Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 7/12/2019 - 14/12/2019

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  1. Effetti sulla percezione della musica derivanti dal soffiarsi il naso
  2. Cambio amplificatore integrato e semplificazione impianto
  3. Editoriale di Novembre 2019
  4. Suono insoddisfacente
  5. Cambio amplificatore
  6. When in trouble, go big
  7. Bassi e ambiente
  8. Proposta
  9. Consiglio su ampli per cuffie
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Effetti sulla percezione della musica derivanti dal soffiarsi il naso
Carissimo direttore sempre complimenti per l'ausilio costruttivo che propone agli amanti della musica e del buon suono. Voglio farla partecipe di una esperienza che, con frequenza giornaliera, mi coinvolge. Ho attrezzato nel mio bagno, quello di servizio, una piccola postazione Hi Fi. Trattandosi di un impianto secondario, di cui allego foto, composta da un Pioneer XC-HM86D ed un paio di casse Elac Debut B 6.2.
L'ambiente non è propriamente Hi Fi, ma ho notato il verificarsi di una situazione molto particolare. Ogni qual volta che, ascoltando l'impiantino predetto, lavo il viso e soffio varie volte il naso accade che le mie orecchie percepiscono un suono differente da quello precedente. È come se il suono subisse una equalizzazione sui bassi e sugli alti con un risultato più piacevole. Invito pertanto tutti coloro che fossero interessati ad effettuare una prova per verificarne i risultati.
Un'ultima considerazione. Secondo lei l'umidità presente naturalmente in un bagno, derivante principalmente dall'uso della doccia e della lavatrice, potrebbe comportare, a lungo termine, danni agli altoparlanti delle casse acustiche ed alle elettroniche?
Un Saluto affettuoso.
Angelo - E-mail: ml.molf (at) alice.it

[Sala d'ascolto vintage]

LC
Caro Angelo,
intanto complimenti a chi ha installato il bidet in maniera tale da renderlo inutilizzabile! :-))) O sei tu che lo hai circondato di mobiletti così da renderlo inaccessibile? Comunque, non credo che l'umidità del bagno possa fare chissà quanti danni, soprattutto se l'utilizzo della doccia è saltuario e se poi la stanza viene arieggiata in maniera adeguata. La lavatrice, di per sé, non la vedo dannosa. Certo che vedere due Elac Debut B6.2 così posizionate e confinate in un utilizzo non adatto mi fa un po' piangere il cuore. Io avrei sistemato un bel gruppo 2+1 di satelliti e subwoofer, magari di colore bianco, per rendere il tutto meglio integrato con l'ambiente. Non solo, ma è persino probabile che il risultato finale avrebbe potuto essere persino migliore.
Per quanto riguarda, invece, il soffiarsi il naso, è noto che orecchio, naso e gola siano intercollegati. La tromba di Eustachio mette infatti in comunicazione l'organo uditivo con la rinofaringe (la porzione della faringe dietro al naso) e svolge diverse funzioni: garantisce un ricambio dell'aria rinchiusa nell'orecchio medio, livella la pressione esterna a quella interna, per evitare pressioni eccessive sul timpano e infine favorisce il drenaggio del muco prodotto a livello della mucosa di rivestimento dell'orecchio. Tipicamente questo condotto è chiuso e si apre quando c'è la necessità di trasportare il muco accumulato a livello della faringe. Per questi motivi è assolutamente normale che soffiandoti il naso qualcosa accada a livello uditivo, perché si mette in funzione tutto questo meccanismo di compensazione pressoria. Non è diverso da ciò che si fa quando cerchiamo di compensare le variazioni di pressione sott'acqua o in aereo. L'effetto che senti è tipicamente transitorio, poi tutto ritorna nella norma, a meno che tu non abbia un accumulo di muco che necessita di essere smaltito e che normalmente compromette un po' la funzionalità dell'orecchio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio amplificatore integrato e semplificazione impianto
Buongiorno Direttore, ci siamo già “sentiti” altre volte in passato ed ho già avuto modo di fare i complimenti per il lavoro che coerentemente porta avanti da anni, per cui confermo la mia stima e vado al sodo. Il mio impianto è al momento costituito da:

Premetto che sono molto soddisfatto del suono dell'impianto ed è per questo che sono sempre molto restio a fare cambiamenti. Ascolto Rock, Hard Rock e Metal e raramente divagazioni in altri generi. La stanza di ascolto è circa 5 x 4 metri adeguatamente arredata. L'altro giorno, spolverando il mobiletto, riflettevo su come l'aggiunta di diversi componenti (DAC, Pre-Phono) abbia reso il tutto “complesso” e riflettevo anche sul trascorrere del tempo che, inevitabilmente, è associato ai miglioramenti tecnologici. Insomma, pensavo, che ne è passato di tempo dall'acquisto del Rotel e del NAD. Ancor più tempo è passato dall'acquisto delle Chario, ma queste non si toccano :D
In più, fattore da non trascurare, devo aggiungere che alla mia compagna il NAD non è mai andato “giù”, non come suono, ma come estetica e pensare che per farla contenta presi al tempo la versione colore titanio, un po' più elegante di quella nera, a mio parere.
Comunque, l'idea sarebbe di vendere il NAD e il DAC Magic (a proposito, secondo lei a quanto, considerando che sono in ottime condizioni?) per sostituirli entrambi con un integrato moderno con DAC ed entrate digitali (magari anche senza usb, l'importante è avere coassiali e ottiche) e vedere così anche di aggiornare il lettore CD con un convertitore più moderno.
Mi sono messo quindi alla ricerca di un integrato che disponesse delle entrate digitali, che non costasse un rene, esteticamente gradevole (necessariamente di colore silver...), di buona potenza e con entrata phono. Con riferimento a quest'ultimo punto, dubito che nella fascia di prezzo a me accessibile si possa trovare un integrato con uno stadio phono paragonabile al Musical Fidelity, però non chiudo le porte a nulla. In seguito, avendo entrambe le possibilità, potrei fare un immediato confronto e se del caso decidere di semplificare ulteriormente vendendo anche il Musical Fidelity.
Considerando che il mio budget massimo è di 800 €, compreso il ricavo dell'eventuale vendita del NAD e del DAC Magic, la mia ricerca si è soffermata in particolare su due prodotti: il Cambridge Audio AXR 100 e il Rotel A 12 (il 14 costa troppo).
Il primo mi consentirebbe di risparmiare un po', visto che si trova sui 500€ circa, dispone sulla carta di 100 watt per canale e mi pare un buon prodotto, almeno in base alle informazioni che ho potuto reperire.
Il secondo costa di più, intorno ai 750 euro, sulla carta eroga meno watt (ma i Rotel di solito erogano realmente più del dichiarato, almeno così ricordo, o sbaglio?) però magari ne potrebbe valere la pena in termini di suono. Dispone anche di maggiori funzionalità relativamente allo streaming musicale, che al momento non uso, ma chissà in futuro.
Ovviamente ho dato anche uno sguardo ai nuovi amplificatori digitali della NAD, che però, leggendo in giro alcune recensioni, non pare siano stati accolti particolarmente bene. L'aspetto che più mi sta a cuore è il suono, chiaramente. Ora, considerando che non vorrei discostarmi molto dall'impostazione del NAD, per non sconvolgere l'equilibrio timbrico dell'impianto, Lei cosa mi suggerisce? Purtroppo, è difficile per me riuscire ad ascoltare questi due prodotti e ancora più difficile farlo a casa mia, che sarebbe l'ideale. Una volta, nella mia città (Catania) c'erano diversi rivenditori di hi-fi, ormai ne sono rimasti pochi e concentrati tutti sull' “esoterico”, insomma cose e cifre folli per me. Non ci sono rivenditori di queste due marche, purtroppo.
Ovviamente, sono sempre ben accetti anche altri consigli di prodotti che ritiene validi, perché ho notato che diversi marchi offrono prodotti con tali caratteristiche, da Yamaha a Pioneer, per citare alcuni dei più noti, ma forse si distaccano un po' troppo dall'impostazione sonora che cerco.
La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.
Salvo - E-mail: Salvo_Amata (at) hotmail.com

