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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 4/10/2014 - 11/10/2014

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  1. Consiglio su possibile upgrade
  2. Problemi con il lettore cd
  3. Abbinamento ampli per B&W CM8
  4. Upgrade generale con 3000€
  5. Musica Liquida e altro
  6. I primi passi di un "musicofilo"
  7. Stesso chip, tutt'altra musica
  8. DAC con 2000€
  9. Vecchio impianto in nuova casa
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Consiglio su possibile upgrade
Buonasera, la disturbo per chiedere un parere. Ho un THORENS TD 115 MK II che monta una puntina AKG P4 che ho tarato ad una pressione di 1,7. Come casse ho le Tannoy Mercury v1. L'amplificatore è un Pioneer A-10. E' un impianto soddisfacente? Ha consigli migliorativi? Non ho una grandissima sensibilità musicale, ma sono ritornato al vinile perché mi consente di ritualizzare l'ascolto della musica con tutto quel che ne consegue. Grazie per l'attenzione.
Davide - E-mail: davide.riparbelli (at) fastwebnet.it

LC
Caro Davide,
non sta a me decidere se il tuo impianto sia o meno soddisfacnte, visto che questo è un parametro necessariamente e strettamente soggettivo! In sostanza, come posso sapere se tu sia soddisfatto oppure no? Ti piace ciò che senti? Ti sembra una buona imitazione del reale?
Io posso solo dirti che si tratta di un onesto impianto entry-level, dotato di un buon giradischi. Il primo passo che farei, se fossi al posto tuo, sarebbe quello di migliorare i diffusori, non perché non suonino bene (anzi) quanto perché in un impianto di questa fascia di prezzo i diffusori son sia il punto più debole che i maggiori responsabili del suono finale. Se la stanza e le finanze lo consentissero, pianificherei la sostituzione con una coppia di piccole torri da pavimento, ma ignorando sia il tipo di locale dove ascolti che le tue possibilità economiche, mi viene arduo essere più preciso. Per qualche idea, dai un'occhiata ad altri consigli che ogni settimana appaiono su questa stessa Rubrica della Posta.
L'amplificatore, per ora, può tranquillamente stare al suo posto mentre per quanto riguarda il giradischi potresti sperimentare qualche tweak come da nostri consigli (tappetino, piedini smorzanti etc.) dopo aver, naturalmente, verificato che la testina sia montata alla perfezione e che il giradischi sia in bolla. Cura anche con estrema attenzione la pulizia dei dischi e il loro stato d'uso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi con il lettore cd
Egregio direttore,
a distanza di quasi due anni la disturbo nuovamente per porle un piccolo problema su un lettore cd che usa abitualmente mio figlio. Il lettore in questione è un modesto Teac RC -H 300 che ha sempre funzionato in maniera dignitosa, ma nonostante ciò con alcuni cd originali si impalla (per ora ho riscontrato il problema con l'album Va bene va bene cosi live di Vasco Rossi e l'album dei Nirvana Nevermind) e non c'è verso di farglieli leggere. Ovviamente i cd imputati suonano in modo regolare sul mio lettore Yamaha. Secondo lei risolverei il problema inserendo come da vostro progetto lo stabilizzatore DIGITAL CORK? O è solo una qualche protezione anti pirateria?
In attesa di lumi colgo l'occasione di porgervi i miei più sinceri saluti,
Leonardo - E-mail: elettrauno (at) gmail.com

LC
Caro Leonardo,
quanto mi riferisci è abbastanza strano, anche perché in genere a fare gli schizzinosi con alcuni CD sono i lettori di fascia alta, non certo quelli economici, che di solito digeriscono di tutto senza problemi! Tra l'altro, non mi pare che i CD imputati siano gravati da copy protection, certamente non lo è Nevermind dei Nirvana, a meno che non si tratti di una ristampa recente e protetta in qualche modo. Sicuro che non siano, semplicemente, sporchi o graffiati invece? Controlla la zona più interna della superficie del CD, quella vicina al buco, per intenderci, dove il lettore va a leggere proprio le tracce iniziali...basterebbe un piccolo danno in quella zona per rendere inservibile il dischetto. Magari il laser non è tarato alla perfezione (o si sta esaurendo) e non riesce a leggere bene delle porzioni di superficie non perfette che invece il tuo Yamaha riesce a superare senza problemi. Prova a fare una copia dei dischi imputati su CD-R tramite il tuo PC e vedi se continuano a manifestarsi i problemi di lettura. Questo potrebbe essere un intervento risolutivo, a patto che il Teac non abbia problemi a leggere i CD masterizzati (non credo).
