Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 17/3/2018 - 24/3/2018

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  1. Nuovo ampli integrato
  2. Upgrade involontario
  3. Info per diffusori da supporto
  4. Piccolo impianto
  5. Impianto per ufficio
  6. Aggiornare un impianto semi-vintage
  7. Consiglio per amplificare casse Tannoy
  8. Nuovo amplificatore con DAC incorporato o DAC separato?
  9. Nuovi diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo ampli integrato
Buonasera Direttore, La disturbo di nuovo dopo alcuni mesi per chiederle un consiglio, vorrei acquistare un amplificatore NAD da abbinare alle Indiana Line Diva 660, Lei li consiglia sempre per la qualità audio e il suono caldo, sono indeciso tra il modello c356 bee e quello più grande il c375 bee, da associare ad un lettore cd Luxman di oltre 20 anni ma ancora ben funzionante e un piatto Project Debut con testina Ortofon 2 m red, in una stanza di 3.5 x 3.6 m con tende, librerie e tappeto.
Ascolto soprattutto musica rock e blues, so che entrambi sono sprovvisiti dell'entrata fono, mi consiglierebbe anche un pre fono da associarvi?
Grazie e cordiali saluti,
Francesco - E-mail: jmssjc (at) tin.it

LC
Caro Francesco,
perché invece non scegliere un amplificatore che sia già dotato di un buon ingresso phono e che, magari, condivida con NAD l'impostazione sonora? Io ci vedrei benissimo, ad esempio, il
Vela amp, un delizioso integrato italiano di stirpe Audio Analogue, che credo starebbe magnificamente con le tue Indiana Line. Costa 500€ e ha già l'ingresso phono incorporato. Più o meno allo stesso prezzo trovi il ProJect Maia, che ha persino un DAC per un'eventuale espansione “liquida” del tuo impianto. E, naturalmente, phono MM incluso. Volendo, potresti anche salire di livello e pensare a un integrato come il Rega Brio o l'Unison Research Unico Primo con scheda RIAA aggiuntiva, oppure anche il nuovo NAD C 368, che dispone di ingresso phono o, ancora, uno qualunque degli Arcam serie FMJ. Molti di questi amplificatori che ho citato li trovi recensiti qui su TNT-Audio. Non andrei oltre questi livelli e anzi già alcuni di questi amplificatori sono un po' al limite come classe di prezzo, rispetto ai diffusori. Tendenzialmente io forse preferirei stare sotto i 1000€.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade involontario
Caro Lucio, ci siamo sentiti altre volte in passato. Nonostante età e primi acciacchi cerco di tener duro sulla hi fi e volevo condividere una mia esperienza. Ho un impianto composto da

In seguito a recente trasloco il tutto suona in un normale soggiorno condiviso con compagna che guarda le telenovele e ragazzi che giocano alla play station: ho dovuto per forza sacrificare un pochino il posizionamento dei diffusori badando di più all'equilbio timbrico (fondamentale per ascolti non affaticanti) tralasciando la ricostruzione del palcoscenico e ho ottenuto un discreto risultato.
Recentemente il lettore NAD ha cominciato ad avere problemi di meccanica e l'ho sostituito, a caasa di ristrettezze economiche, con un Pioneer pd10ae (attratto anche dal blasone del marchio per lo meno negli anni 70). Arrivato a casa e collegato una grande sorpresa: l'economico Pioneer suona meglio del vecchio lettore. Bassi ben controllati, collocazione strumenti abbastanza stabile e comparsa di un minimo di palcoscenico almeno in orizzontale.
Questo involontario upgrade probabilmente è dovuto al fatto che il vecchio NAD (sulla carta superiore) aveva problemi e quindi lontano dalla miglior perfomance, ma osservando attentamente il Pioneer ho notato una costruzione "essenziale": niente uscita cuffia, niente controllo volume, niente uscita digitale ma solo uscita rca analogica per un uso tradizionale, telecomando e uso semplice e intuitivo.
