Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 23/1/2016 - 30/1/2016

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  1. Dalla tonalità alle sfumature. Tutta una questione...d'orecchio
  2. Ascolto in cuffia
  3. Finale per integrato vintage
  4. Primo impianto
  5. Problemi di lettura
  6. La Classe D come sta?
  7. Abbandonare il Naim sound
  8. Riparare o sostituire amplificatore in primo impianto
  9. Pulizia CD fai da te
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Dalla tonalità alle sfumature. Tutta una questione...d'orecchio
Gentilissimo direttore, seguo da un po' la sua rubrica e mi congratulo per la sua enciclopedica cultura nel settore. Il mio è un piccolo (per me grande) problema.
Sono un musicista cinquantenne, sax tenore e contralto, ma la gioia della musica mi è stata "mozzata" dall'arrivo (ormai da tre anni) di una perdita di udito da un orecchio. Ho perso le frequenze medio alte ed ho un bell'acufene non costante, che si amplifica quando c'è troppo rumore!
Questo mi mortifica durante le esibizioni, ormai forzatamente più rarefatte, anche se il mestiere mi aiuta.. Ma sul palco lo spartito non c'è e devi sentire...a costo di restare poi sordo per due giorni.
E visto che la quantità di musica nel sangue deve restare costante (la citazione penso sia mia!), suonare meno porta al fabbisogno di ascoltare di più. Un ascolto di jazz, blues, r&b, oltre agli standards (tutta la declinazione di Cole Porter e Gerswin). Ogni tanto, un disintossicante adolescenziale a base di Pink Floyd o King Crimson, e poi voci femminili, alla Rachelle Ferrel per intenderci. Di attuali, seguo i Cinematic Orchestra e gli HooverPhonic. Questo il mio cast. Ideale sarebbe avere un impianto hi-fi che già a basso volume mi dia tutto il "cristallino" possibile..forse il suo parere mi indicherà sul come arrivarci.
Io nel frattempo mi sono già mosso, a mio rischio come segue, perchè da tanti anni immerso nella musica ho scoperto..che non la ascoltavo bene. Mi mancavano i mezzi. Ho “sbaraccato” le mie Ecler philo-11 da 600w + mixer con cui la mia sala prove domestica andava alla grande, perchè destinate al live, troppo rumore e poca fedeltà. E con l'home theater ormai vedo solo i films.
Ho cercato casse squillanti, cristalline, in modo da sentire a basso volume un po' di alti. Ma nessuna mi ha entusiasmato. Sono arrivato anche ad ascoltare quelle artigianali con i c.d. tweeter a nastro, ma il mio orecchio, ormai troppo malandato, forse non percepisce ciò che dovrebbe. Sere fa a casa di un amico mi piaceva la musica.. ma c'era un Bose acousticmass5, (so che già lei è in preda all'orticaria ed un po' pure io) ma stranamente quel tintinnio mi è piaciuto...e soprattutto l'ho sentito! Forse perchè erano mosse da un ampli hi-fi HK 680. Mi creda, finalmente sentivo ciò che mi era da tempo negato. Anch'io ho sempre avuto pregiudizi su esse. Mi hanno spiegato che è dovuto probabilmente al mio deficit sulle frequenze del midrange, per cui un sistema che abbia solo un sub e piccoli squillanti doppi satelliti ci sta, almeno per adesso. Ma sapendo che Bose è inaccettabile come rapporto prezzo qualità, le ho prese usate a 220€. E per completare ieri è arrivato l'identico ampli, trovato a poco prezzo e perfetto. Certo che adesso si sente meglio, ma sia chiaro che sto comprando used non per tirchieria, ma perché sto cercando una strada da cui tornare agevolmente indietro senza danni eccessivi.
Chiarisco tra l'altro che l'ascolto attuale sta in una stanza di 22mq, che ha tappeti e una ottimale di pochi mobili, e che le casse stanno comodamente ad altezza orecchio poggiate sul grande mobile basso dedicato alla musica, anche se la troppa pressione sonora mi sta convincendo a trasportarmi in un salone grande il doppio, così da stare più lontano dai diffusori.
Adesso vorrei prendere un dac usb (visto che ho un pc esagerato) da cui mandare il segnale direttamente all'Hk tramite rca (non ha altri ingressi) con raccordi di ottima qualità, per usare finalmente i miei file flac ed mp3 320hz, mossi adesso da foobar e non più da itunes. Il passato mi vedeva bisognoso di un grosso archivio musicale dove mettere per ogni singolo pezzo almeno dieci diverse interpretazioni...mi capisce. Mi interessavano le tonalità e gli arrangiamenti, adesso posso cogliere le sfumature, purtroppo. Oggi che quel mondo è finito, e mi rifugio nell'ascolto. Un pezzo se ben sentito vale oro!
