Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 29/10/2016 - 5/11/2016

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  1. Diffusori attivi
  2. Klipsch vs M-Audio
  3. Lettore digitale o amplificatore?
  4. Impianto rock oriented
  5. Piccoli diffusori autocostruiti
  6. Impianto analogico-digitale con 500€
  7. Suono sbilanciato
  8. Impianto nostalgico anni '90
  9. Problemi ambientali
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Diffusori attivi
Egregio Direttore,
innanzitutto le domando subito scusa se mi permetto di allegare un paio di foto (so che non siete molto favorevoli) ma spero che, sottoporle anche un quadro visivo, possa aiutarla a comprendere al meglio il mio dubbio poichè l'arte dello scrivere non è proprio il mio forte. Fatta questa doverosa premessa, ahi Lei, le tocca ora sorbirsi anche i miei più vivi complimenti.
Vi ho trovato per caso mentre cercavo notizie su un amplificatore e son rimasto strabiliato dalle vostre recensioni, non per il livello e la competenza che è superfluo definire ineccepibili, bensì per l'approccio ad essa, siete capaci di immedesimarvi sia nell'ascoltatore alle prime armi sia nell'audiofilo più esperto. Grazie a voi ho avuto conferma di quello che la mia esperienza, in questi 20 anni da ascoltatore attento, mi ha sempre suggerito ma che non ha mai trovato riscontro finchè non vi ho letto: per un buon ascolto non è necessario spender fior di sanguinosi euro, l'importante è incastrare i pezzi nel modo giusto.
Ho comiciato a pensarci quando, per fortuna inaudita, ho sostituito le mie Bose 201 (1995) con delle Klipsch La Scala. Il mio Harman Kardon HK6500 è diventato un altro amplificatore... Leggevo meglio i suoi difetti, è vero, come è vero anche che stiamo parlando delle La Scala, ma non lo pensavo capace di certe sfumature, per esempio, sul rock. Da allora ha capito che la potenza è nulla senza il controllo e rispetto che andare a fondo scala dell'ampli con le bose picchiando come un fabbro (Around the world dei Daft Punk era il mio "martello" preferito), preferivo un ascolto a volume umano ma che facesse godere a pieno della musica che ascoltavo e che quindi non erano importanti i watt puri ma la qualità di questi watt che la mia catena riusciva a trasmettermi: da fabbro a sarto!
In virtù di questo, non mi ha affatto stupito di leggere di ampli come Scythe o Dayton, o della incredibile resa delle Elac Debut B5. La catena audio (e in questa io ci metto anche la stanza che considero lo stadio iniziale della catena stessa) deve essere costruita, sempre in base alla mia esigua esperienza, per poter far esprimere al meglio tutti i componenti, ecco perchè anche con budget piccoli si possono avere rese simili a impianti che costano molto di più.
Avrei voluto tanto perfezionarmi per avvicinarmi almeno alla definizione di audiofilo, purtroppo, le vicissitudini della vita mi hanno fermato al livello di ascoltatore attento e di tutto ciò che le ho raccontato fino ad ora sono rimaste solo le Klipsch La Scala, riposte e ben conservate in attesa di essere nuovamente utilizzate con componenti adatti al loro rango. Ora dopo anni di ascolto in cuffia, di mp3, di cd da cassettine del computer mi sono stancato e voglio e posso rimettermi in poltrona a godere se non a pieno, almeno decentemente, della mia musica preferita.
Dopo varie consultazioni con mia moglie (ho dovuto raggiungere compromessi estetici, economici e prestazionali... sigh) sono arrivato ad una scelta che a livello di ascolti presentasse una buona performance sia per i film sia per la musica, con un budget risicato. Negli anni ho abbandonato il concetto di HT (questa è un'altra storia che ben mi guardo dal raccontare per non tediarla vieppiù), al massimo un ottimo 2.1 o 3.1 (con separazione del solo centrale) e quindi la mia scelta è caduta su un Aura VA 80 (ovviamente usato) e sulle (ho avuto l'imprinting lo ammetto) Klipsch R-15M per un totale di 400 euro.
Sembrava tutto fatto quando, purtroppo per me, mi sono imbattuto anche nel sistema
Klipsch R-15PM che presenta casse amplificate e tutti gli ingressi di cui avrei bisogno: ottico per il cd/lettore bluray che userei anche come server per ascoltare musica liquida, aux per il lettore mp3, phono per il giradischi (che è in previsione) e uscita sub per una eventuale implementazione) totale 475 €. Adesso sono in stallo... Nell'imbarazzo più totale.
La stanza in cui sarà posizionato l'impianto è poco più di 25 mq ma l'incastro che mi sono ricavato, come può evincere dalle foto, è esiguo. Punto di ascolto/visione dalla sorgente è di circa 2,20 (ho calcolato anche l'allontanamento da essa perchè le poltrone sono reclinabili) ed ha il lato sx un po' troppo vicino alla parete. Le foto che le ho inviato sono ancora con il work in progress, il mobiletto ovviamente sarà più lungo per ospitare i diffusori ma la sistemazione dei componenti sarà quella che intravede.
