenzione e per la mole di informazioni da me acquisita grazie a TNT-Audio.
Claudio - E-mail: litricoclaudio (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
sì, l'
Auna sarebbe un ottimo acquisto: potente quanto basta, comodo e flessibile, economicissimo (100€!) e pure ben suonante. A quel prezzo è davvero difficile trovare qualcosa che possa competere, tenuto conto di tutto ciò che offre. Una possibile alternativa sarebbe un integrato usato, ma per 100€ trovi solo vecchi giapponesi senza infamia e senza lode. Con un po' di fortuna potresti trovare un NAD o un Rotel di qualche anno fa ma sarebbero vecchiotti, sprovvisti di telecomando e non necessariamene meglio suonanti. L'unico vantaggio reale è che sarebbero facilmente rivendibili, mentre l'Auna, per ora, certo non è ricercatissimo.
Migliorare il tuo giradischi si può, basterebbe anche un semplice ProJect Essential, già dotato di testina Ortofon. Eventualmente vendi il lettore CD, direi che non ti serve visto che usi già il PC con un DAC, e così recuperi la cifra per l'upgrade dell'analogico. E anche dalla vendita del giradischi qualcosa dovresti riuscire a ricavarla.
Mi compiaccio del fatto che dopo anni di compatti abbia deciso per il grande salto, significa che per questo vituperato settore c'è ancora qualche segnale di speranza e di ottimismo. Quel che conta è far capire alle persone che si possa ascoltare MEGLIO con POCO, mentre l'immagine che il nostro settore fornisce al mondo esterno è quello di una nicchia di pazzi furiosi che spendono cifre da capogiro per sentire la musica. Noi cerchiamo di far passare il messaggio opposto, ma serve l'auto di tutti, magari cominciando anche dai social forum, condividendo le proprie esperienze musicali e/o consigliando la lettura di qualche pagina del nostro sito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Confronti tra diffusori
Salve direttore questa non è la mia prima mail ma credo che come è successo in precedenza avra la gentilezza e la cortesia di rispondermi, visto la moltitudine delle mail che riceve mi corre l'obbligo di rammentarle la composizione del mio impianto:

Il problema è relativo ai diffusori e all'amplificazione, è possile che i diffusori della Spendor mi soddisfino di più delle Tannoy? E inoltre è necessario un ampli più potente per le suddette Spendor? È piu utile usare l'eventuale ricavato delle Tannoy per upgrade e se si, conviene un buon lettore cd il (il cd lo prendo in cosiderazione solo perchè rispetto al vinile mi dà la possibilita di reperire più album non ovviamente per la qualità, anche se è una chimera vorrei trovare un lettore che si avvicini al suono dell'lp) o meglio un prephono/step up con relativa testina mc ovviamente aggiungendo altri 1000, 1500 euro, oltre al jazz ed al rock anni 60 80 ascolto classica.
Per quest'ultima suppongo di perdere con le Spendor ma per gli altri generi mi sembrano piu versatili, come potrei risolvere il gap delle frequenze?
La ringrazio come sempre per la sua disponibilità,
A presto,
Alberto - E-mail riservato

