Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 30/9/2017 - 6/10/2017

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  1. Scelta ampli integrato
  2. Amplificazione per Totem Wind
  3. Diffusori bookshelf o da pavimento?
  4. Ampli digitale
  5. Diffusori e sistemazione su mensola
  6. Diffusori per Naim Supermait
  7. Upgrade fino a 2000€
  8. Quattro domande
  9. Consiglio per un upgrade diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Scelta ampli integrato
Caro direttore,
seguo TNT-Audio in modo discontinuo, ma da molto tempo e credo che i ringraziamenti non saranno mai abbastanza. Tnt è davvero un'impresa epica!
Da qualche anno ho comprato dei diffusori
Aliante Nova che, per un periodo, ho fatto funzionare con un ampli Sonus Faber Quid (che ora - nonostante l'intervento di riparazione con sostituzione dei condensatori - funziona comunque malamente: "scariche" sugli altoparlanti dopo 50-60 minuti di funzionamento); successivamente con un Trends TA 10.1 (anch'esso ora non funziona più correttamente: il segnale è disturbato da un fruscio continuo - la sfiga mi perseguita?); infine - ora! - con un Dayton dta 100a, il cui suono, però, mi soddisfa decisamente meno di quello che ottenevo con i due predecessori (ovviamente quando funzionavano a dovere...).
Il Trends aveva la scomodità dell'unico ingresso, mentre il Dayton - avendo anche un ingresso minijack sul frontalino - mi dà ora la possibilità di collegare altri apparecchi (oltre al lettore cd dvd oppo dv 980h che utilizzo di solito per l'ascolto di musica); in particolare lettore bluray e decoder tv - in questo modo utilizzo l'impianto anche per l'audio di film al videoproiettore.
Purtroppo però, come dicevo, il suono che ne esce quando ascolto musica mi sembra più piatto e meno coinvolgente di quanto ero riuscito ad ottenere in precedenza. Per questo ho deciso che i miei diffusori meritano di meglio. Non ho intenzione di spendere cifre troppo impegnative e desidero mantenere la possibilità di un uso promiscuo (che forse ti farà inorridire). Purtroppo la maggior parte delle recensioni di TNT non mi servono a molto (ho letto che sono le stesse case produttrici a non inviarvi i modelli meno costosi in prova e quindi il problema non ha soluzione...).
Il locale dove è collocato l'impianto è il soggiorno di casa (22 mq - 2,90 metri di altezza), aperto sul corridoio. I diffusori sono ai due angoli, collocati a circa mezzo metro dalla parete, sulla quale è addossata una libreria a giorno (priva di fondo). Il divano per l'ascolto è sulla parete opposta. Tra quanto ho trovato/letto in rete mi sarei orientato su due integrati (credo) abbastanza diversi:

Mi piace ascoltare musica classica (in particolare da camera), jazz "acustico" e musica leggera "da camera" (cantautori italiani, mpb, bossa nova, classici del pop-rock). Mi piace un suono ricco di dettagli, anche se non ascolto a volumi elevati.
Tra i due che ho indicato cosa consigli? O pensi che sia fuori strada e che sarebbe utile tutt'altro?
Mille grazie e ancora congratulazioni per la disponibilità (e per la resilientissima tenacia - davvero non so come fai).
Lorenzo - E-mail: lorbonfatti (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo, grazie per le belle parole d'apprezzamento! Mi spiace che l'ascolto col Dayton non sia per te soddisfacente, è strano, perché secondo me la distanza con il Trends non è tanta e anzi in gamma bassa fa meglio il primo del secondo. Comunque sia, non si tratta certo di un integrato flessibile e comodo da usare, quelli che hai citato hanno più ingressi, regolazioni e persino il telecomando.
Quale scegliere tra i due amplificatori che hai citato? La mia simpatia personale va al NAD, senza dubbio. L'Arcam è un ottimo apparecchio (vedi la recensione qui su TNT-Audio) ma trovo il NAD più coinvolgente, dinamico e universale. Per quanto riguarda il ronzio del trasformatore non so cosa dirti, è un problema abbastanza frequente in tanti apparecchi, anche ben più costosi e blasonati. I lamierini vibrano e se il trasformatore non è ancorato bene allo chassis e/o se l'interfaccia con questo non è ben smorzata, allora le vibrazioni vengono amplificate dalla struttura e diventano udibili.
Per quanto riguarda il buon, vecchio Quid, aspetterei a metterlo da parte solo perché ogni tanto si sentono delle scariche sugli altoparlanti! Realisticamente tutto si risolve con un po' di spray disossidante per contatti nel potenziometro del volume e nel selettore dl ingressi. È un buon amplificatore, che vedrà il suo valore aumentare nel tempo, sarebbe un vero peccato darlo via o tenerlo solo come simbolo....
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Totem Wind
Buon giorno,
ho avuto un occasione da non lasciarmi sfuggire: ho trovato e poi comperato un paio di totem Wind praticamente nuove, ho tutte elettroniche Exposure 3010s2, con cablaggio Nordost blue haven, sono abbastanza soddisfatto delle prestazioni, ma l'amplificatore non riesce ad esprimere i 2 woofers a lunga corsa delle Wind, ho provato un Diablo 300, che dire.....lui fa volare l'impianto, ma non sono disposto a fare un mutuo, vi chiedo gentilmente se c'è qualcosa che riesca a smuovere le mie Wind senza svenarmi. Sala di ascolto da 40mq. un open space.
Grazie,
Giovanni - E-mail: benmus (at) libero.it

