Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 11/2/2017 - 18/2/2017

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  1. Nuovo ambiente di ascolto - poco spazio
  2. Quesito lettore cd
  3. Nuovo lettore CD con 500€
  4. Primo impianto
  5. Ampli vintage
  6. Sostituzione testina
  7. Considerazioni economiche
  8. Altoparlanti Manger
  9. Ritorno...al futuro della Musica!
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo ambiente di ascolto - poco spazio
[Sala d'ascolto]
Buongiorno Dott. Cadeddu,
era ormai tempo che non la interpellavo perché avevo trovato un equilibrio con il mio attuale impianto. Mi sono goduto per un lungo periodo le mie Thiel 2.4, ma credo che ora purtroppo e lo dico amaramente me ne dovrò separare. Infatti sono in procinto di trasferirmi in una nuova casa dove il mio angolo Hi-Fi per esigenze famigliari sarà molto più limitato nello spazio. Il nuovo ambiente è un 2,74 x 4,15 mt non chiuso che volge verso un open space dove si trova la sala pranzo. Attualmente dispongo della seguente combinazione di componenti:

Per facilità di comprensione Le allego una piantina realizzata molto “artigianalmente" dato il mio scarso uso del Mac. Come può vedere l'angolo dedicato alla TV e Hi Fi è veramente limitato. Considerando che il divano è profondo 110cm e la sua penisola sull'angolo sx ben 170 cm, le povere Thiel sarebbero schiacciate al muro con una distanza dal punto di ascolto di 2 metri scarsi, insomma un suicidio dal punto di vista audiofilo sia in termini di pulizia delle frequenze che di tridimensionalità!
Ora tenendo per buono gli altri elementi dell'impianto come potrei sostituire senza troppo rimpiangerle le mie adorate Thiel 2.4? Ho pensato a diffusori omnidirezionali tipo Duevel ma potranno rappresentare nel mio caso una vera soluzione in termini di ascolto oppure mi dovrò rassegnare a dei mini diffusori bookshelf?
O ci sono soluzioni alternative che io non conosco tipo multidiffusione con i diffusori fissati al muro e alla colonna che vede nella piantina?
Ascolto per lo più rock, elettronica e pop. Amo un bel basso presente e dettagliato come quello Thiel.
La ringrazio in anticipo del consiglio, che sarà come sempre determinante nell'indirizzare la mia scelta futura.
Cordiali saluti,
Raffaello - E-mail: fellow74 (at) gmail.com

LC
Caro Raffaello,
in tutta sincerità non prevedo che la situazione sarà così disastrosa come immagini tu. Io un tentativo con le Thiel lo farei. Non vedo le Thiel così schiacciate al muro come dici, e la distanza di due metri dal punto d'ascolto potrebbe persino essere tollerabile. Ci sarà da fare qualche esperimento per trovare l'optimum, ad esempio angolandole verso il punto d'ascolto, ma non butterei il bambino con l'acqua sporca, come si dice.
Quindi: aspettiamo a voler sostituire dei buoni diffusori perché convinti che andranno malissimo, non è detto! Magari la stanza suona male a prescindere dal fatto che ci siano le tue Thiel o altri diffusori.
Certamente dei sistemi a emissione omnidirezionale come Duevel sarebbero meno critici, ma l'impostazione sonora cambia molto, se ci concentriamo sui modelli più piccoli. Certo, se parliamo di Bellaluna Diamante il discorso è molto diverso, questi sono diffusori non solo sarebbero globalmente superiori alle Thiel 2.4 in tuo possesso ma, data la generosità di emissione e gli ingombri forse eccessivi per lo spazio a tua disposizione, potrebbero essere persino piò critici. I bookshelf sarebbero certamente più facili da installare ma dovresti rinunciare al peso e alla profondità della gamma bassa cui sei probabilmente abituato.
Comunque, diciamo che io aspetterei a valutare tutto in loco, successivamente potremo valutare insieme altre possibilità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quesito lettore cd
Gentile direttore,
inizio questa mia ringraziandola, non lo faccio per routine, ma mi creda con sincerità in quanto solo dopo che ho scoperto TNT sono riuscito a “correggere” alcuni errori, i quali peraltro erano stati indotti da un negozio hi fi, al quale ho chiesto consiglio per un impianto, infatti mi sono “riavvicinato” a questo mondo dopo 25 anni, nel mezzo moglie, casa, figli ecc. ecc.
Veniamo al dunque, il mio impianto è così composto:

Detto impianto è posizionato all'interno di una stanza 6 x 5 mt dal lato più corto, staccato dalla parete 80 cm (dopo aver letto Lei il rimbombo è scomparso), il tutto mi soddisfa molto, però vorrei acquistare un lettore cd, anche perché mi è capitata un'occasione per l'acquisto di numerosi cd da un amico a buon prezzo. Pertanto, stante quanto sopra e tenuto conto che ascolto musica pop, rok e classica e infine che avrei preventivato la spesa di euro 300/400, su quale lettore mi dovrei orientare? Cerco sull'usato?
Un cordiale saluto e un ringraziamento per il tempo che potrà dedicarmi.
Ermanno - E-mail: ermi_10 (at) libero.it

LC
Caro Ermanno,
mi rallegra il fatto che la lettura dei nostri umili consigli abbia portato un po' di buon suono nel tuo impianto, con la complicità della realizzazione di un nostro progetto per cavi autocostruiti. Acquistare un lettore CD oggi può sembrare anacronistico, soprattutto tenendo conto che utilizzi già una sorgente per musica liquida. Tuttavia, è vero che ormai i dischetti CD si acquistano a prezzi di realizzo, si trovano tante occasioni che è difficile lasciarsi scappare. Parlo del nuovo ma, nel tuo caso, addirittura si tratta di usato, quindi immagino a costi ancora inferiori.
Per la cifra che hai indicato potresti valutare un buon usato recente, da cercare tra le occasioni di NAD, Rega, Cambridge Audio e Audio Analogue, giusto per non discostarti troppo dall'equilibrio sonoro che hai raggiunto. Potresti considerare, nel nuovo, ancora qualcosa di Cambridge Audio, visto che possiedi già il DAC della stessa Casa potrebbe essere una buona idea affiancare un lettore CD con un'impostazione sonora analoga. Il modello Topaz CD10, ad esempio, potrebbe rientrare nel budget che ti sei prefissato (costa tra 200 e 300€) e dispone anche di uscita digitale coassiale, che potresti voler collegare al DAC Magic 100 già in tuo possesso, che dispone di diversi ingressi, tra cui due coassiali. In questo modo sia i CD che la tua musica liquida suonerebbero in maniera molto simile, utilizzando lo stesso DAC. Esiste un modello più economico, il CD5, ma non disponde di uscita digitale.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD con 500€
Buonasera Direttore, volevo chiederle un consiglio per un lettore CD. Ho una catena, presa nel lontano 1997, così composta:

È un impianto che mi ha regalato ore e ore di ottimo ascolto. Ora il lettore mi ha abbandonato, nel senso che il cassetto si apre in continuazione e pur volendo farlo aggiustare dovrei spedirlo, vedere di cosa si tratta e poi se si trovano i ricambi. Non so se conviene. Ora, il consiglio è proprio questo. Secondo lei che lettore posso inserire al posto del Nad e che si integri bene con il Puccini e le Concertino? Il budget è sui 400-500€. Io avevo pensato al Marantz CD 6006, però ho letto che che in genere i Marantz hanno un livello d'uscita alta, rispetto ad amplificatori di una certa annata e il mio ne ha 20, e di conseguenza non si può alzare il volume se non interfacciandogli degli attentatori. È vero questo? In ogni caso accetto qualsiasi consiglio, da parte sua, per il componente da prendere.
Grazie per l'attenzione,
Matteo - E-mail: silmaant (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
riparare il tuo NAD 512 non deve essere impossibile, si trova il gruppo ottico di ricambio per poche decine di euro su Ebay. Un qualunque tecnico dovrebbe essere in grado di effettuare la sostituzione. Non è difficile, lo feci anch'io su un'altra macchina pur non avendolo mai fatto prima. È probabile che trovi dei validi video tutorial su YouTube che ti possono guidare passo passo. Di NAD 512 si trovano anche dei service kit con le cinghie sostituitive e l'olio per lubrificare la meccanica. Valuta queste possibilità! Sono un'inguaribile romantico e detesto vedere dei buoni apparecchi finire al macero.
Se, fatte tutte le valutazioni del caso, non dovessi sentirtela di affrontare questa strada, io ti consiglierei di non abbandonare la strada vecchia e di puntare sul lettore CD entry-level di NAD, il modello C516 BEE costa meno di 400€, nuovo, e dispone di uscite digitali. Qualora invece, per una cifra intorno ai 500€, volessi provare qualcosa di più universale, che ti consenta di usufruire anche della musica liquida, considera la possibilità di un Cocktail Audio X12, di impostazione sonora un po' diversa ma certamente molto più flessibile. Avresti un lettore CD di buon livello, ma anche una sorgente in grado di fare streaming da PC, dalla rete, di rippare su hard disk e registrare, tanto per citare alcune delle sue interessanti peculiarità.
Per quanto riguarda i lettori CD Marantz, non mi risulta abbiano un'uscita più alta del solito standard. In ogni caso, ritengo che NAD sia una scelta più consona all'impostazione sonora del tuo impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Egregio Direttore, La contatto perché sono in procinto di mettere su il mio primo impianto e per questo, Le chiedo un suo consiglio che per me è fondamentale. Al momento ho un ampli Creek 4140s2 a cui ho da abbinare un paio di diffusori e un lettore cd. Il mio budget per i diffusori è di max 350 euro (usati) e per il lettore cd 300 euro (usato e/o nuovo)...consideri che successivamente vorrò usufruire di musica liquida. Attendo con "ansia" i suoi suggerimenti.
Cordialmente,
Massimo - E-mail: novizi2009 (at) libero.it

LC
Caro Massimo,
visto che stai già programmando l'accesso alla musica liquida, perché non dotarti da subito di una macchina tuttofare che legga i CD e che legga anche da hard disk o da altre fonti digitali? Sto pensando al solito Cocktail Audio ma, visto il budget, dovresti cercare un modello usato, o il precedente X10 o l'attuale X12, non dovrebbe essere troppo difficile rientrare nella cifra da te indicata. In alternativa, molto parziale, dovresti pensare a un lettore CD con ingresso per pennette USB. Diversi lettori entry-level dispongono di questa caratteristica, ma forse, anche in questo caso, dovresti valutare l'usato recente.
Per quanto riguarda invece i diffusori, posto che la domanda è troppo generica e mancano informazioni fondamentali per poterti consigliare al meglio (ambiente, tipologia, generi musicali preferiti etc.) io fossi in te non trascurerei la possibilità di acquistare delle Elac Debut B5 nuove, che si trovano esattamente per quella cifra.
Sono ottimi diffusori bookshelf che ben si adattano a diversi generi musicali e che non fanno rimpiangere affatto piccoli diffusori da pavimento, in quanto a potenza e profondità della gamma bassa. Altrimenti valuta dei piccoli modelli da pavimento, considerando le solite torri di Indiana Line, Wharfedale, Cambridge, da ricercare sia nel mercato del nuovo che dell'usato. Il tuo amplificatore non avrà alcuna difficoltà a pilotare uno qualunque dei modelli entry-level del mercato. Cura con attenzione l'acustica dell'ambiente e il posizionamento dei diffusori all'interno di esso, sono due aspetti fondamentali e troppo spesso trascurati. E che infatti hai trasurato di descrivere, purtroppo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli vintage
Buongiorno, vorrei chiedere un consiglio, ho recentemente acquistato dei diffusori della Golden Voice 200 2d, sono molto voluminose e hanno un woofer Electrovoice da 200 mm e un tweeter a tromba bass reflex frontale, suonano molto bene (quando un album è registrato bene, quando no esaltano i difetti) mi piacerebbe prendere un ampli decente da accoppiare. La stanza di ascolto è circa 30 mq e sono posizionate frontali su mensole a un metro e 70 di altezza. Amo la musica indie rock rock 70 ma anche deep house e folk.
Ho trovato in zona i seguenti annunci che rientrano nel mio budget purtroppo limitato