LC
Caro Alessandro,
prima di tutto un upgrade ortografico: acquista una buona fornitura di punti, virgole, apostrofi, accenti e maiuscole. Non serve che siano high-end, bastano anche quelli normali....li ho dovuto mettere tutti io di tasca mia. Non è per fare lo spilorcio, ma la crisi morde anche a queste latitudini ;-)
In HiFi tutto è possibile: che c'è di strano a preferire le Spendor alle Tannoy? Forse queste ultime non sono messe in grado di esprimersi al meglio, visto l'ambiente non certo enorme, forse è sottodosata l'amplificazione, difficile a dirsi. Semmai, ci sarebbe da capire come mai tu le possegga entrambe :-)
Vendi le Tannoy e goditi le Spendor! Per quanto riguarda il match con il tuo amplificatore non vedo problemi di sorta, la potenza non è tanta e la sensibilità dei diffusori è quella che è, ma la stanza è piccolina. Se avessi problemi di potenza te ne accorgeresti perché l'amplificatore arriverebbe al clipping, cosa di cui dubito fortemente. Metti pure in vendita le Tannoy, non senza aver prima provato a sistemarle diversamente in ambiente...magari il problema è tutto lì.
Una cosa non mi torna, però, in tutto il discorso...ed è quando dici che "Per quest'ultima (la musica classica) suppongo di perdere con le Spendor". Come puoi SUPPORRE che con la classica suonino peggio? Non puoi semplicemente ASCOLTARE a confronto e decidere? A volte ho la sensazione che ci sia una sorta di sconnessione tra ciò che un audiofilo crede di sentire dal suo impianto e...la realtà. Sei tu, da solo, davanti al tuo impianto e ai tuoi dischi: metti qualche brano classico che conosci bene e ascolta il risultato con entrambi i diffusori! Quale ti piace di più? È così semplice...
Comunque sia, con il ricavato dalla vendita delle Tannoy ben venga un buon lettore CD, che potresti cercare tra i vari modelli Rega, Naim, Primare. Non so se riuscirai a trovare l'equivalente qualitativo del tuo giradischi analogico, ma di sicuro con una buona macchina l'ascolto dei CD sarà più che tollerabile.
Tienimi al corrente degli sviluppi,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori per sostituire le mie vecchie Thiel 2.3
Buonasera Dott. Cadeddu,
Le scrivo perchè sono in procinto di effettuare un cambio di diffusori e quale migliore consiglio da ascoltare se non il Suo. Rispetto ai primi preziosi contatti con la Sua rubrica qualche anno fa, molto è cambiato in positivo nella qualità di ascolto del mio impianto. Ritornando al giorno d'oggi sono passato da qualche mese alla musica liquida, attualmente la mia configurazione è la seguente:

Beh abbandonando il vecchio lettore CD ho scoperto un altro mondo!!! In termini di qualità di lettura rispetto al CD (un Ayon CD5s) non ho perso nulla, anzi il DAC non avendo meccanica sfrutta tutta l'alimentazione presente per la resa sonora e questo si sente sia in termini di definizione sul medio-alto che di pulizia delle basse frequenze, inoltre come è comodo avere tutta la propria libreria musicale a portata di telecomando standosene sdraiati comodamente sul divano!!!
I finali Nuforce ancora da Lei consigliati all'epoca per spingere degnamente le Thiel sono una bomba, rimarranno ancora a lungo miei compagni di viaggio alla ricerca del buon suono! Ora però rispetto alla catena appena citata forse l'anello più debole risultano essere le Thiel 2.3 che vorrei per l'appunto sostituire con qualcosa di più adeguato al livello raggiunto dal resto dell'impianto.
Le Thiel 2.3 pur essendo molto equilibrate tendono soprattutto a volumi sostenuti ad essere un po' troppo brillanti sul medioalto, al contrario a bassi volumi avendo un efficienza non molto elevata, perdono un po' di espressione e trasparenza non rendendo al meglio delle loro capacità.
Con quale diffusore potrei sostituirle? Beh ho pensato alle Thiel 2.4 ma anche qui l'efficienza è molto bassa e poi mi sono chiesto perchè non cambiare marchio. Tutti parlano un gran bene delle ProAC anche se di impostazione diversa, ma comunque anche molto dettagliate e con un basso anche da primato! Oppure Audio Physic Avanti III o Virgo 5? Oppure Dott. Cadeddu mi indichi Lei qualche valida opzione degna di sostituire le mie Thiel 2.3.
Il mio ambiente è un 4x5 mt, diffusori purtroppo un po' sacrificati a 40/50 cm dal muro, pavimento in legno, io ascolto di solito musica Pop, Rock, Elettronica, quindi sì al dettaglio ma mai stancante e soprattutto basso d'impatto senza rimbombi!
Abituato al suono Thiel cerco sicuramente neutralità e trasparenza, esiste qualcosa di superiore a ciò per far esprimere al meglio la catena a monte? Grazie in anticipo della Sua risposta.
Raffaello - E-mail: fellow74 (at) gmail.com