Sono un onnivoro musicale ma ascolto prevalentemente rock/pop e se l'impianto me lo consente vorrei riascoltare il jazz ed il Koln Concerti di Jarrett come si conviene. Magari Lei, con la sua lungimirante esperienza, può aiutarmi a dipanare questo dubbio che potrebbe farmi diventare ascoltatore da attento a consumato (dal dubbio).
Anche se ho letto che la serie SE suona meglio del semplice VA 80, l'accoppiata dei 94 dB di efficenza delle Klipsch con la morbida potenza dell'Aura mi piace molto per l'uso ibrido che ne devo fare e perchè mi piace come "timbra" la musica (mi commuovo ancora se penso alla resa di "It's different for girls" di J. Jackson che è uno dei brani che uso per testare la catena ma forse dopo anni di ascolti precari non sono sereno nel giudizio) per contro il sistema Klipsch amplificato lo prenderei a scatola chiusa, senza possibilità di ascolto, ma presenta i vantaggi di implementazione del sub più le uscite che sarebbero molto utili in futuro (l'Aura per esempio non ha il phono e non mi consente di dialogare in ottico, cosa che mi piacerebbe perchè almeno la codifica del lettore cd/bluray sarebbe affidata esclusivamente al sistema Klipsch e non ai convertitori nativi del lettore).
Se poi mi volesse destabilizzare del tutto consigliandomi altre accoppiate (sempre rimanendo nei 500 €) sono alla sua mercè.
Per ora la ringrazio davvero almeno solo per la pazienza infinita che ha avuto nel leggermi.
Un affettuoso saluto.
Fabio - E-mail: fabiogiuseppe.rociola (at) poste.it

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Fabio,
grazie per le belle parole d'apprezzamento! Il sistema Aura + Klipsch suonerà probabilmente meglio dei diffusori attivi fact-totum sempre di casa Klipsch ma questi ultimi hanno non poche frecce ben acuminate al loro arco: in un unico sistema ti offrono una connettività completa (persino il phono e l'USB!) più l'integrazione di amplificazione e diffusori, con risparmio di spazio, cavi e quant'altro.
Ora, come audiofilo puro ti consiglierei la prima soluzione, ma è necessariamente più costosa perché dovrai abbinarci pre fono e DAC esterno. Inoltre, andando a considerare lo spazio dove il tutto sarà relegato la mia predilezione si sposta decisamente sulla seconda soluzione: più pratica, meno invasiva, e più a suo agio in una collocazione così sacrificata. In pratica ti ritrovi i diffusori in braccio o quasi!
Con questi compromessi logistici mettersi a disquisire sul sesso degli angeli, ovvero su quale sia il sistema meglio suonante, è veramente fuori luogo e del tutto velleitario. Quel che sentirai anche dal sistemino attivo Klipsch sarà comunque una piccola percentuale di ciò che può esprimere. Fatte queste considerazioni ed esortandoti a trovare una collocazione più degna e...ordinata :-) ti consiglio senz'altro il sistema attivo Klipsch: fa tutto quel che serve ed è persino sovrabbondante per l'utilizzo castigato che ne farai.
Mi piange il cuore a sapere di una coppia di La Scala ferme da anni a invecchiare senza poter cantare. È veramente una crudeltà senza pari. Sarebbe come avere una Ferrari e tenerla ferma in garage a prendere polvere e arrugginirsi. Ti prego salvale! Alla peggio mettile in vendita, qualche appassionato saprà certamente dar loro lo spazio che meritano.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Klipsch vs M-Audio
Buongiorno Lucio,
ascolto con soddisfazione musica di tutti i tipi con un sistema composto da elementi tutti consigliati da TNT-Audio. Capita però di avere l'occasione di confrontare le mie Klipsch rf3 (+Grado Gold, Oppo dvd80hv, Dayton100a) con le M-AUDIO BX8D2 e, vista la netta superiore presenza di queste ultime mi / Ti chiedo se le Klipsch sono davvero più deboli oppure se un ampli diverso dal Dayton farebbe la differenza.
