Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 9/5/2020 - 16/5/2020

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

[Trovaci su Facebook!]

  1. Impianto Vintage anni 80
  2. Dubbio su appoggio diffusori
  3. Sorpreso da finale PA
  4. Meditazioni da quarantena
  5. AudioNote - IPL Acoustic - Fostex
  6. Alcune riflessioni e una piccola proposta
  7. TNT FleXy in legno di faggio
  8. Consiglio su diffusori
  9. Come ottenere una risposta più equilibrata (a mio gusto) da un lettore CD?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Impianto Vintage anni 80
Buongiorno Dottor Cadeddu,
in gioventù sono stato un appassionato di HI FI, per intenderci quando in ogni comune importante della Sardegna si trovava il negozio specializzato in HI FI, poi crescendo, famiglia, lavoro, mi hanno completamente distolto da quella che è stata per una una grande passione. Vengo al dunque, costretti a restare in casa a causa della pandemia COVID 19, sono salito in soffitta è ho riportato alla luce il mio vecchio impianto composto da:

Provando l'impianto ho riscontrato che il NAD si accende ma gracchia appena, il piatto ha la cinghia da sostituire, le casse sono andate il woofer si è dissolto. Volendo riprendere a sentire della musica in un ambiente di 16 mq, con un impianto decoroso, le chiedo se vale la pena riparare questi componenti o partire con un nuovo impianto al passo coi tempi.
La saluto cordialmente
Giorgio - E-mail: gfrongia60 (at) gmail.com

LC
Caro Giorgio,
chiedo scusa anche a te per il ritardo della risposta, ma in questo periodo di quarantena le richieste di consulenza sono cresciute moltissimo e hanno ingrossato le fila dell'arretrato da smaltire. Spero di non arrivare troppo in ritardo a darti una mano.
Il tuo impianto non è male, e il pezzo forte è naturalmente il glorioso NAD 3020, che tornerà a risplendere e a suonare come lui sa fare semplicemente dopo un trattamento disossidante al potenziometro del volume e a tutti i selettori. Il piatto è onesto, al massimo dovrai sostituire la cinghia e la testina, se usurata. Una AudioTechnica AT95 andrà benissimo. La trovi per meno di 50€ ed è un vero classico. La tua AT3100 forse è meglio, ma lo stilo di ricambio per questa costa 70€. Ovviamente, può anche darsi che il vecchio stilo funzioni ancora benissimo, anche se ne dubito, visto che il tempo e l'inattività avranno compromesso l'elasticità della sospensione del cantilever. Per quanto riguarda la cinghia, ti basta recuperare la dimensione di quella originale e cercarne una online, identica per dimensioni, oppure presso un negozio di ricambi elettronici.
Punto dolente sarebbero i diffusori. Potresti chiedere un preventivo per la ribordatura dei woofer, ma giusto se ci fossi veramente affezionato. Oggi, con una cifra modesta, acquisti diffusori che suonano molto, molto meglio di questi. Sto pensando, ad esempio, ai soliti Elac della serie Debut (vedi
qui la nostra recensione dei Debut B5). Cosa fare dipende tutto da te, dal tuo budget e dal tuo fattore nostalgia.
È chiaro che potresti vendere tutto così com'è e recuperare qualche centinaio di euro, cui aggiungere un po' per acquistare qualcosa di più recente e affidabile. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbio su appoggio diffusori
Carissimo Lucio,
Ringraziandoti sempre per la pazienza e la modalità con cui esaudisci le nostre richieste ti ricordo il mio impianto costituito da

Nell'operazione di riascolto dei miei cd con il nuovo lettore, sto scoprendo particolarità e sonorità che non avevo mai colto, ho pensato di togliere le punte da sotto i diffusori. Avevo realizzato dei sandwich da porre tra il pavimento in listoni e il diffusore sovrapponendo: uno strato di sughero da 5mm, uno strato di gomma macinata da 15mm (materiale che si mette sotto agli elettrodomestici quali lavatrice per ridurre la trasmissione delle vibrazioni al pavimento), uno strato di multistrato betulla da 15mm (per dare rigidità) e a finire uno strato di sughero da 5mm.
Gli strati sono assemblati con colla americana in abbondanza. Le casse appoggiavano tramite le loro punte in dotazione sui sottopunta direttamente sul sughero. In questo modo ero riuscito ad eliminare completamente la trasmissione di vibrazioni al pavimento che risultava a volte fastidiosa trattandosi di un pavimento autolivellante radiante rigido realizzato in unica colata su un materasso in stifirite e polistirolo di sette cm.
A causa del peso non indifferente i sottopunta tendevano ad affondare nel sughero costringendomi a registrare spesso le punte. Ho fatto delle prove e posso dire che non ho notato differenze togliendo le punte. La domanda che ora mi pongo è questa: posso lasciare direttamente a contatto il fondo in pelle sintetica con il sughero o sarebbe meglio lasciare un giro di aria utilizzando dei piedini/feltrini?
Ringraziandoti per l'attenzione ti saluto cordialmente,
Paolo - E-mail: david.paolo (at) rocketmail.com
[Supporto diffusori]

