Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/3/2016 - 26/3/2016

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  1. Dubbi relativi all'impianto HiFi
  2. Ricomincio da zero
  3. Vecchio impianto da rimettere in sesto
  4. Consiglio amplificatore per 2500€
  5. La strada verso l'audiofilia
  6. Scelta amplificatore
  7. Migliorare la sorgente analogica
  8. Amplificazione per diffusori autocostruiti
  9. Invertire la rotta!
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Dubbi relativi all'impianto HiFi
Gentile Direttore,
sebbene sia un ventenne impegnato negli studi sono riuscito a ricavare del tempo per dedicarmi alla lettura del vostro sito e alla composizione del mio primo impianto HiFi. Ho acquistato i vari componenti sotto consiglio e finanziamento di mio padre che, possedendo una configurazione simile alla mia e conoscendo i miei gusti, ha voluto consigliarmi. Anche avendo letto vari articoli però, ho ancora alcuni dubbi, dati dalla mia inesperienza, che lei potrebbe aiutare a risolvere. Innanzitutto l'ambiente di ascolto è una stanza 3,5m x 4m

In futuro vorrei aggiungere dei supporti per i diffusori che ora sono posizionati a terra. Ascolto per lo più musica classica e jazz. Grazie a mio padre ho una dozzina di cd di musica folk giapponese anni 70. Ogni tanto mi capita di ascoltare anche del rock.
I dubbi sono i seguenti: durante l'ascolto di prova ho notato un disturbo correlato alle alte frequenze. Non so come descriverlo precisamente, ma l'effetto è simile a quello che si sente usando le casse del pc a volume un po' elevato. Sembra che l'effetto sia legato ai midrange. Il fatto è che il volume dei diffusori era tutt'altro che elevato dato che i woofer sono da riconare.
Ora non so se il problema è attribuibile ai woofer da riconare, oppure ai comunissimi cavi di segnale (che ho intenzione di sostituire con dei Mogami 2534/TNT Shield), se non ai Monster Cable un po' datati (in seguito ho scoperto che hanno una plastica degradata verde e appiccicosa all'interno).
Mio padre dice che può essere il lungo periodo di inattività dei diffusori, e un po' di rodaggio dovrebbe risolvere il tutto. Al momento per un paio di settimane non potrò testare questa ipotesi dato che porterò i diffusori a riparare e sarò assente per viaggio. Probabilmente mi sto facendo più problemi del dovuto, e mio padre ha ragione, ma vorrei onorare adeguatamente l'impianto che lui stesso mi invidia. I diffusori per il resto hanno un ottimo suono per quello che ho potuto ascoltare.
Mi chiedevo quindi come sarebbe opportuno agire. Secondo lei i cavi di potenza sono compromessi e vanno sostituiti? Nel caso, i cavi TNT FFRC potrebbero andare bene per il mio impianto? Ci sarebbe bisogno di un eventuale filtro di rete IEC? Come impianto è abbastanza completo o necessita di aggiunte (es DAC separato?)
Chiedo scusa se alcune mie domande sui cavi siano inappropriate. Leggendo il regolamento ho visto che non rispondete più a quesiti riguardanti i cavi, però ho visto che in alcune risposte recenti qualcosa è stato accennato, quindi non sapendo cosa è opportuno chiedere o meno le ho posto il quesito, aspettandomi che venga ignorato se questo non risultasse consono.
La ringrazio innanzitutto per tutta la dedizione e tutto il lavoro che ha svolto in questi anni e che ha messo a disposizione di tutti. Le porgo i miei più cordiali saluti,
Jmmanuel - E-mail: jk.project7 (at) gmail.com