Tutto quanto premesso, e scusandomi per la lunghezza del mio post, ma volevo essere ben compreso, che tipo di dac prendere? Economico, tanto poi ci pensa l'ampli, oppure evoluto, magari da usare anche come pre-ampli (qualcuno lì da voi ha scritto che la potenza non è mai troppa) ma solo per sentire bene a bassissimo volume. Magari Bluetooth, se non si combinano troppi guai con le frequenze. Il budget lo fisserei fino a 200€ (anche usato per completare gli esperimenti). Sto usando come lettore cd un Pioneer nato per i dvd ma che legge anche mp3..flac no. Ma penso che col dac bypasserei il problema di un ulteriore acquisto. Chiarisco che sebbene la mia cuffia sia una ottima Sennheiser HD598, non mi interessa molto l'ascolto in cuffia, meglio per me stare lontano dai diffusori.
Penso che l'ampli potrebbe essere un punto fermo, per le Bose ci metterei un attimo a rimpiazzarle, ma dopo?
Grazie per l'attenzione, ed un caloroso augurio di buone festività a Lei ed al suo staff.
Stefano - E-mail: grassostefano11 (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
mi spiace per i tuoi problemi d'udito. Non capisco cosa possano avere le Acoustimass di così diverso dai diffusori tradizionali, da quel che ricordo la loro gamma medio-alta non è neppure particolarmente cristallina né enfatizzata. Comunque, l'importante è che tu sia soddisfatto. E non capisco neppure questa tua esigenza di avere la gamma medio-alta in evidenza, francamente. Quando suoni il tuo strumento non puoi mica aumentare le frequenze medio-alte! L'impianto dovrebbe riprodurre il suono esattamente come suona il tuo strumento, pur con tutti i limiti della tecnologia. Non vedo perché ascoltare il sax senza enfatizzazioni e, invece, il suono riprodotto enfatizzato in gamma medio-alta. C'è qualcosa che mi sfugge. O riequalizzi tutto, per sentire come sentivi una volta, oppure non ha alcun senso. Come può essere un suono riprodotto più reale del reale?
Comunque, probabilmente avresti trovato maggiore soddisfazione in una coppia di diffusori Klipsch da pavimento. Per quanto riguarda il DAC, per la cifra a disposizione ci sono tante alternative, molte le trovi anche recensite su queste pagine: Cambdridge Audio, Superpro, TCC etc.
Per sentire bene a basso volume, infine, non vedo a che possa servire più potenza!!! Se usi 3-4 watt a che ti serve lasciarne 200 inutilizzati?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ascolto in cuffia
Caro direttore,
prima di passare alla mia domanda la volevo aggiornare sulla situazione dell'analogico, dato che nella lettera di Giugno intitolata "Squilibrio...ma solo in analogico" (Vol.
nr. 739) lamentavo un suono troppo squillante. Come mi indicava, ho cercato di allineare la testina con la Dima TNT e aumentato il peso di lettura della mia Ortofon OM3. Poi nell'ambiente ho inserito un tappeto e accostato ancor di più al muro le casse in sospensione pneumatica (nella foto allegata la nuova disposizione). Per le prove d'ascolto ho messo da parte i vinili dei cantautori italiani e ho utilizzato dischi dei Dire Straits e Eagles. Finalmente un suono morbido ed equilibrato. Adesso tutto è perfetto, compro un vinile a settimana in un negozio aperto da poco proprio vicino casa, e perciò grazie 1000 per questi consigli a costo zero.
Adesso però volevo chiederle un consiglio sull'ascolto in cuffia. Ho avuto in regalo una Monster Beats by dre Studio che collego all' uscita "rec out" del mio preamplificatore Advance Acoustic MPP206 (e poi per il volume utilizzo un piccolo regolatore) legato ad un lettore Denon e si sente davvero, davvero bene.
Di solito però l'ascolto in cuffia avviene in un' altra stanza dove collego la cuffia alla presa dedicata di un dac Teac UDH-01 legato ad un lettore multimediale (Dune hd tv 301) . Che delusione !!!! Suono più cupo pastoso ed esaltazione dell'effetto loudness. E' possibile che l'amplificazione interna del Teac abbia stravolto il suono?
Allora, con l'ausilio di un adattatore, collego le cuffie direttamente alle prese rca del lettore multimediale ed il suono migliora ma non ancora ai livelli del preamplificatore Advance MPP206. A questo punto le chiederei cortesemente qualche indicazione di un altro amplificatore per ritrovare qualità dato che in rete ne vedo tanti, alcuni anche che montano una valvola (utile?).
