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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 7/2/2015 - 14/2/2015

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  1. Re: Consulenza per posizionamento diffusori
  2. Duevel Bella Luna
  3. Consiglio DAC con 500€
  4. Re: Da vintage a moderno
  5. Ancora sul vinile e la sua pulizia
  6. Re: Problemi con l'analogico
  7. Nuovi diffusori bookshelf
  8. Impianto per il rock con 1500€
  9. Diffusori da pavimento con 1500€
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Consulenza per posizionamento diffusori
Ciao Lucio,
questa mia lettera fa seguito ad un'altra (
Consulenza per posizionamento diffusori) che ti inviai ad ottobre. Premesso che l'ambiente è rimasto quello indicato nell'immagine allegata compreso il mobilio e che sopratutto ti ricordo NON ESSERE IN SCALA, nel frattempo ti aggiorno sulla situazione riguardo il posizionamento dei diffusori che risulta ancora problematica. I due armadi nella cartina occupano l'intera parete all'ingresso dove in precedenza era situato l'impianto mente il comò è piazzato al centro di quella più lunga libera dal letto. I due diffusori sono stati posizionati sulla parete rimasta con la finestra di lato dal letto. La posizione di ascolto su sedia è difronte con dietro gli armadi ovviamente.
I vantaggi sono:

  1. discreta possibilità posizionamento dei diffusori, specie di quello di destra senza impicci. Nel complesso vanno spostati ogni volta in fase di ascolto.
  2. libero posizionamento del punto d'ascolto destra>sinistra anche questo dinamico durante la riproduzione.
Gli svantaggi:
  1. vanno angolati fortemente e guai a spostarsi troppo dal centro d'ascolto.
  2. i diffusori sono un po' in mezzo alle scatole (in particolare uno impedisce un po' l'accesso alla finestra) e comunque più di tanto non si possono avvicinare onde evitare il famoso effetto "cuffia".
  3. le ante degli armadi dietro riflettono il suono anche se ho ovviato parzialmente con un tessuto steso dietro sempre alla bisogna.
Ho comunque letteralmente rivoltato come un calzino tutta la stanza per capire come posizionare questi monitor. In particolare, essendo una camera da letto, ho cercato di tenere bene in considerazione che è una stanza che deve essere accogliente e sopratutto riposante in tutti i sensi, non è uno studio!
Il tuo suggerimento era di mettere i diffusori sul lato più lungo con niente in mezzo ma ciò è problematico in quanto due armadi accostati come adesso non consentono di tenere la giusta simmetria oppure obbligano a tenere i diffusori forse troppo vicini fra loro. Il motivo è che l'ingombro va calcolato con le ante aperte di quello più prossimo al diffusore di sinistra mentre dalla parte opposta c'è sempre una finestra che dovrebbe aprirsi :-)
Se provo a mettere un solo armadio dei due, pure se messo di taglio sempre sulla parete corta in prossimità della porta, questo "ruba" spazio sulla parete più lunga, creando un specie di nicchia. Ergo il diffusori di sinistra DEVE essere spostato più verso il centro anche se meno rispetto la situazione con i due armadi accostati.
Ancora, se metto un armadio per parete, sempre lasciando libera quella più lunga, necessariamente il comò che prima aveva il suo posto difronte al letto, adesso si troverebbe proprio in centro alle casse. Aggiungiamoci che non è possibile assolutamente inserire né una sedia né tanto meno una poltroncina a fianco del letto in nessun modo. È obbligatorio ascoltare dal letto, cosa che io non trovo comoda specie se devo sedermici in mezzo.
Giusto per essere chiari: le dimensioni dei mobili sono tali che occupano molto dei circa 12mq, forse nell'immagine l'impressione era diversa...mi rendo conto. L'alternativa che io vedo è quella di liberare la parete di fronte a quella con la finestra e usare due mensole così: http://www.karmaitaliana.it/catalogmedia/docs/SP_100T_6705.pdf per appendere i due diffusori più in alto e conseguentemente orientarli verso il basso.
[Supporti Karma]

Gli armadi li metto sulla parete lunga e il comò può andare sotto le casse. La posizione di ascolto rimarrebbe sempre il letto che sposterei sul fondo (parete con finestra), però potrei sedermici sul lato lungo e non ai piedi..dettaglio non di poco conto.
Se utilizzo la tua posizione suggerita, pur con le staffe, mi ritrovo ad ascoltare o sdraiato o ai piedi del letto, quindi piuttosto vicino, o scomodamente seduto in mezzo (e sarebbe comunque l'ideale). Il mio obbiettivo è avere una parete libera per poter distanziare più possibile i monitor, subito dopo ho bisogno di una posizione comoda di seduta. La distanza fra le Tannoy è molto importante, come ho avuto modo di verificare. Più importante anche della vicinanza agli angoli!
Ho notato che si perde molto avvicinandole oltre un certo limite (nel mio ambiente facilmente avvicinabile) anche se consentono un ottima dispersione e che gradirebbero essere messe quasi parallele. Funzionano praticamente all'opposto dei minidiffusori, che è appunto il motivo del loro acquisto ;)
La posizione d'ascolto non è meno importante come possibilità di spostamento anche solo longitudinale. Se posso ottenerla senza ante riflettenti dietro ancora meglio ;-)
Cosa ne pensi?, che controindicazioni ci sono ad usare due robuste staffe per diffusori ad altezza superiore al normale?
Ho visto monitor in studio posizionati in alto e orientati di conseguenza, proprio come i miei seppur di pezzatura più grande (dai 12" in sù). Vantaggi:

  1. Senza stand ho più possibilità di muovermi liberamente nella stanza
  2. i diffusori possono contare su uno spazio sgombro in mezzo sempre e comunque.
  3. aumentata distanza dal punto d'ascolto grazie all'altezza da terra
  4. ante armadio spostate di lato, non più posizionate dietro le orecchie
  5. possibilità di ascolto dal letto senza sdraiarsi ma comodamente seduti sulla lunghezza.
Svantaggi:
  1. Più vicinanza alle pareti laterali, ma comunque non di più rispetto la posizione attuale.
  2. Vicinanza soffitto che credo andrà trattato
  3. Estetica?
È tutto, grazie per l'attenzione che vorrai concedermi.
Saluti,
Francesco - E-mail: frankmyself706 (at) hotmail.com

