Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 10/6/2017 - 17/6/2017

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  1. Piedini low cost
  2. Informazioni casse/amplificatore
  3. Sostituzione valvole su Octave v40
  4. Miglioramento impianto
  5. Diffusori attivi
  6. Streamer e DAC
  7. Re: Ritorno all'analogico
  8. Sostituzione diffusori
  9. Troppi bassi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Piedini low cost
Buongiorno direttore, le scrivo per condividere coi lettori della rubrica, e con lei ovviamente, il mio ultimo acquisto in fatto di piedini ad uso smorzante (nati come paracolpi) avvenuto presso Leroy Merlin. Detti piedini, dei quali allego alcune foto (perdoni la pesantezza...), andranno a sostituire i miei autocostruiti in silicone, i quali hanno disaccoppiato a mio avviso discretamente le mie Kef LS50 per un annetto, ma troppo grandi e alti. Ora il salto sperimentale coi nuovi piedini in stile
paracolpi Upim. È stato quasi un colpo di fulmine appena visti in quanto sembrano in gomma siliconica, morbidi ma non troppo, trasparenti, adesivi, antisdrucciolo per la base dei supporti, spessi appena 7,5 mm. In questo momento sono in prova ma dai primi ascolti sembra che li "assumerò a tempo indeterminato". L'altra misura più grande che compare nell'altra foto credo siano adatti anche per qualche elettronica non troppo pesante o diffusori più generosi.
Ecco, potrebbe essere un buon laboratorio al prezzo di € 2,50 per 9 pz piccoli e € 3,15 per 9 pz grandi...Siparietto tra me e mia moglie mentre applicavo i paracolpi sotto i diffusori in funzione: "Senti come si sente benee! Cosa stai facendo?" mi dice lei con aria seria e convinta; per una frazione di secondo ci casco dicendomi: "Possibile che si senta già così bene? Ci avrà mica l'orecchio che manca a me?" Poi ci guardiamo meglio e ci pieghiamo letteralmente dal ridere: il fattore WAF colpisce ancora, che dire...
Per concludere, grazie ai suoi consigli col tempo ho accantonato il sistema "marmi e ottoni" come da lettera del 13/12/2014, nella quale lamentavo troppe vibrazioni nel case del lettore cd. Ho fatto creare ad hoc un supporto a muro in ferro ispirato da quelli per giradischi, riciclata basetta in marmo ora sotto il lettore e non più sopra e 4 piedini in silicone home made a disaccoppiare: ora suona solo il lettore cd e non più il case e la musica si è piacevolmente addolcita. Siccome ho fatto 30, ora faccio 31 e vi segnalo anche un disco di acid-jazz del 1995 a mio modesto avviso bellissimo e ovviamente inciso bene: si tratta dei Brooklyn Funk Essentials, il disco si intitola Cool and Steady and Easy brani 1 e 10 pazzeschi.
Grazie e buoni ascolti a tutti.
Carlo - E-mail: carlo.feletti (at) gmail.com

[Piedini smorzanti]
[Piedini smorzanti]

LC
Caro Carlo,
grazie per l'ottima notizia che hai voluto condividere con tutti noi. Fa piacere vedere che - una volta spariti dal commercio (o, almeno, io non li ho più visti) i famosi piedini Upim, i battiporta trasparenti che consigliammo tanti anni fa qui su TNT-Audio - ora esistano delle valide alternative a bassissimo costo! Mi fa ulteriormente piacere constatare che i nostri consigli ti abbiano convinto a optare per delle soluzioni disaccoppianti, in contrapposizione alle rigidità assolute di marmo e punte in ottone. Si tratta, di volta in volta e da caso a caso, di fare esperimenti e decidere cosa funzioni meglio ma, dalla mia esperienza, la soluzione più universale è sempre quella del disaccoppiamento elastico tramite elementi smorzanti, sia per le elettroniche che per i diffusori.
Grazie infine anche per la dritta “musicale”, che condivido subito come video della settimana!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Informazioni casse/amplificatore
Salve direttore,
La contatto dato che ho un dubbio che non riesco a fugare. Il mio impianto è posizionato in un ambiente di 35 metri quadrati circa ed avevo intenzione di cambiare i miei diffusori attuali (Wharfedale Diamond 9.4) con dei diffusori in kit da costruire (il cui costo è 600€ per il kit e 1500 € per il prodotto finito). La sensibilità di queste casse è di 91 dB. Il mio amplificatore, un Dayton dta-100a, ha deciso di morire. La pressione sonora raggiungibile diciamo che era più o meno soddisfacente; gradirei più volume, ma abito in un condominio e non posso esagerare. Al momento ho sostituito l'ampli con uno per audio/video, che pensavo essere peggiore di quello che è. Qui iniziano le domande:

  1. avrebbe più senso cambiare i diffusori e in seguito, una volta analizzate le casse nel mio ambiente, pensare all'amplificatore, oppure cambio amplificatore e poi penso alle casse?
  2. per l'amplificatore ho notato il Rega Brio R, quindi intorno a 800-1000€. Però visto che ho gradito la classe t e non avendo la possibilità di ascoltare tutti i prodotti di questo tipo, volevo chiederLe se il confronto tra, ad esempio, il Trends ta 10.2 e il Rega in questione quanta differenza ci possa essere. Se risparmiando qualcosa riesco ad ottenere una qualità comparabile ben venga.
L'unica sorgente che utilizzo al momento è un lettore cd Marantz cd 6006 del quale sono più che soddisfatto. In futuro vorrei rimettere in funzione il girasischi (un Rotel rp-900, se lo conosce cosa ne pensa? È vecchiotto, dovrei fare un po' di manutenzione). Ascolto principalmente rock/hard rock, soul, blues e progressive rock/metal. Se ha qualche altro ampli da proporre mi illumini, anche in virtù della classe della sorgente. Non vorrei trovarmi con un sistema che mi evidenzi eventuali limiti a monte.
In attesa di un suo riscontro le porgo cordiali saluti.
Dario - E-mail: dario.capitanata (at) gmail.com