LC
Caro Salvo,
puoi senz'altro vendere il tuo NAD (a circa 300€) e il DAC Magic (a circa 150€) e rimpiazzarli con un integrato che abbia ingressi digitali e pre fono incorporati. Non vedrei niente di meglio di un NAD C 368, che costa circa 900/950€, ed è pure molto più bello da vedere del tuo, lo confesso, orrendo C352 (la tua compagna ha ragione da vendere). Il nuovo 368 ha persino Chromecast incorporato e ingresso Bluetooth, così da poter gestire virtualmente ogni sorgente digitale o analogica che possa essere presente nel tuo impianto. Volendo spendere meno potresti considerare il modello 338. In alternativa, benissimo anche uno dei Rotel che hai citato. Dimenticati la questione della potenza (2019, siamo ancora qui a parlarne?) visto che 50 watt sono più che sufficienti, coi tuoi diffusori, per far convocare una riunione di condominio immediata e molto poco amichevole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Editoriale di Novembre 2019
Buongiorno Direttore, sono un appassionato di musica e degli strumenti per ascoltarla ormai da molte lune (come direbbe Tex Willer) e naturalmente per me è imprescindibile la lettura settimanale di TNT-Audio e dei suoi editoriali che trovo sempre interessanti e di stimolo alla riflessione. Premetto che ho 57 anni, quindi non più di primo pelo, e sono un felice possessore di un setup così composto: ampli Denon, un vecchio lettore cd della Technics, un lettore bluray della Sony con il quale ascolto la musica liquida, diffusori Elac B5 acquistati grazie ai suoi consigli, ma rinforzati da un sub della Auna (non storca il naso... la prego) e, dulcis in fundo, un Pioneer PL112 residuato della mia gioventù che mi è costato un botto sistemarlo (lo so... era meglio un Rega P1 nuovo ma al cuore non si comanda...).
Tutto questo per sottolineare il fatto che non ho un impianto ultra raffinato, a dir la verità nemmeno soltanto raffinato, ma che mi soddisfa pienamente. Dimenticavo... per la cosiddetta mobilità mi avvalgo di un Dodocool come lettore, delle cuffie Grado e degli auricolari della NuPrime.
Ebbene, ho letto il suo ultimo
editoriale riguardante DEEZER che ha lanciato il servizio streaming con file FLAC e pur essendo sostanzialmente d'accordo, mi ha lasciato perplesso quando scrive "ma questi segnali sono a mio parere inequivocabili e stanno a significare che anche il grande pubblico non disdegna poter ascoltare meglio che con un semplice file MP3. C'è speranza! Infatti, per poter apprezzare tutta la differenza tra un file MP3 e un file non compresso serve ben altro che uno smartphone e un paio di cuffiette da 10 euro."
Per prima cosa non capisco cosa intende per "grande pubblico". Francamente la musica che si ascolta in giro in questo periodo non ha un grande bisogno di essere veicolata attraverso un FLAC piuttosto che con un MP3 a 320kbit/s e, parallelamente, i fruitori della musica popolare attuale sono ascoltatori distratti, da autoradio o da filodiffusione in negozio oppure in ufficio. Sono in seria difficoltà ad immaginare un 25enne, seduto in poltrona che ascolta un file FLAC di Mahmood tentando di cogliere le sfumature dell'autotune...
Purtroppo non sono ottimista come lei, secondo me le cuffiette da 10 euro e gli orridi smartphone saranno sempre più in auge perché il rumore (non saprei come definirlo altrimenti) che si ascolta in giro non abbisogna di particolare hardware, figuriamoci della risoluzione del software. Lo so che non è il luogo adatto, ma mi piacerebbe sentire qualche altra campana in merito.
Con grande stima,
Roberto - E-mail: bludanubio9 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
non cadiamo nel solito grossolano errore di non capire il mondo che ci circonda. Noi audiofili (talvolta mi vien da dire “voi” audiofili) siamo bravissimi a non capire un accidente del mondo là fuori, chiusi nella nostra torre d'avorio tempestata di poster di quando eravamo adolescenti. Non so tu, ma io ho molto chiaro il panorama musicale moderno e i gusti dei giovani (adolescenti e non), per averne una in casa, grande appassionata di musica, e per averli davanti tutti i giorni nelle aule dell'università dove insegno.
Etichettare la musica che c'è in giro come rumore è un grossolano errore. Una vera e propria, perdonami, cazzata. Intanto così era etichettata la musica che piace tanto oggi a noi “matusa”, quando la ascoltavamo da adolescenti. I nostri genitori di sicuro etichettavano come urla sguaiate e rumore distorto Led Zeppelin, Deep Purple e compagnia cantante. Persino i Beatles, quando uscirono, furono etichettati come rumore. E rumore non era, giusto? E così, allo stesso modo, non è rumore quello che i giovani ascoltano oggi, se solo si avesse l'apertura mentale e la voglia di ascoltarlo senza pregiudizi. Anzi, è certamente meno rumore di tanto rock e hard rock dei tempi andati che ora è stato sdoganato quasi fosse musica colta. Io più volte ho proposto musica popolare moderna nei suggerimenti musicali della settimana, ma vedo che la mia opera di divulgazione culturale non riesce a scalfire i classici pregiudizi che hanno afflitto, prima di noi, i nostri padri e, prima ancora, i nostri nonni.
Infatti, non è vero che la musica che ascoltano i giovani non tragga beneficio da un buon sistema di riproduzione. Non è solo autotune, ma anche solo restando nel paradigma del moderno hip-hop/trap ci sono artisti con diplomi di conservatorio alle spalle, che suonano strumenti veri nei loro dischi. Ora, magari è vero che non si usa più star seduti davanti all'impianto per ore - a dire il vero non lo faccio più neppure io, non ne ho il tempo, a meno che non debba recensire un componente - ma ascoltare meglio si può comunque, anche senza il triangolo d'ascolto perfetto. O magari in cuffia. Se così non fosse, le offerte di streaming non compresso non avrebbero mercato, evidentemente una richiesta da parte del pubblico c'è, e non siamo certo noi quattro gatti audiofili spelacchiati a convincere Tidal, Deezer o altri colossi ad offrire file FLAC. C'è la richiesta di una platea più ampia, evidentemente.
Non solo, i giovani che hai in così scarsa considerazione oggi ascoltano anche altro, compreso il vecchiume dei nostri tempi, diciamo così, e magari pure un po' di classica e jazz. Inoltre, stai pur sicuro che Mahmood non ha nei 25enni il suo pubblico principale, questo semmai è quello dei 13enni. Quindi, per favore, mente aperta e, magari, prima di lanciare simili giudizi, ascoltiamo un po' di più. L'offerta di tanta buona musica di qualità non è mai stata così ampia come oggi. Oh certo, possiamo sempre continuare ad ascoltare The dark side of the moon o Creuza de Mä fino alla fine dei nostri giorni ma...
Posso umilmente consigliarti di ascoltare, con attenzione, il brano di questa settimana? Lo trovi in fondo a questa pagina. Piano solo e voce, forse anche un po' di autotune. Poi prova a dirmi se non è un capolavoro che andrebbe suonato su impianti come si deve, non foss'altro che per rendere giustizia al pianoforte. Il ragazzino, Lazza, classe 1993, ha studiato pianoforte al conservatorio e poi si è dato al rap. Poi riparliamo di rumore, se vuoi.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Suono insoddisfacente
Aiutooo, temo di essere un altro di quegli appassionati che ha perso la via... Innanzitutto buongiorno e complimenti per l'impegno e la competenza che contraddistinguono questa rubrica. Il mio cruccio è non riuscire a trovare un suono soddisfacente. Eh, grazie dirà lei, tutti scrivono per questo.. Lo so, è proprio per questo che mi rivolgo alla sua sconfinata competenza e saggezza, perché ogni giorno che passa, le mie convinzioni in ambito musicale vacillano sempre più.
Vediamo di fare un poco d'ordine; io ascolto musica in una mansarda (soffitto di legno) di 5x5 metri. I diffusori sono sistemati a circa 2mt tra loro e a 40 cm dal muro posteriore in un'area quadrata che ha come lati due delle pareti del locale (destra e frontale). La parete destra è alta 1,90 cm. (la più bassa) il punto d'ascolto è a circa 2,5 Mt. Ai miei piedi tappeto e dietro la testa (circa 2 Mt) tendaggi. Ascolto tutti i generi musicali, dal rock anni '70 al jazz e perfino un po' di classica. Come fonti, giradischi rp1 performance pack Rega, lettore CD Myryad z210, dac sotm shp 100 e lettore di rete sm 100 sotm. Diffusori Neat Acoustic motive sx2 con cavi qed x tube xt40 e amplificatore unico nuovo Unison Research. Il problema è che ogni volta che cambio un componente mi allontano sempre più da quello che cerco. Con questa configurazione tutto sommato va così così. Ma il suono non è abbastanza "grosso" come vorrei, a meno di alzare il volume a livelli poco condominiali.. Inoltre è poco coinvolgente. Se per esempio collego delle piccole Opera 1.5, mi accorgo di come non mi piaccia nemmeno il medio alto delle Neat. Le piccoline sono moolto più raffinate ed aperte.
Però il basso è completamente assente... Quel che cerco è un suono "live" come quello delle Opera ma con un punch e un basso presenti! Altro problema riguarda l'amplificatore: con l'Unico faccio una gran fatica ad avere una scena tridimensionale, cosa che invece viene benissimo con il Rega Brio R. Però è meno trasparente dell'Unison, anche se ha un basso più caldo. Perfino con le Opera il suono è più grave.
La mia intenzione sarebbe di liberarmi della Neat e cercare qualcosa in casa Opera, per assecondare la sinergia tra i componenti ma non so quale? Cosa mi consiglia? Riconosce quel che dico riguardo le caratteristiche dell'ibrido italiano? So che dovrei ascoltare la musica e pensare molto meno agli apparecchi ma le assicuro che così non riesco a gustarmela. Quando ascolto le piccole Opera, so che devo andare in quella direzione. è quello il suono che voglio.
Grazie per la pazienza e spero di essere stato sufficientemente conciso.
Marco - E-mail: megmar71 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
mi sembra che il quadro sia, invece, abbastanza chiaro: non ti piacciono né i tuoi diffusori e neppure l'amplificatore. Verrebbe da chiedersi come mai li abbia acquistati...immagino a scatola chiusa, altrimenti non si spiega. Ora, posso capire un errore nell'acquisto dell'amplificatore ma i diffusori? Non sono neppure tanto diffusi da suggerire un acquisto al buio, quindi li avrai ascoltati, immagino. Ormai è fatta, e non ti sarà neppure facilissimo rivenderli, temo. Comunque, prendi il catalogo Opera, fissa un budget di massima e comincia a cercare, eventualmente anche nell'usato recente. E per l'amplificazione la risposta è quasi altrettanto ovvia: Rega Elex o Naim Nait 5si o XS. Tu cerchi emozioni ma ti sei circondato di componenti che fanno del suono tipicamente audiophile il loro punto di forza. In più, non avrei mai speso così tanti soldi nell'amplificatore, rispetto alla cifra investita sui diffusori. Semmai, avrei fatto il contrario. Anche il giradischi è assolutamente sottodimensionato rispetto all'amplificazione. Insomma, armati di tanta pazienza e ricomincia, partendo dai diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio amplificatore
Preg.mo Direttore, buongiorno.
Cercherò di non sottrarle molto del suo prezioso tempo. Descrivo il mio secondo impianto posizionato in un piccolo studio arredatissimo di 3x4 circa (quadri senza vetro, biblioteca, tappeti, tendaggi pesanti, poltrone ecc.).