Non proverei modifiche strutturali al CD player, realisticamente non risolveranno granché e si correrebbe il rischio di peggiorare le cose.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Abbinamento ampli per B&W CM8
Gentile Direttore,
qualche mese fa un amico mi ha consigliato di andarmi "a spulciare" il suo sito per approfondire le basi dell'argomento HI-Fi e darmi così modo di acquisire a riguardo nozioni che non possedevo.. o che avevo dimenticato nel tempo. Devo in primis ringraziarla per aver realizzato questo progetto perchè la Cultura è merce sempre più rara specie se di libero accesso. L'immediato vantaggio dell'apprendimento delle sue nozioni è stato quello di potermi districare meglio nei vari forum per discernere le opinioni dai consigli "commerciali" che trovavo, nonché riuscire a capire cosa dicessero gli "esperti". Ora vorrei sfruttare la sua scienza per chiederle un'opinione fondamentale per lo sviluppo del mio impianto. Di fatto attualmente ho un impianto Home Theatre pilotato da un vecchio Yamaha DSP595a da 65W per 5 canali, dove ho momentaneamente inserito come casse main una coppia di B&W CM8.
Addeso vorrei realizzare un impianto HiFi utilizzando i diffusori CM8 e abbinandoci un'amplificazione adeguata. L'ambiente d'ascolto è una stanza/soggiorno di 5mt x 4 mt (con un altezza del soffitto di 3,10 mt) e il posizionamentro dei diffusori è sul lato lungo, ovviamente all'opposto c'è il punto d'ascolto. La tipologia di musica che ascoltiamo è molto varia, dal pop alla classica, rock e anche jazz. Il budget per l'amplificazione (che preferirei nuovo e non usato) è di € 2000 e vorrei andare sulla soluzione pre e finale separati. A questa cifra ho trovato l'accoppiata NAD 165+275 verso cui sulla carta ero orientato, anche perchè avendo ascoltato le CM8 con Rotel pre e finale (1552) l'ho trovato relativamente poco "potente" (mi passi questa espressione da strada) e pensavo appunto che invece la coppia NAD potessere spiengere adeguatamente le CM8 (anche sui bassi che comunque non mi dispiace sentire..).
Certo non saprei cosa accadrebbe prendendo il finale Rotel più potente (1582) ma mi sembra che i Rotel abbiano caratteristiche non perfette per le CM8. Da quello che ho letto nelle precedenti lettere ho visto opinioni neutre accoppiando alle CM8 i Marantz. Un'altra accoppiata che mi intrigava, all'interno del budget, era quella Advance Acoustic (MP202 +XA 160) ma non ne so molto. Ora, ben sapendo che poi quello che guida saranno le mie orecchie, mi sarebbe molto utile una sua prima opinione su queste amplificazioni e/o suggerendo alternative che attualmente mi sfuggono. sopratutto se ritiene che "non ci siamo proprio" e che sarebbe meglio andare su un integrato (es. Naim XS2, Denon 2020, UNISON RESARCH UNICO SECONDO, Cambridge Azur 851, Onkyo 9000).
Un suo consiglio in merito sarebbe quindi veramente benvenuto e tenuto in alta considerazione,
Grazie in anticipo,
Carlo - E-mail: cldtr2 (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
ottima l'idea di costruire un vero impianto HiFi 2 canali sulle ceneri di un impianto HT. Meno buona è invece l'idea di ricorrere a una coppia pre+finale con il budget a tua disposizione. Per cifre di questo tipo, intorno ai 2000€, i vantaggi di una soluzione integrata sono enormi. Prima di passare ai possibili abbinamenti, però, consentimi una doverosa precisazione: confondi potenza del suono con impatto delle basse frequenze. Capisco che nel parlare comune le due cose possano anche essere confuse, ma in gergo audiofilo si tratta di due aspetti assolutamente distinti: un suono può essere potente pur essendo privo di basse frequenze importanti, è sufficiente che la pressione sonora sia elevata. Quest'ultima dipende dalla sensibilità dei diffusori, dall'ampiezza dell'ambiente d'ascolto e dalla potenza d'uscita dell'amplificatore. Il fatto che tu definisca poco potente il suono delle tue B&W quando pilotate dalla coppia pre+finale Rotel è quindi da tradurre come un suono con pochi bassi perché per quanto riguarda la pressione sonora ottenibile ce ne sarebbe abbastanza da fare una festa da ballo. Stiamo parlando di un'amplificazione da 120 watt per canale (veri!) collegata a dei diffusori da 88 dB! Io credo che i vicini chiamerebbero la forza pubblica ben prima che l'amplificatore possa arrivare a metà della sua potenza massima. D'altra parte, considera che puoi ottenere bassi devastanti anche con pochi watt! Coi tuoi diffusori, nei tuoi 20 mq di sala, basterebbero anche solo 30 watt di qualità per suonare veramente forte. Se il basso non viene fuori la colpa non è dell'amplificazione, ma della disposizione in ambiente dei diffusori e dell'acustica dell'ambiente stesso. Potresti metterci un amplificatore da 1000 watt e il discorso non cambierebbe di una virgola.