LC
Caro Dario,
in generale è sempre buona norma sostituire prima i diffusori e poi il resto, proprio perché i primi sono i componenti che più di altri influenzano il suono dell'intero impianto. Non so consigliarti in alcun modo circa il kit di autocostruzione del quale scrivi, anche perché hai indicato solo il costo e nient'altro. Magari si tratta di un buon progetto, magari no, è impossibile dirlo. Di sicuro avrebbe senso puntare sull'autocostruzione se il budget fosse molto limitato o se non si avesse intenzione di upgrade futuri a breve scadenza. Tieni conto infatti che un diffusore autocostruito è praticamente privo di mercato. I soldi che ci investi difficilmente tornano indietro, neppure in parte, come invece accade per un diffusore commerciale, dal quale - nella peggiore delle ipotesi - si può quasi sempre ricavare il 50% dell'investimento iniziale.
Una volta scelti i diffusori potrai pensare all'amplificazione. Impensabile il paragone che proponi tra Trends Audio TA10 e Rega Brio R, visto che in 35 mq e con diffusori di sensibilità media, difficilmente il Trends avrà vita facile. Se già la potenza del Dayton ti sembrava giusta e forse insufficiente in certe occasioni, figuriamoci quanto sarebbe sottodosato il piccolo Trends. Quindi no, punterei senz'altro al Rega Brio, tra gli ampli tradizionali, o verso un integrato digitale come Nuforce (IA-7 usato, ad esempio) oppure Wadia e altri Classe D di buona potenza. La scelta, ovviamente, dipenderà fortemente dal tipo di diffusori scelti e dal genere di suono che desideri ottenere.
Infine, per quanto riguarda il giradischi Rotel RP900, puoi senz'altro rimetterlo in funzione, non è niente di straordinario ma fa onestamente il suo lavoro. Ha tanti anni alle spalle e quasi certamente la cinghia sarà da sostituire, così come la testina.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione valvole su Octave v40
Carissimo Direttore, prima di rivolgermi a te per l'ennesima domanda ti faccio il solito ringraziamento per il tempo e la consueta cortesia.
Mi trovo a valutare la sostituzione delle valvole del mio amplificatore valvolare Octave v40, che monta delle EL34 come potenza e una ECC83 ed una ECC88 come preamplificatrici. Attualmente le valvole sono delle JJ Tesla di nuova produzione piuttosto usate.
So che non conosci bene il mio ampli ma volevo sapere la tua opinione sull'opportunità o meno di rivolgersi a valvlole nos o nuove. L' octave è di un livello medio alto con un costo che potrebbe giustificare anche una spesa elevata per le valvole. Queste potrebbero essere le alternative: EL 34 nos, spesa circa 450/500 euro per un quartetto di Telefunken. Abito vicino ad un rivenditore specializzato e posso acquistare con un certo grado di fiducia ma non posso fare a meno di domandarti una tua opinione sulla sensatezza della cosa. Non mi comporterei come il solito pollo audiofilo? Mi domando sinceramente quanti magazzini di valvole ferme da 50 anni e mai toccate possono esistere ancora al mondo! Mi sembra poco credibile.
Alternativa sarebbero delle EL 34 Treasure Shuguang da voi recensite recentemente. Non spenderei tanto meno delle nos (oltre 300 euro) ma mi vengono sconsigliate (dal sopracitato venditore! che prima le vendeva) per l'elevato numero di rotture a cui sarebbero soggette. Sembrava avessero il timer! Mi dice.
A quel punto, mi viene sempre consigliato, tanto vale prendere le valvole con le quali esce l'ampli, delle Tad o altro simile, spendere il giusto (circa 100 euro) e vivere sereni. Faccio notare che il commerciante in oggetto non vende nessuna valvola nuova.
Sicuramente hai più esperienza di me riguardo all'argomento avendo sicuramente ascoltato valvole nos. Cosa ne pensi? Che faresti?
Un caro saluto!
Marco - E-mail: guernellimarco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
molto dipende dalla tua voglia di sperimentare suoni nuovi. Se fossi soddisfatto di come suona il tuo impianto e non avessi tanta voglia di spendere 4 volte il costo di un set di valvole “normali” ti consiglierei di evitare percorsi tortuosi e strade poco battute. Prendi le valvole originali e vivi sereno. Se, invece, ci fosse il tarlo dell'upgrade o la semplice curiosità a rodere abbastanza insistentemente potresti provare con delle NOS, conscio del fatto che il suono quasi certamente cambierà in maniera abbastanza sensibile. Il pericolo degli esperimenti con valvole diverse è sempre quello di perdere di vista l'obbiettivo e i riferimenti acquisiti. Potresti non capire più quale sia il vero suono del tuo amplificatore.
In ogni caso, concentrati con poche sostituzioni alla volta: se effettivmente molto usate, quelle di potenze dovrebbero essere le prime a dover essere sostituite. Tieni conto che quelle di segnale hanno durate notevoli, talvolta dell'ordine delle 10.000 ore di esercizio. Quelle di potenza, essendo più stressate, durano molto meno. Anche quando dovessi decidere di sostituire quelle di segnale, fai un passo alla volta, non sostituirle entrambe conteporaneamente. È importante che tu capisca esattamente “chi fa cosa”, per poter valutare bene l'entità di ogni singolo upgrade, ammesso che di passo in avanti significativo si tratti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Miglioramento impianto
Caro Direttore,
Il mio attuale impianto è così composto:

Purtroppo la stanza dove si trova l'impianto non è ottimizzata in quanto per problemi di allergia non ci sono tappeti, non ci sono tendaggi ma una libreria con il vetro. Questo fa sì che i bassi sono poco presenti. La stanza è piccola circa 4m x 5m.
Mi è stato consigliato di inserire un subwoofer ed inoltre un DAC. Cosa ne pensa un subwoofer può migliorare la situazione oppure ha senso pensare a diffusori diversi?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Sergio - E-mail: serserafin (at) tiscali.it