LC
Caro Francesco,
è abbastanza importante che io possa vedere piantine realizzate correttamente, con tutte le misure in scala, altrimenti non posso fornire consigli sensati se ciò che sembra uno spazio ragionevole in realtà non lo è! Anche qualche foto, in genere, aiuta a capire meglio la sistemazione del tutto, impianto e arredi. Ora, stante la situazione e visto il tuo impegno nel cercare soluzioni alternative, posso anche darti il mio benestare (!!!) per i supporti a muro, purché sia chiaro che in questo modo ti dovrai scordare la ricostruzione di un palcoscenico 3D un minimo credibile. Il soffitto non è necessariamente un problema, bisogna vedere quanto vicini ad esso saranno i diffusori. Questa è, di fatto, una tipologia di posizionamento pro e non a caso questo tipo di supporti sono molto usati in tale ambito dove le esigenze, evidentemente, sono molto diverse da quelle prettamente HiFi, per cui temo dovrai fare di necessità virtù.
Continuo a pensare che una leggera coppia di esili torri da pavimento avrebbe avuto più fortuna in tale contesto così sacrificato: il loro grande vantaggio, infatti, è quello di occupare, sul pavimento, lo spazio di una piccola piastrella e di essere agevolmente riposizionabili per ogni eventualità.
I bookshelf impongono l'uso di stand, di mensole o di supporti a muro come quelli in foto...a me sembrano compromessi ben più pesanti da accettare. Quando si pianifica l'acquisto di un diffusore bisognerebbe valutare bene questi aspetti. Non basta che suoni bene o sia bello da vedere, occorre pensare a come integrarlo in ambiente domestico in maniera tale che possa rendere come si deve.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Duevel Bella Luna
Caro Lucio,
affascinato dalle mie
Duevel Planets, da tempo accarezzavo l'idea di passare ad una delle sorelline più grandi (pensavo alle Venus, 3500 euro). Vagando per un sito tedesco di hifi nuovo e usato ho visto che proprio un negozio di Monaco di Baviera, città nella quale vivo, vendeva quasi a metà prezzo un paio di Bella Luna (che di listino costano ca. 7700 euro), usate solo in esposizione e quindi praticamente nuove con garanzia completa. Che dire, un segno del destino? :) Non ho perso l'occasione e sono andato a sentirle. Che piacevole sorpresa, poi, scoprire che il negoziante è il signor Willi Bauer...sì, proprio il proprietario e costruttore della Bauer Audio. Ho trovato le Bella Luna semplicemente fantastiche! Le ho ascoltate con un SUPERNAIT2 e con un integrato della LAVARDIN (generi ascoltati: barocco, classica orchestrale e jazz). Con il LAVARDIN il suono era dettagliato, pulitissimo ma un po' "distaccato". Poi venne il Naim: forse un tantino meno preciso ma, ragazzi, molto più coinvolgente, entusiasmante, rotondo! Insomma, te la faccio breve, le ho acquistate pensando che un paio di Bella Luna praticamente nuove per 3900 euro non le avrei più trovate tanto facilmente. Ora il quesito: visto che ho deciso di mandare definitivamente in pensione il mio QED A240, inadeguato alle nuove regine, ti viene in mente un integrato che possa armonizzare con le Bella Luna meglio del Supernait2? (Il signor Bauer diceva che le Bella Luna si trovano molto a loro agio anche con i valvolari. Tu che ne pensi?). Già che ci sono ti disturbo per chiederti un parere sulla sistemazione (le Bella Luna mi arriveranno a giorni). La mia situazione attuale è questa (stanza: 6,20m x 4 m):

[Sala d'ascolto]

Mi piacerebbe che l'impianto non stesse fra le casse (soprattutto per via del giradischi), quindi ho pensato a queste soluzioni:

[Sala d'ascolto]

...più distanza dal muro posteriore (potrei arrivare anche a 1 metro) ma meno dai muri laterali (al massimo 70 cm). Oppure:

[Sala d'ascolto]
Cosa mi consigli?
Scusa per la lettera molto lunga e grazie!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco,
intanto complimenti per le immagini 3D, molto belle e che finalmente aiutano il sottoscritto a visualizzare bene la disposizione di arredi e impianto. Le descrizioni verbali, come ho già detto altre volte, aiutano se a farle è uno col talento narrativo di Moravia, altrimenti generano in chi legge, privo di supporti visuali, solo una grandissima confusione! Delle due nuove soluzioni prospettate mi piace la seconda, anche se comunque tra i due diffusori preferirei ci fosse il vuoto, vedi se riesci a non mettere alcun elemento d'arredo.
Va benissimo non mettere l'impianto tra i diffusori ma tale sforzo non può essere poi vanificato dall'inserimento di un altro elemento di disturbo, persino più ingombrante, da quel che capisco dal disegno.
Complimenti anche per la scelta e l'acquisto delle Bella Luna, eccellenti diffusori che ti sei portato a casa a un prezzo davvero invitante! Per la loro amplificazione io, in tutta sincerità, continuerei con uno stato solido ben energico e controllato, proprio come Naim. Visto che le hai già valutate con questa amplificazione, sai già cosa aspettarti...e il suono Naim lo hai descritto con grande precisione! Il SuperNait si trova anche usato, e cercando bene in UK dovresti riuscire a portartelo a casa con una spesa non eccessiva. Altrimenti valuta un Nait XS, che non ha molto da invidiare al SuperNait, vedi un po' che impressione ha fatto all'audiofilo felice di questa settimana!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio DAC con 500€
Egregio direttore,
Prima di tutto è dovere ringraziarla per il servizio che lei ci offre con tanta passione e professionalità! Mi chiamo Enzo ho 35 anni e le scrivo ovviamente per porgerle alcuni quesiti. Avrei bisogno di un dac per aggiornare il mio tanto amato impianto ad una lettura ed interpretazione della famigerata musica liquida. Il mio impianto:

Con un budget di circa € 500, anche usato, quale dac potrei inserire nella mia catena? Ed eventualmente con quale cavo di segnale collegarlo? Per mettere insieme l'impianto mi ci sono voluti 10 anni e non vorrei fare errori come in precedenza, acquistando elettroniche che mal si adeguavano ai miei gusti ed ai miei componenti e quindi.....chiedo consiglio a lei.
Sarei veramente felice di ricevere anche una sua disamina sulla mia catena e se eventualmente lei ritenesse opportuno apportare qualche modifica. Purtroppo le devo confessare che al momento la sala (salone di circa 36mq a pianta aperta) non è trattata ancora, ma tutto sommato la timbrica sembra abbastanza corretta. Ascolto tutti i tipi di musica, o almeno ci provo!
Grazie di vero cuore per l'esperienza che mette a disposizione di tutti!!!!!! Senza TNT ci sentiremmo soli in mezzo ad un branco di lupi e penso di parlare a nome di molti.
Complimenti a tutto lo staff.
Saluti,
Enzo - E-mail: vincenzo_romano7 (at) icloud.com

LC
Caro Enzo,
mi piace molto il tuo impianto, amplificazione e diffusori in particolare. Anche l'abbinamento SP9/Model 5 mi sembra azzeccato. Le sorgenti forse sono entrambe un po' sottodimensionate rispetto alla classe di ciò che segue, avrai modo e tempo per provvedere. Se la stanza non ha alcun tipo di attenzione acustica credo che il primo punto dove intervenire per migliorare il tutto sia proprio quello.
Per quanto riguarda gli errori che si commettono nell'assemblare un impianto HiFi...alzi la mano chi non ne ha commessi, il sottoscritto in primis! È così che si impara, sempre e soltanto dai propri errori. Altre volte si è portati a giudicare errori delle scelte che, nel momento storico nel quale sono state fatte, potevano avere un senso ben preciso. I gusti poi cambiano, in genere evolvono, e le esigenze pertanto mutano. Oggi non credo acquisterei più alcuni componenti che ho acquistato in passato ma all'epoca erano semplicemente perfetti per lo scopo.
Tutto ciò premesso, posso dirti che in quella fascia di prezzo da te indicata (500€) non è che ti debba aspettare chissà quali differenze sonore tra DAC diversi. Alcuni classici coi quali è davvero difficile sbagliare potrebbero essere: Cambridge Audio Dac Magic Plus, NAD D1050, Arcam IR DAC o Solo RDAC, ProJect DAC Box DS. Vedi se ti riesce di ascoltarne qualcuno all'interno della tua catena e decidi di conseguenza. Per i cavi mi devi perdonare ma da anni non forniamo più consulenza su questi amati/odiati componenti audio.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Da vintage a moderno
Ciao Lucio,
Ti ringrazio per la velocità della
risposta data ai miei quesiti. Devo fare ammenda, in quanto nella mia precedente lettera non avevo specificato il budget da dedicare all'aggiornamento dell'impianto, devo dirti che posso dedicare decisamente qualcosa in più rispetto a quanto erroneamente ho forse fatto credere (intendo, quando descrivevo scenari di offerte di prodotti con prezzi elevati a mio avviso, e la potenziale tendenza ad offrire prodotti sempre più onerosi e di fascia alta).
Potremmo andare oltre il VELA amp che mi hai consigliato, ho ascoltato un equivalente ampli integrato della VIETA Spagnola, Azienda solida nata nel 1954 (ben prima che nascesse il sottoscritto) il modello: Vieta VH-HA100BK, un ampli molto generoso e ben suonante ad un costo che si aggira sui 358,00 €. (in rete si può acquistare intorno ai 185,00 €.).
Ma come detto andiamo oltre, la mia scelta tendenziale descritta volgeva verso il NAD C375BEE da completare con il modulo Phono, in alternativa avevo indicato l'accoppiata suggeritami Pre NAD C165BEE ed il C275BEE, infine come ciliegina sulla torta non mi sarebbe dispiaciuto il NAD M3, in quest'ultimo caso la sorte (commerciale...) ha fatto si che il NAD M3 sia andato fuori produzione e a catalogo non esiste più (fonte importatori diretti Italiani del marchio), così che il componente di quì a breve lo si potrà trovare fortemente deprezzato sia come nuovo ed anche ancor di più nel mercato dell'usato (con le dovute attenzioni si potrebbe portarlo a casa alla golosa cifra di 1000,00 €.).
Per quanto riguarda i diffusori, il modello che ti avevo indicato della VEF, effettivamente non l'ho mai ascoltato dal vivo, per la mia scelta mi ero basato sulla recensione estremamente positiva ed esame che ho avuto modo di leggere sul sito "Non Solo Audiofili" del Signor Alfredo Di Pietro, persona che probabilmente conoscerai dato che in passato ti ha fatto anche un'intervista.
Girando per i vari negozi di HiFi, ho ascoltato diverse combinazioni di ampli e diffusori, per quanto riguarda i diffusori devo dire che alla fin fine corrispondono un pochettino all'incirca alla fascia di prezzo delle DYNAVOICE Definition DF-8 e le DYNAMITE 12 (ascoltate anche con i NAD), e cioè troviamo anche Kef, Wharfedale, Martin Logan Motion, Dali etc...., con un prezzo che si aggira da 800,00 a 1000,00 €. (oltre alle offerte già descritte in precedenza, con prezzi da pazzi).
Mi hanno piacevolmente colpito le Definition DF-8 e le Dynamite 12, però queste ultime ho notato che adottando un sistema di tweeter a tromba, tendono a spararti il suono in modo troppo diretto (vedrei bene dei diffusori con tweeter a tromba ma accoppiati di pari passo a dei woofer caricati anch'essi a tromba... il tutto combinato con una sezione dei medi calibrata, ma intendiamoci.... il costo salirebbe anche di molto... sappiamo bene di cosa andiamo a parlare!).
Per quanto riguarda la fonte CD sognerei un Oppo, ma tenderei per risparmio ad un componente NAD della BEE (come già scritto in privato, non sono un patito della musica digitale... ma vabbè..... preferisco i nastri e le bobine...)
Il punto dolente, per il quale veramente troverei difficoltà nella scelta risulta essere quello della ricerca del trasduttore fonografico, mi spiego: ho effettuato una piccola ricerca a riguardo, ed ho notato che ci sono trasduttori fonografici che a volte effettuando un paragone di costo superano anche di molto il prezzo di un ampli integrato o di una buona coppia di diffusori acustici.... ed il problema consiste nel fatto che ce ne sono di troppe e varie... (un tempo... esistevano solo la Stanton, la Pickering, la Shure.... e poi il nulla....).
Concludendo, spero di averti chiarito i dubbi ingenerati da una mia forse mancata descrizione minuziosa di quanto aspiro ad ottenere, ti chiedo se l'accoppiata NAD e DEFINITION DF-8 o DYNAMITE 12 sia giusta, scartando le VEF che nonostante tutto mi sembrano decisamente buone sulla carta e dalla recensione del Sig. Di Pietro, infine quale modello di fonorivelatore?
Cordialissimi Saluti,
Domenico - E-mail: udtech (at) tin.it