Ciò premesso, vedrei molto meglio un amplificatore integrato di qualità, come il Naim Nait XS che hai citato, o l'Unison Research Unico. Ricordati che neppure questi apparecchi possono però fare miracoli: se il basso nella tua stanza non c'è, la colpa è da ricercare altrove.
Infine, un'osservazione generale: non spenderei mai 2000€ per amplificare una coppia di casse che costano 1500€!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade generale con 3000€
Egregio Lucio Cadeddu
mi chiamo Fabrizio e sono un appassionato di alta fedeltà da vecchia data ma non sono certo un esperto in materia, ho letto spesso riviste e forum per chiarirmi meglio le idee ma spesso non facevo che confonderle, leggendo tutto e il contrario di tutto. E' chiaro che ognuno ha la propria soglia di godimento e deve rispettarla senza andare oltre. Sarebbe mia intenzione migliorare l'impianto e raggiungere prestazioni superiori e sarei molto lieto di ricevere i suoi preziosi consigli. Ascolto principalmente la musica da camera Vivaldi, Chopin, sinfonie di vari compositori, rock degli anni 70 tipo Led Zeppelin e il blues. Il mio impianto è attualmente così composto:

Mi rendo conto che l'impianto è un po' monotono, a parte i diffusori che ho acquistato usati recentemente. L'ambiente d'ascolto è di 25 mq, e il budget per sostituire ampli (ritenendo che il CD possa essere sia ancora valido, spero) è di circa € 3000 max, rivolgendomi magari al mercato dell'usato. Cosa mi consiglia per salire di qualità d'ascolto? Cosa tenere e cosa è meglio cambiare. Il problema è anche che i bassi risultano eccessivi. Sarà l'amplificatore che non pilota bene? Mi scuso se le mie domande la hanno annoiato e confido nella sua generosità per la risposta.
Cordiali saluti,
Fabrizio - E-mail: fabrizio.mondello (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
il tuo impianto mi sembra tutt'altro che monotono come lo definisci tu e anzi ritengo che sia ben assemblato e coerente con una certa filosofia e impostazione sonora. Un eccesso di bassi non è certamente imputabile a problemi di pilotaggio ma semmai di migliorabile disposizione dei diffusori e/o di qualche problema di rimbombi eccessivi causa un ambiente non acusticamente ideale (troppo vuoto?).
Non è facile consigliarti un upgrade sensato con la cifra a tua disposizione, perché il rischio di sidegrade sarebbe molto alto. Una delle cose che potresti fare è liberarti di quel finale multicanale e affiancare al tuo pre Exotic un finale della serie Akurate, a due canali, che usato trovi abbastanza facilmente alla cifra che hai indicato, e anche per meno di così, se cerchi in UK o in Germania. Gli Akurate sono dei finali di livello più elevato rispetto al 5125, avrebbero il vantaggio di non turbare troppo l'equilibrio raggiunto e di sposarsi perfettamente con l'Exotic. Quest'ultimo credo che possa essere inoltre dotato di una scheda digitale (che mi pare si chiami DA) che può rimpiazzare il tuo convertitore Numerik (che ha comunque il suo perché, a tutt'oggi).
Qualora invece desiderassi passare a una configurazione più semplice, con un integrato al posto della coppia pre+finale, valuterei un Naim SuperNait o qualche grosso integrato Musical Fidelity. Poiché, ripeto, il rischio di sidegrade è elevato, non acquistare alcunché che tu non possa provare direttamente all'interno del tuo impianto, per almeno un weekend.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica Liquida e altro
Caro Lucio,
Ci risentiamo; sono quello della
posta 611 che ha costruito le slitte per i sui diffusori in modo da allontanarli dalla parete di fondo. Ricapitolo brevissimamente il mio impianto:

Prima o poi passerò a diffusori da pavimento per risolvere interferenze e soprattutto per sonorizzare al meglio il salone di grosse dimensioni (credo che rimarrò in casa SF che adoro). Mandai una foto dell'ambiente ma ricordo: 5x10 m, diffusori sul lato corto, punto di ascolto a circa 5 metri dai diffusori. Un impianto mai perfettamente a puntino per compromessi familiari ma di buona soddisfazione. Lo scopo di questa lettera non è quello tipico di migliorare in assoluto l'impianto quanto quello di integrare un sistema per la musica liquida che sia almeno adeguato al resto e, in ultima priorità, che permetta di sfruttare anche i brani ad alta risoluzione.