Grazie,
Mauro - E-mail: pontesp (at) libero.it

LC
Caro Mauro,
non mi è affatto chiaro se il confronto tra il tuo sistema con le Klipsch RF3 e le M-Audio attive avvenga nello stesso ambiente oppure no. Se il confronto fosse fatto a memoria in ambienti diversi prenderei le tue sensazioni con le molle, perché TUTTA la differenza che senti potrebbe essere dovuta a una sistemazione o a un'acustica migliore della sala che ospita le M-Audio. Ti dico questo perché, avendole provate entrambe, seppur a diversi anni di distanza, sono abbastanza sicuro nell'affermare che tra le RF3 e le pur ottime M-Audio c'è un vero abisso, soprattutto in termini di dinamica, di potenza e impatto della gamma bassa. Non so a cosa tu ti riferisca quando parli di maggior presenza quindi mi viene difficile capire, ma se intendi ciò che si intende di solito, ovvero una certa enfasi in gamma media (in particolare su voci e chitarre) allora potrebbe anche essere che le M-Audio abbiano un leggero vantaggio sulle RF3. Essendo un monitor da studio, proprio su questo parametro sono avvantaggiate.
Non credo che un'amplificazione diversa possa far suonare in maniera molto differente le tue Klipsch ma certamente qualcosa in più possono ancora darla, con un amplificatore migliore.
D'altra parte, se trovassi le M-Audio così preferibili alle Klipsch RF-3 non vedo perché non disfarti di queste ultime e dell'ampli Dayton (facili da vendere, entrambi!) e utilizzare le M-Audio.
Magari, più semplicemente, le meno ingombranti M-Audio si troverebbero più a loro agio nel tuo ambiente rispetto alle intrusive RF3.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore digitale o amplificatore?
Carissimo Direttore,
le ho già scritto in passato per informazioni audiofile con risposta soddisfacente. Ho ascoltato in una seduta promozionale (CD, musica liquida, DVD e BLU RAY) con due componenti Audio che mi hanno sorpreso

  1. Il player (OPPO 105 D) e
  2. l'amplificatore (YAMAHA AVENTAGE RX -A3060)
Questi 2 componenti in impianti diversi montano componenti (SABRE ES 9018S) per l'OPPO e (SABRE ES 9006) per il YAMAHA, così mi è stato detto con un suono incisivo e dettagliato che mi ha sorpreso.
Volevo chiederle ma per avere un suono finale DOC basta inserire nella catena di un impianto uno di questi componenti oppure non basta, mi spiego meglio influenza più un buon player o un amplificatore per il suono finale, visto che ascolto musica con player che ha come componente scheda DAC BURR BROWN 1795 suono dolce rotondo ma un'altra cosa!!!
La ringrazio per la sua disponibilità, affezionato lettore.
Franco - E-mail: scardova.franco (at) tiscali.it

LC
Caro Franco,
ti confesso che non ho capito molto della tua missiva, a volte mi chiedo se vi prendiate la briga di rileggere ciò che avete scritto...
Per provare a rispondere comunque ti dico che tutto dipende dal contesto, ovviamente. Per contesto intendo: resto dell'impianto, sistemazione e ambiente. In generale, le differenze tra amplificatori sono più evidenti di quelli tra sorgenti digitali, ovviamente se si parla di prodotti di fasce di prezzo analoghe o confrontabili. Il lettore digitale Oppo è stato da noi recensito molto positivamente, di sicuro fa una bella differenza rispetto a un player di fascia entry-level.
In generale, però, non basta inserire un componente buono in un impianto scadente per trasformare l'ascolto da mediocre a high-end. Tieni conto che la qualità finale è determinata dall'anello peggiore della catena...
Se, ad esempio, tu avessi dei diffusori molto economici, magari pure mal installati, non credere che inserendo il lettore Oppo o l'amplificatore citato il tutto miracolosamente si metterà a suonare come durante la demo in negozio. Scordatelo!
L'amplificatore che citi non lo conosco, ma non so neanche che altro amplificatore andrebbe eventualmente a sostituire, quindi non saprei davvero che dirti, magari la differenza può essere inavvertibile o siderale, dipende dal contesto dove andrà inserito e cosa sostituirebbe!
In generale, i componenti che fanno una differenza più evidente sono i diffusori, congiuntamente e limitatamente all'ambiente e alla sistemazione di questi all'interno di esso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto rock oriented
Gentile Lucio,
Grazie a TNT nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare decisamente meglio la musica, e sono felice possessore di Audio Analogue Puccini SE collegato a Dynaudio Excite X12, con a monte: gira Pro-ject debut III (con piatto in acrilico e Grado Platinum 1) e Pro-ject DAC BOX FL per CD e liquida lossless. Nel mio salone di circa 30mq, ascoltando jazz, soul, rock acustico e specialmente cantautorato femminile sono davvero soddisfatto, anche per la presenza in gamma bassa, ma ciò che mi manca è la dinamica sul rock, e magari l'effetto punch in medio-basso. A questo punto dilemma con un budget di circa 500 euro:

  1. Potrei vendere le Dynaudio e prendere JBL 4312 o Klipsch Heresy usate, con non poche difficoltà di posizionamento (ma la mia amplificazione sarebbe adeguata?)
  2. Lascio così l'impianto principale e mi faccio un secondo impianto, in un soppalco 3x3, rivolto ad ascolti più frizzanti e meno impegnativi (solo liquida per ora).
