Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 10/11/2018 - 17/11/2018

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  1. Impianto entry-level con 1000€
  2. Quasi tutto Naim
  3. Le ragazzine di Glasgow (Linn Kan)
  4. Acquisto DAC
  5. Posizionamento impianto e upgrade diffusori
  6. Suono perduto
  7. Primo acquisto impianto Hi-Fi “serio”
  8. Woofer da sostituire
  9. Nuovo amplificatore?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Impianto entry-level con 1000€
Buongiorno Direttore,
le scrivo in merito ad un consiglio su un impianto entry-level che vorrei acquistare per la mia nuova casa. Fin da primo istante in cui ho conosciuto il vostro sito sono stato colpito dalla vostra disponibilità a dare consigli a persone che desiderano ascoltare musica di qualità, con prodotti in grado di suonare dignitosamente senza spendere cifre che solamente alcuni si possono permettere. Il budget che ho a disposizione è di circa mille euro. Dopo aver consultato molte delle proposte che avete pubblicato, ed in particolare relativamente ad amplificatori in classe D, ho preso in considerazione la combinazione Cocktail Audio (nuovo modello X14) e diffusori Elac debut B5.2. Il mio dubbio non riguarda tanto la potenza a disposizione dell'amplificatore che considero più che sufficiente per l'ambiente che ho a disposizione, ma se quest'ultimo sia in grado di pilotare i diffusori che dai dati del costruttore hanno un impedenza di 6 ohm e una sensibilità di 86 dB (se non erro, non particolarmente sensibili e sicuramente di livello superiore rispetto alle potenzialità del Cocktail Audio). L'alternativa sarebbe quella di accostare qualche amplificatore in classe di D che lei ha più volte recensito e consigliato ma questo al prezzo di pagare in termini di versatilità offerta dal cocktail audio.
Attualmente sarei orientato sulle Elac a cui non vorrei rinunciare, dopo aver letto il suo giudizio in merito. Se sia meglio prediligere il Cocktail Audio X14 e successivamente accostare un amplificatore più generoso o viceversa riamane il mio quesito.
Ringraziandola anticipatamente per il servizio che offre la saluto cordialmente,
Simone - E-mail: simonep70 (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
l'amplificatore interno al Cocktail Audio X14 è dato per 30 watt @ 1 kHz su 8 Ohm, ciò significa che, realisticamente, è un 25 watt su tutta la banda audio, almeno. Sui 6 Ohm delle Elac erogherà persino qualche watt in più, per cui non vedo alcun problema di abbinamento, dal punto di vista elettrico. Gli amplificatori in Classe D che citi, e che consiglio ogni tanto, hanno potenze analoghe. Già l'amplificazione interna al vecchio X10 era assolutamente adeguata per un impianto entry-level e comunque di potenza sufficiente per la maggior parte delle applicazioni. Per quanto riguarda la sensibilità delle Elac, tieni conto che 86dB non sono pochi, visto che con 10 watt, a un metro di distanza, avresti già 96 dB di pressione sonora, un livello tale da rendere difficoltosa la conversazione tra due persone nella stessa stanza.
In definitiva: pollice su per le Elac e per il Cocktail, per migliorare ancora ci sarà sempre tempo, ma stai già iniziando benissimo! Tra l'altro, l'amplificazione interna del'X14 è completamente escludibile, in caso dovessi passare a un componente di livello più elevato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quasi tutto Naim
Buongiorno carissimo Direttore,
grazie per la Rubrica della Posta, che leggo sempre con grande interesse! Vorrei chiederle un consiglio riguardo al mio impianto. Ho un "Quasi tutto Naim" :-) con

Il tutto è stato comprato rigorosamente usato, lentamente e finanziandosi rivendendo i pezzi acquistati prima, sempre poco alla volta (Nac 62/Nap90... Harmann Kardon HD730... JPW Ruby2 etc).
L'impianto è posto in un soggiorno, come da cartina allegata (orrenda :-) lo so...) , praticamente tutto finestrato senza tende; non ascolto per lunghissimo tempo (1-2 album al max) e il WAF mi consente di spostare le casse un po' in avanti; in ogni caso le Neat, con il loro sistema del reflex inferiore, non mi danno grandi problemi. Ascolto fondamentalmente Rock/Soul/Blues + cantautori italiani/grandi voci femminili + Lirica, con una predilezione per i dischi Live.