A questa necessità si aggiunge il fatto che ultimamente ascolto in notturna molta musica in cuffia e che, forse, questo passaggio potrebbe offrire qualche opportunità legata al mercato. Inoltre premetto che ho un NAS e, se necessario, cablatura cat al router già disponibile. Tutta l'operazione non dovrebbe superare il limite di 1000 euro e vede sempre di buon occhio il mercato dell'usato. Vado alle domande:
  1. Quale streamer, dac, o apparecchio combinato comprare? Il livello non dovrebbe almeno farmi rimpiangere il cd.
  2. Visto le molte combinazioni tra DAC e ampli cuffie, varrebbe la pena investire su un apparecchio di questo tipo (e.g. Marantz Hd-dac1, Naim dav-v1 e simili)? Darebbe molto di più alle mie Denon di quanto stia facendo la comunque ottima (a mia sensazione) uscita cuffia del Marantz pm? In questo caso ovviamente va considerato anche un pc usato come player.
  3. Se optassi per un apparecchio tutto in uno, tipo un cocktail audio x30 e vendessi il mio cd 17? Faciliterei il tutto ma non voglio certo fare un downgrade dei miei attuali standards qualitativi almeno quando ascolto in qualità cd o superiore.
Come vedi le idee da mettere in fila sono tante e probabilmente la soluzione comporterà ancora delle riflessioni da parte mia, ma le sarei grato se riuscisse a cominciare a dare degli spunti di riflessione e razionalizzazione ad una persona come me di mezza età che ancora strizza l'occhio al vinile, ha sempre sopportato poco il cd ma è affascinato dalle opportunità della musica liquida in termini di facilità di fruizione e accesso.
Carissimi e riconoscenti Saluti.
Luca - E-mail: morettomail (at) gmail.com

LC
Caro Luca, invece di aggiungere altre scatole o altri cavi al tuo impianto io opterei per una soluzione drastica come quella offerta dal Cocktail Audio X30 che, da quanto mi riferisce il nostro redattore Mattia che lo ha in prova, va a migliorare molte delle aree carenti del piccolo X10. Avresti un all-in-one di ottima qualità, pure migliorabile nel tempo, con l'aggiunta di un DAC esterno o di un amplificatore per cuffia. La mia sensazione è che pensionerai senza troppi rimpianti il tuo CD17. I vantaggi di una macchina integrata, dal punto di vista sonoro e pratico, sono innegabili. L'utilizzo di un PC ad hoc sarebbe più complicato e molto meno intuitivo e comunque dovresti pur sempre accendere e gestire un PC, con tutte le seccature che questo comporta (upgrade, gestione del sistema operativo, accensione e spegnimento biblici, rumore etc.). Volendo, potresti anche provare a pilotare le Sonus Faber con l'amplificatore interno all'X30, potrebbe essere un esperimento interessante :-)
Spero di esserti stato utile, tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

I primi passi di un "musicofilo"
Egregio Professor Cadeddu,
Ho 37 anni e fin da ragazzino sono appassionato di musica. Il migliore amico di papà era un audiofilo che ci ha in un certo senso educato musicalmente e trasmesso un po' della sua passione per gli Hi-Fi. Papà comprò 25anni fa uno stereo integrato Technics da circa 1.300.000 Lire. Sia lui che io subivamo il fascino e la musicalità dell'impianto del suo amico ma ci dovemmo accontentare di un prodotto di quel tipo che comunque per la nostra inesperienza era un enorme passo avanti e ci regalò grandissima soddisfazione. Lui è mancato 16anni fa ma la passione per la musica è rimasta invariata. Vorrei sostituire questo Technics con qualcosa di più serio qualora ce ne fossero le condizioni.
Per quanto riguarda i miei gusti musicali amo decisamente spaziare tra diversi generi. Ho discografie complete di Pink Floyd, Led Zeppelin, Dire Straits, Police e Bob Marley. Ascolto Rock, Pop, Hip Hop e Reggae ma anche Jazz (classico e contemporaneo), Classica, Flamenco, Fado ed Elettronica. Fino a poco tempo fa la situazione era quella illustrata dalla Foto 1. Soggiorno da circa 28m2 (7X4) con arredamento ridotto all'osso, privo di tende, privo di tappeti, tre quadri con vetro ed uno stereo Technics integrato da 40W per canale, con speakers vicino al soffitto e con cavi di pessima qualità (e con addirittura un cavo di potenza più corto dell'altro).
Ho iniziato a documentarmi ed il vostro sito è certamente un punto di riferimento validissimo. Faccio i complimenti a lei e a tutti i suoi collaboratori per l'opera che avete svolto e svolgete. Per cominciare ho eliminato sintonizzatore e doppia piastra audiocassette conservando amplificatore (SU-X102) e lettore CD (SL-PJ28A). Ho spostato le casse Technics (SB-CS60) ad altezza orecchio cercando di creare un triangolo di ascolto ideale, distanziandole quanto possibile dalle pareti (ahimé troppo poco). Ho introdotto una poltrona di vimini collocandola vicino alla finestra (Foto2).