In questo caso quale potrebbe essere il suo consiglio: A) un bel sintoampli vintage + diffusori vintage con woofer almeno da 25; B) Nad 3020 o Cyrus One (circa 200 euro) con quali diffusori?; C) T-amp o NuForce Icon + diffusori preferibili?
Mi aiuti a sbrogliare la matassa. Grazie mille.
Tony - E-mail: tonyolo (at) hotmail.com

LC
Caro Tony,
per avere l'effetto che cerchi è assolutamente inutile cercare del materiale vintage, ti servono soltanto dei diffusori più corposi dei piccoli Dynaudio! Magari sarebbe sufficiente una torre da pavimento, senza per forza scomodare diffusori impegnativi come i Klipsch o i JBL da te citati. Già un diffusore tipo ProAC, Opera, Cabasse, Focal e simili potrebbe darti quella sostanza in più che stai cercando. Il problema, semmai, è dato dal budget, purtroppo esiguo per mettersi in casa una torre da pavimento di un certo peso, a meno che non ci si rivolga al mercato dell'usato.
Tenendo conto che l'ambiente è di 30 mq ti serve comunque un diffusore in grado di muovere masse d'aria importanti. Prova a cercare, nell'usato, anche qualche torre di Klipsch (eviterei le Heresy che hai citato tu!), Indiana Line, Monitor Audio, KEF. Non sono tutti marchi rock-oriented ma di sicuro in grado di darti più impatto dei tuoi diffusori attuali.
Il secondo impianto non è una soluzione: non ottimizzi la spesa e alla fine avrebbe poco senso accendere un impianto per ascoltare rock e un altro per altri generi musicali. E se dopo un disco rock ti venisse voglia d'altro che faresti? Spegneresti tutto e cambieresti stanza? Improponibile. Alla lunga non resisteresti a lungo.
Il tuo amplificatore, essendo la versione SE del Puccini, ha spinta sufficiente per i generi più vivaci, anche se il suo carattere di base resta comunque abbastanza caldo e tranquillo. Sarebbe un partner ideale con diffusori vivaci perché ne smusserebbe eventuali eccessi.
Per ora, pertanto, lo lascerei al suo posto. Vedi cosa riesci a trovare nel mercato dell'usato per i diffusori ed eventualmente sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piccoli diffusori autocostruiti
Carissimo Lucio,
che piacere riscriverti per un parere, significa che la mia voglia profonda di musica è tornata a bussare alla mia anima musicale. Ho dovuto lasciare l'Italia per lavorare e le mie amate
TNT BFB ?ed il mio impianto ?sono oramai chius?i? da due anni in una cassa che mi spedirò quando avrò chiaro il mio futuro. ?Sono due anni che sento la musica in cuffia ma ne ho piene le orecchie ;)? Così pochi giorni fa ho comprato il Dayton DTA-120 e il Sure TA2024 entrambi ottimamente recensiti sulla nostra rivista, grazie anche alla quale pensavo di abbinare loro i Scythe Kro Craft, ma pur avendoli trovati in giro per il mondo a prezzi bassissimi, con le spese di spedizione arrivano a costare quasi 200 euro! Mi sono allora orientato ?sugli ?Elac Debut B5?, ma anche loro, pur trovati ad un prezzo super conveniente con il trasporto? arrivano a costare cifre assurde. Ovviamente è possibile comprare in loco tali diffusori ma a prezzi ancora più esosi.
?Ho trovato in Giappone i Fostex FE 206 EN a 70 euro l'uno, ed il legno qui costa come dappertutto, quindi mi stavo per lanciare nelle mie seconde TNT BFB...ma poi ci ho ragionato e mi sono detto che vorrei creare un impianto per sentire bene Spotify da ascoltare alla mia scrivania quando lavoro. Potrei posizionare i diffusori su stand autocostruendomeli, ci lascerei dietro tutto lo spazio possibile e potrei posizionarli molto bene, ma mi sembra sciocco costruire una copia di ciò che ho già, anche perchè l'ascolto che ne farei è totalmente differente.
Eccomi quindi a chiederti cortesemente in che cosa mi posso cimentare ad autocostruirmi: pensavo di comprare un largabanda Fostex il più economico possibile tipo il Fostex FE83En o il? Fostex FF85WK? e poi di costruirmi un piccolo cabinet con reflex anteriore.
?Vorrei spendere il meno possibile, ma avendo comunque la magia delle mie amate BFB...è possibile?
Un abbraccio,
Giulio - E-mail: giulio.giampellegrini (at) gmail.com

LC
Caro Giulio,
possibile che non riesca a trovare in Giappone una coppia di diffusori piccoli ed economici? Anche i Pioneer SP-BS22 citati qualche settimana fa in questa stessa Rubrica sarebbero un'ottima scelta, in Giappone dovrebbero avere un costo ragionevole ed essere facilmente reperibili. Sono anche questi diffusori progettati dalle manine magiche di Andrew Jones.
