Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 3/11/2018 - 10/11/2018

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  1. Punto d'ascolto
  2. Upgrade analogico
  3. Nuovi diffusori da pavimento
  4. Tweak Knosti washing machine
  5. Sostituzione casse
  6. Un consiglio su pre-phono
  7. Ma cosa ha il Technics SL 1200 che non va?
  8. Problemi uditivi
  9. Piccoli diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Punto d'ascolto
Buongiorno, vorrei chiederle alcuni consigli per quanto riguarda la stanza d'ascolto. Ho dovuto sostituire il vecchio ampli Harman Kardon PM665 in quanto mi ha ...lasciato. Ho ascoltato per la prima volta un valvolare Audio Fezz Titania che mi ha decisamente conquistato pagandolo 1.750 € più 550 € di cavi prezzo già compreso della sostituzione di cui parlerò più avanti (ho ascoltato anche un Audio Exclusiv che a mio parere non ha minimamente retto il confronto). La sorgente è un Nakamichi MB-10. L'ampli sta pilotando le mie due casse Yamaha NS 1000 monitor. Iniziamo dai problemi. La mia stanza è circa 3,85 x 4,25/4,30 con l'impianto posizionato sul lato corto da sempre...il venditore quando mi ha portato il nuovo ampli mi ha fatto spostare indietro verso la parete le mie due casse (con mia gioia perchè erano proprio in mezzo alla stanza) che poggiano su due supporti in legno alti 43 cm. ma vuoti all'interno.
Per fare ciò ho spostato in altra stanza un mobiletto che conteneva alcuni vestiti. L'altra stanza che è libera è un po' più grande 3,85 x 4,60 circa vi sono più mobili ma con vetri e una presa di corrente piuttosto pericolosa ma il soffitto è ricoperto di polistirolo. L'ampli è stato posizionato sul mobiletto che dovrebbe essere un Prandini se non ricordo male, da me acquistato con il vecchio impianto nel 1986 anch'esso di legno ma che secondo lui non va bene perchè dà vibrazioni. Le pareti dietro l'hifi e di fronte sono completamente spoglie così come ovviamente il soffitto mentre nelle 2 laterali vi sono mobiletti sempre in legno con alcuni libri e centinaia di cd oltre al letto di fronte al punto d'ascolto. Il pavimento è in legno. Ho appena riposizionato un tappeto che avevo accantonato ma mi sa che proverò a toglierlo. Vicino all'impianto vi è una grande finestra larga ca. 2 m. e alta più di uno (il vetro è di circa 1m. in altezza ma ve ne sono 4. La largezza di ogni vetro è di quasi 40 cm. ma sono munito di una grande tenda che chiudo durante l'ascolto. A parte durante l'inverno, la finestra è meglio tenerla aperta o chiuderla?
E, se aperta, sempre con la tenda chiusa o in quel caso non serve? Sull'altro lato una scrivania con sopra il video del desktop e la stampante. Subito dopo c'è la porta anch'essa di legno che non so mai se tenere chiusa, semichiusa o aperta. Lei cosa mi consiglia?
Lui mi ha detto di comprare uno o 2 quadri su tela da posizionare dietro l'hifi e, se necessario, anche di fonte dietro al letto. Mettere il tappeto, io non lo utilizzavo più anche perchè è difficile definirlo tale...attualmente lo sto utilizzando con sotto un altro tappeto più piccolo ma un po' più spesso. L'ascolto di alcuni cd è migliore rispetto ad altri, sempre secondo il venditore è dovuto a incisioni scadenti riguardanti soprattutto periodi anni 70. I bassi, le percussioni, la voce e il piano a mio parere sono quantomeno accettabili ma quando andiamo con gli acuti, con violini o altri strumenti simili non si può proprio ascoltare. Oltre a quei piccoli accorgimenti mi ha consigliato di cambiare i cavi di segnale (cosa che ho già fatto ma il mio orecchio non ha notato cambiamenti), cambiare la ciabatta io ho la classica ciabatta da supermercato da 10/15 € con una che costerebbe quasi 500! Acquistare un convertitore in questo caso il costo sarebbe di 1.300 €, un mobiletto anti vibrazioni costo 449 € e due supporti da far fare su misura per le casse del costo indicativo di 3/400 euro a coppia. Ovviamente mi ha consigliato di provare prima con gli accorgimenti dei quadri e di fare un passo alla volta anche perchè io non potrei comunque farli in unica soluzione. Mi ha consigliato infine di ascoltare la musica scaricandola da pc in alta risoluzione ma qui bisognerebbe spendere un capitale per riacquistare le centinaia di cd in mio possesso (al di là di soluzioni alternative...) . Posso chiederle un suo parere e qualche consiglio o accorgimento da attuare? Quanto mi può costare un sopralluogo di un tecnico acustico per aiutarmi a risolvere i problemi? Lei me lo consiglierebbe? Grazie in anticipo.
Ps.: battendo le mani nella mia stanza si sente rimbombare cosa che avviene meno nell'altra stanza.
Bruno - E-mail: gavassabruno (at) libero.it

