Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 23/6/2018 - 30/6/2018

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  1. Re: nuovo amplificatore per le Spendor A9
  2. Re: Scelta amplificatore
  3. Quali diffusori per il mio ambiente?
  4. Ampli & diffusori, gioie e dolori
  5. Re: DAC o non DAC?
  6. Re: Aggiornamento (definitivo) su impianto in classe D
  7. Oooooooohmmmmmm
  8. Migliorare l'ascolto in cuffia
  9. Stanza dedicata
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: nuovo amplificatore per le Spendor A9
Caro Lucio, grazie per la rapida ed utilissima
risposta. Mi sono messo sul mercato per un Supernait 2, effettivamente pensando Naim avevo trascurato gli integrati ma dalle recensioni e impressioni varie che ho letto sembra una scelta sensata nel mio budget, e più convincente della concorrenza. Dovrebbero restare circa 800€ per uno stadio phono, e anche questo potrebe essere usato. In casa Naim arriverei solo allo Stageline, del quale però non mi sembra si parli in toni entusiastici. Ho letto che sono molto popolari Rega Aria, Graham Slee Reflex M e Dynavector P75. Sempre restando nel sistema (Technics SL-7, Supernait 2 e Spendor A9) e nel suono desiderato (dinamico, corposo ma raffinato) sui tre stadi indicati, quali sono le tue considerazioni? Ci sono altri modelli da considerare?
Grazie ancora e buona giornata,
Christian - E-mail riservato

LC
Caro Christian,
dubito ti pentirai della scelta di un integrato Naim, dovrebbe darti esattamente il suono che cerchi. Per quanto riguarda invece il pre fono, non è assolutamente obbligatorio prendere un Naim. Tutti i pre fono da te citati sarebbero assolutamente adeguati al livello del Supernait e potrebbero darti l'impostazione timbrica che sembri prediligere.
A costo di sembrare un disco incantato, ti consiglio di inserire nella lista dei papabili quello che è ormai un classico tra i pre fono di elevata qualità: il Lehmann Black Cube, nelle sue varie versioni, da scegliere compatibilmente con il tuo budget, eventualmente guardando nell'usato. Con un po' di fortuna, ma di seconda mano, potresti ambire anche al Silver Cube!
Il suono è quello: dinamico, potente, ricco di basse frequenze, preciso, veloce e mai affaticante, perfetto per abbinarsi con il classico piglio “solido” e concreto, pulsante e vivo delle elettroniche Naim.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Scelta amplificatore
Buongiorno,
grazie per la Sua
risposta, come diffusori mi sono stati consigliati dal venditore le Acoustic Quality (AQ) che essendo poco conosciute applicano una scontistica elevata per farsi conoscere ed apprezzare (ho ascoltato il modello Labrador 26 mk II dotato di altoparlanti Scanspeak) oppure dirotterei la scelta su usato (Chario syntar 4 o hyper 4 con circa 800 euro di differenza fra gli usati).
Grazie per la sua Disponibilità.
Andrea - E-mail: andrea.gotta88 (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
sono molto perplesso. Molto. Nella tua missiva precedente parlavi di voler “iniziare” con un amplificatore di prezzo tra i 4000 e i 5000€ (Bryston e Jadis, peraltro uno che non c'entra niente con l'altro), ora scrivi di volerci abbinare diffusori da 800€. Se è uno scherzo, ti confesso che non fa ridere :-)
È ovvio che una delle due scelte è SBAGLIATA. E molto. Ripartirei da zero e comincerei col chiederti brutalmente quanti soldi hai a disposizione per l'impianto, così almeno ci capiamo. E magari anche dove lo dovresti sistemare questo impianto, che musica ci ascolteresti, che libertà d'installazione avresti etc. Magari anche una piantina o qualche foto dell'ambiente aiuterebbero.
Per quanto riguarda i diffusori, ti confesso di non conoscere gli Acoustic Quality, magari sono molto buoni, ma non so azzardare un parere. Vedo che costano 800€ e montano buoni componenti, può darsi abbia ragione il rivenditore sul rapporto qualità/prezzo molto elevato. Cerca di ascoltarli a confronto con dei pari prezzo, se possibile. L'unica mia perplessità è che essendo il marchio ancora poco diffuso, in futuro potresti ritrovarti in casa degli oggetti invendibili nel mercato dell'usato. Eviterei poi le Chario usate che hai citato e penserei ad altro, in tutta franchezza.
Fai chiarezza su ciò che stai cercando e sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quali diffusori per il mio ambiente?