LC
Caro Domenico,
non conosco i modelli Dynavoice che hai ascoltato tu, io ho recensito un modello bookshelf, il DM-5, trovandolo dotato di un ottimo rapporto qualità/prezzo, pur non essendo privo di difetti. Posso solo dirti che le DF-8 montano, se non ho visto male, gli stessi altoparlanti delle DM-5, in gamma medio-alta, quindi il suono in questa porzione dello spettro non dovrebbe essere molto diverso da ciò che ho ascoltato io. La serie Dynamite non la conosco, ma credo si rivolga a un pubblico diverso, vista anche la presenza di driver a tromba. Mi aspetterei, a naso, un carattere in stile Klipsch, ma forse mi sbaglio.
Io continuo a stare sulle mie posizioni e cioè a consigliarti prodotti più classici, con una storia di presenza sul mercato italiano un po' più lunga. Questa mia posizione, la volta scorsa, ha fatto molto alterare un distributore HiFi, perciò aggiungo a queste mie considerazioni un elemento: alla fine della fiera sei tu che spendi i tuoi soldi, io posso solo darti delle indicazioni su ciò che CREDO sia meglio nella tua situazione, ma mi guardo bene dal porre veti ;-)
Per quanto riguarda l'amplificazione, ad esempio, non capisco perché tu voglia spendere così tanto, quando il budget destinato ai diffusori è così limitato. Io preferirei un ampli da 500€ accoppiato a dei diffusori da 1500€ e non il viceversa. Il Vela o un Rotel entry-level, entrambi dotati di stadio phono, fanno la loro bella figura anche in impianti impegnativi.
Per quanto riguarda la scelta della testina, esistono anche in questo caso dei marchi storici abbastanza sicuri, uno su tutti Ortofon, ma anche Grado o Goldring. Fissa un budget e decidi di conseguenza.
Infine, per la sorgente digitale, se ti serve multimedialità cerca pure un Oppo usato, altrimenti un NAD o un Rotel entry-level andranno più che bene.
Dimenticavo: la tua filippica contro il digitale ha avuto risposta la settimana scorsa, forse ti è sfuggita!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora sul vinile e la sua pulizia
Ciao Lucio,
Ti invio un'altra lettera alla redazione sull'argomento vinili. Oggi mi hanno dato del “maniaco vinilico” che non è bello se si pensa al vinile indossato :-) C'è vinile e vinile ovvero cosa ho dedotto dopo il lavaggio a ultrasuoni di alcuni LP. Pur entusiasta della costruzione e del funzionamento della mia pulisci dischi a ultrasuoni, ho avuto dei dubbi sull'efficacia del lavaggio (che comunque continua ad avere evoluzioni e miglioramenti). Che i dischi siano puliti ne ho la prova, dopo averne ascoltati una ventina ho constatato che sulla puntina non è rimasto alcun residuo di polvere, vi ricordate, quella “croppa” (dal lombardo) che avvolgeva la puntina e che a volte portava alla distorsione del suono e che si puliva con pennellini in pelo di cammello o con liquidi magici e addirittura lo “Zerodust” (che ho comperato in Giappone) che è un gel sul quale si appoggia la puntina e questo ritiene la polvere e pulisce a fondo il diamante.
Ma mi sono sorti dubbi sui rumori, sarà per la qualità del vinile e su come sono stati usati? Ho lavato dischi dei quali so tutta la loro storia, poiché li ho comperati nuovi ascoltati poco, una volta li registravo su cassetta (bei tempi), ho lavato dischi acquisiti da amici che mi hanno ceduto poiché non li ascoltavano più (hanno buttato o eliminato incoscientemente il giradischi), dei quali so con cosa li sentivano e dischi che ho comperato in mercatini dell'usato in Italia e all'estero.
I test li ho fatti con un ascolto in cuffia, attrezzo che non amo molto, che ha il vantaggio/difetto che fa risaltare molto di più i dettagli ma anche i rumori di fondo. I miei dischi che ho lavato e riascoltato sono al 98% perfetti, si sente per forza qualche piccolo rumoretto, ma il motivo ve lo spiego in seguito parlando della qualità del vinile, anche quelli delle discoteche di amici sono messi molto bene, invece quelli comperati nei mercatini dell'usato hanno per la maggior parte problemi. Principalmente poiché sono stati suonati con pesi delle puntine eccessivi e hanno arato i solchi, non dimentichiamo che già un grammo o due su superfici infinitesime come quelle delle puntine fanno tonnellate al centimetro quadro. Più sono vecchi e più si sente questo problema, un tempo con le testine piezoelettriche avevano un peso di lettura alto che stressava il vinile, per non pensare che alcuni mettevano la moneta da 100 lire sulla puntina per “sentire meglio”.
Ma poi c'è vinile e vinile. Vi faccio un esempio, trovandomi per lavoro a Sao Paulo in Brasile ho trovato vari negozietti pieni di LP, CD, DVD e cassette video e audio usati; una pacchia per i maniaci come me. Ho comperato alcuni vinili “made in Brazil” e uno di questi (Deutsche Grammophone Carl Nielsen Sinf. N° 4 H. Von Karajan del 1986) era ancora sigillato “nuovo”, appena aperto ho constatato che il vinile era bello ma molto leggero come grammatura e anche leggermente opaco (fungosità?), l'ho lavato ed è tornato lucido (ma con alcune striature piccolissimi graffi), ma all'ascolto ho avuto l'amara sorpresa che il suono, pur essendo buono, aveva zone con un rumore di fondo fastidioso. Allora ho fatto la prova con lo stesso disco (la stessa matrice penso) che anni fa comperai in Italia, ma di produzione tedesca, di grammatura superiore e mai lavato. In questo nei pezzi critici il rumore di fondo non esiste e in generale un buon suono. Sia il peso del vinile che anche il livello qualitativo sia diverso. Mi piacerebbe avere la possibilità di provare la durezza della materia prima ma non ho il durometro sottomano. Magari anche una minor cura dell'estrazione dallo stampo e altri fattori (compreso lo stoccaggio) possono aver influito.
Avendo affinato l'orecchio in cuffia al rumore di fondo ho fatto l'ultimo test. Ho estratto due nuovi LP in vinile di 180g e mai ascoltati. Appena messo la puntina nei solchi nessun rumore poi l'incanto della musica del vinile. Ergo c'e vinile e vinile e sebbene il lavaggio sia efficace la qualità della materia prima è fondamentale come l'uso e lo stoccaggio.
Nei mercatini si trovano incisioni rare, ma non sempre ci appagheranno all'ascolto. Lavorando per la ditta che ha inventato il moplen, mi è stato detto che erano stati sperimentati sistemi per la realizzazione degli LP in questo materiale con ottimi risultati, ma poi la potenza delle multinazionali leader della produzione del PVC ha fatto morire questa ottima realizzazione; uno dei grossi vantaggi del moplen era la resistenza meccanica, la tenuta alla temperatura e la bassa elettrostaticità.
Avvierò la ricerca di questa tecnica, per mia cultura, se qualche d'uno ha notizie di ciò me lo faccia sapere.
Antonio - E-mail: aepiccardi (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
che la qualità di stampa degli LP sia altamente variabile da Paese a Paese e per etichetta discografica è un fatto ben noto da sempre, tanto che nei tempi d'oro si cercava con attenzione di evitare le stampe italiane, prediligendo quelle tedesche, inglesi o americane, di norma di qualità superiore. Il materiale del supporto è importante, ma non è fondamentale: molto di più contano la qualità e la cura nel processo di stampa, dalla matrice fino alle copie successive. Le modalità di stoccaggio, certo, possono influire, ma questo può alla peggio causare ondulazioni e deformazioni varie, a meno che non si conservino i dischi in ambiente umido e allora certamente ci può essere la formazione di muffe e funghi. Che il peso in sé non sia una discriminante lo prova il recente revival delle stampe in vinile 180 grammi che tante etichette si sono apprestate a realizzare, per cavalcare l'onda della riscoperta del vinile. La qualità del supporto poteva anche essere buona, ma in tanti casi il master dal quale veniva estratto il materiale audio era molto lontano da quello originale, anzi si narra che talvolta venissero usati come fonte i CD, dai quali poi il segnale analogico veniva estratto chissà con quale cura.
Quindi attenzione a non generalizzare: tanti sono i fattori che concorrono al buon suono di un vinile, ma la serietà di chi li stampa ha un peso sicuramente maggiore rispetto al resto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Problemi con l'analogico
Ciao Lucio, Ciao Andrea,
dopo aver letto la
rubrica della posta di questa settimana, visti i problemi riscontrati da Andrea sul suo giradischi, ho pensato condividere con voi l'esperienza maturata con il mio Project RPM 10, del quale, premetto, sono pienamente soddisfatto. Ho riscontrato anch'io una differenza di peso della testina (utilizzando la bilancina digitale Project) di qualche centesimo di grammo, a seconda che la misura venga effettuata sul bordo esterno o nella parte più vicina al perno del piatto. Questa differenza, secondo me, è data dal campo magnetico generato dal sistema di contro magneti posti sotto il piatto in posizione centrale (direi che anche l'Extension è dotato di medesimo sistema), che pur in maniera minima, tende a respingere verso l'alto la testina a mano a mano che questa si avvicina al centro del piatto ed ai magneti stessi.
Ho infatti notato che azzerando il peso di lettura e facendo fluttuare il braccio dalla posizione di riposo verso il perno del piatto, quando arriva più o meno sulla parte finale dell'ultima traccia di un LP il braccio tende leggermente ad impennarsi. Stessa prova fatta con il braccio sprovvisto di testina, il braccio rimane orizzontale per tutto l'arco. Confermo comunque quello che hai scritto tu, Lucio: sono variazioni talmente minime che non influiscono sul suono, la mia Benz wood SL ha quasi 1000 ore di lavoro sul groppone e funziona ancora egregiamente e se questi piccoli scostamenti fossero stati dannosi... ;-)
Con la Benz perfettamente dimata come TNT-Audio comanda, ho regolato il peso di lettura a 2 grammi e pur mettendo l'antiskating al massimo ed il giradischi perfettamente in bolla, utilizzando un disco non inciso il braccio scivolava lentamente verso l'interno (Lucio non sgridarmi, lo so che non è il metodo migliore per regolare l'antiskating, lo uso di solito per le macro regolazioni :-)). Ho risolto il tutto aggiungendo un piombino da pesca da 1 grammo al pesetto in dotazione e per migliorare ancora di più tutto il meccanismo, ho lubrificato con olio al silicone la guida del filo e sostituito il filo stesso di nylon con un capello (genera meno attrito del nylon e usando un buon balsamo il suono potrebbe essere più morbido e setoso :-)).
Risolto questo piccolo problema, il Project mi sta dando grandi soddisfazioni, estraendo emozione da ogni singolo solco dei miei amati LP.
Sperando che questa mia piccola esperienza possa essere utile ad Andrea e ringraziando immensamente Lucio per l'impegno, la disponibilità nei confronti di tutti i lettori, la dedizione e la costanza che ha nel curare GRATUITAMENTE il fantastico TNT AUDIO, vi auguro una buona serata ed un buon fine settimana.
Ivan - E-mail: tozzi.ic (at) gmail.com