A questo punto mi sono chiesto perchè le case costruttrici (per lo meno nelle fasce entry level) non applicano più sovente la politica "compra solo quello che serve" ma spesso disperdono risorse in "effetti speciali" di dubbia utilità ma che fanno lievitare il prezzo?
Un caro saluto e grazie per il tempo che hai voluto dedicarmi.
Bruno - E-mail: bruno.siri59 (at) alice.it

LC
Caro Bruno,
non è poi così strano che un lettore CD moderno possa suonare meglio di un vecchio entry-level, seppur di marchio più “audiophile”. Il fatto che il Pioneer sia più scarno non aiuta necessariamente, è più probabile che il DAC sia di qualità superiore (gli anni passano) e che anche lo stadio d'uscita non sia in fondo così malvagio. Ho visto che monta un chip di conversione ad alta risoluzione (24/192) e un clock a bassissimo jitter (< 10 ppm), caratteristiche che anni fa erano a disposizione solo di lettori di ben altro livello. Se alla Pioneer non hanno fatto disastri con lo stadio analogico d'uscita non è in fondo così strano che questo lettore suoni meglio del vecchio NAD.
Si tratterebbe comunque di una piacevole sorpresa, che andrebbe confermata da un confronto più consono, ad esempio coi diffusori posizionati come si deve. Non è inconsueto che ciò che sembri suonare meglio in una installazione non ideale si riveli poi peggiore in un impianto ben ottimizzato, per via di una semplice questione di difetti che si compensano.
Il vecchio lettore NAD C521, comunque, meriterebbe di essere revisionato, magari ha solo la lente laser sporca o l'equipaggio di lettura da ritarare. Nel caso riprendesse a funzionare con questi piccoli interventi si potrebbe comunque rivendere, ha pur sempre un minimo di mercato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Info per diffusori da supporto
Buongiorno Lucio,
molto piacere di conoscerla, mi chiamo Luca e sono un amante della musica diffusa con qualità. La disturbo per un consiglio in merito all'acquisto di una coppia di diffusori da "stand". La scelta è tra le ELAC "Bs-403" e le B&W "Pm1". Ho letto una sua recensione riguardo ad un altro modello del marchio ELAC e concordo con lei che è una casa che mi attrae molto per più motivazioni, in primis il rapporto qualità-prezzo.
Ahimé conosco meno la B&W che cmq in qualche modello mi è piaciuto l'ascolto. Del modello PM1 ho sentito parlare tutti in modo eccellente e per questo mi interessava il parere di un esperto come lei.
Questi sono i miei attuali componenti:

La ringrazio in anticipo e complimenti per quello che scrive.
Luca - E-mail: l.introini75 (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
si tratta di due impostazioni sonore abbastanza diverse, l'ideale sarebbe che tu potessi valutarle entrambe, possibilmente con il tuo impianto. Sulla carta, tenuto conto che affermi di aver molto gradito l'ascolto di altri modelli B&W (che più o meno condividono la stessa impostazione timbrica) e visto che l'ampificatore sarebbe un ElectroCompaniet ECI5 secondo me faresti meglio ad orientare la tua scelta proprio sulle PM1. Credo che l'abbinamento con il tuo amplificatore sia più sinergico rispetto a quello che otteresti con le Elac. Poi, ovviamente, tutti questi discorsi andrebbero rivisti alla luce dell'acustica e della tipologia della stanza d'ascolto, dove i valori potrebbero essere rovesciati. Se, ad esempio, la stanza fosse vuota o comunque molto riflettente le Elac potrebbero rientrare in gioco come validissime se non migliori alternative. Non parli neppure dei tuoi gusti personali, né per quanto riguarda l'audio - alcuni preferiscono una certa timbrica, altri quella opposta - né per i generi musicali preferiti.