Un Dayton andrebbe bene? Spero che un budget intorno ai 150€ sia adeguato. Per meno un amico mi ha offerto un Onkyo A-8500 Integra che ha la sua presa cuffia dedicata ma che onestamente ritengo un po' gigantesco ma può darsi che sia valido...
La ringrazio cordialmente per i suggerimenti
Gianpaolo - E-mail: rossomina (at) email.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giampaolo,
sono felice di sapere che i suggerimenti su questa Rubrica abbiano portato a dei miglioramenti così sensibili. Secondo me si può migliorare ancora: i diffusori in prossimità degli angoli e la parete posteriore completamente spoglia non sono alleati di una buona resa acustica, vedi se riesci a fare qualcosa anche in questo senso. Ovviamente, se riuscissi a eliminare TV e impianto dallo spazio tra i diffusori sarebbe ancora meglio!
Per quanto riguarda l'ascolto in cuffia temo che la soluzione sia un amplificatore dedicato esplicitamente alle cuffie, da collegare alle uscite linea del DAC o della stessa sorgente, eventualmente con degli sdoppiatori RCA a T o a Y. Per la cifra che hai indicato andrebbe benissimo il ProJect Headbox S, ma anche il Creek OBH 11, il FiiO E09K, l'HiFiMan EF2C o l'Aeron HA-102. Potresti anche considerare un DAC/ampli per cuffia, ma allora dovresti sostituire in tutto e per tutto il DAC Teac che utilizzi ora. In generale, io preferirei un'amplificazione per cuffia pura e semplice.
Infatti, un'amplificazione tradizionale non ha mai un'uscita cuffia ottimizzata e anzi spesso la realizzazione è affidata a circuiti di scarsa qualità. Il Dayton che hai citato, per esempio, è proprio uno di questi casi. Utilizzare un vecchio ampli integrato non aiuterà comunque. Il pilotaggio di una cuffia richiede amplificazioni ad hoc, appositamente realizzate per i carichi offerti da questi dispositivi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Finale per integrato vintage
Gentile Direttore,
ho consultato TNT in passato con soddisfazione per ricercare informazioni utili a migliorare la mia conoscenza del mondo dell'alta fedeltà e per trovare consigli e suggerimenti finalizzati a migliorare la mia esperienza nell'ascolto della musica che preferisco.
Premetto che non mi intendo molto di tutta la parte strettamente tecnica, ma mi interessa molto il risultato finale: la qualità sonora. Nel mio impianto di riferimento sono solito ascoltare musica classica e jazz, qualche volta rock (ma di solito utilizzo un altro impianto).
Ora vengo al mio quesito: la stanza dove ascolto musica è di circa 6 metri per 4, il mio ampli è un datato ma perfetto Marantz 2230 a cui sono legato da molto tempo e che mi dà ancora molte soddisfazioni, il lettore cd è un Marantz CD 6002 e i diffusori sono della Chario Hyper 2000. Avrei anche le casse dell'impianto originale che sono le AR 2ax ma sono da restaurare. Ho anche un Thorens TD 124 con puntina Grado che funziona ancora a dovere.
Sto valutando l'opportunità di utilizzare il 2230 come pre ed affiancargli un finale, preferibilmente dell'epoca. Al momento avrei la possibilità di acquistare uno dei seguenti finali:

Non voglio sapere tanto quale di questi finali potrebbe migliorare la qualità del mio ascolto, ma se l'accoppiata di un finale al mio Marantz (e quindi la spesa), in generale, potrebbe avere un senso nel migliorare la qualità sonora dell'impianto. Non ho avuto modo di ascoltare di persona una delle suddette combinazioni, ho solo trovato in rete che, specialmente negli Stati Uniti, si è a volte utilizzata una tale soluzione sopratutto con i Dynaco.
Non vorrei che il caratteristico suono caldo del Marantz che tanto apprezzo venisse in qualche modo modificato dall'aggiunta di un finale, ma non so se invece potrebbe migliorare la dinamica e l'ampiezza dell'immagine sonora, una maggiore presenza e precisione dei bassi, o altro.
Nella speranza di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.