Attualmente le sto provando con un Philips fa 443, non c'è paragone rispetto a delle casse Pioneer 70W. Mi piace il suono degli ampli vintage e l'effetto live. Grazie mille e complimenti per la competenza e chiarezza dei consigli, purtroppo cosa rara su internet specialmente in ambito audio.
Un saluto,
Sergio - E-mail: sergio.fossati76 (at) gmail.com

LC
Caro Sergio,
iniziamo dal primo errore, quello più grosso ed evidente: la posizione dei diffusori. Qualunque diffusore posizionato a un metro e settanta di altezza suonerà male, malissimo. Sia la gamma bassa sarà “sbagliata”, probabilmente più leggera del dovuto, sia la gamma medio-alta, che per poter arrivare correttamente all'ascoltatore necessita che le orecchie di questo siano in asse coi tweeter. A meno che tu non ascolti in piedi (ne dubito) direi che proprio non ci siamo. Porta giù i diffusori in maniera tale che i tweeter siano all'altezza delle tue orecchie da seduto in posizione d'ascolto.
Secondo errore la scelta dell'amplificazione. Già la frase “Mi piace il suono degli ampli vintage” è un'affermazione così priva di significato che faccio fatica a commentarla. Qual è il suono degli amplificatori vintage? Suonano forse tutti uguali? Alcuni suonano cupi, altri striduli ma, in generale, suonano peggio di un economico amplificatore moderno di pari prezzo. Stiamo parlando, naturalmente, di ferramenta buona per il cassonetto dell'indifferenziata già a suo tempo, non di pietre miliari dell'audio di qualità.
Tra quelli che hai citato non se ne salva uno, infatti, se non, forse, il Sansui AU317 che, comunque, per 160€ è da arresto immediato. Non dimenticare che per la stessa identica cifra si prende un Cambridge AM5, un bel 25 watt (veri!) per canale nuovo, con tanta corrente, componentistica tutta nuova (auguri per i condensatori di quei catorci) e due anni di garanzia. Sul suono, poi, non spenderò una parola di più.
Tra l'altro, se non avessi necessità di tanti ingressi, potresti persino spendere meno e prendere uno dei tanti Classe D di buona potenza, dal Dayton DTA-120 ai suoi consimili. Perdona la sincerità ma in questi casi proprio non riesco a trattenermi.
Se proprio ampli di qualche anno fa deve essere, almeno cerca un NAD 3020, un Proton 520 e simili, non questa spazzatura made in Japan che faceva accopponare la pelle degli appassionati già allora, immaginati oggi. Sarebbe come dire che uno acquista una Fiat Duna perché oggi è già un'auto vintage. Se era un WC a pedali su quattro ruote allora, oggi cos'è?
Spero di esserti stato utile (ne dubito).
Lucio Cadeddu

Sostituzione testina
Caro Direttore,
alla soglia dei sessant'anni devo leggermente aggiornare la configurazione dell'impianto HiFi e vorrei chiedere gentilmente la tua autorevole opinione. Ormai usufruisco quasi sempre della Musica Liquida con un DAC da quattro soldi, ma il giradischi ha bisogno di un leggero upgrade. Sto costruendo, con estrema calma, il cavo segnale ed il tappetino, ma la testina (trentenne) è quella che ha più bisogno di rimpiazzo. Ho selezionato un gruppo di testine che secondo me (estrazione da lettere TNT) e le mie finanze, possono dare più dinamica, più dettagli e più brillantezza.