LC
Caro Ivan,
grazie a te per questo prezioso feedback e la tua esperienza con un giradischi ProJect. È curioso che sia necessario potenziare ulteriormente l'antiskating rispetto alle impostazioni di fabbrica, come se questo fosse insufficiente per qualche tipo di testina. Il metodo del disco liscio non è granché ma, come giustamente dici tu, fornisce un'idea di massima e certamente non è normale che la testina tenda in maniera così evidente a scivolare verso il centro del piatto. Curioso abbia deciso di utilizzare un capello come sostegno del pesetto dell'antiskating...io, e immagino tanti altri audiofili, dovrei ricorrere a un donatore sano :-)
Anche un filo di seta potrebbe funzionare altrettanto bene, comunque.
Grazie ancora e attendiamo buone notizie risolutive dall'amico Andrea alle prese con il suo riottoso ProJect.
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori bookshelf
Gentilissimo direttore, intanto complimenti per rigoroso il lavoro che fate, scevro da sponsor, mercatini ed altre chincaglierie varie ma evidentemente mosso da un infinita passione che credo non abbia eguali nel panorama dell'editoria in genere, e di questo settore in particolare.
Ma veniamo a noi: un anno fa mando in pensione il mio impianto "sonycaciarone" di fine anni '80 ed entro ufficialmente nel mondo dell'hi fi con tutte le nevrosi del caso. La mia scelta cade innanzitutto su un venditore competente ed onesto che mi consiglia un abbinata Sonus Faber Toy Speaker - Cambridge Topaz M10, non male. In breve tempo però mi rendo conto che ho bisogno di un po più di "volume", il Cambridge suona bene ma è veramente troppo "moscio", mi capita un'occasione, Creek 5350SE perfetto, non me lo lascio sfuggire, ne sono estasiato, non so lei che ne pensa ma a me continua ad impressionare ogni volta che lo ascolto.
Ora sto pensando al cambio dei diffusori, ed e qui che volevo un suo consiglio, sono obbligato a riporli su una libreria in una stanza "finemente arredata" (vedi moglie e figli) di 25mq, le Toy sono molto piacevoli, sorprendenti per le loro dimensioni, ma sono pur sempre mini speakers, vorrei trovare qualcosa che al pari della qualità mi dia qualche sensazione in più sulle orchestrazioni con un impatto sonoro un po più pieno anche per qualche brano rock bello energico.
Il mio budget si aggira sui mille euri più eventuale permuta delle Toy, avevo pensato a delle S.F. Minima vintage usate, o a delle Harbeth di cui ne sento parlare un gran bene. Il mio impianto si completa con un piatto DUAL 504 con una puntina Ortofon da 50 euri, pre-phono pro-ject da 60 euri e un lettore CD SONY XE370 avanzo del recente passato.
Attendo sua cortese risposta.
Saluti,
Fabio - E-mail: codfab (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
ottima scelta il Creek, buon ampificatore integrato, certamente un gradino sopra il pur onestissimo Cambridge, d'altra parte la classe di prezzo dei due è abbastanza diversa.
Il mio parere sul cambio di diffusori è questo: secondo me non hai ancora ascoltato le Toy al massimo delle loro possibilità e questo per almeno due ordini di ragioni. Innanzitutto la disposizione, sacrificata e che comprometterebbe COMUNQUE il risultato finale di qualunque bookshelf più raffinato che andresti a scegliere e in secondo luogo le sorgenti, sia analogica che digitale, decisamente al di sotto della classe degli altri due componenti. Io spenderei qualcosa per migliorare giradischi (con una testina, magari ancora Ortofon, ma di qualità superiore) e lettore CD, visto che il tuo Sony attuale è un entry-level, persino con troppi anni sulle spalle. Fissa un budget e decidi di conseguenza, marche e modelli li trovi facilmente spulciando un po' di volumi di questa stessa Rubrica.
Se volessi comunque insistere con un cambio di diffusori, evita assolutamente di prendere altri mini. Cerca semmai dei bookshelf più di sostanza, ad esempio tra le offerte di ProAC, Chario, Aliante, Diapason che abbiano woofer e litraggi generosi! Mai e poi mai mi metterei nei guai con una coppia di schizzinose Minima o di austere Harbeth (LS3/5A magari!). Visto che desideri un suono più generoso e di impatto, non sarebbero queste ultime due le scelte migliori, questo è certo!
Immagino che le Minima o le Harbeth siano frutto di un consiglio da forum! È chiaro che se tu chiedi a un audiofilo quale minidiffusore prendere per ottenere un suono migliore delle Toy Speaker questo ti consiglierà le Minima e le LS3/5A. Peccato che tu stia cercando ben altro! :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Impianto per il rock con 1500€
Buongiorno,
ringrazio sin da ora la disponibilità, mi permetto di proporre il mio quesito in quanto Lei caro direttore è correo della situazione attuale! Mi spiego meglio: ho recentemente acquistato il sistema audio Scythe 2100 con casse Krocraft (da lei recensito) che uso in una piccola stanza e mi è tornata la passione per i CD. La cosa mi costringe a correre ai ripari dotandomi di un sistema adeguato anche per la sala di cui allego piantina (file di dimensioni minime). La conformazione della stessa e gli spazi obbligati dall'arredamento mi mettono in difficoltà nel valutare gli acquisti. Ecco perchè chiedo qualche consiglio.
Le casse possono stare distanti massimo 1,50-1,60 mt tra di loro addossate (massimo a 20-30 cm) ad una parete di 2,5 mt. Il punto di ascolto è di fronte a circa 3mt. La sala come si vede dal disegno si sviluppa in lunghezza per 7 mt ma devo sfruttare solo il lato corto di metà sala.
Ascolto per lo più hard rock es: Led Zeppelin. Deep Purple, Guns n Roses, Pantera, Metallica, Iron Maiden ma anche Elvis Presley ed i Beatles, ascolto anche altro ma vorrei un sistema valido soprattutto per rock/hard rock e un po' di metal se anche il resto si sente bene tanto meglio ma non è importante.
Attualmente sto usando un amplificatore 5.1. della Yamaha serie Ht 6130 (serie economica) le casse dx e sx sono due DIESSE di annata. Il lettore Cd/DVD è un Cambridge Audio 540d V2 (che mi pare abbia una bel suono e sarei tentato di tenerlo). Non mi interessa il sistema 5.1 per la musica e sono quindi disposto a cambiare amplificatore e diffusori solo per CD o eventualmente musica liquida (tramite un DAC ed un mini PC che però acquisterò successivamente). Sarei disposto a spendere attorno ai 1000-1500 €
Premetto che non sono a conoscenza della qualità però mi piacerebbe utilizzare delle torri come diffusori e leggo su alcuni forum che le Klipsch accoppiate ad un Rotel o un NAD sono una buona scelta per il genere. Non trovo però negozianti con tali configurazioni per un ascolto e mi chiedo se al di là delle voci di internet ci sia qualche altra accoppiata vincente.
Mi chiedo anche se con uno spazio così ridotto altre soluzioni possano essere più efficaci.
La ringrazio per la cortese attenzione,
Savino - E-mail: virtualfra (at) yahoo.it.