Le schede di Ryan Kit mi sono piaciute tantissimo, ma è anche vero che ora l'impianto è più "spietato" verso album con incisioni di qualità inferiore. Inoltre ho appena acquistato l'Idac2 un per la curiosità.... ma non l'ho ancora testato! E a dirla tutta, mi sono un po' incartato col programma Foobar 2000 :-D
La solita domanda a bruciapelo: il mio impianto le sembra equilibrato?
Un prossimo upgrade sarebbero i diffusori; avevo le JPW Ruby 2, che mi piacevano tantissimo, ma ho optato per queste ultime per avere una maggiore "botta" ai bassi, che il mio amore per il rock richiede... eventualmente non sarei alla ricerca di ulteriori bassi, in quanto per il mio ambiente di ascolto mi sembrano già più che sufficienti. Ho una certa curiosità di ascoltare delle Klipsch, lei quali mi consiglierebbe? Si sposano bene con le elettroniche Naim? O Eventualmente? Avevo letto bene anche delle Dynaudio Special 40? Spendor A6R ??
Cambiando i diffusori ovvierei al "problema" di quella certa, minore soddisfazione che oramai avverto nei confronti di certi album "peggio incisi"... o magari ciò si può superare grazie ad eventuali Flac/Dsd? Il fatto è che nutro dubbi sulla reperibilità di incisioni migliori per certi gruppi assolutamente minori, che fanno parte delle mie playlist.
La ringrazio, e migliori auguri
Mauro - E-mail: maurobosio (at) tiscali.it

LC
Caro Mauro,
il tuo impianto mi sembra molto equilibrato e omogeneo, non vedo alcun punto debole in particolare. Il problema delle cattive incisioni non è risolvibile: sono e resteranno tali, anche con impianti migliori. E di sicuro non miglioreranno se ascoltate tramite file ad alta risoluzione, l'informazione che è andata persa (o che non c'è mai stata!) non può essere magicamente ricreata. Chi vi vuol far credere questo o vende file ad alta risoluzione o vende dac e sistemi per la musica liquida. Quest'ultima ha senso per due soli motivi: innanzitutto è comodo avere una discografia tutta su hard disk o poter ascoltare milioni di tracce dalla rete e in secondo luogo è l'unico modo per poter sfruttare gli “eventuali” vantaggi di una incisione nata già in alta risoluzione. Se l'incisione è nata a bassa risoluzione non si può fare assolutamente niente, mettimocelo bene in testa.
L'unica cosa che puoi fare, visto che tolleri a fatica le incisioni men che eccellenti, è modificare il tuo impianto per farlo diventare più tollerante e meno trasparente. Il risultato finale sarà quello di suonare in maniera meno fastidiosa le cattive incisioni ma il prezzo da pagare sarà quello di sentire meno bene anche quelle buone. Vedi un po' tu se ne valga la pena. Di sicuro non sostituirei i diffusori con Klipsch o marchi dall'impostazione analoga, finiresti solo per peggiorare la situazione. Prova, semmai, qualcosa di più tollerante tipo Rega, Duevel, Larsen...e un tentativo con le Spendor che citi lo farei, per restare sempre in tema British Sound.
La piantina mi rifiuto di pubblicarla, tanto è fatta male (ma non hai una planimetria della casa dove abiti? Una foto col cellulare?). Sta di fatto che la stanza è quasi vuota, da quel che sembra, è impossibile che l'impianto (qualsiasi impianto!) suoni bene in queste condizioni. Continuiamo a cercare il pelo nell'uovo (l'impianto) quando abbiamo una trave (la stanza) a impedire alla musica di essere riprodotta in maniera decente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Le ragazzine di Glasgow (Linn Kan)
Caro Direttore,
ti ho scritto circa un mese fa per avere un consiglio su un vecchio Naim NAP 250 e ho seguito il tuo suggerimento: ho preso un pre Naim più o meno della stessa epoca, anche se Olive anziché CB (Nac 72 + HiCap). Così ho scoperto che il NAP era arrivato dall'Inghilterra con un canale che non funzionava. Pensavo già di essere stato truffato, ma un tecnico consigliato da un amico ha scoperto che il service era stato effettuato, ma l'inglese si era dimenticato di montare un piccolo condensatore (!). L'intervento è costato solo 40€, che il venditore mi ha immediatamente rimborsato. Poi sono iniziati i problemi con la sorgente (Tidal) e con le Linn Kan.