LC
Caro Jmmanuel,
complimenti per l'impianto, composto da pezzi di indiscussa qualità. Molto interessanti le AR 3A, una vera rarità vintage. Approvo l'idea di sollevarle un po' da terra, in modo che il tweeter sia in linea con le orecchie dell'ascoltatore seduto. Potresti anche provare a inclinarle leggermente all'indietro.
Trattandosi di diffusori con molte primavere sulle spalle, potrebbe essere che i driver siano un po' inchiodati quindi per un po' proverei a farli andare per vedere che succede. I woofer sono senz'altro da ribordare, ma non vorrei che fossero i midrange ad avere qualche problema di troppo. Nel caso, prima di cercare improbabili driver sostitutivi ti consiglierei di spedire il tutto a Canini Altoparlanti (o altro riparatore di fama) per farli controllare ed eventualmente revisionare. Non farli toccare da riparatori improvvisati che non hanno esperienza con driver così particolari e di pregio. In ogni caso, considera che esistono anche degli altoparlanti realizzati appositamente per rimpiazzare i driver originali delle vecchie AR, li trovi da
SimplySpeakers. Comprometteresti l'originalità del diffusore ma se non ci fosse altro da fare...
I cavi non sono certamente un problema e pertanto non li riterrei responsabili di alcunché. Puoi certamente provare ad autocostruirti i nostri FFRC, l'amplificatore in tuo possesso non avrà alcun problema a gestirli al meglio.
Per quanto riguarda la sorgente, ritengo il Karik III un ottimo lettore CD anche secondo gli standards attuali, certo è che se volessi migliorarne le prestazioni potresti cercare un DAC Linn Numerik usato. Sarebbe il “suo” DAC e realizzeresti un'accoppiata che all'epoca era un riferimento e che suona molto bene ancora oggi.
Un filtro di rete a monte dell'impianto potrebbe essere benefico, ma non strettamente necessario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ricomincio da zero
Salve direttore, mi chiamo Diego, da molti anni leggo i suoi articoli e le sue lettere, sempre con molto interesse. Ho cambiato casa, città e anche continente, sono finito in Canada e con l'impianto sto ricominciando da zero.
La sala d'ascolto ha un'orrenda ma comoda moquette, è 6x7x2.5m, ma ha un tramezzo centrale con cucina (si, c'è il frigo..ho come l'impressione che ogni tanto inciamperò nella presa) che la rende abbastanza irregolare, pareti e stanza da riempire a piacimento e un soffitto sbruzzoloso che promette bene. Non sono un problema i vicini.
Le casse le ho già scelte e le sto autocostruendo, quasi finite. Ho la fortuna di avere vicino casa una specie di falegnameria sociale e un po' di tempo da dedicare all'impianto. Sono a tre vie, con componenti SB Acoustics, il progetto danese, 88 dB, 40 litri di volume. Costo dei componenti + legno sui 1000 euro. Supponiamo per adesso che io riesca a fare un buon lavoro.
Il mio precedente impianto era composto da un NuForce DDA 100 e due
Munis, vecchio progetto TNT-audio, costruite da un amico. Vorrei accostare alle due figliuole un ampli e un dac, ovvero un ampli con dac integrato. Probabilmente, in effetti, utilizzerei solo l'ingresso usb come faccio da anni. Se il dac dovesse fermarsi a 24/96.. me ne farei una ragione.
Qui con me ho un Udac3 della Nuforce regalato alla mia fidanzata che potrei usare in partenza, ma posso, e vorrei permettermi un upgrade. Diciamo che per dac + ampli vorrei spendere intorno ai 1500 euro. Mi dirigerei sull'usato (potrei anche assemblarlo da me l'ampli se ci fossero soluzioni vantaggiose). Più avanti potrei pensare a completare con un filtro di rete.
Generi? Ascolto un po' di tutto.. fondamentamente jazz, rock ed elettronica. Come vorrei che suonasse? Non le so rispondere. Le Munis con il DDA 100 mi stancavano un po' l'orecchio sui medi-alti e la stanza era molto più piccola.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e per tutti momenti piacevoli che ho passato leggendo il suo sito.
Diego - E-mail: diegogalletta (at) gmail.com

LC
Caro Diego,
non possiedi più il Nuforce DDA100? Potrebbe essere più adatto, almeno per il momento. Altrimenti prova a stare ancora con la stessa Azienda - potresti valutare il nuovo DDA120 - oppure valuta anche BelCanto. In alternativa, già dotati di DAC, il Cyrus 6 DAC, il Primare i22 DAC, il NAD D7050 o C356BEE DAC. Come vedi le alternative non mancano di certo! La soluzione con il DAC integrato, visto che tu utilizzi solo una sorgente con uscita USB, mi parrebbe la più sensata: inutile aggiungere la complicazione di un DAC esterno. La soluzione separata sarebbe proporzialmente più costosa (sono comunque due apparecchi e non uno!) e non necessariamente più performante.
Fai bene a non fissarti sulla risoluzione massima possibile, ma ormai quasi tutti riescono a gestire flussi di dati da 24/192. La cosa è del tutto irrilevante se si utilizza software a risoluzione più bassa. I file a 24/192 non sono così diffusi e non necessariamente suonano sempre meglio. Anzi, talvolta sono realizzati sulla base di file a risoluzione più bassa, pertanto l'informazione mancante in origine continua a essere tale.
Il progetto del diffusore fai_da_te non lo conosco, certo che 1000€ per un progetto d'autocostruzione sono tanti soldi, spero che il risultato sia all'altezza della spesa. Ho sempre visto l'autocostruzione come modo per spendere poco e ottenere buoni risultati oppure come un modo per realizzare prodotti non presenti sul mercato usuale, progetti particolari con cabinet complicati o driver insoliti, ad esempio.
Tienimi aggiornato sul risultato finale,
Lucio Cadeddu

