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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 13/12/2014 - 20/12/2014

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  1. Impianto stereo per audio TV
  2. Bad vibrations...
  3. Ingresso nell'analogico
  4. Precisazione e domande su DAC
  5. Primo impianto con 300€
  6. La mia prima lettera
  7. DAC per impianto vintage
  8. La ricerca dell'ultrasonic LP cleaner by Antonio Enrico - Parte III
  9. Riparare diffusori di impianto vintage
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Impianto stereo per audio TV
Salve gentilissimo direttore. Ho da poco acquistato una tv led sony da 40 pollici e l'audio è scadente a livelli assurdi, si fa fatica ad ascoltare i dialoghi in maniera decente. Visto che su quella tv vediamo anche concerti e film avevo pensato ad una soluzione per migliorare l'audio con una spesa non esagerata ma tenendo d'occhio un livello qualitativo almeno sufficiente.
Il budget è di 300-350€ massimo. Scartate sia per motivi di spazio che qualitativi le soundbar e impianti 5.1 avevo pensato ad ampli più buoni diffusori. Può essere sufficiente un SMSL sa s3 più bookshelf? (avevo pensato a Indiana line nota 240 o wharfedale 10.0).
Per il budget che ho avevo guardato anche diffusori da pavimento come Wharfedale vardus 400, Jamo s426bl, Magnat Monitor supreme 1000 e Proson Event 6 ma me le hanno quasi tutti (su alcuni forum) sconsigliate perchè qualitativamente non fenomenali anche se sono le uniche a rientrate nella fascia di prezzo che mi ero prefissato. Lei che mi consiglia?
Il tweeter dei diffusori inoltre deve essere ad altezza orecchio più o meno?
La ringrazio,
Lorenzo - E-mail: lorenzobecks (at) hotmail.it