Credo che le Kan, se fossero più famose, meriterebbero il podio di più controverso diffusore della storia dell'HiFi. Secondo alcuni non sono altro che la peggiore tra le tante incarnazioni dei monitor BBC, altri giurano di averle sentite suonare in modo assolutamente spettacolare. La verità è che le Kan sono incredibilmente sensibili al posizionamento e alla qualità di quel che c'è a monte nel sistema. Dico "incredibilmente" perché, tra le tante loro esigenze, la più strana è che devono stare attaccate a un muro molto spesso: più il muro è solido, più la gamma bassa migliora. Non capisco perché (anche considerato che sono in sospensione pneumatica), ma c'è una bella differenza tra metterle davanti a un muro maestro anziché a una semplice tramezza. E non si accontentano di un qualsiasi stand: io per fortuna avevo ancora quello delle Kan mkII (benché le mie siano mkI), particolarmente gradito alle piccole isteriche.
Quando tutto va bene, e si inizia ad assaggiare stupefatti quel di cui sono capaci (gamma bassa velocissima e asciutta, bellissime voci, corrette e presenti, insomma una musicalità da lasciare a bocca aperta), iniziano immancabilmente a denunciare qualcosa di migliorabile nella sorgente o nell'amplificazione. Si cerca allora il brano bene registrato, quello che a loro piace di più, per sentire deliziati quello che sanno fare. Volendo fare un paragone automobilistico, è come guidare un'auto con un turbo vecchia maniera, alla costante ricerca del momento in cui il compressore inizia a soffiare forte e sembra di volare. E la guida diventa nevrotica. Ora il punto è che la sorgente è buona (Tidal + Chromecast + Chord Mojo), infatti in cuffia va benissimo, e anche l'amplificazione è decisamente buona. Conclusione: le ragazze di Glasgow mi hanno stufato.
Non le darò mai via, ci sono troppo affezionato, ma ho capito che non saranno mai contente: anche con un Sondek di livello top e due NAP 135 si avrà sempre l'impressione (esatta) che c'è ancora margine di miglioramento, che le piccole saranno in grado di valorizzare appieno suonando in modo sempre più incredibile, fino a quando non si arriverà al loro limite fisico e si sarà finalmente costretti a cambiarle per avere qualcosa in più nella gamma bassa.
Ecco dunque la mia richiesta di consiglio: dei buoni diffusori da pavimento da circa tremila Euro, che si accontentino di una sorgente buona anche se non al top. Avrei pensato a degli Spendor A4 o a dei PMC Twenty 23 (o dei Larsen, che mi pare ti siano molto piaciuti), ma non ho l'opportunità né di ascoltarli né, tanto meno, di ascoltarli con il mio impianto.
Grazie.
Raffaele - E-mail: raffaelemorello (at) gmail.com

LC
Caro Raffaele,
se un componente economico (le Kan non è che fossero costose) ha bisogno di apparecchi a monte dal costo sproporzionato, per suonare accettabile, significa che poi tanto straodinario questo componente non è. Le Kan fanno alcune cose molto bene e altre decisamente maluccio. D'altra parte cosa si può pretendere da un wooferino così piccolo, all'interno di un minuscolo cabinet in sospensione pneumatica? Tanto per citare altri esempi simili, in casa Linn, le Index e le Sara soffrivano dello stesso problema. La stessa Linn, successivamente, ha smesso di realizzare diffusori così, diciamo, particolari. Vedi, è un po' come il cambio delle Alfa Romeo transaxle (la genia GTV/Alfetta/75 etc.): era nato male e gli appassionati erano arrivati a farsi piacere la sua “personalità” di cambio che richiedeva mani esperte. Funzionava male e basta. E anche altri cambi Alfa soffrivano di problemi analoghi, come quello del sincronizzatore della seconda che funzionava male e si usurava prestissimo. Qualche appassionato arrivava ad amare quel suono ruvido di marcia che si innesta a fatica e gratta. Stupidaggini. Lo stesso parallelo si può fare con le donne (o, a parti invertite, con gli uomini): hai voglia ad arrampicarti sugli specchi per far andar bene una relazione nata male, con la persona sbagliata, ad addossarti colpe che non hai, a modificare il tuo stile di vita pur di far funzionare tutto, pur di evitare scontri e attriti. Ci sarà sempre qualcosa che non andrà bene, qualcosa di insufficiente. La soluzione c'è ed è sempre la stessa: basta cambiare partner. Le Kan sono fatte così: o le ami o le odi, ma non si può arrivare all'assurdo di metterci alle spalle un mega impianto per sentirle suonare come comunque non possono fisicamente fare. Meglio un piccolo buon amplificatore che pilota diffusori di ben altro calibro.