Ascolto soprattutto Opera Lirica, Musica Classica, Jazz e poco Rock. Le chiedo un consiglio, poiché intendo sostituire i due ampli succitati con un integrato NAD usato, con non meno di 60 + 60 Watt (se possibile con uscita cuffia; non importa la presenza del Phono). Intendo non superare la spesa di Euro 150.
Sarei lieto e le sarei grato se mi rispondesse, anche privatamente.
Sempre un plauso per il vostro eccellente lavoro (gratuito!).
Distinti saluti.
Antonio - E-mail: apennas (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
perché se così categorico con la potenza? Sei sicuro che ti servano davvero 60 watt per canale in appena 12 mq? Devi farci delle feste da ballo? Secondo me la potenza del tuo Dayton è già sovrabbondante. Comunque sia, non discuto e mi limito ad obbedire. Con 150€, anche nell'usato, acquisti certamente un amplificatore che suona peggio dei tuoi attuali, vorrei che di questo ne fossi informato e consapevole. Quasi tutti gli integrati NAD da qualche anno a questa parte dispongono di uscita cuffia, non ti sarà però facile trovarne uno per quella cifra. Ho dato un'occhiata online e non ho trovato molto, a parte due C340, uno in UK e uno in Italia, poi dei vecchi 3240 PE e 3225 PE in Italia, e praticamente nient'altro. Tutti questi citati, comunque, hanno l'uscita cuffia e una potenza di 50/60 watt per canale. Come ti ho già detto, in ogni caso, potrai scordarti la trasparenza, la pulizia, l'immagine 3D e la precisione dei tuoi ampli attuali. Mi auguro che non ti pentirai di una scelta così azzardata.
Per quanto riguarda invece il collegamento del CD player (vecchiotto) al DAC esterno irDAC io credo che un piccolo miglioramento dovresti averlo sentito ma chi più di te può dirlo? Collega il CD player in maniera tradizionale e col DAC esterno a due ingressi diversi dell'amplificatore e ascolta il risultato a confronto. Più facile di così! Tieni quello che ti piace di più.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