Dalle letture fatte ho capito che condizione necessaria e sufficiente per acquistare un impianto diverso dai compattoni è avere una sala di ascolto che si possa definire tale quindi ho pensato ad un piano d'azione articolato in due STEP.
STEP1 "LA CREAZIONE DI UNA SALA D'ASCOLTO ADEGUATA".
Dato che è innegabile che un cavo di scarsa qualità può degradare la qualità del segnale audio trasmesso ho deciso di sostituire tutti i cavi con delle soluzioni entry level che dovrebbero essere un grande passo avanti rispetto al mio bassissimo standard.

STEP2 "L'ACQUISTO IMPIANTO".
In ordine di importanza metterei DIFFUSORI ad alta efficienza, LETTORE CD e da ultimo (qualora il Sonic Impact fallisse) un AMPLIFICATORE più importante. Avevo all'inizio un budget di 1500/2000€ pensando di spendere 500€ per AMPLI, 500€ per lettore CD e 700/1000€ per DIFFUSORI. Poi mi sono reso conto che in realtà ci sono ben altre cose da fare (cavetteria, mobiletto, tende) e ben altri soldi da spendere. Direi che il budget rimane invariato ma la gradualità degli acquisiti è d'obbligo non solo per un motivo meramente economico ma anche perchè penso che procedere un po' alla volta cercando di allenare l'orecchio per cogliere le differenze sia istruttivo.
Ho messo l'acquisto di cavetteria e Sonic Impact nello STEP 1 perchè questi sono dei passi che intraprenderei a prescindere dato che alla peggio avrei migliorato il mio arredamento e aggiunto qualità ai cavi. Un discorso a parte ovviamente va fatto per lo STEP 2 perchè qualora dall'ascolto o dalla vostra analisi della situazione risultasse inutile spendere 2000€ per un impianto nuovo mi guarderei bene dal farlo e mi accontenterei nel caso di un prodotto più economico. Ho individuato 2 CRITICITA' a mio avviso irrisolvibili: l'eccessiva lunghezza dei cavi potenza (5m ciascuno) e la collocazione improbabile delle casse (molto vicine al muro e prive di supporti adeguati). Il motivo per cui vi scrivo è capire se sto muovendo i passi nella giusta direzione e se ha senso intraprendere lo STEP 2 alla luce di queste due criticità.
Apprezzerei qualunque suggerimento riferito ai componenti da acquistare in base al budget indicato e alle indicazioni fornite.
Sono un neofita per cui mi scuso per le inevitabili imprecisioni e vi ringrazio in anticipo per il tempo che mi avete dedicato anche se non pubblicherete la mia lettera.
Cordiali saluti,
Massimiliano - E-mail: malinconiadeileoni (at) hotmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Massimiliano,
vista la situazione della stanza e la disposizione dei diffusori mi preoccuperei molto meno del problema cavi e tavolinetto, in tutta franchezza. Quella stanza è molto riflettente, la prima cosa da fare è renderla acusticamente accettabile. Quindi: prima di tutto tenda e altri elementi d'arredo che limitino un po' le riflessioni. Lascerei perdere anche il T-Amp 2, di potenza troppo bassa per i diffusori e per le dimensioni della stanza e opterei per un Dayton DTA100/120. Costo analogo, ottimo suono ma tanta potenza in più.
Con questi due interventi il suono dovrebbe già migliorare molto. Poi penserei ai diffusori, che io sceglierei da pavimento: lo spazio c'è, basterebbe orientarsi su dei modelli a torre molto poco intrusivi. Alla peggio anche un sistemino sub + satelliti potrebbe avere il suo perché. Il tavolinetto, invece, sarà un problema da affrontare successivamente. I cavi di potenza da 5 metri non sono un problema, anche i miei sono così lunghi, per poter posizionare le elettroniche lontane dallo spazio tra le casse. Eliminerei, ove possibile, il mobile sotto la TV o lo sostituirei con qualcosa di aperto. Il Norstone andrà bene, meglio ancora qualcosa di analogo ma largo a sufficienza per supportare la TV (un nostro progetto d'autocostruzone, il
TNT FleXy, lo vedrei benissimo in questo contesto, anche perché realizzabile delle misure necessarie alla situazione.
La TV, forse, sarebbe meglio fissarla alla parete retrostante. Infine, qualora i diffusori da pavimento non fossero tollerati e l'idea satelliti + sub non ti piacesse, potresti acquistare una coppia di buoni bookshelf, da isolare il più possibile dai mobili sui quali andranno appoggiati. Ancora meglio, proverei dei supporti a muro, da realizzare ad hoc, in maniera tale che le vibrazioni dei diffusori non possano trasmettersi ai mobili sottostanti e di lunghezza tale da lasciare qualche decina di cm di distanza tra diffusore e parete posteriore.
