Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/1/2019 - 2/2/2019

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  1. Meglio la testina nuova o il giradischi nuovo?
  2. Due ampli, che fare?
  3. Re: Critiche a TNT-audio e cosa vorrei vedere sul sito
  4. Sala multiposto audiophile
  5. Nuova stanza, nuova problematica
  6. Ampli per piccolo impianto
  7. Stanza piccola e rimbombi sui bassi
  8. Orgasmo uditivo
  9. Sostituzione testina giradischi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Meglio la testina nuova o il giradischi nuovo?
Buongiorno Direttore,
sono un suo affezionato lettore, non mi dilungo negli ovvi e scontati complimenti e vado subito al sodo. Il mio impianto è così composto:

Ascolto solo musica classica e in poche occasioni jazz. Qualche tempo fa ho dovuto sostituire la puntina Stanton, non trovando l'originale ho acquistato (per circa 35 euro) una compatibile... inascoltabile. Il mio budget potrebbe essere intorno ai 500 euro, questo è il dilemma: sostituire la testina con una tipo Ortofon 2M Blue - Quintet Red - Quintet Blue (di cui lei parla molto bene)? O sostituire il giradischi - ormai vecchio - con un Rega Planar 2 o Pro-Ject con testina di serie?
Ringrazione anticipatamente e auguro uno splendido 2019.
Renato - E-mail: renatofrancioni (at) gmail.com

LC
Caro Renato,
in tutta sincerità non spenderei 500€ per una testina da montare sul Thorens TD105, giradischi onesto ma già abbastanza entry-level 30 anni fa. Già una
Grado Gold1 o una Goldring 2200 sarebbero un bel passo avanti rispetto alla situazione attuale, ritengo sia inutile spenderci di più. Sono entrambe intorno ai 200€, meno della metà della cifra che avevi preventivato. Col risparmio effettuato, col tempo, potrai programmare un upgrade del giradischi, attendendo budget più consistenti. A mio parere suonerà meglio il tuo 105 con una di queste due testine rispetto a un Planar 2 dotato di testina Rega Carbon. Potresti, è vero, obiettare che la testina “migliore” potrà essere riciclata in caso di upgrade del giradischi ma questo discorso resta valido anche nel caso delle scelte che ti ho prospettato io. Il vantaggio è che avresti comunque già un piccolo budget dal quale partire per programmare un upgrade futuro più sostanzioso. I 300€ risparmiati e la vendita del TD105, più una piccola integrazione futura, ti permetteranno di acquistare un giradischi non proprio entry-level. Lo so, è un progetto più a lunga scadenza ma, credimi, le testine che ti ho segnalato (leggi la recensione della Gold, qui su TNT-Audio) ti renderanno l'attesa gradevolissima.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Due ampli, che fare?
Buongiorno Direttore
Una domanda magari un poco scema, ho un impianto così composto:

Ascolto principalmente Rock/Pop anni '80 a volte anche a volumi elevati, volendo sostutuire i diffusori (pensavo alle Klipsch RF7) ed avendo a disposizione i due ampli (che ora uso in mono) sarebbe preferibile e con quali differenze, utilizzarli sempre in mono come ora (uno per cassa dx ed uno per cassa sx), oppure dedicarne uno ai bassi ed uno agli alti, visto che le klipsch contrariamente a quelle che ho ora lo consentirebbero?
Grazie mille,
Nicola - E-mail: inineb.alocin (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
con le Klipsch RF7 la potenza di un solo NAD C372 è sufficiente a sonorizzare a livelli da discoteca ambienti anche molto grandi. Anzi, credo che basterebbe un solo ampli anche per le casse che utilizzi ora, ma magari tu sei convinto di utilizzare davvero tutta quella potenza, anche se in realtà ne usi una piccola frazione di essa. Non dimenticare che si tratta di 150 watt per canale (e 170 di picco), di quelli veri e “pesanti”, sarà già tanto se utilizzi un quinto di questa potenza. Quindi: vendi pure uno dei due NAD e stai tranquillo, le Klipsch buttano giù i muri anche con un ampli molto meno potente del tuo! Semmai, col ricavato dalla vendita di uno dei due NAD e con la vendita del tuo attuale lettore CD (che è un economico entry-level) potrai fare un bel salto di qualità acquistando un CD player più recente e di classe, magari restando sempre in casa NAD. Osservazione finale: se puoi, investi 100€ in un fonometro e misura la pressione sonora nel punto d'ascolto durante le tue sessioni ad alto volume. Sono veramente curioso di capire cosa intendi, così facciamo un calcolo veloce per vedere quanti di quei 150 watt per canale (anzi, 300) utilizzi realmente. Ti si aprirà un mondo sconosciuto. Se non avessi voglia di spendere 100€ per un fonometro, scarica un'app tipo SPL Meter sul cellulare (ce n'è una della JBL, ad esempio). Non sarà precisissima, ma qualche idea di massima te la fornisce.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Critiche a TNT-audio e cosa vorrei vedere sul sito
Carissimo Direttore
Volevo rispondere alla mail appena letta:
Critiche a TNT-audio e cosa vorrei vedere sul sito. Sarò brevissimo in modo che non si apra un polemica, ma sono pienamente d'accordo con te, Direttore. TNT è una rivista fatta senza fini di lucro da appassionati e competenti “ascoltatori”. Regala, quindi è proprio il caso di dirlo, una informazione senza padroni che è esattamente per questo motivo un valido aiuto per chi cerca di muoversi nel mondo dell'HIFI dove, non sempre, il prezzo determina il grado di qualità oggettiva e dove il gusto soggettivo e l'impressione del momento spesso ti fanno prendere enormi cantonate.
Ho già scritto quanto ridicole mi sembrino molto spesso le affermazioni lette su riviste costose e “affermate” e quanto poco indipendenti mi siano sembrate negli anni molte delle loro recensioni su carta...ma rimane una mia opinione. Sta di fatto che (ed è un esempio solo) con i suoi limiti (davvero pochi per il prezzo) il Trends Audio che ho scoperto grazie a TNT è ancora oggi il mio riferimento per decidere se un amplificatore per i miei gusti valga o non valga...
Quello che vorrei vedere però mi permetto di scriverlo anche io. Vorrei vedere più distributori e produttori coraggiosi e disposti a passare per il giudizio di TNT. Al contrario ho l'impressione, magari mi sbaglierò, che la distribuzione più tradizionale e ricca si tenga lontana da una rivista libera e questo, se fosse davvero così e non una impressione la direbbe lunga, lunga, lunga.
Sempre complimenti,
Pietro - E-mail: pietro_surico (at) outlook.it

LC
Caro Pietro,
grazie anche a te per il feedback! Sì, sarebbe bello avere più collaborazione dai distributori e/o costruttori però ultimamente non ci possiamo lamentare. Diversi big boys hanno mostrato interesse per le nostre recensioni (tra gli ultimi, Technics/Panasonic, AudioGraffti, LP Audio, MondoAudio...), segno che sempre più Aziende stanno cominciando a capire che le riviste di carta sono, spiace a dirlo, destinate all'oblio. Lo so, è un'affermazione forte, ma è questo il trend di tutta l'informazione tradizionale. Qui sotto riporto i dati di vendita dei principali quotidiani nazionali: in dieci anni, dal 2008 al 2018, le vendite si sono più che dimezzate. Il Sole 24 Ore, addirittura, vende il 29% di ciò che vendeva solo 10 anni fa (42.000 copie contro 144.000!).

