Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 7/10/2016 - 14/10/2016

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  1. Nuovo lettore CD con 300€
  2. Nuovi diffusori da pavimento con 1500€
  3. Impianto vintage
  4. Upgrade analogico
  5. Considerazioni sul settore
  6. Primo impianto con 2000€
  7. Valvole per Klipsch
  8. Dac e ampli cuffie, meglio unico o separato?
  9. Prossimo passo analogico
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo lettore CD con 300€
Gent.mo direttore,
le scrivo nuovamente dopo una mia mail dove chiedevo consigli per una sbronza presa per un ampli valvolare. Seguendo i suoi consigli (sempre saggi) ho lasciato perdere anche per una questione di budget, tenendomi il mio AUDIO ANALOGUE PUCCINI e proseguendo però gli ascolti dei cd con un MARANTZ CD 4000, che lei (giustamente) mi aveva consigliato di cambiare, purtroppo per una serie di motivi il Marantz è ancora in uso ma ora è arrivato il momento di seguire il suo suggerimento e quindi la mia domanda è classica, tipica, noiosa, ma purtroppo va fatta: mi aiuta a scegliere un lettore cd entro un budget di circa 300 euri, compreso l'usato?
Faccio alcune precisazioni, oltre al suddetto AA PUCCINI i miei diffusori sono gli OPERA PLATEA. Girando in rete ho visto alcune macchine che mi sembrano interessanti mi piacerebbe sapere la sua opinione:

Mi perdoni l'elenco come se fossimo al supermercato, ma così credo di aiutarla nel rispondere all'ennesima lettera per l'ennesima solita risposta, ma purtroppo per lei i suoi consigli sono sempre ottimi e oculati e quindi non posso fare a meno di importunarla.
Buona vita e grazie,
Beppe - E-mail: beppe.palmieri (at) libero.it

LC
Caro Beppe,
tra tutte le macchine che hai elencato la mia preferenza va verso il Marantz CD6005, per tutta una serie di ragioni che provo a esporti. Intanto hai già una certa familiarità con il suono dei lettori CD Marantz, con questo modello faresti un salto in avanti sensibile e consistente, senza discostarti troppo da ciò che conosci già. In secondo luogo è una macchina ancora in produzione, e questo depone a favore di una sua eventuale riparabilità a medio e lungo termine, cosa non certo assicurata per alcune macchine che hai elencato e che sono in circolazione da più tempo (es. il Cambridge o, peggio il CD63 KIS). Inoltre, credo che il 6005 sia un'ottima soluzione per controbilanciare il carattere tendenzialmente caldo e morbido di amplificatore e diffusori.
Qualora però volessi continuare a cercare sul mercato dell'usato, vedi se ti riesce di trovare qualcosa di Rotel e NAD, il primo marchio più vicino al carattere del Marantz, il secondo più sulla falsariga dei tuoi diffusori.
Non cercare macchine troppo vecchie, onde evitare di dover far fronte, a breve, a laser da sostituire o meccaniche da sistemare. Direi che come orizzonte temporale potresti stare all'interno di 5-6 anni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori da pavimento con 1500€
Caro Lucio,
Ci risentiamo ancora una volta.....mi dispiace per te ma ti considero un punto di riferimento soprattutto per ragionare e approcciare i discorsi in maniera olistica e pragmatica. Per nostra storia, nel caso fosse necessario, prego fare riferimento alle mie ultime emails (vol 707, 611 e 578 con foto); Comunque per chi legge sul sito riassumo:

Stanza 5x10 m, impianto sul lato corto (allego foto aggiornata) e punto di ascolto a metà del lato lungo. Ora è presente anche un sistema a videoproiezione (l'audio è quello dell'impianto 2 canali con ingresso ottico allo streamer). Comunque la mia concentrazione rimane sull'ottimizzazione audio musicale, quello del cinema segue a ruota e in priorità secondaria.
Poichè il figliolo si è fatto piu grande, sono meno condizionato dalla paura che avevo circa rovinose cadute dei diffusori e quindi potrei prendere in considerazione modelli da pavimento. Potrei anche ottimizzare la posizione dei Sonus Faber da slitta a stands ma mi chiedo se vale la pena: in un ambiente così grande potrebbe forse convenire puntare su modelli da pavimento e magari piu recenti.
Il suono delle mie Amator non ha smesso di affascinarmi (le ho sempre adorate) ma comincio a sentirne i limiti in termini di sonorizzazione dell'ambiente e estensione in frequenza e presenza musicale; non so se mi spiego: è come se ci fosse una distanza esagerata tra musica e punto di ascolto con senso di velatura. Non mi dispiacerebbe inoltre maggiore dettaglio senza penalizzare l'attuale calore del suono.
