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1. Re: Consiglio su pre phono e giradischi
2. Problema giradischi
3. No allo streaming e al vinile
4. Consiglio per musica liquida
5. Sistema audio tuttofare
6. Consiglio su cuffia
7. Re: Lettore vintage e diffusori KEF
8. Il piatto di Burioni e altre amenità
9. Da HT ad HiFi
10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Consiglio su pre phono e giradischi
Caro direttore, ringrazio per il consiglio sul giradischi, che mi ha fatto riflettere. Ad ogni modo visto che si parlava di upgrade dell'impianto, ormai ascolto spesso con il Pc Intel nuc collegato all'impianto e mi occorrerebbe un consiglio per rivedere i componenti a partire dal dac. Per ora infatti vado con la scheda audio integrata. Investire in un dac separato da collegare al NAD 316bee? Se sì, quale? Oppure in un nuovo ampli con dac incorporato? Mi può indicare qualcuno che non sia sopra i 7-800 euro anche usato? E un consiglio per i diffusori con cui sostituire i 3020 q acoustic?
Di nuovo grazie.
Giovanni - E-mail: giocellupica (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
se ascolti con la scheda audio integrata al PC ti stai perdendo molte delle possibilità offerta dalla musica liquida (non compressa). Visto che il tuo amplificatore non è male ed è pure abbastanza recente, io semplicemente gli affiancherei un DAC USB per gestire al meglio il suono del PC. Ne abbiamo recensito tanti, diciamo che un buon classico è il Cambridge Audio DacMagic Plus, magari da cercare usato. Nel nuovo, invece, valuta Pro-Ject DacBox E, Cambridge DacMagic100, o anche il NAD DAC2, che sarebbe un ottimo partner per il tuo amplificatore integrato NAD. Per quanto riguarda invece i diffusori, bisogna comunque fissare un budget almeno orientativo. I tuoi attuali sono diffusori da meno di 300€ la coppia, direi che potresti/dovresti puntare a qualcosa che stia almeno nel range dei 700-1000 euro la coppia, da valutare se ancora da scaffale o da pavimento. Fai una ricerca su questa stessa Rubrica della Posta, i diffusori che consiglio in questa fascia di prezzo, più o meno, si ripetono più volte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problema giradischi
Ciao Lucio, spero tu e la tua famiglia stiate bene in questi momenti difficili per tutti. Ho un quesito da porti riguardo un problema che non mi è mai capitato. Ho un giradischi Hitachi (HT 350) a trazione diretta entry level che sto revisionando per metterlo in vendita. Quando sposto il braccio per mettere in moto il piatto, lo stesso parte lentamente e tende a fermarsi se non gli dò una spintina. Ho provato anche a fare questo per verificare la rotazione del motore: metto in movimento il piatto con l'aiutino, quando poi è in rotazione regolare lo spengo e lo faccio ripartire immediatamente ed il piatto gira regolarmente a giri corretti. Da cosa può dipendere questo comportamento?
Grazie come sempre per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto.
Cristiano - E-mail: cristianoantoncich (at) gmail.com

No allo streaming e al vinile
Nessun quesito, caro direttore, solo una considerazione amara che assurga anche a ruolo di monito per le case discografiche, nella speranza che non si lascino influenzare da segnali distorsivi dettati da una massa incompetente: spero che l'idiozia di chi opera delle scelte stupide tra i fruitori “usa e getta” di musica che popolano il mondo odierno, e cioè la grande massa vivente “organica” (nel senso della chimica del carbonio) acefala a cui mi onoro di non appartenere, non faccia tramontare il CD (come è già successo a quello per masterizzatori audio “for consumer”) a favore di streaming e vinile...
Lo streaming è fuori dalle mie corde e da quelle di tantissimi audiofili veramente amanti della musica che conosco e con cui condivido il piacere, prima di tutto, dell'ascolto dal vivo della stessa (odio tutto ciò che non è fisicamente supportato da qualcosa, in quanto chimico di professione, appassionato della materia e cinestesico), il vinile invece, avendo io superato i 55 anni di età, purtroppo, lo conosco benissimo, e, parafrasando un tormentone famosissimo, “se lo conosci lo eviti”, lo evito appunto: il 33 giri era scomodo, incostante nella qualità (quanto rompevano i click in dischi appena comprati ancora mai riprodotti), vorace di spazio fisico domestico, insaziabile di risorse economiche per farlo rendere decentemente, sensibile a tutto...
Al giorno d'oggi, a chi sceglie di comprare un 33 giri al posto del corrispondente CD, consiglierei un ottimo psichiatra che metta mano alla sua sindrome di Stoccolma!!!
Ovviamente si comprendono le motivazioni del ritorno del 33 giri e della Compact Cassette (scelta ancora più aberrante, quest'ultima): molta gente al giorno d'oggi ascolta musica, spesso piratata, in formato Mp3 scarso, dal telefonino, non è mai stata ad un concerto, non è mai entrata in un negozio di hifi e non ha mai posseduto uno stereo: cosa ci si può aspettare da codeste orecchie?
Fortunato - E-mail: silipo.fortunato (at) gmail.com

