Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 30/1/2016 - 6/2/2016

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  1. Primi passi
  2. T-Preamp e alimentazione condivisa, PROBLEMI!
  3. Braccio di lettura
  4. Potenziometro che gracchia
  5. Un DAC economico per le Klipsch RF
  6. Migliorie a impianto entry level
  7. Ancora Klipsch
  8. Primo impianto
  9. Far convivere impianto due canali e HT
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Primi passi
Gentile Prof. Cadeddu,
son un ragazzo di 25 anni che ha da poco terminato gli studi in Ingegneria delle Telecomunicazioni; a casa sono cresciuto a suon di pane e musica grazie a mio padre, vecchio "audiofilo" (mi conceda il termine) che ha nel tempo perso - purtroppo - passione in questo mondo...vuoi per una questione di soldi, vuoi per il lavoro .. Tutto ciò che nel tempo si era creato sin da ragazzo, l'ha poi rivenduto (riaggiungo il purtroppo, per me) e a casa è rimasto nella mia stanza tutto l'invenduto nel tempo di seguito riportato:

Leggendo qua e la sia su TNT-Audio (che disintegra giustamente l'arcam) che in altri lidi, la base di partenza è direi veramente povera; cosa consiglierebbe ad un ragazzo che entra in questo campo come acquisti? Dopo aver passato una giornata al Roma hi-fidelity, sono letteralmente impazzito per il sound prodotto da "the sound of valve" e stregato comunque anche solo visivamente dai valvolari..
Volevo realizzarne uno anche con amici elettronici (e mettere così in atto anche quel poco di utile dei miei studi affrontati) ma la manualità non è il mio pezzo forte e ho preferito abbandonare da subito l'idea.. Ho pensato allora un ampli valvolare quantomeno "economico" per uno studente (sui 300€) ma è follia pura visti i prezzi per un "top".
Ho pensato allora di aggiornare quantomeno i diffusori, ma forse mi ritroverei un acquisto sbagliato (perchè magari dovrei puntare ad altro) .. Ho pensato di ritoccare il t-amp pensando il tutto a un "giochino", ho pensato di cambiare ampli (magari usato).
Insomma, ho pensato tanto ma il tutto ha solo portato confusione e basta. Magari un suo pensiero potrebbe quantomeno incoraggiarmi (o viceversa scoraggiarmi del tutto) verso i primi passi .. Nessuno nasce imparato direi.
Ps: la mia camera è di 25 mq con diffusori posti in alto (bestemmia audiofila?) ma lo spazio è quello che è.
Matteo - E-mail: pietruccim90 (at) msn.com

LC
Caro Matteo,
mi spiace per l'abbandono della passione da parte di tuo padre. La vita però è così, le passioni vanno e vengono, le esigenze e le possibilità cambiano, gli interessi mutano. Non lo colpevolizzare per questo.
Comunque sia, non mi pare che ti abbia poi lasciato tutto materiale inutile. Non capisco perché ti sia fissato con l'amplificazione, quando l'anello debole del materiale audio a tua dispsozione è proprio l'ultimo e cioè i diffusori. Passerei immediatamente a programmare una loro sostituzione, dedicandoci tutto il budget a tua disposizione.
Hai già sia un T-Amp che un Arcam Delta 90, possono essere degli eccellenti punti di partenza, specie il primo se sceglierai dei diffusori abbastanza sensibili. Vendi tutto il resto, quel materiale vintage dovrebbe fruttarti, con un po' di pazienza, qualche centinaio di euro. Ti serve anche una sorgente digitale, che al momento potrebbe essere il PC, affiancato da un DAC USB entry-level, oppure un lettore CD base da scegliere tra le offerte di Denon e Yamaha.
Concentra tutti i tuoi sforzi sui diffusori, che secondo me dovranno essere da pavimento, visti i 25 mq della stanza d'ascolto. Visto che ora tieni i diffusori in posizone errata, mi auguro tu voglia impegnarti a trovare lo spazio sufficiente sul pavimento. Altrimenti partiresti davvero malissimo. Altro che ampli valvolare!!! Coi diffusori appollaiati in posizioni improbabili le valvole sarebbero l'ultimo dei tuoi problemi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