LC
Caro Bruno, fermati finché sei in tempo. Hai già speso troppo e inutilmente. Sostituire cavi o altri accessori quando la stanza è assolutamente inadeguata all'ascolto è stato un inutile bagno di sangue. Prima di ogni altra cosa devi rendere acusticamente accettabile la stanza. Se la prova del battito delle mani produce il risultato che hai descritto non c'è componente che possa far suonare bene il tuo impianto. Tantomeno una ciabatta d'alimentazione da 500€ o un mobiletto da 450€. È meglio che non esprima il mio parere sul venditore che ti vuole rifilare tutte queste cose. Non lo faccio solo perché - almeno - ti ha consigliato di inserire in ambiente tappeto e quadri in tela.
In definitiva: cominciamo da un bel tappeto grande a pelo lungo, trovi qualcosa di basso costo un po' ovunque (negozi di mobili, brico, IKEA etc.). Poi, sempre in luoghi analoghi, arazzi e quadri in tela da mettere alle pareti. Magari anche qualche grosso cuscino qua e là aiuterebbe. Se la stanza ora vuota suona già meglio di quella attuale, sposta tutto l'impianto (e gli arredi) là. Almeno la base di partenza sarà migliore. Non servirà a niente, per ora, un sopralluogo di un (costoso) tecnico di acustica ambientale, così come non servirà a niente acquistare un sistema per ascoltare la musica da file. I tuoi CD bastano e avanzano. Su questi ultimi il venditore ha detto però una cosa giusta: molti dischi anni '70 suonano male e non c'è verso per farli suonare meglio. Metterli su file non cambierà il suono di una virgola.
Per quanto riguarda infine tende, finestre e porte (aperte o chiuse) devi fare tu delle prove a confronto. Diciamo che in generale è meglio che le tende siano chiuse, svolgono la loro funzione acustica in maniera più efficace. Per i supporti dei diffusori sarà sufficiente cercare nel mercato dell'usato qualcosa di adatto, di altezza compresa tra i 40 e i 50 cm, spenderesti decisamente meno di quelli realizzati su misura. E tieni ben stretto il portafoglio, accidenti!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Buongiorno Sig. Cadeddu,
torno a disturbarla dopo alcuni anni per un consiglio su come realizzare una piccola modifica dell'impianto. Ho a disposizione una piccola cifra (circa 700 €) da investire da qui a sei mesi, e vorrei migliorare l'impianto dal lato del vinile. Ho in mente tre possibili scelte per cercare di migliorare la situazione attuale per ricostruzione della scena e per dinamica (spero di migliorare un poco questi parametri), o solo perché dopo diversi anni si fa luce il desiderio di qualche cambiamento.
Qualche componente. Impianto composto da:

  1. 1a scelta: sostituire il giradischi in toto con l'ultimo modello Planar 3 della REGA
  2. 2a scelta: sostituire la sola testina (Rega Exact oppure MC ad alta uscita) alla fine queste due tipologie di testine hanno circa lo stesso livello di uscita in mV ma criteri di progetto diverso, fa davvero la differenza la MC?
  3. 3a scelta: sostituire se ce la faccio sia testina che pre-phono (Lehmann BLACK CUBE oppure GRAHAM SLEE mod. ERA GOLD oppure GRAM AMP 2)
Una domanda sulle testine, tra le due filosofie di progetto MM/MC c'è molta differenza in termini di restituzione del suono e dei dettagli dell'opera incisa in un disco? Non si riesce a fare un articolo dedicato a questo argomento?
La ringrazio per tutto il lavoro che svolgete Lei ed i suoi collaboratori, è sempre un piacere leggere le Vs recensioni.
Grazie, cordiali saluti,
Giancarlo - E-mail riservato