Per la scelta dei diffusori, quando tutti gli altri step (ampli e ambiente) saranno completati, sentiamoci nuovamente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Stesso chip, tutt'altra musica
Caro Direttore,
le scrivo per chiederle consigli e chiarimenti su una curiosa e spiacevole esperienza d'ascolto che sto avendo ultimamente dopo un il cambio di amplificazione. Ho convissuto felicemente per parecchio tempo con un Dayton 100a il quale pilotava due Pure Acoustics Pro 838 su stand in una stanza di medie dimensioni, devo dire abbastanza riflettente, ma per ora non posso farci molto, essendo casa di mia madre che ha già dovuto sopportare la vista dei due cassoni. Come dicevo l' ascolto non mi deludeva pur sopportando alcuni spiacevoli ed ovvi effetti della riflessione acustica, soprattutto con certi album particolarmente energici e forse non ottimamente registrati. Tutto questo finché non decisi fare un upgrade dell' amplificazione cercando apparecchi con circuitazione TK 2050 ma di miglior fattura.
Trovai un Virtue One.2 a 130 euro e lo presi al volo vendendo successivamente il Dayton. Il primo ascolto non fu con il mio impianto ma con quello di un mio amico che teneva sulla scrivania due Kro Kraft dandogli in pasto musica dal PC attraverso una scheda m-audio economica. Ci piacque immediatamente, il suono risultò aperto e raffinato in confronto ad un ampli sempre con TK 2050 di fattura cinese. Mi ricordo che mi piacque tantissimo il suono del charleston di un pezzo, se fossi stato un batterista avrei potuto indovinare la marca. Contento io, e deluso il mio amico ;-), successivamente installai il nuovo arrivato ma con una brutta sorpresa, sibilanti come se piovesse, piatti impastati, quasi sporchi e alla lunga fastidiosi. Il famoso charleston dello stesso pezzo uniformato a qualsiasi altro, e anche certi rullanti risultano come pasticciati. In generale gli alti risultano peggiorati. I bassi invece migliorati, sembrano più precisi e solidi.
Ora, considerando che come sorgente utilizzo lo stesso dac di prima, super pro 707 modificato con sostituzione di condensatori di miglior fattura, la stanza e le casse sono le stesse non posso che ascrivere ovviamente il peggioramento al Virtue. Il mio dubbio: possibile che il nuovo amplificatore sia maggiormente rivelatore e che vengano a galla difetti del twitter o del dac?
Proverò comunque uno spostamento dell' impianto in un'altra stanza e vediamo che succede. Visto che conosce molto bene le Pro 838 e parla anche nella recensione di una certa esuberanza del tweeter, mi consiglia di provare alcune modifiche? Me la cavo con le saldature ma sono a digiuno di elettronica, magari potrei sostituire il condensatore del cross over o porre una resistenza ma non saprei dove orientarmi, mi sa consigliare? Intanto credo che proverò del feltro attorno al twitter, qualche raccomandazione?
Non escludo fare un sostanziale up grade dei diffusori, e qui le chiedo un consiglio insolito: secondo lei intorno a che cifra potrei stanziare il budget per avere un sostanziale miglioramento? Cercando anche nell'usato.
Mi vengono in mente tante altre domande ma mi fermo prima di fare un trattato.
Grazie in anticipo.
Buon fine settimana.
