Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 24/4/2021 - 1/5/2021

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  1. Ristrutturare o cambiare
  2. Garrard Zero 100
  3. Scelta diffusori acustici e amplificatore
  4. Crossover
  5. Cambio amplificatore?
  6. Upgrade amplificazione
  7. Cambio sorgente digitale
  8. Consiglio diffusori
  9. Upgrade con 1400€
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ristrutturare o cambiare
Buongiorno Direttore,
sempre grati per questo servizio unico che dispensa tanti buoni consigli disinteressati. Le ho già descritto in precedenti lettere il mio impianto. Ora seguendo sempre i suoi suggerimenti ho inserito le Elac Debut b6 Reference. Ottima cosa. Ne ho guadagnato in termini di raffinatezza e fatica di ascolto, per me importante visto che ascolto diverse ore al giorno.
Ora vorrei affrontare il problema amplificazione. Il vecchio Nad C350 (classe 2003, penso) continua a darmi un suono che a me piace, insieme al Cambridge 351 C. Ma ho notato negli ultimi tempi, già prima di inserire le nuove Debut, una certa debolezza nel suono (non saprei esprimere meglio il fenomeno). Ho contattato un noto Service e mi ha detto che quasi sicuramente data l'età, dovrei sostituire i condensatori. Preventivo per buoni condensatori circa 270/280 euro, compreso trasporto. Ora sono dubbioso. Ho letto anche alcuni consigli ad altri colleghi lettori. Pensavo che forse cogliendo l'occasione dei nuovi diffusori potrei inserire o un Nad c 328 con cd c 538, oppure il Rotel a11 Tribute con relativo cd 11 sempre Tribute.
Cosa ne pensa? Ho letto molto bene dei Rotel, soprattutto come qualità costruttiva e neutralità del suono. I costi sono simili per le due coppie. Oppure spendo i 300 euro necessari per sistemare il vecchio Nad. Per il cd player Cambridge per ora non si presentano problematiche.
Grazie come sempre.
Matteo - E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
sono felice che le belle Debut REF ti siano piaciute! Per quanto riguarda il tuo amplificatore NAD mi pare abbastanza strano che i condensatori siano già alla frutta, l'ampli non ha neppure 20 anni di età! Tuttavia, se il suono non ti convince più, anziché spendere 300 euro per un recap (mi pare francamente troppo) io acquisterei un amplificatore nuovo. E resterei in casa NAD. Per poco più della cifra richiesta per il recap ti porti a casa un C316, e per poco più di 400 un D3020. Bene anche il 328 che hai indicato tu. Qualora il budget lo consentisse, sostituirei anche il lettore CD, restando sempre in casa NAD, come anche da te indicato. Di sicuro faresti un passo avanti abbastanza sensibile. Non aspettarti miracoli, ma qualcosa in più in termini di raffinatezza, velocità e dinamica dovresti ottenerlo.
Se la tua abitudine ti porta ad ascoltare per tante ore al giorno, meglio delle elettroniche più tranquille. Non che Rotel non sia un buon abbinamento con le Elac Debut REF, ma vieni da un ampli NAD quasi vecchia scuola, secondo me il cambiamento verso elettroniche Rotel di ultima generazione potrebbe essere troppo estremo.
Naturalmente, se avessi la possibilità di ascoltare le due coppie a confronto, coi tuoi diffusori collegati, sarebbe molto meglio perché ragionare sulla carta è facile, ma poi bisogna fare i conti coi gusti musicali di chi compra. E magari neppure tu sai di preciso se e come modificare l'impostazione cui sei abituato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Garrard Zero 100
Gent.mo Direttore,
ritorno sul tweaking che ho fatto qualche tempo fa sul mio GARRARD ZERO 100 seguendo le indicazioni del suo affascinante
articolo. All'epoca le mandai anche alcune foto del risultato ottenuto, del quale vado tuttora estremamente fiero. Sul GARRARD ho montato una GRADO Gold ed adesso è abbinato ad un CYRUS TWO e casse BOSE 301 anch'esse significativamente modificate; ho curato molto gli aspetti di “ottimizzazione ambientale” ed ascoltare su questo impianto del buon rock '70 / '80 mi riempie di soddisfazione :-)
Non sarà il top della raffinatezza e della qualità audio ma riproduce una immagine sonora davvero emozionante; poi il timbro mi riporta alla mente il suono vintage dell'epoca e tanti bei ricordi ad essa collegati. Il motivo di questa mia lettera è che il tappetino TNT Janus (che ho costruito abbinando un foglio di antirombo ed uno di sughero seguendo diligentemente le vs indicazioni) ha uno spessore maggiore del mat originale: circa 1,5mm.
Questo porta il braccio a lavorare con lo shell più alto rispetto al fulcro ed il suono risulta piuttosto cupo e con i bassi che tendono a saturare. Se invece monto il mat in gomma originale il braccio è “quasi” orizzontale (pur mantenendo lo shell un po' più alto del fulcro), il suono guadagna in brillantezza ed i bassi risultano più aperti.
La domanda quindi è: c'è un qualche modo per regolare in altezza il braccio del GARRARD?
Se questo non fosse possibile ha qualche prezioso suggerimento su come potrei risolvere questo problema? Oppure l'unica strada è la sostituzione della testina GRADO Gold con una di minore altezza (cosa che preferirei evitare perché dopo un buon rodaggio adesso suona molto bene in questo impianto), ovvero tenere il mat in gomma originale.
La ringrazio in anticipo per l'attenzione che vorrà dedicare a questa mia richiesta e, con l'occasione, le rinnovo l'apprezzamento ed i complimenti per la sua rivista.
Giovanni - E-mail: gsabattini (at) fastwebnet.it