Caro Lucio,
sono tuo lettore di vecchia data, permettimi con l'occasione di fare a te e a tutta la redazione i complimenti per la rivista! L'appuntamento con l'aggiornamento settimanale è ormai un rito oltre che un piacere! Veniamo al motivo per cui ti scrivo. Grazie ad una riorganizzazione dell'appartamento, ho finalmente la possibilità di dedicare una porzione di mansarda a studio e saletta d'ascolto. Il tetto è a due falde, il colmo di altezza circa 3,2 mt taglia la stanza a metà ed è parallelo al lato corto, poi scende sui due lati corti fino ad una altezza di circa 1.8 mt. Ti allego una planimetria indicandoti per sommi capi anche l'arredamento, in parte voluto da mia moglie, in parte imposto dalla presenza di un camino e dalla disposizione delle porte finestre.
Come vedi sono riuscito a mantenere una parete libera di circa 3,1 metri, su cui sono presenti varie mensole per i libri, che però potrei togliere se necessario. Cosa te ne pare della mia situazione?
Seconda domanda, quali diffusori e ampli mi consigli di provare, stante il mio ambiente? Temo infatti di non potermi permettere diffusori che necessitino una grande distanza dalla parte di fondo, al fine di mantenere un buon passaggio e per scongiurare urti fortuiti. Tieni presente che arrivo da anni in cui ho ascoltato quasi unicamente in cuffia (ho e ho avuto vari sistemi di livello medio alto, sia dinamici che elettrostatici) e ho pochissima esperienza in quanto a diffusori. Vorrei due belle torri da pavimento, con cui godermi l'impatto fisico e materico della musica (tanto impatto, tanto materico :) !!).
Prediligo il famoso "PRAT" anche se non vorrei negarmi una buona immagine e una più che buona raffinatezza. Ascolto di tutto con una leggera prevalenza di classica (sinfonica in particolare), anche se sul finire delle sedute di ascolto non manca quasi mai un po' di rock brutale. Come sorgente ho un Naim nDac. Come spesa mi sono fissato un budget che può arrivare nell'intorno dei 10.000 euro per diffusori e ampli.
Ciao, grazie.
Max - E-mail: brimax18 (at) libero.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Max,
la stanza, da punto di vista geometrico, non è malaccio, abbastanza irregolare da prevenire troppe onde stazionarie. Semmai, la trovo abbastanza vuota! Devi prevedere o altri elementi d'arredo oppure accessori quali tende, tappeti a pelo lungo, cuscini e quadri in tela. Anche la struttura alle spalle dei diffusori sarebbe meglio metterla altrove. Continuo a ripetere che tra i diffusori è sempre meglio non ci siano elementi d'arredo, neppure il mobiletto dell'impianto, a costo di allungare molto i cavi di potenza.
Con 10.000€ da spendere tra ampli e diffusori c'è l'imbarazzo della scelta. Se ti piace il suono Naim, visto che hai già un componente di Salisbury, perché non pensare a un integrato della stessa casa? O Nait XS o Supernait, ad esempio. Per quanto riguarda i diffusori, visto che ti piace il suono d'impatto e visto che vorresti tenere vicina la parete posteriore io non disdegnerei qualcosa da pavimento di Rega, senza dimenticare le solite Duevel Bellaluna che tanto mi son piaciute. Con un po' di fortuna dovresti stare dentro la cifra indicata. Eventualmente l'amplificatore potrebbe essere ricercato nel mercato dell'usato. Ovviamente, molto dipende da quanto lontana puoi tenere la parete posteriore, perché diffusori di grande impatto in gamma bassa, ad esempio Klipsch, potrebbero risultare eccessivamente rinforzati proprio in quella porzione dello spettro audio. Esistono poi le Larsen 8 che ho in prova, che nascono per essere addossate alla parete posteriore, costano circa 5000€ e sarebbero assolutamente adatte. Non hanno il suono aggressivo che mi sembra tu stia cercando, ma sono molto solide, con un'ottima gamma bassa ed estremamente godibili a lungo termine. Io un pensierino ce lo farei. A me stanno piacendo proprio tanto. Il loro suono ricorda quello delle
Larsen 4.2 che ho recensito qualche tempo fa, ma con maggiore raffinatezza, più impatto, peso e profondità in gamma bassa. Un suono, globalmente, più “grande” e completo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli & diffusori, gioie e dolori
Buongiorno e...ben ritrovato!
Non le scrivo da un po' di tempo e spero questa lettera vi trovi bene (anche se, ca va sans dire, ho sempre continuato a leggervi). D'altro canto, a volte, bisogna pur fermarsi un attimo e ascoltare un po' di musica...altrimenti a cosa servono i magnifici impianti che compriamo? Le scrivo principalmente per illustrarle una soluzione “anti-bimbo” (nel frattempo sono diventato papà) studiate su misura: dato che la famiglia si è allargata ho pensato di non mettere le mie Monitor Audio RX-8 in soffitta ma ho trovato un modo di ancorarle un po' al terreno e salvaguardarle da attentati terroristici! So che su TnT è un argomento caldo e molti tendono a rinunciare al proprio hobby con la nascita di un figlio: io invece vorrei che mio figlio crescesse ascoltando musica!
