Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/10/2019 - 12/10/2019

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  1. Funzione direct
  2. Amplificazioni per ATC e Tannoy
  3. Distorsione a metà volume
  4. Sostituzione connettori e connessioni
  5. DAHLQUIST DQ-10 + SUB CIZEK MG27, aggiornamento
  6. Upgrade casse acustiche da scaffale
  7. Nuovi diffusori
  8. Ingresso Usb Marantz cd 6006 uk Edition
  9. Paranoie audiofile
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Funzione direct
Buon giorno direttore, possiedo un Pioneer A 30 con la funzione DIRECT; volevo sapere se il segnale in direct vada realmente sul finale di potenza senza essere sporcato da tutto il preamplificatore. In poche parole questa funzione giunge direttamente sul controllo del volume?
La ringrazio,
Luigimassimo - E-mail: luigimassimo49 (at) gmail.com

LC
Caro Luigimassimo,
nel tuo amplificatore, come nella maggior parte di quelli dotati di tasto direct, il segnale - quando si attiva questa funzione - salta tutti i circuiti di controllo, quindi toni, balance e loudness. Resta attivo, naturalmente, il passaggio tramite il controllo del volume e del selettore degli ingressi. Qualora volessi saltare anche questa sezione e utilizzare soltanto la sezione di potenza del tuo integrato, dovresti dotarti di un preamplificatore e collegarlo agli ingressi denominati, nel tuo caso, POWER AMP DIRECT. Non so quanto questa operazione sia economicamente sensata, rispetto a quella a mio parere più logica: se non dovesse piacere più il suono del proprio integrato, meglio venderlo e acquistarne un altro migliore.
Saltare la sezione pre e i vari controlli è in genere un'operazione benefica a costo zero, quindi utilizza pure la funzione direct senza timore. La domanda vera però è un'altra e te la faccio io: visto che lo switch direct ON/OFF si può fare rapidamente, sei mai riuscito a sentire differenze sostanziali? Te lo dico perché, talvolta, sono così piccole che si fa veramente fatica a sentirle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazioni per ATC e Tannoy
Gentile direttore,
ricorro nuovamente ai suoi preziosi consigli che ho già avuto modo di apprezzare in passato. Divido il mio tempo fra la casa principale, la casa in campagna ed un appartamento vicino a dove lavoro. Sono riuscito in tutti tre i casi a dedicare un ambiente all'ascolto ed a curare l'acustica basandomi su qualche buon testo e misure strumentali per controllare l'RT 60 e limitare l'effetto delle onde stazionarie. Come spesso scrive Lei, penso che un buon ambiente ed un corretto posizionamento dei diffusori/punto di ascolto siano determinanti.
Ho trovato un buon equilibrio per far suonare bene le Audiofilia AF S6, diffusori brillanti con una efficienza attorno ai 90dB, caratterizzati da una gamma medio alta molto analitica, radiografante, con un valvolare Unison s.e con le EL34.
Il primo consiglio riguarda l'amplificazione delle ATC SCM40, diffusori con una efficienza attorno ai 85 dB, suono neutro, equilibrato, controllato e dettagliatissimo. Attualmente le piloto con un Krell 400i, dopo alcuni mesi di ascolto trovo i bassi coinvolgenti ma gli strumenti a corda e soprattutto le voci mi sembrano un po' asciutte. Nel dubbio, mi sono letto la
recensione sul suo sito del Krell 300i dove ho trovato valutazioni simili alle mie (ipotizzando che i due modelli siano simili, può esistere l'oggettività anche in campo psico-acustico). Fra i candidati alla sostituzione del Krell che rivenderei, considererei un ATC sia2 150, poco diffuso ma con buone recensioni, che dovrei acquistare senza la possibilità di ascoltarlo con i miei diffusori. L'ambiente misura 7m x 5m ed è mediamente assorbente, il volume medio di ascolto è di 80 dB. Quali alternative potrei considerare?