[Vendite quotidiani]
Ovviamente, le riviste specializzate non possono fare altro che risentire di questo inequivocabile trend negativo, checché ne dicano le loro “grancasse”, che millantano successi, lettori, click, like a iosa e quant'altro, che esistono solo nella loro fantasia. Certo, è fisiologico che occorra “vendersi” così, per convincere gli inserzionisti, fa parte del gioco. Fatto sta che il destino è segnato. E le Aziende se ne stanno, con la proverbiale lentezza di questo settore, accorgendo. Il punto, semmai, è: avranno gli attributi per affidare i propri prodotti a chi non dipende dai loro finanziamenti pubblicitari? Eh già, perché l'editoria cartacea sta per essere sostituita da quella online, che però ne è soltanto la brutta copia, visto che continua a mantenere il legame a doppio filo con gli “sponsor” del settore. Basta vedere le altre riviste online: quasi illegibili, trovare il testo della recensione in mezzo alla selva di banner che lampeggiano è un'impresa ardua. Io talvolta ci rinuncio. Per non parlare dei redazionali a pagamento, ovvero notizie fornite dalle aziende che talvolta appaiono come vere e proprie recensioni. A mio parere, la scommessa dell'editoria online può andar sprecata se i presupposti sono questi. Bisogna avere un po' più di coraggio. Noi lo abbiamo e lo abbiamo avuto, da 25 anni a questa parte, ormai. Vedremo quanti altri sapranno accettare la scommessa. Dice un vecchio adagio popolare tra noi ciclisti: “per giocare a calcio basta una palla, per andare in bicicletta ne servono due”. E, si sa, in Italia lo sport nazionale è proprio il calcio e siamo un popolo di allenatori... ;-)
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Sala multiposto audiophile
Gentilissimo Lucio,
Buon 2019!!! Sono un tuo affezionato lettore e creatore delle nostre beneamate
TNT BFB. Ora, dopo la mia esperienza Australiana - finita perchè hanno cambiato le regole sul mio visto di fatto spostando le mie skills da permanenti a temporanee impedendomi di arrivare alla residenza permanente - vivo in Irlanda, nella contea del Donegal e qui è veramente dura da sfangare e per non rimanere con le mani in mano mi sono inventato di raccontare queste storie a gratis, per farmi conoscere e conoscere dei bravi artigiani. Proprio per uno di questi devo realizzare un preventivo e questo potrebbe essere il primo lavoro pagato Irlandese!
Nel dettaglio devo realizzare un preventivo per un "teatro" da 15/18 posti in cui proiettare un documentario su come William produce i suoi prodotti. In questo modo eviterà di far visitare la fabbrica ed avrà un potente strumento di vendita dei suoi prodotti, ricavando il teatro all'interno del suo negozio. Io vorrei suggerire al cliente una soluzione "chiavi in mano" per fruire del documentario e per ciò chiederei il tuo aiuto a 360 gradi su tutta la soluzione. Partiamo dalle dimensioni: mi piacerebbe indicare a William il perfetto strumento sonoro e visuale per fruire del documentario. Le pareti saranno in cartongesso, le sedute in tre file da 6 posti cadauna (?). Le pareti saranno arricchite con trappole sonore rivestite dai suoi più bei tessuti, così come le poltroncine.
Per la parte sonora non so che pesci pigliare, se suggerire questi meravigliosi (?) pannelli economici oppure prediligere il nostro TNT BFB o delle casse della Elac, semplici e bensuonanti.
Ti prego di considerare che all'interno dell'azienda ci sono incredibili competenze tecniche e che il solo "manutentore" delle macchine per tessere ha capacità manuali e inventiva da vendere. L'autocostruzione è un punto a favore da suggerire, non certo un punto di demerito! Come ampli vorrei suggerire uno o più Dayton DTA120 di cui potrei prenderne uno di scorta così in caso di guasto la visione riprenderebbe in pochi minuti.
Il documentario sarà in full hd e per cui mi piacerebbe suggerire l'acquisto di un bel telo e un proiettore, ma qui mi sono perso perchè ci sono tonnellate di prodotti e soluzioni disponibili. Ho scritto a B & H Photo per un parere e sto aspettando la loro risposta.
Credo che sia più importante stabilire le dimensioni della stanza in base all'ascolto che alla visione, la visione la ritengo secondaria all'ascolto, sei d'accordo? Se si, avresti ehm..."tutti gli elementi" per suggerirmi la miglior soluzione o perlomeno dirmi cosa ne pensi.
Fammi sapere per favore, il tuo consiglio e le tue indicazioni sono per me essenziali ;)
Ti auguro una buona "fine delle feste" :)
Cordialmente,
Giulio - E-mail: giulio.giampellegrini (at) gmail.com

LC
Caro Giulio,
viste le capacità e le esigenze dell'azienda, io credo che l'autocostruzione delle BFB sia la strada da percorree: semplice, personalizzabile, economica e ben suonante. Sono certo riusciranno a dar loro un'aspetto accattivante. Benissimo anche l'amplificazione in classe D, e in particolare il generoso Dayton DTA120, suona forte e bene, è robusto, non scalda e costa pochissimo. Puoi realizzare una sorta di multiamplificazione, se necessario. Una sala da 18 posti dovrà essere dimensionata in maniera tale che la prima fila possa godere di una visione accettabile, per il suono il problema non si pone. Secondo me prima deve essere godibile il video, poi il resto. Cosa accadrebbe se la prima fila si trovasse le immagini a un palmo dal naso? Tieni anche conto che l'acustica della sala cambia molto in funzione del numero di persone presenti, dovrai quindi fare delle prove di trattamento acustico che sia di compromesso tra saletta vuota e saletta piena. Credimi, ci sono differenze non trascurabili. Fai degli esperimenti senza trappole acustiche, ma - ove possibile - con soli trattamenti in tessuto, magari anche a soffitto. Eventualmente valuta la possibilità di installare un equalizzatore di campo sonoro, meglio se in dominio digitale, risolverebbe più facilmente eventuali problemi di acustica ambientale, visto che non puoi giocare troppo con gli arredi, immagino. Per la proiezione, purtroppo, non so darti una mano, mi spiace!
Tienimi aggiornato e in bocca al lupo per il lavoro!
Lucio Cadeddu