In mancanza di altre indicazioni, perciò, direi B&W PM1, da rivalutare se le condizioni al contorno fossero diverse.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piccolo impianto
Inizio con il porgerLe i più sentiti rispetti per le interessantissime recensioni che ha pubblicato, in ispecie quelle sul Trends Audio 10.1 Ora ho acquisito un Trends Audio 10.2, l'attuale versione per circa 140€, completerò l'impianto con il pre valvolare sempre Trends Audio, forse prenderò anche il loro alimentatore lineare, ma questo in seguito.
Come fonte audio userò il mio amatissimo Raspberry pi 3 con Volumio e DAC. Mi rimane solo il questo degli altoparlanti. Avrei intenzione di orientarmi sulle Indiana Line Tesi 260 per fattori di budget, spazio ed estetici. Sono un amante della musica in assoluto, spazio dalla Tecno, alla classica, amo particolarmente i violini ed i flauti specie quelli etnici. Vorrei sapere se l'accoppiata Trends Audio 10.2 e due Tesi 260 Indiana Line può regalarmi in qualche modo delle soddisfazioni, non punto alla massima qualità del suono, ma all'appagamento del mio spirito che solo la musica buona può facilmente donarmi.
Un cordiale saluto.
Gregorio - E-mail: ilconteaude (at) hotmail.it

LC
Caro Gregorio,
non vedo controindicazioni particolari all'acquisto delle Indiana Line Tesi 260, diffusori generosi e corretti, pure dotati di una sensibilità abbastanza elevata, necessaria per i pochi watt del Trends Audio. Se il budget è ristretto e l'intenzione fosse quella di acquistare solo diffusori nuovi non è che puoi optare per chissà quante altre alternative. Le Elac Debut B5 sono troppo poco sensibili per il Trends, ad esempio, pur ritenendole globalmente migliori delle Indiana Line Tesi. Potresti provare ad ascoltare qualche modello Klipsch della serie RB, hanno qualche dB in più di sensibilità rispetto alle Indiana Line, cosa che non guasterebbe con il Trends. Dici di ascoltare tecno, le Klipsch ci andrebbero semplicemente a nozze. Un po' meno con la classica, magari. Diciamo che faresti bene a provare ad ascoltarle, comunque. Delle RB51 le trovi allo stesso prezzo delle indiana Line Tesi 260, ad esempio.
Per quanto riguarda gli acquisti delle elettroniche, in tutta sincerità mi terrei l'integrato Trends TA 10, senza aggingere altro, né pre né alimentatore. Semmai, risparmierei quei soldi per acquistare dei diffusori di qualità e classe più elevata. 200/300€ di differenza su diffusori entry-level, come quelli che stai valutando tu, si sentono moltissimo all'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto per ufficio
Buongiorno direttore, complimenti perchè trasmette passione e fa venire l'acquolina in bocca anche a noi profani dell'HIFI.
Ho un impianto acquistato usato alcuni anni fa (solo il giradischi era nuovo), con giradischi Project Debut Carbon su cui successivamente ho montato una testina Rega white Elys40, ampli Technics SU-V 570 PXS e casse AR Spirit 152 (cui sono stati sostituiti i 2 tweeter in quanto bloccati e suonavano veramente poco).
Lo uso in ufficio mentre lavoro e per rilassarmi nelle pause di lavoro. Ufficio su strada, unico locale di 22 mq (con una vetrina su strada di 6 mq). Nonostante la vetrata non copribile con tende l'ambiente non è troppo riverberante, con un T60 misurato di 0,65 secondi.
Talvolta ascolto in cuffia, per non creare disturbo al vicinato (Beyerdynamic DT990 pro 250 ohm). Ho appena comprato un prephono "Rega Phono Mini" (con l'uscita usb digitalizzo i vinili in flac), e usandolo collegato all'ingresso direct amp mi sembra che l'impianto sia rinato.