Che cosa mi consiglieresti di cercare ed ascoltare per le mie necessità? Considera che mi rivolgerei sicuramente all'usato (o grandi occasioni) e che potrei metterci 1000/1500 euro max sopra alla vendita delle Amator. Vista la soddisfazione potrei anche pensare di rimanere in casa SF. I diffusori comunque andrebbero posizionati poco più avanti dell'attuale sistemazione, circa 1.3 m dalla parete di fondo. Ho anche occasione di poter cambiare l'ampli con un Accuphase e-250 usato con un impegno di circa 800e. Che ne pensi?
Ringraziandoti/vi per la duratura serietà e passione che mette al sito, ti auguro un ottimo anno lavorativo e ti mando un abbraccio per tuo fratello.
Luca - E-mail: morettomail (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Luca,
dei buoni diffusori da pavimento potrebbero darti un po' di estensione in più, questo è certo. Un miglioramento complessivo del suono, invece, è più discutibile, vista l'elevata qualità della gamma media e alta delle tue Amator. Con un budget da 1500€, in generale, potresti trovare dei diffusori da pavimento che, nuovi, costavano tra i 2500 e i 3000€. Non è poco ma non mi aspetterei dei miglioramenti epocali, a parte quelli ovvi in gamma bassa. Mi pare di capire che desideri un suono anche un po' più aperto in gamma alta. Puoi provare a cercare le nuove generazioni di Sonus Faber, cui aggiungere Opera, ProAC, Dynaudio, Tannoy. Ho volutamente elencato diffusori dai caratteri abbastanza diversi, giusto per aiutarti a capire che suono cerchi, perché secondo me le idee non sono chiarissime.
Tieni conto che quella che tu chiami distanza tra musica e punto d'ascolto potrebbe essere generata da un'acustica ambientale non ideale per un ascolto di qualità. Se interpreto bene le tue parole sembrerebbe che non ti senta coinvolto dalla musica riprodotta, per mancanza di effetto presenza o di impatto in gamma bassa. Non è certo che dei nuovi diffusori possano sopperire a mancanze che magari sono insite nell'ambiente. Anche l'affollamento dela zona tra e dietro i dffusori di sicuro non aiuta molto, anzi. A mio parere i diffusori sono pure troppo distanti tra loro, se la foto è stata presa dal punto d'ascolto.
Infine, per il momento non sostituirei anche l'amplificazione, rischieresti di non capirci più niente. L'Accuphase che hai individuato, tra l'altro, è molto diverso dal Marantz cui sei abituato, rischi soltanto di fare tanta confusione. Quando avrai trovato i sostituti per i tuoi diffusori potrai mettere in cantiere un altro passo avanti in termini di amplificazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto vintage
Buongiorno, necessiterei di qualche consiglio su alcuni acquisti importanti che intendo fare a breve. Premetto che non sono un audiofilo ma sono un musicista da oltre 30 anni. L'audiofilia è per me un mondo sconosciuto, per cui vogliate scusarmi se magari chiedo cose banali o sono impreciso su alcuni dettagli. Ho sempre utilizzato per l'ascolto dei miei vinili e dei miei cd un impianto grundig con ampli sv 140 e piatto dual 1019 con testina Empire e casse grundig a 4 vie, del 1968. Fu di mio padre fino a metà degli anni 80 e poi mi venne regalato e da allora non l'ho mai cambiato.
Nonostante possieda qualche migliaio di vinili e altrettanti cd, non ho mai sentito l'esigenza di cambiare. Fino ad ora. Improvvisamente mi è scattata la voglia di fare un upgrade se così si può dire. La mia sala di ascolto è uno spazio di 5 metri per tre, praticamente rettangolare, nella quale mi posiziono centralmente circa a metà. Le mie esigenze sono sia di tipo sonoro sia estetico, con una leggera prevalenza di quest'ultimo aspetto, giacchè non ho né l'esperienza né la competenza per prediligere l'aspetto sonoro. Ho tuttavia due punti da cui vorrei partire. Nelle mie intenzioni vorrei aggiudicarmi come giradischi un Michell Transcriptor e come finali due mc intosh mc 30. Ciò premesso, se fosse possibile vorrei un consiglio su quale pre ricercare per rimanere coerente con le suddette scelte e soprattutto quali diffusori, tenendo presente che li preferirei poco ingombranti. Pensavo a due Rogers LS 3/5 a da 15 ohms; ma magari sono la scelta sbagliata. Non ho particolari problemi di budget, ma adoro il vintage di qualità. Anticipatamente vi ringrazio e buona giornata.
