Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/5/2018 - 12/5/2018

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  1. Impianto hifi low cost: il "Frankenstein"
  2. Collegamento FiiO
  3. Calcolo volume
  4. Amplificatore per Elac Bs314
  5. Upgrade sorgente digitale
  6. Micromega DUO CD difettosa / Browning CD
  7. Nuovo lettore CD con 800/900€
  8. Come si chiama
  9. Musica liquida
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Impianto hifi low cost: il "Frankenstein"
Egregio direttore,
La mia storia comincia da un errato acquisto: pensavo fosse un CD, invece era un vinile. Ma che vinile: un gruppo che amo molto, in edizione audiofila 180gr, autografata! Purtroppo non avevo nulla in casa per leggerlo. A pensarci bene, negli anni in casa non mi era rimasto quasi nulla: anche i CD sono normalmente "rippati", caricati in cloud ed ascoltati tramite piattaforma di streaming.
Direttore, mi è scattato qualcosa in testa. Qualcosa che diceva: ma io questo vinile posso metterlo su un piatto, sedermi, prendere del tempo per me ed ascoltarlo. Devo solo trovare un modo low-cost (o no-cost). Mi sono detto "proviamoci"!
Per riuscirci ho dovuto elaborare il metodo Frankenstein: l'idea di base prevede di superare sempre tutti gli ostacoli anche con soluzioni decisamente discutibili, per poi rimuoverle una ad una nel tempo, che invece serve per studiare, capire, ascoltare, trovare il componente giusto al costo giusto. Per spiegarle meglio il metodo (e strapparle un brivido lungo la schiena): ho rispolverato un giradischi impilato in cantina (un vecchio e malfunzionante Technics SLBD22D), ho acquistato un pre phono da due lire (TCC TC400), ho attaccato il tutto con cavi di segnale di risulta all'ingresso ausiliare di un vecchio integrato, e via all'ascolto!
Ho successivamente acquistato un amplificatore Dayton dta100a, collegandolo alle casse dell'integrato; poi ho migliorato la loro disposizione; poi le ho cambiate; eccetera. Ecco come si presenta oggi il Frankenstein:

Miglioramenti pianificati: Trovo difficile esprimerle la mia soddisfazione nel riascoltare album amatissimi in veste nuova. A volte mi sento come se le mie orecchie non avessero mai ascoltato. Si può fare, Direttore! Ci sono però altri interventi che andrebbero fatti, per i quali volevo chiederle consiglio:
  1. Vorrei più ingressi per evitare di staccare/attaccare i cavi tutte le volte. Secondo lei ha senso eliminare il pre phono, comprare un preamp economico (sto pensando al T-Preamp) e configurare il Dayton come finale di potenza? Oppure, considerando che gli ingressi line sarebbero comunque passivi, mi conviene tenermi il pre phono e comprare un semplice switch meccanico?
  2. Pensa che sia opportuno sbarazzarmi del giradischi? In tal caso sono attratto dalla semplicità e dal costo contenuto del Pro-Ject Elemental.
  3. Manca un lettore CD, attualmente rimpiazzato dall'iPod. Non mi lamento della qualità generale, anche se si sente che quell'uscita non è progettata per un HiFi. Che ne pensa? Ha senso programmare un futuro upgrade con un lettore CD?
Se è arrivato a leggere fin qui, allora significa che devo ringraziarla della pazienza dimostrata!
Salve,
Stefano - E-mail: stefanocase (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
sono felice per i risultati che hai sin qui raggiunto. Per quanto riguarda il pre phono io lo sostituirei con un T-Preamp, così in un colpo solo elimini i cavi di troppo che avresti in caso di acquisto di uno switch. Poi potrai mettere il volume del T-Preamp al massimo e regolare tutto dal Dayton (o viceversa, a seconda di quale soluzione suoni meglio).