Consiglio per musica liquida
Gentile professor Cadeddu,
approfitto nuovamente della sua professionalità e disponibilità per chiederle un consiglio. Mi ritrovo a dover riprodurre musica sempre più in formato “liquido” (soprattutto FLAC, WAV), sono stanco di masterizzare CD-R, non voglio utilizzare il pc come sorgente, anche perché non ho un DAC. Sarei indirizzato su un Cocktail Audio X14. Il server musicale andrebbe collegato all'integrato di classe D Cyrus One (100 Watt), apro una parentesi, è un amplificatore che mi ha sbalordito, confrontandolo con amplificatori a valvole tipo Unison simply Italy (SE 12 Watt) e Primaluna Prologue Two (PP 40 Watt), pilota molto bene le Klipsch Cornwall III, raffinato ma mai stancante, finalmente penso di aver trovato un giusto equilibrio per riprodurre ogni tipo di musica (jazz, classica, rock, elettronica), posso raggiungere pressioni sonore da evento live con una riserva di potenza infinita senza rischiare di andare in clipping, molto frequente ad esempio con soli 12 watt disponibili, soprattutto quando si riproducono brani affetti da loudness war.
La domanda è, a livello di qualità audio (e qui penso entri in gioco il DAC) rispetto alla riproduzione di un cd con l'attuale lettore Marantz SA7001 Kis, avrei un peggioramento?
Il confronto tra i DAC dovrebbe essere fra il “Cirrus Logic CS4350” del Cocktail e il “Cirrus Logic CS4397” del Marantz.
Grazie e buona musica.
Alessandro - E-mail: alessandro.beccati (at) alice.it

Sistema audio tuttofare
Buongiorno Direttore. Sono in fase di scelta di un sistema di audio completo e mi spiego: un sistema che si interfacci con la mia tv (in coassiale) per ascolto film nonché radio online e tutti i servizi streaming tipo Qobuz. L'idea iniziale era di prendere un Marantz PM7000N che è uno streamer/ampli/dac davvero completo ma che, a quanto pare non supporti Qobuz. La mia ricerca ha volto verso il sistema NAD c658 con un amplificatore collegato in XLR tipo il c268 sempre NAD. Sicuramente più onerosa, ma al contempo dal prezzo abbastanza più "ragionevole" dell'esoterico mondo di NAIM. Questo "streamer" tratta in formato nativo i file PCM di Qobuz ad esempio 24 bit 192khz? C'è da fidarsi di questo software di "adattamento" Dirac?
Come sonorizzazione del mio ambiente da 30mq ho adocchiato 2 diffusori: FOCAL ARIA 926 o in alternativa le DALI OPTICON 6 (a breve procederò all'ascolto, ma un consiglio non fa mai male). Come spesa è circa 4000 in linea con il mio budget.
Personalmente mi ritengo una persona musicofila che adora tutti i generi musicali (dalla musica classica al rock più veloce ..) e, soldi permettendo, nel migliore dei modi.
Grazie per le Sue preziose dritte.
Gregorio - E-mail: leocetti (at) email.it

Consiglio su cuffia
Gentile Lucio, sono uno di quelli che definisci "audiofili felici". Non ho dubbi nell'ammetterlo, anche grazie ai tuoi consigli ci sono arrivato. Il mio impianto è così composto:

• ampli Arcam A18
• giradischi ProJect RPM 5.1 con testina Ortofon 2M Red, stilo 2m Blue
• pre phono Black Cube Statement
• casse B&W 683 prima serie
• ampli per cuffia Graham Slee Entheos Series Novo (leggo quello che c'è scritto sopra)

Re: Lettore vintage e diffusori KEF
Caro Lucio,
vista la prigionia e la promessa di farmi risentire, eccomi ancora. Se servisse, ti allego la nostra ultima interazione. Ovviamente a te, se pubblicare o meno le mie entusiasmanti disavventure! Con totale licenza di sopprimere, semplificare o depennare il tutto. Ho riavuto le mie KEF riparate a dovere. Almeno secondo le mie anchilosate orecchiaccie, di cui però mi fido ancora. Ma il diavolo ci mette sempre la coda...
Da un po', il mio RA-980BX mi dava qualche problemino sul canale SX: momenti di, più che distorsione, intelligibilità assoluta poi ricadenti sul mutismo. Manipolando i connettori d'ingresso, spesso la cosa andava a posto. E le KEF al loro massimo splendore. Sorta di falso contatto... La cosa si fece però più frequente e perdurante al punto di vincere la mia pigrizia e, risalendo i decenni, decisi di scoperchiarlo e capirci qualcosa. Strumenti a disposizione normali cacciaviti di sorta, un tester, niente generatore audio ne oscilloscopio, si invece i soliti 50 Hz indotti dalla rete, e cacciaviti di teflon con cui, ai miei tempi, giravo il ferrite dei sintonizzati dei ricevitori AM/FM, per altro utilissimi per sfregugliare tra i circuiti senza combinare guai.
Te la faccio breve: niente falsi contatti ne saldature fredde, problema identico su tutti gli ingressi. A problema presente, toccando i ponticelli (esterni) colleganti pre e ampli, sul canale SX (a differenza del DX) hum 50 Hz. Come se non fosse presente alcuna impedenza all'uscita pre SX. L'ampli, invece sempre presente. Quindi qualche componente del pre, sensibile all'eccitazione, che fa i capricci. Ricovero presso chi è più attrezzato di me ma, coronavirus mediante, la cosa non è tra le emergenze.
Niente KEF quindi al momento, ma nemmeno le Sennheiser HD600 potevano essere di aiuto per gongolarmi, in quanto il misfatto è nel pre.
A quel punto, ricordai di avere ben imballato da anni un pre Sherwood S-6020CP che, per sfizio, avevo preso usato a fine anni 80 per fare qualche esperimento. Dotato di uscita cuffie, l'ho subito messo in catena con l'RCD975 e le HD600. La prima piacevole sorpresa è stata che funzionava come 30 anni fa. Unico difetto (se così vogliamo chiamarlo) e che con registrazioni di ottimo livello, la risposta era, a dir poco, netta e molto accurata ma, con quelle mediocri, diventava deludente (rido). Ciò con le cuffie...
Quindi, prima di cantar vittoria, visto che per sperimentare l'avevo comprato e che il mio RA-980BX dovrà aspettare il ricovero, ho tolto i ponticelli pre-finale e alimentato quest'ultimo con l'uscita Sherwood, mandando l'uscita di potenza alle KEF. Cos'aspettarsi da una simile porcata? Ennesima sorpresa: un nobilissimo comportamento, forse scontato, del finale Rotel. Ma anche una conferma dell'affidabile risposta e linearità dell'S-6020CP che, condannato all'esilio per anni, ho riscoperto generoso. Ma forse è solo un'espressione della mia astinenza, anche perché constato che casa Sherwood non abbia suscitato troppo interesse in ambito TNT.
A RA-980BX (pre) riparato ti saprò dire del confronto. Al momento, e alla faccia del Corona, resto un vintage felice.
Grazie, Lucio, del tuo operato e della grande passione che ti muove al punto di sopportarci!
P.S.: Suggerimento ascolto (se accettato), per eccellenza in tutti i comparti (basti vedere sotto), qualità di registrazione compresa (Gioacchino ci gode ancora):
Il barbiere di Siviglia
Berganza - Alva - Prey - Dara - Montarsolo
London Symphony Orchestra / Claudio Abbado
Deutsche Grammophon
Roberto - E-mail: rode52 (at) yahoo.com.ar