Paolo - E-mail: p.raider67 (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
se ti piace il suono vintage del tuo Marantz non vedo alcuna necessità di snaturarlo affiancandogli un finale di potenza, per quanto coevo. Semmai, investirei un po' per aggiornare il Marantz, magari con condensatori d'alimentazione nuovi, visto che quelli di serie saranno ormai cotti. Alcuni degli aspetti che vorresti migliorare, tra l'altro, non sono di pertinenza di un (pur buon) sintoamplificatore degli anni '70. Mi riferisco in particolare all'immagine sonora, parametro all'epoca completamente sconosciuto e del tutto ignorato da progettisti e audiofili. In tutta sincerità, poi, non credo che con questo amplificatore tu stia sentendo tutto ciò che i tuoi diffusori possano dare. A mio parere suonerebbero molto meglio con un'amplificazione moderna. Potrebbe anche essere, però, che tu NON voglia sentire come suonano davvero e magari ti voglia tenere il suono un po' datato che il tuo Marantz può conferir loro.
Io un tentativo con un'amplificazione più recente, dovesse capitarti sottomano, lo farei. Il suono che ne verrebbe fuori sarebbe certamente meno caldo e morbido ma, forse - proprio per questo - più vicino a quello reale. A volte ci dimentichiamo che la musica dal vivo di caldo e morbido non ha proprio niente, anzi!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Gent. Direttore,
dopo molti anni di (insoddisfacente) ascolto con un vecchio assemblato sono pronto per cambiare. Fra poco cambierò casa ed avrò a disposizione una stanza più grande (circa 30 mq) e vorrei finalmente concedermi un impianto entry level di buona levatura. Per il momento non cambierò il CD player (TEAC P-4100) e mi terrò anche il lettore di cassette (TEAC V-3010) che uso pochissimo così come il vecchio piatto analogico Pioneer. Sostituirò l'amplificatore TEAC A-70 e le casse Advent/9.
Dopo scremature varie la mia scelta è caduta su MARANTZ PM-6005 (in seconda battuta ARCAM FMJ A19, decisamente più caro) che vorrei abbinare a torri (nell'ordine di preferenza) TANNOY MERCURY V4 o Q ACOUSTICS 3050 (o WHARFEDALE DIAMOND 230, prendendo anche in considerazione le INDIANA LINE TESI). Il budget è intorno ai 1000€ ma nel caso lo ritenessi necessario potrei aggiungere qualche centinaio di €. Il CAMBRIDGE AZUR 651A e il NAD D 3020 mi sono stati sconsigliati per via dei bassi un po' cupi ma cercherò di provarli di persona.
Ascolto un po' di tutto, per le prove che mi accingo a fare porterò qualcosa di Sarah Jane Morris, Lou Reed, Gal Costa, Miles Davis e Vivaldi. Molti dei componenti scelti sono presenti nel mio negozio di fiducia (per gli ascolti). Vorrei una buona definizione dei bassi ma puliti, non artefatti, e degli alti precisi ma non troppo squillanti, credo che si dica una configurazione "morbida".
Per quanto riguarda la musica liquida vedrò se col nuovo impianto sarà soddisfacente. L'ambiente d'ascolto sarà uno studio-biblioteca, la mia intenzione è di tener conto fin dall'inizio delle esigenze "musicali" (distanza dai muri, posizionamento, assorbimento).
Cosa ne dice? Accetto consigli (anche sui cavi-collegamenti).
Grazie e Auguri!
Paolo - E-mail: palobar (at) yahoo.it

LC
Caro Paolo,
in tutta sincerità preferirei risparmiare un po' sull'amplificatore per puntare a diffusori di qualità più elevata. Un buon integrato dotato di ingresso phono (come serve a te) è il solito Denon PMA520 AE ma anche il Cambridge Audio AM10: entrambi si trovano intorno ai 200/250€ massimi, una cifra ben al di sotto di quella che hai preventivato tu. Con la differenza risparmiata potrai permetterti dei diffusori di qualità più elevata, magari i modelli superiori rispetto a quelli che hai individuato tu. Tieni conto che la stanza da sonorizzare non è piccola (30 mq) quindi dei diffusori di qualità e litraggio più elevati potranno fare veramente una differenza sensibile. Le differenze sonore, invece, tra un amplificatore da 250€ e uno da 400/450€, sono veramente minime, se non inudibili.
In altre parole, con 1000€ totali di budget faresti meglio ad acquistare un amplificatore da 200/250€ e dei diffusori da 750/800€. La differenza rispetto alla suddivisione del budget che hai effettuato tu è udibilissima. Soprattutto in questa fascia di prezzo ogni centinaio di euro investito nei diffusori è decisamente più significativo di quanto non possa esserlo se riversato sull'acquisto dell'amplificazione o della sorgente.
Per i cavi, mi spiace, non posso aiutarti, poiché non forniamo più consulenza su questi componenti da tanti anni ormai.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi di lettura
Egregio Direttore,
Innanzitutto mi permetta di dirle che le sono vicino per la morte del fratello. Sfortunatamente so cosa vuol dire perdere una persona amata.