LC
Caro Sergio,
se la stanza è, come sembra, praticamente vuota e priva di elementi assorbenti, non c'è molto che tu possa fare. L'impianto in tuo possesso avrebbe, sulla carta, tutte le caratteristiche per generare un suono pieno e generoso anche lato basse frequenze. Un subwoofer non farebbe altro che squilibrare la situazione, perché i bassi che questo dispositivo aggiunge sono quelli sotto gli 80/100Hz, mentre quasi sicuramente tu lamenti la presenza della gamma bassa oltre questa frequenza. Un subwoofer, in altre parole, non fa aumentare i bassi, ma semplicemente aggiunge frequenze più profonde, senza alterare il livello di quelle già presenti al di sopra della sua frequenza di intervento.
Un DAC esterno per il tuo sistema digitale potrebbe miglirare la qualità generale del suono, ma dubito che da solo possa far ricomparire i bassi laddove non esistono per ragioni ambientali. L'unica soluzione praticabile, a mio parere, sarebbe quella di un'equalizzazione adattiva in campo digitale dell'impianto in funzione della stanza, ottenibile, ad esempio, dal sistema
DSPeaker Antinode che abbiamo positivamente recensito qualche tempo fa qui su TNT-Audio. Non fa miracoli, ma i problemi più grossi in gamma bassa li risolve e, grazie alla funzione tilt, consente di portare il livello dell'intera gamma bassa, una volta linearizzata, a quello di proprio gradimento. Di sicuro si tratta di una soluzione migliore, più incisiva e persino più economica di quelle che hai segnalato tu.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori attivi
Buongiorno Lucio,
sono un ragazzo di 28 anni e da qualche mese sono entrato nel bellissimo mondo dei giradischi e dei vinili; sono venuto a conoscenza di te e del tuo lavoro tramite un altro appassionato del settore, e vorrei chiederti un consiglio.
Posseggo il giradischi (entry level) SONY PS-LX 300USB, e per adesso ce l'ho collegato ad una cassetta Bluetooth (tramite Jack 3.5) in attesa di fare un upgrade per le casse. Il giradischi ce l'ho in camera (4m x 5m più o meno) e, con un budget di 130-140 euro, vorrei acquistare delle casse abbastanza potenti tali da sentirsi per la casa (55m^2) ma che al contempo siano fedeli alla qualità prodotta dal vinile.
Ascolto perlopiù rock progressivo, hard rock e metal. Per ora girando ho trovato interessanti le Mackie CR4; però non so se sia possibile soddisfare le esigenze con un budget così basso, lo metto in conto.
Grazie e complimenti per la vostra passione.
Cordialità,
Nunzio - E-mail: nunziomele (at) aol.com

LC
Caro Nunzio,
visto il budget così basso una coppia di diffusori attivi diventa praticamente la scelta obbligata. Le Mackie CR4 che hai individuato non sono male ma io ti consiglierei di cercare delle M-Audio BX5 usate. Sono diffusori attivi molto popolari in ambito pro, quindi abbastanza facili da trovare usati. Nuovi si trovano intorno ai 200€, quindi di seconda mano dovresti trovarli per il budget che ti sei prefissato, senza problemi, ne ho visto diverse coppie attualmente in vendita su Ebay. Fai solo attenzione a verificare che si tratti di una coppia, perché talvolta trovi in vendita il diffusore singolo. Abbiamo recensito molto positivamente il modello superiore, i
BX8 D2, ma i BX5 sono un vero “classico”, di ottima reputazione e facilissima reperibilità e rivendibilità.
Relativamente alla tua richiesta di sonorizzazione di 55 mq bisogna pur sempre intendersi sui termini: non potrai sentire ugualmente forte in tutti gli ambienti e di sicuro anche il concetto di sentire forte o sonorizzare andrebbe contestualizzato. Io non posso capire cosa intenda tu con questo termine. Certamente non potrai ascoltare con picchi di 100 dB in ogni angolo della casa. Ascoltare abbastanza bene (70/80 dB) in tutta la casa sì, questo è certamente possibile.
Per quanto riguarda la “soddisfazione” delle tue esigenze, occorre non dimenticare che a dar voce ai diffusori che sceglierai c'è un giradischi molto entry-level, che non ti avrei mai consigliato di acquistare, visto che con poco di più avresti potuto prendere ben altro (ProJect Essential o Elemental...). Dubito pertanto che siano i diffusori a non far esprimere a dovere la qualità del vinile, ma proprio il giradischi. Con un peso di lettura di 3,5 grammi (±1g!), tra l'altro, non mi sentirei tranquillissimo nel far leggere i miei amati (e delicati!) LP da questo giradischi. La testina, infine, non mi pare sia sostituibile.
Certo, mi dirai, bisogna pur accontentarsi, ed è vero, ma 10 LP nuovi, buoni, costano più di questo giradischi. Che significa? Che basta poco per doverli buttare, secondo me. Perdona la franchezza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Streamer e DAC
Gentilissimo Direttore,
le scrivo per chiederle un consiglio su un acquisto che sto meditando da tempo. Vorrei "sistemare" al meglio la sezione digitale del mio impianto hifi, che consiste in un amplificatore integrato valvolare Jadis Orchestra, casse ProAc Response D15 e un onesto ma ormai vecchiotto lettore CD NAD C515BEE.
La mia idea è utilizzare la meccanica del lettore CD con un DAC esterno di qualità e dotarmi di uno streamer per poter ascoltare anche musica liquida da diverse sorgenti e supporti (Spotify, Tidal, HD).
Mi sono guardato un po' in giro e la soluzione che mi sembra più pratica sarebbe quella di un buon lettore di rete, di cui sfruttare il convertitore digitale-analogico interno anche per il lettore CD. Ho preso in considerazione il Pioneer N50A, che mi sembra avere un buon rapporto qualità/prezzo, ma anche apparecchi più costosi, come il Cambridge Audio CXN e il fratello maggiore 851N o il Cocktail Audio X40. Il mio budget di spesa è sui 1000 € ma sarei anche disposto a spendere qualcosa in più, se fossi ragionevolmente convinto che ne valga la pena...
Un'alternativa sarebbe quella di comprare un DAC (ad esempio Audiolab M-DAC+) e, separatamente, uno streamer "puro", come L'Auralic AriesMini (che comunque ha il suo DAC interno, forse non tanto diverso da quello del Pioneer, di cui condivide anche il prezzo), ma mi sa che i prezzi salgono un po'...
In attesa di una sua gradita opinione, la saluto cordialmente,
Giuseppe - E-mail: pino (at) pinocreanza.it