LC
Caro Roberto,
mi spiace per la disavventura con la sezione pre del tuo amplificatore Rotel, vedrai che tornerà come nuovo! Il pre Sherwood forse non è - in fondo - così malvagio. È vero che questo marchio non ha mai goduto di fama audiophile e non solo presso TNT-Audio ma un po' ovunque, però in fondo è un pre, influenza il segnale di sicuro, ma non fa tutto lui. Per fortuna a dar voce a tutto c'è l'ottima sezione finale del Rotel, che fa la differenza. Al posto tuo farei un esperimento semplice semplice, che certamente è alla tua portata, visti i tuoi trascorsi “tecnici” nel settore: perché non ti costruisci un bel pre passivo da affiancare alla sezione finale del tuo Rotel? Abbiamo diversi progetti di preamplificatori fai_da_te nella nostra officina e in particolare ce n'è uno passivo un po' speciale, si chiama TNT Pressive (un orrendo composto tra Passive e Preamp). Il progetto è di qualche anno fa, ma è sempre valido e diverso da quel che si vede in giro. Facci un pensierino. Altrimenti un bel pre passivo a trasformatori, magari usato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Il piatto di Burioni e altre amenità
Direttore carissimo,
sempre grazie e davvero complimenti per le due recenti rubriche e prove: quella sul downgrading e quella delle casse sui 50€. Sognare è intrigante anche al ribasso!!
E ora vengo al punto. Personalmente, visti i tempi, ho imparato a stimare sempre più il prof. Burioni sia per aver mantenuto la sua linea da sempre (“non è una semplice influenza”) sia perché è stato il primo a dirlo e in tempi non sospetti. Che c'entra questo con TNT Audio? Beh, ladies and gentlemen, si dimostra una persona a tutto tondo, anzi a tutto piatto!! Guardate che meraviglia alla sua sinistra (foto allegata)! Chi lo riconosce?
E ora ... dalle stelle alle stalle (ma poi non così tanto ...) Ti ricordi caro Lucio (vol. 900) che ti avevo chiesto consiglio per mia mamma ultra 80enne che voleva ascoltare i dischi di mio papà?
Serviva un piatto col phono e casse amplificate. Mi avevi dato ottimi consigli, ma mi ero scontrato con un budget parentale irrisorio, ma d'altra parte tassativo di 150euro all in. Orrore. L'ho accettato solo pensando che forse mamma passata l'euforia iniziale avrebbe rimesso "in cantina" i dischi di papà. E invece no! Ci dà dentro alla grande e con cosa? Con questo: Auna Oxford Impianto Stereo Retrò. Ho ceduto solo perché ho visto che con quel micro budget usciva fuori un prodotto della Auna che più volte hai definito un "ammazzagiganti". Be' sai che non suona mica male. Da cosa si capisce? Si nota un abisso nell'ascolto a seconda della qualità dell'incisione èdel CD o del vinili. I CD anni '80 o autoprodotti di qualche amico/associazione sono quasi inascoltabili, mentre i vinili, per esempio, della Deutsche Grammophon sono sorprendenti. Lo consiglio? Be' agli amici audiofili, magari no, però come primissimo micro impianto per il figlio 12enne perché no? Ha pure il bluetooth e la Radio DAB+ !!
Altre due cose.
Ora lo so, non è tempo di girare per locali, però due mesi fa sono stato all'inaugurazione di un bellissimo locale. Come per carità, ce ne sono tanti, eppure come ce ne sono tanti io ci impazzisco: spendono centinaia di migliaia di euro in design e arredi, e poi .... poi porca paletta ficcano 10 altoparlanti a soffitto e buona lì.
Ma possibile che non ci sia un, dico, un proprietario amante della musica che arredi il suo locale di un impianto HiFi degno del nome !!! Che su 300mila euro di lavori di ce ne metta anche solo 5mila di impianto (che per un locale non sono molti)!! In fondo insieme alla compagnia e al bere, la musica è il terzo ingrediente fondamentale per una buona serata. Perché la trattano così male? Perché???!!! Sogno che la qualità dell'impianto sonoro diventi un discrimine tra il frequentare o meno un pub.
Lucio, dedicarmi quest'oretta per scrivere tutto questo in tempo di quarantena è stato catartico!!
Quindi...3 argomenti e 4 grazie (a Te e a tutti i collaboratori!)
Paolo - E-mail: mugnoli (at) yahoo.it