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Savino,
sono felice che il piccolo sistemino
Scythe ti abbia convinto ad ascoltare meglio la tua musica. Lo spazio a disposizione nella sala non è male, l'unica vera preoccupazione sarebbero quesi 20 cm di distanza dalla parete posteriore, se fossero 40 mi sentirei più tranquillo. In ogni caso una coppia di torri da pavimento la puoi spostare tranquillamente avanti e indietro a seconda delle esigenze.
Il genere musicale da te prediletto richiede impatto, dinamica, velocità e presenza di basse frequenze, quindi il primo nome che viene in mente è certamente quello di Klipsch, cui potresti aggiungere Focal JM Lab, Cabasse o JBL. La sorgente può stare tranquillamente al suo posto e come amplificazione valuterei qualcosa di non troppo aggressivo, come NAD, Arcam, Vela, Audio Analogue. Vedi se riesci ad ascoltare qualcosa di questi marchi, accoppiati ai diffusori citati.
Tieni conto che, in generale, le incisioni del genere musicale citato non eccellono per qualità sonora. I dischi dei Pantera, ad esempio, sono abbastanza disastrosi, quelli dei Metallica sono molto vari (buono il Black Album) ma gli ultimi sono un disastro, più volte citati come esempi di cattiva registrazione iper-compressa. Led Zeppelin e Deep Purple sono altalenanti (meglio i primi dei secondi, secondo me), accettabili i Guns'n'Roses. Presley e i Beatles sono limitati dalla qualità delle registrazioni pop dell'epoca mentre i dischi degli Iron Maiden, almeno quelli che conosco, non mi hanno mai entusiasmato. Se davvero volessi sentire del rock pesante che suona audiophile prenditi il primo disco dei Rage against the machine, recensito anche qui su TNT-Audio. Tutto questo per dirti che un buon impianto HiFi metterà ancor più in evidenza le differenze tra un'incisione e un'altra, rendendo intollerabili alcune e stupefacenti delle altre. Dovrai fartene una ragione!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Diffusori da pavimento con 1500€
Egregio Direttore,
ho un modesto impianto hi-fi, nel soggiorno di casa (di circa 16 mq), così composto:

che è utilizzato quotidianamente, per almeno un'ora, dalla mia famiglia nell'ascolto di musica di vario genere (classica, jazz ed un po' di rock) e a volume modesto. Vorrei migliorare, per quanto possibile, la resa dell'impianto sostituendo le vecchie casse Chario e, per far questo, sto vautando la possibilità di acquistare una coppia di diffusori a pavimento.
Ho avuto la possibilità di sentire suonare le Sonus Faber Toy Tower, le Opera Gran Mezza, le Audio Physic Yara II Evolution, le Indiana Line 665, le B6W 683 s2 e CM8. Purtroppo non ho avuto la possibilità, sinora, di ascoltare i diffusori suddetti con il mio amplificatore e nel mio ambiente ma ho cercato di utilizzare nelle prove, con il permesso di gentili rivenditori, CD musicali (jazz e rock) di riferimento che ho spesso ascoltato nell'impianto di casa.
L'idea che mi son fatto - del tutto personale - è che mi piacerebbe associare al mio impianto le Opera Gran Mezza o le Sonus Faber Toy Tower, perchè mi sembrano diffusori (in particolari i primi) molto equilibrati, con la gamma delle alte frequenze raffinata ma non eccessiva (non amo i tweeter troppo "aggressivi" perchè, a mio giudizio, non consentono ascolti prolungati), oltre che essere ottimi esempi del vero made in Italy (è probabile che il mio parere sia influenzato anche dall'estetica delle casse di mio gradimento.. ).
Non posso dire, però, allo stesso tempo, che gli altri diffusori suonino male, anzi: la mia l'impressione è, però, che le B&W siano caratterizzate da un ottima gamma media ma un po' sbilanciate verso gli "alti", le Indiana Line un po' "cariche" di bassi (con un suono che appare più "chiuso") e le Audio Physic discrete ma, forse, un po' di livello inferiore, anche se meno costose delle altre.
Ciò considerato, mi sarebbe di aiuto conoscere il suo autorevole parere, se potrà rispondermi, sull'adeguatezza dei diffusori da me considerati (quelli con il maggior costo si aggirano sui 1500 Euro la coppia) perchè non vorrei anzitutto acquistare prodotti non in linea con la categoria e le caratteritiche tecniche della mia modesta "catena" quando, come Lei ricorda sempre, un ruolo fondamentale nella qualità dell'ascolto spetta anche alle caratteristiche dell'ambiente.
Colgo infine anch'io l'occasione per ringraziarla della competenza, della chiarezza e della "concretezza" che contraddistinguono i suoi consigli pubblicati settimanalmente nella rubrica della posta di TNT.
Cordiali saluti.
Federico - E-mail: fzambell (at) libero.it