Il giradischi, in effetti, è migliorabile. Se le finanze dovessero permetterlo io prenderei il ProJect che hai citato. L'acquisto di un lettore CD, invece, è vincolato al numero di dischetti ottici che ci devi suonare. Ora utilizzi l'iPod ma immagino dentro ci siano file mp3, sbaglio? Il lettore CD è comodo se hai un po' di dischetti da far suonare, ma poi dovresti trovare un sistema per riprodurre i file audio che hai sull'iPod. Non potresti usare il PC come sorgente HiFi? O rippi i tuoi CD in formato lossless e li metti su hard disk oppure li suoni direttamente dal drive interno al PC, se ne è provvisto. Ancora meglio, un buon vecchio Cocktail Audio X10 o X12, magari usato, da usare come centro digitale multifunzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegamento FiiO
Caro Direttore,
ricorro nuovamente al suo aiuto, dopo i buoni consigli che mi hanno aiutato a comporre il mio impianto. Ora vorrei collegare un lettore mp3 Fiio X 1 all'impianto e più precisamente all'amplificatore NAD C 350. Occorre qualche altro apparecchio (DAC) oppure si può collegare direttamente con un cavetto Jack/Rca? Ed eventualmente quale Dac sarebbe consigliabile?
Grazie e cordiali saluti.
Claudio - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
il tuo lettore FiiO dispone di un'uscita minijack che può essere configurata, dall'utente, sia come uscita cuffia che come uscita linea. Quest'ultima soluzione è, ovviamente, la migliore dal punto di vista audio pertanto dovrai settare il tuo FiiO in questa modalità. Ti serve, dunque, un cavetto terminato minijack da un lato e RCA dall'altro. Ne esistono anche di buona qualità, fai una piccola ricerca, ma non spenderci cifre importanti.
Per quanto riguarda invece la domanda relativa alla necessità di un DAC esterno mi risulta che il tuo FiiO non abbia uscita digitale, per cui il DAC non solo è inutile ma non è neppure collegabile. Tra l'altro il FiiO X1 ha una sezione di conversione interna che non è niente male. È in grado di leggere file ad alta risoluzione 192kHz/24-Bit, grazie al suo DAC Texas Instruments PCM5142. Più importante è, invece, la qualità dei file audio che darai in pasto al lettore. Visto che può gestire file ad alta risoluzione, evita per quanto possibile il formato MP3. L'X1 può gestire i seguenti formati lossless: APE/FLAC/ALAC/WMA/WAV. C'è di che sbizzarrirsi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Calcolo volume
Ingegnere esimio.
Ho avuto la fortuna di conoscere il sito TNT grazie ad una mailing list di utenti Mac (Akkomazzi mailin' eccetera). Sono rimasto colpito dalla esaustività delle risposte e spiegazioni e dall'approccio risparmioso dei suggerimenti.
Tuttavia, non sono riuscito a trovare risposta ad una mia esigenza: troppo tecnicismo; avrei voluto qualcosa più "terra terra" La mia esigenza è quella di chiudere due altoparlanti a due vie per auto (Tec XP5X) in una cassa sotto la cappelliera (vecchia FIAT Panda). Ho i valori di Vas, Fs, Qms, Qes eccetera. Vorrei calcolare il volume di questa cassa ma...non ci riesco.
Mi dà una dritta per cortesia?
Squisitezze.
Raimondo - E-mail: raimondo.ferrara (at) gmail.com

LC
Caro Raimondo,
grazie per il titolo di ingegnere, che non ho. Anzi, per un matematico l'essere scambiato per un ingegnere potrebbe essere fonte di profondo risentimento :-)
In secondo luogo non ci occupiamo di car stereo, ma la tua domanda potrebbe essere di una qualche utilità per altri autocostruttori in erba. Per questo motivo faccio uno strappo alla regola. In generale, posso dirti che gli altoparlanti per auto sono progettati per suonare in volumi ampi come, appunto, il bagagliaio, a meno che non siano specifici da portiera. Senza questa informazione non è facile procedere in maniera corretta, comunque coi parametri elettroacustici a disposizione è sufficiente utilizzare un qualunque software di simulazione a seconda del risultato che si desidera ottenere.