Anonimo - E-mail: soulg (at) libero.it

LC
Caro musicista anonimo,
posso capire la tua voglia di possedere oggetti per certi versi unici e molto belli da vedere, ma da sempre io consiglio di acquistare con le orecchie e non con gli occhi. Comunque, visto che mi pare abbia le idee ben chiare, non ho niente da obbiettare circa la scelta dei finali MC30 di McIntosh, in effetti degli ottimi amplificatori, cui abbinerei un pre dell'epoca, ad esempio un C11 o un C20. Bellissimo il Transcriptor, sempre che si riesca a reperirlo in buone condizioni operative, mentre per i diffusori, se mini hanno da essere, la scelta delle LS3/5a mi pare sensata, se sai ovviamente a cosa vai incontro (pochi bassi, dinamica limitata). Non mi vengono in mente altri minidiffusori che abbiano il blasone vintage delle piccole LS3/5A.
L'unico consiglio che mi sento di darti è di controllare bene l'usato che andrai ad acquistare, perché si tratta di materiale molto vecchio, spesso rimaneggiato o riparato alla meno peggio e che potrebbe darti tante, tantissime e costosissime noie. Alcuni pezzi di ricambio potrebbero essere introvabili.
Essendo appassionato d'auto e anche di auto d'epoca, se un amico volesse partire da zero dicendo che vorrebbe un'auto d'epoca per un puro fattore estetico, mi sentirei di sconsigliarlo fortemente. Se non si hanno la capacità, la pazienza e persino determinate competenze (oltre che un budget di “riserva” abbastanza solido) il rischio di infilarsi in un vicolo cieco senza uscita è altissimo. Non è molto diverso con l'HiFi vintage, credimi.
Io ti ho avvertito, ma non sei un ragazzino, immagino sappia sbagliare benissimo anche da solo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Caro Lucio,
ho un impianto da audiofilo “maturo” cresciuto nel tempo assieme alla lettura di TnT (ora meno frequente lo ammetto). E, francamente, non pensavo di tornare a chiederti consiglio. Eccolo:

Si vede subito che il giradischi è il componente rimasto più indietro di tutto l'impianto (sebbene la Maestro non sia proprio una testina economica). Non è un caso. La mia collezione di vinili in passato non era particolarmente ampia e tendevo ad ascoltare più spesso il formato digitale. Ora capita che nel tempo il numero di vinili sia aumentato in modo consistente e che sempre più spesso mi ritrovo a tenere spenta la parte digitale dell'impianto e ad ascoltare quella analogica (non male come rivincita per il vinile visto l'impari spiegamento di forze a favore del digitale). Capita anche che la mia testina Maestro abbia ormai diversi anni di ascolto e credo abbia facilmente superato le 400-500 ore; temo che sia arrivato il momento di sostituirla. Dovendo sostituire la testina mi sono chiesto se non valesse la pena fare un miglioramento sensibile sulla parte analogica dell'impianto. Ti elenco brevemente le possibilità che ho pensato:
  1. Sostituire l'intero giradischi. Guardando a nomi più noti quali Clearaudio, Mitchell, VPI, Roksan, Acoustic Solid, per dirne alcuni, mi sembra che per fare un vero salto di qualità si debba andare su importi dell'ordine di 5000€ per un sistema completo di piatto, braccio e testina. Secondo te è corretta questa valutazione? Pensi si possa avere dei miglioramenti importanti anche rimanendo su importi, diciamo, intorno ai 3.000€ tutto compreso?
  2. Sostituire solo il braccio e la testina mantenendo il piatto Clearaudio. Secondo te questa soluzione è ragionevole tenendo in considerazione che verrebbe montato sull'Emotion? Un candidato potrebbe essere l'Audiomonds (non saprei bene con quale testina).
  3. Sostituire banalmente solo la testina e in questo caso potrei pensare semplicemente ad una nuova “Maestro”.
Ti ringrazio fin d'ora per i tuoi suggerimenti. Un'ultima cosa. Penso che il settore audio dovrebbe farti un monumento, anche e soprattutto i tuoi detrattori (ne ho incontrati tanti) perché non si rendono neppure lontanamente conto di quanti audiofili hai portato nei loro negozi semplicemente perché dopo avere ascoltato il T-Amp gli è venuta voglia di un upgrade.