LC
Caro Giovanni,
è quel sibillino “senza svenarmi” che non mi consente di formulare una risposta circostanziata e precisa come vorrei. Il Gryphon Diablo costa oltre 10.000€ mentre il tuo amplificatore si aggirava sui 1500€. Immagino quindi che potrebbe andarti bene una via di mezzo. Io punterei su integrati muscolosi come il Naim Nait XS2 (o SuperNait, se il tuo budget lo consentisse), Rega Elicit R, Musical Fidelity M5si, Primare I32, Wyred 4 Sound STI-500, cui aggiungere qualche italiano come Norma o AM Audio. L'ideale sarebbe, ovviamente, poter ascoltare questi amplificatori coi tuoi diffusori e nel tuo ambiente, vedi se ti riesce di organizzare qualcosa. Trattandosi di una spesa non di poco conto, un tentativo lo farei.
Tieni anche conto che i woofer delle Wind non sono enormi e che la stanza è molto grande (40mq!) quindi un limite fisico ce l'hanno anche i diffusori, non solo l'amplificatore!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori bookshelf o da pavimento?
Gentile Direttore,
E' la prima volta che scrivo (da Hong Kong dove vivo) nonostante legga TNT da ormai più di due anni e inizio con complimenti e ringraziamenti per tutto quello che fate. Ho scoperto il mondo dell'hi-fi vero grazie a voi e sono tornato ad ascoltare musica quasi quanto un tempo. Dopo avervi letto per un po' ho trovato un paio di Klipsch RF 52-II “demo” presso un rivenditore Klipsch che passava ad altro brand e le ho prese subito a soli 250 euro anche se era evidente che fossero un po' grandine per i miseri 48 metri quadri divisi in 5 locali di casa mia (HK è la città più cara al mondo per affitti e real estate) e soprattutto per la sala dove ascolto e la posizione un po' costretta, 3mx6m scarsi con i diffusori costretti a dx sul lato lungo, interrotto dal corridoio (allego le foto dove compare il TV bench che è il motivo per cui dovrò cambiare diffusori, prima non c'era ma non avevo più spazio per nulla, la bici è già appesa al muro sulla mia testa :-)).
Le ho abbinate al Trends Audio TA 10.2 che tempo prima avevo acquistato casualmente così, tanto per sonorizzare il PC. La musica arriva tutta in streaming dalla sorgente, un Mac dove ho salvato i CD in formato originale che trasmette alla Apple TV collegata ad un DAC Fiio D3 Taishan che va all'ampli. Set-up semplicissimo, praticissimo e con pochi scatolotti!
Che dire, che sensazione non sentire la musica uscire dalle casse per la prima volta ma venire “da dietro” e anche il basso, incredibile con quei pochi watt, nonchè l'altezza della scena sonora.. Ho ascoltato e ascoltato e dopo tanto tempo iniziato anche a sentire un po' i problemi dettati dall'ambiente che ho cercato di migliorare rendendolo più assorbente.
Ascolto musica rock, punk e folk in prevalenza e il suono delle Klipsch mi piace anche se è un po' affaticante nella mia sala e ad alti volumi un po' confuso e impastato col rock, affaticante. Ora visto che ho dovuto inserire il tv bench nonostante non abbia moglie altrimenti avrei dovuto uscire io di casa per lasciare spazio ai miei oggetti chiederei gentilmente consiglio in merito a:

Grazie mille,
Saluti,
Max - E-mail: zeni (at) meisystem.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Max,
in effetti, data la sistemazione, le tue Klipsch sono un pochino eccessive e, a mio parere, sacrificate. Io avrei optato per delle torri da pavimento più snelle e meno chiassose (es.
Aliante Nova). Certo sarebbe rimasto il problema dell'amplificazione, vista la sensibilità più bassa ma, tenuto conto che l'ambiente è piccolo, forse i watt del Trends non sarebbero poi così pochi.
In tutta sincerità eviterei bookshelf su supporti, alla fine lo spazio occupato è lo stesso di una snella torre da pavimento, il costo analogo e le prestazioni, spesso, inferiori. Approverei un bookshelf solo se dovessi poggiarlo sul mobile ai lati della TV. Avendo cura di isolarlo bene dal piano d'appoggio, mediante piedini morbidi, potrebbe non essere una soluzione da scartare. Avresti più distanza tra i diffusori e il punto d'ascolto (che mi pare sia ora molto vicino) e comunque sembra che la distanza dagli angoli e dalla parete posteriore non sia così ridotta.
Valuta anche questa soluzione, almeno quel che dovresti investire sugli stand andrebbe a riversarsi sui soli diffusori. I marchi da tenere in considerazione per questo tipo di installazione e che abbiano un suono meno aggressivo di Klipsch sono veramente tanti, da Aliante a Diapason, da Sonus Faber a Chario, da KEF a Spendor, senza dimenticare Rega e Dynaudio. Hai solo l'imbarazzo della scelta. In alternativa, come già detto, una snella torre da pavimento, visto che non hai mogli che possano criticare la scelta... ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli digitale
Gentile Lucio,
Faccio ancora una volta appello alla tua competenza per il seguente dilemma: il mio impianto è composto dall'accoppiata Audiolab 8000A/RTL tdl2, alla quale sono collegati pc e smartphone via usb-dac e ricevitore bluetooth. Ora, ho letto ottime recensioni sia su what hifi che su stereophile dell'ampli NAD d3020, un apparecchio che mi consentirebbe di eliminare vari accrocchi in quanto dotato di ingresso usb e di ricevitore bluetooth. Il dubbio sta nel fatto che amo il suono del mio impianto e ho paura che sostituendo l'ampli possa avere spiacevoli sorprese “sonore”. Tieni conto che, vivendo a Cagliari, non ho modo di provare nulla, l'acquisto avverrebbe alla cieca. Dunque mi affido alla tua competenza: come vedi dal punto di vista timbrico/elettrico l'accoppiata nad/rtl?
Grazie e saluti,
Mauro - E-mail: mauroghiani (at) tiscali.it

LC
Caro Mauro,
io credo che il passaggio al NAD D3020 non sarà un downgrade, anzi. In un colpo solo semplificheresti tutto l'impianto ed entreresti in possesso di un integrato moderno dalle eccellenti caratteristiche. Non credi che NAD, se non fosse stata sicura del fatto suo, avrebbe utilizzato la mitica e leggendaria sigla 3020 per questo amplificatore? L'Audiolab 8000A, se è quello “vecchio” - immagino coevo delle tue RTL - è certamente un buon ampli ma che ha anche fatto il suo tempo. Lo potrai rivendere, comunque, senza troppa difficoltà.
In sostanza, per quanto sia contrario agli acquisti al buio, mi sento di poterti dire che puoi andare abbastanza sul sicuro, credo che il NAD sia anche più rotondo e raffinato del pur buon Audiolab. Tieni solo conto che, se un giorno dovessi aver necessità di un ingresso phono per giradischi, dovrai dotarti di un pre fono esterno o dovrai acquistare un giradischi con stadio pre incorporato, in quanto il NAD ne è sprovvisto (come tutti gli ampli integrati NAD da diversi anni a questa parte).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Diffusori e sistemazione su mensola
Buongiorno e grazie per il servizio offerto agli appassionati.
Devo abbinare delle casse al mio Audio Analogue Puccini (non SE), modello normale da voi per altro
recensito su TNT. Il problema risiede nella particolare collocazione delle casse, in una stanza molto piccola, 3,3m x3,2 m e piena di legno. Purtroppo mi rendo conto dell'infelice posizionamento delle casse ma non si può fare nulla, la musica la ascolto volente o nolente in questa stanza e ci sto bene, ne ascolto tanta e voglio prendermi delle casse che valorizzino l'amplificatore.
Ci sono due librerie a ridosso del letto come da piantina, ed ulteriore immagine frontale (ho cercato di rispettare le vostre richieste sul formato con immagini molto minimali). Nella mensola centrale di queste librerie, che sono tutte di legno compreso il fondo (non c'è il muro dietro ma legno) andrebbero alloggiati appunto i diffusori.
Esperienza di prova finora in sintesi:

La domanda dunque è: che diffusori devo comprare, tenendo conto della piantina della stanza e del collocamento in libreria? Ascolto tantissima musica, di continuo, tutto il giorno, di moltissimi generi, spesso anche a bassi volumi, e vorrei una cassa adeguata, voglio tirare fuori il meglio dal mio Puccini. Ho letto le recensioni entusiastiche delle ELAC e di altre casse dai prezzi abbordabilissimi. Il mio budget è massimo 500 euro sia per nuovo che per usato. Le sarei grato se mi consigliasse più di un modello, oppure consigli tecnici che non prevedano grandi cambiamenti o di smontarmi la casa data l'impossibilità di fare grandi spostamenti.
Ad ascoltare in giro mi è stato detto di tutto. L'idea che mi sono fatto è comunque di escludere i bass reflex sotto/dietro di sicuro, o eliminare il bass reflex di tutto, la scelta si limita, ma devo circoscriverla più precisamente! (B&W? Monitor Audio? SF? KEF? Focal?)
Grazie per l'attenzione e l'aiuto!
Pietro - E-mail: pietroldi (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Pietro,
l'assunto di partenza è sbagliato! Il problema non è il bass reflex o la sua posizione, ma la disposizione dei diffusori. Quasi certamente la parete posteriore è vicina e questo non fa altro che aumentare la quantità di basse frequenze. La soluzione sarebbe quella di isolare il più possibile il diffusore dal piano d'appoggio tramite piedini morbidi e, in ultima analisi, pensare a qualcosa di già progettato per una sistemazione di questo tipo. Tra i diffusori recensiti negli ultimi tempi mi verrebbe di consigliarti a occhi chiusi le Rega RS1, se suonano male queste - in quella posizione - qualunque altro diffusore suonerà peggio.
Le Elac Debut 5, pur bellissime, hanno una gamma bassa molto generosa, temo che la posizione ne squilibrerebbe troppo l'emissione verso la porzione bassa dello spettro audio.
Purtroppo le Rega RS1, nuove, costano un po' di più del budget a tua disposizione. Potresti provare a cercarle usate, in UK non dovrebbe essere difficile reperirne una coppia per poche centinaia di sterline (tipicamente 250/300 sterline). Prova anche a cercare in Italia, il prezzo dovrebbe essere contenuto all'interno del budget a tua disposizione. Nuove si trovano a non meno di 650€ la coppia.
Si tratta di diffusori dal suono molto coinvolgente e ricco di ritmo, la qual cosa non può che far bene all'impostazione un po' tranquilla e sorniona del Puccini. Non prevedo alcun problema di pilotaggio.
In alternativa, prova a cercare una coppia di inossidabili Sonus Faber Concertino.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Diffusori per Naim Supermait
Caro direttore, mi chiamo Mariano, sono un grande appassionato di musica e solo recentemente, alla tenera età di 50 anni, ho iniziato a comprendere la differenza tra un impianto stereo e un sistema hi-fi.
In questi ultimi mesi ho letto un sacco di cose sull'argomento, soprattutto online, forum, riviste specializzate e ho scoperto il magazine di TNT Audio, con il quale anche questa sera ho tirato tardi alla ricerca di una qualche idea per migliorare l'ascolto della mia musica, finché non mi sono deciso a scriverle. A seguito di un trasloco un paio di anni fa ho deciso di cambiare parte del mio impianto. Pensavo di sostituire la coppia di diffusori da stand ESB XL4 con dei diffusori da pavimento e l'amplificatore, un Denon pma 320 che ormai funzionava piuttosto male.
L'accoppiata Denon-ESB (entrambi acquistati usati) penso sia considerata un "entry level", ma mi è piaciuta molto e l'ho ascoltata con piacere per lungo tempo. Avendo a disposizione un budget piuttosto basso, mi è stato proposto un Nad C316 BEE o, in alternativa uno Yamaha A S501 e una coppia di Indiana Line Tesi 560.
Non ho potuto fare subito l'acquisto per via di una spesa imprevista e quando sono tornato al negozio, dopo circa sei mesi, mi hanno spiegato che non trattavano più quelle marche, proponendomi in alternativa un Cambridge Azur 351 e una coppia di SA Saxo 30, assicurandomi che il livello qualitativo e sonoro era equivalente a quello dei componenti che avevo ascoltato precedentemente.
In effetti le casse suonavano piuttosto bene, un bel suono limpido, più chiaro rispetto alle Indiana Line e dopo un ascolto in verità piuttosto veloce (non avevo con me i miei dischi) mi sono lasciato convincere. A casa però, più ascoltavo il nuovo impianto e meno mi convinceva. Trovavo avesse un suono ancora limpido ma, come dire, poco "corposo" e soffrivo molto l'assenza dei bassi a cui ero abituato e che mi è sempre piaciuto molto.
Dopo un paio di anni mi sono detto che avrei dovuto ancora cambiare qualcosa. Mi si è presentata l'occasione di avere a un ottimo prezzo un NAIM Supernait usato e l'ho colta al volo. Già in questo modo il suono è cambiato parecchio, acquistando grinta, soprattutto a volumi un po' sostenuti. Ma rimane ancora il problema dei diffusori. Le Saxo 30 sono piuttosto strette e capisco non si possa pretendere più di tanto da un woofer da 10cm di diametro...
La musica che prediligo sono il rock anni '70 e il progressive, per cui un amico mi consigliava di passare alle Klipsch, ma ascolto molto spesso anche jazz, blues, musica brasiliana, balcanica e reggae, oltre ai cantautori italiani. Insomma sono piuttosto onnivoro, purché non si tratti di musica commerciale. E inoltre, per dirla tutta, penso che le Saxo abbiano un bel suono, se non fosse per quella carenza di bassi! E allora mi chiedo: la situazione potrebbe modificarsi con l'ausilio di un subwoofer? magari rimanendo sulla sessa marca System Audio. Oppure sarebbe meglio orientarsi su un tipo di diffusore di livello superiore, come della Saxo 70 o delle Mantra 50?
O ancora, accoppiare le Saxo 70 al subwoofer? E cambiare del tutto le casse, passando a delle B&W CM9? (altra soluzione proposta dal mio amico). Insomma, come avrà capito, sono piuttosto confuso, così ho deciso di scriverle per qualche suggerimento su quali diffusori accoppiare al Supernait e se valga la pena collegare al sistema un subwoofer.
Dimenticavo una informazione fondamentale: la stanza in cui ascolto è piuttosto grande, circa 36mq, con i diffusori disposti in prossimità della parete lunga, a circa 3m di distanza tra loro. Non mi è possibile modificare questa disposizione. Almeno fino al divorzio ;)
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e per la pazienza nel dedicare il suo tempo a chi, come me, cerca il sistema migliore per ascoltare la musica che ama.
Cordiali saluti,
Mariano - E-mail: tempusfrangit (at) alice.it