LC
Caro Lorenzo,
il perché il frequentatore abituale di forum HiFi debba sempre e comunque scoraggiare l'acquisto di componenti entry-level ha una logica che mi sfugge. Si trova sempre quello che, a fronte di una richiesta per prodotti entry-level, deve sempre rispondere che si tratta di schifezze e consiglia componenti che costano almeno uno zero in più "per cominciare ad ascoltare bene". Non so, forse è la voglia di darsi un tono, per apparire persone raffinate ed esigenti (audiofili di un certo livello, come li chiamo io) ma temo che tutti questi snob telematici si siano dimenticati di come hanno iniziato in questa passione. Realisticamente lo hanno fatto con componenti innominabili. Una volta raggiunto lo status di audiofigo (la g non è un errore di battitura) si rinnega il passato e si consiglia, anche ai principianti, componenti molto più costosi del budget che il malcapitato si era prefissato. Strano fenomeno psico-socio-culturale, che meriterebbe un approfondimento ulteriore.
Scusa la lunga premessa ma era una cosa che volevo dire da tempo! :-)
Nel tuo caso credo che per migliorare l'audio di una TV moderna sia già sufficiente una buona soundbar! Certo, un impianto vero è altra cosa e il budget che ti sei prefissato è assolutamente adeguato allo scopo. Ovviamente, spendendo di più avresti qualità ancora superiore ma con questa filosofia non si compra mai niente in attesa che arrivino tempi migliori. Conosco audiofili così perversi che non potendosi permettere il sogno proibito preferiscono non acquistare niente e ascoltare con le cassettine del PC "perché le mie esigenze sono troppo elevate!". Io credo invece che un piccolo amplificatore come quello che hai citato (o altri equivalenti, ma di potenza maggiore, tipo Dayton) più una coppia di piccole torri da pavimento ti consentirà un salto qualitativo enorme, rispetto all'audio integrato della TV. E mi permetto di insistere sui diffusori da pavimento perché è importante che la gamma bassa sia ben rappresentata, visto l'utilizzo che intendi farne. Inutile puntare a un bookshelf più raffinato ma privo di sostanza. Quindi: benissimo le Wharfedale, ad esempio, o qualche Indiana Line di livello base (serie Nota) o una coppia di Cambridge Audio S70.
Per quanto riguatrda il posizionamento, certamente il tweeter dovrà stare più o meno ad altezza d'orecchio dell'ascoltatore seduto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bad vibrations...
Buonasera direttore, sono Carlo e le scrissi nel vol.712 con la mia
"teoria dei dadi ciechi" che dopo aver letto la posta di questa settimana del 29-11\6-12, e precisamente dopo aver letto la mail di Francesco, col quale condivido i suoi 3 problemi: punte, acufeni e quindi lettore cd (quest'ultimo per altri motivi), devo assolutamente porle dei quesiti perchè dopo aver letto la sua risposta e la mail del Francesco sono andato quasi in panico.
Purtroppo il posizionamento del mio lettore cd non è dei migliori perché ho scoperto che "suona" assieme all'impianto, nel senso che mettendo una mano o peggio entrambe le mani come per sollevarlo sento i bassi nel telaio...
So bene che queste "cattive vibrazioni" non fanno certo bene al risultato musicale finale pur considerando il basso livello delle macchine; infatti il lettore provvisto di dadi ciechi poggia su di una lastra di marmo (provvista sotto di essa di strisce adesive di neoprene) la quale poggia sopra ad un "cubo" con relativo sportello che altri non è che la parte finale destra della libreria - portatelevisore (argh!...) - porta cd - dvd - porta subwoofer.
Ho provato ad estrarre il subwoofer oggi con un minimo miglioramento, ma il lettore vibrava ancora. Perchè smettesse ho dovuto abbassare il volume fino a renderlo impercettibile. Allora ho letto l'articolo di rimando sui fermaporte (e sempre i suoi dubbi sul mio disaccoppiamento in essere che dall'alto mi arrovellano...) e ho messo una mano sopra i lettori muletto\ meccaniche di trasporto che sono posizionati di fianco al lettore ma sopra una mensola della libreria a se stante e ho scoperto che quasi non vibravano. Ho sbagliato tutto o è solo il cubo che fa da grancassa? All'idea di dover smontare e riprovare con altri posizionamenti mi scoraggia, ma non sono in pace con la mia vena pseudo-audiofila, anche se forse la risposta è nelle mie stesse righe.
Approfitto per condividere un'esperienza durante una prova d'ascolto in un negozio Hi-Fi per la scelta del mio attuale lettore cd (Marantz cd6005), infatti leggendo qua e là avevo sentito svariate opinioni sul 6005, ma anche che le sorprese non sarebbero mancate durante i confronti tra macchine in generale e non nel mio caso specifico. Ebbene mi sono presentato col mio lettore dvd Sansui DV-X 2820 che se lo vedete vi mettete a ridere, e ho detto a Renzo (che se ci legge si ricorderà) e gli ho detto letteralmente: stupiscimi! Ha preparato i vari lettori con cavi che costavano almeno dieci volte il mio lettore provvisto unicamente di vaschetta IDE prelevata da un alimentatore per pc, collegati ad uno switch con ampli di livello il più simile al mio e stesse mie casse. Risultato? Nessuna apparente differenza (eravamo in saletta ascolto insonorizzata etc) le macchine erano tre perchè c'era anche un cd 5004 sempre Marantz. Quindi mi sono tenuto il mio miserabile Sansui come riferimanto da superare nelle prossime prove perchè a mio avviso ha sbregato la concorrenza e umiliato le altre macchine, anche se poi il cd 6005 l'ho comunque acquistato per svariati motivi.
Alla fine della fiera, meditate gente e leggete TNT-Audio!
Grazie dello spazio e buone onde sonore a tutti.
Carlo - E-mail: carlo.feletti (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
che una struttura metallica chiusa e leggera come quella di un lettore CD possa risuonare è un fatto assolutamente normale! Diventa poco normale se risuona quando poggiato su una struttura e cessa di risuonare su un'altra. In tal caso la prima struttura è palesemente inadatta a ospitarlo! In generale sono tanti gli accorgimenti che si potrebbero mettere in campo per limitare le vibrazioni, ne abbiamo parlato tantissime volte, e mi riferisco sia ai supporti (che devono smorzare le vibrazioni, non amplificarle!), ai piedini e ai trattamenti smorzanti dei cabinet metallici. Ora, non è neppure necessario che si diventi paranoici in senso opposto, non è che un lettore CD debba essere completamente sordo! Il suono è un'onda meccanica e si propaga ovunque, raggiungendo dunque anche i componenti HiFi, ciò è inevitabile! Non devi pensare che un lettore CD che risuona meccanicamente debba per forza suonare chissà quanto male.
Nel tuo caso specifico probabilmente il mobile che ospita il tutto è inadatto (mi pare te lo avessi già detto, no?) proverei a spostare tutto laddove le vibrazioni si propagano meno (sul mobile a fianco, se non ho capito male).
Per quanto riguarda la tua prova a confronto in negozio, essa non fa altro che confermare le due cose che vado ripetendo da anni: le differenze tra lettori CD di classe non troppo distante sono molto piccole e, inoltre, per percepirle non basta un confronto A/B effettuato con una centralina di commutazione, ma serve un bel po' di esperienza d'ascolto critico. Avere due orecchie non basta!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ingresso nell'analogico
Gentile Direttore, innanzitutto Le voglio rivolgere i miei più sinceri complimenti per la completezza, la pazienza e soprattutto la passione che traspare da ogni poro del sito (e se lo lasci dire da uno che di passioni se ne intende dal basso della mia laurea in Archeologia).
Il mio approccio all'analogico è di qualche anno fa e comprende un mappazzone incredibile della Philips (stile: impiliamoci tutto) e un fantastico vinile, Rome, album di Danger Mouse e Daniele Luppi di ascendenze morriconiane. Nonostante la mia più totale ignoranza e il livello infimo (a dir poco) dell'apparecchiatura ho scoperto un mondo. Un mondo di cui non avevo che sfiorato la porta d'ingresso. Le mie ricerche preliminari mi hanno portato subito a scoprire il sito della Vostra rivista e, una lettura dietro l'altra, a maturare quantomeno una conoscenza di base in materia: dalla tipologia di giradischi, al concetto di Alta fedeltà, all'importanza dell'ascolto passando per punte coniche, tavolini e disposizione dell'impianto nell'ambiente.
Ho una discreta serie di vinili che, però, preferisco tenere a distanza dall'impianto summenzionato per ovvi motivi (è anche molto vecchio e tutt'altro che calibrato). Eccoci quindi al grande passo: so che sarebbe meglio trovare soluzioni di compromesso che possano abituarmi e farmi entrare in confidenza con il fantastico mondo dell'HF ma le mie tasche, fortunatamente, mi permettono un passo ulteriore (anni e anni di soldini di Natale da parte sono serviti!) senza intaccare le mie (povere) finanze.
Premetto che il mio interesse è esclusivamente concentrato sull'ascolto di vinili (musica rock soprattutto con organo Hammond, melodie morriconiane, suoni black dalle voci vibranti e profonde) e che l'impianto non dovrà avere (e non avrà) altra funzione che questa. Come tavolino opterò per un solidsteel molto semplice a tre vani o un prodotto analogo (es.: Norstone Berger). Lo spazio predisposto è una camera abbastanza ampia (15 mq con porta finestra su un fianco del lato lungo) e non troppo carica, sufficiente a posizionare i diffusori lontano dalle pareti senza morire inciampandovi. Spazio ideale per la pace dei miei sensi (quasi un rettangolo aureo!).
I problemi principali si presentano soprattutto nell'accoppiamento di giradischi - pre ampli - amplificatore: non ho infatti la possibilità di provare gli accoppiamenti preventivamente né tantomeno nell'ambiente che ho predisposto. Mi trovo quindi di fronte a un problema di non facile soluzione (almeno per me) che mi ha indotto in uno stato di quasi stallo. Come giradischi ero orientato verso un Rega RP 1 con testina MM Bias 2 mentre tra pre e ampli stavo valutando due Rotel rc 960 bx e rb 976 mk2 mentre ancor più incerto mi trovo nella scelta dei diffusori che dovranno comunque essere da pavimento. Accetto perciò consigli di ogni genere che possano spingermi verso una scelta o l'altra, magari prove di ascolto effettuate in ambienti simili con impianti analoghi.
Ringraziando anticipatamente per la disponibilità, la cortesia e la cura profusa nel sito anche e soprattutto nella pazienza verso noi neofiti, Porgo i miei più Cari Saluti.
Emanuele - E-mail: vincetto446 (at) yahoo.it

