Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 2/5/2015 - 9/5/2015

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  1. Suono poco corposo
  2. Sostituzione diffusori
  3. Semplificazione impianto
  4. Upgrade amplificatore SA8500 o soluzione alternativa?
  5. Nuovo ampli e nuovi diffusori di classe budget
  6. Tandberg TLM 3005 - Consiglio
  7. Primo giradischi
  8. Due impianti
  9. Suono impastato
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Suono poco corposo
Buongiorno, le scrivo perchè ho bisogno di un parere relativamente ad un eventuale aggiornamento del mio impianto. Attualmente è così composto:

L'impianto è posizionato in parete di fondo di un salotto di forma trapezoidale di circa 25 mq e i diffusori sono posti a circa 60-70 cm dalla parete di fondo. Nella stanza sono presenti molti pezzi di arredamento, mobili, poltrone, quadri. Il problema che riscontro nell'ascolto è una carenza, secondo me, di frequenze medio basse e medio alti e altissimi a volte un po' troppo esuberanti. Mi spiego meglio. La parte medio alta è molto presente e chiara. Il medio-basso è un po' indietro rispetto al resto. Soprattutto manca il colpo secco del rullante e della grancassa ed un po' di matericità ad alcuni strumenti acustici.
Quindi mi sono posto questo problema: ho letto tra le vostre risposte che il cavo di segnale che uso predilige le frequenze medio alte e altissime un po' a scapito delle basse. Il problema quindi potrei risolverlo per esempio facendo un upgrade dei cavi di segnale acquistando sempre Supra ma il modello Sword. Ho letto in quesiti sulle Chario Delphinus che necessitano di amplificazioni "nerborute". Non credo, almeno per quello che ne ho letto, che al MF M3i manchi potenza o dinamica. Per cui il quesito è questo. Potendo disporre di un budget di circa 2000-2500 euro le scelte che mi si pongono sono:
  1. provare a comprare cavi di segnale più "neutri": a questo proposito andrebbero bene i Supra Sword? Oppure accetto volentieri altri suggerimenti:
  2. upgrade dell'ampli, in negozio troverei usata l'accoppiata pre+ finale Rotel RHA-10 e RHB-10, oppure anche qui volentieri eventuali suggerimenti
  3. per il budget indicato cambiare i diffusori (mi dispiacerebbe poichè mi piacciono, anche come timbrica in generale).
Scusate la lunghezza del quesito. Secondo la vostra esperienza quale percorso di upgrade dovrei seguire?
Grazie.
Roberto - E-mail: roberto.moi-1971 (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
sulla carta né il tuo impianto né l'ambiente dovrebbero produrre il suono che descrivi, anzi! Una foto del sistema in ambiente mi avrebbe aiutato a inquadrare meglio la situazione. Una cosa è certa: i cavi non possono essere i responsabili di ciò che senti! Quando leggi che i Supra EFF-I prediligono il medio-alto non devi pensare a un effetto macroscopico ma a qualcosa a livello di sfumature! L'unico elemento, nel tuo impianto, che può avere l'impostazione che descrivi è la sorgente ma dubito che possa essere la sola responsabile. A mio parere è una combinazione di fattori:

Verificherei questa terza ipotesi e proverei a porre rimedio spostando i diffusori in altre posizioni, magari con l'ausilio di supporti ad hoc. Potresti, come primo tentativo grossolano, provare ad avvicinare i diffusori alla parete posteriore, a passi di 5 cm per volta. Nel caso ciò non fosse possibile, li sostituirei con un modello da pavimento, magari da scegliere ancora all'interno del catalogo della stessa Chario, per non allontanarti da un'impostazione che conosci già e che andrebbe solo irrobustita in gamma bassa e medio-bassa (magari le Pegasus, usate).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione diffusori
Buona sera Direttore,
seguo la rivista dai primi del 2000 e anche se credo di non averle scritto che una o due volte, seguo sempre con grande interesse non solo le prove della rivista ma ancor più la rubrica delle lettere, dalla quali risposte si possono imparare davvero tantissime su come migliorare costantemente l'ascolto musicale che tanto ci attrae.
Il mio impianto attuale, è composto al momento da lettore CD Yamaha CD-S 1000, lettore DVD/BR Yamaha S-671 (lo uso come lettore di FLAC), registratore CD Philips 685 a doppio slot (giuro! lo uso solo per riversare analogico su CD oppure per duplicare CD di amici!), un tuner digitale anni 90 e un ampli ancora Yamaha acquistato da poco (A-S 2100, a detta del costruttore flottante e completamente bilanciato) che pilota delle Infinity SM 155, il tutto connesso con cavi entry level sia di segnale (Monster, Audioquest) che di potenza (cavo in rame OFC da 6 mm) e piazzato su un tavolino Solidsteel 5.4.
L'ambiente (non trattato) che lo ospita è una stanza a pianta rettangolare (circa 6x4 metri) parzialmente aperta su uno dei lati corti mentre l'altro è occupato interamente da una porta finestra con tende leggere; l'impianto è disposto su un dei lati lunghi ed in mezzo ai diffusori, con gli stessi distanti tra loro circa 3 m e a circa 60 cm dalla parete posteriore e 40 dalle laterali (lo so, dovrebbero avere più aria ma purtroppo non posso allontanarli ulteriormente causa altro arredamento...); sul restante lato lungo è piazzato un divano di circa 5 metri alto 1 ed il cui centro rappresenta il vertice del triangolo d'ascolto.
La resa dell'impianto è attualmente abbastanza soddisfacente avendo sostituito da poco l'ampli che ha innalzato discretamente il piacere d'ascolto, però preso dell'irrefrenabile voglia di migliorare, starei già pensando al prossimo passo che sarebbe quello di sostituire i diffusori. So che lei non li ama particolarmente ;) eppure a dispetto della tipologia, dell'apparenza (intesa come "mole") e della componentistica (woofer da 15", doppio midrange e tweeter in Polycell) offrono un suono inaspettatamente "arioso" ed ovviamente ricco ai bassi (come piace a me) che tutto sommato le rendono discretamente piacevoli da ascoltare e non eccessivamente stancanti, perlomeno con i generi che prediligo (blues, R&R, R&B, elettronica in genere).
Nonostante ciò e nonostante il mio orecchio certamente non sopraffino, a volte in alcuni passaggi ho come la sensazione che il suono che ne esca sia un poco "slegato" e che a volumi di ascolto sostenuti a volte si "impastino", complice forse anche il tutto meno che perfetto posizionamento in ambiente; inoltre il soundstage mi sembra sia troppo "compresso" e la tridimensionalità scarsamente percepibile.
Sarei quindi - nei limiti del possibile rappresentati dal mio budget che è di circa 1200 euro - alla ricerca di diffusori che possano offrire un ascolto leggermente più rigoroso, armonico e controllato ma con ancora una sensibile dose di "punch" in gamma bassa quando richiesto e una più coinvolgente resa delle voci (in particolare di quelle femminili), anche a costo di sacrificare un certo livello di "esuberanza" al quale le attuali Infinity mi hanno abituato.
Venendo al punto, avendo avuto l'occasione di sentire brevemente delle B&W 683 S2 e avendomi le stesse sulle prime favorevolmente impressionato, vorrei chiederle un parere in merito alla loro possibile resa con il resto del mio impianto e con i generi che preferisco, in particolare su:

  1. capacità di pilotaggio da parte del mio ampli (dovremmo essere su un'impedenza minima di circa 3 ohm che sulla carta non dovrebbe impensierirlo più di troppo)
  2. possibilità di non dover rimpiangere le mie attuali Infinity per quanto riguarda le basse frequenze
  3. resa delle voci
  4. inserimento in ambiente (ferma restando la disposizione attuale, essendo le B&W sensibilmente più snelle, godrebbero di maggior spazio sia dietro che ai lati)
In alternativa, quali altri diffusori da pavimento (anche usati) potrebbe suggerirmi di prendere in considerazione, stante quanto specificato sopra?
Last but not the least: essendo il mio ampli completamente bilanciato e dotato di ingressi XLR, quanti e quali benefici potrebbe apportare l'uso di una sorgente anch'essa bilanciata e connessa via XLR?
la ringrazio per la disponibilità scusandomi per le pessime doti di sintesi!
Lorenzo - E-mail: superlorenzo (at) hotmail.com