Esistono dei software che si possono scaricare dalla rete ma c'è anche un sito con un'interfaccia molto semplice che ti permette di risolvere il problema. Innanzitutto, inserendo i dati dell'altoparlante ti dice se questo sia più adatto per una cassa chiusa o una cassa accordata reflex e successivamente di fornisce tutte le altre informazioni che ti servono. Il sito è
HiFi Dream (il link apre direttamente la pagina del simulatore online). Nel tuo caso l'altoparlante è compatibile sia per cassa chiusa che reflex, io ti consiglio quest'ultimo sistema, più efficiente per un utilizzo in auto. A questo punto devi solo inserire i parametri nella tabella di calcolo cassa reflex e hai finito. Ricordati, naturalmente, che i parametri sono quelli della colonna relativa al woofer (l'ultima nella scheda tecnica dell'altoparlante), trattandosi di un coassiale sono presenti anche i parametri del tweeter, che a te non servono. Buon divertimento!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore per Elac Bs314
Caro direttore,
innanzitutto rinnovo i miei complimenti a lei e alla redazione per il tempo, l'impegno e la professionalità che ci dedicate.
Ho seguito in parte il suo consiglio (
Vol. 761) di valutare il cambio di diffusori e amplificatore. Solo in parte, perchè per ora ho cambiato solo i diffusori: ho trovato praticamente nuove delle ELAC BS 314 (le avevo già sentite in un paio di sessioni di ascolto, e alla terza sessione con il mio Primare I30). Ho tradito le mie Chario Academy 1 (però mi sono rifiutato di venderle e le ho portato in campagna creando un secondo impianto). Ho optato per dei diffusori da stand perchè l'ambiente dove le ascolto non è molto grande (circa 25 mq) ma soprattutto perché sono posizionate in una nicchia (come da foto allegata).
Optare per dei diffusori da pavimento mi sembrava rischioso, avendo paura di bassi troppo presenti. Le Elac BS314 devo dire che si integrano bene nell'ambiente sia come dimensioni che come presenza con un basso mai invadente. Anzi a volte, sopratutto a basso volume sembrerebbe poco energico, invece quando meno te lo aspetti ecco che sguscia fuori. Evidentemente è meno ruffiano di quello a cui ero abituato delle Academy 1. Rispetto sempre due anni fa, quando le scrissi ho anche fatto un upgrade sul giradischi: ho venduto il mio genie 1.3 e ho preso sempre un project-audio, l'RPM 9 acryl.
Un ultimo upgrade che ho fatto recentemente è stato quello di sostituire i 5 cavi di alimentazione utilizzando del cavo Supra Lorad. Ora torno sul secondo consiglio che mi suggerì: l'upgrade dell'amplificatore? A giudicare da amici che hanno sentito il mio impianto e che sono rimasti colpiti dalle Elac, il collo di bottiglia è rappresentato proprio dal Primare I30. Volendo restare sempre su un integrato (onestamente deve essere altrettanto bello quanto il l'I30 ;-) ), e mettendo a disposizione max 2.500/3.000 (magari tra un usato recente) su cosa potrei orientarmi?
E' forse più un cruccio perché con tutta onestà devo dire che sono proprio contento del mio impiantino.
Avrei un'ultima domanda che è un po' fuori tema rispetto l'oggetto della lettera, ma magari mi sa aiutare senza troppa perdita di tempo: devo sostituire una bobina ad un crossover di un sistema Canton plus C+Plus S (il mio primo sistema di diffusori cui sono affezionato). Non capisco come interpretare lo schema: sono riportati questi dati per la bobina avvolta in aria ZK 30-350-0.6
Mi scusi se sono stato un po' prolisso.