Un caro saluto,
Alessandro - E-mail: afabbrimail (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
sono felice di sapere che ho tanti detrattori, significa che TNT-Audio, in questi 20 lunghi anni, non si è mai uniformata al pensiero dominante ma ha mantenuto, nel tempo, quell'identità ribelle che contraddistinse i suoi esordi. Va benissimo così, dunque. Continuiamo a ricevere e pubblicare lettere di neofiti, anche giovanissimi, che arrivano a questo settore grazie a noi e alle nostre proposte di prodotti budget-conscious. Fintanto che ci saranno questi lettori la rivista avrà senso di esistere. Rivolgerci alla facile platea degli audiofili navigati e annoiati, francamente, non è mai stata la nostra missione.
È assolutamente normale che negozianti e distributori di HiFi placcata oro possano storcere il naso ma in questo mondo c'è spazio per tutti, auguro loro di essere sempre abbastanza svegli e intelligenti da riuscire a tirare bene la loro carretta. A giudicare dal numero di negozi chiusi e di distributori che hanno cambiato aria si direbbe di no, ma resto fiducioso.
Per quanto riguarda la tua voglia di upgrade analogico io, forse, sostituirei soltanto la testina. Un upgrade serio e consistente di tutto il front-end richiederebbe un budget simile a quello che hai stimato. Non è escluso che tu non possa metterlo in cantiere comunque, ma almeno potrai partire da una testina di qualità elevata che potrà restare al suo posto in caso di upgrade di piatto e braccio.
Potresti anche pensare a un upgrade a valle, del solo pre phono. Non mi è chiaro che modello di Clearaudio stia utilizzando in questo momento ma nella gerarchia di questo Costruttore trovi certamente un componente di qualità più elevata che, di nuovo, potrà stare al suo posto in caso di futuri upgrade del resto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Considerazioni sul settore
Buon giorno Lucio,
come già ti avevo scritto, il mio impianto mi soddisfa (Atoll IN 50, Cabasse Tobago e ipod con basetta Pure i20), tuttavia per motivi pratici non posso tenere i diffusori staccati dalla parete posteriore, se non per quei rari periodi in cui sono solo a casa, ed indubbiamente il suono migliora e non di poco. Tuttavia in posizione standard, 20 cm dal muro, con il volume a livelli ancora condominiali, i bassi cominciano a prendere il sopravvento...
Detto ciò, volevo sentire i Rega Rs o RX e sono stato per ora in due negozi a Roma, che pur avendo altri prodotti di quella marca, non avevano e non avranno i diffusori in quanto non richiesti dai clienti; entrambi mi hanno proposto diffusori con i BR frontali o casse, come le Sonus Venere, che per la forma a chiglia, a detta di uno elimina il problema dei rimbombi. La mia considerazione è che fino a che anche venditori storici, a costo di vendere, proporranno simili prodotti, i negozi saranno destinati ad un lento declino.
Continuerò la mia ricerca, anche se credo che alla fine andrò a sentire prodotti usati, distanze permettendo, direttamente a casa dei venditori, cercando tra quelle che dai tuoi consigli, per l'appunto, consigli a quelli con il mio "problemino", come le Kaber o Ninka o le RS.
Per concludere, considerando che il mio salone è 6 x 4,5, e lì le devo tenere, o chi compra casse da tenere ad 1 mt dal muro ha saloni immensi o stanze dedicate (ma saranno pochi), oppure si accontentano di avere bellissimi mobili convinti che basta un buco davanti per vivere felici!
Grazie come al solito per il vostro lavoro.
Fabio - E-mail: fabiovaglienti (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
trovo abbastanza normale che i negozianti provino a proporre le soluzioni che hanno in casa, senza affannarsi a ordinare prodotti che, probabilmente, resterebbero invenduti. Anch'io, al loro posto, probabilmente farei lo stesso, anche e soprattutto tenendo conto del periodo di crisi delle vendite. Avresti potuto provare a sentire, magari nel tuo ambiente, i diffusori che ti hanno proposto, hai visto mai? Venti centimetri di distanza dalla parete posteriore non sono per forza troppo pochi, dipende molto dal diffusore, dal suo equilibrio timbrico e da come interagisce con l'ambiente circostante. Un tentativo con le alternative che ti hanno proposto io l'avrei fatto.
Puoi comunque continuare la tua ricerca, in UK i diffusori adatti alla parete di fondo vicina si trovano con estrema facilità. Potresti acquistare una coppia di
RS1 usata per poche centinaia di euro. Lo stesso dicasi per altri modelli Rega più impegnativi o per qualche vecchio modello Linn.