LC
Caro Giovanni,
purtroppo no, non si può regolare in altezza il braccio del Garrard Zero! Quindi se il tuo Janus è troppo spesso, il braccio resterà sempre un po' impennato, e non va bene. Esistono delle testine forse più basse della tua Grado attuale, ad esempio diverse AudioTechnica, ma cambiare una buona testina per poter usare un altro tappetino, più spesso, non mi pare molto sensato. Quindi usa pure il tappetino originale, o costruiscine uno con un foglio di sughero di ridotto spessore, lasciando perdere l'antirombo. Non ricordo con particolare affetto il mat originale del Garrard che, tra l'altro, col tempo tendeva a indurirsi molto, perdendo tutte le sue capacità di smorzamento delle vibrazioni. Prova il sughero, qualcosa dovrebbe migliorare senza modificare l'altezza del braccio in lettura. O te lo costruisci (occhio che deve essere preciso!) oppure lo acquisti, se ne trovano in commercio veramente tantissimi, sia di buon nome (che so, il ProJect, o il Vinyl Styl da 2mm) oppure anche a bassissimo costo su Aliexpress, Amazon o Ebay. Controlla che lo spessore sia il minore possibile.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

[Garrard Zero - braccio]

Scelta diffusori acustici e amplificatore
Egregio Direttore complimenti per la cyber-rivista e le recensioni sempre utili e approfondite. Premesso ciò volevo porle i seguenti quesiti e consigli. Attualmente il mio impianto è composta dalle casse acustiche Harbeth HLp3es e subwoofer Magnat, amplificatore Audiolab 6000A, giradischi Technics sl1200GR con puntina Benz Ace SL, prephono Black Cube Statement, lettore universale Oppo BDP105D, lettore di rete Squeezebox Logitech collegato al dac dell'Audiolab 6000A. Completano poi il tutto amplificatore AV Marantz con centrale a casse posteriori per l'home theatre che non cambierei. La stanza è “irregolare” in quanto lunga circa 6 metri x 2,5 x 4 e alta circa 3,5 m ed “aperta”, in quanto è un salotto aperto dove poi prosegue con un corridoio e dopo due metri una porta. L'impianto è posizionato sul lato lungo della parete in mezzo a due finestre. Vorrei sostituire le casse in quanto seppur producano un suono dettagliato e piacevole, per motivi di “arredamento” sono posizionate a circa 2 metri dagli angoli della parete e quindi molto distanti, quindi direi una posizione infelice. Danno il meglio con la musica acustica, un pochino meno con musica rock, classica. Avrei deciso di sostituire con le Klipsch Heresy IV che posizionerei sul pavimento ad una distanza di circa 40/50 cm dal muro ai lati dell'impianto di circa due metri. Ho letto recensioni molto positive, e dovrebbero avere un suono molto “live” e d'impatto, difficoltà nel sentirle prima dal vivo a Roma. Sono peraltro molto belle esteticamente e non essendo alte non dovrei litigare con mia moglie :-)
Vorrei sapere anche un tuo parere ed eventualmente delle alternative sullo stesso tipo di prezzo. Non so se l'amplificatore va bene, anche se le casse sembrano essere facilmente pilotatili anche da amplificatori senza grande potenza. Eventualmente, si migliorerebbe la resa sonora con altro amplificatore (prezzo 2500/3500 anche usato) ed eventualmente quale? Avevo pensato anche al Naim atom, francamente il Logitech mi soddisfa soprattutto con il dac esterno (un gioiellino secondo il mio punto di vista e non capisco perché la Logitech abbia smesso di produrlo) oppure ai vari McIntosh, Accuphase o Luxman (usati) passando eventualmente per Roksan Caspian M2 Rega ecc.