LC
Caro Giancarlo,
sulla questione MM/MC credo che ci siamo espressi più volte qui su TNT-Audio! La sintesi è che una buona testina lo è in quanto tale, non certo per la tipologia di sistema utilizzato. Esistono ottime MM e ottime MC. In generale le MM sono più semplici da gestire e interfacciare, inoltre la maggior parte delle volte hanno lo stilo sostituibile, che è un gran bel vantaggio in termini pratici ed economici. Quindi, soprattutto su un giradischi di fascia medio-economica, sceglierei una buona testina MM, cui abbinare eventualmente un buon pre fono esterno. Nel tuo caso vedrei benissimo la Exact sul tuo giradischi, magari da abbinare a un pre Rega Fono o a un Lehmann Black Cube Statement. Non andrei molto oltre questo livello di upgrade perché non dimenticare che a dar voce a tutto ci sono delle Sonus Faber Concertino, ottimi diffusori per quel che costa(va)no ma, diciamo così, oggi decisamente migliorabili.
Il prossimo upgrade, pertanto, dovrà essere più consistente e dovrà prevedere dei nuovi diffusori. Cosa? Dipende dal budget, naturalmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori da pavimento
Caro Lucio,
ti scrissi nel novembre 2016 (
Vol. 788) chiedendoti consigli per un amplificatore in classe T e per una coppia di diffusori per la nuova stanza d'ascolto. Ora ho abbastanza chiaro il budget da dedicare ai diffusori e le mie attenzioni si sono rivolte verso Indiana Line Diva 650 e Elac Debut 2.0 F6.2. Purtroppo non ho la possibilità di ascoltare le Elac. Tu che dici? Tieni presente che ascolto dalla classica (sinfonica e da camera) al jazz, passando per il rock (eh, i figli!).
Cordiali saluti,
Fiorello - E-mail: conlakappa (at) alice.it

LC
Caro Fiorello,
non mi è chiaro - perché non lo scrivi - se alla fine tu abbia optato per un amplificatore in Classe D di ridotta potenza (tipo TA2024) oppure abbia seguito il mio consiglio di passare a potenze più elevate, onde evitare di restringere troppo la lista dei diffusori candidabili. Spero tu abbia optato per questa seconda ipotesi. Nel caso, la sensibilità dei diffusori non sarebbe un problema. Per la mia simpatia nei confronti della serie Debut di Elac ti consiglierei senz'altro le Debut F6.2, che dovrebbero migliorare le prestazioni della già entusiasmante e sorprendente prima serie. Ascoltando un po' tutti i generi musicali, anche quelli più violenti, credo che la generosità delle F6 sarà più che benvenuta! Trattandosi di diffusori generosi in gamma bassa mi auguro che la stanza dedicata all'ascolto sia acusticamente accettabile e che tu abbia un po' di margine di manovra per la corretta installazione.
Per quanto riguarda il rock...che dire? Perché scusarti se ascolti rock a causa dei tuoi figli? Non è che gli audiofili ascoltano solo jazz, classica, De Andrè e Pink Floyd, eh (molti, a dire il vero, fanno proprio così). Io ne conosco almeno uno che è nato e cresciuto a pane e rock'n'roll ;-)
E che continua imperterrito ad ascoltarlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tweak Knosti washing machine
Carissimo Direttore,
faccio parte di quella pletora di lettori "silenti" che sbirciano nel sito TNT-AUdio.com come sicura fonte di "dritte" talvolta tanto ovvie da essere impensabili, altre volte degne di un progetto della NASA. Iniziai a metà degli anni '80 a lavorare nel modo della discoteche dal lato sia rivolto al pubblico che dal lato della manutenzione degli apparati (Centraline DMX, amplificatori, mixer, effetti vari come i primi Golden Scan o le macchine del fumo, ecc.). Attualmente mi crogiolo davanti ai miei due Dynacord IST102 prefettamente funzionanti (oggi presumo sarebbero dei Verdier ad uso broadcast) e ad altri apparati vintage ma sopratutto alla mia direi rispettabile collezione di dischi in vinile.
Bene, passata la presentazione passo subito al punto; la Knosti Washing Machine, o, meglio, la procedura di rimozione dal liquido dalla vaschetta per riporlo nel suo flacone una volta terminato il lavaggio.
Vorrei dare DUE consigli, alquanto stupidi lo so ma che alla fine mi hanno reso la vita facile.
Primo: usare un secondo flacone per il liquido usato, in maniera di lasciare intonso quello nuovo, questo permette un controllo visivo dello stato e di rabboccare quando serve o buttare via solo il liquido veramente esausto.
Secondo: porre un gommino adesivo alto un paio di mm, lateralmente, 3-4 mm sotto il "becco" di uno dei due lati della Knosti. Questo evita il famoso (e costoso) effetto "flooding" nel travaso.
Penso che una immagine valga mille descrizioni, quindi la allego.
Colgo l'occasione per porre un caloroso saluto a Lei e a tutta la Redazione oltre l'augurio di altri mille anni di "TNT"!
Fabian - E-mail: blueyes1971 (at) tiscali.it