LC
Caro Emanuele,
il Rega RP1 è un ottimo primo passo per iniziare, bene, nel mondo dell'analogico. Per il resto dell'impianto manca un'indicazione del budget a disposizione ma mi pare di capire che debba essere sufficientemente entry-level. Anche per questo motivo abbandonerei immediatamente l'idea della coppia pre-finale (per quanto usata) e punterei con decisione verso un integrato, nuovo o usato, dotato di ingresso phono. La stessa Rotel ne ha in catalogo diversi modelli e così pure Arcam, Audio Analogue e Vela Audio. Devi sonorizzare 15 mq, direi che 25-30 watt siano più che sufficienti, se abbinati a diffusori di media sensibilità. Questi potrebbero essere dei modelli da pavimento intorno a 600-1000€, finanze permettendo. Con un integrato Rotel, ad esempio, ci vedrei bene dei diffusori da pavimento KEF, mentre con Arcam, Vela e Audio Analogue potresti valutare Monitor Audio, Indiana Line, JM Lab Focal, B&W, Wharfedale etc. Tutto si riduce al verificare quanto sia disponibile per un ascolto e valutazione dirette da parte tua. Almeno i diffusori dovrebbro essere scelti ad orecchio.
Infine, fai benissimo a evitare di passare la tua collezione di vinili sotto un improbabile sistema di lettura vetusto, economico e magari usurato e starato: la possibilità di fare danni irreparabili è altissima!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Precisazione e domande su DAC
Gent.mo Lucio, non mi aspettavo una velocità simile, tantomeno una
risposta del genere, che mi ha completamente spiazzato. Mi scuso se torno subito a romperti di nuovo la testa, ma ci sono delle cose che vorrei chiarire e puntualizzare. Inizio....dall'inizio!! Avendo seguito alla lettera il progetto Flexy, ho preso barre e dadi della misura consigliata, quindi sono parecchio grossi, ho dovuto comprare una chiave del 27 che è costata più di tutto il resto!! I dadi ciechi di queste dimensioni sono totalmente piatti, mentre quelli più piccoli sono davvero sferici. C'è da dire che cmq una sfera è più.... sferica!!!
Non avevo minimamente considerato mai un DAC esterno. Mi si è aperto un mondo nuovo. Il mio lettore dvd/divx è il Philips DVP3010. Dei vari lettori Hi-Fi, oltre l'audio si mette in risalto anche la bontà dell'alimentazione, della meccanica, di tutta la struttura in genere, tutte cose che in questa sottiletta non credo siano proprio fatte bene. Anni fa ad esempio ho dovuto zittire la scheda dell'alimentatore switching inondandola di colla a caldo perchè fischiava terribilmente. Ho sempre pensato che il DAC fosse un oggetto "esoterico" dal prezzo stratosferico, e che servisse per meccaniche di fascia molto alta, e non per migliorare il suono di un giocattolino come il mio lettore, ma visto che me lo hai consigliato, ho già cambiato idea e già sogno di averne uno!! L'unica uscita digitale del dvd è quella coassiale, mentre proprio il NAD ha solamente l'ingresso USB (siamo nel 2014, non riuscirò mai a capire certe scelte di mercato, cosa costava un ingresso in più??).
Visto che non conoscevo per niente i 4 citati, ho fatto una piccola ricerca escludendo il NAD. Non ho letto cose egregie riguardo l'Arcam, soprattutto per un eventuale uso col pc, visto che lavoro un po' con i pc e prima o poi la prova la farò anch'io. Il cerchio di quelli "musicali" quindi si restringe, anzi si chiude proprio. Il Project è buono come tanti prodotti di questo marchio, e l' M2Tech ho visto che addirittura è italiano. Beh, considerando AM Audio e Chario, mi dispiace per il lettore ma rischio di fare un impianto all'insegna del made in Italy. In più le foto dell'interno mi fanno brillare gli occhi e mi sembra il più versatile di tutti.
Cercherò altre informazioni in rete ma da chi lo usa, che sai è ben diverso dalle riviste online (tranne TNT ovviamente!!!). Ti sembrerà un controsenso questa scelta, avendo chiesto espressamente un altro genere di impostazione, ma credo un DAC è una raffinatezza quindi deve per forza suonare bene. Ricordo bene che non fornite più indicazioni sui cavi ma devo necessariamente chiederti informazioni generiche su quello di collegamento coassiale, e me ne scuso.
Ho a disposizione qualche metro sia di un ottimo e minuscolo RG.174, che il classico RG.58 e un buon cavo per parabola. I primi due sono da 50 ohm mentre l'ultimo non so se è da 75 ohm. Se avessi un impianto molto rivelatore e l'orecchio affinato, potrei montarli tutti e tre e sentire che differenze ci sono, ma chiedo a te quale, almeno sulla carta, "dovrebbe" essere il migliore, ma ti prometto che per la curiosità li proverò tutti.
A questo proposito ho sempre dubitato che anche un segnale digitale risenta del cavo, forse solo perchè non l'ho mai ascoltato, vedremo. Ti chiedo anche se si può usare un normale cavo, come lo Shield semibilanciato che a me personalmente ha dato risultati egregi in termini di interferenze.
Un'ultimissima cosa: vorrei contattare Dejan Veselinovic riguardo l'alimentazione con l' LM317 che è il mio stabilizzatore preferito... la mail su TNT è ancora valida?
Bene, ti ringrazio per il tempo che potrai ancora una volta dedicarmi, ho fatto la mia (anzi la tua!) scelta, aspetto solo la tua conferma per procedere. Salutoni a tutto lo staff. Scusami ancora per il papiro, come sempre "feel free" di tagliare tutto quello che vorrai se deciderai di pubblicarla. Non cambiate MAI, ci dareste una mazzata terribile. Sempre grazie. Ciao!
Francesco - E-mail: francobat68 (at) hotmail.com