T-Preamp e alimentazione condivisa, PROBLEMI!
Buongiorno,
le scrivo in quanto, dopo aver letto il suo articolo sul T-Preamp 754 l'ho alimentato con uno ZG 145 insieme al Trends 10.2... questo ha causato non pochi problemi...!
La prima cosa che ho notato è che appena infilavo lo spinotto di alimentazione anche nel Trends le lucine del T-preamp si illuminavano più forte! Ma fin qui non mi sono preoccupato troppo...
Seconda faccenda anomala: avendo il lettore CD collegato all'ingresso 1 e facendolo suonare, selezionando l'ingresso 2 o 3 veniva ancora riprodotta qualche alta frequenza gracchiante delle musica, preoccupante!
Cambiare canale nel T-preamp in questa condizione faceva emettere dei TAC alle casse mentre con il suo alimentatore questo non succede...
Infine il pasticcio, sicuramente una mia disattenzione ma mentre ascoltavo un cd col selettore sull'ingresso 1 ho sfilato gli rca dall'ingresso 3 e uno dei due ha causato un forte tac in una cassa (quando l'ingresso 3 doveva essere totalmente spento avendo l'1 selezionato...) e questo ha provocato la rottura di un Tweeter!
Tutti i suddetti comportamenti anomali non avvengono con due alimentazioni separate, perciò ritengo sia molto pericoloso il suggerire di condividere l'alimentazione tra le due elettroniche!
Grazie per l'attenzione,
Matteo - E-mail: matteobrx (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
mi spiace per i problemi che si sono veriificati con questa alimentazione condivisa. Probabilmente c'è stato qualche errore perché io avevo provato e tutto era filato liscio. Il voltaggio era corretto per entrambi gli apparecchi? Hai controllato con un tester? Non vedo come l'alimentazione di un secondo apparecchio possa interferire con il funzionamento del primo, se i voltaggi e le fasi sono corrette. Comunque, visto che è accaduto, non posso che prenderne atto e mettere in guardia a mia volta i lettori su eventuali problemi causati da questa operazione. Verificare sempre con il tester tensioni in gioco e fase prima di procedere. Nel dubbio, meglio usare due alimentatori separati di migliore qualità.
In generale, è SEMPRE sconsigliabile staccare al volo una sorgente mentre un apparecchio è acceso. I rumoracci sono sempre in agguato e i tweeter sempre in pericolo! :-(
Grazie per la segnalazione,
Lucio Cadeddu

Braccio di lettura
Buongiorno Lucio,
come va, spero tutto bene. E' da un po' che non disturbo, continuo a leggervi ma gli ultimi anni sono stati poco piacevoli dal punto di vista del lavoro e quando non si ha la testa leggera si ha meno voglia di dedicarsi a cose divertenti.
Diciamo che, se c'è stato un aspetto positivo della minore disponibilità economica è che sono tornato alle origini quando il tweaking era un sistema per migliorare l'impianto a costi ragionevoli e compatibili con le proprie finanze. Poi le cose sono cresciute e ho iniziato a cercare di fare pezzi completi partendo da parti ragionevolmente economiche. Ho quindi fatto varie basi per un Denon DP 5000 e poi una rivisitazione completa di un Lenco L75 con ottimi risultati. A quel punto ammetto che stavo cercando un braccio da 12" ma tutto quanto c'era sul mercato costava almeno 3000€ che non potevo permettermi e così ho detto perchè non farmi io il braccio.
Sono partito con un unipivot classico ma poi volevo cercare qualcosa di differente a livello di articolazione e così prova e sbaglia sono arrivato a fare un braccio con una articolazione su un punto per il movimento orizzontale e due punti sul verticale. Poi mi sono spinto fino ai 15", con una colonna separata per sostenere il braccio. Ho utilizzato vari materiali come alluminio aeronautico, acciaio, ottone, fibre di carbonio lunghe, rubini per le articolazioni, ecc.
Lo ho fatto sentire ad alcuni amici in confronto con il mio Schroeder 2 che è rimasto come riferimento e tutti mi hanno detto che andava almeno bene uguale e di fare loro qualche pezzo. Poi uno di questi amici ha iniziato a fare i disegni a CAD dei pezzi per avere una certa ripetitività e poi abbiamo fatto un
sito web dove raccontiamo un po' di cose del nostro braccio.
Ovvio, a questo punto mi piacerebbe molto che lo ascoltassi. Se poi vorrete recensirlo sarebbe splendido ma mi accontenterei anche del tuo parere di ascolto. Pensi si possa fare? Ti allego un paio di foto recenti del braccio con la versione con antiskating magnetico.
Grazie ancora e buona domenica.
Piero - E-mail: piero.canova1 (at) tin.it

