Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 13/2/2021 - 20/2/2021

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  1. Riproduzione gapless
  2. Abbinamento ampli-diffusori
  3. Nuovo ampli e nuovi diffusori - problema sibilanti
  4. Consiglio nuovi diffusori
  5. Upgrade oppure no?
  6. Problema sui tweeter
  7. Importanza del DAC
  8. Diffusori vintage con 1500€
  9. Cavi autocostruiti
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Riproduzione gapless
È la prima volta che scrivo dopo tanti anni da lettore: complimenti e grazie per tutti i piacevoli momenti che ci regalate. Ho una casa grande, una bambina piccola, un cane pacioso ed una moglie che lo è un po' meno. Un bell'impianto composto da Unison Research Triode e diffusori Turnberry. Sicuramente andrebbero collocati meglio, ma non si può avere tutto...
Scrivo invece per la sorgente: il giradischi è troppo scomodo per me e già da tanto avevo un abbonamento a Deezer che mandavo su Sonos eppoi ad un Dac Audionote uk.
Volevo arrivare all'alta definizione però, allora ho cercato un lettore di rete più moderno. Volevo prendere un Naim nd5 xs2 ma ahimé col rivenditore romano non ho grandissimo feeling e voi dite sempre che i pezzi vanno ascoltati quindi ho preso un Gold Note ds10. Purtroppo nella prova non mi sono accorto che la funzione gapless con Qobuz e Tidal non funziona. Ovvero, tra una traccia e l'altra c'è sempre un imbarazzante silenzio di qualche secondo. Sia che sia un live che peggio, un'opera lirica. Dalla casa produttrice, anche gentili, dicono che ci stanno lavorando...
Ma possibile che nelle molte recensioni che ho letto, questa cosa non è mai uscita fuori? Mi sembra un difetto enorme. A volte si discute per pagine intere di sensazioni, eppoi si tralasciano le evidenze!
Grazie per una risposta compassionevole.
Paolo - E-mail: paolosmith (at) tiscali.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Paolo,
non sapevo che il DS10 non avesse la funzione gapless, ed in effetti nella nostra
recensione, a cura di Bevan Court, non vi è traccia di questa fastidiosa mancanza. È probabile che il recensore non si sia accorto perché ha ascoltato brani singoli o addirittura porzioni di essi, come di solito si fa quando si desidera capire il carattere sonoro di un apparecchio. Raramente si lascia in play un intero disco. È una parziale scusante ma, certo, la mancanza c'è stata. Sono però convinto che Gold Note farà di tutto per risolvere il problema, alla fine credo si tratti soltanto di un aggiornamento dl firmware o poco più. Neppure la nuova versione DS10 Plus, però, sembra sia dotata di riproduzione gapless. Visto che per te questa feature è importante (e sono d'accordo con te che lo sia) e visto che non è dotazione standard di tutti gli streamer (anzi) avresti forse fatto meglio a chiedere direttamente all'azienda prima di acquistare il prodotto, in HiFi mai dare niente per scontato!
Infine complimenti per la bella foto e la gradevole location! Sembra un posto comodo dove ascoltare tanta musica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Abbinamento ampli-diffusori
Salve, sono Michele, premetto non sono un esperto di hifi ma sono un musicista ehehe. La mia domanda è questa: sono intenzionato ad acquistare un amplificatore Technics SU-VX 700 con power output 90 watts per canale 8ohm stereo. In primis può essere un buon ampli? E poi come diffusori ho 2 Philips FWB-MCM760 da 6 ohm (l'impianto a cui sono collegate è un Philips MCM760/12 potenza 130w) è possibile abbinarci il Technics o rischio di spaccare le casse?
Grazie e sarebbe super avere ulteriori consigli!