Vecchio impianto da rimettere in sesto
Gentilissimo Direttore,
preliminarmente Le faccio i complimenti per la rivista e ancora di più per la splendida vita che è riuscito a crearsi. Passioni di vario genere che la impegnano: dalle auto ai libri per bambini. Il tutto partendo da una (si presuppone, e a questo punto sicuramente sbagliando) fredda base matematica.
Le chiedo aiuto perché ho rimesso in utilizzo un impianto Hi Fi che mi ha accompagnato letteralmente tutta la mia vita fino ad ora. Trattasi di un Technics 9200 con SU ed SE di pre e finale. Lo ha comprato mio padre nel 1975/77 io ero piccolo e lo utilizzo sin da allora. Con pause di non utilizzo anche di 10/15 anni. Ora dopo anni di mie migrazioni per l'Italia è di nuovo in sella con arrivati i miei due bimbi quasi della mia età di allora che ci girano attorno.
Nella totale ignoranza di cosa potesse essere una compatibilità tra ampli e diffusori, ho comprato a settembre due diffusori Opera, la Mezza. (Non so proprio se ho fatto bene. A prima impressione, ripeto da uno che fino a ieri pensava che bastasse una semplice ciabatta per collegare il tutto senza problemi, oggi grazie a voi so che non è così, mi sembra di avere messo morbido su morbido).
Il giradischi è invece un reduce del mio periodo universitario: Dual CS 503 - 2 Audiophile Concept. La puntina, che insieme alle casse fa parte dell'ultimo acquisto, è una Ortofon Red.
Infine giusto per completezza e non certo perchè è stato studiato, "la sala d'ascolto" è una piccola stanza rettangolare praticamente senza niente a parte un gran tappeto, l'impianto è nel lato corto di 3,70 mt, quello lungo è quasi 5 mt. Quello che volevo chiederLe è che vorrei considerevolmente migliorare la resa.
Ho in animo di acquistare il Black Cube per l'ingresso phono dedicato: la prima versione. Va benissimo per me. Devo cambiare le valvole, i condensatori di alimentazione come mi hanno consigliato?
In generale qualche cosa che non va c'è, il canale phono rispetto al cd (anche questo preso ora, un Pioneer PD 50) il canale phono si sente sensibilmente più piano, di volume intendo, e non so perchè.
C'è qualche combinazione che posso sfruttare? Tipo un giradischi migliore, o la sola puntina?
Grazie e mi scuso se mi sono dilungato.
Distinti saluti
Peppino - E-mail: peppinolongobardo (at) gmail.com

LC
Caro Peppino, grazie per le belle parole, innanzitutto. Hai scelto degli ottimi diffusori e credo la tua vecchia coppia pre-finale Technics non sfiguri affatto. Si trattava di un'amplificazione abbastanza costosa e sofisticata per l'epoca. Certo, di tempo ne è passato tanto e sicuramente molte amplificazioni moderne possono fare meglio ma se a te piace e funziona bene non pianificherei alcun cambiamento. Al massimo sostituirei i condensatori d'alimentazione, ormai vecchi. Non ci sono valvole da sostituire.
Il Lehmann Black Cube per il phono sarebbe un gran bel passo avanti, magari il modello base (The Statement) o un BC normale ma usato.
La differenza di livello tra giradischi e lettore CD è abbastanza normale e non deve destare alcun sospetto. Basta ruotare un po' di più la manopola del volume quando si ascolta il giradischi. Magari con il Black Cube l'uscita sarà più elevata e questa differenza di volume col digitale si attenuerà, ma non è detto.
Semmai il grosso problema che vedo è la stanza, grande e, a quanto ho capito, completamente vuota. Questo non va bene ed è un problema che andrebbe affrontato prima di qualunque altro acquisto/intervento. Prevedi arredi assorbenti, arazzi, tende etc. Senza queste piccole ma fondamentali attenzioni non potrai mai ascoltare il tuo impianto come si deve.
Quando scrivi “In generale qualche cosa che non va c'è” non capisco se tu faccia riferimento anche al suono. In una stanza vuota e pure abbastanza grande come quella che descrivi, qualunque impianto avrebbe più di “qualche problema”.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio amplificatore per 2500€
Buonasera Direttore,
mi chiamo Alessandro e da poco meno di un anno sto approcciando al mondo hi-fi, in altri termini sono un "audiofilo alle prime armi" se così si può dire. Ho letto e riletto molte delle recensioni presenti sulla sua rivista e le faccio i complimenti per la chiarezza e la completezza di informazioni. Le scrivo perché avrei bisogno di un suo consiglio. Su internet è pieno di recensioni e pareri, ma leggendo e rileggendo la sua rivista e forum mi sono deciso a scriverle questa email.
Da circa 6 mesi spinto dalla voglia di voler dare un plus all'ascolto della musica ho comprato un Naim Qute 2 + B&W CM8 serie 2 + cavi NAC A5. Ho letto e riletto pareri circa le B&W CM8 è in molti parlano di casse difficili da pilotare, forse il mio ampli Qute2 con i suoi 30 watt non esprime al massimo le potenzialità dei diffusori? Sto pertando valutando di comprare un altro amplificatore e magari di comprarlo Naim e usare il qute2 come preampli.
Premetto che ho una stanza di circa 30mq (6m x 5m) e mi piace ascoltare la musica a volumi normali, non troppo alti per intenderci. Ascolto per lo più musica Jazz, rock è un po' di elettronica e utilizzo Tidal versione hi fi. Budget per l'amplificatore Max 2.500 eu. Forse è troppo per dei diffusori da 1.600 eu? Questi i nodi da sciogliere.