Non conosco bene il mercato giapponese, quindi ignoro quali siano i prodotti disponibili e a che prezzo. Prova a fare tu una ricerca mirata ed eventualmente sentiamoci di nuovo. Non capisco perché abbia deciso di acquistare due amplificatori tutto sommato abbastanza simili, dotati entrambi di chip Tripath. Se hai già il Dayton l'acquisto del Sure TA2024 era superfluo...e viceversa.
In questo modo, tra l'altro, ti sei precluso la possibilità di acquistare dei diffusori attivi che, forse, avrebbero risolto tutti i tuoi problemi. Penso a M-Audio ma anche a tanti altri simili.
A questo punto, invece, sei costretto ad acquistare diffusori passivi. Per l'autocostruzione non saprei consigliarti, alla fine usando driver più piccoli potresti rimpiangere troppo i tuoi BFB. Pensaci bene prima di imbarcarti in una simile avventura.
Valuta anche l'usato, immagino che in Giappone non manchi un mercato second-hand abbastanza ricco di offerte, vedi cosa riesci a trovare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto analogico-digitale con 500€
Gentile Direttore,
Le scrivo innanzitutto per ringraziare Lei e tutta la redazione di TNT-Audio per lo splendido lavoro che tutti i giorni porta avanti. TNT audio è oramai un punto di riferimento internazionale nel mondo dell'audiofilia e se anche l'Italia conta qualcosa è soltanto merito suo e dei suoi collaboratori. In secondo luogo devo ringraziarLa (o maledirla per come la vede la mia compagna) perché soltanto grazie a Lei mi sono avvicinato al mondo dell'alta fedeltà, dapprima con un piccolo ed economicissimo T-Amp, acquistato di getto dopo aver letto la sua recensione, per poi via via passare a sistemi sempre più complessi e costosi. Devo ringraziarLa però perché grazie a TNT Audio ho imparato ad Ascoltare e Sentire la Musica.
Le scrivo quindi non soltanto per chiederle un consiglio ma prima di tutto per ringraziarLa di tutto ciò.
Passo quindi a esporle i miei dubbi. Vorrei configurare un secondo impianto da utilizzare per due formati molto diversi tra loro, LP e Musica Liquida. La spesa dovrebbe essere non superiore ai 500 euro e, per questo motivo, complice anche il ricordo del primo amore verso la classe D/T, mi ero indirizzato verso un ampli Alientek D8 che su forum specializzati sembra essere quello che suona meglio. Per i diffusori invece, fiducioso della sua ottima recensione, pensavo di prendere delle Elac Debut B5. In alternativa avevo pensato a delle Q-acoustics 3020. Infine per il collegamento del mio Thorens TD 166Mk2 non sono stato in grado di individuare alcunché che fosse adatto. La sorgente sarà il mio PC. Come vede l'accoppiata elettronica diffusori? Ritiene sia possibile far suonare bene sia la musica liquida sia i miei vinili cn questa configurazione?
Ho effettuato diversi acquisti su HDTracks in flac 24/96 e 24/192 da riprodurre con Foobar, tra cui qualche bella registrazione Chesky, principalmente musica Blues, Pop e Rock tra questi Jeff Buckley, Norah Jones, Stevie Wonder. Non avendo possibilità di ascoltare le elettroniche e i diffusori in parola, purtroppo devo fidarmi dei consigli, e il suo penso sia sicuramente quello più qualificato. Come suonerà il tutto? Che consigli può darmi su questa configurazione?
La stanza dove sarà collocato non è molto grande, 4x4, ma se dovesse suonare molto molto bene, potrei convincere la mia compagna a spostarlo in un salotto (circa 40 mq).
Grazie ancora per il suo tempo e a presto,
Arturo - E-mail: sgang1 (at) hotmail.com

LC
Caro Arturo,
grazie a te per l'apprezzamento e le belle parole! Per quanto riguarda il tuo impianto minimale non sono sicuro che riesca a far rientrare tutto nel budget previsto perché hai bisogno anche di un pre fono, circa 50€ volendo prendere qualcosa di entry-level ma ancora dignitoso (ProJect Phonobox, ad esempio).
Le Elac costano circa 320€ in negozio, l'amplificatore che hai scelto, che mi sembra adatto ai tuoi scopi, mi pare stia sopra i 100€. Basterebbe sforare di poco con uno dei pezzi, compreso il pre fono e il tetto dei 500€ si supererebbe, anche se forse non di molto. Tieni anche conto che, per far rendere le Elac al meglio avresti necessità di una coppia di buoni supporti.