Le scrivo poiché ho un problema alquanto strano e non riesco a capire chi possa essere il responsabile. Nell'impianto che ho lasciato a mio padre e che adopero quando vado a trovare i miei genitori, composto da un CD Rotel (vecchio ma usato poco), pre e finale A&R (attuale Arcam) e due casse Rogers Studio 1, ho collegato un dac Rega (modello precedente l'attuale DAC R) poiché il dac interno al lettore faceva sentire tutto il peso dei suoi anni e per poter collegare all'impianto anche un PC con musica liquida.
Il tutto ha sempre funzionato perfettamente fino ad oggi, quando, introdotto uno dei tanti CD registrati (li ho registrati con un Marantz DR17 per sentirmeli anche a casa dei miei), il suono usciva distorto, con un ticchettio di sottofondo come se il lettore correggesse continuamente. Ho provato con tutti i dischetti registrati e ho trovato che il problema era relativo solo a quelli di una data marca (Philips); con gli altri nessun problema. Ho pensato che il lettore non li leggesse bene, ma, per escludere altre cause, ho scollegato il dac e ricollegato il lettore cd direttamente al pre; sorpresa, tutto suonava bene. A questo punto ho collegato all'impianto un lettore DVD e rifatto la prova: con i dischetti di quella marca e solo di quella marca, collegato al dac, ecco riapparire il ticchettio; scollegato il ticchettio scompare.
Ho pensato che probabilmente il collegamento al dac faceva sì che i lettori non riuscissero a correggere eventuali errori di lettura (non so in quale fase gli errori vengano corretti), ho quindi preso i dischetti, li ho portati a casa e suonati col mio Marantz DR17 / DAC La Voce, sperando di trovare lo stesso problema: perfetti!
Ho però pensato che la prova col Marantz non fosse la migliore poiché è la macchina con cui li ho registrati; ho sostituito allora il Marantz con un semplice lettore DVD collegato a La Voce. Tutto perfetto.
Adesso sono confuso: mi sembra impossibile che i lettori a casa di mio padre, presi singolarmente, non abbiano problemi a leggere quei dischetti, mentre se interpongo il dac c'è questo ticchettio continuo. E mi sembra impossibile che il dac abbia questo problema solo con questi dischetti mentre con altri, registrati e non, suoni perfettamente e bene. E questi dischetti a casa mia, nell'impianto principale, suonino perfettamente! E' un bel rompicapo perché non riesco a capire chi sia il colpevole.
Lei cosa ne pensa, magari ha già sperimentato qualcosa di simile?
Ringraziandola per l'attenzione, Le porgo distinti saluti.
Pietro - E-mail: pmantovani1 (at) alice.it

LC
Caro Pietro,
il fenomeno è effettivamente molto, molto strano. Per qualche strano motivo il flusso digitale dei dati in uscita dal tuo lettore CD, con quei dischetti incriminati, deve essere affetto da un disturbo che non consente al DAC esterno di agganciare perfettamente il segnale, ed ecco il perché del ticchettio.
Potrebbe esserci una non perfetta compatibilità tra lettore CD e DAC, un problema che viene evidenziato soltanto in presenza di flussi di dati particolari. Potresti provare il suddetto DAC con altri lettori CD e/o DVD, per vedere se il fenomeno si ripresenta? Se non ho capito si è ripresentato con un lettore DVD collegato al DAC Rega. In questo caso il colpevole sembrerebbe essere il DAC, che magari va un po' in crisi quando è attraversato dallo stream dei dati di questi CD registrati da te.
Potresti anche provare a registrare nuovamente uno di questi dischetti incriminati, magari utilizzando un supporto vergine di tipo diverso. Tienimi aggiornato su come evolve la ricerca del colpevole, si tratta di un fatto molto curioso e insolito!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La Classe D come sta?
Buonasera Signor Cadeddu,
sono un vecchio appassionato (diciamo dal 1965 o giù di lì) di musica sia dal vivo che riprodotta, in particolare della cosiddetta musica classica ed operistica. In generale, mi limito ad ascoltare la ricca raccolta di LP e CD (circa 3000 dischi) che ho messo insieme in tanti anni, ma ogni tanto mi viene la voglia di aggiornare il mio impianto e compro qualche apparecchiatura, con molta difficoltà perché il mercato è quello che lei ben conosce, pieno di guru e ciarlatani, impegnati a spennare gli appassionati benestanti.
Oggi ho vari oggetti, anche perché faccio fatica a disfarmi dei vecchi quando compro qualcosa di nuovo. Tre giradischi analogici: Thorens Phantasie con braccio Mission Mechanic e testina Wilson Benesch Ply - The Well Tempered con il suo braccio e testina Sumiko Pearwood Celebration II, Rega p3 con il suo braccio e testina Grado Platinum Wood.