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LC
Caro Fabian,
grazie per il feedback e per i consigli pratici, che giro volentieri alla platea dei nostri lettori!
E grazie per gli auguri di 1000 anni per TNT! Temo che il sottoscritto sparirà molto prima, ma magari qualcun altro vorrà raccogliere il testimone. A dire il vero sono oltre 20 lunghi anni che il sottoscritto tira la carretta :-)
Lucio Cadeddu

Sostituzione casse
Buongiorno Lucio,
Ti scrivo nuovamente per avere un tuo consiglio, dopo aver fatto alcuni cambiamenti al mio sistema, che attualmente è così composto:

Non riesco a tenere le casse a più di 40 cm dalla parete di fondo, con in mezzo un mobile che finisce per essere addossato alle casse stesse; ti allego una foto della disposizione, e considera che la stanza è di 16m2, e il punto d'ascolto è a 2 metri dal mobile; così stavo seriamente pensando di tornare a delle casse da stand, da posizionare sul mobile che vedi in foto. In questo modo le casse avrebbero tutto lo spazio che serve ai lati, anche se resterebbero sempre abbastanza attaccate alla parete, visto che la profondità del mobile è di 70 cm.
Aggiungo che prima di prendere le B&W, ero rimasto molto colpito dalle Monitor Audio Silver 8, quindi pensavo a delle Gold 100 o Platinum 100, ma ho paura che il reflex posteriore sia da scartare vista la vicinanza alla parete di fondo.
Mi chiedo se la scelta è giusta e, nel caso lo sia, che tipo di casse mi consiglieresti, ascoltando principalmente pop/rock, con una spesa massima di 1500 Euro, anche cercando nell'usato?
Cordiali Saluti,
Stefano - E-mail: vitastex (at) gmail.com
[Sala d'ascolto] width=