Vi ringrazio Anticipatamente
Michele - E-mail: bidread (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
non ritengo il Technics una buona scelta, a meno che non sia regalato. Perdona la brutalità e mi scusino i possessori di amplificatori Technics simili. Purtroppo anche le casse sarebbero da cestinare, e anzi ti consiglierei caldamente di farlo o di metterle in vendita per una cifra simbolica. Visto che sei un musicista, perché non prendere due monitor attivi come le M-Audio BX8, ad esempio? Risolvi problemi di qualità, spazio, affidabilità e buon suono in colpo solo, senza spendere un capitale. Suoneranno mille volte meglio dell'accrocco improbabile che stai provando a mettere in piedi. Se proprio non ti volessi disfare dei diffusori, prendi un amplificatore migliore, bastano un NAD, un Rotel o un Camdridge, usati ma recenti, oppure anche nuovi, scegliendo tra i modelli base. Per capirci, un Cambridge AXA25 nuovo lo porti a casa con meno di 250€. Volendo risparmiare, a parte l'usato che dicevo, un AUNA AV2-CD508BT con 120€, suona bene, costa poco e ha persino il bluetooth per collegare al volo PC, telefoni e tablet.
Qualora, malauguratamente, avessi già acquistato questo amplificatore Technics, non porti troppi problemi per la potenza, semplicemente abbassa il volume quando senti un po' di distorsione.
Sono però sempre molto sorpreso quando vedo musicisti che si accontentano di soluzioni così primitive per ascoltare musica...e sarei curioso di far loro un test in cieco per capire se riescono a sentire la differenza tra uno strumento musicale medio e uno molto costoso - suonati dalla stessa persona! - strumento costoso per il quale non esitano, invece, a indebitarsi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli e nuovi diffusori - problema sibilanti
Buongiorno Lucio,
faccio seguito alla mia richiesta a cui gentilmente hai risposto nelle lettere alla redazione dello scorso 24/10 (
Vol. 941). Alla fine ho deciso di rimanere in casa NAD e come amplificatore ho acquistato il Nad C368.
Lo monto e inizio l'ascolto: il suono è più trasparente e dettagliato rispetto a prima soprattutto a volume più sostenuto dove con il Nad C352 tendeva ad impastarsi e anche la scena sonora è più ampia anche a lato delle casse, niente male davvero. Suono leggermente meno caldo del 352, ma essendo un ampli in classe D potevo aspettarmelo.
Poi arriva il problema, mi accorgo di quelle fastidiose sibilanti in tantissimi brani che prima non c'erano e che rendono l'ascolto molto affaticante. Gioco con il treble, il problema si attenua leggermente ma quel tipo di fastidio è generalmente su una frequenza diversa (sento proprio lo SHHCCC uscire forte e chiaro dai tweeter).
Inizio le prove:

Per capire quindi se il problema è nella sezione DAC o nella sezione dell'amplificatore del nuovo NAD rimonto il Dac Cambridge 100 e lo collego ad un classico ingresso Line del nuovo NAD. Risultato le sibilanti sono sempre lì.
Conclusioni: potrebbe essere un difetto di fabbrica del mio amplificatore?
Per tamponare il problema posso nel frattempo usare il C368 come PRE (che ha un'uscita Pre-out) e il Nobsound come finale (usando il suo ingresso line-in) anche se ha una sua manopola del volume?
Ultima spiaggia suppongo sia affiancargli un finale di potenza classico ma dal suono più morbido, consigli marca/modello?
Grazie sempre per la disponibilità e buona musica a tutti.
Andrea - E-mail: andserret (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
molto curioso questo fatto che racconti. Le sibilanti, a meno che non siano presenti sui dischi (e ce ne sono!) non dovrebbero essere aggiunte. Quindi i casi sono due: o il tuo amplificatore ha qualcosa che non va, oppure semplicemente la sua trasparenza mette in evidenza le pecche di ciò che c'è a monte, qualità della registrazione in primis. Il fatto che il piccolo Nobsound non presenti questo difetto significa semplicemente che forse, non è altrettanto rivelatore e dettagliato come il NAD. Il fatto però resta bizzarro, perché per quanto un amplificatore possa essere rivelatore non può inventarsi ciò che non c'è. Puoi senz'altro usare il tuo NAD come pre collegato al Nobsound come finale, ma sarebbe un vero spreco di risorse. Meglio cercare di capire che tu non sia incappato in un esemplare difettoso o comunque provare a rivenderlo/restituirlo, optando per qualcosa di diverso. Io ci vedrei bene un ampli Rega o Naim, anche usati. Utilizzarlo come solo preamplificatore è del tutto inutile, meglio risolvere il problema alla base, anziché aggiungere altri componenti.