In particolare, con una lastra di marmo e un semplice sistema di leve, ho trovato il modo (senza buchi e senza lavorare troppo, di rendere le torri solidali con una base di granito su cui poggiano (a sua volta vecchi scarti derivanti dal bancone della cucina).

[Sala d'ascolto]
In pratica (si veda soluzione a destra) grazie al “gancio” semplicemente infilato il mini-attentatore che spingesse o urtasse inavvertitamente il diffusore difficilmente lo farebbe cadere. Si vedano anche le foto allegate.
Non so se lo schema è intuitivo ma il meccanismo è piuttosto banale: la base del diffusore e la base in pietra diventano solidali allargando di fatto la pianta su cui poggia il diffusore e rendendo la stessa base molto più pesante. Per far ruotare il diffusore, adesso, la spinta deve essere sufficientemente forte da far ruotare insieme anche la pesante base in granito. Di fatto, sono solidamente ancorate.
Per aumentare la stabilità ho anche sostituito, momentaneamente (fino a quando il pupo sarà meno pericoloso) le punte con tappi di gomma. Sotto la base in pietra ho mantenuto i tappi in teflon per garantire spostamenti veloci dei diffusori, qualora servisse.
Il sistema è banalissimo da realizzare: basta delle “L” di legno, qualche vite, un paio di staffe e un po' di spray per renderle praticamente mimetiche. Spero l'idea (magari adattata) possa tornare utile a qualcuno. Visto che ormai ho “alzato la penna” per scriverle vorrei approfittarne anche per una piccola domanda sull'amplificatore. Al momento le Monitor Audio sono accoppiate a un amplificatore Arcam FMJ A-18 e un Dac SuperPro e utilizzo l'impianto sia per la musica che per il cinema, accoppiandolo al decoder sky (oltre che al lettore cd e al pc – spotify e flac, via dac/usb).
Ho notato che ultimamente l'amplificatore tende a scaldarsi molto più del solito e mi chiedevo se necessitasse di un po' di pulizia/manutenzione: ho comprato l'ampli usato ormai 8 anni fa (e non so quanti anni di utilizzo avesse alle spalle prima). è possibile che sia il caso di aprire, dare una pulita o fargli fare un “tagliando”? Ci sono parti da sostituire per normale usura dopo questi anni di utilizzo?
In realtà, non le nego, mi alletta pure l'idea di provare a venderlo e sostituirlo (per es. con un Nuforce DDA-120, con un Denon D2213 DRA-100 o PMA-60, oppure con un Marantz HD-AMP1 o Rotel RA-11: tutti amplificatori già dotati di ingressi digitali e DAC che mi permetterebbero di ridurre parecchio il numero di cavi, alimentatori e cavetti, liberandomi anche del DAC).
Per ora sono soddisfatto del mio Arcam e temo che gli acquisti di cui sopra potrebbero essere un side-grade, se non addirittura un downgrade. Non avendo modo di ascoltarli, poi, il tutto diventa ancora più difficile. C'è poi questa mezza idea di cambiare casa per cui preferirei rimandare l'acquisto in funzione del nuovo ambiente, qualora decidessi di cambiare amplificatore.
Lei cosa consiglierebbe? Meglio provare prima una “pulizia” dell'ARCAM e capire la causa del riscaldamento anomalo o, visti gli anni sulle spalle, posso iniziare a raccontare a mia moglie che “bisogna” cambiarlo, salvo poi tenerlo “di scorta” e accoppiarlo a un paio di bookshelf, magari per lo studio? :D
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giordano,
intanto complimenti e auguri per la fresca paternità! Fai bene a non accantonare la passione solo per il lieto evento, si può continuare ad ascoltare musica esattamente come prima. Ottima l'idea si appesantire i diffusori per rendere difficile ogni operazione di rovesciamento. Una soluzione più semplice, che però un po' vincola la posizione dei diffusori, è l'utilizzo di
blu-tack tra diffusori e pavimento. L'incollaggio è abbastanza tenace ma rimovibile senza danni in caso di spostamento (se non frequente). Costo pochi euro e funziona benissimo.
Per quanto riguarda invece il tuo amplificatore Arcam mi sembra molto strano che abbia iniziato a scaldarsi di più. Se non ricordo male al suo interno c'è un dissipatore di calore di tipo lamellare, non credo ci possa essere andata tanta polvere da limitarne la conducibilità termica! In ogni caso per togliere quattro viti e dare un'occhiata all'interno si impiega davvero poco. Controlla che i transistor finali siano ancora ben accoppiati al dissipatore di calore. Non è che non ha aria sufficiente intorno? Potresti provare a sollevarlo un pochino dal piano d'appoggio tramite dei piedini assorbenti: in questo modo otterresti un doppio beneficio: più aria che circola vicino ai dissipatori e una riduzione delle vibrazioni, cosa che potrebbe avere un impatto benefico sulla qualità sonora.