LC
Caro Francesco, grazie per la precisazione sui dadi ciechi da 27, eppure sono quasi certo di averli visti anche di quelle dimensioni! Per quanto riguarda il DAC la mia proposta non deve suonarti così bizzarra, in fondo ti ho consigliato componenti abbastanza economici, perfettamente adatti al tuo lettore DVD. Anni fa i DAC erano soluzioni raffinate e costose, oggi sono diventati un must per tutte le tasche, grazie all'avvento della musica da PC e così il mercato si è affollato di componenti a basso costo.
Usato come semplice meccanica di lettura il tuo DVD risentirà abbastanza poco della sua costruzione economica, alimentazione e tutto il resto influiscono di più sulla parte più prettamente elettronico/analogica, non sulla lettura dei dati digitali. A proposito di questi ultimi, comprendo la tua perplessità nel credere che un cavo digitale, che li trasporta, possa influenzarne in qualche modo l'esito finale ma tant'è, l'orecchio dice così, le differenze, seppur piccole, ci sono. Quale scegliere? Lo standard S/P-DIF richiede un'impedenza caratteristica di 75 Ohm ma da alcune prove ho capito che non è questo parametro a fare la differenza, ho sentito cavi da 50 Ohm suonare meglio di alcuni da 75. Non ti resta dunque che provare! Anche il cavo TNT Shield potrebbe avere il suo perché. Qualora non sentissi differenze, scegli quello meglio schermato.
Per rispondere ai tuoi ultimi due quesiti: no, la mail del nostro ex-collaboratore Dejan è disattiva, l'ultimo contatto che ho è quello della sua attività commerciale (DeZorel) il cui sito però riporta Gennaio 2011 come ultimo aggiornamento, dove si parla di un rilancio dell'Azienda, rilancio evidentemente mai avvenuto. Anni fa faceva capolino sul forum internazionale DIYaudio, ma mi pare non si sia più visto. Io non ho contatti validi, mi spiace!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 300€
Caro Direttore,
leggo TNT-Audio da molto tempo e credo sia arrivato il momento di (ri)entrare nel mondo dell'Hi-Fi ma dalla porta di servizio, per così dire. Viste le scarse risorse economiche avrei individuato dei componenti che mi permetterebbero di assemblare un impiantino senza pretese anche se dignitoso e vorrei conoscere il suo parere al riguardo. Vado ad elencare:

Il tutto mi verrebbe poco più di 300€... il mio dubbio più grande riguarda la sorgente digitale: essendo anche un appassionato di film la mia attenzione è caduta su un multilettore come il Pioneer. Può essere una buona scelta? E' allo stesso livello degli altri componenti? Ho sbagliato tutto e mi consiglia altro?
Lo spazio da sonorizzare è una porzione di salone con angolo cottura. Alle spalle dei diffusori (che sarebbero, purtroppo, posti obbligatoriamente su un mobile basso con la TV a schermo piatto nel mezzo) ci sarebbe uno spazio di circa 4 metri con tavolo ed altri arredi, mentre il punto di ascolto sarebbe un divano posto a 2 metri dai diffusori. A complicare le cose la disposizione non è in asse ed uno dei diffusori sarebbe "pericolosamente" vicino ad una parete mentre l'altro praticamente al centro della stanza a circa 2,5 metri dalla parete opposta che comunque non è spoglia. Anche per questo mi sono concentrato su componenti poco costosi.
Spero non essermi dilungato troppo. Un cordiale saluto.
Stefano - E-mail: stedesa (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
nell'ottica del contenimento della spesa non vedo male la scelta di un multilettore che possa accontentarti anche dal punto di vista video. Tra l'altro, a questi livelli di spesa, non pensare che le differenze tra sorgenti siano chissà quanto marcate! Benissimo l'amplificatore integrato Auna, potente e flessibile quanto basta (e suona pure bene!) e benino anche le casse Scythe che immagino tu abbia scelto anche per via dell'ingombro molto ridotto. Dico solo benino perché per l'uso che intendi farne (immagino anche visionare film) la gamma bassa delle piccoline è, per così dire, limitata, per quanto sorprendente rispetto alle dimensioni. Io forse avrei speso qualcosa in meno sul multilettore (immagino abbia delle caratteristiche video per te indispensabili) e qualcosa di più sui diffusori, magari optando per un modello di dimensioni più generose, per avere maggior peso in gamma bassa. Per capirci meglio, ho visto dei lettori BD di buona marca (Sony ad es.) che potresti acquistare con una cinquantina di euro. A quel punto avresti circa 150 € (o più) da investire sui diffusori, che potrebbero essere Wharfedale o Indiana Line, ad esempio, che hanno a catalogo dei modelli di litraggio più generoso e con woofer di dimensioni maggiori. Se, però, quel lettore Pioneer avesse delle funzioni per te indispensabili allora prendi pure le Scythe, di certo non ti deluderanno.
Un'altra possibilità sarebbe un sistemino attivo sub + satelliti (es. Cambridge SoundWorks) da cercare usato o anche bookshelf/monitor attivi come gli M-Audio. Risparmieresti i soldi dell'amplificatore! :-) Se la sorgente da collegare fosse solo una, questa sarebbe forse la soluzione più semplice e logica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La mia prima lettera
Caro Direttore, sono Cristian, ho 29 anni la seguo su TNT ormai da due anni e non posso che ringraziarla di cuore per rappresentare un punto di riferimento ricco di informazioni e svincolato da interessi.
Tuttavia è la prima volta che le scrivo, sono un musicista, canto ormai da molti anni in varie Metal band e suono anche il basso da qualche anno in meno. Purtroppo non ho avuto nessuno che mi introducesse nel mondo della musica e tanto meno nell'audiofilia non avendo appassionati in famiglia ed ho dovuto fare tutto da solo... mio figlio è molto fortunato in questo anche se magari farà l'astrofisico.... intanto però l'altro giorno in mezzo ad un "mucchietto" di LP ha voluto che mettessi su "Sgt Peppers", ha due anni e mezzo :-)
Questa piccola premessa per dirle che dopo vari apparecchi più o meno buoni, ed alcuni lavori di ristrutturazione in salone dove ho potuto finalmente dare il posto adeguato all'impianto, sono arrivato alla configurazione attuale.