Sono curioso di sapere come va a finire...tienimi aggiornato!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio nuovi diffusori
Buongiorno e buon anno nuovo,
il mio vecchio lettore cd Nad non era più riparabile. Ho avuto l'occasione di acquistare una coppia di elettroniche Naim usate ma recenti ed in ottime condizioni. Possiedo una collezione di ca 600 cd/vinili ed ascolto ogni genere musicale, principalmente pop/rock. Adesso sta suonando Paul con il suo ultimo Mc Carney III. Il mio impianto è collocato in una camera piuttosto piccola (3,50 X 4,00 m.):

Vorrei un consiglio per un upgrade dei diffusori da scaffale, non troppo grandi (max h. 35 cm). Ho ascoltato ed apprezzato una coppia di ProAc DB1 ma non stanno nel mio budget. Pensavo di investire una cifra compresa tra i 500 e i 1000 Euro. Ho visto una coppia di Tablette 10 quasi nuove proprio a 1000 Euro, ma non le ho sentite e sono indeciso. Posso cortesemente avere un suo consiglio per qualche valida alternativa, anche nuove.
Grazie.
Paolo - E-mail: blunauta (at) icloud.com

LC
Caro Paolo,
complimenti per l'acquisto della coppia Naim, usata, si tratta di un'ottima scelta che ti farà compagnia per tanti anni. Per quanto riguarda i diffusori da abbinarci c'è poco da dire, le Tablette che citi, giunte alla decima edizione, sono un classico e non si sbaglia mai, in quanto si tratta di casse musicali e raffinate, sorprendenti per prestazioni in rapporto alle dimensioni. Alternative valide potrebbero essere rappresentate da Rega RX1, Triangle Elara, Totem Kin Monitor, Sonus Faber Principia 3 e Triangle Esprit Titus Ez. Credo che quasi tutti questi diffusori siano disponibili in finiture differenti, tra le quali quelle da te indicate come preferenziali. Anche le dimensioni dovrebbero essere al di sotto dei 35 cm di altezza. Questa tua richiesta mi fa pensare che i diffusori andranno dentro una nicchia di una parete attrezzata, soluzione di forte compromesso e che vanifica in larga parte le prestazioni di qualunque diffusore, così tanto che io sconsiglio di andare a investire cifre importanti se la sistemazione è di questo tipo. Peccato, perché l'impianto a monte sarebbe capace di prestazioni molto elevate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade oppure no?
Caro Direttore, volevo condividere una riflessione che in questi giorni ho maturato. Ho un piccolo impianto messo insieme con pezzi usati. Un Nad c 350, un cd player Cambridge Audio 351 C ed un paio di Elac Debut B6.2, queste acquistate nuove. Spesa complessiva 750 euro. Ascolto un po' di tutto, ma solo nel formato cd, con prevalenza jazz, in una piccola mansarda di 4 x 4 mt. sui tetti di Milano. Mi piace il mio impianto ma ricevendo qualche amico pensionato, come me, con analoga passione, e impianti diversi, mi si è formata la convinzione che inserendo un Rega Brio ed un paio di B&W 606, potrei migliorare di molto i miei ascolti. Spesa a parte, ho calcolato circa 1400 euro, non ho fatto nulla. Un po' per pigrizia, un po' per la preoccupazione di rovinare un equilibrio sonoro che a me sembra già ottimo.
Ecco il tutto. Mi dà un consiglio?
Grazie e speranza per il 2021.