LC
Caro Lorenzo,
condivido il tuo desiderio di un cambio di rotta abbastanza drastico ma non sono d'accordo sulla scelta fatta. Le B&W che hai citato costituirebbero, con l'ampli e le sorgenti Yamaha in tuo possesso, un sistema tendenzialmente squilibrato che potrebbe risultare stancante a lungo termine. Meglio che ti orienti su diffusori tendenzialmente meno vivaci in gamma medio-alta, da ricercare nei cataloghi di KEF, Opera, Sonus Faber, Chario, tanto per fare i primi nomi che mi vengono in mente. Inoltre, mi pare che la distanza tra i diffusori sia un po' eccessiva, potrebbe crearsi una sorta di buco al centro. Non solo, ma i 60 cm di distanza dalla parete posteriore - vista anche la distanza reciproca tra i diffusori - sono un po' risicati.
Non sarà facile ottenere tutto quel che chiedi ovvero un suono rigoroso e armonico ma con la stessa resa sui bassi di due woofer da 38 cm di diametro!!! Woofer così grossi spostano tanta aria e sono ormai introvabili su diffusori moderni di una certa tipologia. A qualcosa devi essere pronto a rinunciare! O si dispone di budget quasi illimtati oppure bisogna saper accettare l'idea del compromesso.
Per quanto riguarda il collegamento bilanciato, diciamo pure che è l'ultimo dei tuoi problemi, francamente non me ne preoccuperei! Concentrati sulla scelta e l'installazione dei nuovi diffusori, per le finezze sui collegamenti ci sarà tempo in seguito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Semplificazione impianto
Gentile direttore,
innanzitutto i miei complimenti per la costanza e impegno di tutti questi anni. Ho scoperto il vostro sito poco più di un anno fa, mentre mi informavo per l'acquisto di un nuovo impianto e negli ultimi giorni ho cominciato a ripercorrere a ritroso la rubrica della posta per curiosità e sperando di trovare un consiglio che mi aiuti. Mi sono deciso a scrivere però perchè il tempo di decidere se e cosa acquistare si sta avvicinando e vorrei evitare di fare scelte errate. La situazione: ho un impianto HIFI da una quindicina d'anni così composto

L'amplificatore in realtà l'ho appena acquistato per 250€ con garanzia un anno da un negozio di Milano, dato che al precedente Rotel RA-931 era saltato un finale. Di fronte alla riparazione da 100€ senza garanzie che non saltasse magari anche l'altro di lì a poco ho deciso di cambiarlo. Ho fatto bene? Il prezzo del 985 come lo trova? Del mio 931 rotto cosa posso fare?
Un anno e mezzo fa circa ho deciso di prendere un impianto home theatre pensando (sbagliando, ma me ne sono accorto dopo) di sostituire il Rotel e fare tutto con quello. L'impianto è così composto: Ora, come vede dalla foto allegata c'è una certa proliferazione di diffusori. Al momento oltretutto le due coppie di casse sono una sopra l'altra! Per questo mi ero prefissato una serie di interventi successivi sui quali mi piacerebbe sapere il suo parere.
  1. Acquistare una coppia di stand (Norstone Stylum 2) per le Linn Kan. Ho scelto questi perchè mi piacciono esteticamente, non costano una fortuna e forse potrei anche rivenderli in futuro.
  2. Mi piacerebbe usare un solo paio di diffusori con i due amplificatori. Quali sarebbe meglio tenere secondo lei? Le Tesi 260 o le Linn? Dalle prove (poche) fatte utilizzando lo Yamaha come amplificatore mi piacevano di più forse le Tesi. Il problema sorge con il selettore dell'amplificatore. Ho visto che esistono molti modelli manuali, ma per comodità di moglie e figlio mi piacerebbe uno switch automatico in base al segnale ricevuto. Ho trovato questi due modelli della Niles Audio, il SAS-1 o il ABS-1 ma pare siano introvabili in Italia e tra spedizione e sdoganamento costerebbero forse troppo a farseli spedire dagli USA. Lei conosce qualche soluzione alternativa?
  3. In un futuro non troppo remoto vorrei sostituire il lettore cd (già riparato 2 volte) con un Cocktail Audio X12 o X30 magari usato e rippare tutti i miei cd.
So cosa pensa dei sistemi multicanale e che secondo lei farei meglio a disfarmene ma a dire il vero la comodità di avere molte sorgenti disponibili (sky, pc, blu ray e altro) con l'impostazione automatico dell'ingresso giusto all'accensione dei vari apparecchi è molto comoda. Inoltre lo uso anche per ascoltare musica via Airplay o Spotify.
Aspetto con ansia una sua risposta e le porgo i miei saluti.
Gianpaolo - E-mail: gianpaolo.racca (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Gianpaolo,
rabbrividisco nel vedere una coppia di nobilissime e altere Linn Kan posizionate in quel modo e confrontate (sic!) con una coppia di ben più modeste Indiana Line Tesi! No, non ci siamo davvero. Io terrei senza dubbio le Kan e le farei pilotare da un amplificatore degno del loro blasone. Il Rotel attuale può fungere, in effetti, l'ampli audio/video no. E, anziché utilizzare un selettore di amplificatori, io userei l'ampli Rotel per l'ascolto in stereofonia e l'altro per l'home theater, relegandolo però ad amplifcare solo canali posteriori e centrale. Il segnale per i frontali lo preleverei non amplificato (immagino si possa) e lo invierei alle prese AUX del Rotel. In questo modo non devi cambiare amplificatore. Puoi continuare a usare lo Yamaha come centro di smistamento di tutte le sorgenti. Ancora meglio, potresti utilizzare un finale due canali di qualità per le Kan, in maniera tale da poter regolare il volume direttamente dallo Yamaha. In alternativa, potresti persino usare l'attuale Rotel come finale, sponticellando le sezione pre e finale ed entrando col segnale front in uscita dallo Yamaha direttamente nella sezione finale di potenza del Rotel (che mi pare sia indicata come MAIN IN). Anche in questo modo dovresti riuscire a pilotare il volume direttamente dallo Yamaha.
Buona l'idea di sostituire l'attuale lettore CD con un multifunzione come un Cocktail Audio, e ottima quella di regalare alle Kan dei supporti ad hoc. Infine, per quanto riguarda il vecchio Rotel 931, puoi ripararlo per l'ultima volta e provare a venderlo, di sicuro recuperi i soldi della riparazione e ti avanza ancora qualcosa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade amplificatore SA8500 o soluzione alternativa?
Salve direttore.
Seguo sempre con interesse le discussioni su TNT e, devo dire, ogni volta che mi interessa qualche componente in particolare cerco sempre sul suo sito una recensione. Vado a presentarle un mio dubbio audiofilo. Il mio sistema attuale è composto come segue:

I miei ascolti spaziano molto, ma tendono prevalentemente alla musica afroamericana (soul, funk, jazz) con una dose importante di elettronica. Meno rock, che comunque ascolto. Diciamo che di sicuro, dati i miei gusti, prediligo l'avere una bella dinamica nel range basso ma cerco anche un bel dettaglio e un'apertura dei medio-alti.
Le vado a porre il mio dubbio. E' un po' di tempo che sento il mio impianto un po' “bidimensionale” e poco avvolgente. Di sicuro le posso dire questo:
  1. i diffusori suonano in una stanza piccola rispetto a quello che dovrebbe essere il loro ambiente ideale (davanti a loro hanno solo due metri e mezzo circa), però almeno li ho distanziati un po' dalla parete posteriore.
  2. Sicuramente l'amplificatore ha bisogno di un po' di revisione nelle parti elettriche, poiché probabilmente qualche condensatore e forse qualche transistor hanno bisogno di essere sostituiti. Ogni tanto infatti il canale destro mi perde potenza e si sovrappone qualche rumore tipicamente elettrico.
  3. A volte anche il “software”, tra registrazioni “vintage” e vinili magari un po' provati dagli anni, fa la sua parte.
Ora: stavo decidendo se fare sistemare l'ampli o provare a sostituirlo con qualcos'altro (ripeto, ci sono davvero affezionato e mi piacerebbe tenerlo a meno che non fosse proprio un anello debolissimo rispetto ad alternative che potessero rimanere sotto i 1000 euro dandomi più o meno le stesse cose).
In questi giorni avrei messo gli occhi su un Pathos Classic ONE (non ho capito se nuovo o vecchio modello) trovato usato intorno ai 1000 euro. Ne ho letto ottime cose sul suo sito, ma dovrei procurarmi anche uno stadio phono.
In alternativa alla sostituzione, pensavo di fare un upgrade in particolare alla sezione phono: prendere un pre-amp phono di livello medio-buono (pensavo a qualcosa della Pro-Ject, tipo i Tube Box), e una puntina nuova (Ortofon 2M blue o 2M bronze). A quel punto attaccherei l'uscita del pre-amp phono all'ingresso TAPE del mio SA8500 (e anche nel caso dell'acquisto di una 2M Bronze la mia spesa sarebbe più contenuta, circa 600 euro).
Quali sono le sue impressioni? Con l'acquisto di testina e pre-amp migliorerei sostanzialmente il mio ascolto (almeno sulla catena analogica) o sarebbe comunque un aumento da poco rispetto alla sostituzione dell'ampli? E, soprattutto, qual è la sua opinione in generale del SA-8500?
Grazie mille per l'attenzione
Cordiali saluti,
Giorgio - E-mail: giorgio.lopez (at) me.com