When in trouble, go big
Buongiorno,
questa mail la sorprenderà forse un po', visto che viene a poca distanza dall'ultima (mooolto lunga!) di qualche settimana fa, ma ormai ci conosce. Stavolta cercherò di essere più breve. In buona sostanza, dagli ascolti in vari negozi effettuati prima e dopo l'ultima lettera ho maturato l'idea che l'upgrade cercato non si trovasse al livello in cui stavo guardando.
Basta riempirsi di accrocchi e soluzioni che avrebbero portato a una continua insoddisfazione: è arrivato il momento di un salto qualitativo che mi lasci soddisfatto per parecchi anni come lo hanno fatto le monitor Audio Silver RX-8 e l'Arcam A-18 a suo tempo.
Ho quindi deciso di aumentare il budget dell'operazione e ascoltato diffusori sulla carta di categoria superiore: B&W 703 s2 (medi spettacolari ma temo, alla lunga, stancanti) e KEF R5 (molto neutre e corrette ma non mi hanno dato nessuna emozione), restando però insoddisfatto. Alla fine il “game changer” è stato un negoziante che mi ha fatto ascoltare velocemente prodotti che mai o quasi mai avevo sentito nominare e dal quale tornerò in settimana per un ascolto più ragionato delle opzioni.
In particolare, Harbeth Monitor 30.1, un paio di Totem Forest (usate) e un paio di Totem Sky tower (nuove a circa lo stesso prezzo, qualcosa in più, delle Forest). Ho trovato le Harbeth spettacolari ma sono un migliaio di € fuori budget e temo che la collocazione in salotto nella mia nicchia le castrerebbe molto. Non so se ha senso acquistare una Ferrari per usarla nel vialetto.
La lotta sembrerebbe quindi tra le due Totem, più facili da muovere velocemente in avanti come sono uso fare e che mi hanno stupito: dopo mesi ad ascoltare pirotecniche invenzioni (3 vie, Kevlar, Continuum e Driver Uni-q) a “vincere” sembra essere una “piccola” torre che a guardarla non ci daresti due lire e invece, appena suona, sparisce. Un woofer, un tweeter, un buco sul retro, niente effetti speciali, solo sostanza.
E qui la domanda: la categoria superiore è “sempre meglio”? La scelta fra Forest e Sky Tower sembrerebbe ovvia. A quanto mi dice il negoziante le Sky Tower hanno meno problemi di posizionamento. Può essere che, visto che parliamo comunque di 2 ottimi diffusori, a casa sia meno problematica e più soddisfacente la sistemazione delle Sky Tower, piuttosto che delle più generose Forest? Dovrei valutare eventualmente anche le Hawk?
Non ho avuto inoltre di capire di che anno fossero le Forest: sono diffusori in commercio da un po': potrebbe essere un problema se avessero già una decina d'anni sul groppone, pensando che io vorrei tenerli per ALMENO altrettanti?
Premesso che all'orizzonte (una volta rimpinguato il salvadanaio) ci sarà anche un cambio di amplificazione, come vede l'accoppiata momentanea con Arcam? Anche in questo caso mi pare di capire le Sky tower sarebbero meno pretenziose.
La ringrazio ancora del suo prezioso lavoro e del suo tempo.
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com