Vorrei qualcosa di più performante aggiungendo un DAC per sentire musica Flac (in particolare i concerti di Springsteen che acquisto spesso sul sito del Boss). Mi piace un suono caldo, non stancante ma coinvolgente e preciso. Ascolto Springsteen, dylan, Pink Floyd, e musica strumentale (Oldfield per esempio).
Per le casse volevo sapere la sua opinione su un dubbio che ho. Meglio spendere 500 per casse da scaffale considerando poi 200 per supporti o direttamente 6/700 euro per casse da pavimento? Io avevo valutato Elac B6 a 370 € (ho letto la sua opinione sulle B5 e ritengo, magari sbagliando, che le B6 possano suonare un filo meglio ancora avendo un maggior volume), B&W 685 s2 o 686, Wharfedale Diamond 11.2 a 4/500 € per le casse a scaffale, Elac F5 a 600€, Klipsch R-24F, Wharfedale Diamond 230 e Indiana Line Tesi 561 sui 500€ e Q-acoustic 3050, 750 €, per casse da pavimento. Mi interessano molto le Q-acoustic, anche se 92 dB di sensibilità mi sembrano esagerati nel mio ambiente. Per un ambiente piccolo come il mio le casse da pavimento sono troppo????
Per l'ampli ero indeciso tra un Cambridge CXA60, Rega Brio e Rotel A12. Cosa mi consiglia? Rotel e Cambridge hanno già il dac. Quindi Cambridge sarebbe una soluzione valida con il prephono Rega che già possiedo. Un azzardo: puntare su un T-amp ed investire il resto in casse e dac? So che Rega/cambridge e T amp sono mondi differenti, ma visto il volume ridotto dell'ufficio magari potrebbe essere conveniente e ideale, e migliore rispetto ad ora.
Il budget è complessivo 1500/2000 euro in un paio di anni (effettuerei l'upgrade a pezzi).
Scusi se mi sono dilungato. E grazie per i consigli che mi vorrà fornire.
Luca - E-mail: barberiniluca (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
di sicuro l'amplificatore è da sostituire, essendo assolutamente inadeguato al resto dell'impianto. Prenderei il Rotel, tra quelli citati. Sarà un bel salto di qualità, molto sensibile. Per i diffusori meglio andare su una torre da pavimento, esempio Elac serie Debut F, come hai osservato anche tu.
Sulla questione sensibilità consentimi una tirata d'orecchi! Evidentemente non leggi le nostre
FAQ. La sensibilità, quel dato in dB/w/m, indica soltanto la capacità di un diffusore di suonare forte con pochi watt. Che c'entra l'ambiente piccolo? Se non volessi buttare giù i muri, basterebbe non alzare troppo il volume. Non è che se hai un'auto da 500cv devi andare a 300 in città. Esiste l'acceleratore, che regola la velocità. E così esiste il potenziometro del volume che regola la pressione sonora. Il tuo ambiente da 22 mq non è piccolo, ci puoi mettere dentro diffusori anche molto più grandi di quelli che hai elencato. Non pensare che la mia sala prove sia molto più grande, per esempio, eppure “regge” - anche perché molto ben trattata acusticamente - diffusori molto, molto grandi. Quindi: diffusori da pavimento e manopola del volume sotto controllo, non serve altro.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Aggiornare un impianto semi-vintage
Caro Lucio,
torno a consultarti dopo un po' di tempo (mia ultima consultazione:
Vol. 639) ponendoti una domanda. Rispetto alla configurazione che ti allego, ho anche un Dayton Audio DTA 100a e la coppia di Pure Acoustics PRO 838 che mi consigliasti tu (Vol. 643) ma, dopo aver esplorato tutte le possibili permutazioni (:-) ) ho finito per preferire, e di molto, la coppia Sansui/Goodmans per timbro, dettaglio, dinamica e scena pur perdendo qualcosa sotto il profilo della muscolarità, rispetto alla coppia Dayton/Pure Acoustics. Oltre all'impossibilità di usare il Thorens col Dayton. Uso Dayton/Pure Acoustics per le feste in giardino e per le emergenze tipo quella attuale (componenti rotti).