Quindi fai benissimo a metterle da parte, magari per un piccolo raffinato impiantino secondario in una piccola stanza. I candidati che hai selezionato ti rimetterano in pace col mondo, credimi, comunque tu sceglierai. Se hai la possibilità di sfruttare la parete posteriore (nel senso di poterci addossare completamente i diffusori) ascolta i Larsen, sono dei diffusori che ti rimettono in pace con l'HiFi e tutte le sue...cavolate. Ascolterai tonnellate di musica e basta. E meglio, molto meglio che con le Kan. Siamo tutti qui per goderci la musica o per diventare pazzi cercando di far suonare bene un paio di casse che proprio non ci piacciono?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Acquisto DAC
Caro Lucio,
questa volta ti scrivo per chiederti un consiglio riguardo l'acquisto di un nuovo DAC, che dovrebbe sostituire il Poppulse 1796 MKII, acquistato anni fa e a cui ho sostituito il clock originale con un TCXO. Preferirei assemblarlo io, come faccio, ormai, da molti anni con finali e pre, e cerco una macchina di livello molto buono. Girando sulla rete, ho visto che esistono, essenzialmente, due tipologie: la conversione delta/sigma, con gli ultimi chip della ESS Sabre (il 9038Pro, prodotto in kit da Minishw0328, con due toroidali, clock Crystek CCHD-950 e condensatori Nickicon Muse, ad un prezzo molto interessante, Audio GD, sempre cinese) e la conversione 2R2 ladder, con resistenze, adottata da grandi marchi come MSB, Aqua Acoustic (il cui progettista è il fratello di un mio caro amico di liceo), con prezzi stratosferici e lontano dalle mie possibilità. Poi, a costi più umani, c'è, la stessa Audio GD e la Danese Soekris, che produce, anche, board OEM.
Cosa mi consiglieresti? Ti ricordo che, anche su tuo consiglio, ascolto esclusivamente da Spotify, purtroppo solo in cuffia.
Grazie
Leandro - E-mail: leandrolioce (at) libero.it

LC
Caro Leandro,
credo che una classica conversione coi chip ESS Sabre sia più che sufficiente per ottenere buoni risultati. Purtroppo non conosco i kit che mi segnali, quindi non posso esprimere un giudizio più preciso. Quelli che hai citato godono, da quel che ho capito, di ottima reputazione, quindi è difficile sbagliare. Ancor meno sbaglieresti se utilizzassi delle board OEM, naturalmente! L'alternativa è l'acquisto di un buon usato, ma credo tu preferisca il fai_da_te, quindi non ti voglio distogliere da questo proposito. Come dico sempre, fai attenzione a non aspettarti troppo: le differenze tra sorgenti digitali sono piccole e non sempre distinguibili in maniera univoca. Non conosco il resto del tuo impianto e il costo di uno di questi KIT ma analizza se per caso non possa investire meglio, altrove, la stessa cifra (cuffia, ampli per cuffia, sorgente etc.).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Posizionamento impianto e upgrade diffusori
Buongiorno Lucio,
Torno a scrivere dopo la tua gentile risposta sul mio quesito riguardante nuove cuffie. A tal proposito, ti aggiorno: non le ho ancora sostituite, ma anche ieri ho usato le mie attuali Sennheiser e il parere è sempre lo stesso...inascoltabili. Quando avrò qualche soldo in più da parte, magari procederò con l'acquisto di un paio di Grado.
Ti scrivevo invece oggi per avere un tuo parere, se possibile, riguardo al posizionamento in ambiente del mio impianto e all'eventuale upgrade dei diffusori. Ti allego due foto. La situazione non è delle migliori, ma è tutto ciò che sono riuscito a fare e temo che variarla sia pressoché impossibile. La stanza ove è posizionato l'impianto è il classico open-space composto da salotto/ingresso e cucina. Mi pare indicativamente di misure 4 x 9 metri.