LC
Caro Piero,
complimenti per l'impegno e la realizzazione! Un braccio di lettura è certamente un oggetto impegnativo da progettare e “autocostruire”. Per quanto riguarda la possibilità di provarlo se ne potrà parlare quando il tutto sarà avviato e disponibile sul mercato come un prodotto commerciale. In tal caso credo che il nostro Geoff Husband potrà essere contattato e messo al corrente degli sviluppi, essendo lui il nostro guru dei bracci di lettura. Io, al momento, non ho certo la possibilità materiale e logistica di allestire una prova così impegnativa. È già tanto se riesco a dedicarmi ad oggetti semplici e veloci da ascoltare e recensire, un braccio richiede molto tempo e impegno.
Sentiti libero di contattare il nostro Geoff quando sarai pronto e operativo, preferiamo non recensire prodotti che non hanno ancora un minimo di struttura commerciale estesa su cui poggiarsi. Sul tuo sito vedo che la struttura di e-commerce sembra pronta e avviata ma, come sai, le nostre recensioni hanno un target internazionale, per cui dobbiamo essere sicuri che il prodotto possa anche essere acquistato dall'estero, con garanzia.
Grazie e ancora complimenti!
Lucio Cadeddu

Potenziometro che gracchia
Gent.mo Direttore,
faccio i miei complimenti per il fantastico TNT Audio e ringrazio lei e tutta la redazione! Sono possessore dal 1989 di un amplificatore integrato Onkyo A 8170 Integra (80 + 80 watt) e per varie ragioni sto pensando alla sostituzione. L'amplificatore integrato è abbinato a una coppia di diffusori Monitor Audio R352 anch'esse della stessa età dell'Onkyo e ancora perfette. Inoltre sono felice possessore se ricordo bene dal 1991 di un DAC Mission DAC5.
Il tutto è posizionato nel mio soggiorno 5,5 x 4,5 con le Monitor Audio su un mobile alto 50 cm sul lato da 4,5 mt ad una distanza di 2.80 mt tra di loro. Dicevo che per varie ragioni vorrei cambiarlo, ebbene sì nonostante le mie amorevoli cure l'Onkyo ha già da qualche anno i potenziometri dei toni / balance fuori uso. Ciò non sarebbe un grosso problema in quanto utilizzo sempre la modalità CD direct ma ultimamente anche il potenziometro del volume inizia a non funzionare più correttamente.
Lo scorso anno ho acquistato un nuovo DAC TEAC UD-H01, ho cercato un dispositivo che mi consentisse di riprodurre la musica “liquida” e che fosse perlomeno superiore al mio precedente DAC Mission. Con mio stupore e dopo attenti ascolti e confronti sono giunto alla conclusione che a mio gusto il Mission suona meglio. Non che il Teac suoni male ma soprattutto sulla voce il Mission secondo me è meglio, forse più caldo più “analogico”. Ora dovendo valutare l'acquisto di un nuovo ampli e non avendo a disposizione un grosso budget (500 Euro) mi chiedo cosa posso fare per non rimanere deluso.
Forse è meglio che faccia riparare l'Onkyo (Sempre che sia possibile)?
Ascolto Rock Pop Jazz a volte un po' di classica.
La ringrazio per il tempo che vorrà / potrà dedicarmi.
Luca - E-mail: luca.orzincolo (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
non mi sorprende che il vecchio DAC, confrontato col nuovo, non abbia sfigurato, anzi. Nel digitale, in questi ultimi anni, c'è stata una progressiva tendenza all'aumento delle informazioni riprodotte, un incremento del dettaglio e della trasparenza. I nuovi circuiti e chip di conversione sono più precisi e rivelatori. Il rovescio dela medaglia è che, alle orecchie di alcuni appassionati abituati a suoni meno precisi, questo aumento di dettaglio sembri eccessivo e innaturale. Non a caso fai riferimento al fatto che il vecchio Mission suoni più caldo. E infatti è così, suona in questo modo perché estrae meno informazioni, smussa e arrotonda di più. Può essere più gradevole, certo, ma il fine ultimo dell'HiFi è quello di avvicinarsi il più possibile a ciò che è contenuto nei dischi e, si spera, nella realtà.
Per quanto riguarda il tuo Onkyo, visto il budget a disposizione, ti consiglierei di farlo riparare, ma è una cosa che puoi fare anche da solo con 5€. Recati in un ferramenta/brico/negozio di elettronica, acquista uno spray disossidante per contatti elettrici, meglio ancora se specifico per potenziometri, stacchi l'ampli dalla rete elettrica, lo apri e spruzzi sul potenziometro del volume un po' di questo prodotto. Lasci agire qualche istante (segui le istruzioni) e poi ruoti più volte il potenziometro fino a fine corsa, per fare in modo che l'attrito insieme all'azione del prodotto eliminino le ossidazioni, causa dei problemi che lamenti.
Questo dovrebbe risolvere per un bel po' di tempo il malfunzionamento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un DAC economico per le Klipsch RF
Buongiorno direttore,
Le scrivo in quanto sto valutando di fare un upgrade al mio sistema che è composto da:

Gli ultimi entrati in casa sono proprio i diffusori Klipsch che hanno sostituito da più di un anno le Indiana Line Musa 505. Questo cambiamento mi ha soddisfatto in parte, ho sentito sparire un rigonfiamento sul basso e un suono più aperto ma ho trovato un arretramento delle medie, o meglio, le trovo pastose e poco “graffianti” se cosi possiamo dire, specialmente quando ascolto pezzi con chitarre.
Nei passaggi sobri con pochi strumenti va tutto a meraviglia, quando ci sono molti strumenti e grancassa allora le chitarre diventano un accompagnamento in sottofondo e non al centro della scena. So che le Klipsch RF hanno medi arretrati di natura ma so anche che sono molto rivelatrici e prima di giudicarle colpevoli volevo provare a sistemare l'anello debole della catena cioè la sorgente digitale inserendo quindi un DAC ottico esterno tra ps3 (che volevo tenere per uso di film e musica liquida/streaming) e amplificatore.
Ho guardato con interesse lo Schiit Modi (sui 190 €), il Cambridge Audio dacMagic 100 (210€) e il Music Fidelity V90 (280€, ne vale la pena?). Volevo chiederle se mi poteva indicare anche altri modelli e su cosa orientarmi in base al mio impianto, cercavo di stare sul più economico possibile ma senza esagerare per non renderlo di nuovo anello debole della catena, insomma una cosa adeguata all'impianto. Ascolto molto rock, musica d'ambiente e a volte chitarre acustiche, mi piace sentire i medi in evidenza (abituato con le Grado nell'impianto cuffia) e molti dettagli.
La mia stanza di ascolto è la tavernetta in foto (scattata dalla rampa di scale, stanza aperta senza porta). Se ha anche consigli su qualche modifica/sistemazione migliore la ringrazio infinitamente,
Matteo - E-mail: matteopalermito (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Matteo,
faccio moltissima fatica a credere che le RF35 lascino le frequenze medio-alte e in particolare le chitarre...indietro! Suonano esattamente al contrario di come descrivi tu! Se un difetto è sempre stato addebitato ai diffusori Klipsch è una eccessiva vivacità in gamma medio-alta, figlia del caricamento a tromba. Certo, se il confronto lo facessi con le cuffie Grado, la battaglia sarebbe persa in partenza, e per ben due motivi: innanzitutto una buona cuffia ha un livello di dettaglio e di trasparenza che un diffusore, tipicamente, si sogna, a meno che non si tratti di un prodotto di livello molto elevato. In secondo luogo la cuffia elimina la variabile ambientale che, nel tuo caso - a mio parere - influenza molto il risultato finale.
L'ambiente sembra quasi vuoto, dubito che l'acustica possa essere ottimale. Non a caso dici che tutto va bene con pochi strumenti ma il quadretto si rovina in presenza di molti strumenti. È il tipico indicatore di un'acustica ambientale che va in crisi in presenza di segnali complessi. Il basso e il medio-basso, probabilmente, vanno a sporcare e mascherare le frequenze medie. I consigli sono sempre gli stessi, li trovi anche nelle nostre
FAQ. Proverei anche a modificare la posizione dei diffusori rispetto alle pareti e rispetto al punto d'ascolto (con più o meno toe-in e distanza dalla pareti).
La soluzione non è, a mio parere, un DAC esterno, anche se si potrebbe pure provare. Nel caso prendi, tra quelli citati, il Cambridge Audio. Proverei anche a valutare un'amplificazione più nervosa e vivace come un integrato Rotel ma, ripeto, fintanto che la stanza è così hai poche speranze di riuscire nel miracolo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorie a impianto entry level
Gent.le Sig. Cadeddu,
avrei bisogno di qualche illuminazione su come procedere per migliorare il mio impianto stereo. E' collocato in una stanza di 5mt x 3mt più o meno. Ascolto maggiormente Jazz, anche se magari nelle ore diurne vivacizzo un poco i generi passando da Pino Daniele a Richie Hawtin. Ho un impianto basico Rotel RA 04 con casse B&W 686, la musica la ascolto dal MAC collegato al Rotel. Sempre più spesso mi capita di usare anche l'iphone o l'ipad collegato tramite bluetooth per mettere i brani.
In primis vorrei capire come migliorare il segnale che invio all'ampli dai vari devices. Devo mettere un DAC? Se si cosa mi consiglia? Al momento collego il mac con un semplice cavo R/C con mini jack.
E' il caso forse di cambiare decisamente l'ampli prendendone uno un po' più attuale che riesca a rispondere alle mie esigenze? Il mercato cosa offre di buono? Rotel RA 012 hai il dac incorporato o no? Cambridge cxa 60 forse è meglio? Leggo però che non ha il bluetooth. Si tratta già di ampli più costosi perchè intorno agli 800/900 €. da 60 w, date le dimensioni della mia stanza ha senso?
A parte questa premessa sul segnale audio stavo pensando di cambiare le casse, per due motivi:

  1. forse l'accoppiata Rotel RA 04 B&W 686 è un po' freddina, lei non trova? I bassi non sono morbidissimi, li trovo poco generosi. Ovvio che questo lo noto quando ascolto del buon Jazz non certo con un pezzo di 50 Cent ;-)
  2. mi piacerebbe avere una cassa con un design più bello, le B&W ovviamente avendo un prezzo popolare soffrono in rifinitura, ma questo è ovvio. Come trova le TANNOY Marcury V1i? Potrebbero andare bene per il mio Rotel? Le Klipsch come vanno in combinata? Le avevo sentite suonare su un NAD di un mio amico e non mi era piaciuta l'accoppiata anche lì molto fredda. Le Monitor Audio Bronze 2? Oppure tornando alle B&W 685S2, come le trova?
Ha senso pensare a delle casse da pavimento oppure la stanza è troppo piccola? Certo impegnerebbero tutto il budget. Forse vorrei spostare la zona ascolto e metterla in una porzione larga 2,5 mt x 3,40 dove ho la possibilità di mettermi centrale. Come budget totale vorrei spendere 600/800. Forse troppo poco per quello che vorrei fare? Le che dice?
Io ho poche idee confuse ommeglio quando la coperta è troppo piccola si fà sempre fatica a decidere ;-)
La ringrazio in anticipo e spero di ricevere presto una sua risposta.
Grazie,
Walter - E-mail: walter.ricciardi (at) moviemagicint.com