Basta una di queste per fare un po' di differenza oppure sarà un sidegrade? Il mio impianto è cosi costituito: Ti faccio notare che la mia età non mi permette più di percepire tanti dettagli e sorrido quando i tuoi lettori più giovani disquisiscono sul sesso degli angeli.
Attendo la tua risposta e continuo con assiduità a seguire la Tua (Nostra) rivista.
Grazie,
Donato - E-mail: danny.gio (at) alice.it

LC
Caro Donato,
l'età potrà levarti qualche alta frequenza ma di fronte all'esperienza d'ascolto e alla capacità di godere di ciò che si possiede e si ascolta non c'è giovane età che tenga. Quindi, sereno e avanti così, per tanti decenni di buona musica ancora.
Passando al tuo quesito ti faccio osservare che la tua testina è tutt'altro che malvagia e, se in buone condizioni, potrebbe suonare non molto diversa da quelle che hai elencato come possibili sostitute. Se non ricordo male la Solitaire è una Goldring Elektra sotto mentite spoglie. In altre parole, se lo stilo fosse in buone condizioni l'acquisto potrebbe rivelarsi un upgrade abbastanza marginale. Certo, vista l'età della testina (30 anni!) se lo stilo fosse ancora quello originale temo che tu stia ascoltando solo una piccola parte del suono che questa tua Solitaire può produrre. Un passo avanti più significativo, a mio parere, lo faresti con la Ortofon 2M Red che hai in elenco e con la Goldring Elan, cui aggiungerei una Grado Prestige Black o Green. Il giradischi non è male e il braccio è molto bello, potrebbe reggere testine di livello ancora più elevato.
Esiste un'altra possibilità: acquistare lo stilo di ricambio per la Solitaire e provare a riportarla a nuova vita. Lo stilo si trova facilmente e costa circa 45€. In questo modo potresti rimandare l'acquisto della testina nuova senza intaccare tutto il budget a tua disposizione, in attesa di tempi migliori. Valuta tu, è una possibilità!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Considerazioni economiche
Carissimo Direttore.
In primo luogo mi auguro che tu abbia passato le migliori festività natalizie e ti ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedichi ancora una volta ospitandomi nella tua rubrica.
Come già scritto ho ripreso negli ultimi anni l'antico hobby audiofilo rinnovando progressivamente il mio vecchio impianto seguendo gli utilissimi consigli che mi hai dato nelle risposte alle diverse mie lettere. Attualmente tale impianto è così composto.