I diffusori sono addossati al muro retrostante e il punto d'ascolto è molto vicino. La cassa di sinistra disterà all'incirca 4 cm dalla parete di sinistra, mentre la cassa di destra sarà a 10 cm dalla penisola della cucina. Ciò nonostante, debbo dire che non mi pare si senta male, a volte il basso rimbomba leggermente ma dipende dalle registrazioni; la costruzione della scena non è ineccepibile, ma bisogna anche considerare che parliamo di componenti di certo non high-end. Da un po' di tempo, però, mi incuriosisce la possibilità di mettere dei diffusori a colonna, anche perché i supporti che utilizzo attualmente non sono il massimo (erano piuttosto economici) e, anziché cambiare quelli, perché non provare un upgrade direttamente delle casse?
A questo punto però i dubbi: dato il loro posizionamento, rischio di avere peggioramenti invece di miglioramenti? Cosa ne pensi? Eventualmente, a me piacerebbe rimanere in casa B&W perché mi sono trovato molto bene finora e trovo che abbiano dei medi molto belli e raffinati: cosa si potrebbe mettere del costruttore inglese? Ovviamente, un qualcosa in linea col resto della catena hardware che, ti ricordo, è così composta: lettore CD NAD C542 e ampli integrato NAD C325Bee; il giradischi è un ProJect Elementary.
Tornando brevemente all'ambiente: ho allegato anche una foto di ciò che c'è dietro al punto d'ascolto: delle colonne di CD. Il soffitto è molto alto (mansardato; il colmo arriverà a 4 metri). Sulla sinistra c'è una porta-finestra per ora sprovvista di tenda, ma solo perché l'appartamento è nuovo e non ancora del tutto arredato.
Scusa per la prolissità; spero tu possa darmi un parere sull'attuale set-up e sull'eventuale miglioria che mi piacerebbe apportare.
Grazie,
Enrico - E-mail: enrico.maestrello (at) virgilio.it

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Enrico,
ci sono diverse cose che non mi piacciono nell'installazione del tuo impianto: la parete vuota e riflettente alle spalle del punto d'ascolto, dove a peggiorare la situazione ci sono pure i porta CD, riflettenti anch'essi. Il divano è o sembra in pelle, e “suonerebbe” meglio se fosse in stoffa, visto il resto dei componenti d'arredo: il mobile, il pensile e la TV sono riflettenti anch'essi e, comunque, si trovano in mezzo ai diffusori. E anche questo non va bene. Infine, a peggiorare tutto, la posizione dei diffusori: uno praticamente in un angolo (quello a sinistra) mentre anche quello a destra dovrebbe avere qualcosa a fianco (la penisola, se non ho capito male). Il soffitto così alto è un altro bel problema. Difficile far suonare bene un impianto, in queste condizioni. Perdona la franchezza. Che fare? Intanto prevedere delle tende e dei tappeti ove possibile. Sulla parete dietro il punto d'ascolto, arazzi o quadri in tela senza vetri per cercare di addomesticare le riflessioni che arrivano alle tue spalle.
In linea di principio non vedo male l'idea di due torri da pavimento ma quella parete posteriore così vicina (e, peggio, quell'angolo sinistro) mi fanno temere un ringonfiamento ulteriore della gamma bassa e medio-bassa. Questa è una di quelle situazioni dove la soluzione ottimale sarebbe una coppia di
Larsen 4.2. Addossate alla parete, parallele tra loro e, magari il più possibile a fianco del mobile di fronte al punto d'ascolto. Ogni altra soluzione sarebbe da valutare attentamente in loco.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Suono perduto
Caro Direttore, da tempo seguo la sua bella e concreta rivista on line. Dalle lettere poi si ricavano miniere di informazioni. E anch'io mi accingo a farlo. Ha quasi 70 anni quindi noioso e prolisso. Ma cercherò di snellire la mia prosa. Ho tanto tempo libero ed amo ascoltare i miei cd: jazz, cantautori come il sempre rimpianto Cohen, Knopfler, musica classica in una mansardina 4 x 4 tetto spiovente, libri e moquette, dove mia moglie mi ha confinato. Sono qui da due anni, l'impianto ed i vinili di prima, quando non avevo tempo, non c'è più, perché pensavo di abbandonare l'ascolto che, però, non ne ha voluto sapere ed è rimasto.