LC
Caro Giorgio,
inutile che ti nasconda il mio pensiero: ritengo che l'anello debole della tua catena sia, complessivamente, proprio l'amplificatore. È un buon integrato vintage ma gli anni non sono passati senza lasciare il segno: la componentistica passiva, in particolar modo i condensatori, ha certamente fatto il suo tempo e andrebbe sostituita. Potresti però venderlo così com'è, di sicuro troveresti qualche appassionato disposto a pagarlo bene. Il Pathos Classic One sarebbe un buon passo avanti ma forse faresti meglio a cercare un buon integrato dotato di ingresso phono, così eviti la spesa di un pre fono separato. Nell'usato, con un migliaio di euro, potresti trovare ottimi apparecchi ma non disdegnare il nuovo. Ad esempio Arcam FMJ A19, Rega Brio-R o Audio Analogue Verdi 70. Si tratta di ottimi apparecchi, adatti, per impostazione sonora, ai tuoi gusti e ai tuoi diffusori e tutti dotati di ingresso phono di buona qualià. A quel punto potrai concentrarti solo sulla testina migliore: il suono dell'analogico migliorerà nettamente ma anche il digitale trarrà beneficio dalla nuova amplificazione.
Il fatto che tu percepisca il suono come bidimensionale è dovuto proprio all'amplificazione vintage, il che è normale se pensi che in quel periodo nessuno parlava di ricostruzione tridimensionale dell'immagine sonora. Naturalmente anche l'ambiente e la disposizione dei diffusori all'interno di esso giocano il loro ruolo. In particolare la disposizione dei diffusori è fondamentale per ottenere uno stage sonoro realistico. Fai esperimenti con piccoli spostamenti fino a trovare l'optimum. Avrai bisogno di dischi che, naturalmente, contengano tali informazioni ambientali.
Non aspettarti che dischi incisi male o LP conservati male possano rinascere a nuova vita. Continueranno a suonare male, temo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli e nuovi diffusori di classe budget
Gentilissimo Direttore,
vi leggo da qualche anno, con estremo piacere ed avido interesse. Le mie ambizioni audiofile si sono dovute e tuttora si debbono confrontare con risorse modeste da dedicare alla ricerca dei mezzi con cui godere della musica, fine ultimo del percorso, secondo ciò che con estrema chiarezza sempre rammentate. Però, già la semplice ed economica combinazione Cocktail Audio x10/Scythe Kro Craft mkII/Scythe Kama Bay Amp 2000 (o, in alternativa, Sonic Impact T-Amp) con cavi di potenza
TNT Star felicemente autocostruiti allieta i mie momenti di ascolto di musica, perloppiù liquida lossless, jazz, rock, pianoforte classico.
Vorrei, ora, salire un gradino più su: nel medesimo ambiente (5x4 tendente allo spoglio e al riflettente, ma cercherò di rimediare...) a parità di sorgente, non mi dispiacerebbe sostituire (pur meritevolissimi rispetto al prezzo irrisorio) diffusori con due torri da pavimento di budget non troppo impegnativo secondo i canoni predetti e, magari, passare ad un ampli multi-ingresso un po' più potente e telecomandato.
Oltre alle vostre segnalazioni usuali per la fascia di prezzo (penso a Denon PMA 520 AE, Cambridge Audio Topaz AM10 o ancora lo Yamaha A-S201 per l'ampli e, per i diffusori, a Indiana Line Tesi 540/560, KEF, Wharfedale e Mission), chiedendo ulteriori alternative per l'amplificazione, segnalo per i diffusori di quella categoria di aver letto, da ultimo, una recensione delle VEF Radiotehnika RRR Rigonda S FS-5.3. Si, lo so, mercato ristretto, assistenza chissà, impedenza 4 ohm... Mi rasserenerebbe, comunque, sapere se ne avete un'opinione diretta.
Ogni valutazione o consiglio sarà ben gradito.
Grazie e complimenti,
Paolo - E-mail: gar.topone (at) tiscali.it