Marco - E-mail: marco.piras83 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
chi lascia la strada vecchia per la nuova.... :-) Perché sostituire il Dayton che costava poco e andava bene? Probabilmente il Virtue ha messo in evidenza i limiti dell'ambiente, più che dei diffusori. Il Dayton non aveva certo una gamma alta particolarmente incisiva e questo probabilmente era benefico nell'economia del tuo insieme ambiente/diffusori. Messo un amplificatore più aperto il risultato è stato quello di farti perdere una sorta di equilibrio tra le varie gamme di frequenza. Prima di fare altri errori, modificando o sostituendo i diffusori, io tornerei alla situazione iniziale! Il Virtue lo rivendi senza alcun problema o perdita di denaro e col ricavato acquisti nuovamente il Dayton :-)
Qualora invece volessi insistere col Virtue e non potessi intervenire in alcun modo sull'acustica ambientale (immagino) potresti provare con dei bookshelf più docili, ad esempio qualcosa di casa KEF o, nell'usato, Opera, Rega e Sonus Faber. Come cifra, cercando nell'usato, potresti stanziare circa 500€, per essere sicuro di fare un passo avanti significativo. Infine, qualora volessi ancora insistere nel tenere le Pure Acoustic 838, fai una ricerca all'interno di questa Rubrica della Posta, ci sono state diverse lettere di possessori soddisfatti che consigliavano delle operazioni di facile upgrade. Tieni conto però che, anche in versione stock, queste non suonano come hai descritto tu: la gamma alta è sì un po' in evidenza ma è tutt'altro che sgradevole, non è né confusa né distorta. Quel che senti è la gamma medio-alta del tuo ambiente, purtroppo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAC con 2000€
Gentilissimo Lucio buon pomeriggio, ti scrivo per un consiglio per la musica liquida. Ho un impianto di cui sono molto soddisfatto:

Sto passando i miei cd su nas e sono molto interessato all'acquisto dei files in alta risoluzione: vorrei quindi affiancare al portatile mac book pro ed al NAS (appena acquistati), un DAC. Non faccio differenza di generi musicali, perché veramente per me la Musica è arte e basta, ed i generi sono solo modi diversi di espressione. Ti chiedo una rosa di DAC intorno ai 2000 euro (nuovo o usato, ma posso salire se necessario ancora un pochino) e quale eventuale sw per leggere i files ad alta risoluzione sull'apple. Ad oggi, solo per prova, ho provato grazie ad un amico un Audiolab Mdac con il suo mac, ma sinceramente il Genki era superiore e non di poco (questione di classe o interfacciamento, non so, ma per questo ho alzato l'asticella almeno ai 2000 euro precedentemente indicati).
Grazie infinite per la consulenza che vorrai donarmi, e complimenti sentiti per l'incredibile dedizione e puntualità che spesso non si ritrovano neanche nelle riviste a pagamento.
Un saluto,
Raffaele - E-mail: raffaele.fierro (at) gmail.com

LC
Caro Raffaele,
per l'ottimizzazione del tuo Mac come player di file musicali il migliore acquisto che puoi fare è il libro di Olivier Masciarotte
To Serve & Groove che ho recensito qualche tempo fa. È in inglese, ma è abbastanza comprensibile, puoi anche solo prendere la versione Ebook per 4€. Spiega tutto quello che devi sapere (configurazione, migliori player, NAS etc.) per far suonare al meglio il tuo computer con la mela. I suoi consigli sono comunque utili e facilmente replicabili su un computer Windows o Linux.
Per quanto riguarda invece il DAC, ci vedrei bene il Naim DAC-V1, per stare in sintonia con la filosofia British del tuo impianto, ma anche Wyred 4 Sound DAC2 e NAD M51. Stiamo parlando di DAC nuovi. Nell'usato, con 2000€, si aprirebbe una rosa ancora più ampia ma dovresti prima dare un'occhiata a cosa riesci a trovare in giro, per poi fare una scelta a ragion veduta, confrontando con ciò che si trova nel nuovo.
Grazie infine per le belle parole di apprezzamento, nostra unica fonte di supporto! Dopo tanti anni di presenza online, credimi, non è facile mantenere intatti entusiasmo e puntualità! Siamo tuttavia convinti che se una passione è vera, si riescono a superare anche i momenti di stanca che sono inevitabili per tutti!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Vecchio impianto in nuova casa
Buon giorno direttore, tra qualche mese mi trasferirò in una nuova casa con caratteristiche molto diverse dall'attuale: la zona giorno sarà un ambiente unico di circa 60 mq. mansardati. Ora io ascolto con un Trends settato come finale collegato a una coppia di piccole Kef da pavimento della serie UniQ che avranno una quindicina d'anni, tutto posizionato in un ambiente di 25 mq. A meno che l'acustica della nuova casa non sia simile a quella di un teatro romano dubito che il Trends possa bastare. Purtroppo la catena così come è composta mi piace molto e non vorrei distanziarmi da questo suono. Pensavo di passare a un finale Nuforce sta 100 che rientra nel budget che mi sono prefisso e che non dovrebbe farmi rimpiangere il Trends. Se volessi o dovessi cambiare anche i diffusori non penso di aver problemi di abbinamento ma mi chiedo se il pre AM Audio pre 04N in mio possesso sia un buon partner per il Nuforce. Come la vede?
Un grazie a tutti voi per la rivista.