LC
Caro Paolo,
felice di sapere che il prof. Burioni abbia un bellissimo Gyrodec SE, non lo sapevo! Uomo intelligente e di buon gusto, evidentemente! Chissà se legge TNT-Audio... :-)
Sono felice anche che l'acquisto del compattone Auna per tua madre abbia sortito l'effetto sperato. In genere sì, sono prodotti dal rapporto qualità/prezzo molto, molto elevato. Non sono tutti esenti da difetti, talvolta grossolani, ma quando funzionano bene sono straordinari per quel che costano.
Sulla questione locali tendo a dissentire, però. È vero che l'acustica della musica diffusa non è curata, ma io sono più radicale: non voglio musica nei locali, a meno che non si tratti di un concerto live o di una serata dedicata all'ascolto di dischi, come in alcuni pub inglesi e americani. Quando esco la sera (ehm, uscivo) preferisco di gran lunga il silenzio e la conversazione di chi ho vicino. La musica l'ascolto a casa, quella che voglio io, come voglio io e al volume che voglio io. Mancando queste condizioni, preferisco niente, il silenzio e la parola. Si parla sempre troppo poco. La musica nei locali serve a riempire i vuoti lasciati da una conversazione assente, fatta di occhiate al cellulare e poco altro. Quindi, al massimo, accetto un leggerissimo, appena percettibile sottofondo, se proprio sono costretto. Amo così tanto la musica che mi distrae, se c'è non riesco a non ascoltarla. Se è bella mi lascio trasportare, se è brutta mi irrita. Quindi, alla fine, meglio niente!
Infine, grazie a te per aver dedicato una parte delle tua quarantena per scrivermi, è stato molto apprezzato!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Da HT ad HiFi
Caro direttore,
posseggo un impianto HT, ormai datato, che negli anni non mi ha mai dato particolari soddisfazioni. Ora, anche a causa di questa pausa forzata dai ritmi pressanti del lavoro e della famiglia, trovo finalmente un po' di tempo per riflettere sul tema. Mi rendo conto che la passione che avevo per l'HT è ormai al lumicino e che nasce sempre più l'esigenza di ascoltare buona musica in modalità stereofonica (di qualità superiore). Da perfetto neofita non mi esprimerò sicuramente con i giusti termini ma cercherò di spiegare ciò che sto cercando.
Ascolto tutti i generi musicali, il tempo per l'ascolto è comunque poco, ma vorrei che nei pochi momenti io potessi “sentire” la musica, potessi essere come in presenza degli strumenti e dell'interprete. Il tutto senza ricercare la perfezione e neanche il continuo miglioramento. Le mie sorgenti sono CD, DVD/BR musicali, musica liquida su NAS di casa (Flac e Mp3) e streaming da cellulare/ipad. Della vecchia passione mi piacerebbe tenere la possibilità di ascoltare (qualche bella colonna sonora di film con la sorgente DVD/BR. Allego la planimetria della sala, il lato sinistro presenta un'apertura di circa 2 metri verso l'ingresso. Le casse frontali sono appoggiate ad un mobile alto 60cm.
Attualmente il mio impianto è così composto:

• Amplificatore AV Yamaha RX-V596
• Cassa centrale B&W LCR 60 S3
• Casse frontali B&W DM 601 S3
• Casse posteriori B&W DM 303
• Subwoofer Velodyne CHT-10
• Lettore CD/DVD/BR Panasonic DMP-BDT310
• Lettore multimedia Mede8er MED600X3D