Ovviamente accetto consigli anche riguardo il resto dell'impianto.
Cari saluti,
Guido - E-mail: guidociminello (at) gmail.com

LC
Caro Guido,
se cerchi il suono vivace just like live allora Klipsch è un'ottima scelta. Io ascolterei anche altri modelli, più tradizionali rispetto alle Heresy, che sono un po' limitate in estensione della gamma bassa, problema sconosciuto alle varie torri Klipsch tradizionali (serie RF, RP ec.). Queste hanno il problema, rispetto alle Heresy, di essere più alte, però. In compenso sono più strette, magari a tua moglie piacciono pure di più. In ogni caso, ascoltale, ove possibile, perché si tratta pur sempre di un'impostazione sonora particolare (specie le Heresy). Una volta decisi i diffusori potrai pensare a un fine tuning con l'amplificatore, se il risultato con il tuo Audiolab non ti dovesse convincere. Ora come ora è prematuro pensare di sostituire ampli e diffusori insieme.
Certamente tutto è migliorabile, ma partiamo da un punto fermo, i diffusori! Sul resto si potrà discutere in seguito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Crossover
Buonasera Lucio, come stai in questo triste ma riflessivo periodo? Dalla mia ultima email è passato un po' di tempo...due anni più o meno, ma TNT Audio resta sempre un appuntamento settimanale da non perdere...
Ho fatto dei cambiamenti, il TNT Flexy l'ho dimezzato, ora ho due tavolini da 40 cm di altezza, mi sembra che la scena ne ha guadagnato. Mi avevi consigliato di togliere tutti quei piramidali in bugnato espanso dietro l'impianto, oltretutto orribili da guardare e anche qui tutto bene. Ho montato una Ortofon Quintet Bronze sul mio Pro Ject 9.1, forse la più rotonda e “romantica” della serie Quintet, mi piace...
Ho avuto un contrattempo con il Rega Apollo, lettore demo preso in un negozio, passati i diciotto mesi di garanzia si è inchiodato, contattato il negozio, cambio dell'ottica e non ricordo cosa, vabbé vuol dire che sono a posto per un po' di anni, mi piace molto comunque, non lo trovo così scuro come si legge in giro...mha, chissà come suona l'Isis...
Adesso, non può esserci una richiesta di un tuo aiuto, ho il mio impianto che è stabile ormai da tre/quattro anni, forse non sono un vero audiofilo, ma lo trovo piacevole da ascoltare. Ho però voglia di un upgrade delle mie amate Dynaudio DM 3/7, non voglio cambiarle, ti spiego, ho conosciuto (scambiato un paio di email) con Pier Giorgio Levorato, proprietario di uno storico negozio di hifi di Padova, forse tu lo conosci, mi avevi confermato che tua moglie è padovana.
Avevo chiesto al Signor Levorato (Peter & Son) un consiglio in merito all'up grade. Con due lunghissime email di risposta, mi ha consigliato di migliorare i crossover nel suo laboratorio, a suo dire i driver delle mie Dynaudio possono dare molto di più, mi ha poi “spiegato” come funziona tutto sto mondo che gira intorno a questo hobby...persona schietta e vulcanica. Cosa ne pensi? So che la tua risposta sarà obbiettiva e franca.
Perdonami questa mia lunga lettera, ma mi manca una persona con qui confrontarmi in questa passione, come vedi io pure sono sincero. Grazie.
Con stima,
Virgilio - E-mail: virgilio.basso (at) virgilio.it