Il secondo riguarda l'amplificazione della Tannoy Cheviot serie originale con il dual concentric da 12" HPD 315A, suono tendente al caldo ma sempre dettagliato. Ho ascoltato delle Berkeley con un ottimo amplificatore SBlab che ha un buon fattore di smorzamento ed è fra i candidati. Le Cheviot le ho provate con il mio l'Unison Simply Italy ma lascia andare un po' troppo i bassi e addolcisce ulteriormente il suono. Considererei, oltre al SBlab, che però ha una potenza di soli 9 watt, Copland 405 usato o fra gli ampli allo stato solido un Rega Brio. Anche in questo caso le chiedo consiglio ed eventuali alternative.
In entrambi i casi il budget dovrebbe essere proporzionato alla qualità dei diffusori.
Grazie,
Sergio - E-mail: Sergio.Cicognani (at) libero.it

LC
Caro Sergio,
non conosco l'amplificatore ATC che citi, ma immagino sia stato progettato avendo come target ideale proprio i diffusori della stessa Azienda. Sembrerebbe quindi un acquisto a colpo sicuro. Se ti piace il suono ATC dovrebbe piacerti, a maggior ragione, l'accoppiata ampli + diffusori, perché pensata proprio per funzionare insieme. Per quanto riguarda invece le Tannoy dual concentric io eviterei valvolari classici e andrei su stato solido di qualità, tipo il Rega che hai citato ma anche e soprattutto Naim, magari un Nait recente da cercare usato. Visto che possiedi già il Krell 400, però, perché non fare un tentativo con questo? Forse non si tratta di un'accoppiata “consueta” ma secondo me le sornione Tannoy potrebbero trarre molto beneficio dall'impostazione vivace ed energetica del Krell. Visto che si tratta di un esperimento a costo zero, perché non provarci? A volte gli abbinamenti che sulla carta chiunque avrebbe dato per sbagliati si rivelano miracolosamente ideali. Magari la prova ti fa capire che tipo di amplificazione preferiresti con le Tannoy. Prova e fammi sapere!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Distorsione a metà volume
Buonasera sig. Cadeddu.
Ho un amplificatore Denon pma1600ne che pilota due Indiana Line Diva 655. Il mio problema è che oltre metà manopola del volume la musica va in distorsione. Da cosa dipende?
Grazie.
Marco - E-mail: mardarrigo (at) libero.it

LC
Caro Marco,
diciamo che spesso la massima potenza di un amplificatore viene raggiunta esattamente a metà manopola, oltre è solo distorsione. Ora, dubito fortemente tu utilizzi veramente tutta la potenza a disposizione del tuo amplificatore però tutto può essere, specie se l'ambiente è molto grande o desideri ascoltare a volumi da discoteca. Per poter fare una diagnosi più accurata bisognerebbe essere là sul posto. A ogni buon conto, controlla tutti i collegamenti e, se puoi, fatti prestare un'altra coppia di casse, qualunque, e vediamo se il problema si ripresenta. Potrebbe anche essere che si siano danneggiati gli altoparlanti per sovraccarico.
Se anche con le altre casse si dovesse percepire ancora la distorsione, prova con un altro amplificatore, il colpevole deve saltare fuori. Se un colpevole c'è, ovviamente, perché potresti essere semplicemente tu a voler ascoltare a volumi assolutamente improponibili :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione connettori e connessioni
Buona sera Sig. Cadeddu, vorrei chiedervi s'è possibile, ne vale la pena a livello economico cambiare la presa iec maschio dell'alimentazione del mio Rega Brio, ho visto da un'azienda molto conosciuta a cui mi servo li ha in rame puro della Viborg. In più cambiando RCA, morsetti diffusori, cablaggio interno diffusori, appunto il tutto se mi è possibile in Rame up-occ., ho un buon miglioramento dell'intero impianto... Su che percentuale secondo la vostra esperienza ne vale la pena a spendere danaro?