Per quanto riguarda invece la sistemazione forse lo vedrei meglio nella sala da 16mq, se acusticamente accettabile. In 40 mq dei diffusori piccoli, per quanto sorprendenti come gli Elac Debut B5, potrebbero sentirsi un po' persi e temo che l'impatto faticherebbe a farsi sentire a dovere.
Certo, un tentativo si potrebbe fare ma dubito circa il buon esito. Una sala così ampia è difficile da sonorizzare a dovere, a meno che la zona d'ascolto non sia in qualche modo limitata e molto “raccolta”.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono sbilanciato
Egregio Direttore, le scrivo per avere un parere sul mio ambiente di ascolto, la camera è fondamentalmente un "corridoio" che porta all'ingresso sul retro di casa. Il mio impianto è composto da delle Audes 146, un amplificatore new vegas el34 della Gabrìs Amp, un dac audio-gd nfb 2 (uso un mini pc con foobar come sorgente), e giradisci Project Xpression III con Ortofon 520 mk2, cavi di segnale e potenza Sommercable e cavi di alimentazione di Audiocostruzioni, ciabatta Yaquin.
Sono soddisfatto della qualità sonora ottenuta dal mio impianto con i generi che ascolto: soprattutto rock, pop ed indie. Il mio problema è che noto da sempre uno sbilanciamento del suono verso sinistra: ho provato invertendo i canali da pc o scambiando i vari cavi sia di segnale che di potenza, invertito le casse, ma il suono è sempre sbilanciato a sinistra, l'unico modo per bilanciare è spostare in avanti la cassa destra di 3-4 cm rispetto alla cassa sinistra (la distanza dalla parete è di 55 cm per la cassa di sinistra e di 58-59 per quella destra) in modo da avvicinarla al punto di ascolto. Ho quindi pensato che il problema fosse la stanza e la sua conformazione non rettangolare, la lunghezza delle pareti è questa: 4,70 M - 4,55 M - 3,20 M - 3,15 M
L'impianto è sul lato lungo (4,70), la cassa di sinistra sulla parete da 3,20 mentre la destra su quella di 3,15 m. Fra le casse ci sono 170 cm, mentre la distanza della singola cassa dal punto di ascolto è di 190 cm (ci sono quei 3-4 cm di tolleranza in base all'avanzata della cassa destra). Sulle pareti corte sono presenti 2 porte, una a vetri che porta all'esterno. Allego qualche foto della stanza.
Il mio approccio di spostare la cassa in avanti è corretto ? E' l'unica possibilità per avere un suono bilanciato? Cos'altro può essere?
Grazie per il bellissimo sito e per l'impegno profuso negli anni.
Saluti.
Ps.: escludo le mie orecchie perché l'ascolto in cuffia risulta corretto.
Maurizio - E-mail: Mail: maurizio.dallara (at) gmail.com

[Sala d'ascolto][Sala d'ascolto] [Sala d'ascolto] [Sala d'ascolto]

LC
Caro Maurizio,
hai già fatto tutte le prove incrociate che ti avrei chiesto di fare! Quando parli di aver invertito le casse immagino le abbia spostate fisicamente (la destra a sinistra e viceversa) e che abbia anche collegato la cassa sinistra sul canale destro e viceversa. Se tutti questi tentativi, come sembra, sono stati infruttuosi il problema è solo ambientale. Evidentemente c'è qualcosa, che non riesco a intuire dalle piccole foto, che rinforza l'emissione di uno dei due diffusori, a scapito dell'altro. Potresti procedere per tentativi, eliminando successivamente qualche elemento d'arredo, fino a trovare il responsabile. Posso immaginare che quella porta aperta sul lato sinistro possa offrire un certo rinforzo, hai provato a vedere se cambia qualcosa tenendola completamemente aperta o chiusa?
Faccio fatica a credere che pochi cm di differenza nel posizionamento rispetto alle pareti possano fare un effetto così evidente, di sicuro non ho mai sperimentato una situazione del genere anche quando i diffusori sono non esattamente simmetrici rispetto alle pareti circostanti.
Il mio stesso impianto non ha una disposizione millimetricamente simmetrica eppure i diffusori suonano perfettamente bilanciati! Prova anche a verificare se il punto d'ascolto sia perfettamente al centro: talvolta sedersi in un modo oppure in un altro provoca delle variazioni rispetto all'asse verticale ideale, variazioni che possono causare fenomeni come quello da descritto. Prova a sostituire il divano, momentaneamente, con una sedia rigida, da posizionare esattamente al centro del punto d'ascolto. Ancora, prova con diverse angolazioni dei diffusori verso il punto d'ascolto, sperimentando anche angolazioni non simmetriche dei due diffusori.
