Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/6/2020 - 26/6/2020

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  1. Totem vs Totem
  2. Consiglio nuovo integrato "particolare"
  3. Tre domande per un upgrade
  4. Recupero Technics SL D1
  5. Re: Consiglio per nuovo amplificatore
  6. Domanda sulla dinamica
  7. Ambiente a temperatura elevata
  8. Re: Sorpreso da finale PA bis
  9. Lonpoo LP 42
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Totem vs Totem
Buonasera direttore,
Ci siamo già sentiti in passato, le ricordo il mio impianto:

Musica ascoltata rock in generale, da light a pesante e possibilmente a volumi sostenuti (quando il gatto fuori casa...a parte i Tool che adora anche lui). In seguito a suo consiglio mi sono deciso a recarmi ad ascoltare in negozio i due diffusori da pavimento sopra indicati in quanto piacevolmente colpito dalle snelle torri da pavimento che nel mio salottino starebbero molto bene (ascoltate con mio amplificatore). Che dire, la differenza con le Thiel c'è e si sente, sono rimasto impressionato dal fatto che entrambe le Totem spariscono letteralmente. Sky Tower proprio piacevoli, palcoscenico immenso per torri così snelle. Hawk, leggermente più grandi, ma la scena ha preso ancora più corpo, scendono ancora più in profondità. A questo punto sono combattuto, se upgrade sia cosa consiglia tra i due modelli?
Tenga presente che avrei possibilità di acquistare Sky Tower nuove a 2000€ (al netto delle Thiel), oppure Hawk usate di circa 8 anni (sono troppi?) Sempre a 2000€ però mi rimarrebbero le Thiel da vendere, pertanto la spesa sarebbe inferiore con le Hawk usate.
Caratterialmente sono un po' restio con l'usato, però...
Ritiene che l'Exposure 2010S2 possa pilotare bene le sorelle maggiori? (in negozio sembrava farcela, però sa in mezz'ora non è che si riesca a valutare più di tanto). L'ambiente d'ascolto, di cui allego qualche fotografia, non è certo una piazza d'armi (5x3 zona ascolto impegnato) ma stanza unica da 5x7,5 mansardata in altre occasioni.
Cosa ne dice?
Anonimo - E-mail riservato
[Sala d'ascolto]

LC
Caro lettore,
io andrei senza timore alcuno verso le più grandi Hawk. È vero che l'ambiente non è enorme, almeno relativamente alla zona d'ascolto, ma anche le Hawk non è che siano gigantesche. Sono appena 91 x 14 x 24 cm!!! Nessun problema per il pilotaggio, tra l'altro avrai bisogno di pochissimi watt, vista la vicinanza del punto d'ascolto e tenuto conto degli 88dB di sensibilità delle Hawk. Ero sicuro ti sarebbero piaciute! Tutte le volte che ho ascoltato un diffusore Totem mi sono meravigliato della gamma bassa, rispetto alle dimensioni di altoparlanti e cabinet, e dell'immagine tridimensionale che riusciva a creare. Otto anni di vita per un diffusore non sono tanti e, comunque, sia dal suono che dall'aspetto si capisce in che modo siano state trattate. Tipicamente, poi, chi acquista un diffusore così particolare è un appassionato attento, non il classico ragazzino che le usa per farci le feste in casa o in terrazzo.
Se fosse possibile, magari dietro versamento di una consistente caparra, io chiederei di poterle ascoltare entrambe in casa, per fugare ogni dubbio. Fai capire al negoziante che comunque acquisti - soldi alla mano - uno dei due diffusori, deve solo aiutarti a capire quale dei due è più adatto per la tua stanza. Personalmente, al basso extra delle Hawk io non rinuncerei. Il basso dei diffusori è come la misura del reggiseno: sotto la quarta non può essere vero amore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio nuovo integrato "particolare"
Carissimo direttore, la seguo da tantissimi anni e non finirò mai di ringraziarla per quello che disinteressatamente fa per noi appassionati come lei. Le scrivo per chiederle un aiutino e sfruttare la sua esperienza...sto rinnovando il mio impiantino che attualmente è così composto:

Avendo recentemente provato a casa mia una discreta coppia di pre e finale ho riscontrato che i woofer dei diffusori pur se a bassa potenza avevano escursioni superiori e la gamma bassa era più importante (il che avendo dei bookshelf non è mai male).
Mi sta balenando l'idea di sostituire il PATHOS con qualcosa di muscoloso seppur di medio bassa potenza (non amo ascoltare a volumi troppo alti). Una delle particolarità del mio impianto è quella di restituire un soundstage largo oltre i diffusori alto e profondo sin oltre il muro posteriore mantenendo nel contempo focalizzazione e timbro corretto con ottima scansione dei piani. Chiaramente il tutto non è solo merito delle apparecchiature ma di buon posizionamento diffusori e oculata scelta/costruzione della cavetteria.
Vorrei quindi conservare o migliorare il soundstage aumentando la capacità di erogazione in corrente dell'integrato (anche di poco essendo i diffusori non particolarmente complessi nel modulo dinamico). Sono consapevole che le valvole anche solo nello stadio driver migliorano notevolmente la situazione ma vorrei evitare i valvolari e considerare al massimo gli ibridi poi se ritiene ci siano stato solido meritevoli del compito è ancor meglio.
Vorrei conservare il calore e l'ottimo dettaglio che ho attualmente, cose che spesso non vanno mai insieme. Quindi un integratino muscoloso con un soundstage eccezionale, timbricamente coerente con un basso importante. La spesa purtroppo non può superare le 1000 / 1300 euro nell'usato.
La ringrazio anticipatamente per una sua eventuale risposta e la saluto cordialmente.
Giuseppe - E-mail: bianco.giu (at) alice.it

LC
Caro Giuseppe,
ricordo bene il
Pathos Classic One che recensii nelle sue due versioni. E in entrambe le recensioni scrissi molto chiaramente che la gamma bassa non era certo il suo punto di forza. Anzi! Non mi stupisce quindi che collegando una coppia pre+finale (non dici quale però!!!) la gamma bassa sia venuta fuori con maggior impatto e presenza. Bene, direi che è giunto il momento per un integrato, a stato solido - basta valvole! - che faccia muovere i woofers delle tue Chario come si deve. Valuta - nell'usato - la disponibilità per ascolto di integrati come il Naim Nait, nelle sue varie versioni, del Rega Elex o Elicit o, volendo strafare, di un bel Krell KAV300i o 400. Anche qualche integrato Primare o ElectroCompaniet potrebbero fare al caso tuo. Nel nuovo, ti consiglio molto caldamente di ascoltare il Nuprime IDA8, potresti avere delle grandi, grandi sorprese. Un mio amico audiofilo è passato da amplificatori grandi e pesanti a un piccolo e leggero IDA8 e finalmente ha visto i woofer dei suoi diffusori “danzare” come mai avevano fatto (a breve su questa Rubrica). In futuro, se la stanza dovesse consentirlo, pianifica di passare a delle torri da pavimento, per avere ancora un po' di gamma bassa extra, come presenza e come estensione (vedi lettera sopra).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tre domande per un upgrade
Buongiorno signor Cadeddu,
non ci sono parole per ringraziarla per tutto quel che fa, per cui non le cerco nemmeno e passo subito al dunque! Il mio impianto è il seguente:

Con l'obiettivo di tirar fuori il possibile dalle casse, avrei intenzione di upgradare l'ampli che cd a parte mi sembra il collo di bottiglia del mio impianto ma causa crisi post covid sono costretto ad andare per gradi, vale a dire compro quest'anno il dac e il prox anno (speriamo) un integrato con ingresso phono (budget 1.500 euro, pensavo Rega Elex, ma naturalmente dica pure!), oppure compro quest'anno un pre-phono e il prox anno un integrato con dac incorporato (stesso budget, pensavo Hegel h90).
Prima domanda: secondo lei quale dei due componenti separati dovrei privilegiare, dac o pre phono (per entrambi budget 500 euro), ossia quale componente avrebbe la resa più sensibile nella mia catena considerando che ascolto in egual misura dischi in vinile e digitale da pc?
Secondo, quanto al dac (pensavo al Pro-Ject Dac Box DS2 Ultra): ascolto da pc, in genere Spotify free, tramite cavo usb, non mi interessa l'ampli per le cuffie, per cui non vorrei esagerare con una macchina monstre che in effetti non mi serve, puntando tutto sulla qualità (sulla scorta di uno dei suoi tanti insegnamenti: tutto quello che c'è, si paga; meno roba c'è, a parità di costo, più è curata).
Terza domanda, il pre phono: cos'altro potrei considerare oltre al Lehmann Black Cube SeII?
L'ambiente non è grande, 4X3, ma aperto su un corridoio, le casse sono a 20cm dalla parete e hanno aria intorno, i generi che ascolto rock, pop, classic, blues, cantautori italiani, insomma, un po' tutto...
Grazie di cuore per l'attenzione.
Valentino - E-mail: vale67 (at) tin.it

LC
Caro Valentino,
prendi il pre fono, che potrebbe essere il Lehmann ma anche un modello Rega, per massima compatibilità con il tuo front-end analogico. Successivamente un integrato dotato di DAC, come l'Hegel che hai citato tu o qualunque altro modello di costruttori come NAD e Rotel, ad esempio. Un DAC separato complicherebbe tutto e non necessariamente suonerebbe meglio di una sezione di conversione integrato in un buon amplificatore. Il vantaggio sarebbe quello di eliminare un cavo di interconnessione (tra DAC e ampli) e accorciare il percorso del segnale. L'ideale sarebbe trovare un amplificatore che avesse sia un ottimo stadio phono che un DAC incorporato. Alle cifre citate non mi viene in mente niente.
Le povere KEF confinate ad appena 20 cm della parete posteriore, purtroppo, non sono in grado di esprimersi come potrebbero, specie in termini di ricostruzione tridimensionale dell'immagine.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Recupero Technics SL D1
Buongiorno direttore, ho un impianto così composto, ampli Onix A55, diffusori Dynaudio dm2/7, lettore Denon 720ae. Recentemente ho rispolverato il mio vecchio piatto Technics sld1 con testina AudioTechnica at91 che sembra funzionare ancora perfettamente, vista l'età del giradischi e il numero di vinili in mio possesso (un centinaio) un passaggio ad un giradischi entry-level nuovo mi farebbe fare un passo avanti oppure sarebbe sufficiente un cambio eventuale di testina?
Grazie e saluti,
Gian Paolo - E-mail: berardigp (at) hotmail.it

LC
Caro Gian Paolo,
il resto dell'impianto meriterebbe un giradischi più...ehm...serio. Io prenderei almeno un Rega Planar 1, già completo di testina Carbon. Lo trovi per 300€, nuovo. Non solo suona meglio, ma è bello a vedersi ed è facilmente upgradabile per step successivi. Ovviamente può montare testine di livello molto più elevato, pur essendo la
Carbon un'eccellente testina entry-level, di fatto una AT91 - come la tua - leggermente modificata.
Il tuo giradischi può essere monetizzato facilmente per una cifra intorno al centinaio di euro, se perfetto. A questo punto il Rega ti costerebbe circa 200€, direi che sia lo step migliore che tu possa fare per questa cifra.
Possibili alternative - magari ti piacciono di più esteticamente - le trovi in casa ProJect, con gli Essential o Elemental. Questi montano oneste testine Ortofon di fascia entry-level.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Consiglio per nuovo amplificatore
Gentile Direttore, grazie mille della
risposta...io ho fatto il secondo tipo di collegamento che ha descritto....poi ho provato pure il primo...smanetto....forse troppo!...
E dunque ho realizzato che questa mania di smanettare oltre alle mie personali inclinazioni è dovuta anche ad un senso di vuoto...forse più psicologico che materiale: non ho un amplificatore serio (oltre le scatolette autocostruite)!
Dopo aver perso pomeriggi interi su Internet alla ricerca di quello che poteva fare a caso mio, mi sono deciso e sono andato da un rivenditore. Come le ho descritto il mio impianto è composto da:

Dunque, avendo un budget tra le 700 e 1200 euro massimo (altrimenti dovrei rateizzare) ho pensato ad un finale in classe AB e volevo provare i Rotel 1552 e 1582 per apprezzarne le effettive differenze (con un occhio più ammiccante verso il 1552 per il prezzo:)). Il rivenditore, invece, mi ha consigliato un integrato...per la precisione lo Xindak 6950mk II (ritirerebbe il mio pre in permuta). Me lo ha fatto ascoltare prima con casse Klipsch e un vecchio lettore onkyo...ed ho pensato a quanto fossero grandi le mie scatolette! :-)
Poi ho chiesto che mi cambiasse le casse ed ha messo delle torri Castle ...e la musica è cambiata...poi non contento ha messo anche un vecchio lettore Quad ed effettivamente è cambiato ancora....ma non sono convinto.
Ho chiesto di sentire il rotel...ma non lo aveva e quindi l'ho salutato ordinando il Rotel e con l'accordo che al suo arrivo mi porterò i miei diffusori e la mia catena per scegliere bene. ...Un ampli lo comprerò!
In attesa della prossima prova e dopo tutta questa lunga premessa, le chiedo gentilmente un suo parere su quale amplificatore ritiene si addica meglio alle mie condizioni (non ascolto musica classica, prevalentemente ascolto il rock).
Aggiungo che mi incuriosisce anche il Roksan Caspian m2 che, se ho letto bene, potrei usare anche come finale.
Le invio una foto di come è combinato il mio impianto. Vedrà anche integrato un impianto audio video, ma quei componenti viaggiano per conto loro.
Ringraziandola per la disponibilità, la competenza e la passione che mette in questa sua rubrica aspetto un suo prezioso riscontro.
Gaetano - E-mail: gaetano0274 (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Gaetano,
l'idea di eliminare tutto il surplus e puntare a un solo amplificatore mi trova, ovviamente, d'accordo. Capisco la voglia di provare, ma alla fine si gira a vuoto. Piccole differenze, mai sostanziali e si finisce per non capirci più niente. L'idea del finale Rotel non è malvagia, ma è da verificare bene l'abbinamento coi tuoi diffusori, in quell'ambiente. Il pianoforte vicino alle casse e la mancanza (sembra) di elementi assorbenti nei pressi dell'impianto, pure un po' castigato all'interno di quella nicchia, potrebbe generare un suono troppo vivace in gamma medio-alta. Però, ripeto, è tutto da verificare. Ad essere del tutto sincero mi piace di più l'idea dell'amplificatore integrato. Il Roksan sarebbe perfetto, così come un Rega Brio R nuovo o un Naim Nait 5 usato. Eliminerei, nel caso, il pre Xindak. Quest'ultimo non è di facile rivendibilità, se il rivenditore fosse davvero così disponibile a ritirartelo, approfittane! Potrebbe restarti sul groppone, come si dice.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Domanda sulla dinamica
Salve direttore,
è da un po di giorni che sto facendomi una infornata di discorsi riguardanti la dinamica dei segnali audio grazie anche ai riferimenti che ho trovato sul vostro sito. Disquisendo con un mio amico audiofilo di musica liquida, ma a livello di attrezzatura ma anche (beato lui che ha spazio) di collezioni di dischi è molto più fornito di me, ad un certo punto, andando sul discorso della dinamica, mi ha detto che mi avrebbe fatto ascoltare due file dello stesso brano in formato flac con relativa analisi DR chiedendomi: tu quale sceglieresti?
Il brano in questione è "Let's stay together" di Al Green
Il primo è stato preso dal vinile e ha avuto i seguenti risultati:

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Statistics for: 10-Let's stay together
Number of samples: 27936000
Duration: 4:51
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Left Right

Peak Value: -8.67 dB --- -7.50 dB
Avg RMS: -23.24 dB --- -22.62 dB
DR channel: 13.05 dB --- 13.25 dB
--------------------------------------------------------------------------------