Il fatto che ben pochi si possano permettere di sistemare i diffusori in maniera consona e cioè debitamente staccati dalla parete di fondo è una triste ma solidissima realtà. Tanti fanno di necessità virtù e si accontentano. Il tuo salone non è piccolo, io credo che 50 cm di distanza dalla parete di fondo li puoi tenere senza grandi sforzi. Almeno provaci! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 2000€
[Sala d'ascolto]

Gentile Direttore buongiorno,
Mi chiamo Francesco, ho 39 anni vivo a Milano e avrei bisogno dei suoi preziosi consigli in merito al mio primo impianto per musica prevalentemente “liquida”, che vorrei realizzare con budget di circa 2.000€.
L'ascolto è esteso a tutta la famiglia: principalmente Rock/Indie/Pop, da CD (20%), file FLAC su Hard Disk e Spotify (50%) e radio sia FM che Web, per il restante 30%. Il problema enorme è dato dall'unica stanza a disposizione, che non lascia alternative a dei diffusori ad incasso, che installerei al posto degli attuali frontali HT (..lasciamo stare..) sfruttando le tracce dei cavi già in essere.
La “maledetta”, come vedrà dalle immagini, è di circa 16 mq, con soffitti alti 3,2 mt, praticamente un cubo! In più l'ingresso nell'appartamento è sempre nella stessa stanza, quindi niente torri da pavimento o mobilio per diffusori da libreria. Se ci aggiunge il lato “corto” da usare, la mancanza di tende e tappeti (cucciolo di bassotto “vivace”) e la vicinanza del diffusore sinistro all'angolo della parete, il disastro è servito!!
Leggendo bene la sezione della posta e i preziosi consigli sulle pagine di TNT, ho capito che non ha senso spendere “fortune” visti i risultati ottenibili con diffusori in-wall, per lo più visto l'ambiente ostico.
Troppi compromessi, ma non voglio arrendermi :)
Nei negozi a Milano non ho trovato purtroppo diffusori In-wall da ascoltare. Un negoziante mi consiglia delle
Canton In-wall 980 (woofer da 21 in ceramica, db 88.5) a 600€ la coppia, con box per l'incasso compresi. Come elettroniche il consiglio è sulla Cambridge Audio: Ampli CX80 da 1.100€ (ma forse anche il CX60 da 800€ potrebbe bastare) da abbinare al network player CXN, sempre Cambridge (1.070€).
Ho ascoltato questa combinazione con delle torri Canton (non ricordo il modello) e la cosa non mi dispiace, anzi. Per non sforare il budget pensavo di usare inizialmente l'ampli HT Yamaha che ho da 10 anni, con i suoi dichiarati 65 Watt RMS per canale, anche se reali saranno moooolti meno.
L'idea sarebbe provare come suona il tutto, facendo sempre in tempo ad acquistare un ampli adeguato, qualora il mio non fosse sufficiente, quindi:

Un'alternativa potrebbe essere il Cocktail Audio x30, da usare come unica elettronica, a patto che l'amplificazione dell'X30 sia sufficiente, considerando sia la tipologia e sensibilità dei diffusori e, soprattutto, l'ambiente d'ascolto: Non potendo ascoltare i diffusori e visti i compromessi iniziali, non so che onestamente che pesci prendere...e sono ovviamente disponibile a valutare qualsiasi alternativa.
Grazie sin da subito per il tempo dedicato e per i consigli che vorrà darmi.
P.S. è vero che “Lateralus” dei Tool è un CD a volte usato per testare gli impianti?
Cordialmente,
Francesco - E-mail: rimoli.francesco (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Francesco,
nessuna persona sana di mente spenderebbe 2170€ tra amplificatore e network player per far suonare dei diffusori da incasso a muro da 600€. A volte credo che i negozianti facciano a gara a chi la spari più grossa. I diffusori Canton possono anche andar bene, ma spenderei molto, molto meno per pilotarli. La soluzione Cocktail X30 va più che bene, e anche la sua sezione amplificatrice interna sarà adeguata allo scopo. Anzi, guarda, secondo me sarà sufficiente anche il piccolo X12. La grossa limitazione, cerchiamo di capirci, è rappresentata dai diffusori, dalla loro sistemazione e dall'acustica della stanza. L'ambiente è piccolo e i diffusori hanno una sensibilità per niente bassa, basteranno pochi watt per far protestare tutto il condominio, credimi.