Credo di avere ottenuto così un impianto abbastanza equilibrato e che produce soprattutto un suono in linea con i miei gusti ed aspettative. Un impianto che bene si adatta alle mie abitudini di ascolto ed al mio ambiente. Sto cercando quindi ora, in questa fase (sicuramente temporanea) di serenità audiofila, di godermi esclusivamente la musica.
Vorrei condividere con te e con tutti i lettori alcune considerazioni di tipo strettamente economico. Nei recenti miei acquisti mi sono rivolto, quando possibile, all'usato. I diffusori, l'amplificatore, il dac ed i cavi sono prodotti che alcuni anni fa erano in vendita ad un prezzo di listino di 10.000/11.000 eur. Io, potendo contare su alcuni rivenditori conosciuti e di sicura serietà, che mi hanno permesso di ascoltare i prodotti con attenzione anche nel mio ambiente, ho speso in tutto circa 3.900 eur. Per non parlare del Thorens da me acquistato oltre 20 anni fa già allora usato e che funziona ancora egregiamente oppure dei miei vecchi diffusori, ampli e dac che suonano ancora nelle case di miei amici e parenti ai quali li ho ceduti.
Questo conferma come la maggioranza dei prodotti hi fi abbiano una vita lunghissima, considerando che vengono certamente tenuti dagli appassionati in modo maniacale e che sono soggetti ad una usura praticamente nulla (eccezione le meccaniche cd).
Come tu hai sempre scritto (ed è l'indicazione più utile che mi hai dato per la quale ti devo un ringraziamento particolare) la strada migliore è proprio quella di cercare nell'usato attendendo con pazienza l'occasione giusta, ascoltare e verificare direttamente e comporre progressivamente l'impianto migliore per noi, senza correre dietro a tutte le novità che ci vengono proposte.
Detto questo non posso fare a meno di considerare con perplessità il prezzo al quale vengono venduti i prodotti nuovi che nella maggioranza dei casi dopo poco perdono oltre la metà del loro valore ed il generale la serietà delle politiche commerciali delle case, che sostituiscono con frequenza i modelli cambiandogli il nome non so con quanta innovazione tecnologica effettiva, ma sicuramente ottenendo il risultato di abbattere il prezzo del prodotto precedente.
Quello che possiamo fare noi appassionati, è tenere ben presente queste distorte dinamiche commerciali (comuni certamente ad altri settori) cercando di sfruttarle, tenendo conto che alla fine il nostro obbiettivo non è quello di avere l'ultimo modello disponibile ma quello di avere un impianto ben suonante.
Un caloroso saluto.
Marco - E-mail: guernellimarco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
sono sostanzialmente d'accordo con te ma questo è un settore molto voluttuario ed è normale che le Case sfruttino l'emotività degli acquirenti a loro vantaggio. Cambiare modelli di frequente senza reali vantaggi tecnici è praticamente un obbligo, per stare a galla nel mercato. Tanti audiofili rincorrono l'ultima novità nella speranza di chissà quale miglioramento sonoro o, semplicemente, per esibire il nuovo giocattolo nella schiera degli amici appassionati. In tanti altri settori i meccanismi che governano l'aggiornamento dei cataloghi dei prodotti è simile. Se ci pensi, anche per le auto, che non sono esattamente un bene voluttuario, accade più o meno la stessa cosa. I restyle spesso sono semplici operazioni di cosmesi e poco più.
Sta a noi acquirenti attenti sfruttare a nostro vantaggio questi acquisti “emozionali”, cercando con pazienza il buon usato. C'è da dire che, per fortuna, esistono tanti audiofili che mai e poi mai acquisterebbero qualcosa di usato e per due ragioni: intanto perché non tollerano che l'oggetto sia stato toccato da altre persone (come faranno con le donne?) e poi perché acquistare usato è un chiaro segnale di povertà. Arrivano a preferire oggetti più scadenti ma nuovi, anziché migliori ma usati. Ognuno si fa del male come preferisce :-)
Non solo, ma esistono anche quelli che acquisterebbero solo usato, purché molto, molto vecchio, perché “cose così non ne costruiscono più”. Come vedi, di sicuro in quest'ambiente non ci si annoia mai :-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Altoparlanti Manger
Gentilissimo Direttore,
sto valutando l'acquisto di una coppia di altoparlanti per un progetto DIY come midrange (200 Hz - 4000 Hz circa). Tra i quali ho inserito i Manger (oltre a Morel TSCM 634 e Scan Speak Illuminator 15 WU). Vedo (dalla sua recensione delle
Zerobox 109) tra le altre cose, scrivere che l'SPL massimo è di soli 104 dB a 1 mt. Tempo addietro avevo richiesto documentazione alla Manger e, dai loro dati, sembrerebbe che l'SPL massimo sia molto più alto, dell'ordine di 115 -118 dB a 1 mt in banda utile (a partire da 200 Hz, appunto). Siccome ho un salone molto grande e dispersivo, inoltre ascolto ad alto volume (ampli da oltre 300 W RMS) non vorrei prendere un qualcosa per me insoddisfacente. Mentre Scan Speak e Morel li avevo ascoltati, misurati e progettato diffusori per amici, per il Manger non ne ho mai avuto occasione, neanche di vederlo dal vivo. Per caso potrebbe dirmi dove poter sentire questi altoparlanti?
Grazie.
Cordialmente,
Vittorio - E-mail: parsecaudio.it (at) gmail.com