Official DR Value: DR13

Samplerate: 96000 Hz
Channels: 2
Bits per sample: 24
Bitrate: 2742 kbps
Codec: FLAC
Il secondo mi ha detto che è stato preso dalla ristampa in CD del 2003 rimasterizzata a 24 bit, e il risultato è il seguente:
--------------------------------------------------------------------------------
Statistics for: 01-Let's Stay Together
Number of samples: 8793540
Duration: 3:19
--------------------------------------------------------------------------------

Left Right

Peak Value: -0.44 dB --- -0.02 dB
Avg RMS: -16.33 dB --- -16.52 dB
DR channel: 14.04 dB --- 13.82 dB
--------------------------------------------------------------------------------

Official DR Value: DR14

Samplerate: 44100 Hz
Channels: 2
Bits per sample: 16
Bitrate: 663 kbps
Codec: FLAC 
Il secondo ha dinamica più alta nonostante l'aumento della loudness, ma il primo è molto più dettagliato (almeno credo considerato il bitrate e i bit di quantizzazione) ed ha una dinamica più bassa (anche se di poco). Quindi a questo punto vorrei porle lo stesso dilemma anche a lei: quale scegliereste? Si può dire che una versione sia preferibile rispetto all'altra? O a questo livello la cosa diventa puramente soggettiva?
Saluti
Fabio - E-mail: fabgatta (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
è la prima volta che mi si chiede di decidere quale incisione preferire in base a dei freddi numeri! Intanto sono due incisioni DIVERSE, perché la seconda è stata rimasterizzata, quindi manipolata e solo Dio sa come! Questo semplice fatto le rende non confrontabili. In secondo luogo, non sta scritto da alcuna parte che un'incisione con il DR più alto suoni per forza meglio di una che lo ha più basso. Ci sono tanti altri parametri. Anche la semplice riequalizzazione certamente subita in fase di remastering ha alterato l'equilibrio tra le varie gamme sonore. Magari una ha la gamma alta più enfatizzata e sembra più dettagliata (e forse non lo è) o viceversa. Posta così, in sostanza, la domanda è priva di significato. Potrei dirti: quella che ti piace di più è la migliore. Ma, poi, migliore rispetto a cosa? Bisognerebbe conoscere il suono del master originale della registrazione. Io, te lo dico francamente, tutte queste pippe sui dischi non me le faccio: ascolto, se mi piace bene, altrimenti pazienza. Ti inviterei a fare lo stesso, ché la vita è già bella complicata di suo...:-)
La lettera che segue non fa altro che rincarare la dose. Ma l'HiFi non avrebbe dovuto essere un hobby divertente? A me non sembra vi divertiate molto :-/
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente a temperatura elevata
Buongiorno, sig. Cadeddu, ascolto la musica con impianto Cocktail X35 - Naim XS - Pro Ac D28 - Giradischi Marantz (per ora sottoutilizzato) cavi di potenza NACA 05
Attualmente l'ambiente è riverberante, mi sembra anche per effetto della scala.
Nell'occasione di un rinnovamento dell'ambiente con in programma levigatura del pavimento-sostituzione del mobile con uno più contenuto - Tv 55 pollici a muro, Le chiedo quali sarebbero secondo Lei le accortezze da adottare per rendere l'ambiente più adatto all'ascolto musicale. Secondo lei dovrei far fare un sopralluogo da un tecnico del suono far rilevare le misure e poi cercare le soluzioni nei materiali?
Mantenendo i diffusori disposti più centralmente e più avanti rispetto alla foto vorrei spostare le elettroniche nella mensola a fianco al camino (che è inglobato nel cartongesso), ma la domanda è: considerato che passerei i cavi a pavimento sotto il camino in una canalizzazione predisposta che corre in linea retta con il muro perimetrale (in foto non si vede) e misurando la temperatura che in quel tratto arriva 35-37 gradi, chiedo se ci sono controindicazioni.
Dovrei isolare la canalizzazione? Max temperatura sostenibile dai cavi?
Cordiali saluti,
Daniele - E-mail: danielega63 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Daniele,
l'ambiente di per sé non sembra malvagio, certo il mobile tra i diffusori è molto grande e rovina di sicuro la ricostruzione dell'immagine tridimensionale. Poiché andrà sostituito con uno più piccolo, direi che sarebbe già un passo avanti. A parte il tappeto (piccolo) vedo pochi elementi assorbenti. Dovresti prevedere o un tappeto più grande oppure anche delle tele o degli arazzi alle pareti, oppure ancora elementi di trattamento di acustica ambientale ad hoc. Per ora procedi col cambio del mobile e, a cose fatte, valuta il risultato finale, magari ti piace così com'è. Per quanto riguarda la domanda sui cavi e il calore, direi che 37 gradi non possano essere un problema, sono convinto che nelle regioni del sud, senza adeguato sistema di climatizzazione, i cavi e le elettroniche siano esposte a ben altre temperature! Comunque, per tua maggiore tranquillità, riporto le temperature di esercizio di alcune guaine di cavo elettrico, che si trovano tipicamente nei cavi audio:

Esistono poi varianti di questi materiali che resistono senza problemi a temperature più elevate. I tuoi cavi Naim NACA5 utilizzano il secondo materiale nella lista, contrariamente ai vecchi NACA4 che utilizzavano il PVC. In ogni caso, comunque, nessun problema!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Sorpreso da finale PA bis
Buongiorno direttore,
ho acquistato il Behringer A800 (cf.
Vol. 923), lo sto ascoltando da circa 20 giorni, non molte ora visto il periodo molto impegnato dopo il lockdown, ma penso di essermi fatto un'idea di questo ampli e del precedente finale PA. Tirando le somme penso che quello che mi ha entusiasmato del precedente finale era in realtà un difetto, ovvero il primo finale era asciuttissimo in gamma bassa, questo comportava una certa benevolenza con i diffusori e la stanza, per cui avevo meno bassi, meno risonanze e una vita più facile per i diffusori, un ascolto più leggero diciamo.
Abituato a quel suono l'impatto con il nuovo finale è stato interrogativo, avevo l'impressione di essere tornato indietro perché ho ritrovato alcuni difetti del sistema, ma poi ho messo a fuoco meglio, o almeno credo.
Le mie impressioni su questo prodotto sono le seguenti, il suono mi sembra corretto, composto, la potenza ovviamente e sovrabbondante e lavora a regimi minimi, qualsiasi richiesta da parte del programma musicale è servita senza problemi. Tra gli ampli che ho avuto mi sembra il più dettagliato in assoluto, ma non ha una gamma alta in evidenza. In definitiva sembra centrare il suo obiettivo un ampli costruito per pilotare monitor da studio, quindi lineare e dettagliato senza licenze poetiche.
Soggettivamente ed emotivamente mi viene da dire che con i miei diffusori il risultato mi sembra un po' troppo composto, ma probabilmente essendo i diffusori l'elemento più caratterizzante e probabilmente l'anello debole della catena, sono questi che hanno rivelato in sostanza la loro natura. La parte invece che più entusiasma e la qualità dei bassi che ora ci sono con tutta l'energia che serve, ed è facile seguire le linee di basso, le rullate sui tom sono tra le cose che più mi entusiasmano, oppure quando il contrabbasso è suonato con energia e si sente il connubio tra il corpo della nota e l'attacco metallico della corda. La risoluzione è sicuramente maggiore, mi sono accorto di alcuni glitch in alcuni file di cui non mi ero mai accorto.
Il difetto del sistema complessivamente è che su alcune frequenze medio basse la stanza risuona, specialmente se sono note sostenute, il finale precedente mascherava questo problema con la sua natura asciutta. Per quello che costa, se serve potenza, penso che abbia un rapporto qualità prezzo notevole, l'ho pagato 199,00 euro, è leggero, poco profondo come dimensioni, non è bellissimo, ma neanche brutto come altri prodotti pro.
Nel frattempo ho ordinato un DAC Topping E30, per sostituire la scheda audio, ha il telecomando per il volume e mi permetterà di gestire anche la TV. In definitiva è andata abbastanza bene.
Dopo l'estate se sarà possibile tornare a muoversi in serenità inizierò a fare qualche giro di negozi per ascoltare qualche diffusore di classe superiore, non ho fretta, l'acquisto dei prossimi diffusori, se e quando, avverrà dopo un ascolto di persona.
Grazie per la sua disponibilità e buona domenica.
Saluti,
Alessandro - E-mail: ale.elle80 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