LC
Caro Paolo,
purtroppo non ho informazioni precise da darti in merito al diffusore del quale ci chiedi un'opinione, mi spiace! Ho già avuto modo di rispondere a un quesito simile su diffusori di questo marchio (Vol. 719) spiegando le mie perplessità non tecniche ma di opportunità (presenza sul mercato, ricambi, rivendibilità etc.). Vedi anche, in proposito, la lettera successiva a questa. Qualora avessi la possibilità di ascoltarlo, magari a confronto coi soliti noti, non esimerti dal farlo! Sono d'accordo con te che nell'ambiente nel quale ascolti musica le piccole Scythe siano davvero sottodimensionate! Un paio di torri da pavimento ti garantiranno certamente prestazioni superiori! Anzi, vista la bassa potenza delle amplificazioni che utilizzi e la bassa sensibilità dei diffusori, mi chiedo come tu possa ottenere una pressione sonora accettabile. Stiamo parlando pur sempre di 20 metri quadri di superficie e le KroCraft sono davvero poco sensibili!!!
Tieni conto anche di questo fatto nella scelta di ampli e casse prossimi futuri. Orientativamente un amplificatore da 30-40 watt per canale dovrebbe essere adeguato con diffusori di sensibilità media (87-88 dB). In realtà mi preoccupa di più il fatto che l'ambiente sia spoglio e riflettente, in queste condizioni qualunque diffusore non potrà esprimersi al meglio. Prova a programmare qualche intervento anche in questo senso, magari investendo una piccola parte del budget in tappeti, tele, tende, cuscini e altre superfici/arredi assorbenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tandberg TLM 3005 - Consiglio
Buongiorno,
mi scuso per il disturbo ma vorrei, se possibile, un consiglio circa i miei diffusori. Comperate penso nel 1982, quando non ero sposato ed avevo un ambiente differente, mi hanno sempre dato soddisfazione. Allora le avevo pagate 3.000.000, dopo una lunga ed estenuante trattativa. Ero un neo-assunto e i fondi scarseggiavano...
Allora ero orientato su delle B&W o delle Kef (non sono sicuro dei modelli, forse le B&W erano le 801 e le Kef 105) ma poi, all'ultimo negozio, ho sentito queste e ho dovuto acquistarle. Ora mi sono un po' pentito, perchè se avessi preso le B&W, non avrei problemi a rivenderle oggi. Infatti, come saprà, queste casse sono praticamente sconosciute. Anche io, allora, non sapevo che Tandberg facesse diffusori. La conoscevo per i registratori. In internet si trova pochissimo al riguardo. Le caratteristiche qui
nrhf.no/Tandberg/TR%20Hoyttalere/t-hoyt-tlm-3005.html un forum in norvegese qui www.norskhififorum.no/forum/viewtopic.php?f=37&t=1221, un paio di foto simpatiche qui www.thaigramophone.com/boarddetail.asp?qid=8336.
Il problema è proprio questo: vorrei rivendere i diffusori perchè ora sono incastrate negli angoli di una sala che misura 3x7,5 metri, contro il muro, una è addirittura nel "buco" tra due divani messi ad angolo...
Non si possono proprio sentire! I bassi sono ipertrofici. Tra l'altro, vengono pilotate da un pre valvolare e un finale a mosfet single ended, entrambi autocostruiti, tutto senza controreazione (nemmeno il pre RIAA!), che vanno benissimo ma sono privi di controlli di tono.
Se riuscissi a venderle ad un prezzo decente, potrei acquistare altri diffusori, più piccoli, che forse mia moglie potrebbe accettare anche posizionati differentemente. La sala è fatta a T, 3x7,5 ma a metà è aperta sull'ingresso 2,5x2,5. Potrei mettere le casse a metà sala, creando un ambiente per l'ascolto di 3x3 metri circa, ed alle spalle dei diffusori il resto della sala, 3*4,5. A questo punto, i diffusori dovrebbero stare su stand o essere tower. Sapendo che ascolto prevalentemente rock e jazz, le domande alla fine sono:

  1. secondo lei, quanto potrei chiedere per i suddetti diffusori? Il foam è stato sostituito di recente e sono praticamente perfette.
  2. visti i diffusori che ero intenzionato a prendere, cosa mi consiglierebbe di acquistare, anche di usato?
  3. potrebbe essere un posizionamento adeguato?
Grazie in anticipo, cordialità,
Stefano - E-mail: scubalake (at) teletu.it

LC
Caro Stefano,
l'unica speranza sarebbe quella di metterle in qualche mercatino e aspettare che, nel tempo, un appassionato del glorioso marchio Tandberg si incuriosisca e le prenda, magari per completare una collezione monomarca. In altro modo credo sia praticamente impossibile rivenderle. L'Azienda andò in bancarotta nel 1978, fu divisa e iniziò a diversificare la produzione. Il marchio esiste ancora, ma mi pare ora i prodotti siano del settore immagazzinamento dati. Ritengo sia molto difficile reperire i ricambi, anche se gli altoparlanti credo siano di origine norvegese, molto probabilmente della Seas. Chissà, magari qualcosa si trova ancora ma non so quanti audiofili vogliano rischiare un acquisto del genere.
Ripeto, l'acquirente ideale è il collezionista e appassionato del marchio. Se nel 1982 costavano 3 milioni di lire oggi - fatte le considerazioni di cui sopra - saresti fortunato a ricavarci poche centinaia di euro, temo. È un peccato, perché se fossero diffusori noti e di classe elevata, visto il periodo, oggi spunterebbero quotazioni interessanti, come i concorrenti che valutasti tu all'epoca.
Per sostituirli ti consiglio un paio di torri poco intrusive e, visto il posizionamento e le esigenze della consorte, proverei a proporre una coppia di Duevel Planets (anche usate): belle, ben suonanti e che si adattano facilmente anche a sistemazioni stereofonicamente non troppo ortodosse, grazie all'emissione omnidirezionale. Sono disponibili in tante laccature e finiture diverse, impossibile non trovarne una che sia di gradimento per entrambi e che si adatti alla perfezione ai vostri arredi.
In alternativa prova a valutare una qualunque torre tradizionale intorno a quella cifra o anche al di sotto, partendo da Indiana Line, passando per Wharfedale e KEF.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo giradischi
Caro direttore,
approfitto della tua gentilezza per un consiglio. Ho un impianto così composto:

Avrei deciso dopo anni di esitazione di aggiungere un giradischi. Non ne ho mai avuti prima, quindi non conosco le problematiche relative al settaggio (ho letto con interesse gli articoli dedicati), quindi propenderei per un giradischi a telaio rigido. Il mio rivenditore mi ha proposto Rega Planar 3 a 600 euro oppure Rega Planar 6 a 1.100 euro. Il mio budget complessivo è 1.500 max 2.000 euro, con cui dovrei prendere giradischi, testina, pre-phono (cavo di segnale discreto già esistente).
Cosa mi consigli di fare? Puntare la maggior parte del budget sul giradischi e risparmiare qualcosa sullo stadio phono e testina? Oppure il Planar3 con pre phono e testina di migliore qualità?
Ti ringrazio in anticipo,
Luca - E-mail: luca.perillo (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
per un principiante assoluto l'idea di partire con un giradischi a telaio rigido, semplice ed essenziale come un Rega Planar, mi trova particolarmente d'accordo. Io propenderei per il Planar 3 che è comuque un'eccellente base di partenza, dotato di ottimo braccio, in grado di reggere testina di qualità anche molto elevata. Questa potrebbe anche essere una Rega (ad esempio una Elys 2), più immediata da montare sui bracci di "casa". Dovresti avere un budget ancora sufficiente per completare il tutto con un pre fono ancora Rega (il modello Fono), così da preservare sinergia elettrica e timbrica tra tutti i componenti del tuo futuro trittico analogico. La somma di Planar 3 + Elys 2 + Fono dovrebbe essere vicina al range minimo del budget che hai prefissato. Qualora l'analogico ti dovesse regalare grandi soddisfazioni, potrai sempre pensare ad upgrade futuri. Per ora, col resto del budget che ti avanzerebbe, penserei ad acquistare un bel po' di LP.
Mi raccomando, cura con attenzione l'installazione del giradischi: essendo a telaio rigido deve essere lontano da vibrazioni e...woofer. Se vuoi, con circa 150€ puoi completare il tutto con una mensola Rega da parete, una delle soluzioni migliori per questi giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Due impianti
Egregio direttore,
la seguo ormai da anni nella sua interessante rubrica con la quale occupo parecchie ore del mio tempo libero, approfondendo argomenti non di facile conoscenza. Ho in casa due impianti così composti:

Ascolto generalmente musica anni 70 (Pink Floyd, Doors, Led Zeppelin, Dead Can Dance ecc.) ma da un po' di tempo a questa parte ho iniziato ad avere alcuni dubbi sulla qualità del suono: uso solitamente l'impianto Marantz ma ho come il dubbio che i diffusori non facciano in pieno il loro "lavoro"; dubbioso una sera ho provato ad invertire i diffusori dei due impianti notando con mia sorpresa che le B&W suonavano con bassi più profondi. Da qui è scattata una confusione! Ho sbagliato qualcosa nei due impianti? L'amplificatore Marantz è da me considerato il pezzo forte, ma quali diffusori è meglio abbinargli? Le B&W distano dal muretto (alto 1 metro) circa 14 cm: è preferibile usarle con o senza tappi di spugna nel retro?
Fiducioso in un suo prezioso consiglio le invio distinti saluti.
Maurizio - E-mail: maurizio.calignano (at) alice.it

LC
Caro Maurizio,
non mi è charissimo come si sia svolto il tuo esperimento: hai semplicemente messo le B&W nell'altro impianto che, immagino, è posizionato in altra stanza? Oppure i due impianti stazionano nello stesso ambiente? Te lo chiedo perché, nel primo caso, hai semplicemente ascoltato la diversa interazione dei B&W con un altro ambiente, magari acusticamente più adatto al rinforzo della gamma bassa. Una prova seria sarebbe quella di portare ampli e sorgente dell'altro impianto nella stanza dove suonano normalmente le B&W. Ancora, vorrei che verificassi che l'amplificatore vintage Pioneer avesse i controlli di tono e il loudness esclusi.
Tra l'altro, è altamente probabile che i caratteri delle elettroniche Marantz si sposino male con la personalità delle B&W. Per questo motivo, forse, la gamma bassa con le altre elettroniche si evidenzia un po' di più, magari semplicemente perché quella medio-alta è più in secondo piano.
Una cosa però è certa, le B&W sono troppo vicine alla parete posteriore, 14 cm sono veramente pochi. Per quanto riguarda i tappi in spugna...è una questione di gusti! Se inseriti la gamma bassa risulterà un po' più controllata e forse anche meno presente, viceversa se non si utilizzano i tappi. Fai un po' di prove e decidi secondo il tuo gusto. Già che ci sei fai anche altre prove ad incrocio tra amplificazioni, sorgenti e casse ma, mi raccomando, con calma e un componente alla volta, nel modo più scientifico possibile: prenditi tempo, scegli pochi brani ben incisi, che conosci bene e confronta.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Suono impastato
Buon giorno direttore,
complimenti per il sito, verrei subito al sodo. Da poco ho acquistato un lettore Marantz cd6005, il resto dell'impianto:

Spero vi sia una buona sinergia tra i vari componenti però a me il suono sembra essere un po' impastato e senza distinzione. Ho provato per un week-end delle vecchie Proac Tablette e la definizione era migliore (però senza la dimanica sui bassi garantiti dalle tower).
Mi resta quindi il dubbio se sia il caso o meno di mettere mano alla tasca per upgradare l'ampli (pensavo a ROTEL RA 04 o ARCAM A19, qualcosa con uscita casse bi-wiring); vista l'offerta di mercato però sono molto indeciso ...gradirei una suo suggerimento a riguardo...
Ascolto principalmente da vinile rock / progressivo / elettronica.
Grazie in anticipo per la sua,
Saluti,
Alessandro - E-mail: sasho66 (at) live.it

LC
Caro Alessandro,
sgombriamo subito il campo da un grossolano equivoco: non esistono amplificatori predisposti per il biwiring! Il fatto di disporre di doppie uscite per i diffusori non ha alcun significato, le uscite sono comunque in parallelo. Pertanto, anche un NAD 3020 può essere collegato in biwiring se mai ciò dovesse essere necessario! (e secondo me lo è raramente).
Tutto ciò premesso, a mio parere, l'ampli non sarebbe da sostituire. Semmai io penserei sia ai diffusori che all'ambiente. Una stanza molto riflettente fa perdere in precisione e definizione e il tutto si traduce in un suono impreciso e impastato, magari a tratti anche affaticante e confuso.
Quindi, prima di ogni altro ragionamento sui diffusori o sul resto dell'impianto, dovresti intervenire sull'ambiente. I diffusori sono comunque l'anello debole del tuo impianto, quindi prima o poi dovranno lasciare il posto a qualcosa di più raffinato e consono. Prima di passare ai suggerimenti, però, occorrerebbe conoscere il budget eventuale a tua disposizione. Dai un'occhiata a qualche diffusore da pavimento recensito qui su TNT-Audio e spesso citato in queste pagine della Rubrica della Posta, prova ad ascoltarlo e sentiamoci di nuovo per una scelta finale. Visti i generi musicali da te prediletti, però, qualche nome te lo voglio comunque suggerire: Klipsch, Triangle, Cabasse e Focal.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera Lucio,
nella mia ricerca di piccoli miglioramenti, con poche risorse, ho raggiunto il seguente impianto:

Il risultato è cambiato completamente; ora il suono è molto più morbido e profondo, forse non molto dettagliato ma, per la Classica, molto piacevole.
La prova più ostica è per me l'inizio della terza di Brahms, edizione diretta da Bernstein (Deutsche Grammophon), prima quasi inascoltabile, ora molto meglio supportata dall'impianto, in grado di restituire tutta la grandiosità ed il respiro dell'inizio.
Ti chiedo quindi se vale la pena, ora, investire qualcosa nei cavi (sia di potenza che di segnale), essendo ancora quelli normalmente in dotazione.
Grazie molte per l'eventuale lettura.
Gianluca - E-mail: fred01 (at) alice.it

LC
Caro Gianluca,
sono contento che sia arrivato a una composizione così soddisfacente. Non scordare mai che certi dischi continuano a suonar male anche su impianti molto buoni, non devi aspettarti che tutti i dischi suonino tollerabili. Puoi senz'altro migliorare ancora, ma solo se hai curato acustica ambienale e posizionamento dei diffusori. I cavi sono un primo passo (pensa magari all'autocostruzione, per cominciare a capire un po') ma anche gli accessori per la lotta alle vibrazioni, quali piedini morbidi, punte etc.
Anche per questa tipologia di prodotti la nostra
Clinica del tweaking pullula di progetti a costo irrisorio, da realizzare in casa con poco sforzo. Buon ascolto!

Questa settimana anche la musica deve ricordare il dramma che stanno vivendo le popolazioni vittime del terremoto in Nepal, ecco perché abbiamo scelto questo canto tradizionale (Men-Lha) interpretato dall'artista tibetana Dechen Shak Dagsay, da anni impegnata a diffondere i suoni della tradizione tibetana nel mondo occidentale.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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