LC
Caro Raffaello,
tante sono le alternative che potresti valutare, magari fissare un budget di massima potrebbe aiutare nella scelta. ProAC sicuramente è un cambio di prospettiva sostanziale, diciamo che il suono, a grandi linee, è complementare a quello Thiel, potrebbe piacerti, visto che le tue 2.3 cominciano a suonare esili e affaticanti, di tanto in tanto. Di questo Costruttore inglese valuterei qualcosa della serie D, da cercare nell'usato, magari. Senza allontanarci troppo e restando in Terra d'Albione, prenderei in considerazione anche qualche Spendor. Bene anche Audio Physic ma inserisci nel lotto le Totem. La stanza non è enorme e delle snelle torri, generose e dinamiche come le Totem, potrebbe avere ottime chances di ben figurare. Mi permetto anche di consigliarti di valutare, ove ti fosse possibile, un outsider come Martin Logan: l'energia dei woofer dinamici unita alla trasparenza dei loro pannelli elettrostatici dovrebbe sposarsi molto bene con le analoghe caratteristiche dell'amplificazione nuforce.
I 40-50 cm di distanza dalla parete posteriore sarebbe meglio se fossero di più, magari almeno quando ascolti. Controlla bene anche l'acustica della stanza, sarà anche vero che le Thiel non perdonano ma probabilmente un'acustica riflettente potrebbe metterci del suo. Chissà, magari con un buon intervento sull'ambiente eviti di cambiare i diffusori! Il suono affaticante sul medio-alto e scialbo a bassi volumi è proprio tipico di una stanza che suona male.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo preamplificatore con 2500€
Gent.mo Direttore,
innanzi a tutto complimenti per la rivista che, riavvicinandomi all'alta fedeltà dopo un discreto letargo, seguo con interesse e trovo straordinaria. Il mio impianto è così composto:

Vorrei inserire un preamplificatore, eliminando così definitivamente il Classik Movie, e naturalmente non ho le idee chiare (anzi, brancolo nel buio totale)! ho ascoltato l'Unison Research pre e mi è piaciuto, ma in realtà era collegato ad un finale Red Rose a tubi e diffusori Avalon, in una sala di ascolto.....
Leggendo le recensioni credo possa essere interessante un Klimo Merlino magari con successivo upgrade, però, conscio della mia grande ignoranza, sono aperto a qualsiasi altro pre: Lei cosa consiglia?
Il budget di spesa è di circa 2000 2500 euro magari per un buon usato. La stanza di ascolto è 5,20 metri (lato impianto) per 10; i diffusori sono a 60 cm dalla parete di fondo, a 260 cm tra loro e rispettivamente a 100 e 170 cm dalle pareti laterali, orientati verso il punto di ascolto a poco meno di 3 metri; pavimento in legno incollato e soffitto a 3,30.
Musica ascoltata: 50% Jazz 50% rock, pop ed anche un pochino di classica. In un futuro prossimo vorrei valutare anche un cambio di diffusori (attualmente il budget non lo consente), cosa ne dice?
Ringraziandola per la disponibilità, la saluto cordialmente.
Alessandro - E-mail: alessandro2691 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
hai valutato la possibilità di vendere il Linn Classik Movie e il finale Cochet per finanziare l'acquisto di un amplificatore integrato di alto livello? Come avrai notato, quella integrata è una soluzione che mi piace molto e che consiglio spesso, almeno fino a certi livelli di spesa. Si risparmia spazio, cavi e si accorcia il percorso del segnale. Un integrato di classe per il tuo impianto potrebbe essere un Naim SuperNait, un nuforce IA18, uno dei due integrati BelCanto, qualche grosso Musical Fidelity...avresti solo l'imbarazzo della scelta.
Qualora invece volessi insistere a tutti i costi con un pre, mi sembra di capire a valvole, quelli che hai citato andrebbero benissimo, ma anche un Audio Research usato potrebbe essere una buona soluzione.
Per quanto riguarda l'upgrade dei diffusori sei rimasto un po' troppo sul vago: cifra da destinarci a parte, che non è un dettaglio, bisognerebbe capire cosa vorresti migliorare, quali aspetti del suono attuale vorresti preservare e quali, se ce ne sono, vorresti invece modificare. Senza queste informazioni fondamentali mi costringi a fare l'indovino ed è un ruolo che davvero non mi si addice...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione con 2000€
Carissimo Lucio,
ti scrivo per avere un consiglio. Da diverso tempo possiedo un impianto così assemblato:

Il sistema è situato all'interno di un ambiente di m. 6 x 4 x 3 - poco riflettente e ben arredato - e suona in maniera davvero apprezzabile. E qui veniamo al punto della questione. Innamorato come sono delle caratteristiche soniche del piccolo Trends (chiarezza, trasparenza, risoluzione e ricchezza di dettaglio in particolare), trovo però la sua esigua potenza inadeguata sia alle dimensioni del locale di ascolto, sia al volume abituale con cui amo ascoltare la musica che preferisco (jazz e blues su tutto).
Proprio per questo motivo ho deciso di operare un sostanziale up grade dell'amplificazione che mi consenta di risolvere la questione in termini di potenza (almeno 70/80 watt), senza che però questo comporti uno stravolgimento dell'impostazione sonora che tanto mi soddisfa ed alla quale non vorrei rinunciare. Detto fatto, dopo aver saccheggiato in lungo ed in largo il web per settimane ed aver letto ogni genere di informazione sull'argomento, mi sono ormai convinto che la soluzione non sia semplicissima.
Centinaia di marchi, un'infinità di prodotti, troppe alternative. Stringi stringi, alla fine ritengo che alcune possibili opzioni potrebbero essere rappresentate da macchine come: Posto che la soluzione ottimale sarebbe quella di un ascolto comparativo da effettuarsi sul mio impianto, qual'è la tua opinione in proposito? Pensi che io sia sulla strada giusta o ritieni ci possano essere alternative, anche migliori, all'interno di un budget indicativo di 1.000/2.000 euro? Come anticipato, non ne faccio tanto una questione di denaro o di watt, ma piuttosto di gusto e personalità della riproduzione sonora.
Nel ringraziarti in anticipo per tutti i suggerimenti che riterrai di propormi, consentimi anche un parola di apprezzamento per il grande lavoro che da così tanto tempo svolgi in favore di tutti quelli che, come me, sono appassionati di musica e del modo migliore per ascoltarla.
Un saluto cordiale.
Marco - E-mail: mm (at) mawmilano.it