Ora il problema è che il Sansui, appena tornato da un'onerosa assistenza, si è di nuovo guastato (i finali sono due, ahimé!) ed io sto perdendo la pazienza. Ci sarebbe anche una certa "piccolezza" della scena da quando ho cambiato casa (l'ambiente ora è leggermente più grande, un po' più riflettente e più articolato. Temo però che questo non lo risolverò elettronicamente. Posso mettere un tappeto. Non molto di più, purtroppo).
Forse dovrei abbandonare la testarda liason con l'ampli e le casse (il giradischi no!) della mia infanzia... ma con cosa? E come, viste le mie finanze ristrette? Ci vorrebbe un buon ampli con almeno due ingressi (uno phono) e poi le casse costano un accidente... Usato, certo. Ma l'offerta è sterminata e le fregature parecchie. Insomma, qui ci vuole l'oracolo.
Ciao e grazie
Simone - E-mail: simone.revelli (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Simone,
se l'ampli continua a guastarsi forse sarebbe meglio abbandonarlo al suo destino, nelle mani di qualche collezionista vintage. Qualche centinaio di euro dovresti comunque riuscire a recuperarli. Ti serve un buon amplificatore con ingresso phono. Sarebbe stato utile poter stabilire una cifra di massima entro la quale muoversi. Comunque, un buon integrato moderno suona molto meglio del tuo vecchio Sansui. Sarà anche l'amplificatore della tua infanzia, ma il tempo è passato non solo per te, ma anche per lui. E quel suono “vintage” che ti sembra di sentire è dovuto ai condensatori scarichi e ad altra componentistica passiva ormai fuori specifiche, senza pensare a tutte le ossidazioni sicuramente presenti nel percorso del segnale.
Partendo da Rotel e passando per Arcam, Audio Analogue, Rega sono sicuro che un integrato che si fa beffe del tuo Sansui lo trovi senza spendere una fortuna. Sia nel nuovo che nell'usato.
Sui diffusori, per ora, non prenderei decisioni, il tuo attaccamento a quel suono è ancora troppo forte. Ogni cambiamento potrebbe essere un rischio. Ci si penserà in seguito, una volta risolto il problema con l'amplificatore. Nel frattempo, ti consiglio di ascoltare il più possibile impianti moderni presso negozi, mostre o altri appassionati. Secondo me il tuo orecchio ha bisogno di essere rieducato ai suoni realistici, non a quelli colorati dei componenti di tanti anni fa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per amplificare casse Tannoy
Buongiorno caro direttore,
parto con i complimenti di rito ma dai quali non ci si può esimere in quanto "stra-stra e ancora stra-meritati".
Io faccio parte, credo, di un nutrito gruppo di lettori che, seguendo la sua rivista un po' nell'ombra, hanno attinto a man bassa nel corso degli anni dai test/prove d'ascolto che fate e dai suggerimenti, consigli e dritte che fornite puntualmente, per avvicinarsi al meraviglioso mondo dell'Hi-Fi senza prendere fregature o rimanere delusi per ignoranza (si legga "seguire consigli di venditori tutt'altro che spassionati, chimere e/o mode passeggere che con l'ascolto della buona musica hanno poco a che fare").
Nel mio piccolo grazie a lei ed alla sua rivista ho potuto in primis adeguare il mio piccolo studio di 3,5 x 3 mt per un ascolto hi-fi e poi con una spesa "ridicola" attrezzarmi con materiale vecchiotto ma che mi ha dato grosse soddisfazioni:

Adesso vorrei fare un upgrade che sogno da parecchio tempo ed è a questo riguardo che le chiedo un consiglio; ho ascoltato delle Tannoy Revolution XT6f e mi sono piaciute parecchio (a proposito, andrebbero bene per il mio piccolo studio ??? - n.b. ancora non le ho prese- ). Terrei sicuramente il Thorens ed anche il Trends con il TC 754 (per quello che costano), assolutamente devo cambiare il cd player mentre non sono sicuro cosa fare con il NAD.