LC
Caro Paolo,
mi sembra strano che tu non senta differenze con/senza punte però sì, certamente puoi far poggiare direttamente i diffusori su questo tuo sandwich di vari materiali. Non vedo controindicazioni di sorta. Semmai, controllerei di tanto in tanto le condizioni della pelle sintetica, non vorrei che a contatto con il sughero potesse in qualche modo macchiarsi, per via di colle/solventi presenti nei due materiali. Non metterei altro elemento smorzante come i feltrini, francamente. Va bene che l'appoggio dei diffusori sia smorzato, se hai problemi col pavimento, ma non bisogna neppure esagerare! Tieni conto che un diffusore genera energia meccanica, in continuazione, avanti e indietro, simultaneamente al movimento del woofer. Se l'appoggio con il supporto fosse troppo morbido e ballerino si potrebbe innescare una reazione ad altalena che magari compromette un po' la pulizia della risposta in gamma bassa e la dinamica stessa in questa porzione dello spettro sonoro. In tutta sincerità, anziché tentare soluzione fantasiose, io avrei prima sperimentato dei piedini antivibrazioni appositamente studiati per i diffusori, ne abbiamo recensito tanti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sorpreso da finale PA
Egregio Direttore,
sto valutando di acquistare un nuovo amplificatore, ma il mio recente esperimento con un finale PA ha solo aumentato le incertezze di chi come me legge tante recensioni ma, per lontananza dai negozi fisici, non può ascoltare e farsi una vera esperienza. Il mio modestissimo impianto è così costituito: Posizionamento e stanza: salone irregolare di 28mq con diffusori distanziati 1,5m dalla parete di fondo, posizionamento a triangolo quasi equilatero con un distanza di poco superiore ai due metri, tappeto a pelo lungo e poltrone posizionate sui punti di prima riflessione laterale.

Come amplificazione sono passato da un vecchio amplificatore Technics SU-X102 che ho dagli anni 90, ad un Breeze Audio TPA3116 poi sostituto con grande soddisfazione, in questi giorni di clausura, da un finale Behringer EPQ2000 che dormiva in un rack in garage da qualche anno. Cavi di potenza TNT Audio Star.
Ebbene ho dovuto arrendermi al fatto che questo oggetto bruttino e dotato di una fastidiosa ventola (sempre attiva) suoni dannatamente meglio dei precedenti amplificatori, in dinamica (ed era prevedibile avendo almeno 500watt rms a canale su 8ohm), ma anche in correttezza timbrica con un basso meno rimbombante, ma più esteso e articolato e molto più veloce, la gamma alta è più aperta ma non fastidiosa e la scena è nettamente più ampia. Avevo letto in rete di questa soluzione non convenzionale, ma non l'avevo mai considerata come una strada percorribile.
Sarei già felice del risultato, ma siccome la ventola alla lunga non è tollerabile, specialmente perché non ascolto mai a volumi alti, mi è venuta la tentazione di acquistare un altro finale PA, il Behringer A800, finale in classe D (senza ventole) destinato all'uso da studio, già attenzionato su diversi forum, e pubblicizzato dalla stessa Behringer come "di qualità audiofila" al costo di sole 200€, abbinando magari un DAC migliore (Topping D30). Volendo estrapolare dalla mia esperienza sembrerebbe un upgrade, ma è in ogni caso un acquisto alla cieca. Secondo lei ha senso un acquisto di questo tipo? Oppure rientrando nei binari dell'hi-fi tradizionale (Cambridge Audio, Rotel, Nad) posso ambire a risultati ancora migliori con un budget di 300-350 euro, senza cambiare il DAC? (I miei diffusori hanno un efficienza di 86,5dB impedenza nominale 6ohm, minima 4,4ohm).
Ascolto principalmente Jazz, Blues, Soul, R'n B, Funk e Rock. Gli aspetti per me critici sono il controllo della gamma bassa e la resa spaziale (nei limiti dei diffusori).
La ringrazio per la sua immensa disponibilità, cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: ale.elle80 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
sono perplesso. Come tu possa sentire differenze così grandi tra amplificatori usando dei diffusori da 180€ la coppia sfugge completamente alla mia comprensione. Così come ho motivo di dubitare che il finale pro suoni meglio del TPA3116. La potenza in più del finale pro non la usi, anche se tu credi di farlo, perché se pensi il contrario facciamo subito la controprova: fonometro (anche app del cellulare va bene) nel punto d'ascolto, misuri la pressione sonora con un amplificatore e poi con l'altro. Sono abbastanza sicuro che utilizzi solo una piccola parte dei watt del TPA 3116, se alimentato come si deve. Comunque sia, potenza a parte, sono dubbioso sulle reali differenze. Mi spiego meglio: le differenze tra amplificatori non sono grandi, neppure quando valutate con diffusori di alto livello: serve esperienza e tanta, tanta pazienza. A te sembra tutto facile, invece. Riesci persino a valutare immagine e profondità della gamma bassa (con un wooferino da 13 cm???). Senza neppure considerare che a dar voce a tutto c'è un'economica schedina audio USB “pro”. Non so, c'è qualcosa che non torna. È pur vero che siamo italiani, popolo di allenatori di calcio, virologi e recensori HiFi :-)
Comunque, non me ne volere, perché alla fine della fiera l'importante è che tu sia convinto di quel che asserisci e che senti, o credi di sentire, la sostanza non cambia. Ora, purtroppo, non ho modo di dirti se col finale Behringer in classe D le cose possano andare allo stesso modo, o meglio. Può darsi, per logica, che vadano meglio, essendo un prodotto più audiophile del precedente, ma viste le tue esperienze inspiegabili con le prove precedenti, non azzardo conclusioni :-)
Vedi, il problema - nel tuo impianto - non è spendere soldi nel cercare nuovi amplificatori, ma acquistare diffusori di ben altro livello e magari un DAC USB degno di questo nome. Te lo sussurro in un orecchio: un amplificatorino col TPA3116, ben alimentato, non sfigura in impianti da 25.000€. Poi fai un po' tu.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Meditazioni da quarantena
Caro direttore,
la mia sala d'ascolto è di circa 40-45 mq, arredata con librerie, tappeti, divani e poltrone. Il mio punto d'ascolto, con ampio spazio retrostante, dista circa tre metri dall'impianto, così composto