La tua soluzone - avanzare un diffusore rispetto all'altro - è percorribile e se non noti altre alterazioni sensibili nella risposta in frequenza o nella ricostruzione del palcoscenico sonoro puoi accontentarti anche così. Altrimenti acquisti un amplificatore dotato di controllo di bilanciamento, il vecchio buon balance. O, ancora, prendi dei diffusori omnidirezionali come i Duevel che ho recensito più d'una volta. Con questi la posizione d'ascolto assolutamente centrale è superflua.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Impianto nostalgico anni '90
Buongiorno,
ho letto alcuni articoli dopo essermi imbattuto nel Vs. sito durante la ricerca di alcune informazioni riguardo ad impianti Hi-Fi degli anni '90. Ho una piccola collezione di CD che vanno dalla seconda metà degli anni 90 sino alla prima degli anni 2000 e vorrei acquistare uno stereo/impianto di quegli anni sia come ricordo ma anche per avere un dispositivo della medesima epoca.
Tra le mie massime ambizioni di ragazzino degli anni 90 (sono dell'83) vi erano senza dubbio i dispositivi della Technics e della Pioneer che in rare occasioni ebbi modo di ammirare in casa di qualche conoscente o nel reparto dedicato di qualche grosso centro commerciale. Ora vorrei realizzare a distanza di anni quel sogno ma purtroppo non so dove sbattere la testa essendo stato anche io risucchiato nell'era del file sharing, dei podcast e della musica scaricata con il telefonino da Appstore etc. non avendo la benché minima idea di caratteristiche, prezzi etc.
Chiedo dunque il Vs. gentile aiuto per avere le indicazioni utili ad iniziare la ricerca del "pezzo di storia" e nella speranza che ciò avvenga Vi ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Roberto - E-mail: robyricci1983 (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
ti posso chiedere una cosa? Vuoi sentire al meglio quei dischi o vuoi sentirli male con apparecchi scadenti? Se la risposta buona fosse la prima eviterei di spendere denaro in apparecchi sostanzialmente insignificanti come i Pioneer e i Technics degli anni '90 i quali, a parte rare e costose eccezioni, non erano certo memorabili e non passeranno alla storia come apparecchi dal suono indimenticabile.
Non mi è neppure chiarissimo a quali serie di apparecchi tu faccia riferimento e questo potrebbe fare la differenza perché gli apparecchi migliori, in particolare la serie Reference di Pioneer, potrebbe avere quotazioni completamente insensate.
Il mio consiglio è quello di fissare una cifra e un obbiettivo da raggiungere, il resto sarà una conseguenza logica. Anch'io ho da sempre nutrito una passione per gli apparecchi che sognavo da ragazzino squattrinato e parlo di materiale degli anni '70 come Galactron, Quad, Sansui etc, me li sono comprati in età adulta e li tengo sopra uno scaffale a prendere polvere (si fa per dire) perché, per ascoltare musica in maniera seria, esistono modi moderni che costano meno e suonano nettamente meglio.
In ogni caso, capisco la tua voglia di sogni adolescenziali e ti consiglio di cercare i componenti da te sognati nei soliti mercatini dell'usato, da AudioGraffiti a subito.it, senza dimenticare Ebay. Quando avrai trovato qualcosa che ti piace esteticamente sentiamoci di nuovo per qualche consiglio sul quanto ne valga la pena acquistarli e, soprattutto, a che prezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi ambientali
Gentile Professore, torno a scriverle, dopo qualche mese e dopo qualche altro passo verso l'ascolto due canali. Mi sono regalato un amplificatore NAD326 ed un CD Marantz 6005! Tutto collegato alle mie Dali Zensor 3, montate ora al di sopra di un paio di stand molto economici, acquistati su Amazon che ho, anche se con qualche difficoltà, sigillato e appesantito utilizzando la sabbia.
Veramente incredibile la stabilità del basso che si crea utilizzando stand e punte. Gli acquisti sono stati fatti in maniera molto ponderata, ho utilizzato i miei diffusori per scegliere l'amplificatore e quest'ultimo per scegliere il CD quindi mi sento soddisfatto rispetto all'equilibrio che si è creato e spero che queste elettroniche possano costituire una buona base per un upgrade dei diffusori in futuro.
Adesso però ho qualche dubbio sull'ambiente di ascolto, so che da una fotografia è complicato ma magari nota subito quale possa essere il problema. E' un salotto mansardato di 40-45m2, ci sono molti vetri e quando ascolto tiro le tende su di ogni finestra, due dietro alte fino al soffitto, la vetrata a sinistra e due Velux sulla destra. Le porte sono scorrevoli dietro ai diffusori e ascolto tenendole chiuse, tappeti, divani, puf e quella colonna che affianca il triangolo diffusori-punto di ascolto. Con certe registrazioni si crea un effetto di rimbombo che non sono in grado di quantificare.