Cordialmente,
Salvatore - E-mail: savino_miraglia (at) hotmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Salvatore,
la foto avrebbe potuto essere più chiara ma intuisco che i diffusori siano posizionati un po' troppo in alto. Il tweeter sembra allineato con il bordo superiore dello schermo televisivo quindi decisamente sopra le orecchie. Ovviamente sto immaginando che lo schermo televisivo abbia il centro allineato con gli occhi (e quindi le orecchie, più o meno) dell'ascoltatore seduto. Io proverei a portarle più in basso, anche con sostegni di fortuna, giusto per fare qualche esperimento.
Per quanto riguarda invece l'abbinamento con il tuo amplificatore io farei una scelta più radicale. Manderei a quel paese i saccenti amici esperti e per almeno tre ragioni:

Il consiglio è di lasciare tutto così com'è e spendere quei 3000€ in attività più ricreative: dischi, concerti, noleggi di auto sportive o di...escort di lusso ;-) Una cosa è certa: così ti divertirai molto di più di quanto non facciano i tuoi amici.
Per quanto riguarda la bobina della quale chiedi i parametri temo di non saperti aiutare, mi spiace.
Consiglio finale: cambia amici.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente digitale
Buongiorno Direttore,
è la seconda volta che scrivo dopo aver ricevuto delucidazioni alla mia prima richiesta a proposito dell'accoppiata ampli ibrido Jolida 1502 B con le B&W 683 S2. Le tue informazioni mi sono state veramente utili ed il risultato a seguito degli accorgimenti apportati mi soddisfa appieno. Passiamo al nuovo quesito. La sorgente digitale è da ormai 10 anni un Marantz SA 7001, lo ritengo un prodotto dal rapporto qualità/prezzo impressionante, ma è arrivato il momento di procedere ad un upgrade. Non ho pregiudizi di sorta e potrei anche passare ad un altro costruttore, la mia domanda riguarda una sorta di limite alla ragionevolezza. Con un budget di circa 1500 Max 2000 € si possono trovare lettori cd /sacd che possano effettivamente far udire miglioramenti rispetto al Sa 7001?
So di non poter pretendere stravolgimenti sonori o rivoluzioni musicali, altrimenti Esoteric o Accuphase (giusto per citare due top) non avrebbero ragioni di esistere. Mi riferisco a piccoli dettagli, sensazioni, maggiori info musicali, spazialità, insomma parlo di tutta quella parte quasi poetica che solitamente si legge nelle recensioni sulle riviste specializzate e che siano realmente percepibili e non dovute al dover giustificare un esborso economico molto impegnativo. Il tutto per amore della buona musica.
Ho visionato in rete tre/quattro apparecchi ma vorrei conoscere il tuo parere su questo tema. La sala d'ascolto è di circa 20 mq degnamente arredata e priva di gravi pecche acustiche, cablaggio proporzionale all'impianto. Non mi interessano funzioni aggiuntive, ma credo che un ingresso USB non si neghi più a nessuno (cit. Cadeddu)
Grazie per il tempo che potrai concedermi,
Alberto - E-mail: albazara (at) tiscali.it

LC
Caro Alberto,
posso provare a darti qualche idea abbastanza “sicura” che dovrebbe farti compiere un passo avanti sensibile, seppur non drammatico: Densen B-410XS B, Roksan Kandy K3, Naim CD5 si, Musical Fidelity M3scd, Audiolab 8300CD, Cocktail Audio X40, Primare CD32. Alcuni di questi sono dotati o di ingresso USB o di ingresso digitale, per funzionare come DAC, controlla le caratteristiche ma non fossilizzarti su questa richiesta dell'ingresso USB, diverse macchine audiophile non ce l'hanno. Potresti perderti la possibilità di ottenere un buon suono per aver ristretto troppo il campo dei candidati. In ogni caso ho incluso nel lotto un all-in-one fantastico come il Cocktail Audio X30, che potrebbe soddisfare ogni tua velleità di espansione “liquida”.