Otto anni di vita per un amplificatore sono pochissimi, e in generale un “tagliando”, come lo chiami tu, non è necessario. Pulizia a parte, l'unico intervento da fare dopo tanti anni è la sostituzione dei condensatori d'alimentazione, ma non è assolutamente il caso del tuo Arcam.
Dovendo cambiare stanza d'ascolto non mi imbarcherei, ora, in una sostituzione dell'amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: DAC o non DAC?
Buongiorno Direttore.
Grazie della celere
risposta, è stato sicuramente più veloce lei a rispondere alla mia di quanto lo sia io a rispondere alla sua! Tornando a noi; OK lasciamo perdere il discorso DAC in quanto non mi porterebbe vantaggi evidenti (grazie per avermi fatto risparmiare dei bei soldini) passiamo alle casse, lei ha ragione, anch'io avevo notato una certa mancanza di bassi, però per il resto le trovo veramente brillanti (per quanto la mia esperienza sia limitata!). In sala ho una coppia di Indiana Line TESI 262LB, che per quanto siano più "equilibrate" mi sembrano che gli manchi quella "scintilla" che mi sembra che abbiano le Klipsch (opinione personalissima e chiaramente sindacabile).
Per cui per ora mi tengo le Klipsch, pensando in futuro di passare ad un modello superiore [PS. anche esteticamente le trovo bellissime, ma qui mi immagino già un suo ghigno con annesso un bel "ecchissene..." dell'aspetto! ;-) ]
Comunque approfittando dell'occasione diciamo che ho deciso di virare su un paio di buone cuffie (senza però svenarmi!). Considerando un budget intorno ai 150€ o poco più e visto che i generi musicali che ascolto maggiormente sono Rock, Jazz e.... Epic! e considerato che mi piace anche concentrarmi sui "dettagli" degli strumenti che tipo di cuffie mi consiglierebbe?
Avevo visto un paio di AKG K701 delle quali le recensioni ne parlano molto bene soprattutto a livello di "dettaglio" oppure delle Sennheiser HD579 (devo ammettere che anche in questo caso ho le idee alquanto confuse). Spero comunque di essermi spiegato abbastanza bene riguardo al tipo di cuffie che vorrei, sperando anche che l'Onkio A-9010 sia in grado di pilotarle.
Attualmente ho delle Sennheiser Momentum 2.0, buone sì però non particolarmente esaltanti, direi senza infamia e senza lode (sempre a mia modestissima opinione).
PS. non l'ho detto però penso che si capisca che per le cuffie preferisco quelle aperte.
Grazie Mille
Saluti
Riccardo - E-mail: riccardo.vecchietti (at) tiscali.it

LC
Caro Riccardo,
se la timbrica Klipsch ti piace non sarò io a volerti far cambiare idea. Hai ragione, è un'impostazione molto vivace in gamma medio-alta, per alcuni è un pregio, per altri una colorazione e caratterizzazione eccessiva. Tuttavia, visto che a te soddisfa, potresti pensare di aggiungere un po' di bassi acquistando un modello della stessa serie (tipo RB) ma di dimensioni più generose e con woofer di diametro maggiore. Manterresti le caratteristiche che ti piacciono e aggiungeresti un bel po' di “peso” in basso.
Per l'aspetto, ti confesso che sei il primo a trovare l'estetica di quelle serie di Klipsch particolarmente attraente. Si sa, gli audiofili hanno gusti estetici strani :-)
Per quanto riguarda le cuffie io forse farei un ragionamento diverso. L'uscita cuffia degli amplificatori non è granché, se davvero fossi interessato a un ascolto di qualità prima o poi dovresti fare un pensierino sulla possibilità di acquistare un ampli dedicato. Io credo che le tue Sennheiser suonerebbero tutt'altra musica. Le candidate che hai scelto per sostituirle sono più o meno nella stessa fascia di prezzo, non credo che riusciresti in questo modo a fare un salto qualitativo sensibile.
Per la cifra che hai stanziato potresti acquistare un ProJect Headbox S o un S2. Rispetto all'ascolto con l'uscita cuffia dell'amplificatore integrato non ci sarebbe alcun confronto. Tra l'altro, con una solida base lato amplificazione per la cuffia potresti in seguito programmare un upgrade delle Sennheiser, certo del fatto che non avresti limitazioni in termini di pilotaggio o di qualità globale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Aggiornamento (definitivo) su impianto in classe D
Salve Sig. Cadeddu, mi scusi ancora, se la disturbo nuovamente; sono di nuovo Federico da Senigallia (AN). Intanto le dico subito che nella precedente lettera (
Vol. 851) mi è stato enormemente utile, come lo è stato anche in tutte le altre due occasioni che le ho scritto, oltre che cordiale e sempre disponibile.