LC
Caro Giuseppe,
io semplificherei il più possibile il sistema digitale ricorrendo a un all-in-one come il Cocktail Audio, non necessariamente il modello top, tra l'altro. Miglioreresti l'ascolto dei CD e potresti usarlo per tante altre applicazioni che ora puoi solo immaginare. Il tutto, tra l'altro, senza dover ricorrere a più apparecchi, a complicati collegamenti e interfacce. Già il modello
X30, che abbiamo positivamente recensito, si situa nella fascia di prezzo che hai individuato e fa esattamente tutto ciò che serve, rendendo superfluo persino il tuo lettore CD NAD, che potresti pertanto provare a vendere nel mercato dell'usato.
Qualora, in futuro, dovessi aver voglia di ulteriori upgrade potresti comunque valutare l'inserimento di un DAC esterno di qualità elevata. Sono sicuro, però, che l'X30 ti basterà per lungo tempo. Con un po' di pazienza potresti anche provare a cercare, nel mercato dell'usato, il modello superiore, l'X40. Questo modello top di gamma, nuovo, costa circa 1500€. Nel mercato dell'usato, ma non è facile trovarlo, dovrebbe essere disponibile per una cifra ben inferiore ai 1000€.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Ritorno all'analogico
Buongiorno direttore,
a distanza di mesi dalla mia prima lettera (
Vol. 787) e dalla sua graditissima ed esauriente risposta, mi rifaccio vivo per chiedere un'altra consulenza inerente all'upgrade suggerito allora, e nel frattempo portato a compimento con notevole soddisfazione.
In breve ora ho posizionato nella stanza, con perizia estetica e funzionale (almeno così credo) l'amplificatore Rotel RA10 sul mobile del soggiorno, e usato sopra di esso un ministand ricavato da dei pezzi della serie BESTA di Ikea; ho creato un tavolino con il rialzo giusto per l'ampli, sopra di esso ho posizionato poi l'anta in nero laccato lucido come base per il giradischi (ho acquistato usato un bellissimo Project RPM 5 con testina 2M Red). Tra la base del ministand e l'anta appoggiata sopra ho inserito 4 dischi da 1 cm di spessore in sorbothane sui 4 angoli che fanno da divisore tra i due ripiani e smorzamento delle vibrazioni.
L'upgrade è poi proseguito con il collegamento alle Monitor Audio Gold 7 Mark2 di cavi di potenza Ricable Hi-Hend N2 e relativi ponticelli in sostituzione delle placchette originali degli speakers (anche i cavi trovati nell'usato). Il posizionamento dei diffusori come suggerito, ha trovato un netto miglioramento spostando i diffusori dal muro, per farlo ho posizionato così i diffusori su degli stand in metallo dotati di sottopunte, da qui la necessità per mio gusto personale ed estetico di sostituire il semplice cavo ai diffusori con qualcosa di più bello da vedersi e con l'auspicio (confermato) di trarne vantaggio anche a livello di ascolto.
In ultimo alla fine sono arrivati in ordine cronologico un pre phono Shiit Mani (qualità/prezzo impagabile per me) e sempre grazie a voi un Mamboberry Hi-Fi DAC di Collybia con montato il player Volumio2. Il prossimo upgrde, sarà la puntina nuova quando avrò esaurito l'attuale 2M Red, e ho pensato alla 2M Blue visto che potrebbe andare bene anche sull'attuale testina, risparmiando non poco.
Una sera è venuto a trovarmi l'amico che ha fatto scatenare in me il "ritorno all'analogico" e quindi abbiamo anche provato il mio impianto facendo anche delle prove con il suo pre phono Cambridge Audio CP2, devo dire che sono soddisfatissimo dello Shiit Mani, che nella mia configurazione ne è uscito decisamente vincente anche a suo dire.
L'unico appunto che il mio amico ha fatto è stato sui diffusori, per lui sarebbero da cambiare con qualcosa di più consono al Rotel. Devo dire che il suono arioso e dettagliato sui medio/alti delle Monitor Audio mi piace molto, con pure i bassi controllati che adesso sono riuscito ad ottenere. Ma mi ha messo la pulce nell'orecchio con una frase che poi ripensandoci e nei successivi ascolti un po' mi ha fatto pensare: mi disse infatti che secondo lui il suono del batterista non risaltava troppo e che sembrava di "plastica", il disco per l'ascolto era uno dei suoi portato per l'occasione, era di Joe Jackson.
Chiedo quindi il suo parere su questa affermazione anche se capisco benissimo quanto questo possa rientrare nella psicoacustica, nella suggestione e/o nei gusti personali. Di mio ho appurato comunque in questi mesi di ascolto, tra vari generi (Jazz, Rock, Metal per fare un esempio) che sul discorso batteria molto dipende dallo stile e dall'incisione del disco. Ci sono dischi in cui il suono della batteria è bello sostanzioso, in altri molto meno, asettico in secondo piano, e come dice il mio amico sembra di plastica.
Devo sostituire secondo lei i diffusori, magari restando sempre in casa Monitor Audio, o con altri magari da pavimento? Il solito problema che si pone è che quasi impossibile, anzi toglierei pure il quasi, poter provare le casse e decidere se il loro suono possa soddisfare i nostri gusti.
Colgo l'occasione per salutarla e ringraziarla ancora.
P.S. il giradischi Akai e lo Scott sono sempre in mio possesso e fanno comunque bella mostra sempre nella stessa stanza ma sul lato opposto. E alla bisogna anche pronti a suonare collegati alle Polk Audio.
Michele - E-mail: mik007 (at) alice.it