Vedi se riesci ad ascoltare qualcuna delle macchine che ti ho elencato, magari a confronto con il tuo attuale Marantz. So che non è facile ma le differenze tra lettori digitali sono sempre abbastanza elusive, specie se il delta di prezzo non è eccessivo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Micromega DUO CD difettosa / Browning CD
Buongiorno Lucio, torno a chiederti un tuo illuminante parere. Quindi sussisterebbero due problemi: il DUO CD difettoso ed a quanto pare non più riparabile, ed una rilevante parte dei miei cd danneggiata dal cosiddetto “browning”. Ponendo per ora in secondo piano la musica liquida mi sarei orientato sull'acquisto di un nuovo cd player (per la liquida comunque sto usando il Chromecast Audio collegato al convertitore DUO PRO e ... sono ancora “legato” all'oggetto CD).
A suo tempo apprezzai la riproduzione del Micromega per la sua, a me parve, neutralità o comunque non eufonicità, senza per questo essere “freddo”, in abbinamento con il Klimo Merlin, i due Klimo Kent e le Spendor LS3/5a su Foundation. Vorrei quindi in questo senso un tuo consiglio: meglio quindi il Rotel RCD 1572 rispetto ad Audio Analogue o Nad?
Ed il Rega Apollo R che mi avevi consigliato, rispetto a questo parametro “suono caldo / suono freddo”, come si pone?
E, considerando che il budget è abbastanza elastico, che ne pensi di Cyrus Audio CDi e Roksan K3 CD Di?
Ancora grazie.
Alberto - E-mail: albebona (at) teletu.it

LC
Caro Alberto,
il tuo impianto, secondo me, non ha bisogno di un lettore dalle tonalità troppo mordibe, calde o ambrate. Meglio qualcosa di più vivace, dinamico e deciso. Questo perché il resto dei componenti è già orientato in una certa direzione, non vorrei esagerassi in questo senso, ritrovandoti con un suono smorto e privo di vita.
Per questo motivo io orienterei la mia scelta più sul Rotel RCD1572, sul Rega Apollo R, ma anche sugli ultimi da te citati (Cyrus e Roksan). Di sicuro eviterei Audio Analogue, Arcam e NAD. Se ti piacesse ancora il suono del tuo vecchio DAC potresti, più semplicemente, acquistare una meccanica di lettura CD (es. Cambridge Audio CXC, presto su queste pagine) o anche un qualunque lettore economico che abbia uscita digitale compatibile con gli ingressi del DAC DUO BS. Spendi poco e non ti allontani dal suono che apprezzi già. Io farei così e spenderei il resto in dischi e concerti.
Spero di essserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD con 800/900€
Gentile Direttore,
a distanza di circa un anno, Le scrivo nuovamente per un Suo consiglio in merito all'acquisto di un lettore CD. Mentre la volta scorsa Le ho scritto per il lettore CD del mio impianto principale (Rubrica della Posta
vol. 796), questa volta necessito di un Suo ulteriore parere per il lettore CD da abbinare all'impianto per l'ascolto della musica in cuffia, già costituito da un amplificatore per cuffia Audio-GD NFB 1 AMP e da una Sennheiser HD600.
Dando uno sguardo a quanto offerto dal mercato e basandomi sia sulle indicazioni da Lei fornite nelle risposte alle lettere ricevute che su recensioni trovate su internet, avrei individuato, suddivisi per fascia di prezzo, i seguenti lettori:

Di questi solo l'Arcam ha anche funzionalità streaming, che pur interessandomi, allo stato, però, non rappresenta una priorità imprescindibile. Sarei orientato a pormi un tetto massimo di spesa di 850-900 euro ma ho ricompreso in questa breve lista anche lettori di prezzo maggiore nel caso in cui questi ultimi costituiscano un effettivo e deciso miglioramento, anche in termini di qualità sonora oltre che di funzionalità, rispetto ai prodotti di prezzo inferiore. Nell'aprile dello scorso anno, basandomi sulla risposta da Lei cortesemente data alla mia precedente lettera, ho acquistato un lettore CD NAD C568 che ho inserito, in sostituzione di un Luxman D-351, nel mio impianto principale, costituto anche da preamplificatore Luxman C-383, finale Luxman M-383 e casse Altec 508-A. Nel caso in cui il nuovo lettore abbia caratteristiche soniche migliori del NAD, potrei anche valutare la opportunità di inserirlo nell'impianto principale e usare il NAD nel secondo impianto per l'ascolto in cuffia.