Il problema, purtroppo, è il mio che non sono stato capace di raccogliere il materiale necessario per ridurre il numero di lettere da inviarle.
Vengo subito al punto, con la speranza di riuscire ad illustrarle il tutto in modo completo. Per quanto riguarda la composizione del mio impianto da collocare in un salotto di 18mq molto arredato con presenza di tappeti, tende e cuscini, etc...dopo i preziosi consigli che mi ha fornito, l'ultimo “tassello” che manca alla mia catena è la scelta dei diffusor, ed è proprio relativamente a questi che volevo gentilmente porle alcune domande su una/due alternative, che nella lettera passata non le avevo sottoposto.
Le riassumo velocemente la composizione del mio impianto:

Per i diffusori, la volta scorsa gliene avevo elencati alcuni e, alla fine, su sue indicazioni mi ero indirizzato sulle INDIANA LINE NOTA 250 X anche se lei mi aveva indicato un OTTIMO diffusore per rapporto qualità/prezzo, le ELAC DEBUT B5, sulle quali poi pian piano (anche se ho un budget limitato) mi sono sempre più convinto ad acquistare.
Siccome però, sono fra quelle persone che cerca di valutare un po' tutte le opzioni (anche le più improbabili, magari) ho preso in considerazione le MISSION LX-2 con tweeter in basso e woofer posizionato in alto che, da quanto letto in internet, lavorano molto bene con amplificatori che hanno impedenza di 6 ohm.
Queste sono le specifiche della casa costruttrice: Un altro diffusore interessante è il MONITOR AUDIO BRONZE 1: Ed ecco, ora i miei quesiti:
  1. Le MISSION LX-2, consigliati come diffusori da libreria/scrivania, nel mio ambiente di 18mq, sono un'alternativa migliore rispetto alle INDIANA LINE NOTA 250X, oppure no?
  2. Le MONITOR AUDIO BRONZE 1, che nel sito vengono consigliati per piccoli ambienti, possono andar bene nel mio salotto di 18mq?
  3. Qual è l'altezza media di uno stand per diffusori perché si possa apprezzare al meglio la qualità audio di un diffusore con altezza pari a circa 30cm?
Con la speranza di averle indicato problematiche e posto il numero giusto di quesiti dai quali spero di giungere ad una conclusione, la ringrazio nuovamente per la sua disponibilità.
Cordiali Saluti.
Federico - E-mail: biagetti.federico (at) alice.it

LC
Caro Federico,
se l'ottica è quella di provare a risparmiare qualcosa rispetto alle Elac Debut B5 (che ormai, però, si trovano a 250€) va bene valutare delle alternative. Bene le Indiana Line e bene anche le Mission. Già le Monitor Audio Bronze 1 sono più vicine ai 300€ che ai 200€, quindi in competizione diretta con le Elac e, francamente, io non avrei dubbi tra le due (meglio le Elac, vero fenomeno internazionale del rapporto qualità/prezzo). In sostanza, lasciando perdere dati tecnici e altre considerazioni che lasciano il tempo che trovano: prendi le Mission se desideri stare sotto i 200€ ma io ti consiglierei di fare un piccolo sforzo in più e prendere le Elac, che mettono in serio imbarazzo diffusori che costano anche quattro volte di più.
I diffusori piccoli, per rispondere alla tua domanda, sono nati per spazi piccoli, mi pare ovvio. La tua stanza non è enorme, secondo me anche questi diffusori citati possono sonorizzarla adeguatamente. Per quanto riguarda l'altezza di posizionamento del tweeter - a prescindere dalle dimensioni della cassa - tieni conto che esso deve essere situato all'altezza dell'orecchio dell'ascoltatore seduto. Mediamente, a seconda della tua altezza e dell'altezza della seduta del tuo divano/poltrona, è sufficiente uno stand da 60/70 cm. Ovviamente le Mission, avendo il tweeter in basso, necessitano di uno stand più alto. Il tweeter è stato posizionato in basso proprio per venire incontro alle esigenze di chi deve porre i diffusori su un ripiano alto di una libreria. In questo modo il tweeter guadagna centimetri preziosi per allinearsi con le orecchie dell'ascoltatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Oooooooohmmmmmm
Buonasera Direttore,
Le scrivo nuovamente per avere delle delucidazioni sulla “questione ohm”. Leggendo la rubrica della posta ho capito che ohm è l'unità di misura della resistenza elettrica e con essa si indicano:

Poiché, da quello che ho capito, il numero che precede la sigla ohm è inversamente proporzionale alla grandezza dell'energia, un amplificatore in grado di trasmettere 8 ohm farà fatica a far lavorare correttamente un diffusore da 4 ohm. Ma nel caso contrario ossia un amplificatore da 4 ohm e un diffusore da 8? Se quanto ho scritto finora non è una stupidaggine, intuitivamente direi che è in grado di trasmettere energia in abbondanza al diffusore.