sono soddisfatto che il nuovo acquisto risponda alle tue aspettative! Questo fenomeno che descrivi, ovvero che un prodotto sbagliato possa rimettere a posto uno sbaglio nel resto della catena è un fatto al quale molti appassionati non pensano. Così, un impianto con pochi bassi sarà rimesso a posto da un diffusori coi bassi esagerati (due errori si compensano) e viceversa, come è successo invece nel tuo caso. Ora, io non gioirei troppo di questo fenomeno di compensazione reciproca di due errori, perché l'impianto o l'ambiente continuano ad essere sbagliati, anche se sembra che i difetti si siano compensati. I difetti, in realtà, ci sono ancora tutti. Bisognerebbe intervenire sull'ambiente e renderlo il più ideale possibile per l'ascolto della musica. Questo prima di ogni altro ragionamento o acquisto. Fatto questo, si può pensare di inserire componenti di buon livello e cercare di ottimizzare il tutto.
In situazioni così palesemente sbagliate, però, meglio astenersi dal voler fare a tutti i costi i recensori di prodotti audio. La possibilità di prendere granchi grossi come tirannosauri è altissima.
Credetemi, sembra facile mettere insieme quattro scatole, buttarle dentro un ambiente chissà come, e lanciarsi in giudizi sulle caratteristiche dei componenti. Un po' di attenzione e di umiltà, sempre! Capire il suono di un componente audio richiede condizioni al contorno ideali, tanta esperienza, musicale e audiofila, e un'infinità di prove e di confronti con riferimenti certi. E quando parlo di riferimenti non so pensando allo strumento musicale (miei cari amici musicisti, rilassatevi, è più difficile di quanto pensiate, non basta suonare uno strumento per capire!) ma mi sto riferendo a componenti HiFi al di sopra di ogni sospetto, ognuno per la propria classe di appartenenza. Non è per caso che io tenga a disposizione nel mio impianto tanti componenti diversi, così da poter effettuare confronti di prodotti in diverse fasce di prezzo.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Lonpoo LP 42
Buona sera, mi scusi se mi permetto di disturbarla. Sono un appassionato di 67 anni e ho letto la Vostra recensione in merito ai diffusori
Lonpoo LP42. Ho un sintoamplificatore Marantz Sr 4021 e delle casse Pioneer Cs 545. Volevo chiederle gentilmente se le succitate casse cinesi andrebbero meglio delle Pioneer. Tenga presente che hanno 30 anni ormai e esternamente non presentano alcun problema. Però il suono sembra assai sporco. Ascolto soprattutto classica da cd e vinile. In alternativa alle Lonpoo quali casse (nuove) con un budget superiore? Diciamo intorno a 250 euro. Grazie e mi scusi ancora...
Alessandro - E-mail: alessandrolasagno (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
le Lonpoo suonano certamente meglio delle tue vecchie Pioneer, non c'è alcun dubbio. Ovviamente, tutto va contestualizzato: sono casse MOLTO piccole, fanno miracoli in gamma bassa, ma non possono certamente avere l'impatto di diffusori più grandi. Sto pensando, ad esempio, a delle Elac Debut B6, che certamente hanno un basso più profondo e potente. Ma stiamo parlando anche di due classi di prezzo molto diverse, 50 euro contro 300, la cosa non ha molto senso. In più, ritengo le Lonpoo LP42 siano più dei diffusori per audiofili esperti, capaci di discernere qualità e quantità. Difficilmente un diffusore così particolare può piacere a tutti. Visto il tuo impianto e il modo col quale probabilmente sei abituato ad ascoltare, io mi sentirei più tranquillo nel consigliarti le Elac Debut B5 o B6, diffusori più facili da capire, più completi e flessibili, che rientrano nel budget che ti eri prefissato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve gentile direttore e salve a tutto lo staff di TNT-Audio,
sono Pierluigi e Vi scrivo dal Friuli, sono un Vostro assiduo lettore ed inizio facendovi i miei più vivi complimenti per il lavoro che continuamente fate.