LC
Caro Stefano,
boccio senz'altro la tua idea di tornare a diffusore da scaffale, non sarebbe un upgrade, anzi! Perderesti un bel po' di estensione e peso lato basse frequenze e, in più, il mobile sul quale vorresti appoggiare i diffusori risuonerebbe come una grancassa, aggiungendo code e distorsioni al suono riprodotto. La sistemazione attuale non è così disastrosa come la descrivi e la distanza dalla parete di fondo è accettabile, indipendentemente dal fatto che il reflex sia anteriore o posteriore. Non è questo, infatti, che condiziona la gamma bassa. È la vicinanza della parete a far gonfiare un po' gamma bassa e medio bassa, di qualunque diffusore!
Non mi è però chiaro perché vorresti sostituire gli attuali diffusori. Non ti piacciono più? Cerchi un equilibrio diverso? Costavano 1450€ dieci anni fa, per fare un upgrade sostanziale temo che la cifra da considerare dovrà essere più alta dei 1500€ stanziati. Se parliamo di usato invece no, direi che ci possiamo stare senza problemi. Vista la disposizione dell'impianto ti posso consigliare di dare un'occhiata a qualcosa del catalogo Rega, Linn e Naim: si tratta di diffusori che non soffrono troppo della sistemazione a ridosso della parete. Se fossi alla ricerca di diffusori insoliti e particolari non dimenticare Duevel e Larsen, che abbiamo positivamente recensito in questi ultimi anni. I primi hanno un'emissione omnidirezionale che funziona bene anche in disposizioni non ottimali mentre i secondi sono stati pensati esattamente per stare attaccati alla parete posteriore. Entrambi i marchi hanno un'impostazione timbrica leggermente diversa rispetto ai tuoi attuali B&W, essendo tendenzialmente più morbidi, caldi e ambrati. Nessun problema con la musica pop-rock, comunque!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Un consiglio su pre-phono
Buonasera Direttore (o buongiorno :D ).
Da un anno ormai fa parte nel mio impianto un giradischi Goldring gr 1.2, con braccio Rega RB250, che ho comprato usato, in ottime condizioni, con una Grado Gold che aveva suonato solo poche ore. E' collegato ad un integrato Nad c352, che alimenta due casse Chario Syntar VI mk2. Dato che il Nad non possiede un pre-phono, ho comprato, così per riprendere, sempre usato, un pre Project mm a prezzo veramente irrisorio. Così i vinili che possedevo (circa una quarantina) hanno ripreso a suonare dopo 20 anni di riposo.
Vengo al dunque. Volendo fare un upgrade al pre-phono, tenendomi entro un budget di 300 euro, cosa mi consiglia di prendere in considerazione per avere un miglioramento significativo?
Ascolto hard rock e metal e mi sembra che il tutto manchi un po' di dinamica. Naturalmente, qualunque altro consiglio (testina?) è ben accetto.
La ringrazio per l'attenzione.
La saluto cordialmente.
Salvo - E-mail: salvo_amata (at) hotmail.com