Carlo - E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
intanto non è mai una buona idea dare ascolto agli amici appassionati, e per diverse ragioni. Intanto - tipicamente - sono invidiosi quando uno è soddisfatto del proprio impianto, che magari è costato meno del loro, pertanto devono vendicarsi dicendo che suona male. Poi in genere non ci sentono, perciò non sanno fanno confronti a distanza. Magari il loro impianto suona peggio, ma a loro sembra che suoni meglio del tuo. Come se ne esce? La soluzione drastica è quella di non invitare mai amici audiofili a casa ad ascoltare il proprio impianto. In secondo luogo, se proprio non si riuscisse a farne a meno, si potrebbe chiedere di farci prestare i componenti del loro impianto, così per fare qualche prova comparativa, nel nostro ambiente. In altre parole: il tuo amico ha quei diffusori B&W? Che te li faccia sentire nel tuo impianto, così vediamo se sono davvero migliori delle tue Elac (io ne dubito). Idem dicasi per l'amplificatore. La mia sensazione, sincera, è che i diffusori non sarebbero un vero upgrade e che solo l'ampli potrebbe esserlo, ma non in maniera sostanziale. Meglio conservare i soldi per degli upgrade ben più sensibili. Tieni anche conto che un passo avanti non piccolo lo faresti sostituendo le tue Debut 6.2 con le Debut 6.2 REF. Ambiente e installazione permettendo, il divario tra questi due diffusori, pur vicini come classe di prezzo, dovrebbe venir fuori in maniera evidente, in termini di maggiore raffinatezza generale e non solo.
Più in generale: se si è soddisfatti dell'equilibrio raggiunto, perché fare esperimenti? Se fatti alla cieca, senza prove dirette a confronto prima dell'acquisto, sono estremamente pericolosi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problema sui tweeter
Gentile direttore,
innanzitutto complimenti per la sua rivista. L'ho scoperta per caso, alcuni anni fa, mentre cercavo informazioni per riparare il lettore CD, e mi è subito piaciuto il suo approccio a questo mondo così particolare.
Trovo sempre molto interessante conoscere il parere di una persona competente. Mi dispiace disturbarla, ma non saprei proprio a chi rivolgermi per avere informazioni, questa volta, per prevenire un problema di degrado che si sta rapidamente aggravando sui tweeter dei diffusori (sperando che non sia troppo tardi e si sia già persa ogni memoria storica di loro).
Quando li ascoltai la prima volta, mentre ero in giro per rivenditori per cercare di migliorare il mio vecchio impianto (1994), mi piacquero così tanto che li presi e basta (erano la coppia che il rivenditore usava come dimostrazione in sala audio), senza chiedere particolari informazioni.
L'unica cosa che so è che sono svizzeri, sono usciti nel 1993 (1992?), si chiamano DEMIAN ed erano (mi pare) solo di due tipi, "Demian grande" e "Demian piccolo". I miei sono la versione "grande".
Come può vedere dalle foto, si stanno rovinando i bordi della cupola del tweeter, ma purtroppo questo non ha nessun segno di riconoscimento, etichetta, logo, codice, per cui non so cosa fare.
Ancora non ci sono problemi a livello audio, ma vorrei intervenire prima che succeda e, soprattutto, finché c'è ancora qualche possibilità di reperire informazioni, sperando, come dicevo prima, che non sia già troppo tardi.
Mi dispiacerebbe molto buttarli, ci sono affezionato, mi hanno fatto ascoltare tanta bella musica.
Inoltre, dato che sono un po' sordo (da sempre) e, ultimamente, anche quasi mono (un orecchio funziona meno dell'altro), non so quanto riuscirei ad apprezzare un eventuale cambio.
Non le chiedo consigli a tal proposito (né la sto ad annoiare con la descrizione del mio impianto), perché spero ad ogni modo di continuare ancora molto con questi, per cui, quando si presenterà il momento, quello che potrebbe consigliarmi oggi magari non esiste più.