Quando ho cominciato a costruire questo impianto ammetto di esser stato preso dalla mania ingiustificata forse, vista la classe dei componenti, di realizzare una biamplificazione attiva orizzontale con eventuale crossover a monte visto che le ESB prevedono lo switch del proprio. Ho capito solo più tardi grazie a queste inestimabili pagine che la semplicità in un impianto paga sempre, - scatole + Musica. Detto questo accetterò consigli in tutte le configurazioni possibili.
L'ambiente di ascolto, 45mq con forma irregolare aperta sul versante destro dell'impianto verso corridoio e cucina, sta migliorando passo dopo passo con l'introduzione di tende più pesanti, dipinti su tela imbottiti con lana di roccia e sughero, mobili, i soliti tappeti a pelo lungo e tutto ciò che la mia compagna mi permette di introdurre in casa...
Ascolto indistintamente cd e vinile di tutti i generi, con prevalenza per Rock, Metal, Elettronica, so che non ama il mio giradischi ma il Technics mi da grande affidabilità, semplicità di utilizzo e di calibrazione ad un prezzo vantaggioso, a patto che sia stato mantenuto bene, lo consiglierei a qualunque neofita, ho comunque lasciato il posto in salone per un futuro giradischi a cinghia magari di più nobile estrazione...
Al posto del lettore molto modesto avevo pensato ad un Marantz CD 6000 OSE, o qualcosa di più recente che ne rispecchi le caratteristiche e la buona meccanica da poter sfruttare in futuro con un DAC superiore, sono aperto a qualsiasi nome. Per quanto riguarda la musica liquida pensavo di introdurre in futuro il Pioneer N 50 ed usarlo eventualmente anche come DAC per altre sorgenti o per il lettore CD qualora sentissi l'esigenza di un upgrade.
Il pre svolge bene il suo compito d'interfaccia grazie al doppio stadio phono e tutti gli altri ingressi ordinari, ma confesso di avere qualche dubbio sul'attualità del suono vista l'età, (1979) inoltre non ha ingresso cd perchè non c'erano...uso l' aux, oltretutto non riesco sfruttare la manopola del volume oltre un quarto senza che i VU meters del finale arrivino a fine corsa, suonando comunque a volume proibitivo con tutte le sorgenti. Nella mia ignoranza in fatto di elettronica ho accoppiato questi due componenti per il prezzo stracciato a cui li ho trovati, e per le features dello Yamaha, ma il risultato sospetto che restituisca un collo di bottiglia tra i due, forse perchè il Pre era progettato per il suo finale M-1 se non erro, più generoso del mio Technics, del quale però non mi posso lamentare a fronte di tutti i confronti diretti che ho fatto con altri integrati. Ho comunque bisogno di due stadi phono per sperimentare in futuro, e per avere più scelta sulle testine, ho notato che da quando Technics è tornata nel settore audio qualche mese fa, il prezzo del mio finale è inspiegabilmente schizzato alle stelle, parlo di cifre superiori di dieci volte al mio prezzo di acquisto! Quindi o ho fatto l'affare della vita, o sono stato tra gli ultimi a comprarlo ad un prezzo quantomeno adeguato, (180 euro).
Il capitolo casse: il punto di ascolto è su un divano angolare di pelle a 2,90m dalle casse al vertice di un triangolo equilatero. Le casse distano 60cm dalla parete laterale e 50cm dal fondo la sinistra, 50cm dal fondo e spazio aperto sul lato la destra, suonano in questo ambiente ben isolate dal pavimento con stand autocostruiti, con delle sezioni di tronco di pino di 40cm con circonferenza 85cm poggiati su piedini di ottone e ricoperti sulle due facciate con 1cm di sughero, sono veramente deliziosi e svolgono bene il loro compito. Confesso che anche queste casse, per quanto tempo possa aver investito per l'inserimento in ambiente incominciano ad accusare i segni del tempo, ora i woofers sono ok, il basso c'è, non è eccezionale ma ha una bella presenza e una buona articolazione anche nei passaggi più veloci, ogni tanto bussa alla bocca dello stomaco, la sezione medio alta in ferrofluid anche se dopo mezz'ora comincia a suonare meglio, sembra molto granulosa e imprecisa nelle medie e spigolosa sulle alte, il dettaglio si "nasconde" anche quando il volume non permette alle riflessioni ambientali di intervenire in maniera evidente. Dovrei esaminare all'interno le ESB giocando con i fonoassorbenti e dei cavi migliori o pensa che siano più adeguate delle torri da pavimento? Nell'ascolto cerco un suono dettagliato, fedele ma non "scannerizzato" e sapendo che non esistono diffusori che suonano bene tutto al 100% preferirei un lieve sbilanciamento verso i parametri ritmici, dinamici e di coinvolgimento. Il sogno sono le Klipsch RF 7, mi attirano anche vari modelli Polk audio, Il budget massimo 1500 per tutte le eventuali modifiche consigliate.
Attendo con curiosità la sua risposta e la ringrazio per il tempo dedicatomi, non ho saputo scrivere di meno :-)
Cristian - E-mail: acciaiovergine (at) gmail.com