LC
Caro Salvo,
non vedo niente di inadeguato, per i generi musicali che ascolti, nel tuo sistema analogico. Certamente il giradischi può svolgere il compito alla grande e le testine Grado non hanno mai disdegnato di suonare del buon rock'n'roll. Nel mio impianto ne è passata più d'una, infatti!
Anche il resto dell'impianto è sostanzialmente incolpevole. Tieni conto, semmai, che i dischi di hard rock e metal non brillano per dinamica, Rage against the machine a parte :-) Quindi non aspettarti miracoli da queste incisioni. Spesso suonano piatte proprio perché devono contribuire a creare una sorta di “wall of sound” uniforme, granitico. In ogni caso, un upgrade al pre fono non potrà che essere benefico, e non solo sul fronte della dinamica. Conosco bene quanto possa fare l'onesto ProJect pertanto sono abbastanza sicuro che un bel salto di qualità lo compiresti sostituendolo con un Lehmann Black Cube Statement o con un Rega Fono o anche con un ProJect di classe superiore. Si tratta di prodotti che stazionano esattamente intorno ai 300€. Eventualmente dai un'occhiata anche all'usato per qualcosa di ancora superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ma cosa ha il Technics SL 1200 che non va?
Caro Lucio,
questa volta non ti scrivo per i soliti "consigli per gli acquisti”. Forse sbaglio, ma mi pare di aver notato che, quando un lettore con ambizioni analogiche ti parla del Technics SL 1200, gli consigli di considerare altri giradischi, non necessariamente più costosi ma più “seri" (l'aggettivo è mio ma spero di aver colto il concetto). Vorrei dunque chiederti cos'è che non ti va del 1200 (del quale, fra l'altro, sono da non molto usciti i nuovi modelli GR e G). Trovo giustissimo quello che a volte scrivi ai lettori quando, rispondendo ai loro dubbi riguardo un determinato prodotto, dici “L'hai ascoltato? Ti piace come suona? Prendilo!”. Quindi non ti sto chiedendo perché uno non debba prendersi un Technics, bensì cosa a te non piace di questo giradischi.
Parola d'onore: non è né una domanda retorica, né voglio minimamente punzecchiarti; semplicemente m'interessa moltissimo il parere di un esperto come te, sempre sincero, con i piedi per terra e con una grande esperienza audiofila (senza offesa ;)) alle spalle.
Spero davvero di non essere stato troppo invadente o di aver fatto una domanda “scomoda”...ma non ti nascondo che muoio dalla voglia di sentire la tua risposta ;)
Un caro saluto da una Venezia inondata (di acqua e di turisti!),
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco,
immagino che questa tua domanda sia stata stimolata da una mia recente
risposta a un lettore che aveva installato il braccio del 1200 su un giradischi Thorens. Il mio commento “orrore”, come credevo di aver spiegato, era riferito al fatto che secondo me quel braccio sta (forse) bene sul 1200 ma non sul Thorens, tutto qua. È un ibrido senza un gran significato logico. Ci avrei visto meglio un Rega RB300, tanto per stare sul classico. O un Linn Basik Plus. O uno SME. Il Technics SL1200 è un giradischi nato con degli obbiettivi particolari, che non erano quelli di un prodotto audiophile ma più quelli di un workhorse indistruttibile, veloce all'avvio e immune al feedback e al back-cueing. Suona bene, certo, ma - come anche gli stessi tecnici giapponesi hanno realizzato - per renderlo audiophile occorre curare altri aspetti. E infatti le nuove versioni sono abbastanza diverse e molto, molto più costose dell'originale. Sono riuscito a convincere un mio amico appassionato di SL1200, col quale mi sono scontrato più volte, a passare a un vecchio Oracle Delphi. Ha dovuto ammettere che è un altro mondo rispetto al 1200. Certo, è di un'altra classe di prezzo, ma il vecchio Delphi usato si acquista a un prezzo più basso del 1200 nuovo :-)
Tutto questo, comunque, non vuole distogliere l'appassionato dal suo intento di acquistare un 1200. Se piace, perché non acquistarlo? È una macchina robusta, ben costruita, che suona pure bene. È che io proprio faccio fatica a vederlo dentro a un impianto audiophile :-)
Se ti volessi divertire un po', prova a leggere le opinioni, a favore ma soprattutto contro, in questo interessante thread su Audiogon. Scoprirai che uno dei grossi limiti del 1200 è proprio QUEL braccio e che solo dopo pesanti tweak (al giradischi e al braccio) si riesce a ottenere eccellenti prestazioni.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Problemi uditivi
Salve direttore, ho 57 anni e amo la musica e l'hifi dai primi anni 70. Sono riuscito ha costruire negli anni un buon impianto fino al 2014 anno in cui ho scoperto una ipoacusia sulle medio-alte soprattutto gli 8000 Hz riconosciuta causa di servizio e successivamente invalidità.
Con sofferenza ho venduto il mio impianto non potendo più godere del messaggio sonoro nella sua interezza. L'amore per l'hifi non è morto ed ho voluto riprovarci. Ho acquistato delle Kef LS50, le avevo sentite in negozio con un ampli Naim e sono stato folgorato. Frettolosamente le ho prese senza una capillare seduta d'ascolto.
Le ho provate a casa con un Cambridge CX A80 ma niente di niente. Nessun aiuto nell'ascolto. Ascolto musica con Foobar 2000 aiutato dall'equalizzatore a 31 bande che offre l'applicazione e che comunque mi costringe ad alzare il cursore degli 8000 Hz fino a 12dB!!! Le sarei grato se potesse darmi un suo pensiero nel merito e quindi, un consiglio su quale ampli Lei trovasse adatto sotto il profilo tecnico/musicale da abbinare alle mie Kef da 85dB, magari anche con controlli di tono. Mi aiuterebbero credo. Dovrei acquistare delle casse più generose in gamma alta? Forse Klipsch?
Ne parlano chi bene, chi male, a livello di musicalità/qualità. Se fosse possibile, non vorrei vendere le casse, essendo nuove ci perderei molto. Con tutta onestà mi creda sono sconfortato, deluso e affranto per la mia patologia e per tutto il resto. Voglio ancora combattere e provarci. Ho aperto anche vari Forum in internet ma forse poco utili.
Ritengo Lei, persona di estrema competenza, per cui se potesse rispondermi nel merito, consigliandomi al meglio, attendo speranzoso un suo utile e prezioso pensiero e consiglio. Nell'attesa di un suo cortese riscontro approfitto per salutarla cordialmente ringraziandola in anticipo.
Mauro - E-mail: maurospositi (at) gmail.com