LC
Caro Marco,
a mio parere non dovresti allontanarti troppo dalle tipiche caratteristiche del suono del Trends, che ti piace così tanto. Per questo motivo io ci vedrei bene sia un nuforce IA-7 usato che un DDA-100 nuovo, che accetta solo ingressi digitali ed è quindi adatto al tuo impianto, che è privo di giradischi e dispone invece di un lettore CD con diverse uscite digitali. Altre possibilità potrebbero essere sia il Wadia 151 che il BelCanto C5i, in due fasce di prezzo abbastanza diverse. Vedi se riesci ad ascoltare qualcuno dei componenti che ho elencato, possibilmente coi tuoi diffusori. Non fissarti con la potenza, quel perentorio almeno 70/80 watt che hai scritto non ha molto senso. Tenuto conto della sensibilità dei diffusori secondo me potrebbe bastarti molto, molto meno, giusto quella manciata (10, 20?) di watt in più rispetto al Trends che possa evitarti il clipping nei momenti più impegnativi. Se puoi, fatti prestare un amplificatore qualunque, anche molto economico, da 25/30 watt per canale, provalo coi tuoi diffusori e poi dimmi se la potenza è sufficiente oppure no. Questo esperimento ti darà la misura di quanta potenza realmente ti serva in ambiente domestico coi tuoi diffusori.
Spro di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
innanzitutto grazie per aver risposto/pubblicato su TNT la mia ultima mail. A questo punto vorrei informarti che, casualmente, proprio nel periodo in cui attendevo una tua
replica (quasi profetica), un amico mi ha proposto l'acquisto del suo amplificatore Rotel RA 1520, chiaramente usato. Macchina in ottime condizioni dall'estetica accattivante e che ben si sposa con il resto del set-up. Anche l'occhio vuole la sua parte!!! Ho potuto tenere l'ampli in prova, in ambiente controllato (ossia a casa mia), per circa 10 giorni ed in questo lasso di tempo, ho avuto modo di convincermi e decidere di acquistarlo. Onestamente questo upgrade è stata una piacevole rivelazione!!!
Dopo un primo momento di sgomento, in quanto ero ormai "assuefatto" al suono del Rotel ra04 (che comunque ribadisco, resta un più che ottimo entry level), ho iniziato a capire che con l'introduzione del 1520 nel mio set-up il suono diveniva, più preciso, più equilibrato, più raffinato. Con un miglioramento dei dettagli ed una maggior "separazione" degli strumenti. Bassi ben controllati e frequenze medie che (probabilmente prima erano troppo in avanti) ora riescono ad amalgamarsi meglio con il resto degli strumenti, creando una sensazione di avvolgimento maggiore.
Anche la scena si è allargata, nonostante sia sempre un po' troppo bassa, ma credo dipenda anche dal posizionamento forzato dei diffusori...
Inoltre il 1520 anche alzando i volumi oltre le soglie a cui ero abituato, sembra non scomporsi, dando prova di buone capacità di pilotaggio. Incredibile come i 60 watt dichiarati dalla casa, nelle varie prove effettuate dagli "addetti ai lavori", diventino quasi 100, rendendo quindi l'ampli, in grado di "muovere" più che egregiamente, diversi diffusori...
Con questo upgrade, si possono percepire (come mi avevi accennato) dei miglioramenti anche nello stadio Phono (seppur non macroscopici), e quindi ora potrei valutare un acquisto di una nuova testina, come da te precedentemente consigliato!!!
Per 320 euro, ho portato a casa una macchina davvero ben costruita, ben suonante e versatile. Ed anche restare con lo stesso brand, conoscendone le caratteristiche salienti, credo sia stata una mossa vincente. Sono davvero soddisfatto !!! Anche gli amici audiofili che son passati a trovarmi son rimasti piacevolmente sorpresi, di come l'impianto sia ben suonante e ben assemblato, insomma notevolmente migliorato.
Mi ha lusingato molto sentire commenti sinceri, tra cui: "incredibile come suoni caldo questo Rotel, sembra un NAD" (sfatando alcuni giudizi molto prevenuti riguardo a queste elettroniche), oppure: "a questo punto io non cambierei più nulla, sei davvero a ottimi livelli"... E mi chiedo perché alcuni componenti siano spesso (in Italia) snobbati, quando come Q/P risultino essere a livelli molto alti...
Ora il set-up (tutto acquistato usato) è così composto:

Chiudo questa "interminabile" mail chiedendoti (oltre alla 2mBronze che mi hai suggerito), cosa ne pensi dell'Audio-Technica AT150MLX (mi sembra un prodotto davvero interessante), potrebbe integrarsi bene sul mio Project ???
Ti saluto e ringrazio per i tuoi sempre ottimi consigli e lauta disponibilità...
Roberto - E-mail: robyphc (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
sono contento che il nuovo acquisto abbia prodotto risultati così positivi all'ascolto. Il prezzo pagato, tra l'altro, è più che onesto, davvero un buon acquisto! Perché dici che Rotel è snobbata in Italia? Non direi proprio! Noi abbiamo sempre parlato bene dei prodotti di questa storica Casa, sempre dei campioni nel rapporto qualità/prezzo.
Per quanto riguarda la testina, sì, l'AudioTechnica potrebbe essere un ottimo acquisto, se non sbaglio uno dei nostri redattori la ha in prova, pertanto aspettati una recensione nei prossimi mesi...se avrai la pazienza di aspettare ;-)

La settimana scorsa è stata la volta del duo francese dei Daft Punk, questa settimana andiamo in Belgio, con Ozark Henry (al secolo Piet Goddaer), artista poliedrico che col suo album di debutto, nel 1996, aveva strappato a David Bowie l'apprezzamento per il miglior album di debutto dell'anno. Non a caso in Francia è noto com Le Jeune Bowie fiammingo! Nel 2013 Ozark arriva al successo internazionale con questa I'm your sacrifice, dove duetta con una straordinaria e angelica Amaryllis Uitterlindenm.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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