Nuova stanza, nuova problematica
Buongiorno Direttore, ciclicamente le scrivo per porle dei quesiti visto che il suo punto di vista mi aiuta sempre molto (ho fatto riparare il braccio del giradischi, come mi aveva consigliato). Il mio impianto è composto da delle Audes 146, amplificatore Gabris Amp New Vegas, dac Audio GD nfb1, streamer Onkyo ns 6130, giradischi Pproject xpression 3 con Ortofon 510 MK2.
Le scrivo in merito ad un nuovo cambio di stanza del mio impianto, dettato dal fatto che a breve diventerò padre e mia moglie vorrebbe destinare l'attuale stanza dell'impianto come camera da letto per il futuro arrivo, la nuova stanza è quella che ora usiamo come stanza degli ospiti, non è una stanza piccolissima 3,20 x 5,00 ma ha l'inconveniente di un enorme armadio con le ante scorrevoli (è profondo 60 cm e largo 3 metri), in parte in vetro, al momento non è rimovibile (allego una foto della stanza). Dalle mie prove (senza spostare questo enorme armadio) l'impianto suona meglio con le casse posizionate proprio davanti all'armadio, effettivamente mi ha un po' stupito la cosa, oggettivamente penso di dover optare per casse più piccole, comunque preferirei a torre... Lei cosa ne pensa?
Quali casse mi consiglia con un budget di circa 2000 euro? Tenendo conto che mi piace un suono tendenzialmente rilassato (amo le valvole) ma con bassi fermi, anche non profondissimi. Le pongo un altro quesito che in questi giorni mi indispone dopo tutto il lavoro di tuning che ho fatto. Non ascolto tantissimi vinili, ma nel tempo la mia collezione è aumentata di parecchio, anche perché si è sparsa la voce fra amici e parenti che amo i 33 giri, quindi quando c'è una ricorrenza o le feste: il regalo per me è un vinile (sono molto contento della cosa). Ho notato però i limiti del mio setup analogico nei confronti di quello digitale, in questi giorni di feste ho ri-settato i parametri del giradischi: peso con bilancia da gioielleria, allineamento testina con dima TNT audio, ho costruito un nuovo
TNT Flexy a 4 ripiani in faggio con barre da 18, usato dei bulloni ciechi come punte (prima ne avevo 2 a 2 ripiani che tenevo vicino, con barre più esili e con dadi normali), messo tutto in bolla, ho passato alla Knosti tutti i dischi più vecchi di un anno, migliorando sensibilmente l'esperienza Vinile, ma noto che permangono evidenti sibili sulle S delle ultime tracce nei dischi di maggior durata. Vorrei quindi provare a sostituire la mia stylo piuttosto basica con una di classe superiore, avevo intenzione di acquistare una Goldring E3 (130 euro) che nelle caratteristiche dichiara, grazie alla forma super ellittica, di diminuire l'effetto S sibilante. Lei cosa consiglia? Un pre-phono dedicato oltre al cambio di stylo potrebbe aiutare ? (in generale non spenderei più di 250 euro per testina e pre-phono).
La ringrazio molto per la sua disponibilità.
Maurizio - E-mail: maurizio.dallara (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]
[Braccio ProJect]