LC
Caro Virgilio,
in questo settore si può affermare tutto e il suo contrario, troverai sempre persone che amano una cosa e altre il suo opposto. Non mi è chiaro cosa tu voglia ottenere dalle tue Dynaudio. Se volessi, ad esempio, più basse frequenze, più estensione, un cambio di crossover difficilmente potrà dartelo perché tutto dipende dai woofer e dal litraggio. Migliorare un crossover è possibile, stravolgendolo o lasciandolo così com'è, semplicemente sostituendo la componentistica con altra più pregiata. Quest'ultima operazione, in genere, non solo è praticamente garantita ma non va a modificare il valore del diffusore, anzi, lo migliora. Un crossover del tutto nuovo, invece, è un salto nel buio: intanto perché non è banale modificare un filtro di una cassa seria come la tua Dynaudio e poi perché dopo questa modifica, se non reversibile, i tuoi diffusori valgono molto meno. E in caso di rivendita potresti avere dei problemi, gli audiofili sono pignoli, comprano solo prodotti originali al 100%. Fatta questa doverosa premessa chiederei, a chi ti ha proposto la modifica, di renderla reversibile o, quantomeno, di darti la possibilità di ascoltare i diffusori coi vecchi crossover e coi nuovi, con un semplice spostamento di collegamenti. Te lo dico perché magari la modifica funziona, ma non è detto che vada nella direzione da te gradita o attesa.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Cambio amplificatore?
Caro Lucio, ti scrivo per la seconda volta, dopo aver seguito il tuo consiglio per il cambio diffusori. Adesso il mio impianto è così composto:

Così, dopo aver provato un paio di diffusori a torre “ moderni “, sono tornato al marchio che aveva quaranta anni fa segnato l'inizio del mio percorso di appassionato di Hifi (Klipsch Heresy 1 che al momento sono parcheggiate in soffitta). E sono contento. La mia sala d'ascolto misura 105 m cubi (sala rettangolare 5x7x3), ci sono molti mobili (tavolo, sedie, due divani, tavolino, due librerie sulle pareti laterali, quadri fonoassorbenti dietro l'impianto e un bel tappeto davanti ai diffusori. L'impianto è disposto su una delle pareti corte, ci sono quasi due metri tra i diffusori e il punto d'ascolto è a 3 metri.
Il miglioramento è stato notevole e a questo punto mi piacerebbe mettere questi diffusori nelle condizioni di esprimersi al massimo con un amplificatore di livello superiore. Anche perché, mentre a volume normale mi sembra difficile fare di meglio, alzando il volume il suono diventa un po' più confuso, è come quando, avvicinando troppo l'immagine, guardando con un cannocchiale, la stessa diviene meno nitida: ecco, la sensazione è un po' questa.
La possibilità di provare prima di acquistare per me è impossibile, pertanto dovrei procedere per tentativi, ovviamente restringendo il più possibile il numero dei candidati. Leggendo recensioni e pareri vari sulle riviste e sui forum, vedo che con questo tipo di diffusori si da molto peso alla raffinatezza più che alla potenza dell'amplificazione, solo che, uno dice valvole, l'altro stato solido ma in classe A, o McIntosh o Accuphase o single ended.. no perché c'è da frenare il woofer da 38, classe D, no per troppa controreazione, meglio senza...insomma districarsi tra i vari pareri non è facile.
E, soprattutto, l'offerta è talmente ampia sia usato che nuovo, che con un budget di 2500 – 3000 euro ci sono moltissime possibilità: io (ripeto solo in base a quello che ho letto) punterei su un integrato Sugden A21 oppure, visto che ho già un pre, su qualche finale in classe A tipo Am audio. Altrimenti su un integrato Accuphase usato. O, ancora, valvole, tipo Primaluna o Synthesis. Perciò prima di prendere iniziative a caso, mi piacerebbe capire, in base alla tua esperienza e per quelle che sono le mie esigenze, se cambiando ampli potrei migliorare e, soprattutto, su quale tipo o marca andrebbero le tue preferenze.
Grazie infinite per quello che fai per noi appassionati.
Paolo - E-mail: p.corradi (at) clca.it