La ringrazio davvero per il suo importante consiglio.
Alessandro - E-mail: alessandro.ceretto (at) calzedonia.fr

LC
Caro Alessandro,
i B&W CM8 non sono diffusori facilissimi, presentando un minimo dell'impedenza a 3 Ohm e una sensibilità di 88 dB. Certamente un amplificatore migliore le farà suonare meglio, ma altrettanto certamente non è una questione di watt e in ogni caso non ci spenderei 2500€! Non dimenticare che i diffusori erano nella fascia dei 1500€! Vedrei meglio delle proporzioni invertite. Un NAP 200 usato a 1800€ però acquista un buon significato e sarebbe certamente un eccellente upgrade rispetto all'unità di amplificazione interna al Qute, nata principalmente per alimentare piccoli diffusori bookshelf.
Ripeto: la potenza non c'entra niente. Diciamo che un amplificatore più grosso riesce a gestire meglio e quindi far esprimere al massimo dei diffusori non facili da pilotare. Aumenta di sicuro la concretezza e la solidità del basso, la dinamica, l'immagine e, in generale, la musicalità. La musica fluisce più naturale e senza sforzi apparenti. Quando nel suono si percepisce qualcosa di forzato (indipendentemente dal volume, naturalmente) è un chiaro segnale di un amplificatore un po' in crisi.
Tuttavia, difficilmente un amplificatore potrà modificare l'equilibrio timbrico di un diffusore. Se l'impostazione generale delle tue B&W non ti convince, non sarà un nuovo amplificatore a cambiare tutto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La strada verso l'audiofilia
Buongiorno direttore,
mi presento brevemente. Sono un ragazzo di 25 anni che sta per laurearsi in ingegneria (energetica per essere precisi). Mi sono avvicinato al mondo audiofilo per puro caso, partendo da una scheda audio esterna (un giocattolo come la xonar u3, non rabbrividisca per favore) e delle cuffie (superlux hd 681 evo di cui sono super soddisfatto anche se non saranno le Sennheiser Momentum) per cui ho fatto molte ricerche. Ora, dovendo acquistare delle casse esterne per pc uso musica e film, mi erano state consigliate delle Logitech, per fortuna ho iniziato a fare ricerche e mi sono accostato in modo più serio all'audiofilia (ovviamente sto ancora studiando anche grazie ai vostri articoli).
Appassionato di musica lo sono sempre stato, possiedo un centinaio di cd, ho un grande magazzino digitale (che bello il Cocktail Audio xqualunque) e ascolto diversi generi. Apprezzo maggiormente metal, rock e country (Metallica, Springsteen, John Denver, Jeff Buckley, Eagles e tanti altri) ma ad esempio adoro Stevie Wonder e Prince e Tchaicovsky (e tanti altri ma solo per far capire che non giudico per genere ma per la qualità che percepisco).
Non avendo ancora un lavoro (e speriamo di trovarlo) ed essendo in procinto (spero) di lasciare casa dei miei genitori, non ho idee sulle mie future capacità economiche e sul luogo di ascolto da attrezzare (ma so che me lo creerò, con buonapace della mia futura moglie chiunque sia). Quanto è aberrante passare, secondo lei, per delle vie intermedie come mi sembrano (e spero di non sbagliare) delle casse attive tipo Edifier r1600-1800 tiii o r1700bt? E nel frattempo ovviamente continuare a documentarsi e visitare fiere e negozi quando possibile per ascoltare prodotti di migliore qualità?
In altri termini, quale deve essere il primo o secondo o terzo step di un aspirante audiofilo? Esiste una via sbagliata od una più giusta?
Grazie per la risposta
Cordiali Saluti
Andrea - E-mail: andrea.romano91 (at) outlook.it