E qui sorgono i dubbi: è effettivamente così? E a lungo andare questo matrimonio può essere dannoso ad uno dei due contraenti?
Fin qui i dubbi; di seguito invece alcune scoperte “economiche” che mi piacerebbe condividere. Si tratta di 3 oggetti, due cuffie ed un amplificatore, che potrebbero interessare a chi non ha molte finanze (come il sottoscritto). Non mi avventuro in recensioni in quanto non ne ho le competenze però, a mio avviso, questi tre oggetti svolgono onestamente la loro funzione. (I prodotti Amazon Warehouse in generale sono dei resi, eventualmente ricondizionati.) Non sono dei “campioni”, ma credo che il prezzo li metta tra i papabili all'acquisto anche se l'Ampster non è così fornito di ingressi come l'Auna da Lei recensito.
La ringrazio per il tempo che dedicherà alla lettura della mia email ed ancor di più se vorrà dedicare del tempo a rispondermi.
Massimo - E-mail: mssm.cogo (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
questa tua spiegazione sugli ohm non puoi averla letta qui, perché è completamente sbagliata :-D
L'unica cosa corretta è che l'ohm è l'unità di misura della resistenza elettrica. Questa è una grandezza fisica che misura quanto un mezzo si “opponga” al passaggio della corrente elettrica. Più è alta l'impedenza e meno corrente passa. Gli Dei della Fisica mi perdoneranno per questa grossolana semplificazione ma quando leggo certi strafalcioni - su argomenti che credevo di aver abbondantemente chiarito e spiegato (ad esempio nelle nostre
FAQ!) - devo ulteriormente abbassare l'asticella per farmi capire.
Tra amplificatore e diffusori, quindi, sono questi ultimi ad opporsi al passaggio della corrente, perché di fatto gli altoparlanti sono essi stessi delle resistenze. Un amplificatore no! Lui “produce” la corrente (tensione, in realtà, ma non sottilizziamo troppo)! Quando un amplificatore è dato per 8, 6, 4 ohm significa semplicemente che esso, come generatore di tensione, gradirebbe “vedere” collegato un carico che oppone una resistenza (impedenza) pari o superiore ai numeri indicati. Domanda banale: non sarebbe meglio se i diffusori non opponessero alcuna resistenza? L'amplificatore funzionerebbe meglio! Giusto? SBAGLIATO. Più si abbassa la resistenza (impedenza) più corrente deve passare e un amplificatore reale (non ideale) ha delle limitazioni fisiche imposte dai suoi dispositivi finali. Più di tanto non può fare, anche perché quando l'impedenza tendesse a diventare zero la corrente dovrebbe crescere all'infinito (resistenza zero equivale al cortocircuito!). Così, in un mondo ideale un amplificatore dovrebbe raddoppiare la potenza erogata sui diffusori al dimezzarsi del carico. Es. 50 watt su 8 ohm di carico, 100 watt su 4 ohm, 200 watt su 2 ohm. Purtroppo non è così, o non lo è sempre.
In definitiva: nel 99.9% dei casi tutti gli amplificatori in commercio sono in grado di pilotare tutti i diffusori. Ormai qualunque amplificatore degno di questo nome non va in difficoltà nel gestire carichi bassi offerti dai diffusori (diciamo 4 ohm). Al di sotto dei 4 ohm potrebbero cominciare i problemi, e solo amplificatori di un certo livello riescono a cavarsela anche su carichi killer come questi. Alcun chip in Classe D non gradiscono carichi al di sotto dei 6 ohm, ad esempio. Più in generale: carichi alti (impedenze alte lato diffusore, cioè) sono meno problematici dei carichi bassi. Lo so che sembra contro-intuitivo, perché se un carico è maggiore la fatica dovrebbe essere maggiore, ma è così che funziona la legge di Ohm applicata al mondo reale. Se si possiedono diffusori dichiarati per 4 ohm nominali sarebbe meglio accertarsi che il proprio amplificatore possa gradire un carico di questo tipo. A complicare le cose, naturalmente, ci si mette il fatto che l'impedenza di un diffusore non è mai costante, ma varia al variare dela frequenza. Magari è 4 ohm sulle basse frequenze e 16 ohm sulle alte. Un amplificatore sa comunque come cavarsela. E non accenno neppure al fatto che l'impedenza non è semplicemente un numero (modulo) ma consiste anche di una fase, che cambia pure lei al variare della frequenza. Insomma, un gran pasticcio che, per fortuna, nella stragrande maggioranza dei casi, non crea grossi problemi nell'accoppiamento diffusori/amplificazione.