Quindi con poco più di 1000 euro ho preso Cambridge Audio 10, Nad 326, Dali Zensor 3 su piedistalli. Tutto bene ma...ascoltando a bassi volumi mi piacerebbe un maggior equilibrio delle frequenze. Detta in soldoni un po' più di bei bassi, senza scodamenti e riflessi indesiderati. Non amo le torri, né i sub woofer, il 326 non ha loudness. Sto leggendo un po' di recensioni di diffusori, dove sono tutti buoni ma poi “devi sentire con le tue orecchie”. Mi sono fissato sulle Whaferdale Diamond 225. Ne parlano un gran bene anche su riviste estere e dalle caratteristiche sembra possano risolvermi il problema, senza crearne altri, forse. Cosa ne pensa? Per me quello che mi consiglia è legge. Aspetto e intanto proseguo con le Dali. Che per il resto non sono male.
Complimenti e avanti così.
Il popolo (come si dice oggi) degli audiofili la segue!
Marco - E-mail: macgi (at) yahoo.com

LC
Caro Marco,
essere seguiti dal popolo è rischioso, perché il popolo è volubile e ragiona con la pancia, raramente col cervello (e con le orecchie, in questo caso). Io provo a mettere in movimento i neuroni di chi legge, anziché far prendere per oro colato i miei consigli. È una responsabilità troppo grande, oltre che un errore metodologico.
Fatta questa doverosa premessa veniamo al punto: se l'acustica della mansarda è buona (dalla scarna descrizione non si intuisce) non dovresti aver timore a utilizzare diffusori più generosi lato basse frequenze. Ottima scelta le Wharfedale 225, ma valuta anche le Elac Debut B6, anch'esse ben generose, come le sorelline B5. Qualche settimana fa un lettore che possiede i tuoi stessi diffusori rimpiangeva il basso delle Elac, dopo averlo sentito. Chissà, magari fanno proprio al caso tuo. L'ideale sarebbe poter sentire entrambe le candidate nel tuo ambiente (sia le Wharfedale che le Elac) e, naturalmente, è una prova che puoi fare solo tu. Poiché la mansarda dove sei stato confinato (ma perché poi?) è a tuo uso e consumo, credo tu possa giocare non poco con il posizionamento dei diffusori, fino a trovare il giusto compromesso.
L'accoppiata Cambridge + NAD non avrà problemi nel far esprimere al meglio le nuove candidate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo acquisto impianto Hi-Fi “serio”
Carissimo Direttore,
su consiglio di un mio collega appassionato vostro “lettore” sono qui a chiederLe lumi e consigli per l'acquisto del mio primo impianto audio “serio”. Ascolto musica in modo assiduo del 1987, prevalentemente su cd, all'epoca, da adolescente meticoloso, avevo paura di poter rovinare i vinili e quindi acquistavo esclusivamente cassette per poi passare negli anni successivi al cd.
Spazio molto nei vari generi anche se fondamentalmente sono un metallaro e per metallaro intendo uno che spazia dal Death Metal al AOR più melodico che ci sia, ascolto inoltre roba funky e jazz e, i vecchi amori non si scordano mai, pop anni '80, tutto frutto della mia collezione di quasi 3000 cd. Vorrei acquistare quindi un ampli, lettore cd e casse acustiche (il piatto forse lo acquisterò in un secondo momento).
A luglio ho traslocato in un appartamento e avrei dedicato una stanza apposita per l'ascolto audio, Le allego pertanto la piantina quotata in modo da capire come districarsi nella scelta dei componenti e la loro disposizione.
Tutti mi chiedono quali budget avrei ma io sinceramente non saprei nemmeno da cosa partire...
Sembra che € 1000 siano pochi però sinceramente non vorrei spendere cifre esorbitanti, potrei spingermi fino a € 1500/2000 se veramente ne valesse la pena. Mi affido a Lei e ai suoi buoni consigli.