Avrei la possibilità di trasferire tutto in taverna, collocando l'impianto dove adesso vede quel vecchio Gilera 125, il sacco da Boxe potrebbe funzionare da corner trap messo all'angolo e dispongo di piccole poltroncine che posso muovere senza fatica quando voglio ascoltare un disco. La metratura è simile ma con una pianta a forma di “V”, in fondo a destra si apre e c'è qualche divanetto. Due grossi tappeti, 4 finestre, avrei la possibilità di appendere qualche quadro e foderarlo con del fonoassorbente. I limiti principali a mio avviso sono i manubri e i bilancieri che potrebbero tintinnare-risuonare come anche le finestre che danno su delle “bocche di lupo” o almeno qui le chiamiamo così. Sto sbagliando qualcosa? Non mi resta che provare immagino.
Ultima cosa per cui la disturbo, ho preferito il CD 6005 al NAD516 (perchè non potevo fare a meno della porta USB) e al Denon720 (perchè ho notato un po' di confusione quando c'erano tanti strumenti in gioco) ma il Marantz, nella mia catena, risulta un po' troppo sbilanciato verso le tonalità alte. Ha senso sostituire i miei cavi di sezione 1.5 con dei cavi di sezione superiore per portare un po' più di corrente a muovere il woofer? Tanto per fare un esempio Ricable 4mm in rame twistati da 7-8€ al metro? Altrimenti provo con i vostri Triple T.
Un saluto e grazie per il tempo che mi dedichi,
Marco - E-mail: marcomaria.basaglia (at) studenti.unimi.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
sia i rimbombi che lo sbilanciamento verso la gamma alta sono, realisticamente, causati entrambi dall'acustica della stanza, che mi sembra di vedere abbastanza riflettente. Le tende, durante l'ascolto, dovresti provare a tenerle chiuse, spero sia ciò che intendi con “tiro le tende”. Anche le porte dietro i diffusori potrebbero fare una qualche differenza, hai provato a tenerle aperte? Magari i rimbombi peggiorano, anche se non è detto, ma forse diminuisci le riflessioni dietro al punto d'ascolto.
L'altezza degli stand, poi, mi sembra eccessiva. Non è facile intuirlo dalla foto, ma hai controllato se i tweeter si trovino all'altezza delle tue orecchie quando sei seduto in posizione d'ascolto?
Tutto ciò premesso, tieni conto che se questi effetti negativi si manifestano solo con certi dischi e con altri no, allora potrebbe essere semplicemente colpa delle registrazioni: non sono tutte uguali e le differenze tra di esse sono di gran lunga superiori a quelle esistenti tra un componente HiFi e un altro.
In ogni caso, mi pare che sul secondo ambiente ci possano essere delle chances migliori, sia per l'irregolarità della forma sia perché immagino sia più facilmente customizzabile e trasformabile in sala da musica. I dischi dei pesi non sono un problema, se è quello che ti preoccupa! Alla peggio risuona in modo metallico il serbatoio della vecchia (e bella) Gilera 125! :-)
Aggiungi tappeti, cuscini ed altri elementi assorbenti e vedrai che qualcosa di buono verrà fuori!
Per quanto riguarda il consiglio sui cavi, ricordandoti che non forniamo più consulenza su questo argomento, puoi fare qualche esperimento con qualche nostro
progetto d'autocostruzione come quello da te citato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore,
La leggo sempre molto volentieri e sono principalmente interessato agli articoli sulle prove ed evidenze di prodotti nuovi o comunque interessanti dei suoi editoriali. Leggendo questa settimana della prova dei “piccoli”
Sure t2024 stavo facendo il paragone con dei prodotti italiani “forse poco noti” basati sui chip tripath che ho poturo ascoltare e irresistibilmente comprare: i Fenice della Silicon Solution Stream sigla esterofila di un prodotto nostrano che forse varrebbe la pena di far conoscere.
Non so...valuti Lei. Sito: www.s3shop.eu. Un cordiale saluto.
Fabrizio - E-mail: fdm.paradisi (at) alice.it

LC
Caro Fabrizio,
abbiamo parlato più volte, ad esempio su questa stessa Rubrica della Posta e in occasione della prova dell'integrato italiano T-HiFi Micro Ti che monta una scheda Fenice 20 al suo interno, delle schede Fenice. Non abbiamo mai provato una Fenice boxed come quelle che si acquistano sul sito S3 Shop ma la qualità di queste schede ci è ben nota. Il rapporto qualità/prezzo, pur essendo materiale reperibile in Italia, è molto buono. Sono felice che tu sia così soddisfatto dell'acquisto!

Suggerimento musicale della settimana

Abbiamo dovuto aspettare 30 anni, ossia che Manuel Agnelli diventasse giudice del talent-show X-Factor, per vedere gli Afterhours su RAI1 da Vincenzo Mollica. Eppure sono - sin dai loro esordi (1985!!!) - uno dei gruppi italiani più geniali e innovativi. Sic transit gloria mundi :-(
Questa è la splendida “Non è per sempre” dall'album omonimo del 1999.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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