Le chiedo quindi: La ringrazio ancora per tutto l'impegno che dedica (e con dei gran bei risultati, aggiungo) alla causa del "buon ascolto" e ringrazio, se mi permette, anche le migliaia di lettori appassionati che con le loro lettere di richieste, chiarimenti dubbi, pensieri ed esperienze contribuiscono a questa comunità che sempre più cresce attorno alla sua creatura.
Buon Lavoro e ...torno nell'ombra ;-)
Elio - E-mail: eliogax (at) yahoo.com

LC
Caro Elio,
grazie per le belle parole! Io per ora terrei il NAD 3020i, cui eventualmente aggiornare i condensatori d'alimentazione. Si tratta di un eccellente amplificatore, in grado di pilotare carichi anche molto, molto difficili, con grazia, dolcezza e polso fermo. Per un suo upgrade ci potrai pensare in futuro, con 500€ a disposizione dubito riusciresti a fare un salto qualitativo sensibile e sensato.
I diffusori Tannoy Revolution saranno un enorme passo avanti rispetto agli attuali M15, che conosco bene. Onesti, ma non molto di più.
Per quanto riguarda il CD player vorrei capire quale sia il motivo per la sua sostituzione. Non funziona più bene? :-) Te lo chiedo perché non credo che con 250/300€ riesca a fare un salto qualitativo sensibile. Sarebbe meglio attendere un budget più consistente oppure rimpinguare questo coi soldi risparmiati con il nuovo amplificatore. In tal caso potresti pensare di prendere un lettore entry-level di NAD, Cambridge Audio, Rotel.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore con DAC incorporato o DAC separato?
Gentile Lucio,
la disturbo nuovamente dopo qualche anno, per usufruire ancora del suo prezioso aiuto. Il mio impianto, realizzato anche grazie alle letture sul sito e a un suo consiglio diretto via mail, è composto così:

Come vede, è un impianto molto semplice ma che finora ha svolto più che bene il suo compito. L'ambiente nel quale si trova è una sala rettangolare di circa 40 mq, con diffusori posizionati al lato del mobile tv, a distanza di circa 40 cm dalle pareti posteriori (per la precisione, la sx ha alle spalle una libreria a giorno). Di fronte alle casse c'è un tappeto. Le pareti sono tendenzialmente "nude". Allego due foto che mostrano la stanza, dal punto di ascolto e dal punto dove si trova l'impianto.
Ascolto prevalentemente jazz, blues, rock classico e di recente ho cominciato ad ascoltare musica classica. Ora sento l'esigenza di avere una maggiore connettività (per provare servizi come Spotify, Qobuz, etc.) e anche la possibilità di connettere all'ampli il nuovo decoder Sky che ha solo l'uscita digitale. Uso infatti l'impianto anche per il cinema, direi con buona soddisfazione. Ho quindi identificato due possibili soluzioni.
La prima, dotarmi di un DAC da frapporre tra le sorgenti e il mio ampli. La seconda, comprare un nuovo amplificatore, per cui avrei valutato queste tre alternative: Rotel A12 (circa € 750), Cambridge Audio CX60 (circa € 710-750), Marantz PM 6006 (circa € 450-500).
Sul DAC ho idee molto confuse, non ne ho mai avuto uno e non ho francamente chiaro in testa quanto possa essere, in rapporto al mio impianto, un bugdet ragionevole. Mi parrebbe che andare oltre i € 300 non avrebbe senso, per poco di più potrei cambiare ampli, tenendo conto della vendita del mio attuale Rotel. Noto tra l'altro che i modelli meno costosi non hanno molte funzioni di connettività wifi e simili. Sugli ampli, da quanto leggo sul CA pare un buonissimo componente, sul Rotel non ho trovato molto (ipotizzo che il suono non si discosti moltissimo da quello del mio modello, perlomeno come "filosofia"), sul Marantz ho letto pareri discordanti, chi ne parla come di un ottimo compromesso, chi lo considera un ripiego low budget.