In ogni caso il budget che ti eri prefissato era di 2000€ per tutto, non mi pare sensato proporti qualcosa che costa quasi 1000€ in più!
Inoltre, è stato un grosso errore ascoltare quelle elettroniche che ti hanno proposto con diffusori da pavimento, perché certamente questa prova ha generato in te aspettative che andranno quasi certamente deluse. Quello che sentirai nel tuo ambiente coi diffusori in-wall sarà lontano anni luce da ciò che hai ascoltato e questo indipendentemente dalle elettroniche che ci metterai a monte.
Infine sì, “Lateralus” dei Tool è una buona incisione, ma ce ne sono tantissime altre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Valvole per Klipsch
Buongiorno Lucio,
Ormai tnt-audio è diventato il mio punto di riferimento, sia da quando sono partito per fare l'impianto sia nelle sue evoluzioni che a dire il vero non finiscono mai :-), ogni volta che mi interesso a nuovi componenti le sue recensioni mi guidano sempre nella scelta giusta e godo e ho sempre goduto ottimi ascolti naturalmente in linea con il budget a mia disposizione.
Incuriosito da sempre alle valvole ho letto tante sue recensioni ma davvero è difficile poterli ascoltare, ancora di più trovare qualche ampli datato entry level; dopo molte ricerche ho trovato un Dared vp16 e considerato che è un entry level ho rischiato.
Devo dire che abbinato alle mie Klipsch rf5 e cavi rigorosamente autocostruiti dal progetto TNT-Audio (tre coppie con diverse varianti) suona bene, equilibrato, il basso è materico ben controllato, la gamma media e alta sono piacevoli al mio orecchio. Ben diverso affiancato alle altre mie Klipsch rf7 si siede, sembra che non ce la fa a muoverle nonostante sulla carta le rf7 dovrebbero essere piu sensibili, i bassi sono carenti e leggeri rispetto alle piccole rf5.
Sono qui per chiederle un consiglio: investire qualche soldo e sostituire le valvole al dared oppure orientarmi su un ampli sempre valvolare più prestante?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta,
Luca - E-mail: antropellino (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
evidentemente, nonostante la sensibilità, le RF7 sono un carico più ostico delle RF5 e il piccolo Dared proprio non ce la fa. La potenza non è tutto, probabilmente i trasformatori d'uscita non sono in grado di interfacciare al meglio le valvole con il carico delle grosse RF7. Se queste fossero le RF7 prima serie, infatti, avresti un bel minimo dell'impedenza a 2.7 Ohm, certo non un passeggiata per un amplificatore valvolare! Le serie II hanno un carico un po' più tranquillo, ma comunque non semplice. Cambiare valvole non servirà a niente, solo a spendere soldi inutilmente. Dovresti invece valutare la possibilità di acquistare un amplificatore a valvole, se proprio valvole devono essere, che sia più performante, con tubi termoionici capaci di maggiore corrente e trasformatori d'uscita più consistenti.
Purtroppo il budget da investire dovrà essere ben più consistente di quello che ti è servito per il piccolo Dared, ma se cerchi bene nell'usato, facendo attenzione a non prendere amplificatori con le valvole già in fin di vita, qualche buon acquisto dovresti riuscire ancora a farlo stando sotto i 1000€ di budget. Sto pensando a integrati da 40/50 watt di Jolida, Xindak, Antique Sound Lab, Opera Consonance e marchi simili. Alcuni di questi marchi offrono degli integrati interessanti anche sotto i 1000€, ma nuovi! Vedi cosa riesci a trovare ma, sopattutto, a provare coi tuoi diffusori che, a questo punto, dettano le regole del futuro upgrade.
Se, invece, volessi liberarti dal giogo delle valvole a tutti i costi, potresti valutare degli ampificatori integrati a transistor o ibridi dall'impostazione sonora più tube-like (es. Audio Analogue, Vela etc.).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Dac e ampli cuffie, meglio unico o separato?
Carissimo Direttore, ringraziandoti come sempre per l'attenzione passo al mio quesito dopo aver ricordato le caratteristiche del mio impianto:

Seguendo i consigli ricevuti in un tua precedente lettera ho iniziato a cercare un dac nell'usato più o meno recente per sostituire il dacmagic, trovando facilmente diverse alternative fra quelle da te consigliate (m2tech, wired4sound in primo luogo) ad una spesa indicativamente di 500/600 eur a seconda dei modelli. I dac sono soggetti ad una veloce obsolescenza tecnologica quindi i prezzi scendono velocemente, e io non sono interessato a prestazioni mirabolanti (frequenze elevate, dsd o altro) utilizzandolo principalmente in accoppiata con la meccanica di lettura.