Considerando anche che il Rega, a confronto al mio vecchio Pre-finale Rotel, è meno sensibile a cambiare suono con i cavi.
I miei più sinceri e cordiali saluti
Gennaro - E-mail: gfnigro70 (at) gmail.com

LC
[Vaschetta IEC con filtro] Caro Gennaro,
l'entità di tali ed eventuali differenze dipende in massima parte da due fattori: qualità dell'impianto nel quale le si cerca e capacità uditive del possessore dell'impianto. Fatta questa premessa, posso senz'altro dirti che la semplice sostituzione della vaschetta IEC del cavo d'alimentazione non produce alcun vantaggio sonoro, a meno che la vaschetta sostitutiva non sia di quelle filtrate, come
questa (o questa in foto a destra). La spina IEC (la femmina), allo stesso modo, non produce alcun effetto, semmai sarebbe più utile sostituire l'intero cavo d'alimentazione, per ottenere effetti certamente più udibili. Anche sostituire le femmine RCA di segnale, i morsetti dei cavi per i diffusori e il cablaggio interno non mi sembra un'idea geniale: invalideresti l'eventuale garanzia e, quel che è peggio, renderesti l'apparecchio invendibile, perché manomesso. O, magari, vendibile, ma a un prezzo inferiore rispetto a uno 100% originale (gli audiofili sono pignolissimi su questo).
In più, secondo me non percepiresti alcuna differenza significativa tale da rendere sensata l'operazione. Qualora volessi migliorare il tuo Rega, vendilo e acquista un modello Rega migliore, magari usato. In generale: non fidarti di chi ti dice che operazioni così semplici generano chissà quale vantaggio su un amplificatore tutto sommato poco costoso come il Rega Brio. È gente che questi componenti li vende, e ha tutto l'interesse a farti credere nei miracoli. Qualora volessi sentire qualche differenza significativa, senza stravolgere l'originalità dell'apparecchio, prova con un cavo d'alimentazione migliore e con dei piedini antivibrazioni. Non importa spendere tanto, qualche piccola differenza, impianto ed orecchie permettendo (!!!), dovrebbe sentirsi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAHLQUIST DQ-10 + SUB CIZEK MG27, aggiornamento
Buonasera Lucio.
Mi permetto risentirti, ogni tanto. Non avevo commentato la tua risposta dello scorso anno perché stimolato dal tuo suggerimento a non usare il crossover interno delle CIZEK ed invece tagliare al massimo a 100 Hz.
Nel frattempo ho avuto ospiti amici musicofili e musicisti che hanno parlato di eccessiva tumescenza dei bassi in corrispondenza di alcune tracce di pianoforte acustico. Devo ammettere che un lieve effetto loudness non mi dispiace(va), ma valeva la pena di provare a riportare i bassi in maggiore linearità.
Quindi, acquistato uno storico crossover CABRE, e disponendo di un finale aggiuntivo, ho tagliato a circa 100 Hz, con qualche minimo aggiustamento sui livelli d'uscita. Sì, mi sembra che i bassi del pianoforte siano più verosimili ed equilibrati. Ed anche il contrabbasso di certi jazz trio.
In fase di test mi sono anche accorto che il suono cambia al variare del volume d'ascolto … e mi sembra che il sistema suoni meglio, se alzo il volume. Sarà l'incipiente sordità? Sorge spontanea un'invidiuzza verso chi dispone di ambienti ben isolati, non condominiali e può permettersi di godere di una certa “carnalità” sonora.
Tanti cari saluti.