LC
Caro Cristian,
come hai notato sono uno che preferisce soluzioni semplici, quando queste sono disponibili. Nel tuo caso la coppia pre + finale non mi convince e se è vero che le quotazioni del tuo Technics sono salite (dubito, ma tutto può essere!) non esitare neppure un istante a monetizzarlo! E lo stesso dicasi per il pre. Meglio, al loro posto, un buon integrato audiophile, semplice ma concreto, cui affiancare un pre fono MM/MC, visto che hai voglia di provare diverse testine (immagino).
Il cosa scegliere dipende soltanto dalla cifra che eventualmente dovessi riuscire a recuperare dalla vendita delle tue elettroniche, magari integrata da qualcosina del tuo portafoglio. Ottimi integrati minimalisti si trovano anche nel mercato dell'usato, penso a Naim, Rega, Cyrus, Audiolab, Primare etc. Come pre fono sia MM che MC puoi valutare un sempreverde Lehmann Black Cube, ad esempio, si trovano anche usati e hanno il vantaggio di essere multiconfigurabili.
Il tuo Technics SL1200 può stare al suo posto senza problemi, mi preoccupa di più, infatti, il discorso diffusori. Le ESB, ancor più perché non originali, hanno fatto il loro tempo. Ci vedrei meglio una bella torre da pavimento, magari proprio una Klipsch, che dovrebbe dare ai tuoi generi musicali preferiti lo sprint ideale. Ciò ti consentirebbe anche di risparmiare sulla potenza dell'amplificatore, vista l'altissima sensibilità di questi diffusori americani.
Una coppia di RF usate si trova con relativa facilità e credo che il budget stanziato sarebbe a quel punto sufficiente per tutti gli upgrade dei quali abbiamo parlato.
Infine, per quanto riguarda la sorgente digitale, io terrei l'attuale Philips e gli affiancherei un DAC, dotato di ingresso coassiale e USB, in maniera tale che possa fungere anche da punto di riferimento per una sorgente liquida (es. il PC). Cambridge Audio, SuperPro, Musical Fidelity, Beresford sono solo i primi nomi che mi vengono in mente per un budget contenuto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

DAC per impianto vintage
Salve Direttore,
vorrei chiederle gentilmente un parere circa un DAC da collegare all'amplificatore Toshiba SB-A10 e diffusori RCF BR 1027 (roba vecchiotta insomma). Lo scopo è sia l'ascolto da PC tramite USB (figurarsi che finora collego l'ampli al PC con un cavo Jack-RCA) sia il collegamento a un lettore DVD tramite coassiale.
A questo proposito ho due domande:

  1. quale scegliere tra Cambridge Dac Magic 100, Teac UD-H01, Musical Fidelity v90 Dac, Micromega MyDac o Brick D/A Converter?
  2. secondo lei i DAC sopra citati sono troppo scarsi/giusti/troppo superiori rispetto all'impianto che posseggo?
Per quanto riguarda la prima domanda il Teac sulla carta sembra il migliore, sia per le specifiche sia per il design (dual monaural trasformatore toroidale...), inoltre ha l'ampli per cuffia ma ha il problema che stona esteticamente con il resto dell'impianto. Il Musical Fidelity di contro mi sembra il migliore in quanto a fattura ed estetica, e poi s'intona perfettamente; la cosa che non mi convince è tuttavia che a differenza degli altri ha USB limitata a 24bit/96kHz. Lei scrisse sempre su questa rubrica di preferire il Musical Fidelity al Cambridge quindi forse la cosa dei 24/96 non è cosi importante (posseggo un esiguo numero brani a 24/192 mentre la stragrande maggioranza di musica non compressa che ho è a 16/44.1).
Il Micromega MyDac ha tutte le carte in regola in più mi ha colpito perché tra i pochi non cinesi/taiwanesi appartenenti a questa fascia di prezzo...anche se devo dire che esteticamente è inguardabile...
Il Brick, come il Musical Fidelity s'intona bene con l'ampli Toshiba ma, rispetto anche alla seconda domanda, se esistono valide alternative sono ben accette. Ovviamente la musica ha la precedenza sull'estetica quindi se anche secondo lei il Teac suona notevolmente meglio propenderei per quello, se invece la differenza con gli altri non è cosi marcata lei cosa mi consiglia?
La musica che ascolto varia dal rock/metal alla strumentale (metal, elettronica, new age, colonne sonore), qualche volta anche classica; mi piacerebbe un DAC che suoni neutro, freddo, digitale, questo sia per la varietà dei generi che ascolto, sia perché l'ascolto da privilegiare sarebbe quello della strumentale/classica. Per quanto riguarda l'ambiente d'ascolto mi sto pian piano documentando sul vostro sito, anche su questo ci sarebbe molto da dire (e da chiedere) ma per ora mi limito alle due domande di cui sopra.
Grazie per l'attenzione, spero di essermi attenuto alle "istruzioni per l'uso" e non essermi dilungato troppo.
Cordiali Saluti
Pietro - E-mail riservato

LC
Caro Pietro,
la tua lettera è di un candore quasi commovente. Già, ti preoccupi tanto di risoluzione del DAC e qualità sonora quando ben altri sarebbero i problemi dei quali dovresti preoccuparti! Te lo scrivo così, diretto come mi viene: con quell'amplificatore e quei diffusori sarai fortunato se riuscirai a percepire non dico la differenza tra un file 24/96 e uno 24/192 ma tra un mp3 e un 16/44!!!! Davvero, la capacità risolutiva di quei componenti è di diversi ordini di grandezza inferiore rispetto a quella di un qualunque DAC moderno, persino entry-level. Per questo motivo ti sconsiglio di investire tanti soldi nel DAC, prendi quello - tra quelli elencati - che costa meno e ti piace esteticamente di più.
Ovviamente, questo mio discorso presuppone un fatto e cioè che tu intenda tenere tutto il resto dell'impianto così come è e voglia soltanto affiancarci un DAC. In un'ottica più ampia di eventuali upgrade del resto, allora potrebbe avere un senso anche una spesa maggiore per il DAC. Al tuo posto, per ora, mi preoccuperei di sistemare al meglio diffusori e stanza d'ascolto, in maniera tale da spremere fino all'ultimo Hertz disponibile nelle vecchie RCF e, quando avranno dato tutto ciò che possono ancora dare, pianificherei una loro sostituzione impietosa. Io, ad esempio, ci vedrei bene (lo so, sono monotono) una coppia di diffusori attivi pro collegati a un buon DAC cui far convergere il segnale del lettore DVD e del PC. Nel campo degli altoparlanti, credimi, il progresso ha fatto passi da gigante, specialmente quando si parla di componenti economici come erano già all'epoca gli RCF 1027.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