Quale lettore mi consiglia fra quelli che ho innanzi indicato? Nell'ambito delle fasce di prezzo definite, mi consiglia altri lettori con caratteristiche tecniche e soniche particolarmente rilevanti?
La ringrazio anticipatamente per la cortesia e La saluto cordialmente.
Francesco - E-mail: francesco_chieppa (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
ti consiglio un lettore che non hai incluso nella lista, il Rega Apollo R, che potrebbe dar del filo da torcere anche al lettore NAD presente nel tuo impianto principale. In alternativa, più economica, prenderei in considerazione il Rotel CD14, ma solo se volessi risparmiare in maniera consistente. Potresti anche valutare la comodità e la flessibilità d'uso del Cocktail Audio X12, facci un pensierino.
In questa fascia di prezzo tra i 500 e i 1000€ non devi aspettarti miracoli, nel senso che le differenze tra i vari lettori sono ragionevolmente limitate.
Non capisco, però, come mai debba costruire un impianto interamente dedicato all'ascolto in cuffia...non potresti più semplicemente spostare l'ampli cuffie sull'impianto principale? Risparmieresti sul lettore CD! O forse si trova in altra abitazione? Questa proliferazione di impianti e componenti mi ha sempre lasciato molto perplesso. A pagare è sempre la qualità complessiva del suono perché, a parità di spesa, si potrebbe avere un unico impianto che suona molto meglio dei tanti sparsi per casa. E, alla fine di tutto, ascoltare nel miglior modo possibile dovrebbe essere l'obbiettivo principale di ogni vero appassionato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Come si chiama
Egregio Direttore,
mi piacerebbe sbarazzarmi di tutti i supporti (CD, vinile) e trasferire tutto su un unico "non-so-come-chiamarlo." Alla fine del trasferimento, il mio Thorens TD 320 MkII ed il Marantz cd 6000 OSE Ki Signature dovrebbero prendere altre strade, mentre terrei i Rotel (pre RC 972 + finale rb 850) e i diffusori Chario Silhouette T 100.
Non intendo affliggerla richiedendole consigli troppo dettagliati, o addirittura indicazioni di marche e modelli: mi rimetto a ciò che avrà voglia e tempo di dirmi. Queste domande che hanno più che altro lo scopo di chiarire se le mie sono solo fantasie, o se invece l'oggetto in parola esista davvero. E, se esiste, farmi un'idea di quanto dovrò spendere per raggiungere il risultato sperato.
Ovviamente, il punto principale è poter trasferire tutta la mia musica dai supporti al disco fisso del Comesichiama.

In conclusione: magari ho mancato di fare le domande più logiche e sensate, ma può aiutarmi a fare una scelta felice?
Cordialissimi saluti
Giancarlo - E-mail: gbaldinotti (at) er-go.it

LC
Caro Giancarlo,
il “come si chiama” esiste ed è uno qualunque dei media center della Cocktail Audio! Per trasferire il vinile sarà sufficiente collegare a un ingresso linea del Cocktail un pre phono esterno. In alternativa è sufficiente prelevare il segnale TAPE OUT dal tuo pre e sfruttare così il phono interno che utilizzi già, se ti piace. A registrare su hard disk, naturalmente, ci pensa il Cocktail! I modelli X40 e X50, comunque, hanno anche un ingresso phono per giradischi, che ti eviterebbe la necessità del pre esterno. Per quanto riguarda l'amplificazione, il modello top X50 ne è sprovvisto, ma non mi preoccuperei troppo della presenza di amplificazioni interne agli altri modelli meno costosi. Anzi, la qualità di questi moduli potrebbe persino sorprenderti positivamente, quando confrontata con la tua coppia pre/finale.