Ascolto prevalentemente jazz ma anche rock e a volte classica, devo dire con ottima soddisfazione, e sempre più spesso a mezzo tidal grazie ad un piccolo ampli Sonos connesso all'impianto principale. Mi chiedevo, se volessi investire una cifra, diciamo massimo 2/3mila euro, ma volentieri anche meno, oltre al rientro eventuale, per migliorare l'ascolto dove si potrebbe intervenire con soddisfazione proporzionale all'investimento?
Grazie ed un caro saluto.
Alberto - E-mail: lazzarstd (at) gmail.com

LC
Caro Alberto,
se utilizzi spesso il giradischi, probabilmente un piccolo upgrade al Rega P1 andrebbe fatto, magari sostituendo la Carbon che immagino sia montata ora, con qualcosa di meglio, sempre dal catalogo Rega magari. Fatto questo, io punterei tutto sui diffusori, perché il resto mi pare possa ben figurare tranquillamente anche all'interno di catene più impegnative. Con la cifra a disposizione, se ti piace il suono Audio Physik, potresti andare a caccia di Avanti, Tempo o di qualche modello della serie Classic, tutto rigorosamente usato. Nel nuovo, con quella cifra, non faresti un passo avanti significativo. Valuta anche Totem, usate, e qualche ProAC della serie Response D o qualche Sonus Faber. Se ti è possibile, portati appresso il tuo amplificatore, perché con le valvole è sempre meglio prendersi il sicuro. Mi spiego: mentre un buon amplificatore a stato solido - in genere - non si lascia intimidire da diffusori anche molto diversi, per carico e sensibilità, con le valvole è sempre un po' più problematico. E anche l'abbinamento timbrico è sempre da valutare con attenzione. Qualora l'usato non ti convincesse o non dovessi trovare niente di attraente, soprassiedi, fino a quando il budget non ti consentirà un salto qualitativo superiore, nel mercato del nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

AudioNote - IPL Acoustic - Fostex
Buongiorno Direttore,
come prima cosa vorrei ringraziare Lei e tutti i suoi collaboratori/redattori che con un incredibile connubio di sano auto-ironia (cosa alquanto rara e sottovalutata in questo ambiente), distaccata serietà professionale e straordinaria competenza tecnica, unite ad una divulgazione chiara, attenta e comprensibile a tutti e soprattutto mai tendente al consiglio commerciale, rendono possibile l'esistenza di questa isola di felicità che è TNT-Audio in mezzo ad un oceano di professoroni e guru da tastiera che il libero accesso alla pubblica rete ha fatto crescere in maniera talmente tanto esponenziale (e non solo in questo ambito) da rendere la maggior parte delle informazioni che vi si possono trovare faziose, false o peggio.
Ma per mia fortuna, che ho tanta passione, ma, ahimè, pochissimo bagaglio tecnico alle spalle, voi ci siete e mi avete aiutato tanto in questi anni nella creazione del mio piccolo impianto. Detto questo, proprio in virtù della mia poca conoscenza tecnica avrei alcune domande riguardanti l'abbinamento tra amplificazione e diffusori...
Il mio impianto è composto da