Infine, grazie per le preziose segnalazioni, che non conoscevo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorare l'ascolto in cuffia
Buongiorno Direttore,
mi permetta di iniziare con i doverosi - ancorché scontati - complimenti per il sito. Mi chiamo Enrico e da circa una decina d'anni sono appassionato di musica e apparecchi per riprodurla. Più o meno dallo stesso tempo posseggo l'impianto che tuttora mi accompagna: lettore CD e amplificatore stereo NAD (C 542 e C 325 BEE) e diffusori bookshelf B&W DM601 s3. Ho recentemente aggiunto un giradischi ProJect entry level, incuriosito dal vinile. Altra implementazione recente, senza nessuna iniziale pretesa di qualità, è stato un pre amplificatore valvolare (in realtà ho letto su internet che è più corretto chiamarlo “buffer”), un prodotto di provenienza cinese che, a mio avviso, ha però conferito un miglioramento per quanto riguarda l'ampiezza del soundstage e la precisione del posizionamento degli strumenti...sarò matto magari. Comunque, per €35 non mi lamento di certo!
Vengo al quesito: essendomi da poco trasferito in un appartamento condominiale, ho dovuto giocoforza iniziare ad usare più spesso le cuffie per non inimicarmi i vicini. Attualmente posseggo un paio di Sennheiser HD500 che, però, non mi soddisfano per niente; le trovo gonfie sui bassi e confusionarie. Ho letto in giro sulla rete che necessitano di elettroniche al di sopra di ogni sospetto per suonare bene, quindi forse il problema è quello. Ad ogni modo, chiederei un parere per l'acquisto di una nuova cuffia di costo “umano”.
Il mio genere preferito è il rock, dal più soft fino al metal. Anche se, con il passare degli anni e l'avanzare dell'età, non disdegno saltuariamente anche il blues, jazz, swing e via dicendo.
Ringrazio sin d'ora se riuscirà a darmi una mano.
Cordiali saluti.
Enrico - E-mail: enrico.maestrello (at) virgilio.it

LC
Caro Enrico,
le tue cuffie non sono tanto male, quindi provo a consigliare anche a te la possibilità di ascoltarle con un amplificatore dedicato. La differenza rispetto all'uscita cuffia dell'amplificatore non è piccola. Con un ampli per cuffia ti metti al sicuro sul fronte della qualità d'ascolto anche in caso volessi migliorare le cuffie in futuro. È chiaro che potresti anche decidere per la strada inversa (prima le cuffie, poi l'ampli dedicato) ma a mio parere non sarebbe la soluzione più logica. Non specifichi un budget ma diciamo che già sotto i 200€ si trovano ottimi apparecchi in grado di pilotare le tue Sennheiser al meglio.
Un inciso sulla questione dei buffer, valvolari e non. Pare proprio che stiano tornando di moda (vedi nostra recensione del
The Box). Io sono sempre stato un po' scettico in merito e spiego perché: se l'interfaccia tra pre e finale o tra sorgente e amplificatore è elettricamente perfetta, cioè se c'è compatibilità tra impedenza d'ingresso e impedenza d'uscita e tra le sensibilità corrispondenti degli stadi accoppiati, un qualunque “coso” aggiuntivo che si inserisce nel percorso del segnale è un disturbo. Di sicuro “contamina”, sporca, rallenta, distorce. Che poi questi effetti, da molti ascoltatori, possano essere percepiti come “gradevoli” lo posso capire, è l'eterna lotta tra l'HiFi e il MyFi, ovvero tra la fedeltà assoluta al messaggio musicale originale e la libera interpretazione secondo il nostro gusto. Mandami un link dove poter acquistare questo buffer valvolare a basso prezzo, magari lo provo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Stanza dedicata
Caro Prof. Cadeddu,
il motivo per cui le scrivo è per ringraziarla per i molti spunti e consigli utili che ho potuto leggere fino ad oggi su TNT Audio, che mi sono serviti a riscoprire il piacere di ascoltare la musica. Sono un musicofilo "discontinuo" da più di 25 anni ma, contrariamente agli audiofili, non avevo mai dato troppa importanza all'aspetto tecnico della questione, limitandomi a sistemare i diffusori letteralmente dove capitava. Ciò è accaduto inizialmente per ignoranza e, in seguito, per mancanza di spazio adeguato, cosa che negli anni ha fatto sì che il tempo dedicato all'ascolto diminuisse drasticamente sino ad azzerarsi.