Un CD Player Vincent 1.1. Un pre fono Quad 24 P a valvole. Un pre Quad Elite + finale Quad QSP (più un Copland CTA 401).
Diffusori Quad 63 (+ B&W DM2a + Pro Ac Tablette)
Ampli per cuffie Aeron HA-102 + 4 cuffie: Grado 125 - B&W - Oppo PM2 - Ultrasone Pro 900.
Lo so, lo so, c'è troppa roba, ma un po' perché non sono capace di vendere le mie cose su Internet e un po' perché mi piacciono questi oggetti, sono messo così. Ho anche altre cose che non le dico, roba di minor livello, ma non riesco a disfarmene.
Quindi, me ne stavo beato in mezzo al mio hobby, soddisfatto di quello che avevo e sentivo, quando per caso leggo un suo articolo sui Tripath e derivati e mi compro per 120 euro un Dayton DTA 100a.
Questo acquisto ha messo in crisi le mie certezze e condivido la sua analisi, anche se il miracolo è parziale: il Dayton è selettivo, ha dei bassi tremendi, ha una limpidezza mai sentita, ma ogni tanto, quando meno te lo aspetti, stona. Chi frequenta i concerti ed ascolta musica tutti i giorni, sa cosa voglio dire: conoscendo il brano a memoria, ti aspetti un certo suono e ne esce un altro. Ci mancherebbe altro, con quel che costa.
Ma mi è venuta la curiosità di sentire un classe D che costasse 10 o 30 volte di più, ma qui sono andato in crisi. Cosa devo andare ad ascoltare in qualche negozio di Milano? E qui chiedo aiuto alla sua esperienza per avere qualche suggerimento.
I NuForce che lei ha testato non sono più in vendita e quindi?
Mi sembra che la classe D, dopo le iniziali curiosità, non abbia avuto lo sviluppo che ci si aspettava.
Grazie per la sua attenzione ed un cordiale saluto.
Roberto - E-mail: r.limena (at) mansutti.it

LC
Caro Roberto,
la classe D è viva e vegeta e tantissime sono le alternative oggi disponibili. Nuforce (ora divisasi in due tronconi) continua a produrre eccellenti amplificazioni, così come BelCanto e tanti altri. In Milano non dovresti far fatica a poter ascoltare i marchi suddetti. Se già un misero Dayton ti ha sconvolto così tanto, immagina cosa potrà fare un'amplificazione in classe D di ben altro livello! A proposito del Dayton, permettimi di manifestarti tutta la mia perplessità sul fatto che possa stonare. È un amplificatore, amplifica e basta, non stona. Semmai può andare in crisi e distorcere, questo sì, ma stonare proprio no. Bisogna anche far attenzione al carico, visto che il chip è garantito stabile fino a 6 Ohm e che dunque al di sotto di questo valore potrebbe avere qualche problema di stabilità e di sopravvivenza vera e propria.
Io l'ho confrontato con amplificazioni di livello molto, molto elevato, e di stonature neppure l'ombra, credimi.
Consentimi, infine, di esprimerti tutta la mia perplessità per questa tua sindrome da accumulo di apparecchi HiFi. Sono certo che saresti molto più soddisfatto con pochi apparecchi di qualità ben più elevata che con tanti di qualità inferiore. I giradischi sono bellissimi (un po' inutile il Rega, visti gli altri due) ma il resto dell'impianto, Quad 63 a parte, non mi sembra all'altezza, sorgenti digitali comprese.
Io, ovviamente, venderei tutto il surplus, magari affidandolo anche in conto vendita presso qualche rivenditore, e concentrerei tutto su poche cose ma di qualità indiscutibile.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Abbandonare il Naim sound
Gentile direttore,
torno a scriverle a distanza di qualche anno. Posseggo impianto tutto Naim di cui sono abbastanza soddisfatto.

L'impianto si trova in un salone di medie dimensioni arredato con divano in tessuto, tende, tappeto alto, alcuni mobili riflettenti, piccola libreria, quadro fonoassorbente su parete principale. Come le dicevo sono abbastanza soddisfatto del suono delle elettroniche. Il tipico prat Naim è notevole, dinamica eccellente, bassi ben contollati e medi definiti, ma in generale un po' analitico, scrivo "scarno" per certi versi, forse sono eccessivo non trovando altro termine, da recensore inesperto quale sono. Come se mancasse un po' di grana, di armoniche. Naturalmente il suono Naim è un gran suono, ma cerco oggi qualcosa di diverso.