LC
Caro Mauro,
non è la prima volta che rispondo a un audiofilo con qualche problema di sensibilità uditiva. Ciò che mi sorprende sempre è come mai queste limitazioni uditive facciano abbandonare l'HiFi. Mi spiego meglio: ascoltare la musica in casa in maniera “fedele” significa cercare la riproduzione più vicina alla realtà dell'evento sonoro non registrato. Ebbene, il fatto di avere un deficit uditivo dovrebbe, per le stesse ragioni, allontanare dall'ascolto di musica dal vivo? Non andare più a teatro o a un live acustico di jazz perché non si sentono gli 8000Hz? Francamente non capisco. La “tua” realtà acustica attuale è affetta da questo calo a certe frequenze, ma questo calo influenza qualunque ascolto musicale, non solo quello dall'impianto HiFi! Bisognerebbe forse affrontare un percorso di adattamento alla nuova realtà percepita e godere comunque di ciò che si ascolta. Tra l'altro, dopo i 50 anni, senza patologie particolari, non è banale riuscire a sentire ancora qualcosa oltre i 10.000 Hz.
Fatta questa doverosa premessa, vengo al dunque. Mi pare di capire che le tue casse, ascoltate con un amplificatore Naim, ti abbiamo “folgorato”. E allora perché non cercare proprio quell'amplificatore, magari usato? I controlli di tono non servono, usi già l'equalizzatore. E infatti il Naim non li aveva. Non solo, ma quasi certamente non vi era collegato alcun equalizzatore!
Potresti acquistare dei diffusori più vivaci in gamma medio-alta, certo, ma se neppure un'esaltazione di +12dB a 8 kHz riesce a compiere il miracolo neppure altre casse potrebbero, visto che le variazioni di risposta in frequenza sono ristrette a pochi dB.
In definitiva: risali all'amplificaore Naim che ti aveva colpito (immagino un Nait XS) e cercalo, eventualmente usato. In aggiunta, posso consigliarti di inserire nell'impianto un equalizzatore digitale come il Behringer DEQ2496, che abbiamo recensito nella versione modificata da
Audiosmile. Il Behringer equalizza nel dominio digitale e, con l'aiuto di un microfono, può anche generare delle curve di equalizzazione per la propria stanza d'ascolto. Il modello standard costa circa 300€. Varrebbe la pena provare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piccoli diffusori
Buongiorno Direttore,
per motivi di lavoro mi sposto almeno una volta all'anno e vorrei poter ascoltare musica in modo decente e non dovere affittare un furgone per ogni spostamento. Ora uso uno speaker Bluetooth Cambridge Yoyo S che fa il suo in camera da letto e quando faccio la doccia, ciononostante vorrei qualcosa in più. In soffitta ho un vecchio ampli Technics SU-V707 a cui sono affezionato e che non è da buttare, lo affiancherei a un Pro-Ject Genie 1.3 e a un ricevitore Bluetooth da usare col Tablet. Quali diffusori di dimensioni ridotte potrei utilizzare in una stanza 3x3, che è anche cucina e sala da pranzo, spendendo al massimo 200€ e valutando anche l'usato?
Massimo rispetto.
Antonio - E-mail: antoniotoscano77 (at) tiscali.it