La ricerca dell'ultrasonic LP cleaner by Antonio Enrico - Parte III
Dopo aver costruito la lava dischi, è arrivato il momento di farla funzionare. Ho preparato la "stazione di lavaggio" come nella fotografia Partendo da sinistra si vede la vaschetta che fa sia da spolveratrice (prima del lavaggio) sia da asciugatrice (dopo il lavaggio) che è collegata ad un aspirapolvere (pompa vuoto), dietro il raccoglitore ex Knosti dove metto i dischi a raffreddare definitivamente per rimetterli nelle buste, al centro il supporto (la scatola dei cd riscrivibili) come appoggio per preparare il cake dei dischi, dietro la vaschetta dove metto il cake dopo il lavaggio per l'ultima scolatura prima dell'asciugatura e poi la lava dischi.
Il liquido che uso per il lavaggio, è quello che è indicato in precedenza. Durante la mia ricerca sulla pulizia dei dischi in vinile mi sono imbattuto in rete ad un numero impressionante di articoli, alcuni esilaranti (per esempio dare una spruzzata di Svitol sul disco). Come macchine lava dischi a ultrasuoni, ho trovato quelle professionali come l'Audiodesk Systeme (2299 €) che usa un liquido dedicato e la Klaudio (4000$) che usa acqua distillata, molto interessanti ed ispiratrici ad eventuali miglioramenti, ma costosissime (e poi vuoi mettere, questa l'ho fatta io).
Gli unici due articoli che descrivevano, invece, i metodi di lavaggio erano: le istruzioni del produttore della lava dischi a ultrasuoni usata dalla "Fonoteca Cantonale di Lugano" e quella,
dettagliata, di Chris Templer su TNT audio, (con il quale ho avuto uno scambio di mail sull'argomento).
I dischi della Fonoteca sono lavati prima a freddo in fluido detergente e poi in acqua distillata a 25°C. Chis Templer fa il lavaggio con un fluido simile a quello che uso io, tra i 50 e i 65°C. Non sapendo a chi dare ragione ho deciso di fare dei tentativi per avere la mia opinione. Non avendo un microscopio ad hoc l'unico sistema è quello del confronto audio, prima e dopo lavaggio. Dopo aver scelto una serie di dischi con problemi, li ho ascoltati prendendo nota, li ho divisi in due lotti.
Il primo l'ho fatto con il lavaggio con il metodo di Chris, ma 5 dischi per cake. Il secondo come dice il produttore delle macchine della Fonoteca sempre 5 dischi per passata..
Mi sono subito accorto all'ascolto che i dischi esterni al cake erano più puliti che quelli interni sia con uno che con l'altro lavaggio, ergo non lavarne più di 3 per volta lasciando uno spazio di minimo 2 cm tra uno e l'altro per migliorare la circolazione degli ultrasuoni.
Così ho rifatto l'esperimento su altri due lotti di dischi. Alla fine, mi dispiace per il professionista che ha consigliato il sistema alla Fonoteca, ma il sistema di Chris lo considero migliore, per due motivi, il primo fondamentale che hai bisogno di una vasca sola, la seconda che il lavaggio è più efficace e (sentite questa) con la temperatura sopra i 40°C mi si sono spianati un paio di dischi "patatizzati" (ondulati) che avevo.
Il risultato è che il suono, oltre a perdersi i tic e i toc della polvere, ha una corposità diversa, i fiati prendono corpo, nei pezzi di pianoforte la sezione bassa è presente la voce mi sembra più definita. Logico se i dischi sono stati suonati da "aradischi" o hanno graffi, questi non spariscano, ma vi posso assicurare che quelli in buone condizioni riprendono corpo.
Ho un'incisione Deutsche Grammophone con la marcatura interna al disco datato 15/10/1952 e vi posso dire che è, ben definito il suono e ha buona dinamica considerando la tecnica di allora (ha la mia stessa età). Logicamente ho eliminato le buste di plastica ultrapolverosa che contenevano i dischi e che puzzavano di muffa e le ho sostituite con quelle in carta con velina interna.
Una cosa che Chris ha fatto è quello di aggiungere una serie di spazzole che (lavando un disco per volta) aiuterebbero a rimuovere meglio lo sporco ho provato con le spazzole in carbonio che ho nella prova di lavaggio a disco singolo, ma passandolo prima e dopo con l'aspira/asciuga penso sia inutile durante il lavaggio.
Una cosa importante, è vero che i 40 Khz della macchina non si sentono come udito, ma i timpani si e dopo un paio d'ore di lavaggio fischiano le orecchie, mettete dei tappi, per noi l'udito è importante.
Il liquido di lavaggio io lo aspiro con una pompa da macchina del caffè che versa in un imbuto (quello della Knosty) al quale ho cambiato i filtri con carta da filtro che ho recuperato in un laboratorio di analisi. Nella foto si vede il residuo di polvere e altro rimossi e lasciati sulla parte liscia del disco (impressionante vero?) e questa è solo la polvere, la foto della carta da filtro non è riuscita ma vi assicuro che non è più bianca ma marrone.
Un'altra cosa, il liquido "esausto" lo uso come liquido lavavetri per autovettura e pulisce benissimo e il punto di congelamento è basso a causa dell'alcool isopropilico.
Alla fine con meno di 300€ e tanto divertimento ho raggiunto il mio scopo ma la cosa più bella per me, è che come l'ho progettata l'ho realizzata senza varianti. Essere considerato un po' matto da parte di amici e parenti era logico, ma questa non era una novità. Non le ho dato un nome e non mi dispiacerebbe che gli amici di TNT ne trovassero uno.
Antonio - E-mail: aepiccardi (at) gmail.com

[Progetto lavadischi ad ultrasuoni]