LC
Caro Michele,
sono felice di sapere che i miei consigli abbiano portato a dei passi avanti sostanziali. È chiaro che al meglio non c'è mai fine, ma bisogna imporsi dei traguardi raggiungibili e prendere coscienza di alcuni dati inconfutabili: il suono della batteria cambia non solo da incisione a incisione ma persino da brano a brano, pur all'interno dello stesso disco! Impossibile trovare una soluzione grazie alla quale la batteria suoni sempre uguale, sempre potente e realistica. Ci sono dischi dove la batteria è molto indietro e non c'è verso di sentirla “presente” come si vorrebbe. In altri è fin troppo presente, in alcuni è “finta” e in altri ancora è realistica.
Il tuo amico ha basato il suo giudizio sull'ascolto di un disco solo, francamente mi pare un po' affrettato. Comunque sia, è chiaro che migliorare si può o con dei bookshelf più generosi (es. Elac) oppure con delle torri da pavimento. Bisognerebbe fissare un budget e provare a sentire qualcosa in giro, o per negozi o nelle mostre o tramite altri amici audiofili. Il tuo amico supercritico, ad esempio, cosa usa? Ti potrebbe far provare i suoi diffusori nel tuo impianto? In questo modo si capirebbe anche se la colpa della “batteria di plastica” sia tutta da addossare ai tuoi diffusori oppure no! Sarebbe comunque un primo passo per capire in quale direzione muoversi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione diffusori
Gentilissimo Lucio,
dopo essere rimasto per lungo tempo fermo al mio impianto (ho sempre investito più nei supporti che nell'impianto):