La mia stanza è circa L410 x P360 x H300. I generi musicali spaziano un po' in tutti gli ambiti, dal jazz, jazz sperimentale, blues, funky, rock classico, progressive, hard rock, metal, senza escludere musica classica, etnica e sperimentale in generale da Demetrio Stratos (metrodora) in poi...
Il piccolo grande Rotel si è sempre dimostrato (nei suoi limiti) all'altezza della situazione, senza mai perdere un colpo ed evidenziando straordinariamente (sia positivamente sia negativamente) le varie modifiche fatte all'impianto negli anni. Poco tempo prima che scoppiasse il caso Covid19 mi sono regalato un AudioNote OTO phono PP ed adesso, data la forzata clausura, avevo intenzione di piazzarlo al posto del Rotel, la mia prima domanda riguarda proprio la compatibilità tra lui ed i diffusori. Con i fostex immagino che non ci siamo grossi problemi data la buona efficienza degli stessi, la mia perplessità è sull'accoppiamento con le IPL ed ho paura che i 9 watt del AudioNote non siano sufficienti a controllarle, soprattutto nei passaggi più complessi ed articolati della musica classica o nel pieno d'orchestra oppure nei picchi più impegnativi del rock o peggio del metal, risultando faticose e con basse frequenze sporche e trascinate, che invece sarebbero il loro punto di forza...
Mi dispiacerebbe molto se il risultato fosse deludente, considerando quanto tempo ho impiegato in svariate prove tra crossover e aggiustamenti di fonoassorbente e di posizionamento nella stanza, per arrivare ad una resa molto piacevole e dinamica, certo, le medie frequenze non saranno mai come quelle di un monovia largabanda, ma nella mia stanza “suonano” veramente niente male, diciamo che sono molto musicali e ti lasciano godere di quello che stai ascoltando dimenticandoti delle questioni tecniche e lasciando passare solo la musica. Naturalmente vorrei anche sapere se questa accoppiata non fosse dannosa per l'amplificatore stesso.
L'altra domanda riguarda i tempi e sopratutto le modalità di rodaggio dell'amplificatore, come detto non ho molte conoscenze tecniche, e quando si parla di valvole siamo prossimi allo zero. So che devono passare parecchie ore prima che le stesse siano nella condizione di rendere al meglio. Di quante ore parliamo, più o meno?
E soprattutto, in questo lasso di tempo come mi devo comportare? Posso tranquillamente ascoltare musica, magari a volumi un po' più bassi del solito? (non che abitualmente ascolti a volumi altissimi, anzi la mia stanza mi consente di godere anche a volumi normali). Questo primo periodo mi conviene farlo con le IPL oppure con le Fostex?
Qualcuno, non ricordo dove o quando, mi ha anche detto che una volta finito l'ascolto sarebbe meglio lasciare l'amplificatore acceso per alcuni minuti con il volume a zero e le sorgenti spente in in modo da far raffreddare gradualmente le valvole prima di togliere la corrente per scongiurare il rischio di rottura delle stesse, in caso un raffreddamento troppo repentino, ma secondo me (in quanto vetraio) questa affermazione lascia un po' il tempo che trova, in quanto una volta spente, in condizioni normali, si raffredderanno comunque gradualmente. Lei che ne pensa?
So che mi sono dilungato molto e che ho fatto tanto domande, tipo nipotino che chiede al nonno tante spiegazioni su un'unica questione, ma il mio fine unico è quello di potermi godere la musica al meglio di quello che le mie finanze e di conseguenza i miei mezzi mi permetto, evitando il più possibile di commettere errori che possano compromettere il risultato, per questo chiedo consiglio a voi che sicuramente avete l'esperienza che a me manca.
Grazie mille e ancora complimenti per tutto.
Matteo - E-mail: mpo4benzo (at) hotmail.com

LC
Caro Matteo,
grazie innanzitutto per le belle parole sul nostro operato. Prima cosa da fare: prendi l'Audio Note e attaccalo ai tuoi diffusori. Punto. Il resto sono solo sciocchezze da audiofili, dimenticale. Fallo andare un po', ascoltandoci musica in completa serenità. Non è un motore a scoppio che ha bisogno di non essere tirato a freddo o quando è in rodaggio!!! Non si rompe niente, le valvole hanno sempre funzionato in condizioni estreme, anche “militari”, e tutto ha funzionato sempre perfettamente. Certo, magari il suono migliore si esprimerà dopo qualche decina di ore di ascolti (e una decina di minuti dopo ogni accensione), ma per il resto nessun problema. Se la potenza non sarà sufficiente te ne accorgerai subito, al primo salto dinamico impegnativo. I tuoi diffusori sono abbastanza sensibili, secondo me la potenza ti basta.
Conosco pochi audiofili che ascoltano ad alto volume e se i 92 dB di sensibilità dei tuoi diffusori sono reali, con pochi watt arrivi vicino a 100 dB e non conosco nessuno che riesca ad ascoltare a pressioni sonore così elevate (a parte me :-)). La tua stanza è piccola e, immagino, all'interno di un condominio, perciò anche le IPL potrebbero andar bene. Si tratta solo di provare.
Per il raffreddamento delle valvole, anche in questo caso, lascia perdere queste stupidaggini! Nel momento in cui spegni l'amplificatore le valvole iniziano a raffreddarsi naturalmente, come fanno da decenni, senza esplodere. Mi chiedo chi siano i geni che si inventano queste fesserie, prive di qualunque fondamento tecnico e pratico.
In generale, mi sovviene però una domanda: come è possibile che uno acquisti un amplificatore e riesca a resistere alla tentazione di collegarlo subito? :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Alcune riflessioni e una piccola proposta
Caro Lucio,
è da un po' che desidero scriverti e approfitto del ritmo apparentemente più calmo di queste settimane per farlo. Innanzitutto, desideravo stringerti (virtualmente) la mano per l'opinione espressa sui Queen, in quanto gruppo sopravvalutato, opinione con cui mi trovi completamente d'accordo, pur senza nulla togliere al fatto che, secondo il mio modesto parere, Freddy Mercury fosse un artista di infinito talento.
L'altro motivo per cui ti scrivo è perché ho seguito con grande interesse il tuo editoriale a puntate sul
downgrading e sull'importanza di disporre di un impianto che permetta di ascoltare la musica divertendosi, ponendo in secondo piano la cosiddetta perfezione della riproduzione. Peraltro, concordo con chi afferma che l'alta fedeltà è un concetto relativo. Se si considera un parametro come il volume (o la pressione sonora), esso anche nell'impianto più “fedele” spesso non rispecchia quello dell'evento dal vivo. Chi sia appassionato di musica barocca e del clavicembalo e sia abituato ad ascoltarla a volume bello alto nel proprio impianto, si troverà deluso, almeno nei primi minuti di esecuzione, all'ascolto dal vivo.
Si pensi, ad esempio, al celeberrimo concerto di Bach per quattro clavicembali e orchestra in LA minore, BWV 1065 (trascrizione di un concerto per archi di Vivaldi). E' incredibile come una musica così ricca e emozionante (per quelli a cui piace) quando suonata nel proprio impianto, risulti, invece, quasi ridimensionata e lontana se ascoltata in sala da concerto (pur seduti tra le prime file!). Sicuramente è una questione di riadattare l'orecchio, per godere l'evento “live” anche in assenza di una pressione sonora robusta, apprezzando tutti gli altri parametri sonori che l'esperienza dal vivo fornisce. Rimango però dell'idea che, nell'impianto di casa, certi brani devono quasi necessariamente essere ascoltati in condizioni non fedeli, per essere goduti. Questa è la mia umile riflessione, giusto per parlare semplicemente del volume.
Infine, desideravo scriverti una proposta per la vostra rivista TNT-Audio: avete mai considerato di trattare in qualche modo il tema dell'affidabilità delle elettroniche che recensite? Per esperienza personale mi sono imbattuto in elettroniche ben recensite e dalle prestazioni eccezionali, ma al livello quasi di “bidonata” per quanto riguarda l'affidabilità. Altre, invece, sempre con recensioni ottime e altrettanto ottima mia soddisfazione di ascolto, che sono veramente delle “rocce”. A proposito, ti lascio indovinare il T-Amp originale, che da anni lavora 2 ore al giorno come ampli di una TV a casa mia, in quale delle due categorie ricade :-). Ebbene, sarebbe bello avere in una rivista indipendente come la vostra anche una piccola rubrica dove, raccogliendo le segnalazioni dei lettori, costruite una classifica di affidabilità dei vari prodotti. So che non è facile, e forse sarebbe ad alto rischio di querele, però vedo che riescono a farlo anche alcune famose riviste di automobili, la cui vita dipende in buona parte proprio dai numerosi inserzionisti.
Ti ringrazio per l'attenzione e mi scuso se questa lettera fosse l'ennesima ripetizione di concetti già ampiamente discussi in articoli o lettere precedenti. Per quanto vi segua con una certa costanza, e nonostante usi la funzione “Cerca”, potrebbe essermi scappata la trattazione degli argomenti sopra esposti.
In bocca al lupo e complimenti a te e a tutti i collaboratori della rivista!
Matteo - E-mail: mbercelli (at) hotmail.com