Alberto - E-mail: Alberto.Compagnone (at) edison.it

LC
Caro Alberto,
certi sistemi “entrano in coppia”, se posso usare un paragone motoristico, a volumi più elevati di altri. La grande differenza però, orecchie a parte, la fa l'ambiente, che potrebbe essere il responsabile per questo suono smorto a basso volume. Già il rumore di fondo è importantissimo: tra una stanza d'ascolto isolata in area tranquilla e una stanza in un condominio in città ci sono ameno 10 dB di differenza sul tappeto del rumore di fondo: è normale che per ascoltare bene, senza perdersi i particolari e i passaggi più delicati, occorra alzare di più il volume. Paradossalmente, quindi, chi come me abita in una casa sostanzialmente isolata e circondata da giardini, può godersi i passaggi più minuti e le microdinamiche a volumi anche molto bassi, perché il rumore di fondo è bassissimo (che poi io faccia il contrario è irrilevante :-)).
Avrai notato che per ascoltare bene in macchina occorra alzare molto il volume e anche così non è che si riesca a sentire tutte le nuances del programma sonoro. In appartamento in città la situazione è simile. Il tappeto del rumore del traffico veicolare, unito ai rumori dagli altri appartamenti vicini (ci si abitua e quasi non li si sente più, ma ci sono) richiede una pressione sonora, generata dall'impianto HiFi, più elevata.
Naturalmente, poi, per quanto riguarda le basse frequenze, ci si mettono pure le nostre orecchie a tagliarle brutalmente quando ascoltiamo a basso volume. Per questo tanti si riducono all'ascolto in cuffia, timbricamente sempre equilibrato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade casse acustiche da scaffale
Buongiorno Direttore,
Scrivo per chiedere un consiglio su un upgrade di casse che vorrei fare al mio impianto. Premetto che non sono un audiofilo esperto, il mio impianto si compone di ampli Tangent Exeo, lettore CD Marantz Pm 6005 e giradischi Pro-Ject Essential II, con diffusori Magnat 202. La camera di ascolto sarebbe una camera da letto, quindi con armadio-letto ecc.. preferirei prenderle con il foro per il bass-reflex anteriore per comodità nel posizionamento. Io ascolto principalmente Hard Rock, Metal e Blues.
Il mio budget sarebbe sui 300/350 €. Ho trovato interessanti a quel prezzo le Elac Debut B6. 2, le Polk Signature S20, e in uno store online le Focal Chorus 706. Ripeto non sono un audiofilo esperto ma mi piacerebbe migliorare l'ascolto sia in termini di potenza del suono che di definizione e qualità.
Aspetto un suo prezioso consiglio.
Grazie,
Roberto - E-mail: veilburner80 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
posto che adoro le Elac della serie Debut, quindi la tentazione di dirti subito di prendere quelle è fortissima, considerato che ascolti hard rock e metal forse sarebbero più indicate delle casse Klipsch. Mi vengono in mente i vari modelli della serie RP, ad esempio 41 o 400, che non dovresti faticare a reperire per la cifra che hai indicato. Eventualmente potresti considerare, ingombri permettendo, anche dei modelli superiori, da cercare nell'usato. Klipsch è abbastanza diffusa, si trovano molte occasioni. Per il bass-reflex posteriore non porti troppi problemi, basta che ci sia una decina di cm di spazio tra la cassa e la parete retrostante e lo sbocco reflex funzionerà benissimo. Semmai, posizionare i diffusori a ridosso di una parete non è mai una buona idea, perché si rinforzano in maniera spesso eccessiva i bassi.
Per quanto riguarda infine il tuo desiderio di maggiore “potenza”, ove con questo termine tu intenda maggiore “pressione sonora” o “volume d'ascolto”, credo proprio che Klipsch faccia al caso tuo: essendo diffusori nettamente più sensibili di alcuni di quelli citati, i watt a disposizione erogati dal tuo amplificatore ti sembreranno molti, molti di più. Le Klipsch suonano forte anche con pochi watt, è da sempre uno dei punti di forza di questo marchio storico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Caro direttore,
Tnt è ancora in vacanza, ma immagino che lei sia tornato alla base e abbia già iniziato a vagliare la corrispondenza in vista dell'imminente ripresa delle pubblicazioni...