LC
Caro Antonio,
dei bookshelf che potrebbero fare al caso tuo sono i soliti Elac Debut, sia i B5 che i più piccoli B4. Qualora volessi qualcosa di veramente piccolo e trasportabile con estrema facilità prendi in seria considerazione gli
Scythe Kro Craft che si trovano (su ePrice, ad esempio) per 80€ la coppia e suonano miracolosamente bene per quel che costano. Possibili alternative a metà strada tra le Elac e gli Scythe sono i Wharfedale Q1 (150€ la coppia), Cambridge Audio SX50 (circa 180€) o le italiane Indiana Line Nota 260 X (200€). Una stanza 3x3 può ospitare senza problemi diffusori anche più grandi e impegnativi, ma mi pare di capire che tu desideri qualcosa di facilmente trasportabile. Qualora volessi ridurre ulteriormente gli ingombri dovresti anche pensare a un piccolo amplificatore in Classe D (tipo Dayton o analoghi) di buona potenza, cui affiancare un pre fono per il giradischi. Questa soluzione, tra l'altro, avrebbe l'indiscutibile vantaggio di suonare meglio dell'amplificatore Technics che intendi utilizzare, a un decimo dell'ingombro e del peso :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
grazie per la tua gentile
risposta. Ho seguito il tuo consiglio ed ho contattato Richard, che a sua volta mi ha suggerito di contattare direttamente JoLida. Ebbene, mi hannno risposto che possono mandarmi direttamente l'oggetto, nella versione 220 volts/50Hz, dal momento che in Italia non hanno distributori. Insomma, la soluzione era veramente semplice, ma non pensavo che vendessero anche direttamente. Bene così.
A questo punto penso proprio che l'ordinerò. La mia idea iniziale era di cambiare prima l'amplicazione, ma ho pensato che lo farò solo dopo aver provato gli effetti del JoLida Foz SS-X. Questo anche perchè, dopo l'eliminazione della vecchia coppia di diffusori, sto scoprendo ulteriori virtù del Nuforce IA-7 V3.
Il fatto è proprio quello che ti ho descritto nella precedente mail. Vista la situazione meteo, ho passato la domenica a fare un po' di prove e confermo che il miglioramento in gamma medio-bassa ottenuto con l'eliminazione delle casse affiancate è molto, molto più che "appena udibile". Ho riflettuto sul motivo di tale cambiamento che, come fai giustamente notare, in teoria non dovrebbe essere così evidente.
La mia conclusione è che si sono sommati più di un fattore:

La somma di questi fattori ha prodotto un miglioramento veramente notevole del basso, soprattutto nella sua matericità, esposività e dinamica. Resta il fatto che il posizionamento dei diffusori è, come sostengono tanti produttori - tra l'altro -, un aspetto veramente critico e anche modifiche non troppo grandi possono causare miglioramenti o peggioramenti inconfutabili. Con tutti i diffusori che ho posseduto precedentemente, la cosa non si era mai manifestata in maniera così palese ma, evidentemente, con casse così prestazionali come quelle che uso ora, questo aspetto assume molta più importanza. Avendo tempo e voglia, forse ci potrebbero essere ulteriori margini di miglioramento. Per ora mi accontento e mi godo un po' di bella musica.
Ti terrò informato sugli sviluppi,
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
temo che nel tuo caso il miglioramento non sia stato generato dall'effetto “single-speaker” di cui parlavamo ma piuttosto dal diverso posizionamento dei diffusori. Spostamenti anche di pochi cm o di pochi gradi producono differenze talvolta enormi. Più è raffinato e prestazionale il diffusore più queste differenze sono evidenti, visto che il potenziale è più elevato e basta poco per liberarlo o castigarlo. La prova del nove sarebbe quella di rimettere in stanza l'altra coppia di diffusori (ma non attaccata a quella attuale!) e sentire se ci siano ulteriori cambiamenti/peggioramenti. Io credo di no o se ci dovessero essere dovrebbero apparire trascurabili e difficili da identificare.
Per quanto riguarda lo Jolida Foz SS-X, anche altri lettori ci hanno scritto incuriositi e desiderosi di provare. Pertanto questa tua potrebbe essere utile per realizzare una sorta di group-buy. Tenete conto dei balzelli doganali, comunque.
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Suggerimento musicale della settimana

È mancato, all'età di 73 anni, Hardy Fox, co-fondatore e compositore principale dei The Residents, iconica band di rock sperimentale d'avanguardia, attiva dal 1969 sino ai giorni nostri. Famosi per non aver mai mostrato la loro identità al pubblico, i The Residents si ispirarono a Frank Zappa, Erik Satie e Anton Webern. Li ricordiamo in questa versione live (coi loro consueti bizzarri travestimenti) del brano “In the Beginning / God's Business” dall'album “Wormwood Live in Prague”.

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