Ho avuto l'opportunità di acquisire da un conoscente un amplificatore Musical Fidelity A300. Mi chiedo se valga la pena di cambiare i diffusori, per i quali potrei stanziare una cifra massima intorno ai 3.000 euro, anche attingendo al mercato dell'usato. Il mio dubbio riguarda non solo la qualità dei componenti, ma anche i vincoli ambientali: l'impianto è collocato nell'angolo, sul lato lungo, di una sala rettangolare abbastanza ampia (7 metri x 4).
Non mi è possibile distanziare i diffusori di più di 40 cm. dalla parete di fondo, ed il diffusore di destra è addossato alla parete corta.
Su quali modelli potrei orientarmi? (preferirei un modello da pavimento, per non avere il problema del supporto).
Un sentito grazie.
Franco - E-mail: leone_franco (at) fastwebnet.it

LC
Caro Franco,
stante questo forte vncolo ambientale ti sconsiglio vivamente di investire 3000€ per i nuovi diffusori. Basterebbe molto, molto meno per fare un passo avanti rispetto alla situazione attuale, tra l'altro. Proverei con dei dffusori che non disdegnano troppo la parete posteriore vicina, ad esempio Linn, Rega o Naim. Cercando nel mercato dell'usato qualche buon affare si dovrebbe riuscire a fare. Anche nel nuovo, con Rega, ci sono ottime possibilità. Modelli da pavimento che potrebbero fare a tuo caso sarebbero gli RX3, da circa 1700€, o gli RX5 da 2300€ ma siamo già oltre il limite superiore che secondo me è sensato spendere per una situazione compromessa come questa.
Vedrei bene anche delle vecchie, ma buone, Linn Kaber o Keilidh, che ormai sono reperibili per cifre veramente molto basse. Eventualmente - visto che la parete laterale vicina non piace ad alcun diffusore che non sia il Klipschorn :-) - valuta la possibilità di sistemare i diffusori su dei supporti o piedini che consentano il facile spostamento temporaneo. Quando ascolti posizioni il diffusore in una condizione migliore e lo riponi in posizione di “riposo” quando hai terminato gli ascolti. Può sembrarti macchinoso, ma tanti audiofili lo fanno e sono soddisfatti.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Troppi bassi
Egregio Direttore,
sono appassionato di jazz, classica da camera, cantautori italiani e stranieri dagli anni 80 in poi. Dopo anni di ascolto con impiantini assemblati con usati a poco prezzo, ho messo insieme una catena che, pur essendo "budget" come si dice, a me sembra ottima e veramente hi fi.
I pezzi sono:

Le Elac hanno sostituito le Dali Zensor 1, delle quali peraltro ho un ottimo ricordo. Ascolto in uno studiolo di circa 10 mq, un po' assorbente (librerie, moquette, tavolo, tende). Il problema per il quale scrivo sono proprio le Elac. Inizialmente la loro tonalità e completezza in tutta la gamma mi hanno veramente soddisfatto. Da un po' di tempo mettendo cd che prima sentivo comunque con piacere, noto un certo fastidio per questo basso così dominante e spesso non molto controllato (rotolante, si dice?). Anche gli alti a volte non sono chiarissimi e limpidi.
Ho provato tutte le posizioni canoniche, i diffusori sono su stand da 60 cm, ecc. Ma niente da fare. Mi sa che per evitare l'ansia da ascolto, le cambierò con qualcosa di più equilibrato e contenuto. Oppure pensa sia qualcosa nei pezzi a monte?
A proposito ho notato che, forse per una vostra politica, non pubblicate mai prove di apparecchi che vanno per la maggiore. Ad esempio appunto il Denon 520, Marantz 6005/6, Nad 316, ecc.
Grazie e saluti cordiali,
Tommaso - E-mail: tommasomaga5 (at) gmail.com