Torno a disturbarla, quasi tre anni dopo la mia ultima mail, per aggiornarla sulla situazione. Tre anni fa il mio impianto era composto da:

In questi anni, cercando con pazienza nel mercato dell'usato e vendendo i vecchi componenti, ho cambiato sorgente e ampli e ho inserito un Dac ma senza cambiare i cromosomi, diciamo così, dell'impianto. Che attualmente è composto da: Da qualche tempo sto valutando un upgrade dei diffusori. Vorrei restare nel solco delle Liuto (che mi accompagnano da quasi sei anni) e acquistare (sempre nel mercato dell'usato) qualcosa con la stessa impostazione sonora, ma di più raffinato. Il fatto è che per vari motivi non so decidermi a fare il grande passo. Oltre al fatto che mi è impossibile ascoltare altri diffusori, vorrei evitare l'approccio per tentativi (acquistare e rivendere) anche per le oggettive complessità logistiche insite nell'imballare e spedire via corriere diffusori di dimensioni e pesi generosi, per non parlare del tempo che tutto ciò comporterebbe.
Solo lei, direttore, puoi aiutarmi a diradare un po' la nebbia e a fare un po' di selezione. Considerando che potrei aggiungere 2.000-2.500 euro al ricavato delle Liuto, su cosa (marca e modello) potrei orientarmi nel mercato dell'usato?
Grazie infinite
Carlo - E-mail: tibipandit (at) yahoo.it

LC
Caro Carlo,
per non rischiare troppo, in tutta sincerità, io starei in casa Sonus Faber. Dovresti riuscire a vendere senza problemi le tue Liuto Tower intorno ai 1800/2000€ se perfette e, aggiungendo i 2000€ previsti dal tuo budget, potresti cercare, nell'usato, Sonus Faber Olympica 2 (nuove si trovano per circa 8000€), delle Olympica 3, con un piccolo sforzo aggiuntivo, oppure delle Sonetto VIII o ancora delle Cremona M. Alcune di queste non saranno facilissime da trovare nell'usato, perché modelli abbastanza recenti però ho dato un'occhiata a qualche sito di annunci e qualcosa si trova.
Potresti anche valutare qualche torre di Opera, dovresti trovare un'impostazione abbastanza aderente ai tuoi gusti. Qualora ti piacesse sperimentare qualcosa di diverso, ma dannatamente ben suonante e, per certi versi, quasi “definitivo” - dovresti provare ad ascoltare (e cercare usate) delle
Duevel Bellaluna. Una volta nella vita, prova ad ascoltarle, ne vale la pena. Magari continuerai a preferire un'impostazione più tradizionale ma a volte deragliare dalle solite cose è un gioco divertente e foriero di tante belle possibilità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ingresso Usb Marantz cd 6006 uk Edition
Buongiorno Sig. Direttore, mi son deciso a interpellarLa nuovamente solo dopo aver tentato altre vie, ma nessuna è stata in grado di risolvere un mio cruccio.
Ho recentemente acquistato il lettore cd Marantz cd 6006 UK Edition, che abbinato al Rega Brio e alle
Larsen 4.2 fa suonare il tutto meravigliosamente; mi sono fatto incuriosire dall'entrata Usb posta sul pannello frontale del cd recante la dicitura "IPod/IPad". Ho allora seguito le istruzioni contenute in un articolo trovato sul sito di What's hifi dal titolo molto promettente: "Come trasformare il vostro IPhone in una sorgente audiophile in grado di leggere files fino alle più alte risoluzioni".