Relativamente ai dati del CD la questione è di facile risoluzione: i music server Cocktail possono accedere alla rete e scaricare copertine e quant'altro. Dal modello X35 in poi è disponibile anche un'uscita HDMI per collegamento a schermo televisivo esterno (ma ogni Cocktail ha un suo schermo). I modelli inferiori hanno solo prese USB. Per quanto riguarda il video, tutti i modelli sono in grado di leggere i DVD, quindi nessun problema.
Ti consiglio pertanto di studiare la
tabella comparativa dei diversi modelli sul sito Cocktail Audio (in italiano!) e di rileggere le nostre recensioni dei modelli X10 e X30.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica liquida
Gentile direttore,
torno a lei con un quesito inerente la qualità dei file della cosiddetta musica liquida. Ho, infatti, pensato di trasformare i miei CD (quasi 3000) in file audio. Pensavo di utilizzare XLD come programma e di trasformare i file in FLAC o m4a (per mac). Ho notato che se utilizzo come parametri la frequenza di campionamento 96000 Hz e 24 bit, i file risultanti sono circa il doppio di dimensioni (circa 1GB per un CD standard di 65 min) di quelli presenti sul CD (intorno ai 400MB). La domanda: sto migliorando la qualità del suono (ammesso sia udibile) oppure sto sprecando spazio sui miei hard disk?
Dimenticavo, ho un Quad 99 con il lettore CD che fa da DAC (se pure datato non va poi così male), un 909 come finale e le Quad Z3 come diffusori. La musica liquida la trasferisco all'impianto tramite NAS e lettore Blu-Ray o TV Oled, oppure utilizzo Apple TV collegata direttamente al lettore CD tramite cavo ottico. Il network è costituito da cablaggio diretto dal modem fibra agli apparecchi.
Grazie infinite,
Maurizio - E-mail: mauridoc2799 (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
i CD hanno uno standard 16 bit/44 kHz, non c'è ragione al mondo per trasformarli in 24/96, di sicuro non puoi aggiungere informazioni che non esistono sul CD originale! Non è che se travasi un litro di vino in un bottiglione magnum da 5 litri automaticamente ottieni 5 litri di vino! La moltiplicazione dei pani e dei pesci pare sia riuscita solo a una persona, e pure in condizioni non scientificamente controllate! ;-)
Quindi stai pure sullo standard 16/44, anche perché il vantaggio della compressione lossless tipo FLAC è proprio quello di conservare tutte le informazioni inalterate (non come l'MP3) e ridurre lo spazio occupato dal file audio originario.
Quindi la risposta alla tua domanda è: sì, stai sprecando spazio e non stai in alcun modo migliorando la qualità. Di sicuro, però, la stai peggiorando con la compressione m4a che utilizzi per i dispositivi Apple. Esiste una codifica lossless analoga al FLAC in ambiente iOS e si chiama ALAC, che sta, appunto, per Apple Lossless Audio Codec. Utilizza questa!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentilissimo direttore, Le scrivo per raccontare la mia esperienza. Un paio di anni fa la mia (ora ex) compagna (audiofila con buone disponibilità economiche) ha deciso, conoscendo la mia passione per la musica ed in particolare per il pianoforte, di regalarmi un impianto hi fi. Cosi, un bel giorno il corriere mi ha scaricato: un AA maestro pesante circa 50 kg, forse più, un AA maestro lettore, una coppia di Chario da scaffale in legno + cavetteria varia. Felicissimo ho montato l'impianto in una stanzetta quadrata 4x4 con la speranza di sentire qualcosa di veramente diverso dal suono della coppia Scythe (ampli e casse) collegate al PC e della coppia Auna/Klipsch da scaffale collegate alla tv. Beh....acceso l'impianto, con componenti già rodati, la mia felicità è svanita.