LC
Caro Andrea,
senza avere alcuna certezza sul tuo futuro, economico e logistico, forse faresti meglio a dotarti di una qualche soluzione che per ora ti permetta di ascoltare bene e senza troppi compromessi. È inutile pensare ai massimi sistemi se non si sa ancora come andrà a sistemarsi tutto il resto. Anche decidere da ora di realizzare un impianto in una sala, in barba a una eventuale (!!!) futura moglie mi pare, francamente, azzardato :-)
Sei giovane, ci può stare fare un certo tipo di programmi. La vita però ci pone di fronte a sfide impreviste, bisogna mantenere un atteggiamento flessibile.
Non conosco i diffusori attivi Edifier, purtroppo, quindi non posso esprimere un parere. In generale, vedo sempre di buon occhio la soluzione attiva, risolve molti problemi e si minimizzano i costi. Puoi tranquillamente valutare le Edifer, magari ascoltarle ove possibile. La spesa è bassa e il rischio contenuto. L'importante è cominciare, in qualche modo, senza aspettare chissà quali eventi. Quando ero studente universitario e non avevo “accesso” al mio impianto HiFi, mi accontentai di soluzioni di fortuna, spesso portatili, come solo i diffusori attivi possono essere. Ben sapevo che non si trattasse di chissà quale livello qualitativo (l'impianto di casa suonava nettamente meglio) ma intanto avevo a disposizione qualcosa di più rispetto a un lettore portatile con le cuffiette o con le cassettine attive da PC. L'orecchio si allena anche così. L'importante è ascoltare e fare esperienza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta amplificatore
Buonasera direttore e buon anniversario a TNT-Audio! Se ha tempo (sempre più difficile al giorno d'oggi...) gradirei un ulteriore suo consiglio. Sono riuscito a fare qualche ascolto:

Vorrei ascoltare anche un Cambridge 651 A che nell'usato si trova intorno ai 400-450 euro. Mi sono fatto l'idea leggendo TNT che il Cambridge sia per lei più simile ad un Rotel piuttosto che ad un NAD come impostazione generale. Comunque sono curioso e ascolterò. La cosa interessante, almeno per me, è che durante questi brevi ascolti ho preso maggiormente coscienza dei miei gusti, di cosa mi piace e cosa mi piace meno e tutta una serie di riflessioni che hanno sempre interessato in precedenza solo la musica incisa nel disco e non la macchina per riprodurla.
Per esempio nella prima mail le chiedevo qualcosa di muscoloso ed energico per il rock ma ho capito che vorrei sì la dinamica ma senza perdere in musicalità, vorrei sì la chitarra elettrica bella presente ma non un suono glaciale. La solita storia della coperta troppo corta...
Non mi sto ammalando di hi fi, anzi più tardi spero di riuscire a fare un salto al negozio di dischi.
Grazie, mi piacerebbe in qualche modo sdebitarmi con lei e tutto lo staff.
Mirko - E-mail: mirkobad (at) hotmail.it

LC
Caro Mirko,
puoi provare a fidarti delle tue orecchie, intanto. Quel che hai sentito e che hai descritto è sostanzialmente sensato e aderente alla realtà. Non capisco bene cosa intenda quando scrivi che con il NAD gli strumenti ti siano sembrati così staccati l'uno dall'altro, di fatto è così che suona un buon impianto HiFi: ti permette sia di seguire tutta la tessitura musicale nel suo complesso, sia di concentrarti, senza sforzo, nel seguire ogni singolo strumento, staccato dagli altri.
Comunque anche l'Arcam Alpha 9 che hai ascoltato è un'ottima scelta e non vedo controindicazioni all'acquisto, visto anche il prezzo molto basso. Puoi anche ascoltare qualche Cambridge, possibilmente sempre con gli stessi diffusori, se non addirittura coi tuoi! Ciò che ti è sembrato troppo brillante e vivace (Rotel con B&W) potrebbe essere invece il partner ideale per i tuoi diffusori! Quindi fai attenzione a non trarre giudizi universali su apparecchi che magari sono stati abbinati in maniera non ottimale. Mai avrei messo Rotel a pilotare B&W, ad esempio.
Nel frattempo mi sembra che questi ascolti stiano facendo crescere in te una buona consapevolezza di ciò che vorresti. Non dimenticare però che quando le cifre in ballo sono basse non occorre posizionare troppo in alto l'asticella delle proprie aspettative, onde evitare cocenti delusioni. Sii flessibile e pronto ai compromessi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Migliorare la sorgente analogica
Cordialissimo Direttore Lucio Cadeddu,
in via preliminare vorrei rinnovare i complimenti per il tempo speso alle nostre domande, che vengono risposte sempre con la massima accuratezza. Già un anno fa ho chiesto una sua consulenza in merito al mio primo impianto Hi-Fi e sono rimasto pienamente soddisfatto, come lo sono adesso. Il mio impianto è così composto:

Possiedo anche un giradischi Technics SL 1210 MK2, che fin adesso, sporadicamente, ho collegato al mio Nait 5i solo per il tramite di un mixer Allen&Heath xone92 con semplice testina Stanton AL500ii utilizzata per club, ma l'ascolto non mi ha mai soddisfatto in pieno.
In verità su internet ho ordinato una onesta testina per quello che ho letto (Audio Technica AT95) per iniziare un ascolto migliore e mi arriverà in questi giorni.
Ma a parte questo acquisto, secondo Lei, che tipo di pre phono e che fonorilevatore dovrei acquistare in relazione alla mia catena? Sicuramente sarebbe un peccato spendere una grossa cifra per un impianto che seppur io ne sia affascinato, è un entry level e vorrei solo estenderlo all'analogico. Quindi mi affido alla sua esperienza, alla sua ponderazione, ai suoi consigli, perchè mi deve credere, li ho sempre ascoltati ed oggi sono veramente soddisfatto e mi godo semplicemente la musica nella espressione più semplice.
La ringrazio di cuore per l'attenzione, la passione, la pazienza ed il cuore che mette in questo settore che è veramente difficile da affrontare senza una guida che possiede le sue competenze.
Colgo l'occasione per porgerLe i più cordiali saluti.
Francesco - E-mail: mrfrancis (at) hotmail.it

LC
Caro Francesco,
ti ringrazio per le belle parole! Già la Audiotechnica AT95 che hai ordinato - e che ormai avrai già ascoltato - dovrebbe essere un sensibile passo avanti rispetto alla Stanton attuale. Ovviamente la situazione migliorerà ancora con l'utilizzo di un pre fono degno di questo nome. Lascerei per il momento la AT95 al suo posto, perché - pur essendo molto economica - è un'ottima testina e mi concentrerei sul pre fono. Potrai sostituire la testina in un secondo momento. Un buon pre fono, adeguato alla classe dell'impianto, potrebbe essere un classico Lehmann Black Cube The Statement, ma anche ProJect TubeBox S, Rega Fono MM o persino Musical Fidelity V90 LPS. Sono degli ottimi pre fono di prezzo compreso tra i 200€ e i 300€ ma ovviamente puoi anche decidere di investire una cifra più alta. Al momento, secondo me, non sarebbe sensato, perché la testina a monte di tutto è comunque una entry-level.
Per ottenere il meglio anche dalla piccola AT95 dovrai prestare molta attenzione al settaggio e al posizionamento sul braccio, magari dai un'occhiata alle nostre
FAQ per eventuali dubbi. Anche il posizionamento del giradischi ha la sua importanza, comunque. È vero che il 1200 è stato pensato per essere abbastanza insensibile a ciò che lo circonda, però un po' di attenzione in più non farebbe male di certo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per diffusori autocostruiti
Salve ancora,
Integro un po la mia mail, visto che questa settimana non mi ha risposto ed ho probabilmente tempo di farlo prima che mi risponda (se vorrà farlo), immagino siano in molti a scriverle, capisco.
Questo è il
progetto che sto seguendo, la mia scelta è dovuta al prezzo dei componenti, alla facilità di costruzione, e al fatto che per la terza volta il progettista abbia usato questo cabinet. Ho pensato ci dovesse essere un buon motivo (e, visto che l'estetica non è il suo forte a mio parere, spero lo sia il suono). Sto cercando di fare il pannello frontale un po' più gradevole...
Non ho trovato riferimenti al progettista su TNT-Audio, spero davvero di aver fatto una buona scelta, magari avrei fatto bene a scriverle prima. Non le mando foto per non sovraccaricare il server, quando le avrò finite di costruire lo farò.
Ho provato a chiedere un parere a Troel (il progettista) sull'ampli, ma usa solo vinile-valvole, io sono invece orientato al liquido-solido. (altro motivo per cui potrei aver toppato la scelta? Spero di no).
Immagno sia difficile consigliare un accoppiamento ampli-casse senza aver mai sentito le casse, e so che sarebbe meglio per me fare qualche ascolto.. ma andare il giro con due bestioni in autobus purtroppo è poco pratico. Dovrò correre il rischio ormai.
Ho un po' indagato sulle opzioni all in one che ci sono in giro. Naim fondamentalmente. Visto la facilità di rivendere i prodotti Naim, potrei fare una scelta del genere Uniti o Unitiqute 2. L'idea della connessione ethernet, wifi o aptx è allettante molto più del semplice usb in effetti. Una domanda che mi pongo per esempio è se i 30 W dell'UQ2 siano sufficienti o no. Non ho mai ascoltato a volume particolarmente alto in effetti. Ho trovato su Canuck Audio Mart sia un UQ2 a 1450 euro che un Uniti (1) a 1700 euro. Non userei il lettore cd però.. I 50 watt mi fanno stare un po più tranquillo, lo ammetto. Per la qualità del suono chiedo a lei.
Rimane in ogni caso l'opzione di un oggetto (o due) più essenziali, senza media server o (lo posso usare comunque da pc), senza fronzoli. Anche assemblati da me (l'estetica non mi interessa). Per cercare di concentrare tutta la spesa sulla qualità audio. Se volesse consigliarmi anche dei cavi di potenza da un centinaio di euro (giusta distribuzione delle spese?), mi farebbe un piacere.
Grazie ancora,
Diego - E-mail: diegogalletta (at) gmail.com