Fondamentalmente si tratta di bypassare il sistema interno con un software di terze parti, io ho usato Vox, gratuito, e gestire i files audio attraverso ITunes. Funziona tutto perfettamente, i files vengono riconosciuti dal dac esterno, in queso caso un Dragonfly Black, correttamente, alla risoluzione originale. Ora arriva finalmente la domanda: se collego il telefono così settato, direttamente all'ingresso Usb del Marantz con un cavo lightning, i convertitori interni rispettano la risoluzione del file audio in entrata, oppure il tutto viene livellato a, non so, Mp3?
Grazie come sempre per la sua competenza e per la pazienza. Riccardo - E-mail: malvagiglio (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
l'ingresso USB del tuo Marantz, così come un qualunque ingresso analogo in altri lettori CD, difficilmente si prende la briga di rovinare o downsamplare il segnale in ingresso, quindi non temere, la qualità e la risoluzione originale dei tuoi files sarà conservata e supportata. Il tuo lettore Marantz CD 6006, in particolare, può gestire tramite USB un'ampia gamma di formati audio come WAV, AAC, WMA e MP3, fino a una risoluzione di 24 bit/192 kHz. Quindi connetti pure senza paura il tuo iPhone alla presa USB del Marantz, non dovrebbero esserci problemi di sorta. Semmai, ci sarà da capire se esistano o no dei vantaggi a utilizzare la porta USB del Marantz e non il DAC esterno Audioquest Dragonfly. Dovrai fare qualche prova a confronto per stabilire quale delle due opzioni sia la meglio suonante o magari la più comoda da utilizzare. A naso potrei anche pensare che il DAC esterno sia leggermente superiore, però si tratta poi di provare sul campo. Naturalmente, la qualità del cavo di segnale tra DAC e amplificatore deve essere simile a quella del cavo tra lettore CD e amplificatore. Eventualmente, se fossero diversi, scambiali e ascolta con entrambe le configurazioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Paranoie audiofile
Salve Dott. Lucio, sono un audiofilo paranoico che legge spesso i suoi articoli in relazione al mondo audio. Le spiego in breve la mia paranoia; ho un finale Threshold S-300 da 150W che quando lo accendo fa un bump che si sente attraverso delle ProAc Response Two-S. Tempo fa ho rimosso le griglie per vedere il comportamento del woofer a tal proposito e mi sono accorto che al bump esso scorre indietro abbastanza. Vorrei sapere da lei se è normale oppure dovrei preoccuparmi. Quando poi spengo il finale, sento dopo qualche secondo di ritardo un bump più tenue. Mi scusi per averla disturbata e se possibile vorrei un suo riscontro in merito.
Grazie, buona domenica e cordiali saluti.
Fabrizio - E-mail: fabriziotrisi (at) yahoo.com

LC
Caro Fabrizio,
al problema del bump in accensione ho dedicato un
articolo delle nostre FAQ, proprio nell'area delle “paranoie audiofile”, mi sembra strano ti sia sfuggito visto che utilizzi esattamente la stessa terminologia. L'articolo tratta inoltre di tutti i possibili rumori che si possono sentire utilizzando un impianto HiFi e - ronzii a parte - il bump all'accensione è proprio uno di quelli più temuti. Tranquillo, è tutto normale e non si rompe niente. I woofer sono pensati per sopportare ben altro che un rumore transitorio all'accensione.
Comunque sia, se la cosa dovesse infastidirti, esistono dei circuitini molto semplici che ritardano l'inserimento degli altoparlanti e di fatto eliminano il problema, per così dire. Uno lo trovi qui su DIYaudio ma sono sicuro che ne esistono anche di già pronti, solo da acquistare. Prova a cercare qualcosa tipo “anti-bump” circuit.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno direttore,
volevo fare alcune considerazioni semiserie su questo scatolotto "infernale" (il
Trends TA-10: brutto, scomodo, poco potente, all'apperenza insignificante... eppure...
Lo avevo usato qualche anno fa, distrattamente: buon suono ma troppo scomodo, l'ho relegato a mio figlio, nella sua cameretta, che l'ha sempre usato con delle piccole Klispch da scrivania e, a suo dire, suonava molto meglio dei compatti dei suoi amici.. ma fin qui è tutto abbastanza normale...