è emerso però un problema che non avevo valutato precedentemente, relativo alla mancanza dell'ingresso per cuffia. Personalmente non sono mai stato un cultore dell'ascolto in cuffia, che però per motivi famigliari (un meraviglioso bimbo di 16 mesi) è quello che mi posso permettere con una certa regolarità ultimamente. Possiedo una cuffia sennheiser hd 600 e ritengo l'ascolto che attualmente faccio con il dacmagic appena sufficiente, trovando il suono a volte affaticante o perlomeno molto "esile" e privo di corpo (poco materico direbbero gli esperti?). Aspirerei quindi a migliorarlo sensibilmente.
Non avendo particolare esperienza di amplificazione per cuffie ti domando se secondo la tua esperienza sia preferibile cercare un dac con uscita cuffia di livello superiore o invece orientarsi su un dac come quelli precedentemente citati ed cercando poi un ampli per cuffie separato (preferirei a valvole), considerando che la differenza fra i dac è poco marcata e percepibile mentre quella fra gli amplificatori dovrebbe essere maggiore.
Nel primo caso se ne valesse la pena potrei arrivare anche a prodotti di costo superiore (1.500 eur) sempre nell'usato (come il burson audio conductor dac usb o mcintosh d100 - mi attira il mc ma mi domando se il costo sia giustificato). Non vorrei però poi trovarmi con una uscita cuffia di poco superiore a quella attuale. Inoltre la funzione preamplificatrice che molti di questi prodotti hanno mi è completamente inutile.
Nel secondo caso spendendo per il dac in solitario 500/600 euro potrei dedicare all'acquisto di un ampli per cuffie anche un migliaio di euro (ho la possibilità di provare un icon audio hp 8, lo conosci?). Inutile cercare di farsi un'idea leggendo in rete, dove come al solito il 90% delle recensioni finisce con: "Il miglior prodotto mai provato nella fascia di prezzo".
Per concludere ti chiedo quindi quale delle due alternative ritieni preferibile e, nel caso, qualche indicazione sulla scelta di un ampli per cuffie, con un occhio di riguardo per quelli valvolari che dovrebbero accoppiarsi anche meglio con la brillantezza delle mie cuffie, ribadendo l'importanza dell'ascolto diretto.
Come sempre Un ringraziamento per la tua cortesia e un cordialissimo saluto.
Marco - E-mail: guernellimarco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
per quanto sia da sempre un fautore delle soluzioni semplici e dirette, in questo caso forse opterei per la massima specializzazione che ti consentirebbe l'acquisto di un ampli per cuffie separato. Al momento potresti anche provare a tenere il DACmagic al suo posto, meglio fare un passo alla volta. Di ampli per cuffie ne abbiamo recensito diversi, valuta ad esempio i vari modelli Lehmann e Fostex, tra gli altri. Se ti è possibile, però, cerca di ascoltare i possibili candidati con le tue cuffie, un po' per capire quanta differenza possa realmente fare un ampli dedicato, rispetto alla situazione attuale, e per trovare il partner ideale per le tue Sennheiser. Non mi fossilizzerei sulla questione se dovrà essere a valvole oppure no, non è dalla tecnologia usata che dipende il suono finale.
Ovviamente, questa mia indicazione non devi vederla come categorica, nel senso che se dovessi provare, in condizioni controllate, un DAC completo di buona uscita cuffie, come il Burson, ad esempio, valuta pure con attenzione una soluzione integrata. Il motivo per il quale ti consiglio la soluzione separata è dovuto principalmente al fatto che tra DAC di classe di prezzo non troppo distanti le differenze sono davvero molto piccole.
Infine, una considerazione a margine: le tue cuffie costano circa 300€, non investirei cifre come quelle che hai indicato per amplificarle a dovere. Probabilmente avresti risultati migliori con un ampli per cuffie di classe non troppo elevata abbinato a delle cuffie di categoria superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Prossimo passo analogico
Buon giorno Direttore e ben tornato, spero che le vacanze siano servite a ricaricare le batterie per una nuova spumeggiante stagione con TNT-Audio. è sempre un piacere leggere le vostre recensioni che insegnano ad avere la mente aperta e libera da pregiudizi.