Comincio dicendo che io ascolto musica usando sorgenti digitali da ormai circa 25 anni e vuoi perché i miei genitori non sono mai stati appassionati di musica, vuoi per una questione meramente anagrafica, non ho mai avuto a che fare con i dischi in vinile (e tantomeno con i giradischi), essendo un autocostruttore ho realizzato i miei diffusori e il mio amplificatore nonché la cavetteria e potendo scegliere cosa e come realizzare ho “cucito” i miei componenti su misura evitando di implementare quello che pensavo non mi serviva (essenzialmente una mancanza di ingressi lasciati inutilizzati).
Devo ammettere però che negli ultimi 5 o 6 anni mi frullava in testa l'idea di aggiungere al mio sistema il giradischi e nel tempo mi sono studiato per bene i Vostri meravigliosi articoli a tale riguardo spulciando nei Vostri consigli, trucchi ed accorgimenti. Quello che mi tratteneva era il semplice fatto che il mio sistema non aveva ingressi liberi e modificare il tutto mi sembrava fuori luogo (specialmente perché per i miei gusti funziona bene).
La miccia è stata accesa quando Voi avete pubblicato la recensione del componente che in un sol colpo risolve la totalità dei problemi del mio interfacciamento, della necessità del mio amplificatore di avere un segnale al livello di un'uscita di una sorgente digitale (2 Volt RMS), del poter avere altri ingressi dove collegare la parte digitale del mio sistema senza andare a “rovinarla” con altri stadi e passaggi di segnale che non mi servono, avere una qualità almeno pari alla parte digitale del mio stereo ed essere abbastanza semplice da utilizzare per un ignorante in materia di sorgenti analogiche quale sono: lo stadio phono Nash della M2Tech (con il suo fidato alimentatore Van der Graaf mkII) che mi sono velocemente procurato. Avendo il preamplificatore phono ed i cavi dedicati mi mancava solo il giradischi che ho ordinato ad inizio gennaio e dopo 5 mesi di attesa finalmente ho potuto averlo con un piccolo inghippo... trattasi di un Project RPM 3 carbon che stando a quanto dichiarato mi doveva essere fornito con una testina 2M Silver premontata... avrei dovuto scattare una fotografia della mia faccia quando aprendo la confezione la prima cosa che ho pescato è stata la testina nella sua confezione. Allora ho detto “va bene, niente paura, c'è TNT-Audio”, armato della Vostra formidabile dima per l'allineamento delle testine, dei Vostri consigli per il setup di un giradischi e di tanta pazienza credo di essere riuscito nell'impresa al primo colpo perché quello che ho ascoltato mi è piaciuto fin da subito e qui tutti Voi di TNT-Audio meritate un grandissimo applauso, una standing ovation vera e propria: io che non ho mai avuto un giradischi che riesco a fare tutto il setup compreso il montaggio e l'allineamento della testina senza quasi sapere cosa sto facendo e riuscirci, non smetterò mai di complimentarmi con Voi per questo.
Ora per me parte (ma avevo già cominciato) l'acquisto e la ricerca di vinili, grazie infinite, senza di Voi non credo avrei mai fatto il primo passo, ora ho anche una sorgente analogica con cui fruire della musica, grazie ancora e continuate così.
Ancora complimenti!
Pierluigi - E-mail: wigi__ (at) alice.it

LC
Caro Pierluigi,
complimenti anche a te per essere riuscito a far funzionare e regolare tutto al primo colpo, bravo! Sono felice che l'analogico ti piaccia anche se, come forse sai, sono tendenzialmente contrario all'acquisto di una sorgente analogica quando non si possieda già una buona collezione di vinili. Comunque, alla fine al cuore non si comanda, quindi benvenuto analogico! Goditelo e buon ascolto!
Grazie del feedback!

Suggerimento musicale della settimana

Tuffo nel passato, ispirato dal clima benevolo di questo scorcio di giugno: questa è - per l'appunto - “Seven days in sunny June” dei Jamiroquai, del 2005. Musiche e immagini che ci ricordano momenti di spensierata socializzazione...

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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