LC
Caro Giordano,
non conosco bene le Sky Tower ma adoro le Forest e le Hawk, splendidi diffusori, che suonano molto al di sopra di quel che le loro dimensioni e il loro aspetto lascerebbero supporre. Ritengo che sia le Forest che le Hawk possano essere un eccellente upgrade, ne ho parlato più volte qui su questa stessa Rubrica, strano che tu non ne abbia mai sentito parlare. Io prenderei le Forest senza pensarci due volte. E non penserei neppure al problema dell'età, si tratta di diffusori che sono rimasti in catalogo per tanto tempo (credo la prima Forest risalga al 2000/2001! E sono ancora a catalogo), avranno sempre un certo mercato e sono sicuro che potranno regalarti ancora tanti anni di ascolti soddisfacenti. Di fatto sono una sorta di gold classic nel settore delle piccole torri da pavimento dalle alte prestazioni. Tieni conto che le Forest, nuove, costano 5800 euro di listino, si tratta dunque di un diffusore di livello medio-alto che certamente potrà suonare bene con il tuo attuale amplificatore ma che si esalterà sempre di più col crescere della qualità dei componenti a monte di esso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bassi e ambiente
Gentile Direttore,
le scrivo per chiederle un parere rispetto alla migliore sistemazione dei miei diffusori negli ambienti che ho a disposizione. Qualche tempo fa ho dovuto spostare il mio impianto principale in una stanza “studio” di forma rettangolare, di circa 3,5x5 metri. I diffusori sono collocati lungo uno dei lati corti della stanza, con il fronte degli altoparlanti a circa un metro dalla parete di fondo, spoglia di qualsiasi arredo. La parete opposta presenta una libreria, le pareti lunghe laterali presentano una due porte e una libreria e l'altra un termosifone, un finestrone e una libreria più piccola. Tra l'impianto hifi e la parete opposta sono collocati, nell'ordine, un tappeto, un divanetto e una scrivania. L'impianto è così composto: diffusori Proac Response D15, ampli integrato Jadis Orchestra, giradischi Rega Planar 3 con Elys 2, pre Rega Phono MM, DAC Chord 2Qute.
La collocazione precedente era in una stanza “biblioteca” di dimensioni analoghe, con i diffusori collocati questa volta lungo uno dei lati maggiori, in posizione non simmetrica rispetto all'asse della stanza. La parete lungo cui è disposto l'impianto e le due pareti laterali sono completamente occupate da alte librerie, quella opposta è invece vuota e vede la presenza di un finestrone. Attualmente in questa stanza è collocato un secondo impianto per ascolti occasionali e meno “impegnativi” (ampli Onkyo a stato solido e ProAC Tablette).
Il problema che ho riscontrato con la nuova disposizione delle D15 nello studio è un peggioramento nella resa dei bassi, che tendono ad essere meno controllati e asciutti e a provocare in certi brani un senso di confusione e sfocatura che rende l'ascolto meno piacevole. Ho provato a collegare le Tablette al posto delle D15 e il suono è molto più veloce, preciso e controllato, anche se ovviamente meno corposo. C'è anche da dire che nel frattempo ho fatto ribordare i woofer delle D15 da un service professionale, ma non credo che possa essere questa la causa della perdita di performance sui bassi.
Probabilmente, la presenza della parete nuda alle spalle dei diffusori e della porta e del termosifone nelle immediate prossimità creano condizioni molto meno che ideali per la corretta riflessione, diffusione e rifrazione del suono, peggiori che nella stanza biblioteca, dove la presenza delle librerie contribuisce a smorzare un po' i bassi.
Scusandomi per questa lunga descrizione, vengo dunque a chiederle una opinione sulle mie riflessioni:

Grazie per la cortese attenzione e la pazienza nella lettura!
Pino - E-mail: pino (at) pinocreanza.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Carp Pino,
francamente non riesco a capire la necessità di avere due impianti, uno per certi generi musicali e un altro per altri generi. Non sarebbe più semplice e vantaggioso scegliere una delle due stanze, quella che suona meglio, e installarci un impianto migliore? Mi sembra abbastanza chiaro, anche semplicemente guardando le immagini, che la biblioteca sia la saletta migliore. Installa in questa l'impianto migliore e amen. In alternativa devi rendere migliore l'altra stanza, con arredi o trattamenti acustici ad hoc. Purtroppo lo studio appare abbastanza vuoto, troppo perché possa suonare decentemente. Non saranno altri diffusori a compiere la magia, ma solo una completa rivisitazione dell'acustica ambientale. Elimina l'impianto dallo spazio tra i diffusori e rendi assorbente la parete posteriore, con un pesante arazzo o con una parete piena di libri. Potresti anche sperimentare posizioni diverse dei diffusori rispetto alle pareti e al punto d'ascolto: la performance in gamma bassa potrebbe cambiare radicalmente. Tieni anche conto che la gamma bassa, in molte incisioni, è disastrosa: o troppo gonfia e fuori controllo oppure completamente assente, impossibile avere un basso equilibrato sempre e comunque.
Infine no, credo non sostituirei i diffusori, per ora, non prima di aver provato di tutto per migliorare l'acustica dell'ambiente principale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Proposta
Ciao Lucio,
leggo saltuariamente, ma molto molto piacevolmente, TNT-Audio dal lontano 1997. Vorrei farti una piccola proposta. Spesso vengo consultato da amici per qualche consiglio relativo all'acquisto di componenti hi-fi. Il più delle volte mi viene richiesto come poter avere un ascolto decoroso spendendo pochi o pochissimi soldini. Ritengo che negli ultimi anni questo sia davvero possibile: penso ad esempio a prodotti come il Dayton Audio DTA-100a, le Elac Debut, le Scythe Kro Craft, i giradischi Project, prodotti digitali come i Cocktail Audio, il DAC Nanomesher Nanosound 2, ecc. Ovvero prodotti economici o super-economici, diciamo tra i 50 e i 300 euro caratterizzati da un rapporto prezzo/prestazioni straordinario.
Io vorrei poter dire ai miei interlocutori “leggiti TNT-Audio e troverai tutto quello che ti serve”, ma purtroppo questo non è possibile perché nel sito, logicamente, sono recensiti sia prodotti da costi popolarissimi (< 50 €) sia oggetti esoterici da molte migliaia di euro. E non è semplice identificare la fascia di prezzo di ogni dispositivo senza spulciare e aprire tutte le recensioni o leggersi tante rubriche della posta. Un neofita non particolarmente paziente, probabilmente desisterebbe. Io stesso, volendo dare un'occhiata ad eventuali *piccole gemme economiche* trovate da voi, mi trovo in affanno a cercare fra tutte le ultime recensioni e i buoni consigli che fornisci nelle tante risposte alle lettere.
Sarebbe, secondo me, davvero utile (soprattutto nell'ottica di voler avvicinare al buon ascolto musicale il maggior numero di persone e, in particolar modo, i giovani) aiutare l'identificazione di questi prodotti. Qualche strada percorribile potrebbe essere:

Cosa ne pensi?
Grazie,
Davide - E-mail: davide_it (at) hotmail.it

LC
Caro Davide,
grazie per le ottime riflessioni! Sono d'accordo con te che sia facile perdersi nel mare magnum delle nostre ormai numerosissime recensioni e che un neofita non è detto abbia voglia di spulciarsi tanti volumi di lettere alla redazione. Mi piace l'idea dell'elenco ad hoc di oggetti entry-level meritevoli, bisogna solo studiare l'implementazione della cosa. Un problema che vedo è la definizione del target. Cosa è realmente entry-level? Tu dici che la fascia potrebbe essere quella dai 50 ai 300€ e questo ha un senso, ma è una forbice molto ampia. E il neofita, comunque, non sa come suddividere il budget. Comunque, esiste ancora la possibilità del contatto umano, che funziona benissimo e che tanti neofiti hanno imparato ad utilizzare: questa stessa Rubrica. Si invia una mail chiedendo aiuto nel comporre un sistema entro una certa cifra. È sicuramente il sistema più rapido, customer-tailored ed efficace che ci sia, perché scegliere un sistema mettendo insieme soltanto i pezzi in base al costo è molto rischioso, specie se a farlo è uno chi non conosce il suono dei componenti e le possibili interazioni e sinergie tra di essi. È un sistema che tanti audiofili usano basandosi sulle famigerate cinque stelle di What HiFi, ad esempio, salvo poi scoprire che non sempre gli apparecchi da cinque stelle funzionano altrettanto bene quando accoppiati tra loro. Non mi piace questo fai_da_te basato sulle stellette e una scelta basata solo sul costo rischia di essere un suo analogo, pure più pericoloso. Tanto per fare un esempio semplice, puoi anche mettere un T-Amp con delle Scythe KroCraft, (ampli e casse tra i più economici che abbiamo recensito) ma il risultato è tutto tranne che ideale, perché i 9 watt scarsi del T-Amp mal si coniugano con gli 80 dB di sensibilità delle KroCraft. Ecco quindi che il consiglio esperto entra in gioco, nel consigliare gli abbinamenti migliori e più sensati. A questo punto, tanto vale fare il piccolo sforzo di scrivere 10 righe per descrivere ambiente (magari con un paio di foto), gusti musicali, budget preventivato e spedire il tutto a questa Rubrica: qualche minuto di tempo e un semplice click del mouse. Tipicamente, sono contrario a questa banalizzazione della ricerca dell'informazione, facciamo un piccolo sforzo per essere tutti più umani. Non stiamo scegliendo un tostapane seguendo le classifiche di Altroconsumo, ma un sistema che deve appagare le nostre orecchie coi nostri generi musicali preferiti, nel nostro ambiente. È per forza un processo più elaborato. Quanti siti, audio e non, offrono un servizio gratuito, settimanale, di consulenza sulla scelta di un prodotto? Io non ne conosco alcuno. Sfruttiamo questa possibilità, finché (r)esiste :-)
Grazie per lo spunto di riflessione,
Lucio Cadeddu