LC
Caro Maurizio,
l'ambiente e l'installazione nella nuova stanza sono, in effetti, un po' sacrificati. Non mi è tuttavia chiaro il motivo della sostituzione dei diffusori: cerchi un upgrade o credi che in questa nuova disposizione gli attuali non vadano bene? Qualunque diffusore sarebbe sacrificato, a parte - forse - quelli che non risentono troppo della parete posterore vicina. Nel tuo caso non è la parete ad essere vicina ma l'armadio, non è esattamente la stessa cosa ma quasi. Certo è che quell'enorme cassa di risonanza che è l'interno del grosso armadio, alle spalle dei diffusori, non mi fa stare molto tranquillo. Le tue Audes 146 sono delle buone casse da oltre 1500€ la coppia, non vedo come tu possa realizzare un upgrade spendendo appena 500€ in più. Io lascerei tutto così com'è e proverei prima a capire in che modo far rendere al meglio l'impianto attuale nella nuova stanza, eventualmente intervenendo sull'acustica di quest'ultima.
Per quanto riguarda l'analogico effettivamente la testina in uso ora è un po' troppo entry-level rispetto al resto dell'impianto. Bene la Goldring che hai individuato, o una classica Grado di pari prezzo. Il problema delle sibilanti (e della distorsione) a fine disco affligge gli audiofili sin dagli albori del vinile e, un po', devi imparare a conviverci. Più ci si avvicina al centro del disco più i solchi sono curvi e difficili da tracciare, per qualunque testina. Puoi provare ad aumentare leggermente l'antiskating e il peso di lettura, per vedere se si riesce a migliorare qualcosa. Nella foto che hai inviato leggo sul contrappeso del braccio un valore di 0.5 grammi, mi auguro non sia quello il peso reale impostato! :-)
Comunque sia, una testina di qualità superiore non solo suona meglio ma traccia anche co maggiore accuratezza i solchi più difficili. Il pre fono invece non può far nulla contro le sibilanti. Se la testina le produce il pre fono non può cancellarle.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ampli per piccolo impianto
Gentile professore,
sono uno studente dell'università di Pisa. Se possibile, vorrei porLe la seguente domanda concernente il Suo hobby per l'Hi-Fi: dopo aver letto alcune
FAQ sul Suo sito, ho ancora qualche dubbio. In particolare vorrei acquistare un amplificatore che sia economico e compatto a cui collegare due casse da 30W e 6 ohm ciascuna (il tutto da collegare al PC senza utilizzare lo stereo il quale è rotto).
Per favore potrebbe aiutarmi nella scelta magari consigliandomi qualche prodotto?
La ringrazio per il tempo dedicatomi,
Un cordiale saluto,
Gennaro - E-mail: gennaroarguzzi (at) gmail.com

LC
Caro Gennaro,
immagino che lo scopo sia quello di minimizzare i costi e massimizzare il risultato sonoro. Non specifichi che tipo di diffusori debbano essere alimentati dal nuovo amplificatore, pertanto punterei a qualcosa di potenza non troppo bassa, per non trovarti a corto di pressione sonora qualora la sensibilità dei diffusori fosse bassa. Eviterei pertanto tutti gli amplificaori in Classe D da pochi watt per canale e mi affiderei a un solido Dayton DTA120, che è sempre in classe D ma ha potenza sufficiente per la maggior parte delle applicazioni, costa poco e suona molto bene. Chiedi che sia economico e compatto, e il Dayton rientra perfettamente dentro queste specifiche essendo veramente molto, molto piccolo, grazie all'alimentatore esterno (delle dimensioni di quelli da notebook, per capirci).
Ha due ingressi linea, pertanto ci puoi collegare l'uscita cuffia del PC, qualora ne fosse provvisto. In caso contrario ti servirebbe un amplificatore simile che sia in grado di accettare il segnale USB del PC. In questo caso vedrei bene un SMSL AD18, dotato anche di ingresso Bluetooth, oltre a quello USB, un digitale ottico e un tradizionale linea. È persino dotato di telecomando!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Stanza piccola e rimbombi sui bassi
Buongiorno sig. Lucio Cadeddu,
sono in possesso di un impianto Hi-Fi composto da:

Oltre a questo ho anche i difussori attivi Kef Ls50 Wireless. La mia stanza di ascolto è piccola: 3,20 x 3,30 x 2,80 metri.
Il primo problema che ho in questa stanza sono le basse frequenze che a volumi alti, non esagerati, iniziano a rimbombare. Più presente con le Brodmann rispetto alle Kef. Avevo pensato di provare dei diffusori Magneto Planari (Magnepan) o Open Baffle (Spatial) perché da quel che ho capito questi diffusori in gamma bassa dovrebbero muovere meno aria e quindi meno rimbombi in stanza. Ho capito bene o mi sbaglio? Se sì, che diffusori mi consiglia?
Oppure il problema è proprio la dimensione della stanza in cui non è possibile la riproduzione di una gamma troppo bassa senza trattamenti? Io desidererei acquistare un diffusore audio che riproduca tutta la gamma udibile fino ai 20 Hz oppure un subwoofer.
Un altro problema è che non posso posizionare i diffusori in linea con una delle due pareti, ma per il momento devo accontentarmi di posizionarli uno in prossimità di due pareti diverse. Quindi mi ritrovo con un angolo della stanza al centro dei due diffusori.
Questo comporta che con i diffusori Brodmann il palcoscenico sonoro si restringe un po' sull'angolo della stanza. Mentre con i Kef non ho questo problema perché, a differenza dei Brodman che creano la scena dietro i diffusori, questi la creano davanti o in linea con i woofer. Quindi i diffusori da valutare dovrebbero tener conto anche di questo problema.
In attesa di un suo riscontro, le porgo
Cordiali Saluti.
Riccardo - E-mail: riccardomoretti7 (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
purtroppo la stanza è piccola e quadrata e i diffusori sono mal posizionati, non ci si può aspettare miracoli, né in termini di immagine, né di basse frequenze. Poi, sgombriamo subito il campo da una pretesa utopica: diffusori in grado di scendere a 20 Hz, dentro la tua stanza, non ci stanno. O loro o tu, decidi :-)
Una piantina e una foto della stanza mi avrebbero aiutato a capire e pertanto a consigliarti meglio. Già, perché oltre alle dimensioni e al posizionamento errato, potrebbe giocare a tuo sfavore un'acustica inadatta, magari la stanza è vuota, molto riflettente, o arredata con mobili inadatti allo scopo. Delle due proposte che hai fatto mi piace quella dei diffusori planari, ma questi necessitano, più di altri, di una disposizione accurata e il più possibile simmetrica rispetto alle pareti e al punto d'ascolto. Potresti invece tentare con una coppia di diffusori omnidirezionali tipo Duevel, che riescono a cavarsela un po' meglio in situazioni e installazioni non esattamente ortodosse, come nel tuo caso. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa, possibilmente nel tuo ambiente. Prima di spendere altro denaro, però, ragionerei su tutte le possibilità di rendere la stanza più adatta, con una diversa disposizione dei mobili, ad esempio o con l'introduzione di nuovi complementi d'arredo. Quando tutto dovesse fallire, allora non vedrei altro rimedio se non quello del trattamento di acustica ambientale in dominio digitale, come consentito dal favoloso
DSpeaker Antimode 2.0. Stai pur certo che la gamma bassa sarà riallineata al meglio possibile, con una spesa assolutamente trascurabile, rispetto al resto dell'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Orgasmo uditivo
Mi scuso se la scambio per un pronto soccorso ma non so a chi rivolgermi! Non ne posso più di recarmi a concerti, sale da ballo, rassegne cinematografiche, interventi pubblici, conferenze e fracassarmi le orecchie con dei microfoni e un audio che definirei fisicamente offensivo come una percossa. Non solo quindi soddisfazione zero ma anche danni fisici con mal di testa ecc. per non contare la rabbia feroce e impotente e la constatazione che dovevo partire da casa con i tappi per le orecchie.
Giuro che più di una volta ho pensato di recarmi a uno di questi luoghi indossando una cuffia gialla antinfortunistica per provocazione! Alla fine mi sono dovuto arrendere e semplicemente quando non ne posso più me ne vado o mi riempio le orecchie con la carta. Ma è mai possibile che siano tutti così buzzurri? Che non protesti nessuno? Rarissimamente ho trovato una diffusione congrua, almeno che non spacchi le orecchie con una distorsione diabolica. Tra l'altro non sono un audiofilo con grandi pretese, mi accontenterei di non incazzarmi.
Cosa si può fare? Sono anche arrivato a protestare piuttosto duramente ma mi guardano come fossi un marziano e le assicuro che non sono delicato e neanche sofistico. Se c'è una buona musica, vorrei godermela appieno e ad es. per poter ballare con tutto il trasporto e l'abbandono necessario. Invece no!
Cosa ne dice lei?
Andrea - E-mail: salvi.ndrea (at) tiscali.it