Non vorrei perdere il controllo dei bassi e la definizione sui medi, gradirei un po' più di calore, soprattutto, mi ripeto, armoniche, ma con uguale o maggior controllo e definizione. Spero di rendere l'idea.
Ascolto un po' di tutto, ma prediligo progressive, fusion, jazz, compositori moderni, classica. Sto cercando di sfruttare le potenzialità della musica liquida, in verità con grandi difficoltà, per cercare di ottenere una sorgente alternativa e possibilmente migliore del Cd5xs, che al momento vorrei tenere. Avrei intenzione di cambiare amplificazione e forse poi eventualmente il dac, magari da cercare con uscite bilanciate, per sfruttare poi al meglio l'ingresso XLR del nuovo ampli.
Starei optando per un Pass Int 150 che avrei possibilità di prendere come ex demo dal mio rivenditore in cambio del Supernait, di due Hicap, dei cavi Naim, nonché di una differenza economica ancora da stabilire. Dovrei ascoltare in questi giorni il Pass, possibilmente anche a casa.
Mi conforterebbe molto un suo autorevole parere.
La ringrazio anticipatamente.
Alessandro - E-mail: alebaax (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
non sono sicurissimo che la colpa del suono che descrivi e del quale ti lamenti sia da addossare alle amplificazioni Naim. È più probabile che sia l'ambiente o la disposizione dei diffusori a non far rendere tutto come dovrebbe. Non sono sicurissimo, tra l'altro, che l'integrato Pass riesca a darti quel che cerchi, suonerà certamente diverso dal Supernait ma non credo che possa suonare globalmente “meglio”.
In ogni caso ascoltalo (ormai lo avrai già fatto, la mail è abbastanza vecchia) e decidi di conseguenza.
Per quanto riguarda la musica liquida l'offerta dei DAC USB è così ampia che avresti solo l'imbarazzo della scelta! Tutto dipende dal budget a tua disposizione, naturalmente. Anche qualche DAC Naim potrebbe non essere una cattiva idea, visto che hai deciso di tenere il lettore CD deduco che sia abbastanza soddisfatto del suo suono e dell'impostazione generale. Le alternative a Naim non mancano, ad esempio valuta anche le validissime proposte dell'italiana M2Tech, alcune delle quali già positivamente recensite qui su TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Riparare o sostituire amplificatore in primo impianto
Salve Direttore,
le scrivo sperando di chiarirmi un po' le idee sul da farsi. Il mio impianto è così composto:

A causa del guasto dell'integrato di uno dei due canali l'amplificatore è fuori uso, ho tentato la riparazione ordinando un STK8050 su internet, che si è rivelato però essere non funzionante poichè gracchia. Il venditore dovrebbe rispedirne un altro esemplare, ma dalle informazioni che ho appreso su forum stranieri tali integrati sono delle repliche che funzionano peggio degli originali e sono quindi stato colto dalla disperazione. Purtroppo attualmente l'impianto non è posizionato in modo tale da avere un ascolto ottimale poichè è nel garage dove faccio le mie cose, ma confido in futuro di potergli dare la posizione che merita...chissà magari in un salotto dopo un bel restauro.
Chiuso l'antefatto, e sperando comunque di riuscire a recuperare l'amplificatore, l'idea che mi era venuta in mente era di provare a costruire un
Insulto Finale in modo tale da fare un po' di esperienza sulle valvole e sull'autocostruzione di amplificatori hi-fi. Sono uno studente di Ingegneria Elettronica, appassionato di musica, e già una buona esperienza con circuiti e saldatori, ma il budget è piuttosto limitato, diciamo sui 150€, che se non ho visto male dovrebbero essere appena sufficienti per acquistare TU, TA e componenti elettronici.
Generalmente ascolto musica contemporanea di quasi tutti i generi, e musica blues e rock dagli anni 50 in poi. La questione è: visto che comunque lo sforzo finanziario è limitato e sarebbe sufficiente solo per aquistare i componenti per l'amplificatore, l'Insulto Finale sarebbe in grado di fornire un buon ascolto con tali diffusori (di cui non conosco i dati tecnici), o necessiterebbe di altra tipologia di diffusori?
Avrei un miglioramento rispetto al Technics nella qualità del suono? Oppure è meglio se riesco a ripristinare il sistema così com'è?