Consiglio su ampli per cuffie
Lucio, buongiorno,
dopo diverso tempo torno a importunarti per un consiglio. Il mio impianto (del quale sono enormemente soddisfatto, forse qualche watt in più non mi dispiacerebbe ma ho paura di squilibrare il tutto) è composto in questo modo:

La mia domanda. Anche se non sono un patito dell'ascolto in cuffia (posseggo una Sennheiser di circa un 100€, non ricordo il modello) a volte ho l'esigenza di usarla. Ho visto che spesso consigli un ampli esterno specifico per questo. Cosa posso acquistare per il mio impianto? In un'altra risposta consigliavi modelli di prezzi completamente diversi tra loro, immagino anche di prestazioni (Pro-ject Head Box, Lehmann Audio Rhinelander, Musical Fidelity V90, aggiungo Arcam R-Head). A parte il primo, decisamente più economico, gli altri vanno tutti dai 300€ in su.
Quale mi consigli?
Grazie nuovamente,
Pietro - E-mail: pietro.losurdo (at) gmail.com

LC
Caro Pietro,
in tutta sincerità, per una cuffia da 100€ io proverei ad accontentarmi dell'uscita cuffia dell'amplificatore o, al più, ci investirei il meno possibile. Semmai, se l'ascolto in cuffia diventasse importante, investirei qualche euro in più proprio su questo componente e solo successivamente mi preoccuperei di affiancarle un amplificatore dedicato. Per la tua, comunque, già il ProJect HeadBox sarebbe più che sufficiente e di sicuro rappresenterebbe un passo avanti rispetto alla uscita cuffia dell'Arcam, onesta ma niente di più, come tutte quelle di amplificatori integrati di classe di prezzo simile.
Per quanto riguarda invece la tua prima osservazione...ma sei sicuro di aver bisogno di qualche watt in più? I 50 watt del tuo Arcam, abbinati agli 89 dB/w/m delle tue B&W, dovrebbero essere più che sufficienti! Li utilizzi tutti? Arrivi davvero ad ascoltare fino ai limiti del clipping dell'amplificatore? Ne dubito. Anche a te consiglio, come ad altri, di utilizzare un fonometro, anche solo una delle tante app gratuite per smartphone, non sono precisissime ma danno un'idea di massima. Misura nel punto d'ascolto e riferisci, poi ne riparliamo di questa benedetta questione dei watt che non bastano mai. Se superi i 95 dB di media ti offro una cena. Anzi, temo che a 95 dB non ci arrivi neppure nei picchi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera direttore, ho seguito il consiglio sull'amplificatore per le Duevel Venus, o meglio ho accettato la sfida, mi avevi chiesto se sono abbastanza coraggioso da prendere Nu Prime, ebbene sono andato oltre ho preso non uno ma due Nu Prime: il dac 10 + st10, anche perché mi servivano 2 ingressi analogici. Che dire un suono fantastico, dinamico, trasparente, equilibrato, controllato, vivo. Le Venus sono rinate, ancora non mi spiego come due giocattolini possano suonare così bene. Chiudo con i ringraziamenti a TNT-Audio soprattutto ma volevo ringraziare anche Emilio Mazzola di Audio Graffiti, Luca Righetti di Mondo Audio e Alberto Ingoglia di Aurion Audio tutti quanti per disponibilità, professionalità e cortesia.
Buon lavoro,
Luigi - E-mail: luigiprocopio63 (at) virgilio.it

LC
Caro Luigi,
ti sorprendi che i due piccoli NuPrime possano suonare così bene perché sono...“piccoli”? Non c'è speranza, siamo ancora qui a misurare il suono con gli occhi, con il metro e la bilancia. Ci meritiamo davvero tutte le inutili corazzate di metallo che le Aziende HiFi continuano a proporci, spesso a prezzi folli, contenenti tecnologia di 50 o persino 100 anni fa. Siamo destinati a restare allocchi per sempre? No, ogni tanto qualcuno coraggioso si trova...e si ricrede. Bene così! Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

La scena rap/trap nostrana è estremamente varia e ricca di artisti con la A maiuscola. Uno di questi è Lazza, pseudonimo di Jacopo Lazzarini, studi di conservatorio alle spalle (pianoforte) e un album appena pubblicato (Re Mida) interamente con piano e voce. Questa è “Morto mai”, una piccola perla, profonda e commovente. Certo, la musica moderna che ascoltano i gggiovani è solo rumore. Sì.


Ho seminato e poi raccolto guai
Ma questi non mi avranno morto mai
Sto in bilico su un filo d'odio, odio, odio
Vinci con tutti e perdi solo, solo, solo

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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