Da quando ho ereditato la collezione di vinili del suocero (circa 300+150 miei) sto portando avanti un progressivo aggiornamento dell'impianto ed ora vorrei un consiglio sul prossimo passo. L'impianto attuale è così composto:

A completare l'impianto c'è anche l'amplificatore AM Audio A40 Reference S2 e casse Indiana Line TH 341 che cito solo per completezza dato che l'ascolto è prevalentemente effettuato in cuffia nelle ore serali.
Volendo incrementare ulteriormente la qualità dell'ascolto e pensavo di concentrarmi sullo stadio phono, avrei individuato alcune soluzioni, ma vorrei il suo consiglio: Budget max 1.000 €, ascolto praticamente tutto dalla classica al jazz passando per la musica contemporanea. Oppure mantengo l'attuale stadio phono e sostituisco il giradischi?
Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi e buona serata.
Alessandro - E-mail: abertinotti (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
visto che la testina è nuova e già di buona qualità e così pure il tuo attuale pre fono, forse pianificherei la sostituzione della base giradischi e del braccio. Potresti valutare qualche modello più recente e di più elevata qualità, sempre in casa ProJect, altrimenti considera altre soluzioni integrate in casa Clearaudio, Rega, Thorens, Michell. Si tratta solo di stabilire un budget e di cominciare a cercare qualcosa di facilmente reperibile.
Se ti sentissi abbastanza coraggioso, potresti anche valutare un buon usato (Gyrodec, Sondek LP12 etc.). Di sicuro la tua attuale testina merita un front-end di alto livello. Visto che utilizzi l'impianto solo in cuffia, mi sembra inutile andare a migliorare amplificazione e diffusori, naturalmente. Per quanto riguarda cuffie e ampli per cuffie vedi il discorso che ho appena fatto al lettore che ti ha preceduto. I diffusori sono uno dei componenti che più influenza il suono finale dell'impianto, e lo stesso discorso, quindi, può essere replicato pari pari per le cuffie. La trasduzione elettromeccanica è da sempre l'anello debole di qualunque sistema HiFi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
purtroppo ho viaggiato più veloce delle tue risposte (c'è stata di mezzo la Pasqua e le occasioni non attendono), però pare non abbia sbagliato visto che sono arrivato alle stesse conclusioni che mi hai successivamente consigliato. Ho ricominciato da Opera Quinta alle quali ho aggiunto un amplificatore Supernait con Teddy Cap (usati, comprati insieme in un pacchetto comprendente anche i cavi di potenza Naim), e successivamente un Oppo 105D (sempre usato). Sto provando qualche cavo di segnale ma penso di essere giunto al traguardo, rispettando il budget.
Il collegamento tra Oppo e Mac, pur con un cavo USB economico da 5m, funziona bene, non sento differenze tra liquida e CD. Tra diversi software provati quello che mi ha convinto maggiormente è JRiver. Nell'attuale collocazione ambientale (provvisoria) manca qualche basso ma non mi preoccupa più di tanto, avrò tempo e modo di affinare, intanto mi godo (finalmente!) la musica (
vol. 767).
Per quanto riguarda le prove di amplificatori che potrebbero essere state affrettate ho fatto un elenco di modelli provati (non tutti con la stessa cura) in varie sessioni. Potrei dirti perchè non ho amato certi modelli (ricordo bene sia i pregi che i difetti di ognuno) ma credo sia superfluo. Il fatto che abbia scelto Naim non significa che gli altri fossero inferiori, solo non rispondevano alle mie esigenze.
Ho abbandonato l'idea di Unitiqute per un lettore universale come Oppo che mi sembra assai più versatile.
Ti ringrazio nuovamente,
Paolo - E-mail: palobar (at) yahoo.it

LC
Caro Paolo,
sono lieto di sentirti soddisfatto e nel sapere che alla fine abbia deciso di scegliere da solo. Il fatto che le tue scelte abbiano ricalcato i miei consigli postumi è una simpatica coincidenza, evidentemente sul buon suono spesso ci si trova tutti d'accordo. Goditi il tuo impianto e non pensarci per un bel po' di tempo!

Questa settimana è la volta di un mio colpo di fulmine! Ho sempre amato i dischi dei Morcheeba e le loro atmosfere dolci e oscure, ma da tanto tempo non ne sentivo più parlare. Alle prime note di questa “Light of gold” sono tornato indietro di 10 anni e non a caso. I Morcheeba sono ora un duo, essendo rimasti solo la cantante Skye e il chitarrista Ross Godfrey. Il duo si chiama, appunto Skye | Ross e questo brano, appena uscito, è dolce genialità allo stato puro.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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