LC
Caro Walter,
se ami tonalità più morbide e calde, l'accoppiata Rotel / B&W non è certo la scelta migliore possibile. Proverei magari con le Tannoy che hai citato, ma anche con qualche modello KEF oppure Opera e Sonus Faber (serie Toy). In questo modo riequilibri le caratteristiche dell'attuale coppia ampli e casse. La stanza non è piccola e può tranquillamente ospitare dei diffusori da pavimento.
Non mi è chiarissimo invece il passaggio finale dove parli di sfruttare una porzione dello spazio a disposizione per ascoltare in posizione centrale. Adesso non ascolti in posizione simmetrica rispetto ai due diffusori? Come sono posizionati? Se non potessi posizionare diffusori e postazione d'ascolto in maniera simmetrica e ottimale forse non avrebbe neppure tanto senso programmare chissà quali upgrade.
Comunque sia, io terrei ancora l'integratino Rotel, che è tutt'altro che malvagio. Potresti abbinare alle tue sorgenti un DAC con possibilità bluetooth come l'
Arcam Miniblink che abbiamo recensito poco tempo fa. In questo modo puoi eliminare la fastidiosa dipendenza dai cavi di collegamento.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ancora Klipsch
Direttore salve, la seguo da quando ho iniziato ad appassionarmi al mondo hi-fi ed è arrivato il momento di porle qualche domanda. Beh, intanto ho una stanza di 6x4m con le casse da posizionare sul lato lungo affianco alla tv. Finalmente ho venduto tutti i componenti in mio possesso e devo ripartire da 0..intanto non sono un audofilo, ascolto di tutto (pop, musica italiana in genere, soul..jazz quando capita) il tutto senza particolari pretese (secondo me..) sono solito ascoltare musica da canali sky o mtv come sottofondo per lavori domestici, e quindi devo interfacciare un impiantino col tv utilizzandolo anche per audio film..beh il mio vecchio impianto suonava con delle Klipsch sf10, ampli Arcam a65 plus, sub indiana line arbour s8 e lettore cd Cambrige entry level..un disastro.
L'arcam era troppo vocifero..freddo..e non tirava fuori i bassi dalle sensibili Klipsch..il sub lo accendevo solo per i film.
Con le Klipsch ho provato Proton (fratellino del nad 3020 almeno mi dicevano), troppo colorato e distorceva..Luxman l3 che poi è l'unico ampli che è riuscito a far suonare correttamente le casse tanto da iniziare a sentire qualche dettaglio in più..denon 510..freddo poco dettagliato..e in fine arcam..la delusione che mi ha fatto decidere di vendere tutto..il risultato ottenuto con klipsch e luxman mi piaceva tanto da cercare u l4/5 sulla stessa serie per mantenere l'impostazione timbrica..in più il loudness durante la visione dei film rendeva tutto molto coinvolgente e piacevole senza utilizzo sub..non male per la spesa..poi arcam..beh moderno con telecomando..da quando li ho accoppiati ho acceso il tutto 3 volte prima di vendere..inascoltabili veramente.
All'epoca scelsi Klipsch confrontandole con indiana line tesi, monitor audio, mordaunt short e b&w 602..il suono b&w non mi dispiaceva ma erano più care..indiana line non mi sono piaciute..chiuse..effetto loudness..medio scadente ed enfatizzato..insomma piuttosto che avere un suono in gamma media così..beh meglio niente..allora a parità di prezzo presi le Klipsch efficenti, chiare, precise e brillanti (e senza medi..) Insomma ho recuperato 600€.
Pensavo ad una coppia di diffusori da scaffale tipo Usher 520..due stand..un sub solo per i film e un ampli che suoni decentemente.. Poi mi sono imbattuto su un tk2050 tubook!! beh bello..30w..100€..
Ed è qui che tornano in mente le Klipsch..ho trovato una coppia di rf 82 mk2..(500€) la prego mi fermi.....i soldi sono questi..lei che farebbe?
Buona giornata e mi perdoni per la lunghezza..ma non so essere sintetico..grazie per il vostro lavoro da e per appassionati e per la pazienza..tanta che ha..
Luca - E-mail: luca.ira (at) hotmail.it

LC
Caro Luca,
ora, che le Klipsch siano prive di medie frequenze e che l'Arcam sia freddo sono due affermazioni che non si possono sentire, tanto sono lontane dalla realtà. Anzi, direi che è vero esattamente il contrario. In questi casi comincio a pensare che l'idea di suono “corretto” sia spesso molto lontana da quella che alberga nella testa degli appassionati, specie quelli con meno esperienza. Davvero, faccio veramente tanta fatica a dare dei consigli sensati perché ciò che per me è corretto potrà certamente sembrare poco corretto alle orecchie del mio interlocutore. Comunque sia, consiglio anche a te di ascoltare qualcosa di Rotel o anche Cambridge Audio, parlo di amplificatori integrati naturalmente. Dovrebbero dare alle Klipsch ancora più sprint.
Se anche così non dovesse andare allora potresti pensare alle Klipsch della serie RF, in effetti più vivaci e dinamiche. Inserisci tra le papabili anche JM Lab e Triangle, magari pure Cabasse. Per diffusori come questi, tutti sufficientemente sensibili, anche un integratino come quello citato, basato sul chip TK2050, potrebbe essere una soluzione. In pratica, in questo modo, potresti investire quasi tutto il budget sui diffusori.
Ovviamente, a costo di risultare noioso, molto dipende dalla sistemazione dei diffusori e dall'acustica dell'ambiente. Se anche solo uno di questi due parametri fosse sbagliato ci sarebbe ben poco da inventarsi con cambi di componenti alla cieca...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Carissimo Direttore,
da poco ho scoperto TNT-Audio e ne sto diventando un lettore accanito. Nonostante i miei 44 anni, grazie alla passione pluriennale di un mio amico, mi sto accingendo solo adesso a costruirmi un mio primo impianto hi-fi. Dopo tante letture (in particolare What HI-FI) e visite di negozianti qui a Roma, ho pensato a questo impianto avendo un budget massimo di ca. € 2.000 non considerando per adesso ad un giradischi:

Allego una piantina veloce della stanza dove installerò l'impianto. Il soffitto è altro ca. 3,70 metri, vari quadri alle pareti, no tende (che ho intenzione di mettere), un solo piccolo tappeto (anche per questo prevedo ulteriore acquisto). L'impianto con i diffusori sarà collocato sul lato lungo (5,00 metri) in corrispondenza della TV. Oltre alla sua preziosa opinione su tale impianto e quale miglior diffusore associare, ho da poco avuto una alternativa di buon usato (garantito da negozio) che mi incuriosisce molto: Non ho ancora ascoltato nulla ma devo dire che sono molto prevenuto per le sessioni di ascolto, per svariati motivi: il poco tempo necessario di solito per l'ascolto magari con impianti nuovi ancora non rodati, ambienti diversissimi dal mio, spesso musica proposta dal negoziante o particolarmente adatta all'impianto o registrata ai massimi livelli, in molti casi la fastidiosa, spasmodica aspettativa del negoziante all'acquisto immediato...
Quindi mi affido a lei sia per la valutazione del primo impianto che del secondo e, se possibile, quale preferire tra i due (ovvero, le alternative che mi propone). Ascolto molto rock, anche heavy metal (anni '80) ma anche molto altro, meno il pop melodico.
Cordiali Saluti,
Alessandro - E-mail: A.Agostinucci (at) fondimpresa.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Alessandro,
direi che la seconda proposta (l'usato del negozio) batte la prima a mani basse, non c'è davvero partita! Non avrei alcun dubbio a scegliere la coppia Norma e Celestion. Ascolta anche le KEF, naturalmente.
Come sorgente puoi usare anche solo l'Oppo per leggere tutti i formati, è una macchina molto versatile che suona molto bene.
Per quanto riguarda gli ascolti nei negozi sono solo parzialmente d'accordo: intanto una variabile si può eliminare alla radice e cioè quella dei dischi proposti dal negoziante. Basta portarsi i propri, quelli che si ritiene siano più significativi e ben suonanti, in grado di mettere in evidenza le caratteristiche dell'impianto. Evitare dischi mal incisi, non servono a niente e possono persino far optare per un sistema oggettivamente peggiore di un altro (solo perché magari maschera meglio i difetti dell'incisione).
Comunque sia, in negozio si possono fare confronti e, se è vero che difficilmente le cose suoneranno a casa allo stesso modo (se la saletta fosse trattata acusticamente, ad esempio, e la nostra sala d'ascolto no), è altrettanto vero che le differenze tra un componente e l'altro si possono percepire abbastanza facilmente. Si potrebbe persino chiedere di poter ascoltare i prodotti in casa propria, con l'usato in genere i negozianti sono più flessibili e disponibili.
La sala d'ascolto sembra affollata e sufficientemente arredata in maniera assorbente, non dovrebbe suonare male se riuscissi a curare bene l'installazione dei diffusori che, immagino, andranno ai lati del mobile TV.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Far convivere impianto due canali e HT
Buongiorno Direttore,
da qualche tempo seguo la Sua rivista, Le faccio i complimenti per qualità e quantità di informazioni utili presenti. Sono un neofita nel campo HiFi ed ho deciso, arrivato a 35 anni, di iniziare a costruire un impianto che mi permetta di godere appieno della musica. Purtroppo non mi è stato possibile seguire parte dei consigli più volte da Lei dati per questioni pratiche, alcuni determinati dalla volontà di avere una convivenza felice ma altri (più importanti) dall'impossibilità di fare delle prove di ascolto prima di scegliere i componenti del mio sistema.
Arrivo dunque ad alcuni dubbi, per cominciare ho acquistato una coppia di diffusori Heresy III, avrei optato a diffusori omnidirezionali leggendo le Sue ottime recensioni sui prodotti Duevel ma la mia compagna ha messo il veto per questioni estetiche. Dovendo insieme all'impianto hifi associare un impianto HT ho optato per l'acquisto di un Oppo 105D (uscita stereo separata) in modo da avere un unico apparato per entrambi gli scopi, ho poi preso un amplificatore Onkyo RZ900 che però pensavo di dedicare all'uso home theatre e intanto sono in cerca dell'amplificatore stereo che faccia al caso mio.
Avendo reperito il Rega RP1 con Bias 2, ben recensito e con un budget che mi permetta di investire di più in “software”, ho guardato un po' recensioni e schede degli ampli Rega per accoppiata monomarca con il giradischi. Son incappato però in un problema, sarebbe gradito aver la possibilità di usare le due Heresy anche come casse frontali dell'HT e per questo mi son messo alla ricerca di un amplificatore stereo integrato che avesse un direct in (che escluda la sezione pre utilizzando quella dell'Onkyo) facilmente selezionabile da telecomando, questo per minimizzare la presenza di diffusori nella sala e far felice la mia compagna.
Questa ricerca non è stata molto fruttuosa, in primo luogo non son convinto dell'efficacia della soluzione, in secondo luogo l'unico amplificatore con tali caratteristiche che ho trovato è il Rega Elicit R, altri hanno un direct in ma con ponticello da applicare o togliere a seconda dell'utilizzo. Il costo del Rega Elicit R mi fa pensare che sarebbe sovradimensionato rispetto al resto del sistema, inoltre rimarrebbe soluzione più ovvia quella di acquistare due ulteriori casse di qualità inferiore da dedicare all'ht (non risolverei il problema del numero di diffusori presenti in sala ma potrei far leva sul fattore economico), ed ecco le domande:

  1. ha esperienza di soluzioni di questo tipo? Le può consigliare/sconsigliare?
  2. conosce amplificatori con le caratteristiche che Le ho descritto (e adatto al resto dell'impianto) che possa esser adeguato allo scopo?
  3. considerando l'opzione di dividere totalmente i due sistemi HT e stereo ha qualche consiglio relativamente a un amplificatore integrato per completare la catena: Rega RP1, Oppo 105D, Heresy III? in questo caso avrei addocchiato un Rega Brio-R che mi sembra rientrare in un budget adeguato al sistema, cosa ne pensa?
RingraziandoLa anticipatamente per l'attenzione le rinnovo i complimenti per la rivista.
Cordialmente,
Giacomo - E-mail: giacomo_costantinopoli (at) yahoo.it

LC
Caro Giacomo,
non ricordo di amplificatori che abbiano l'ingresso direct in selezionabile da telecomando. Esistono sicuramente ma non saprei dirti quali siano. Il fatto è che questa feature aggiuntiva non ti serve, è sufficiente mettere il volume dell'amplificatore al max e regolare tutto dall'ampli/pre HT. L'importante è ricordarsi di rimettere il volume in posizione normale quando si passa all'ascolto in stereo.
Per quanto riguarda i diffusori, la scelta delle Heresy è molto particolare (o si amano o si odiano) e l'amplificazione da abbinare sarebbe da scegliere in funzione del risultato che si desidera ottenere. In altre parole, se volessi addolcire un po' il caratterino delle americane dovresti pensare a un'amplificazione più morbida, tipo Arcam, Audio Analogue e NAD. Potresti anche valutare un integrato a valvole. Viceversa, qualora volessi sottolineare il carattere dei diffusori, forse dovresti prendere in considerazione amplificatori più vivaci, ad esempio Rotel o Cambridge Audio.
Vedrei bene, come via di mezzo, anche Naim e Rega. Proprio il Brio-R che hai individuato potrebbe essere un buon partner, però dovresti provarlo con attenzione nel tuo ambiente, anche perché molto del suono delle Heresy dipende da come sono posizionate, rispetto alle pareti e al pavimento. In genere si consiglia di sollevarle leggermente e di angolarle all'indietro per ottenere i migliori risultati.
Voto contro, ovviamente, all'utilizzo di altri diffusori aggiuntivi: come dico sempre, un buon impianto 2 canali dovrebbe andar benissimo anche per l'audio della TV.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Direttore,
per ringraziarla della gentilezza e della professionalità che la contraddistingue da sempre voglio consigliarle e condividere il mio ultimo acquisto musicale, che è al momento l'unica maniera che conosco per ricambiare in qualche modo la sua disponibilità.
Nella speranza d'incontrare i suoi gusti musicali, posso da subito confermare l'ottima registrazione del CD, etichetta Decca (UMO) oltre alla pregevole esecuzione degli musicisti, interessante anche fattura dello stesso:
www.alicesaraott.com/news/alice-stars-chopin-project/.
Vittorio - E-mail: vittorio.tondelli (at) gmail.com

LC
Caro Vittorio,
grazie per la bella segnalazione che giro immediatamente e ben volentieri a tutti i lettori di TNT-Audio...

Un interessante progetto crossover tra musiche di Chopin e composizioni moderne originali. Si tratta dello Chopin project di Ólafur Arnalds e Alice Sara Ott. Buon ascolto!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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