Preciso che, nel tempo, ho avuto modo di notare come ogni tanto l'ascolto con la mia configurazione sia un po' faticoso; ad esempio, se ascolto "Sketches of Spain" di Miles Davis, dove non mancano le note alte e altissime della tromba (es. in brani come "Saeta" e "Will of the wisp"), mi pare di sentire l'impianto "sforzare" troppo. Non essendo un esperto (tutt'altro), faccio fatica a spiegarmi meglio.
Purtroppo, non ho grandi possibilità di fare prove d'ascolto, quindi farò affidamento su un suo consiglio e sulla fortuna del principiante, oltre che su considerazioni di budget.
Grazie dell'attenzione e del prezioso lavoro che ci offrite con la rivista.
Cordialmente,
Antonio - E-mail: antonioitalosechi (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Antonio,
tenendo conto del tuo Rotel attuale, io direi di non rischiare e prendere un amplificatore simile, ma dotato di DAC, come il modello A12 che tu stesso hai individuato.
Il motivo del suono a tratti fastidioso può essere individuato con le seguenti osservazioni:

Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Buonasera Direttore, la seguo da anni ed ho già avuto dei suoi preziosi consigli, approfitto della sua disponibilità per averne un altro riguardo la sostituzione dei diffusori. Il mio impianto attualmente è così composto:

Ascolto in un salotto di metri 4,00 x 5,00 con l'impianto disposto sulla parete lunga per necessità familiari, i miei generi preferiti sono Jazz, Blues, gospel ed anche classica. Le caratteristiche che prediligo all'ascolto sono la naturalezza del suono con ottima riproduzione delle voci e della tridimensionalità (soprattutto la profondità). Mi potrebbe consigliare su quali marche ed eventualmente modello su cui concentrare la ricerca dei nuovi diffusori e che meglio si adattano ai miei gusti.
Scusandomi per la lungaggine e nella speranza di ricevere una sua risposta, la saluto cordialmente,
Carmine - E-mail: tablette (at) libero.it

LC
Caro Carmine,
se solo mi avessi scritto quanti soldi pensavi di dedicare al nuovo acquisto mi avresti dato una mano non indifferente. Le mie doti divinatorie sono molto primordiali, ci sto provando ma ancora non riesco a “leggere” nei conti correnti bancari di chi mi scrive. Non credo mai riuscirò a farlo, peraltro. Quindi, premere quei tasti B U D G E T sulla tastiera e mettere a fianco un numero non può essere troppo difficile ;-) Tranquilli, non esploderà.
Visto l'impianto, proverò a consligiarti qualcosa che si adatti alla classe del resto dei componenti. Proverei a guardare nel catalogo ProAC, con il modello Response D20 o superiore, ad esempio, oppure Magnepan MG MMC2 o MG 1.7i, Spendor A6R, Sonus Faber Venere 3.0, Martin Logan ElectroMotion ESL, Duevel Enterprise o Venus. Vedi se riesci a sentire qualcuna di queste proposte, ho inserito sia planari che omnidirezionali visto che sembri prediligere un suono tridimensionale, magari svincolato dai diffusori. Il tuo amplificatore, per fortuna, non avrà alcun problema a pilotare uno qualunque di questi diffusori. Ricordati che la trimensionalità e la profondità dell'immagine dipendono in larghissima parte dall'ambiente e dal posizionamneto dei diffusori. Se fossero entrambi sacrificati non ci sarebbe diffusore in grado di ricreare la magia del suono 3D.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
torno finalmente a scriverti dopo qualche mese (
Vol. 827). Come ti scrissi a fine novembre, avevo ordinato il Dayton audio dta-120 e le Elac b5 su tuo consiglio (Vol. 826) ma ho dovuto aspettare a lungo per assemblare il mio impianto. Devo dire però che la pazienza è stata ricompensata...