LC
Caro Matteo,
grazie per i preziosi spunti di riflessione. Vado con ordine: intanto parli di periodo più tranquillo...ma solo per voi che leggete, perché questa quarantena ha moltiplicato il numero di mail ricevute in maniera enorme. Pensa che questa tua risale al 19 Aprile, e siamo già al 7 maggio! Mi scuso anche con te per il ritardo ma...questa è la situazione :-)
Grazie per il feedback sui Queen, la band più sopravvalutata della storia del rock (a MIO parere, ovviamente!). Sono felice di sapere di non essere il solo a pensarlo. Per quanto riguarda i volumi d'ascolto sono d'accordo con te: mai sentiremo a concerto un'orchestra suonare così forte come a casa, per non parlare di quartetti d'archi o piccoli gruppi acustici. L'alta fedeltà, come dici anche tu, è una grande finzione: ci aiuta a ingannare i sensi ma non necessariamente è sempre una riproduzione fedele dell'evento reale, sia che si tratti di musica acustica sia che si tratti di musica amplificata. Quel che conta realmente è divertirsi e godere della magia dell'evento riprodotto quando e come vogliamo a casa nostra. Deve restare ben chiaro che l'esperienza dal vivo è necessariamente diversa, migliore per certi versi, peggiore per altri.
Relativamente al tuo suggerimento di offrire uno spazio per la segnalazione di guasti degli apparecchi hi-fi, la accetto volentieri ma in realtà questa stessa rubrica ha sempre pubblicato lettere di appassionati che segnalavano malfunzionamenti, guasti o problemi nell'utilizzo di diversi componenti audio. Non abbiamo alcun problema a pubblicare lettere di lamentele di questo tipo, ci mancherebbe altro! E, altrettanto ovviamente, offriamo ai costruttori, ai negozianti e ai distributori ampio diritto di replica. Di conseguenza, non credo che sia necessario istituire una sezione apposta, ma sfruttiamo questa stessa rubrica della posta come voi doveste ritenere più opportuno, per segnalazioni, reclami, disservizi etc.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

TNT FleXy in legno di faggio
Salve Lucio, seguo da sempre con molto interesse la tua rubrica settimanale e voglio farti i complimenti!, non ho nessun quesito da fare, le tue risposte sono sempre precise ed esaurienti, volevo compartire con te e gli appassionati dell'autocostruzione una mia realizzazione fatta in questi giorni di quarantena, rivisitando il progetto del tavolino portaelettroniche
TNT-FleXy (a prova di mogli e compagne : )). Il tavolino è realizzato con tre colonne di faggio massello e piano e ripiani in mdf impiallacciato in ciliegio, il tutto incollato, senza l'uso di chiodi o viti, le tre colonne sono regolabili in altezza per mezzo di bulloni a testa tonda per facilitare la corretta livellazione e rifinito con laccatura poliuretanica prima del montaggio finale. Sperando in un gradito riscontro, ti saluto con un abbraccio virtuale!
Gabriel - E-mail: gabi5 (at) katamail.com

[TNT FLeXY in legno di faggio]