Non saprei proprio da dove partire e se mantenere qualche cosa dell'attuale impianto. Potrei mantenere le attuali B&W con l'aiuto del sub per la gamma bassa (attualmente senza il sub sento mancare dei buoni bassi) però non vorrei fosse una scelta “pasticciata”. Per non essere costretto in futuro a cercare nuove vie, vorrei partire subito con il piede giusto e sostituire tutto ciò che va sostituito. Devo dire che sono attratto dagli amplificatori integrati con possibilità di streaming (ad esempio, Marantz PM7000N) ma il dubbio è se è meglio avere componenti separati. Insomma tanti dubbi e paura di fare la scelta sbagliata. Il mio budget è intorno ai 1500 euro. Spero sia sufficiente per arrivare ad avere un impianto che mi “chiami” all'ascolto della musica. Confido quindi in un suo consiglio e la ringrazio in anticipo per il tempo che volesse dedicarmi.
Cordiali saluti,
Alessandro - E-mail: alessandro.tacchi65 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
al momento terrei i diffusori frontali e il subwoofer, anche perché realisticamente non ti sarà facilissimo venderli. Prova a disfarti del resto, ma sarà ancora più difficile. Tieni giusto le sorgenti, se pensi ti possano servire per altri usi. Visto che ti interessa lo streaming, prova ad acquistare uno streamer anche non troppo costoso, da collegare a un amplificatore audiophile dotato di DAC integrato (NAD, Rotel etc.). Lo stesso DAC potrà gestire il segnale digitale proveniente dalle altre sorgenti. In alternativa potresti prendere in considerazione un multi-componente come il Cocktail Audio - anche un X14 basterebbe - eventualmente usato. Fanno tutto ciò che ti serve e hanno anche un amplificatore interno che non è niente male (ma che si può non utilizzare, volendo). In vista di un upgrade futuro potrai poi affiancare un amplificatore integrato essenziale.
In ogni caso, visto che il tuo scopo è sentirti immerso nella musica, temo che tu debba rivedere la posizione dei diffusori. Poggiati su un mobile, come ora, non danno certo il massimo. Sembra, ad esempio, che siano molto vicini alla parete posteriore. In più, il mobile sottostante fa da cassa di risonanza, sporcando irrimediabilmente l'emissione principale. Sarebbe meglio se fossero posizionati su supporti, distanti dal muro e dal mobile attuale. In alternativa, potresti pensare a delle snelle torri da pavimento, eventualmente eliminando il subwoofer. Questo, comunque, dovrà essere un ragionamento da fare successivamente alla semplificazione dell'impianto attuale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buona sera,
le scrivo per come si dice chiudere il cerchio in risposta alla sua risposta. Vista la sua squisita gentilezza e per cortesia le volevo rispondere, potrà se vorrà anche non pubblicare la mia missiva. Ho risolto il problema al mio impianto "risultato pessimo suono chiuso, ovattato, soffocato": mi sono accorto che i ponticelli si erano dissaldati, forse nel trasporto, e li ho sostituiti con dei nuovi fatti con cavi VDH 352 (rame-argento) e poi sono andato a sostituire i cavi segnale Furutech SA22 (rame) con dei VDH 102 (rame-argento) lasciando per ora, volontariamente i cavi potenza sommercable MERIDIAN (rame) li ho lasciati per vedere il risultato.
Dopo un opportuno rodaggio dell'impianto, forse quello che ho acquistato è stato fermo per un bel po' di tempo, il suono è cambiato notevolmente, in meglio, pienamente soddisfatto posso passare da Louis Armstrong a Bach per finire in braccio ai Led Zeppelin senza problemi e con una ricostruzione "realistica" ed un suono che fa emozionare.
Forse le casse avrebbero dato sicuramente di più con un ampli valvolare anziché ibrido ma, rimane per me, un ottimo matrimonio tra la scuola italiana e quella inglese.
Alessandro - E-mail: asinimberghi (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
mi sembrava strano che tu sentissi un suono così scadente! C'era qualcosa di serio fuori posto. Controllare sempre tutte le connessioni, prima di addossare la colpa a questo o a quel componente! Sono felice di saperti soddisfatto, goditi la tua musica e, per un po' di tempo, non pensare più ad amplificatori o diffusori!
Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Esce il 27 marzo, dopo sette lunghi anni, il nuovo album dei Pearl Jam, “Gigaton”, ed è subito un caso! Il singolo che lo preannuncia “Dance of the Clairvojants” sembra segnare un cambio di rotta nei suoni della band. In tanti ci ritrovano echi di Talking Heads e David Bowie, ma in realtà sono sempre loro, i geniali Pearl Jam!

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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