Cordiali saluti,
Claudio - E-mail: claudio.giangrossi (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
in tutta sincerità lascerei il vecchio Technics al suo destino, qualunque cifra ci vorrai investire per farlo rivivere sarà mal spesa. Non era un amplificatore memorabile ai suoi tempi, figuriamoci oggi. Allo stesso modo voto contro per la costruzione del nostro progetto Insulto Finale, certamente inadatto a pilotare i tuoi vecchi diffusori RCF e comunque sprovvisto di ingresso phono per il tuo giradischi. Inoltre, mai e poi mai spenderei 150€ per realizzarlo! L'idea originale e un po' provocatoria di quel progetto era proprio quella di riciclare materiale da vecchie TV o avanzi di magazzino, non certo investirci cifre di questo tipo. Già con 150€ acquisti un integrato in Classe D (con chip Tripath o Texas) che pilota qualunque diffusore e si fa beffe del tuo Technics e, direi, pure dell'Insulto Finale. Sto pensando al Dayton DTA120 e parenti analoghi. Visto che sei pratico di saldature potresti persino risparmiare ordinando in rete dei kit da assemblare basati su chipset in Classe D come quelli citati.
Ti mancherebbe solo l'ingresso phono per il giradischi, ma potresti cavartela con una cinquatina di euro per un ProJect Phonobox o un TCC qualunque.
In alternativa, onde evitare il proliferare delle scatole all'interno del tuo impianto, potresti cercare un ampli integrato tradizionale già dotato di phono. Per circa 200€ acquisti i già citati Denon PMA 520AE e Cambridge Audio Topaz AM 10. Ancora, valuta pure un qualunque integratino di qualità, dotato di phono, da cercare nell'usato (Denon, Rotel e simili).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Pulizia CD fai da te
Buon giorno mi chiamo Marco e prima di tutto vorrei complimentarmi con voi per aver creato questo sito...praticamente unico e validissimo punto di riferimento in italiano nella rete, per me siete stati fondamentali. Veniamo ora all' oggetto, per bonificare i cd suggerisco di provare l'argilla verde ventilata, che io uso con soddisfazione un po' per tutto da anni.
Basta amalgamare con un goccio di detersivo per piatti, ancora meglio se coadiuvata con un apparecchio ad ultrasuoni (comprato al LIDL per 20 euro e pure con il porta cd ed il reggi- cinturini!).
Basta mettere il cd sottosopra trattato con la mistura. L'abbinamento dei due metodi a me sembra molto valido.
Un saluto ed auguro buon anno a tutti voi.
Marco - E-mail: marcosacco70 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
grazie per la dritta, che non conoscevo (macchina a ultrasuoni a parte). Sarò strano o fortunato, ma raramente ho avuto la necessità di lavare profondamente i CD, a parte quelli acquistati usati in stato di conservazione pietoso. Per i CD nuovi è di norma sufficiente evitare che la polvere si depositi e, naturalmente, avere l'accortezza di non toccarli con le mani sporche. Non mi è charissimo cosa tu intenda per bonificare i CD, manco si trattasse di campi minati in scenario bellico! Magari tu stai pensando a un trattamento di pulizia e anche eliminazione graffi, non so. A cose fatte, comunque, prova a lucidare il tutto con un prodotto per la pulizia dei mobili (i soliti spray siliconici tipo Pronto etc.). Le differenze all'ascolto sono molto piccole e richiedono impianti sofisticati per essere percepite ma...ci sono! O, almeno, io le ho sempre sentite.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Sono qui che ascolto vinili col nuovo Black Cube Statement che mi hai consigliato l'ultima volta che ti ho chiesto un parere. Beh, è incredibile, mi aspettavo delle sfumature invece è un altro mondo! Fa venire sempre più voglia di ascoltare dischi uno dopo l'altro per scoprire come possono finalmente suonare.
Un gran bel passo avanti rispetto al 25enne stadio fono del mio vecchio Unison Research Mood. Se per caso riuscissi a tenermi il lavoro mediterò su un nuovo ampli, un Unison più recente tipo l'Unico, o un Nait usati... Vedremo.... Comunque non ho certo fretta.
Grazie Lucio! Un altro dei tuoi consigli preziosissimi! Un abbraccio e buon 2016!
Pasquale - E-mail: probustini (at) hotmail.com

LC
Caro Pasquale,
sono molto felice che il consiglio abbia prodotto un risultato così soddisfacente. Ne ero abbastanza sicuro perché ricordo ancora molto bene l'abisso che percepii quando confrontai lo stadio phono integrato di un ampli molto simile al tuo (il Sonus Faber Quid) con il Black Cube prima serie. Come dici giustamente tu...un altro mondo!
Per ora goditi la buona musica e in bocca al lupo per il lavoro, che è la cosa più importante in questo momento!

Non è certo un buon periodo per i grandi della musica...lo scorso 18 Gennaio è mancato, all'età di 67 anni, Glenn Frey, co-fondatore e chitarrista degli Eagles, che ricordiamo qui in una bella versione live (del '77) di “Take it easy”.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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