LC
Caro Gabriel,
non tutte le quarantene vengono per nuocere! Complimenti per il bellissimo lavoro che hai realizzato e per l'elegante variazione sul tema. Il FleXy è senza ombra di dubbio il nostro progetto di autocostruzione più popolare che abbiamo pubblicato: tantissimi appassionati lo hanno realizzato applicando diverse varianti, sia in Italia che all'estero! Abbiamo scovato foto del nostro tavolino FleXy un po' ovunque nei forum internazionali di hi-fi. A distanza di oltre 20 anni (23, per la precisione!) è ancora il nr. 1 !!!
Il tuo si discosta molto dall'idea originale, ma è molto bello!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Consiglio su diffusori
Buongiorno Direttore,
prima di tutto grazie per l'impegno e la professionalità che dedica a questa rivista. Questa lettera è una via di mezzo tra la richiesta di consigli e l'audiofilo felice: ho infatti comprato le
Lonpoo 42 ma dopo averle ascoltate sono tornato ai miei diffusori precedenti. L'impianto è un giradischi Rega Planar 8 con testina Elys 2 e un ampli Rega Brio. A questo si affianca un vecchio lettore cd Technics e un raspberry+HifiBerry per la parte digitale. E veniamo ai diffusori: quando abbiamo fatto l'upgrade dell'impianto non abbiamo toccato le casse un po' per andare per gradi e anche perché il posizionamento infelice (in cima a uno scaffale, quasi a sfioro del soffitto) ci faceva pensare che forse non ne valesse la pena. I diffusori sono quindi vecchie casse Bose acquistate negli anni '90. Il modello, che ho scoperto tirandole giù dallo scaffale, è 201 series IV.
Come dicevo ho trovato le Lonpoo su Aliexpress e a meno di 100 euro ho deciso che valesse la pena provare. Le abbiamo ascoltate sia con vinili che con musica liquida ma l'impressione è che il suono, ancorché più nitido, sia più metallico e che i bassi fossero carenti (me l'aspettavo sui Massive Attack ma l'ho sentito anche su Doors, Nirvana e Pink Floyd). Inoltre avevo l'impressione, ma non so se i termini che uso hanno senso, che la sorgente del suono fosse molto più localizzata: ero molto più "cosciente" della provenienza del suono, in modo quasi distraente, rispetto ai vecchi diffusori.
Probabilmente il fatto di aver ascoltato per circa trent'anni sempre gli stessi diffusori mi ha fatto abituare a quel suono, fatto sta che abbiamo tirato giù le Lonpoo (che riciclerò volentieri per ascoltare musica alla scrivania) e rimesso su le Bose e siamo contenti così. Mia moglie, ascoltando alla cieca, ha preferito anche lei il suono delle Bose. La stanza è un soggiorno di circa 40 mq e lo scaffale su cui stanno le casse è a circa 3 mt dal punto di ascolto.
Ciò detto mi rimane il dubbio che i diffusori Bose siano un po' sbilanciati rispetto al resto dell'impianto e a volte mi sembra che il suono non sia ben dettagliato (ancora, chiedo scusa per la terminologia ma spero si capisca) e quando riapriranno i negozi andrò a vedere se mi possono dare qualcosa da provare (il negoziante si era offerto anche di fare un salto a casa per aiutarci a scegliere). Secondo lei, tenendo presente che il posizionamento non è purtroppo modificabile, c'è spazio per un upgrade dei diffusori? Da un lato, come ho detto, non vorrei usare diffusori con un livello qualitativo più basso rispetto al resto dell'impianto ma dall'altro non vorrei nemmeno spendere una fortuna (il budget è fino a 3.000 euro ma non voglio buttarli) per casse che poi dovrò per forza mettere in un posto infelice.
Grazie in anticipo e saluti,
Andrea - E-mail: tassonik (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
non mi sorprende che le Lonpoo, appollaiate su uno scaffale a sfiorare il soffitto, suonino male. Mi meraviglio, anzi, che si siano limitate a suonare e non, come avrebbero dovuto, ad emettere sonore pernacchie. Così come non mi sorprende che, in quella posizione così disgraziata, le vecchie Bose possano persino suonare meglio, essendo nate per diffondere (a modo loro) il suono un po' dappertutto. Mi chiedo, semmai, che senso abbia avuto spendere tutti quei soldi nel resto dell'impianto, per poi castigarlo con quei diffusori e in quella sistemazione. Pertanto, considerando che quella posizione per i diffusori non sembra sia modificabile, ti consiglio di acquistare una coppia di altri diffusori Bose, più recenti e di livello qualitativo più elevato, magari anche un sistema Acoustimass di ultima generazione o le più recenti 301. Sono sicuro che ritroverai tutti gli aspetti sonori che ti piacciono così tanto, magari leggermente migliorati rispetto alla situazione attuale. Vorrei che tu fossi consapevole del fatto che i diffusori sistemati in quel modo siano quanto di più lontano possa esistere dal concetto di alta fedeltà. Anche a te, come a un lettore di un paio di settimane fa, piace non capire bene da dove arrivi il suono, e mi sta bene così. Peccato che nella realtà questo non accada praticamente mai!
Quando leggo questo tipo di lettere mi viene sempre il dubbio che io parli un'altra lingua rispetto ai miei interlocutori. Quando scrivo la recensione di un prodotto immagino, ingenuamente, che almeno i principi cardine della riproduzione domestica stereofonica siano chiari a tutti, così da evitare equivoci e spese inutili. Questa lettera (e qualche altra) dimostrano che non è così, e mi dispiace, ma le FAQ per capire di cosa si parla su questo sito sono là apposta, per stabilire un minimo comun denominatore. In mancanza di questo, le recensioni sono, ovviamente, inutili e persino fuorvianti.
Nel caso specifico, mi spiace per la spesa inutile per le Lonpoo. Se mi avessi scritto prima, descrivendo i tuoi gusti, le tue abitudini e la situazione del tuo impianto, ti avrei fortemente sconsigliato di acquistarle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Come ottenere una risposta più equilibrata (a mio gusto) da un lettore CD?
Gentilissimo Lucio buongiorno, vorrei disturbarla con un quesito.
Il mio sistema attuale è costituito da quasi 20 anni da uno Jadis DA30 e da degli Harbeth Monitor 30, ne sono soddisfatto e non prevedo sostituzioni. Il problema è la sorgente principale. Fino a 10 anni fa utilizzavo un Cary Audio CD300 che amavo, ma per via di un nuovo laser introvabile a prezzi umani ci fu il downgrading ;) ad un Naim cd 5i che non mi ha mai completamente soddisfatto sonicamente. In questo periodo di covid in una settimana il Naim ed un buon lettore DVD hanno deciso di smettere di funzionare, ho voluto/dovuto acquistare quindi un lettore CD usato ad orecchie bendate. Ho scelto un Monrio Asty player mark 2. Se avessi potuto ascoltarlo in negozio probabilmente non l'avrei preso. Devo ammettere però che ci ascolto tantissima musica senza pensieri cosa che con altri lettori non mi capita e ciò è molto positivo, ma alcune sue caratteristiche non mi piacciono: palcoscenico a solo 2 dimensioni con posizionamento degli strumenti non completamente a fuoco ed un po' "fantasioso" e soprattutto medio alti ed acuti troppo in evidenza. Preciso che il mio ambiente di 20 mq è abbastanza riflettente, devo ascoltare a volumi condominiali ed alzando il volume i bassi, anche profondi, si percepiscono di più rendendo l'ascolto molto più equilibrato.
Ecco il quesito: ci sono metodi per incrementare la dose dei bassi?
La ringrazio molto per la risposta,
Antonio - E-mail: magari (at) fastwebnet.it