La ringrazio fin da ora per la cortese attenzione, di nuovo complimenti, auguri di buon anno,
Oddo - E-mail: leone.89 (at) tin.it

LC
Caro Oddo,
per fortuna esistono almeno tre soluzioni al problema che hai esposto. Prova a smontare un tweeter (bastano le quattro viti più esterne) e guarda se nel retro o sul magnete ci sono le indicazioni di marca e modello. A occhio a me sembrano - vedi foto sotto - dei Focal T120, che per fortuna si trovano ancora, pur se usati, più raramente come avanzi di magazzino. Compaiono talvolta su Ebay (usati) ma per fortuna, e questa è la seconda soluzione, esistono in rete dei kit per rimpiazzare gli anelli esterni che si stanno rovinando, ad esempio sono in vendita presso
RepairYourSpeakers/Audiofriends. Costano circa 10 dollari ed è presente un video su come operare la sostituzione direttamente da sè. Il lavoro si chiama ribordatura o refoaming. La terza soluzione è rappresentata dalla spedizione dei tweeter a un riparatore esperto di altoparlanti, come Canini Altoparlanti, cui si può provare a chiedere un preventivo. Oppure localizzare un riparatore di altoparlanti vicino a te e indicargli il kit di refoaming che ti ho indicato. Lui dovrebbe semplicemente farsi pagare il lavoro di sostituzione delle sospensioni rovinate. In ogni caso, la soluzione si trova. Non ho l'assoluta certezza che i tuoi tweeter siano i T120 di Focal, per questo motivo ti chiedevo di smontarli, magari il costruttore dei diffusori non ha cancellato le scritte originali sul magnete. Per tua serenità, riporto la foto di un T120 nuovo a fianco alla foto che mi hai inviato. A me sembrano proprio identici. Tieni conto che pochissimi costruttori al mondo utilizzano altoparlanti di loro produzione, la maggior parte delle aziende - specie quelle piccole - si affida ad altoparlanti di marche note, perché produrli in proprio sarebbe troppo complicato e costoso.

[Focal T120][Focal T120]
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Importanza del DAC
Salve,
volevo riportare una semplice considerazione, non è una domanda. Sono possessore di un lettore universale Marantz UD7007 che mi permette di leggere cd, dvd e blu ray, e dalle recensioni che avevo letto in giro sul web pensavo di avere un audio buono, poi ho aggiunto un DAC esterno Rega e mi si è aperto un mondo!!! Non è nemmeno possibile dire che il suono è migliorato, tanti sono i parametri prima quasi del tutto assenti tipo posizione degli elementi nella scena e senso di realtà della musica, ed ora perfettamente a fuoco. Prima sentivo dei bei suoni, ora sento musica.
Da qui sorge una domanda: quello che è capitato è per i mie gusti personali (a me piace il suono caldo e non iperdettagliato) oppure bisognerebbe dire più spesso che un Dac di qualità fa la differenza?
Impianto:

Grazie,
Andrea - E-mail: andrea.gaffi (at) maior.it

LC
Caro Andrea,
un buon DAC esterno ha sempre la meglio su quello integrato in una macchina generalista come un lettore universale della classe del tuo Marantz. La cosa, dunque, non stupisce troppo. Ci sono però da fare almeno due considerazioni. La prima è che in genere le differenze tra sorgenti digitali sono piccole e richiedono impianti abbastanza sofisticati per essere colte appieno. Probabilmente in un impianto più raffinato del tuo tale gap ti sarebbe apparso persino più evidente. In secondo luogo, non è tanto il DAC a fare la differenza, intendendo come DAC la parte che si occupa della conversione del segnale da digitale ad analogico. Più spesso a fare TUTTA la differenza sono lo stadio d'uscita e la sezione di alimentazione, ovvero le due parti analogiche di un DAC. Sul fronte della conversione, infatti, il tuo Marantz utilizza un DAC Burr Brown PCM1795 (che non è per niente male) mentre il Rega utilizza un Wolfson WM8742. Le differenze tra questi due chip non bastano per spiegare quelle che tu hai percepito all'ascolto.