LC
Caro Federico,
sono d'accordo con te circa la scelta di una coppia di diffusori da pavimento, per ottenere un sostanziale upgrade del tuo attuale impianto. Il budget stanziato è assolutamente adeguato e dovrebbe consentirti, ambiente permettendo, un salto qualitativo sensibile. Probabilmente avresti un salto significativo anche spendendo qualcosa meno, valuta se non sia il caso di risparmiare qualcosa per acquistare un buon pre fono e una buona testina per il tuo giradischi.
Ti faccio i miei complimenti per le tue impressioni d'ascolto dei vari diffusori citati in quanto coincidono esattamente coi caratteri da me riscontrati, segno che, alla fine, è vero che conta il gusto personale, ma su alcune cose si riesce a essere tutti concordi. Credo pertanto che la tua scelta delle Opera sarà ottimale, ne hai colto la personalità e mi sembra che questa collimi perfettamente col tipo di suono che stai cercando. L'unica cosa che dovresti fare, prima di prendere una decisione definitiva, è quella di ascoltare questi diffusori con le tue elettroniche: sono piccole e non troppo pesanti, non dovrebbe essere difficile trasportarle in negozio. Ti dico questo perché l'accoppiata Audio Analogue ha anch'essa un suono abbastanza morbido in gamma medio-alta, non vorrei che la somma di caratteristiche simili porti a un risultato globale un po' eccessivo in questa direzione. Se questo fosse il caso, dovresti optare per dei diffusori leggermente più aperti e vivaci. Ripeto: è una questione strettamente personale, magari a te questa somma di caratteristiche piace ancor di più, però devi avere la possibilità di valutare direttamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Lucio un saluto,
Ti volevo aggiornare sul mio status e passarti un mio commento alla luce delle ultime mie modifiche. Penso che tra l'altro la mia esperienza possa essere utile per tutti I tuoi tanti lettori. Il mio impianto era a novembre scorso così composto:

Avevo già dato un acconto (per fortuna poca roba) per delle ProAC D15 usate da ritirare prima di Natale e mi apprestavo al grande passo con una certa trepidazione. Sul possibile cambio di ampli mi avevi suggerito di aspettare e soprattutto di abitursi nel frattempo a gustare la musica senza far intervenire i toni (vizio che mi ero portato avanti da tantissimo tempo). A fine novembre il mio vecchio Arcam cede definitivamente. E così, cambio di strategia. Addio ProAC e mi lancio in un paio di settimane nella scelta di un ottimo ampli sul quale costruire il mio prossimo impianto. Trovo un Naim XS usato, ma recente. Lo provo (con delle ProAC D15) e poi me lo porto a casa. Compro poi un phono NAD basic ma sufficiente per l'uso dei miei vinili.
Attacco tutti i cavi e..... Miracolo. Ho un altro impianto. Completamente. È come sentire nuova musica. Alti e medi perfetti e nitidi. Bassi eccellenti, profondi, veloci, mai confusi. Si sente ogni strumento in maniera chiara, separata. Sento cose che non sentivo prima. E devo dire che anche le mie vecchie casse sembrano rinate. Rendendo probabilmente al massimo delle loro potenzialità e probabilmente sfruttandole a tutto tondo. Sono contento. E adesso non sento più la necessità di avere i toni nell'ampli. Il motivo è semplice. Il suono che produce il Naim è già perfetto. I toni servivano a colorare il suono incorretto del mio vecchio Arcam.
Adesso rimarrò con questo set up per almeno un annetto. Poi cercherò di capire se il nuovo ampli è realmente sprecato; proverò nel frattempo a testarlo con 2 tipi di casse che potrebbero piacermi. Le Tannoy Sterling SE o le ProAC Studio 140 (un po' più grezze ed ignoranti delle D15, un po' troppo ingessate per i miei gusti).
Un saluto e a risentirci. E ovviamente grazie.
Andrea - E-mail: Tavella (at) costa.it

LC
Caro Andrea,
ottimo acquisto e, ovviamente, grande passo avanti abbastanza prevedibile! Il Nait XS è un eccellente amplificatore di classe media, mentre il tuo Arcam Alpha 6 è un onesto e dignitoso lavoratore ma che ovviamente sfigura davanti all'XS. Credo che, tra l'altro, gran parte del merito sia da ascrivere alle migliori capacità di pilotaggio del Naim, che probabilmente guida le tue casse in maniera più controllata e decisa. Ora, a piccoli passi, continua la strada dell'upgrade in direzione diffusori: io credo che ne sentirai delle belle...

Questa settimana vorrei proporre una diciannovenne per metà brasiliana e per metà libanese, con una voce che lascia senza fiato. Si tratta della straordinaria Luciana Zogbi che qui reinterpreta magistralmente All of me di John Legend. Solo piano e voce e, si dice, senza utilizzo di AutoTune. Capacità d'interpretazione, estensione, timbro, pathos, facilità di emissione...credo ne sentiremo parlare!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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