LC
Caro Diego,
ho dato un'occhiata al progetto di Troel Gravesen e mi sembra sanissimo e molto ben studiato, fin nei minimi dettagli. I driver sono di buona fattura, pertanto tutto lascerebbe presupporre un suono di buona qualità, se non ottima. Non dovrebbero, almeno sulla carta, dare problemi particolari di pilotaggio. Di conseguenza anche il piccolo UQ2 della Naim potrebbe farcela senza grossi problemi. I watt in più, come spiegato qualche lettera sopra, se non servono per generare pressione sonora extra, sono sostanzialmente inutili. È la qualità dell'amplificatore che fa la vera differenza, non certo la potenza d'uscita.
L'autocostruzione in questo particolare segmento non aiuta molto, perché gli apparecchi all-in-one sono complessi e difficili da realizzare. Altri all-in-one che potresti considerare sono i Cocktail Audio: poche settimane fa abbiamo recensito il modello X30 che dispone di 50 watt per canale in Classe D. Potrebbe essere un'ottima alternativa ai Naim e costa poco più di un migliaio di euro.
Certo non ha le performance di un amplificatore separato di pari prezzo ma ci mancherebbe, sarebbe scandaloso se così fosse! :-)
Per quanto riguarda il fatto che il progettista dei diffusori utilizzi solo valvole e vinile non ti devi preoccupare, anzi. Intanto è sempre una questione di gusti personali e di abitudini. In secondo luogo, se riesce a pilotarli con un amplificatore a valvole significa che non sono diffusori killer.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Invertire la rotta!
Ciao Lucio,
è sabato pomeriggio mentre ti scrivo, ho appena spento l'impianto hi-fi... non ci siamo, non ci siamo proprio... il suono che esce fuori è troppo affaticante e non è difficile capire il perché:

Basta Lucio, non lo voglio più questo suono, questa impostazione timbrica non la sopporto più! Pensa che arrivo a preferire ascoltare in cuffia (Sennhaiser HD449) perché posso effettuare lunghe sessioni di ascolto senza il minimo senso di affaticamento!
Questo è il mo obiettivo: configurare il mio impianto per ascoltare musica Rock e leggera senza sforzo! L'ambiente è quello che è, per ascolti seri chiudo la tenda della finestra, copro la grande tv con una coperta di Pile, di più non so che fare.
Ho deciso di cambiare i diffusori, basta con quel tweeter a cupola metallica voglio un diffusore con un tweeter a cupola in seta, foriera spesso di un suono dolce e naturale. Sto valutando anche di sostituire l'amplificatore...
Ho bisogno di un suono caldo, naturale e assolutamente non affaticante! Voglio cambiare rotta!
Accompagnato da un caro collega audiofilo, sono andato quindi in un noto negozio della capitale, dove abbiamo chiesto di ascoltare diffusori con questo tipo d'impostazione timbrica e con un prezzo sotto i 1000 euro: Chario, Mission, Monitor Audio, ed Heco, quest'ultime ci hanno particolarmente colpito, gran bel basso morbido e appagante, gamma media ed alta molto naturali e dolci.
Sono andato poi alla ricerca di informazioni sul web, questi i link del prodotto e della recensione del modello in negozio:
http://www.heco-audio.de/en/downloads/music-style-500
http://www.heco-audio.de/media/articles/detail/MusicStyle500areadvd12_12en.pdf
Le peggiori sono state le Monitor Audio, sembrava mancassero sia l'estremo basso, sia l'estremo alto. Arrivo al punto: dovrei orientarmi su queste Heco che mi hanno fin da subito colpito, oppure dovrei provare proprio le MonitorAudio che di primo acchitto non mi sono piaciute? Ho sempre associato i prodotti HIFI alle persone, perchè ognuno di essi ha il proprio carattere, la propria impostazione, bisogna poi trovare la giusta "accoppiata", la giusta sinergia, solo che spesso l'amore a prima vista non è quello per la vita!!! E se quel basso così profondo e rotondo divenisse alla lunga affaticante e rimbombante nel mio ambiente?
E se invece quelle Monitor Audio apparentemente anonime e distaccate, con il loro carattere poco ruffiano, fossero capaci di regalarmi proprio quel suono morbido caldo e non affaticante che sto cercando da tanti anni?
Vorrei trovare il modo di ascoltare anche le Indiana Line spesso da te consigliate e di cui se ne parla un gran bene!
Grazie per l'attenzione!
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
se la stanza è abbastanza vuota e riflettente, tanto da essere affetta da eco evidente al battito delle mani vedo impervia la strada del riuscire a trovare il giusto diffusore. È vero che un diffusore tendenzialmente morbido e caldo sarebbe più semplice da inserire, ma c'è comunque il rischio che il basso vada fuori controllo. Si può provare a far qualcosa giocando col posizionamento e con la chiusura parziale/totale dello sbocco reflex ma si tratta di soluzioni un po' da ultima spiaggia.
Se ti sono piaciute così tanto le Heco puoi tranquillamente prenderle in considerazione, certo che scegliere un diffusore che non ci piace, nella speranza che alla lunga possa conquistarci... è il modo migliore per sbagliare acquisto!
Quindi ascolta ancora qualcos'altro, possibilmente portandoti appresso il tuo amplificatore Rotel, che per ora non sostituirei, in attesa di prossimi sviluppi. Si tratta di un ottimo apparecchio, capace di pilotare qualunque diffusore, prima di rottamarlo ci penserei bene!
Non fidarti, inoltre, delle apparenze: non è che i tweeter in seta suonino per forza dolci e morbidi, come se fosse il materiale a conferire le caratteristche al suono. Ho sentito tweeter in seta suonare pungenti e tweeter a cupola metallica suonare caldi e assolutamente poco affaticanti. Purtroppo non ho mai ascoltato le Heco che mi segnali, pertanto temo di non poterti essere di grande aiuto nella scelta.
Quel che dovresti provare a fare, infine, è intervenire sull'ambiente anche con l'inserimento di pochi, semplici accessori d'arredo: qualche tela senza vetro, qualche arazzo, grandi cuscini...
Con un'acustica ambientale sbagliata aspettarsi grandi prestazioni da un impianto HiFi è velleitario.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
è da quando, adolescente, incontrai in qualche occasione apparecchi che sapevano restituire dignitosamente la musica che mi sono interessato/appassionato alla Hi-Fi. Anch'io cominciai leggendo le solite riviste "di settore" progettando/sognando il mio impianto. Solo maturando mi accorsi pian piano dei limiti delle riviste, a volte limiti pesanti, al limite dell'inaccettabile, e quello che nel corso degli anni mi era rimasto erano le pagine di recensione musicale che, con un po' di spirito critico, mi consentivano di arricchire la mia discoteca che piano piano diventava il cuore, determinante, degli ascolti.
Di spirito critico per scegliere le componenti dell'impianto ne serviva molto, molto di più e le manifestazioni come il Top Audio erano occasione di verifica. Ebbene, in questo contesto, la scoperta di TNT è stata davvero importante: potevo leggere recensioni con cui essere d'accordo o meno ma senza il fastidioso dubbio che fossero condizionate. Che dire, grazie è un po' poco, me ne rendo conto, ed è per questo che un giorno decisi di portare il mio piccolissimo contributo: è poca, pochissima cosa, ma va nella direzione giusta.
Anche diffondere presso gli amici è inadeguato, ma, come si suol dire si fa quello che si può.
Con stima,
Maurizio - E-mail: maurizio.3006 (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
grazie per l'apprezzamento e soprattutto grazie per quel che fai per la “causa” ovvero dare una preziosa mano nello staff dei traduttori e dei proofreader! Senza il vostro prezioso contributo TNT esisterebbe, temo, nella sola versione inglese. Cerchiamo tutti insieme di continuare a coltivare il nostro piccolo, umile disegno folle: realizzare una vera rivista specializzata, autorevole e conosciuta in tutto il mondo, che può permettersi di dire ciò che vuole, senza doversi piegare alle ferree esigenze del mercato. Vent'anni su questa strada sono un traguardo che, quando iniziammo, non avremmo mai pensato di poter tagliare. Grazie a tutti i collaboratori e a tutti i lettori che, settimana dopo settimana, ci hanno premiato con la loro fedeltà e facendoci sentire tutto il loro affetto. È la nostra unica retribuzione, ma ci riempie il cuore di gioia...

Questa settimana ritorniamo a segnalare dischi appena usciti. Dopo il nuovo di Richard Ashcroft (ex Verve) è la volta dei miei, amatissimi, New Order, con il loro nuovo singolo Singularity, appena pubblicato, tratto dall'ultimo album “Music complete”.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
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