LC
Caro Antonio,
il metodo esiste, e si chiama trattamento acustico dell'ambiente! Se è riflettente come dici, è normale che i bassi vengano fuori soltanto alzando il volume. È possibile che con il precedente lettore CD Cary CD300 questo fenomeno non fosse comunque presente? L'ambiente e l'impianto erano gli stessi? Parli di averlo usato fino a 10 anni fa, magari in 10 anni hai cambiato altre cose. Comunque sia, potresti tentare con piccole modifiche ma che, ti avverto, non fanno miracoli, ovvero far comparire bassi laddove non ce ne possono essere. Un modo potrebbe essere quello di dotare il lettore CD Monrio di buoni piedini assorbenti. Ne abbiamo recensito diversi e, in generale, il suono acquista corpo e definizione. Potresti anche provare con un cavo di alimentazione di buona qualità e anche con la sostituzione del cavo di segnale. Purtroppo da anni non forniamo più consulenza sulla scelta dei cavi di connessione, quindi dovrai eventualmente sperimentare da solo. Esiste ovviamente la strada più drastica, che è quella di affiancare al tuo lettore CD attuale un DAC esterno. Si tratta però di stabilire un budget e andare a cercare qualcosa che possa essere facilmente inseribile nel tuo impianto per una prova diretta. Se l'ambiente fosse così penalizzante come dici e come immagino, solo una prova in casa potrebbe essere risolutiva.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buona sera, scusate se vi importuno ma e' da tempo che vi volevo ringraziare della pubblicazione del finalino
Insulto Finale. Avevo realizzato il progetto tempo fa ma non ho mai avuto il coraggio di ringraziarvi. So che in questo momento difficile non c'e' tempo di pensare a queste cose, ma vorrei cercare di sdrammatizzare un po' e distogliere l'attenzione dalla brutta situazione in cui ci troviamo. Vi invio le foto del mio Finalino, scusate se non e' perfetto, scusate se non e' fatto bene o con componenti di alta qualita' ma mi e' venuto così, e, secondo me, suona benissimo. Ero un po' titubante perché due valvole da televisione...i trasformatori...leggi sulle riviste di trasf. spaziali...e invece va benissimo e suona benissimo. Vi ho collegato un vecchio Philips CD 10 e il risultato e' stato sorprendente. Grazie per questo articolo e per aver dato a chi, come me, non può realizzare ampli a valvole stratosferici. Grazie e scusate anche la presentazione con cavi volanti e casse recuperate. Ora sto realizzando due casse un po' meglio (sempre di materiale di recupero). Scusate se non e' bellissimo ma e' stato realizzato tutto da me, mobile, piastra, lucidatura piastra, ecc.
Grazie, grazie, e grazie ancora
Sauro - E-mail: sauro.carnicelli (at) gmail.com

[Insulto finale]
[Insulto finale]
[Insulto finale]
[Insulto finale]

LC
Caro Sauro,
grazie a te per il feedback e questa ondata di fresco entusiasmo, sempre benvenuti, ancor più in questa situazione. Complimenti per la realizzazione, mi pare molto ben fatta! Certo, ora mancano i diffusori, mi raccomando la sensibilità! Visto che la potenza d'uscita è quel che è, dovrai inventarti qualcosa che suoni forte con pochi watt. Un buon largabanda dovrebbe essere la soluzione ideale, come ad esempio il nostro progettino TNT BFB.
Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Altra dolorosa scomparsa di un gigante della musica, se ne va all'età di 73 anni Florian Schneider, dei leggendari Kraftwerk, dopo una breve battaglia con un tumore. Ricordiamoli con la celebre Radioactivity in uno storico video del lontano 1975.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

[Trovaci su Facebook!]