Grazie,
Giovanni - E-mail: skorpio73 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giovanni,
1000€ possono essere assolutamente sufficienti, anzi, si potrebbe spendere pure meno per una semplice triade lettore CD + ampli + casse. La stanza adibita non è grande ma ha una forma irregolare, motivo per il quale si dovrebbe prestare bene all'ascolto della musica. Va arredata però, perché così è troppo vuota. In particolare, non mi piacciono le pareti di CD a contorno della zona diffusori. I CD con le loro custodie sono superfici riflettenti, sarebbe meglio posizionarli altrove nella stanza. Io ci vedrei bene delle piccole torri da pavimento, visto che il genere musicale da te prediletto richiede un buon impatto. Dedicherei 500€ ai diffusori e il resto a lettore CD e amplificatore, che dovrà essere dotato di ingresso phono, se veramente intendessi acquistare in seguito un giradischi. Ci sono tante possibilità, posso provare a citarne qualcuna. Come diffusori direi Elac Debut F6, Wharfedale Q7, Tannoy Eclipse Two, Indiana Line Tesi 561, Klipsch R24 F o R610F. Come lettore CD e amplificatore opterei per una coppia monomarca, tipo Cambridge Audio CD10 e AM10, che si trova un po' sotto i 500€ totali. L'amplificatore ha anche un buon ingresso phono MM per il futuro giradischi. Ricorda che spendere di più non servirà a niente se non curi l'acustica della saletta d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Woofer da sostituire
Salve Sig. Cadeddu, mi chiamo Attilio e non sono più un ragazzo, possiedo un amplificatore Denon pma 1080R ormai da 20 anni, fantastico, con 105 watt RMS per canale, e una coppia di casse Chario a 3 vie. Purtroppo mio figlio ha voluto strafare ed usando le casse con altro impianto, ha rotto i woofer. Cosa mi consiglia di fare? Ricostruire i woofer originali, oppure sostituirli con altri? Se si, quali e di che marca?
Consideri che hanno un diametro di 20 cm.
Attendo cortesemente una sua risposta.
Attilio - E-mail: attiliomongelli (at) yahoo.it

LC
Caro Attilio,
intanto bisognerebbe capire l'entità del danno causato. Se i woofer sono stati “cotti” per eccessiva potenza possono essere recuperati da uno specialista, che in genere riesce a ripristinare gli equipaggi mobili deformati per eccessivo calore o per danno meccanico da urto. Per trovare quello più vicino a te, prova con questo
elenco fornito da Google. Questa è l'opzione migliore, in quanto riporterebbe i diffusori al loro stato iniziale ed originale. Una seconda possibilità è quella del contatto diretto con la Chario, comunicando il modello esatto del diffusore ed eventulamente anche il numero di serie. L'Azienda saprà certamete risalire alla marca e modello dei woofer utilizzati. Potrebbe essere che abbiano in magazzino ancora qualche ricambio originale, se non si trattasse di modelli troppo datati oppure che lo stesso woofer si trovi da qualche parte nei meandri della rete (magazzini, privati, usato etc.).
Sconsiglio, nella maniera più assoluta, la sostituzione con woofer diversi, il risultato sonoro sarebbe molto differente da quello originale, ed assolutamente imprevedibile, a meno che non si riesca, sempre tramite Chario, a risalire ai parametri elettrici ed acustici del woofer originale. A questo punto si potrebbe cercare sul mercato un altro woofer da 20 cm con caratteristiche elettriche e acustiche simili, impresa molto difficile ma non impossibile. Queste sono le tre soluzioni, elecate in ordine logico, dalla più sicura a quella più complicata e dall'esito più incerto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore?
[Sala d'ascolto] width= Buona sera Sig. Cadeddu,
Complimenti per il Vostro sito, molto professionale e ricco di concetti. Vi seguo da moti anni e ho cercato di comporre un impianto entry level convinto che per ascoltare della buona musica non sia necessario spendere eccessivamente. Ho acquistato alcuni prodotti da Voi recensiti ma credo che questo non sia stato sufficiente per ottenere un buon ascolto, sia per gli abbinamenti non corretti (mi riferisco all'amplificatore) sia per la sistemazione dell'ambiente d'ascolto. Ho un suono piatto, pochi bassi e assenza di palcoscenico. Cercavo di ottenere un suono caldo, abbastanza dettagliato, con più bassi e un po' di palcoscenico. L'impianto è composto da:

Chiedevo se la sostituzione dell'amplificatore portare dei vantaggi sopratutto per quanto riguarda la gamma bassa. Ho visto la recensione dell'amplificatore Maia (adesso in commercio si trova anche il Maia DS 2 che vorrei acquistare) e chiedevo se era un buon abbinamento per sfruttare meglio le caratteristiche delle casse. Prendo in considerazione anche altri amplificatori (a me sconosciuti) che abbiano un costo intorno ai 1000 €.