LC
Caro Andrea,
purtroppo la cultura del buon suono è rarissima, quasi introvabile. Si suona in pubblico facendo chiasso, sostanzialmente. Pensa che molti credono che noi audiofili amiamo ascoltare in quelle condizioni, il più forte possibile. Questo potrebbe anche essere vero, a patto che il segnale sia pulito e indistorto. Il problema è così diffuso da aver spinto qualcuno a trovare una soluzione. Questa non può essere, naturamente, quella dei comuni tappi per le orecchie, quelli filtrano troppo e in maniera selettiva su certe frequenze, rendendo la musica sgradevole. Esistono dei tappi per le orecchie che attenuano la pressione sonora, senza mascherare alcuna porzione di frequenze: si chiamano Eargasm High Fidelity Earplugs e già il nome è tutto un programma, contrazione di Ear Orgasm, ovvero “orgasmo uditivo”. Si trovano anche su Amazon, e costano circa 35$. Questi geniali accessori non possono, ovviamente, fare molto contro la distorsione, quella c'è e ce la teniamo, ma l'eccessiva pressione sonora la si riesce a tenere a bada, senza perdere troppo del messaggio sonoro originale. Provali ed eventualmente facci sapere come ti trovi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione testina giradischi
Buongiorno Direttore,
Le avevo
scritto in precedenza (Vol. 829) per chiedere il suo parere in merito all'upgrade del giradischi inserito nel mio impianto. Come da suo suggerimento, non ho provveduto ad upgradare l'intero apparecchio, ma solo alcune sue componenti come lo stilo della testina, montando un Goldring 1042 al posto del precedente Goldring 1022GX, dato che la testina è perfettamente compatibile. Poi ho sostituito il contropiatto originale in plastica con un contropiatto in metallo della azienda argentina Tangospinner. Ebbene, l'analogico ha subito un ulteriore e significativo miglioramento guadagnando su tutti i parametri. Inoltre sul fronte digitale mi sono sbarazzato del pur ottimo Audio Analogue Rossini Rev 2.0, sostituendolo con un bel Naim CD 5 XS del 2016 comprato a Dicembre 2017 in Inghilterra e pagandolo circa la metà del suo prezzo di listino. Lo bramavo da moltissimo tempo e credo di aver fatto un buon affare. Il miglioramento del digitale è stato gigantesco; ora analogico e digitale sono alla pari anche se suonano diversi: il primo forse più neutro e naturale, inoltre mi pare anche un pelo più veloce; il secondo un po' più pirotecnico anche se comunque sempre corretto, dalla timbrica robusta e convincente. Questa diversità, anziché un difetto, la vedo come un pregio e mi permette praticamente di avere due impianti in uno, andando ad ascoltare la sorgente la cui timbrica in quel momento la sento intimamente più mia, anche se alla fine, a parità di incisione, permane sempre una piccola predilezione per l'analogico.
Incredibile come il piccolo, vetusto ed economico Rega Planar 2, benchè notevolmente upgradato in quanto di originale è rimasta solamente la base ed il piatto in vetro, non ceda di un millimetro, rispetto ad una sorgente digitale di tutt'altra fascia di prezzo.
Le rammento il mio impianto:

Adesso arriviamo al nocciolo della questione. La pur ottima testina Goldring 1042 ha oramai 15 anni. In questi anni ho cambiato 3 volte lo stilo: il primo stilo 1022GX è durato 12 anni, mentre il secondo stilo 1022GX ed il terzo stilo 1042 solamente un anno e mezzo rispettivamente. Forse ho incrementato l'ascolto di vinili (penso di attestarmi sulle 600/700 ore l'anno) ma negli ultimi 2 stili ho notato un fastidioso cedimento della sospensione del cantilever dopo circa un anno e mezzo di lavoro, mentre ad occhio nudo lo stilo pare ancora in buono stato. Ciò fa sì che la “pancia” della testina sfreghi contro la superfice del vinile in fase di riproduzione, generando un fastidioso rumble di fondo e rendendo di fatto la riproduzione inascoltabile. Nel primo stilo 1022GX, quello più longevo, questo fenomeno non si presentò, ovvero all'atto della sua sostituzione la sospensione del cantilever era intatta ma lo stilo praticamente non esisteva più. Ovviamente ho controllato e ricontrollato il setup del braccio (antiskating e peso di lettura) ma niente è cambiato in questi 15 anni. Non mi spiego quindi il fenomeno, ma al prossimo giro ho deciso di provare a cambiare testina e mi ero orientato su una Ortofon M2 Black di cui si legge un gran bene. Secondo lei si tratta di un overkill dato il mio setup analogico oppure, sebbene il prezzo sia un po' più elevato rispetto alla Goldring 1042, potrebbe valere la pena? Quale altra testina potrei prendere in considerazione?
La ringrazio della sua consueta disponibilità,
Cordiali Saluti.
Iacopo - E-mail: iacopo.mazzoni (at) eng.it