Da un po' di tempo a questa parte dispongo di un minuscolo studiolo di circa 10 mq che posso dedicare all'ascolto. Nonostante le dimensioni del locale e i limiti del mio impianto (diffusori Indiana Line Arbour 4.02 da pavimento, ampli Trends Audio 10.1 e lettore CD Harman Kardon HD970) devo dire che la qualità degli ascolti rispetto ai tempi passati si è moltiplicata di un ordine di grandezza. Devo ancora fare molti esperimenti riguardo al posizionamento e al trattamento acustico, ma già così mi sto divertendo molto e ho addirittura ricominciato a comprare CD, oltre che riscoprire quelli che già posseggo.
Tuttavia, per non rovinare tutto, cercherò di non approfondire troppo le mie conoscenze sull'alta fedeltà per evitare la comparsa di insoddisfazioni e il tarlo dell'upgrade che, purtroppo, non posso permettermi :)
Se con l'occasione volesse darmi qualche consiglio sarà sicuramente bene accetto!
Ringraziandola nuovamente per il suo lavoro su TNT Audio, che svolge con competenza e buon senso, la saluto caramente.
Andrea - E-mail: cosmo.2000 (at) yahoo.it

LC
Caro Andrea,
sono felice che tu sia così soddisfatto e che, grazie alla saletta dedicata, abbia “riscoperto” il tuo impianto e i tuoi dischi. Non mi stancherò mai di ripetere quanto sia importante l'ambiente! E quanto sia importante un ambiente dedicato, anche se piccolo, piuttosto che uno grande condiviso per tanti utilizzi diversi dall'ascolto della musica.
Mi chiedi consigli sul da farsi. Intanto provare a sperimentare ancora con il posizionamento dei diffusori e l'acustica della stanza. 10mq, per esperienza personale, possono suonare anche molto, molto bene, se ci si lavora con calma. Mi raccomando, elimina tutto il possibile dallo spazio compreso tra i due diffusori, anche a costo di utilizzare cavi di potenza molto lunghi.
Nell'ottica di un possibile upgrade il primo elemento cui pensare, nel tuo impianto, sono i diffusori. Amplificatore e lettore CD possono stare al proprio posto anche nel caso di acquisto di diffusori ben più impegnativi. Nell'eventualità volessi provare qualcosa di diverso, valuta altre torri snelle, ancora in casa Indiana Line, ma anche Totem, qualora volessi fare un salto in avanti notevole. Occhio, sempre, alla bassa potenza dell'amplificatore. 10 watt in 10 mq non sono pochi, ma la sensibilità dei diffusori dovrà essere almeno 87/88 dB, secondo me. A meno che non ascolti a volumi molto bassi causa esigenze logistico/condominiali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Sig. Lucio
mi sono permesso di disturbare solo per riportarVi la mia esperienza circa il
The Box; visto le poche informazioni che si possono raccogliere, anch'io, come il Sig. Stefano, sono stato catturato dalla recensione di TNT Audio. In questi casi o ti fai consigliare da un amico che ben conosci e che ben conosce i tuoi gusti ed esigenze oppure ti giochi te la partita, fu detto: chi non risica non rosica.
Ho quindi acquistato l'apparecchio e non posso che confermare le parole del recensore; forse un esperto, analizzandolo bene potrà anche trovare dei limiti ma io sono felice del risultato, quello che emerge è la musicalità, puro coinvolgimento.
Per Vostra informazione ho contattato via mail sia il recensore, che per esempio mi ha detto che ha collegato il prodotto ma non ha fatto prove con cavi di diverso tipo, che il progettista il quale mi ha consigliato all'ingresso dell'apparecchio un cavo corto e di qualità, mentre non ci sono particolari esigenze all'uscita del The Box.
Se avete voglia potete leggere le mie impressioni di ascolto riportate sul thread che vi allego.
Spero di non avervi importunato, del resto se Vi ho scritto è solo per esprimere un certo entusiamo, che nell'ambito dell'alta fedeltà, non provavo da molto tempo.
Vi ringrazio del Vostro tempo che mi avete concesso e porgo un cordiale saluto.
Gerardo - E-mail: jerry.gb (at) libero.it

LC
Caro Gerardo,
sono felice che una nostra recensione di un prodotto così insolito abbia solleticato la tua curiosità invogliandoti all'acquisto. La soddisfazione successiva è la conferma che il nostro recensore aveva visto giusto! Da quel che capisco si tratta, più o meno, di uno stadio buffer, che migliora - adattandole - le impedenze d'ingresso/uscita tra pre e finale, ad esempio. Ne sapremo qualcosa di più dopo la recensione del pre fono della stessa Casa (in preparazione). Ti auguro buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Dopo il Pino Daniele d'annata un altro partenopeo doc, questa è “Je suis napolitain” di Enzo Avitabile, dall'album Stella dissidente del 1990. Avitabile, a nostro parere, non ha mai avuto il successo che avrebbe meritato, un vero peccato.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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