Quello che non è normale è che io sia in crisi nera: complice la calura estiva, che rende un po' disagevole l'ascolto di un valvolare, ho chiesto in prestito il piccolino a mio figlio. Ebbene, il piccoletto si è preso il lusso di suonare meglio del mio amplifcatore valvolare da 1800 euro: ma come si permette? Spazialità, resa sugli alti, bassi controllati, voci bellissime, incredibile!!! E non sto parlando di 2/3 giorni: lo sto ascoltando ininterrotamente da oltre 3 settimane e le mie Cornwall non hanno mai suonato così bene! Ma com'è possibile?
Ho alternato nel corso degli anni diversi ampli, con le mie Klipsch Cornwall, provando un po' di tutto: stato solido, ibrido, valvole, classe A, ma un suono così bello ed equilibrato raramente ricordo di averlo sentito. Sapevo che esisteva il Trends, ma probabilmente mi rifiutavo di credere le Cornwall potessero suonare con un mostriciattolo del genere: non potevano mica essere tutti dei fessi, coloro che spendevano migliaia di euro (compreso il sottoscritto! ;-))
Questa, per me, è anche una piccola lezione di vita: mai avere pregiudizi, mai essere saccente, ma mettersi sempre in discussione...
Quindi grazie a lei, direttore, che contro tutto e tutti ha voluto decantare le lodi di questo scatolotti, ben sapendo di attirarsi le critiche di molti.
Chiudo solo con una piccola richiesta, un consiglio per poter collegare sia il mio giradischi che il lettore cd senza fare stacca/riattacca: può indicarmi un pre che mi agevoli il compito, senza perdere la magia del Trends Audio? Il pre dedicato (PA-10) potrebbe andar bene?
Grazie infinite di tutto,
Raffaele - E-mail: lupetto_73 (at) hotmail.it

LC
Caro Raffaele,
non ti crucciare troppo, hai fatto come tanti: preso il Trends (o altro oggettino più o meno miracoloso), ascoltato distrattamente e rimesso nel cassetto, perché brutto, poco scenografico (vuoi mettere le valvole accese?) e decisamente troppo, troppo economico. In più, è pure piccolo, e noi maschietti sulle dimensioni delle cose abbiamo, da sempre, un grosso problema psicologico irrisolto. E siccome le dimensioni di certi "organi" non possono essere aumentate a nostro piacimento, ci consoliamo con dei palliativi: auto grandi come monolocali, amplificatori come lavatrici e così via. Ascoltando con un po' di attenzione, invece, si scopre che certi "piccoletti" le suonano di santa ragione a tanti grossi e costosi. Già, il Trends fa proprio questo: mette in imbarazzo amplificatori di ben altro “peso”. Mi fa piacere che tu abbia riconosciuto l'errore, e come hai scritto tu, è una piccola lezione di vita. L'uomo vive di pregiudizi, per liberarsene occorrono impegno e fatica. Comunque, è normale che con le tue Cornwall, ben sensibili, i watt del piccolino siano assolutamente sufficienti! Sulla qualità, ovviamente, neppure si discute, tanto è elevata. Per quanto riguarda il pre, bene anche il “suo” ma forse sarebbe meglio un pre passivo a trasformatori: il segnale rimane integro, senza passaggi nel distorsore del PA10 (la valvola).
Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Il 5 Ottobre del 1962 (esattamente 57 anni fa!) i Beatles pubblicavano “Love me do”, il loro primo singolo, che avrebbe fatto parte del loro primo album, Please please me. Il singolo non fu un grande successo in Inghilterra, in quanto raggiunse appena la diciassettesima posizione in classifica, ma lo divenne ben presto in USA e Australia, classificandosi al primo posto nelle rispettive classifiche dei singoli più venduti, circa un anno dopo.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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