LC
Caro Iacopo,
il tuo front-end anaogico ha ormai ben poco dell'originario Planar 2, perciò una testina di livello più alto ci può stare tranquillamente. Benissimo la Ortofon che citi, naturalmente, pure ottimamente recensita anche da noi qui su TNT-Audio. Valuta anche, se ti piace il suono Goldring, la 2500, poco sopra i 600€, fascia di prezzo leggermente superiore della Ortofon citata (che, poi, cercando bene, si trova anche per meno di 500€).
Piuttosto, trovo molto strano questo precoce spanciamento del cantilever, quasi che fosse sottoposto a un peso eccessivo. Immagino lo abbia già verificato ma il peso di lettura su quanto è impostato? Hai usato una bilancina digitale di precisione? Non è che la testina è vicina a intense fonti luminose o di calore, che potrebbero deteriorare precocemente le caratteristiche elastiche della sospsensione del cantilever? Hai controllato che il giradischi sia perfettamente in bolla? Scusa, sono domande banali, lo so, ma non mi capacito di questo strano fenomeno da te descritto. Possibile che gli stili di ricambio abbiano vita più breve di quelli originali montati sulle testine? Si trattava di ricambi originali Goldring o di cloni? Talvolta i ricambi non originali suonano e funzionano molto peggio di quelli originali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore,
Leggere TNT è sempre un gran piacere! Le scrivo mentre ascolto i prodigi del Jolida (ora Black Ice Audio)
FOX SSX. Acquistato dirattemente in casa madre, dopo un breve scambio di email con Mr. Michel Allen, spedito e giunto a Catania in 3 giorni! Confermo quanto detto da altri, su tutta la linea, appena fuori dalla scatola aveva un suono da compattone anni '80, ma già dopo qualche ora cantava meravigliosamente. Le confesso che l'idea di inserire un apparecchio, che in se aveva un buffer valvolare, all'interno di un impianto interamente valvolare, suscitava in me qualche perplessità, ma, che dire, il risultato è più che ottimo!
Il mio impianto è composto da:

La stanza è di circa 20 mq, arredata. Musica ascoltata: oltre agli imprescindibili Pink Floyd, ascolto di tutto, tranne l'heavy metal e relativi derivati. Si, lo so, ho una configurazione abbastanza “esotica”...ma le dirò, lo Yaqin rispetto al NAD c326 bee che avevo, è stato un sensibile passo in avanti, soprattutto in termini di ricostruzione di scena sonora; sotto questo punto di vista, poi, l'aggiunta dei Batpure, ha ulteriormente migliorato il tutto. Il little bear t11, secondo me, è pure superiore al ProJect Tube box SE che avevo precedentemente... L'aggiunta del FOZ SSX, ha dato una maggiore profondità alla scena sonora, anche più dettaglio e dinamica, il mio timore era che potesse alterare la timbrica, nulla di tutto questo! Anzi, ho l'impressione che adesso le mie casse suonino come se fossero di livello superiore. È HIFI..è MYFI...non so, è la ricerca del “nirvana audio”?
Audiofilo felice? Certamente sì!
La ringrazio immensamente per la sua opera a servizio di tutti noi lettori di TNT.
Vittorio - E-mail: scalia.vittorio (at) gmail.com

LC
Caro Vittorio,
registro con piacere l'ennesimo audiofilo felice, possessore dello Jolida SS-X! Impianti diversi, aspettative diverse, gusti diversi, ma il risultato non cambia, tutti sempre molto soddisfatti. Siamo felici di avervi fatto conoscere un prodotto così interessante, che funziona bene e non costa una follia. Alla faccia di chi ci accusa di provare solo apparecchi costosi ;-)

Suggerimento musicale della settimana

Amiamo le cover di classe. Knocking on Heaven's door di Bob Dylan è stata eseguita da tantissimi interpreti, ma questa elegantissima ed emozionante versione di Randy Crawford, tratta dal suo album live “Live in Zagreb”, è pura magia.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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