Cordiali saluti,
Stefano - E-mail: epobon (at) yahoo.it

LC
Caro Stefano,
come consiglio sempre in questi casi, meglio non correre ai ripari troppo presto, almeno non prima di aver effettivamente valutato la nuova situazione in loco. È vero che sulla carta il Trends non ce la farebbe, ma se la zona d'ascolto fosse confinata a uno spazio più ristretto dei 60 mq totali chissà...magari potrebbe essere ancora sufficiente. Semmai, prima di sostituire il buon Trends, proverei a sostituire i diffusori con qualcosa di più moderno e sensibile. Tieni conto che 3 dB di differenza nella sensibilità del diffusore sono, all'ascolto, un divario enorme in termini di pressione sonora reale. Voledo invece tenere gli attuali diffusori, mi sembra ottima l'idea di pianificare - se necessario, ripeto! - l'acquisto di un amplificatore più potente. Benissimo il finale Nuforce che hai indicato ma secondo me sarebbe ancora meglio l'integrato
DDA 100 che costa praticamente uguale e non richiede l'uso di un preamplificatore. Il percorso del segnale si accorcia a tutto vantaggio della trasparenza e della qualità sonora generale. L'unico limite è dato dal fatto che non accetta segnali analogici, quindi non ci puoi amplificare il segnale di un giradischi o di un pre fono, per capirci.
Certo, volendo potresti riciclare il pre AM Audio in tuo possesso ma temo che la maggiore trasparenza delle nuove elettroniche in Classe D possa in qualche modo essere limitata da un progetto tradizionale di, ormai, tanti anni fa. Comunque sia, prima di affrontare tutti questi discorsi, io proverei a dare all'accoppiata Trends/KEF un'ultima chance. D'altra parte, sulla carta, il piccoletto non avrebbe dovuto farcela con quei diffusori nell'attuale ambiente di 25 mq...e invece!
Potresti dedicare un triangolo d'ascolto più intimo e goderti ancora il suono dell'impianto attuale, che mi pare ti soddisfi pienamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
qualche mese fa ti scrissi un paio di volte per risolvere un problema di basse frequenze poco presenti (ti incollo il link della seconda
lettera. Il titolo era "Pochi bassi da impianto vintage"). Partivo da una situazione abbastanza arrangiata: delle ESB 70ld con un woofer sostituito, un gira rotel rp1300 e un'ampli toshiba degli anni 80. Già volevo effettuare un upgrade e ricordo che il tuo consiglio fu quello, oltre a curare le eventuali riflessioni dell'ambiente sulle alte frequenze, di pensare a sostituire le mie esb ormai "cannibalizzate". Ebbene la situazione in questo momento è completamente diversa (l'impianto non ha più niente di vintage). Ho sostituito il vecchio Rotel con un Project Debut Carbon Esprit (al quale ho montato una Grado Silver1), ho acquistato un NAD c316bee e un pre phono TCC 750 lc, infine ho costruito un paio di torri da pavimento su progetto Ciare h03.5.
Ho riempito un po' di più la stanza con grande tappeto, tende, librerie per vinili e qualche pannello piramidale nei punti di riflessione. Infine ho costruito un TNT Stylos di 45 cm di diametro che ho messo in un angolo. Unico neo è il punto d'ascolto costretto a stare contro la parete di fondo... Per ora non posso rimediare, ma in futuro cercherò di organizzare una stanza più idonea.
Probabilmente non sarà un impianto hi end, ma ti assicuro che non smetterei mai di ascoltare i miei vinili: il suono non mi affatica mai e i bassi non mancano più. Una nota sulle Ciare: certo non scenderanno a 30 hz, ma ti posso assicurare che non sono certo avare di bassi, e sono dotate di un suono dettagliatissimo su medi e alti (il suono può risultare un po' aperto ad alcuni, ma io ho risolto con la Grado del cui suono mi sono letteralmente innamorato: la tensione di uscita non è elevatissima, ma basta non aver paura di ruotare la manopola del volume). Ti ringrazio dei tuoi consigli e ti faccio un ultima domanda: è normale che da un giorno all'altro l'impianto possa suonare meglio o peggio? (Non cambiamenti sostanziali, ma a volte la differenza si sente: alcuni giorni mi sembra che il suono abbia più dinamica di altri).
Sono consapevole che adesso, l'anello debole della mia catena, è il pre phono. Hai consigli da darmi su un pre con buona dinamica con budget di 2-300 euro?
Grazie ancora e non smettere mai di curare questo fantastico sito: è un vero e proprio punto di riferimento per me e molti.
Saluti,
Alessandro - E-mail: aloala3d (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
sono felice di sentirti così soddisfatto, hai messo insieme un buon impianto, complimenti! Per quanto riguarda il suono che cambia da un giorno all'altro trovi un articolo delle nostre FAQ espressamente dedicato a questo problema, ben noto. Per quanto riguarda il pre fono, secondo me con un Lehmann Black Cube The Statement fai un decisivo passo avanti!

Questa settimana un po' di nuova musica italiana, dopo tante tristi commemorazioni. È uscito il nuovo album di Caparezza, dal titolo Museica, si tratta di un concept album dedicato all'amore per l'arte in tutte le sue forme. Ho scelto, tra le tante perle, questa China Town (da leggere Kina) che è una tenerissima ode alla scrittura.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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