LC
Caro Vittorio,
ti posso confermare che, per gli altoparlanti da me testati, il limite di tenuta in potenza era abbastanza evdidente e che i 104 dB a 1 mt erano assolutamente in linea con quanto da me ascoltato, visto che sono riuscito a mandarli in crisi ad alto volume, senza troppa difficoltà. Ho riletto la recensione, mi pare di essere stato sufficientemente chiaro. Potrebbe però essere che alla Manger abbiano operato delle modifiche sui loro driver, risolvendo il problema della tenuta in potenza. Non ho più seguito l'evoluzione di questi driver, se ora dichiarano pressioni sonore così alte può essere che abbiano modificato qualcosa. Sono molto seri e il vecchio dato dichiarato era infatti assolutamente coerente con quanto da me ascoltato e misurato in sala d'ascolto.
Prova a sentire il Costruttore e cerca di capire come stanno effettivamente le cose. In alternativa, contatta il distributore italiano che è Nabla.it, magari potranno indicarti dove poter valutare direttamente questi prodotti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ritorno...al futuro della Musica!
Buongiorno caro Direttore,
sono un vostro affezionato lettore, e seguo da tempo e con molto interesse, anche attraverso la lettura di TNT Audio, questo mondo alla continua ricerca del piacere dell'ascolto della Musica. Sono un pentito dell'Home Theater, dopo aver cercato anche quelle emozioni, sì carine ma dopo un po' stancanti (senza contare i bump bump serali che di sera non sono proprio simpatici per chi non è lì...). Eppure ritengo di avere investito comunque in un HT di qualità, col mio impianto attualmente così composto:

Ora vorrei tornare... al futuro dell'ascolto della buona musica, cioè a riascoltare con qualità. Non che il mio Arcam sfiguri proprio, ma sento che manca qualcosa nell'ascolto in stereo, che ovviamente non mi soddisfa. Momento decisivo è stata l'occasione di acquistare una splendida coppia di Sonus Faber Electa Amator 1a serie, con stand dedicati, e a questo punto mi sono deciso a completare l'opera di ritorno!
La mia stanza d'ascolto è di 4,3 mt x 7mt, con l'impianto sul lato corto, mediamente assorbente con tappeto davanti al divano, e due tende sul lato lungo. Ascolto per lo più musica classica, sinfonica e da camera, jazz, e poi cantautori italiani (su tutti De Gregori, Conte, Mannoia, Bennato, Britti, Elisa, Ron, De Andrè, Giorgia), artisti stranieri (Dire Straits, Ben Harper, Jim Croce, Sinead Oconnor, Tracy Chapman, Simply Red per dirne alcuni).
Vorrei avere da lei indicazioni sull'amplificatore da abbinare, volendo vendere l'Arcam. Prima del salto all'Home Theater, utilizzavo un Sonus Faber Quid, che ben si accoppiava con le Electa. Lo possiedo ancora, ma vorrei qualcosa che nobilitasse le SF EA. Stavo guardando al mondo dell'usato, fidandomi dei miei ricordi di ascolto di amplificazioni che secondo me sposano la sonorità Sonus Faber, e avevo in mente alcune possibili scelte, con un budget che si aggira sui 2.000 €: Vorrei un suo parere, e magari un suggerimento per eventuali alternative.
Grazie come sempre di esserci, per me siete un riferimento, e un continuo stimolo a privilegiare l'ascolto alla smania di avere l'ultimo acquisto da esibire.
Cordiali saluti.
Giorgio - E-mail: giorgiotapparo57 (at) gmail.com