Infine un commento su questa (noiosa) storia del suono caldo. Il suono caldo non è in antitesi al dettaglio o all'iperdettaglio. Possono esistere componenti molto trasparenti e rivelatori che tuttavia hanno un'impronta timbrica non fredda. Un conto sono le informazioni estratte dal segnale in transito, un altro l'equilibrio timbrico dell'apparecchio. Certo, tipicamente un suono molto brillante mette in evidenza i dettagli in gamma alta, ma non molto più di questo. Li mette in evidenza, ma non è detto che ne estragga di più. È chiaro?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori vintage con 1500€
Salve Sig. Cadeddu,
sono passati ormai 10 anni dall'ultima e prima volta che l'ho contattata per avere delucidazioni circa un mini investimento da fare in campo alta fedeltà. Il tempo è passato e la passione è aumentata in modo direi abbastanza maniacale. Non navigo nell'oro, ho messo da parte una piccola somma (circa 1.500) che vorrei investire cambiando veste al mio attuale impianto. Le chiedo se gentilmente può illuminarmi come fece al tempo. Le sarei davvero grato, mi eviterebbe di fare spese inutili o quanto meno spropositate.
Una sola cosa riesco a percepire in modo abbastanza chiaro, chiaro per le mie orecchie. Utilizzo un ampli Sugden a21SE SIGNATURE che mi fu regalato qualche tempo fa da mia sorella, l'ho abbinato ai diffusori che comprai nel lontano 2011 ovvero dei Focal 726v. Beh devo dire che il suono mi diletta non poco, diciamo che l'ampli e il giradischi sono gli unici due componenti che intendo mantenere.
Ho inoltre un giradischi Rega Planar 1 a cui ho cambiato la testina mettendo una Rega Bias 2 . Il lettore cd è un Denon 510AE. Alla luce della sua grande esperienza nel settore, volendo sostituire i diffusori, che vorrei mantenere sempre nella forma "a torre", su quale modello dovrei orientarmi? Ho visto in giro delle belle offerte dei seguenti modelli vintage di cui ho letto anche in altre sue rubriche.

Le chiedo se lo ritiene uno sposalizio ben fatto in accoppiata con il suddetto amplificatore.
Inoltre leggevo anche che potrei migliorare un pelino cambiando il lettore cd...lo ritiene necessario?
La ringrazio tantissimo, un abbraccione virtuale
Cordiali saluti
Francesco - E-mail: aenema_fp (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
non spenderei mai 1500 per una coppia di Ditton 66 o Allison One. Per due ragioni: intanto perché si trovano per molto meno e in secondo luogo perché per cifre simili cominciano ad essere disponibili diffusori di ben altro livello, nell'usato recente. Sto pensando a Thiel, Totem, ProAC e tanti altri marchi, che potrebbero ben figurare con il tuo bel Sugden. Per capirci, di recente ho visto una coppia di Thiel CS 3.6 a meno di 2000€. Diffusori impegnativi, certo, ma a distanza siderale dai cassoni di 40/50 anni fa. Quindi no, ipotesi vintage senz'altro bocciata. Se ti piace il suono delle tue Focal attuali potresti anche valutare una coppia da pavimento, della stessa azienda. Le nuove Chora 826, ad esempio, rientrano perfettamente nel tuo budget. D'accordo, non sono molto diverse dalle tue attuali 726, ma potresti valutare qualche modello superiore nel mercato dell'usato. Anche il lettore CD meriterebbe essere aggiornato con qualcosa più in linea con la qualità dell'amplificatore, ma per ora mi concentrerei sui diffusori, per la sorgente c'è sempre tempo. Immagino tu sappia che il tuo Sugden è un giocattolino da oltre 3000€, tenerci attaccato un coso da 200 euro come lettore CD è semplicemente blasfemo. E altrettato blasfemo sarebbe castigarlo con altoparlanti di decenni e decenni fa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cavi autocostruiti
Buonasera,
Spero di non disturbare scusandomi anticipatamente. Sono un neofita che non ha alcuna nozione né di elettronica née di elettrotecnica ma avrei il piacere di autocostruire, almeno, i cavi del mio impianto che sto rivisitando. Volevo chiederle, visto che gli articoli sono datati, se nel frattempo è cambiato qualcosa sui materiali e/o se ci siano nuovi suggerimenti. Inoltre vista la vs. esperienza volevo chiederle quale amplificatore, o almeno le caratteristiche, mi consiglierebbe per pilotare delle B&W 802D del 2010 che fino ad ora hanno svolto il solo compito dell'HT e quali dei cavi di potenza consigliereste tra quelli nella sezione della
clinica.