Un suono orribile con echi e riverberi ovunque. Ho deciso quindi di spostare l'impianto nel soggiorno grande circa 40 mq. Ho posizionato tutto su quattro sedie non avendo alcun mobile porta elettroniche e non potendo sovraccaricare le mensole in vetro della libreria. E' cambiato tutto...sono spariti gli echi ed i riverberi, il suono si è trasformato in qualcosa di meraviglioso. Ero felicissimo, avevo davanti a me Glenn Gould con i suoi gorgheggi, Horowitz col suo tocco magico, il perfezionismo di Michelangeli, Radu Lupu e il suo Shubert meditato. C'era tutto quello che desideravo: la timbrica corretta, il 3d, la dinamica, le note staccate etc etc. Avevo in casa Martha Argerich e Rabinovitch che suonavano le suite per due piani di Rachmaninov con una perfetta ricostruzione scenica (il mio disco test). Ma rimaneva il problema del posizionamento definitivo: il Maestro è una signora elettronica ma 52 kg son tanti per qualunque mensola e non avevo alcuna voglia di modificare la libreria. Inoltre i diffusori Chario da scaffale suonano bene (secondo i miei gusti) solo ad un metro dalla parete posteriore e non volevo inserirli nella libreria.
Ho quindi deciso di restituire il tutto alla gentilissima donatrice e di fare un nuovo impianto. Ho trovato una coppia di Cabasse Java ex demo a 1000 eurini, un Audio Analogue Fortissimo (volevo qualcosa di simile al precedente amplificatore) ex demo sempre a 1000 euro e come lettore ho preso un Oppo per la sua versatilità con la musica liquida. Ho montato il tutto nella stanza piccola 4x4 (ho attraversato un mese di follia audiofila) ed ho provato tutte le combinazioni AA/Scythe, Auna/Cabasse/Klipsch. Niente da fare. Uno schifo totale. Quindi ho spostato l'impianto nuovamente nel salone ed ho una volta per tutte capito che l'ambiente è l'elemento essenziale di un impianto stereo.
Ho riprovato tutte le combinazioni AA/Klipsch/Cabasse/Auna/Scythe ed ho avuto la conferma di questo. Ovviamente i risultati migliori li ottengo con la coppia AA Fortissimo/Cabasse. Il prossimo passo è quello di posizionare dietro le casse dei pannelli fonoassorbenti per eliminare i cuscini che a volte posiziono dietro le casse. Anche in questo caso, sembrerà strano, 4 cuscini rivoluzionano il suono nel caso di esecuzioni con molti bassi. Il morale della favola è che si, ci sono differenze tra elettroniche di varie marche, ma l'elemento che fa la vera differenza è la stanza dove è posizionato l'impianto.
Cordiali saluti,
Alessio - E-mail: von.74 (at) hotmail.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Alessio,
sono lieto che abbia toccato con mano quanto sia fondamentale un buon ambiente per poter ascoltare musica! Secondo me, da quel che vedo, resta ancora molto da fare. Tra diffusori e punto d'ascolto dovrebbe esserci un grande tappeto a pelo lungo, ma non mi pare di vederlo in foto. Leva quella robaccia da sopra i diffusori e sposta i libri nei ripiani più in basso, in modo da riempire lo spazio all'altezza dei diffusori, ora vuoto. Anche quei quadri con vetro ai lati dello scaffale dovrebbero sparire o, quantomeno, non dovrebbero più avere i vetri.

Suggerimento musicale della settimana

Ci lascia anche uno dei pionieri del free jazz, ovvero Cecil Taylor, all'età di 89 anni. In questa esibizione a Perugia, all'età di 80 anni, era ancora in splendida forma.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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