LC
Caro Tommaso,
inizio dal fondo della tua missiva: pubblichiamo prove di apparecchi che abbiamo avuto a disposizione per un tempo sufficientemente lungo, purtroppo alcun marchi consumer non si preoccupano di fornire i loro prodotti in prova a riviste online indipendenti come la nostra. Tuttavia, pubblichiamo e abbiamo pubblicato tante prove di apparecchi entry-level, il fatto è che c'è così tanto materiale in circolazione che è difficile, anzi impossibile, provare tutto.
Per quanto riguarda il problema che lamenti con le tue Elac io credo che il tutto sia riconducibile a una interfaccia sbagliata tra diffusori e ambiente. La stanza è molto piccola e gli Elac sono molto generosi, se l'acustica della saletta non è ottimale il rischio di avere un basso fuori controllo è altissimo. Mi sarebbe piaciuto vedere una foto dell'ambiente e del posizionamento dei diffusori all'interno di esso. Quasi certamente il modello Debut più piccolo, che è poi quello meglio riuscito, era più adatto a un ambiente così raccolto. Il resto dell'impianto, a mio parere, non ha alcuna responsabilità. Tieni conto che, talvolta, quel basso così fastidioso è presente nelle incisioni e non ci si può far niente.
Hai provato a chiudere, parzialmente o totalmente, lo sbocco del reflex? Secondo me qualcosa, in meglio, dovresti sentirla. Per quanto riguarda invece la gamma medio-alta, che secondo me è straordinaria per dei diffusori così economici, tieni conto che, di nuovo, ci sono differenze enormi da disco a disco. Un buon diffusore non può far altro che mettere in evidenza queste differenze.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Lucio,
vorrei ringraziarti per la puntuale risposta pubblicata nel numero 804 (oggetto
Amplificatore integrato con 500€ + giradischi). Innanzitutto devo ammettere che la mia decisione di “rottamare” il glorioso Aura è stata un po' frettolosa (...traducasi voglia di cambiare?...).
Ho provveduto con una spesa accettabile ad un check up con tanto di sostituzione finali, ed ora finalmente “il vecchietto” è tornato in piena forma. Non ti nascondo che mi incuriosisce molto il Vela Amp, mi piacerebbe provarlo, magari ci farò un pensierino (mi attrae l'ottimo phono che accennavi tu), ma sono contento di aver ritrovato il mio fidato ampli inglese.
Tra l'altro ho messo alla prova anche il suo ingresso analogico. Come da tuo consiglio ho acquistato un Project Debut Carbon Esprit con una Ortofon 2M Red premontata, e devo ammettere che i miei vecchi vinili (non giravano da quasi 30 anni ......ma li ho conservati con cura certosina) sono tornati a suonare discretamente bene. A questo punto penso di abbandonare l'idea di una sostituzione dell'integrato (magari lo farò in futuro), poiché adesso ho ritrovato il mio equilibrio di ascolto, e forse è meglio acquistare qualche buon vinile/cd e rimettersi ad ascoltare un po' di buona musica.
Ancora grazie per la disponibilità.
Un saluto,
Donato - E-mail: donatomo (at) libero.it

LC
Caro Donato,
mi fa piacere sapere che tu abbia seguito il mio consiglio di non rottamare l'ottimo amplificatore integrato Aura, non meritava infatti una fine così ingloriosa. Spesso noi audiofili troviamo mille giustificazioni per poterci regalare un nuovo acquisto. Questo, da una parte è un bene, perché significa che la passione brucia ancora molto forte, dall'altro è un male, perché ci fa credere o sperare che con cifre modeste si riesca a fare chissà quale salto qualitativo in avanti...e la delusione cocente è sempre dietro l'angolo.
Ottimo anche l'acquisto del nuovo giradischi, che potrà darti ancora maggiori soddisfazioni se affiancato da un pre fono di buona qualità.
Nel frattempo, però, riascoltati i tuoi vinili, magari sottoponili a un buon ciclo di pulizia e goditi al meglio la tua musia preferita.

Suggerimento musicale della settimana

Questa settimana un po' di acid jazz, si tratta dei Brooklyn Funk Essentials con questa coinvolgente “Take The L Train (To Brooklyn)”, brano che apre l'album Cool and Steady and Easy del 1994.
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