La ringrazio anticipatamente e spero di non averla disturbata.
Cordiali saluti
Alessandro - E-mail: a.marzoli (at) live.it

LC
Caro Alessandro,
i B&W 802D sono diffusori importanti e meritano di essere amplificati come si deve. Questo significa, tipicamente, investire cifre non piccole. Purtroppo, come tanti, ti dimentichi il piccolo particolare di scrivere quanti soldi pensavi di investire. Senza questa indicazione, purtroppo, sono disarmato. E mancano anche tante altre informazioni utili per poter consigliare in maniera sensata (ambiente, resto dell'impianto, gusti personali...).
Per quanto riguarda i cavi, il nostro ultimo progetto di cavo di potenza autocostruito è il TNT Vibradamper, potresti cimentarti con questo. C'è un po' di lavoro da fare ma il progetto è interessante.
In alternativa potresti provare i nostri classici FFRC o il Triple T. Tieni conto che le leggi dell'elettrotecnica non cambiano con gli anni, per cui un buon progetto di 10/15 anni fa è ancora attuale. Anche i materiali (rame e isolanti) sono sostanzialmente gli stessi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio e tanti auguri per questo periodo natalizio alquanto strano, desideravo ringraziarti innanzi tutto per la pazienza che continui ad avere con tutti noi, desideravo condividere un enorme passo avanti che ho effettuato dal punto di vista del suono, come vedi posseggo un Thorens 160S MKIV con braccio Mission e testina Stanton 681 EEE, l'ho modificato inserendo alla base in sostituzione della copertura inferiore in faesite un pannello in MDF da 25mm e sostituendo i piedini originali con delle punte, fino a qui tutto ok, ho ascoltato per diverso tempo in questo modo convinto di avere qualcosa di effettivamente abbastanza decente, il tutto si è modificato qualche giorno fa quando ho riutilizzato una base in marmo da oltre tre cm, ebbene il suono ora si è come aperto e sto ascoltando i miei adorati vinili in un modo totalmente nuovo e diverso, tutto è più a fuoco, con una maggiore apertura del palcoscenico, quindi consiglio a tutti di provare una soluzione del genere, un pezzo di marmo di queste dimensioni presumo ora non costi più di 50 euro, ma sono soldi ben spesi.
Un piccolo consiglio, vorrei sostituire la Stanton e avrei preso in considerazione la Goldring 1042 (da voi provata) o facendo uno sforzo economico maggiore la Ortofon 2M Black oppure la Dynavector 10x5 quest'ultima MC, ma avendo un'alta uscita dovrebbe essere compatibile con l'ingresso Phono MM del mio ARC SP14, tu cosa consiglieresti, la musica che ascolto prevalentemente è Classica e Jazz con puntate su tutto il resto.
N.B. I diffusori sono Tannoy Stirling SE.
Grazie come sempre.
Paolo - E-mail: paolocignolini (at) gmail.com

[Thorens TD160S modificato]

LC
Caro Paolo,
bel lavoro quello che hai eseguito sul tuo Thorens TD160, complimenti! Sono contento che abbia prodotto buoni risultati. Per quanto riguarda la scelta della testina io prenderei la Goldring, ma la vecchia serie 1000 a magnete mobile è stata ora affiancata dalla nuova serie 2000 a ferro-mobile e credo che prima o poi la soppianterà. Mi orienterei quindi per una nuova della serie 2000, precisamente verso la 2200 o la 2300. Sarà certamente un passo avanti rispetto alla vecchia Stanton 681EEE.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Altro grave lutto nel mondo della musica, se ne va anche il grande Chick Corea, all'età di 79 anni. Lo ricordiamo in questo live di tre anni fa, con John Patitucci e Dave Weckl al Jazz San Javier 2018.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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