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 | Vol.626 | Vol.627 | Vol.628 | Vol.629 | Vol.630 | Vol.631 | Vol.632 | Vol.633 | Vol.634 | Vol.635 | Vol.636 | Vol.637 | Vol.638 | Vol.639 | Vol.640 | Vol.641 | Vol.642 | Vol.643 | Vol.644 | Vol.645 | Vol.646 | Vol.647 | Vol.648 | Vol.649 | Vol.650 | Vol.651 | Vol.652 | Vol.653 | Vol.654 | Vol.655 | Vol.656 | Vol.657 | Vol.658 | Vol.659 | Vol.660 | Vol.661 | Vol.662 | Vol.663 | Vol.664 | Vol.665 | Vol.666 | Vol.667 | Vol.668 | Vol.669 | Vol.670 | Vol.671 | Vol.672 | Vol.673 | Vol.674 | Vol.675 | Vol.676 | Vol.677 | Vol.678 | Vol.679 | Vol.680 | Vol.681 | Vol.682 | Vol.683 | Vol.684 | Vol.685 | Vol.686 | Vol.687 | Vol.688 | Vol.689 | Vol.690 | Vol.691 | Vol.692 | Vol.693 | Vol.694 | Vol.695 | Vol.696 | Vol.697 | Vol.698 | Vol.699 | Vol.700 | Vol.701 | Vol.702 | Vol.703 | Vol.704 | Vol.705 | Vol.706 | Vol.707 | Vol.708 | Vol.709 | Vol.710 | Vol.711 | Vol.712 | Vol.713 | Vol.714 | Vol.715 | Vol.716 | Vol.717 | Vol.718 | Vol.719 | Vol.720 | Vol.721 | Vol.722 | Vol.723 | Vol.724 | Vol.725 | Vol.726 | Vol.727 | Vol.728 | Vol.729 | Vol.730 | Vol.731 | Vol.732 | Vol.733 | Vol.734 | Vol.735 | Vol.736 | Vol.737 | Vol.738 | Vol.739 | Vol.740 | Vol.741 | Vol.742 | Vol.743 | Vol.744 | Vol.745 | Vol.746 | Vol.747 | Vol.748 | Vol.749 | Vol.750 | Vol.751 | Vol.752 | Vol.753 | Vol.754 | Vol.755 | Vol.756 | Vol.757 | Vol.758 | Vol.759 | Vol.760 | Vol.761 | Vol.762 | Vol.763 | Vol.764 | Vol.765 | Vol.766 | Vol.767 | Vol. 768 | Vol.769 | Vol.770 | Vol.771 | Vol.772 | Vol.773 | Vol.774 | Vol.775 | Vol.776 | Vol.777 | Vol.778 | Vol. 779 | Vol.780 | Vol.781 | Vol.782 | Vol.783 | Vol.784 | Vol.785 | Vol.786 | Vol.787 | Vol.788 | Vol.789 | Vol.790 | Vol.791 | Vol.792 | Vol.793 | Vol.794 | Vol.795 | Vol.796 | Vol.797 | Vol.798 | Vol.799 | Vol.800 | Vol.801 | Vol.802 | Vol.803 | Vol.804 | Vol.805 | Vol.806 | Vol.807 | Vol.808 | Vol.809 | Vol.810 | Vol.811 | Vol.812 | Vol.813 | Vol.814 | Vol.815 | Vol.816 | Vol.817 | Vol.818 | Vol.819 | Vol.820 | Vol.821 | Vol.822 | Vol.823 | Vol.824 | Vol.825 | Vol.826 | Vol.827 | Vol.828 | Vol.829 | Vol.830 | Vol.831 | Vol.832 | Vol.833 | Vol.834 | Vol.835 | Vol.836 | Vol.837 | Vol.838 | Vol.839 | Vol.840 | Vol.841 | Vol.842 | Vol.843 | Vol.844 | Vol.845 | Vol.846 | Vol.847 | Vol.848 | Vol.849 | Vol.850 | Vol.851 | Vol.852 | Vol.853 | Vol.854 | Vol.855 | Vol.856 | Vol.857 | Vol.858 | Vol.859 | Vol.860 | Vol.861 | Vol.862 | Vol.863 | Vol.864 | Vol.865 | Vol.866 | Vol.867 | Vol.868 | Vol.869 | Vol.870 | Vol.871 | Vol.872 | Vol.873 | Vol.874 | Vol.875 | Vol.876 | Vol.877 | Vol.878 | Vol.879 | Vol.880 | Vol.881 | Vol.882 | Vol.883 | Vol.884 | Vol.885 | Vol.886 | Vol.887 | Vol.888 | Vol.889 | Vol.890 | Vol.891 | Vol.892 | Vol.893 | Vol.894 | Vol.895 | Vol.896 | Vol.897 | Vol.898 | Vol.899 | Vol.900 | Vol.901 | Vol.902 | Vol.903 | Vol.904 | Vol.905 | Vol.906 | Vol.907 | Vol.908 | Vol.909 | Vol.910 | Vol.911 | Vol.912 | Vol.913 | Vol.914 | Vol.915 | Vol.916 | Vol.917 | Vol.918 | Vol.919 | Vol.920 | Vol.921 | Vol.922 ] [più recente]

© Copyright 2020 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com