Avevo trovato le Elac B5 a un ottimo prezzo (195 euro) durante un black friday o qualcosa del genere in un negozietto vicino a dove vivo che fa parte di una catena più grossa. Dopo un paio di settimane, mi chiama il venditore per dirmi che hanno avuto dei problemi con le Elac, perché non ne erano rimaste in magazzino e dovevano aspettare di importarle nuovamente. Avrei dovuto aspettare 2 mesi (fino a questo febbraio cioè) e mi chiede se voglio annullare l'ordine. Gli rispondo di no, che per le B5 a quel prezzo sono disposto ad aspettare. Mi richiama imbarazzato una decina di giorni fa per dirmi che il prodotto non è ancora arrivato. Per scusarsi mi offre le elac B6 allo stesso prezzo!
Morale della favola: il mio impianto è composto da DAC trends UD 10.1 lite, Dayton dta120 ed Elac B6 (195 euro) per meno di 400 euro. Sinceramente, quando ho attaccato il tutto ci sono rimasto di stucco. Per quanto mi ero sforzato di immaginare come avrebbe suonato il mio impianto non avevo idea di cosa mi stava aspettando. E questo contando che al momento putroppo le casse sono sistemate su una scrivania, rialzate dal piano alla bell'e meglio, con lo schermo del pc in mezzo (sistemazione provvisoria dovuta a prossimo trasloco).
Sono un assoluto neofita, non ho termini di paragone con altri impianti seri e quindi le mie impressioni valgono quello che valgono. Comunque, ritrovo molte delle virtù che tu e molti altri avete descritto recensendo le Elac. Per me il risultato è stupendo. Ci sono dettagli in abbondanza, una estensione del basso difficile da immaginare per chi non ha mai avuto casse serie, strumenti ben separati e definiti (anche se il palcoscenico è quello che è a causa immagino della posizione sacrificata), una gradevolissima sensazione generale di naturalezza e realismo. Io non ero mai andato oltre un impianto Logitech 2.1 collegato alla normale uscita jack di un laptop prima d'ora. Per chi, come me, si affaccia a questo mondo per la prima volta un salto del genere lascia sorpresi.
Faccio anche presente che ho utilizzato una ciabatta della Schneider che costa poco, sui 30 euro (http://www.apc.com/it/it/tools/surge_selector/index.cfm) e in teoria un minimo di filtraggio dei disturbi di rete dovrebbe farlo. Io ho avuto la sensazione che inserendola al posto di una ciabatta normale il tutto risultasse più a fuoco, più pulito. Ma potrebbe essere puro autoconvincimento.
Avevo pensato di aspettare a darti un feedback, arrivare magari nella casa nuova, sistemare le casse sui dei piedistalli come si deve e scriverti quando avrei messo l'impianto nelle condizioni ideali per rendere al meglio. Ma stamattina ho messo su un album di Marcus Miller (Afrodeezia)... me lo sto godendo tanto che ho deciso che non c'era bisogno di aspettare per ringraziarvi dell'ottimo lavoro che fate e di tutti i tuoi consigli.
Un caro saluto,
Michele - E-mail: boglioni.michele (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
comprendo l'entusiasmo ma fidati quando ti dico che tu non hai sentito neppure il 50% di ciò che può dare il tuo impianto. Non solo, ma coi diffusori poggiati sulla scrivania io sarei più cauto a parlare di miglioramenti udibili sostitundo la ciabatta di collegamento. Sistema l'impianto come merita e poi potremo ragionare con cognizione di causa. Fino ad allora, comunque, goditi la musica! Ottimi acquisti a prezzi incredibili, tra l'altro, complimenti!

Suggerimento musicale della settimana

Nuove uscite discografiche! Questa “Can't deny me” è la canzone che anticipa il nuovo, attesissimo, album dei Pearl Jam.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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