[Progetto lavadischi ad ultrasuoni]

LC
Caro Antonio,
grazie ancora per tutto il lavoro e per aver voluto condividere con noi questa esperienza d'autocostruzione che sono certo sarà fonte di ispirazione per tanti altri appassionati del disco nero. Ottimo il consiglio di evitare di esporsi a lungo agli ultrasuoni, anche se inudibili possono comunque causare problemi, specie se l'intensità è elevata. Mi permetto di consigliare particolare attenzione agli audiofili che fossero possessori di cani, gli animali potrebbero essere molto infastiditi dagli ultrasuoni generati da questa lavatrice un po' speciale.
Buon divertimento e ancora complimenti!
Lucio Cadeddu

Riparare diffusori di impianto vintage
[Marantz HD 550]
Buonasera direttore,
E' fantastico chiedere consiglio ad una persona super esperta come lei, grazie anticipatamente. Ho un impianto quasi tutto fine anni '70, mi piace la musica di quell'epoca, mi affascina la tecnologia e l'estetica del periodo anche se so bene grazie anche alle sue pubblicazioni che il mondo del vintage è molto pericoloso e pieno di insidie.
Detto questo il mio economico impianto è così costituito:

Sono proprio le casse che mi danno dei problemi (soprattutto una) e non so cosa fare. A determinate frequenze basse, diciamo tra i 60 Hz e i 100 hz, i woofer iniziano a gracchiare e la ciò mi da enormemente fastidio. Cosa che le economiche hd400 non fanno.
Il problema non lo riscontro sempre nell'ascolto ma in determinati pezzi o determinati cd in cui il basso è molto profondo. Con il Revox, con il quale faccio qualche registrazione, il problema è ancora maggiore.
Il venditore delle casse mi ha detto che i woofer sono stati ribordati ma sembrano proprio loro il problema. Oppure il crossover? Cosa devo fare sono riparabili in qualche modo? Anche perché in generale suonano bene!
Provo a restituirle al venditore o cerco di aggiustarle? È questo il mio dilemma.
Grazie ancora!
Saluti,
Pierluigi - E-mail: pierluigifilipponi (at) yahoo.it

LC
Caro Pierluigi,
mai acquistare a scatola chiusa diffusori così vecchi, se non a cifre simboliche. Il rischio di acquistare componenti danneggiati o non completamente originali è altissimo. Non è mai facile fare una diagnosi a distanza del problema, ma il suono gracchiante che proviene dai woofer è quasi sempre colpa di bobine mobili deformate. Probabilmente il diffusore aveva le sospensioni sbriciolate ed è stato fatto funzionare a lungo e magari pure ad alto volume in queste condizioni. Il risultato è che la bobina mobile si è rovinata. Prova a muovere, con le dita, i woofer avanti e indietro, gentilmente. Se il movimento è libero e perfettamente elastico il problema è altrove, se invece senti dell'attrito o un rumore di qualcosa che sfrega, allora le bobine mobili sono da riparare. Cercare un'altra coppia di woofer originali da sostituire potrebbe essere impresa ardua pertanto ti consiglio di rivolgerti a un professionista serio che ripara altoparlanti (ad esempio Canini Altoparlanti) e sottoporgli i tuoi woofer. Oppure, se fossi pratico con il fai-da-te, potresti provarci anche da solo, in questa
pagina PDF c'è un tutorial che ti spiega come si fa. È un lavoro delicato e di precisione, qualora non avessi una men che buona abilità manuale ti sconsiglio di intraprendere questa strada.
Se i woofer fossero invece sani le altre cose che dovresti controllare sarebbero i potenziometri di regolazione di questi diffusori, magari sono ossidati, e i componenti del filtro crossover, che sostituirei comunque con altri nuovi di medesime caratteristiche.
Questi ultimi due interventi sarebbero comunque benefici in termini di qualità sonora globale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio buon pomeriggio,
Ti scrivo avendo seguito il tuo
consiglio per l'acquisto di un dac sui 2000 euro: la scelta è caduta sul Nad m51, che dire...grazie, grazie, grazie! Non lo avevo preso in considerazione, ma ero certo che il tuo consiglio avrebbe centrato l'obiettivo e così è stato. In Italia il prezzo era di circa €1800 scontato (listino è €2044) ma l'ho preso in un negozio in Austria: mi è arrivato dopo 10 gg. Ho pagato € 1290 (listino Austria €1699 con inclusa Iva al 21%)...avrei anche pagato qualcosa in più per prenderlo in Italia, ma il prezzo troppo alto ed altre cose che non mi sono proprio piaciute mi hanno fatto desistere.
Che dire.....ringrazio te ancora come esempio di onestà intellettuale.
Grazie,
Raffaele - E-mail: raffaele.fierro (at) gmail.com

LC
Caro Raffaele,
sono felice che il consiglio sia andato a buon fine. Per quanto riguarda il prezzo non posso che concordare con te: quando le differenze sono così eclatanti e, sostanzialmente, immotivate, non vedo perché uno debba essere obbligato ad acquistare in Italia. Il nostro mercato interno è drogato, lo diciamo da sempre, ma gli operatori del settore continuano in questa politica dei prezzi francamente incomprensibile, specie in tempi di mercato globale e di crisi di vendite. Forse si ricordano ancora i bei tempi nei quali queste cose non si sapevano e gli appassionati non avevano possbilità (semplici) per acquistare all'estero. Nel tuo caso stiamo parlando di 500€ di differenza su un prezzo totale di 1800€, è francamente eccessivo. Ripeto ancora una volta: sarei ben lieto di ospitare le opinioni di operatori del settore che abbiano voglia di spiegarci come mai ci siano queste differenze di prezzo tra paesi addirittura confinanti come in questo caso.

Qualche giorno fa è mancato, facendo quel che amava fare di più (suonare e cantare su un palco) il cantautore italiano Mango. Mi piace ricordarlo con queste bella e intensa interpretazione di un classico immortale come One degli U2, pubblicata nel suo ultimo lavoro "L'amore è invisibile", del 2014.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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