LC
Caro Giorgio,
mi compiaccio che abbia ripreso la strada dell'audio due canali di qualità, alla fine l'HT è un diversivo carino ma alla lunga stancante e pure un po' grottesco. Hai dei diffusori di classe, fai bene a cercare di pilotarli con un'amplificazione degna. Il Sonus Faber Quid era un ottimo integrato e temo che alcuni di quelli che hai proposto non rappresentino un passo avanti sostanziale.
Le due alternative pre + finale mi sembrano più sensate, con una leggera preferenza per la coppia YBA. Prova però a cercare ancora, magari altri amplificatori integrati di classe, sto pensando a Naim, Musical Fidelity, Pass, ad esempio, ovviamente da cercare nel mercato dell'usato. Potresti anche valutare, qualora non avessi bisogno di potenze molto elevate, un bell'integrato valvolare (Prima Luna, Opera etc.).
Naturalmente chiedi che i candidati possano essere ascoltati coi tuoi diffusori, eventualmente portando questi ultimi insieme a te di volta in volta. È seccante e faticoso, lo so, ma lo sforzo sarà ripagato da una scelta più consapevole e oculata.
Prima di fare queste prove, però, io proverei a ricollegare il buon vecchio Quid, qualora non l'avessi fatto. Potresti restare sorpreso e, comunque, avresti la misura precisa di quali parametri migliorare. La memoria audio è fallace e gioca brutti scherzi, meglio avere la misura precisa di come suona il tuo attuale amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno, è un po' che non ci sentiamo. Continuo a seguire TNT-Audio anche se a fasi un po' alterne, e ad ascoltare quando riesco il mio impianto minimale. Minimale perché composto semplicemente da Proac 2.5 clone (migliorate) + Supernait (che ha il dac interno) + minipc multimediale (che serve anche per i film). Qualche morto alle spalle, è bruciato dopo 12 anni il woofer Scanspeak, non so perché, li ho sostituiti entrambi e ora ne ho uno di scorta. Come software uso Foobar e sempre di più Spotify Premium. La qualità rispetto al primo è un po' inferiore, ma spesso il collo di bottiglia sono le registrazioni di bassa qualità, per cui avere meno frequenza a volte fa quasi bene.
Miglioramenti? Penso che il miglioramento più efficace sia fare qualcosa per l'ambiente. Non so ancora cosa fare e non va neanche male. Vorrei iniziare con qualcosa di assorbente al soffitto. Ho anche comprato il microfono per la lettura dei dati ambientali e ho scaricato diverso sw amatoriale ma sinceramente non so se ho voglia e le capacità di arrivarci in fondo alla cosa.
In garage per quando lavoro alla moto ho preso 2 JBL LSB5 che sono casse amplificate, più ricevitore Logitech bluetooth che uso col cellulare: STREPITOSE per solo 300 euro!!! Potrebbe essere un impiantino discreto anche per casa. Oppure per chi ha esigenze di spostarsi di frequente. Ma perché non ne fanno di più di casse attive?!?!?
Ciao e alla prossima,
M?ichele? - E-mail: mnt.michele (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
sono felice di sentirti soddisfatto! Sulle casse attive, soluzione che ci è sempre piaciuta molto (a me e Mark in particolare), ti devo contraddire: ce ne sono tante in commercio, anche e soprattutto in ambito pro. Ho recensito delle M-Audio che erano favolose per il prezzo. In ambito HiFi si trovano comunque ancora prodotti interessanti, pure di basso costo, ad esempio il sistema Mio di Indiana Line, per citarne uno.
Ti auguro buon ascolto e buoni esperimenti con l'acustica ambientale: armati di santa pazienza, ne vale davvero la pena!

Suggerimento musicale della settimana

E anche David Axelrod se n'è andato, all'età di 85 anni. Axelrod è stato compositore e produttore tra i più influenti degli ultimi 50 anni, abile e inconsueto miscelatore di jazz e avanguardia, rock, barocco e R&B (sua una versione rock del Messiah di Handel). Venerato da tutta la comunità hip-hop sin dagli anni '90, lo ricordiamo con questa sua “Holy are you” (poi incisa dagli Electric Prunes), live alla Royal Festival Hall, con la voce di Richard Ashcroft dei Verve.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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