LC
Caro Mariano,
come ti è saltato in mente di acquistare un Naim Supernait? Ora dovrai mettere da parte un budget molto alto per potergli affiancare dei diffusori che siano accettabilmente degni di tanto amplificatore! Mi sfugge sempre il senso di certe dinamiche d'acquisto...
Certamente non acquisterei un subwoofer e punterei a dei diffusori da pavimento di un certo impegno, visto anche il locale non certo di piccole dimensioni. Lascerei perdere System Audio e punterei decisamente verso marchi più consoni tipo ProAC, Totem, Rega, Dynaudio, Sonus Faber, KEF, Spendor, Tannoy...
Dovrai impegnarti nel provare ad ascoltare qualcosa con il tuo amplificatore, così da farti un'idea precisa. In 36mq servono certamente dei diffusori generosi in gamma bassa e, tenuto conto del valore dell'amplifcatore, sufficientemente raffinati per non sfigurare al confronto e per non penalizzarne le performance. In altre parole ti servono quantità ma anche qualità e queste due cose insieme, purtroppo, spostano verso l'alto l'asticella dell'esborso economico.
Mi spiace essere drastico ma non si può acquistare un amplificatore da oltre 4000€ (oggi) e affiancarci cassettine da meno di 1000€ la coppia. Tra l'altro, a questo punto, posso solo immaginare cosa ci sia a monte di tutto l'impianto (intendo la sorgente...).
Un impianto deve avere un senso logico, timbrico ed economico. Non so quanto poco tu possa aver pagato il Supernait ma di sicuro avresti fatto meglio a tenere l'amplificatore precedente e spendere quella cifra in una coppia di diffusori di classe superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade fino a 2000€
Buongiorno egr. Dott. Cadeddu,
chiedo scusa se a distanza di qualche mese torno a disturbarla. Dopo aver sistemato l'impianto costituito dai seguenti componenti:

Sento la voglia di salire di livello, in linea generale sono abbastanza soddisfatto della qualità del suono che definisco dinamico dettagliato con buona immagine e non affaticante. Tuttavia vorrei migliorare la messa a fuoco degli strumenti, mi piacerebbe poterli ascoltare più definiti. La sala di ascolto è rettangolare di 12 metri quadrati leggermente trattata acusticamente mediante tappeti, arazzi, tende, cuscini, e quadri senza vetro.
La cifra che sarei disposto a pagare è intorno alle €1500 e comunque non superiore a €2000. Secondo la sua esperienza da dove dovrei cominciare? La cifra disponibile è sufficiente per ottenere un miglioramento udibile? In attesa di Sue comunicazioni La ringrazio per il tempo che mi vorrà dedicare e per la passione con la quale porta avanti il suo magnifico sito.
Saluti cordiali.
Gennaro - E-mail: genn.barra (at) gmail.com

LC
Caro Gennaro,
il tuo impianto mi sembra sufficientemente equilibrato ma, forse, potresti ripensare all'amplificazione, credo che le tue B&W, anch'esse migliorabili, ancora non si stiano esprimendo al massimo. In ogni caso, un amplificatore di livello più elevato potrà successivamente “reggere” un upgrade significativo dei diffusori, in futuro, quando il budget dovesse consentirlo.
Non destinerei tutta la cifra a un nuovo amplificatore ma terrei un po' di risparmi da parte per pensare, in un futuro molto prossimo, ai diffusori.
A mio parere potresti anche puntare a un amplificatore già dotato di DAC interno (NuForce DDA 120), così in un colpo solo elimineresti un altro componente dalla catena audio. Comunque sia, non sbagli neppure se prendi in considerazione amplificazioni tradizionali come i seguenti che metterei subito nella lista dei possibili candidati: Rega Brio R o Rega Elex, Musical Fidelity A 5.5, Rotel A14, Primare I22, NAD C356BEE. A mio parere, con uno qualunque di questi integrati, il suono migliorerà un po' su tutti i parametri. Tuttavia, volendo fare un passo avanti ancor più incisivo, anche i diffusori dovranno lasciare spazio a qualcosa di qualità più elevata. Visto il budget dedicato all'amplificatore (intorno ai 1000€) ci vedrei bene dei diffusori nell'intorno dei 1500/2000€, eventualmente anche da cercare nell'usato se il budget non ti consentisse di arrivare a questa soglia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quattro domande
Un saluto a tutta la redazione di TNT, vi scrivo per chiedere diverse cose e per condividere il mio ultimo felice downgrade. Dopo l'ultima lettera sul downgrade effettuato sulla mia catena audio, essendo passato da DAC M51 e Nuforce IA-18 al solo Nuprime IDA-16 con inaspettato miglioramento delle performances audio, ho fatto un altro downgrade molto ponderato e con estrema soddisfazione. Infatti ho sostituito le mie Klipsch rf7 mkII, anche se ancora non sono riuscito a piazzarle, con delle casse artigianali della Audiojam2 di Alberto Bellino, la quale purtroppo è in chiusura, modello DMV che era un usato ritirato dal sig. Bellino da un suo cliente e che ho pagato 1200 euro, mentre a listino erano sui 1900 euro.
Sono delle torri di medie dimensioni, bass reflex, doppio woofer kevlar Gradient audio da 220mm, medio in cellulosa sempre Gradient audio da 180mm, e tweeter Monacor da 26mm, sensibilità 90dB, niente di esoterico insomma. Rispetto alle klipsch hanno un'anima molto diversa, infatti anche se sono molto generose e dinamiche hanno un carattere molto meno "sfrontato", con un suono mai affaticante anche dopo ore di ascolto.
Premetto che le pilotavo nella mia sala in Sardegna con un dda-120 nuforce, mentre le klipsch rf7 hanno alle spalle l'ida -16, e si trovano in Puglia, e a breve porterò l'ampli migliore a pilotare le DMV. In sintesi ho trovato una scena musicale molto ampia in ogni direzione, molto poco vincolata ai diffusori rispetto alle rf7, molto indietro e tutt'intorno ad essi, eccezionalmente stabile anche a volumi alti e con molta aria tra gli strumenti, almeno nelle registrazioni decenti. Migliore anche la trasparenza, si sentono molti più dettagli, il basso elettrico è molto più articolato e allo stesso tempo isolato dal contesto. Chris Rea suona in alcuni brani anche tre chitarre, tastiere e uno strano organetto, oltre basso, batteria e voce, ed erano resi con eccezionale spazialità in tutt'e tre le dimensioni con un senso raffinato di organicità dell'insieme. Inizialmente non capivo da cosa provenisse quel senso di piacevole organicità, poi ho capito ascoltando generi più ritmati tipo Earth Wind and Fire, M. Jackson, Bruno Mars, che a legare gli strumenti è un senso del tempo che ancora non mi era capitato di ascoltare.
Inutile dire che l'unico parametro in cui le klipsch sono ancora una o due spanne sopra è la dinamica, ma hanno a monte 200 watt contro i 50watt del dda-120, il quale risultava molto carente in dinamica anche rispetto al vetusto Nad 3020i di mio padre.
A parte questa mia esperienza vorrei porre alcune domande:

  1. Mio zio ha delle RCF BR 45 con woofer da ribordare (chiaramente lui le ricorda come delle grandi glorie del passato). Supposto che i problemi si limitino a questo e che per una ribordatura spenderebbe realisticamente 80/100 euro, secondo voi è consigliabile il lavoro oppure meglio lasciarle in soffitta, visto che ha già una coppia di piccole Chario con le quali ascolta?
  2. Il Nad 3020i di mio padre suona ancora bene, con dinamica ancora molto buona, ma quali lavori di piccola manutenzione potrei fare io o un tecnico del mio paese che non comportino cifre ingiustificate.
  3. Possibile che dei woofer grossi tipo quelli delle Klipsch se non usati per un mesetto necessitino poi di un mini-rodaggio? Ho l'impressione che dopo qualche giorno suonino meno distorte, più precise, con medio più trasparente, oppure è suggestione?
  4. Infine questione vinile: oggi ha senso investire in una fonte analogica, oppure è meglio puntare tutte le risorse sull'affinamento della catena digitale? Cioè a parte tutte le cure e i settaggi particolari che l'analogico richiede, esiste ancora un qualche aspetto della riproduzione sonora nel quale l'analogico risulta vincente sul cd, oppure si tratta di differenze trascurabili e le differenze risiedono più in un fatto di ritualità audiofila che il cd non può offrire.
    Sento molti dire che la dinamica, la spazialità e il basso dell'analogico, a parità di album, risulti molto superiore al supporto digitale. Anche se questo fosse vero non potrebbe essere che nella fase di editing di un certo album l'LP abbia ricevuto maggiore attenzione, mentre nel cd questo non sia accaduto, dunque le differenze non siano imputabili alla tecnologia in se? Nello stesso modo in cui esistono brani musicali che in certe edizioni suonano dinamici e ariosi, mentre in altre edizioni perdono questa raffinatezza.
Grazie per l'eventuale risposta, e per tutto il vostro enorme lavoro, buon ascolto a tutti!
Nicola - E-mail: nicozurru (at) live.it
[Diffusori Audiojam]

LC
Caro Nicola,
sono felice nel sentirti raccontare il tuo percorso di downgrade così soddisfacente! Rispondo in ordine alle tue domande:

  1. Le RCF BR45 erano delle casse oneste ma di grande diffusione, niente di memorabile dal punto di vista collezionistico o musicale. Costavano circa 500.000 lire nei primi anni '80, ora si trovano in vendita per cifre intorno ai 200/250€, se in buone condizioni. Una ribordatura potrebbe consentire di rivenderle, ma alla fine ci si guadagna poco. Se lo scopo fosse invece quello di tenerle per una sorta di “operazione nostalgia” allora il senso della riparazione ci sarebbe tutto. Fossero mie proverei a tenerle come ricordo di gioventù, immagino tuo zio ci sia affezionato.
  2. Il NAD 3020i, se funziona bene, lo lascerei così com'è. Prima o poi potrebbe essere benefico un recapping (sostituzione dei condensatori d'alimentazione) ma solo quando le prestazioni audio dovessero decadere sensibilmente.
  3. I woofer (e non solo) hanno sempre bisogno di un po' di rodaggio dopo che sono rimasti fermi per un po', è assolutamente normale.
  4. Il vinile ha il suo perché ma iniziare oggi da zero a costruire una discoteca di LP mi sembra poco sensato, francamente. Ci si imbarca in un'operazione costosa e non sempre giustificata dal punto di vista sonoro. Quando il vinile suona bene (dischi buoni, giradischi regolato alla perfezione etc.) ha un fascino che spesso manca al digitale ma questa non è una motivazione sufficiente per affrontare un percorso potenzialmente molto costoso e certamente abbastanza complicato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per un upgrade diffusori
Caro Direttore,
ti scrivo dalla "nostra" Sardegna, cercherò di essere conciso visto che al ritorno dalle ferie estive sarete carichi di lettere arretrate. Partito con un progetto Home Theatre dopo la scoperta di TNT-Audio ho gradualmente virato sulla stereofonia pura per poter ascoltare come si deve la mia musica preferita (rock italiano, cantautori, e classici del rock in generale non disdegnando del buon POP). Inutile dire che con l'amplificatore multicanale non potevo pretendere chissà cosa, ma dopo vari upgrade sono arrivato alla configurazione attuale che devo ammettere mi soddisfa, senza aver speso una fortuna!. La seguente:

Non avendo in possesso una grande collezione di cd o vinili ho puntato tutto sulla musica liquida, ora, grazie a Tidal, ho una collezione pressoché illimitata al prezzo di un cd al mese :-)
La domanda: Il suono mi soddisfa, il passaggio dall'ampli multicanale all'Audio Analogue è stato "epocale", ma credo che potrei migliorare sui diffusori. Ho adocchiato le Kef Q300 e mi chiedo se davvero questi diffusori possano farmi un ulteriore step in avanti e farmi entrare nella categoria "ho visto anche degli audiofili felici". Ovviamente sono aperto a consigli/critiche.
Grazie per lo splendido lavoro che fate.
Fabio - E-mail: fabio.morrocu (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Fabio,
sono lieto di scoprire che un altro audiofilo “multicanalizzato” si sia affrancato da questa schiavitù e sia tornato a un sano e semplice Real Stereo, pure con una certa soddisfazione, mi sembra di capire! È bello vedere anche un cablaggio tutto “fai da te” made in TNT-Audio! :-) A proposito di questo, a breve ci saranno delle novità interessanti che riguardano un nuovo progetto di cavi di segnale, stai sintonizzato!
Migliorare si può e, aggiungo, si deve sempre! Sicuramente concordo con te sulla necessità di intervenire lato diffusori. Benissimo le KEF che hai individuato ma mi permetto di consigliarti anche qualche modello della serie Debut di Elac. Già le piccole B5 sarebbero un passo avanti notevole rispetto alle attuali Indiana Line Nota, e su tutti i parametri della resa audio: pulizia, dinamica, basse frequenze, immagine (per quella che puoi ottenere da una sistemazione un po' penalizzante).
Il resto del sistema mi pare assolutamente adeguato e in grado di sostenere diffusori anche più impegnativi. Altre possibilità che potresti valutare sono le Sonus Faber Toy, qualche modello Opera o Aliante (magari usati). Il tuo amplificatore non dovrebbe avere alcuna difficoltà a pilotare dignitosamente questi diffusori.
Vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa, magari a confronto coi tuoi Indiana Line.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Sig. Direttore, mi permetto di scriverLe nuovamente in merito all'accoppiamente tra i miei autocostruiti diffusori con un singolo Fostex Fe206en caricati a tromba ed il resto della catena. I giganti non esistono, quindi è difficile trovare appunto degli ammazzagiganti, ma a volte, in condizioni particolari, possono essere almeno impensieriti.
Prima di annoiarLa con i dettagli, vorrei precisare che il tipo di musica da me ascoltato dall'impianto è circoscritta alla classica, non mi pronuncio su altri generi. Attualmente l'impianto è così composto:

Un totale quindi di circa 930 Euro, cifra che molti appassionati audiofili non ritengono adatta nemmeno per una singola coppia di cavi.
Ora, non mi andrò sicuramente ad impegolare nel complicato lessico audiofilo, riporterò solo un'impressione: quando faccio partire, non so, una sonata per violoncello solo, o un quartetto d'archi e mi viene da sobbalzare perchè ho la netta impressione che siano lì a suonare per me, sono contento, e mi pare di aver raggiunto l'obbiettivo che mi sono prefissato, l'alta fedeltà appunto.
Un grazie colossale per i Suoi consigli, in particolare riguardo l'amplificatore, piccolo miracolo in sé.
Riccardo - E-mail: riff.t (at) tiscali.it

LC
Caro Riccardo,
grazie per il preziosissimo feedback! Mi fa piacere saperti così soddisfatto. Confermi quanto andiamo sostenendo da tempo, ovvero che con pochi fondi si possa ancora accedere a una riproduzione audio di alta qualità. A proposito, da poco ho scoperto un componente HiFi che per suono, rapporto qualità-prezzo e flessibilità d'uso mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. State sintonizzati! A te auguro tante ore di buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Tre giorni fa è mancata la celebre clavicembalista Zuzana Ruzickova, che riascoltiamo in queste “Sonate per clavicembalo” di Domenico Scarlatti. Sopravissuta a tre campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale, fu una grande interprete di Bach e di tanti autori dell'epoca barocca.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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