Penso di avere un buon ambiente di ascolto ma non sufficientemente sistemato. Ogni consiglio è bene accetto. Ascolto musica varia, preferibilmente Rock, Jazz e classica.
Ringrazio anche tutta la redazione.
Cordiali saluti,
Gianluca - E-mail: failg (at) tiscali.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto][Sala d'ascolto]

LC
Caro Gianluca,
non basta acquistare componenti che hanno avuto buone recensioni per comporre un buon impianto. Se avessi letto con attenzione la recensione dell'amplificatore
Scythe SDA1100 avresti dovuto capire che per suonare in ambienti grandi (come il tuo) e/o con diffusori a bassa sensibilità (come le tue Concertino) la potenza sarebbe stata assolutamente insufficiente. Prima di procedere coi consigli sul nuovo amplificatore due parole sull'ambiente: non è male ma ci sono due cose che mi lasciano perplesso: le due colonne cristalliera vicino ai diffusori, essendo due elementi decisamente riflettenti, quindi inadatti e anzi dannosi in quella posizione. La seconda perplessità riguarda l'altezza dei diffusori: se la vista non mi inganna hai sollevato troppo gli stands, non mi pare che i tweeter risultino all'altezza delle orecchie di un ascoltatore seduto su quel divano. Per ottenere i risultati che ti aspetti, specie in termini di ricostruzione del palcoscenico sonoro, dovresti prendere in seria considerazione queste mie due perplessità. Ah, ovviamente, neppure la TV e il mobile dell'HiFi in mezzo ai diffusori aiutano molto, ma immagino non si possano eliminare.
Per quanto riguarda l'amplificazione, va bene il Maia di ProJect, ma anche un Rega Brio R sarebbe adattissimo. Anzi, sarebbe la mia scelta preferenziale, anche per via del buon stadio phono integrato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera direttore,
vorrei riportare la mia esperienza in merito al recupero del liquido lavadischi a seguito dell'utilizzo della Knosti (io ho utilizzato una miscela da me realizzata con acqua distillata 80% ed alcool isopropilico 20%). Dopo vari tentativi di recupero di tale liquido con i relativi problemi annessi quali, ad esempio, la perdita dello stesso durante il travaso e l'utilizzo del filtro di serie (per me inutile) con la rispettiva carta filtrante, sono arrivato alla conclusione che il sistema utilizzato non permette di raggiungere l'obiettivo.
Prendendo spunto da un antico metodo di filtrazione dell'acqua utilizzato in alcuni paesi sottosviluppati (attraverso teli con tessitura a maglia strettissima), ho tagliato a metà una bottiglia in plastica da 1,5l e ne ho coperto l'imboccatura con un sottile panno in cotone con tessitura fitta avendo cura di ripiegarlo 3-4 volte in modo tale da creare uno strato filtrante consistente.
Ho posizionato il panno sull'imboccatura della bottiglia fermandolo con un elastico molto stretto per evitare che il liquido fuoriuscisse durante il travaso. A questo punto ho inserito la mezza bottiglia con il panno di cotone sull'imboccatura all'interno di un'altra bottiglia in PET a bocca larga (ove confluirà il liquido filtrato) e ho versato il liquido presente all'interno della knosti a fine impiego.
Durante il travaso non ho perso neanche una goccia di liquido. In pochissimo tempo tutto il liquido versato nella bottiglia tagliata a metà ha attraversato lo strato filtrante ed è finito all'interno della bottiglia in PET, mentre le tutte le impurità disperse nel liquido sono state trattenute dal film di cotone. Riporto nelle immagini allegate le varie fasi.
NB: ho filtrato il liquido impiegato per il lavaggio di 7 dischi usati.
Cordiali saluti,
Giuseppe - E-mail: giuseppe-sisto (at) libero.it

[Tweak Knosti]

LC
Caro Giuseppe,
grazie per il prezioso feedback, mi pare un'ottima soluzione, che giro volentieri alla platea dei nostri affezionati lettori...
Ti auguro buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Nel 2018 i tre quarti degli Smashing Pumpkins si sono riuniti. Questo “Solara” è il nuovo singolo che hanno rilasciato e Billy Corgan sembra avere ancora l'ispirazione dei giorni migliori!

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