LC
Caro Paolo,
le Cornwall sono diffusori molto sensibili, bastano pochissimi watt per suonare molto forte. Per questo motivo escludo che la colpa di questa che chiami confusione sia da attribuire all'amplificazione che va in crisi. Assolutamente escluso. Non è che passando da 1 watt per canale a 10 cambi chissà cosa, e vedo difficile che tu possa utilizzarne più di così, con diffusori da 100 dB/w/m di sensibilità. Quindi il problema è altrove, forse nella stanza o nel posizionamento. Farei qualche esperimento in questo senso. Poi, certo, l'amplificazione può senz'altro essere migliorata. Io proverei con un integrato di classe, benissimo il Sugden che citi ma anche le valvole di Primaluna o AudioNote, ad esempio. Non riesci a farti portare, anche da qualche amico, un amplificatore di qualità col quale fare qualche esperimento? Perché sai, potrebbe essere che se il problema fosse ambientale, tu rischieresti davvero di spendere soldi inutilmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade amplificazione
Ing. Buongiorno, sono un vecchio appassionato di HIFI. Sono andato in pensione e vorrei fare un upgrade del mio impianto così composto:

Il cambio interesserebbe la parte ampli che vorrei sostituire con un Hegel H390 più logicamente un pre phono MM+MC da definire con il suo aiuto.
Debbo dire che sono abbastanza contento del mio impianto, mi intriga però il dac dell'Hegel ed il fatto che ho il Luxman da 25 anni (onorata carriera). Esborso a parte,cosa ne pensa di questa catena?
La ringrazio dell'attenzione che ci dedica.
Tonino - E-mail: tlazzarini (at) libero.it

LC
Caro Tonino,
non sono ingegnere, per fortuna! :-)
L'idea di sostituire la vecchia coppia pre+finale Luxman mi trova sostanzialmente d'accordo. L'amplificatore che hai individuato è una macchina sofisticata e raffinata, non dubito che rappresenti un passo avanti sensibile rispetto alle vecchie elettroniche. Il fatto di avere un buon DAC incorporato è un plus, senza dubbio, ma siamo sicuri che il tuo lettore SACD abbia l'uscita digitale? Non tutti ne erano provvisti, e tu ti sei dimenticato di specificare il modello. Per quanto riguarda il pre fono esterno, hai solo l'imbarazzo della scelta: decidi un budget e guarda cosa offrono i vari costruttori specializzati, come Lehmann, Clearaudio, etc. Potresti anche valutare di affiancare all'integrato Hegel un pre fono dello stesso marchio, come il V10, che costa però circa 1500€. Se la testina è di buon livello, la differenza nell'ascolto dell'analogico passando a un pre fono come questo dovrebbe essere drammatica, rispetto allo stadio phono integrato nel vecchio pre Luxman.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Cambio sorgente digitale
Caro direttore,
è successo l'inaspettato e con grande dolore mi devo separare dal mio defunto lettore Marantz CD 17 mk III. Purtroppo il budget a disposizione è molto poco (vorrei stare sotto ai 1.000,00 euro ma meno spendo e meglio è) e per diverse ragioni vorrei acquistare il lettore nuovo. Non mi interessa che la macchina faccia anche da streamer o legga musica liquida, mi basta solo legga i miei amati CD. La macchina andrebbe ad interfacciarsi all'ampli Marantz PM 17 mk II che pilota una coppia di Totem Sttaf. Ieri ho avuto modo di sentire fugacemente tre macchine che mi sono sembrate interessanti:

Tre macchine diversissime ma mi sono sembrate tutte e tre molto ben suonanti. Purtroppo non ho e non avrò a breve tempo di fare delle sedute di ascolto approfondite e volevo un Suo consiglio in merito. Ad integrazione segnalo che oramai la mia fruizione musicale si limita ad ascoltare la musica e non più l'impianto che la riproduce. Spesso fuori dalla posizione ideale di ascolto, molte volte facendo altro insomma della serie: basta che si senta bene e in modo corretto e che, quelle volte che posso concedermi degli ascolti più dedicati, l'impianto sia in grado di restituire "l'anima" del musicista che suona più che farmi sentire il rumore della pressione dei tasti di un sax di cui sinceramente mi interessa molto poco. I generi che ascolto sono tutti ma con una prevalenza di jazz ed in particolare degli ottoni (specialmente tromba e flicorno).
La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Marco - E-mail: marco.muttinelli (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
mi spiace per il trapasso del tuo CD17, magari era riparabile con poco. Una meccanica completa Philips CDM12.1, che è quella montata sul tuo CD17, si acquista per circa 30 euro. Sostituirla è abbastanza semplice, e dubito il danno sia altrove, il resto sono circuiti elettrici abbastanza semplici e praticamente eterni. Magari puoi tentare la riparazione e venderlo così, per ricavarci qualcosa. Tieni conto che nell'usato un CD17 liscio (non KIS) si vende tra i 300 e i 400€!
In ogni caso, puoi cogliere l'occasione per effettuare un piccolo upgrade. Non capisco, però, il senso della tua selezione. Si tratta di tre macchine molto diverse, con l'Apollo che costa tra il doppio e il triplo delle altre due (450 il Denon, 300/350 il Cambridge, l'Apollo 900/1000, se nuovo). Tra l'altro, non credo che il Denon o il Cambridge possano suonare meglio del tuo CD17. È chiaro che il confronto vede l'Apollo vincitore assoluto, e non di poco. Se il tuo budget può arrivare a 1000€, prendi il lettore migliore. Potresti risparmiare qualcosa con qualche NAD e Rotel di medio prezzo, diciamo tra i 500 e i 600 euro, nel nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio diffusori
Egregio Direttore, prima di tutto porgo a tutti voi i miei complimenti per i contenuti sempre interessanti che proponete. Mi scuso per l'ennesima richiesta di consigli su diffusori ma non riesco proprio a decidermi. Sono alla ricerca di piccoli diffusori da scaffale per sostituire le mie Cambridge sx60 posizionate in modo infelice su un mobile. Nonostante il disaccoppiamento il suono non mi convince gran che. Ho notato che aumentando la distanza dalle pareti la situazione migliora, ed è per quello che cerco diffusori poco profondi, così da sfruttare ogni centimetro guadagnato.
La distanza massima dalla parete di fondo ora è 20cm. Le casse saranno pilotate da un Audiolab 6000a e suoneranno prevalentemente rock/metal.
Il budget è tra i 500/800 euro.
Grazie in anticipo.
Enrico - E-mail: enrico.pe.1985 (at) gmail.com

LC
Caro Enrico,
la distanza di 20 cm dalla parete posteriore non è poi così problematica, basta dimenticarsi la costruzione dell'immagine 3D, ma questo è un parametro assolutamente superfluo se ascolti solo rock/metal. Visto il genere musicale, non vedrei niente di meglio di una coppia di Klipsch, serie RB. Ad esempio, le RB81 II sono dei bookshelf ben generosi (woofer da 8"), con anche lo sbocco reflex sul frontale. Si trovano per cifre intorno ai 600 euro, nuove. Se fossero troppo grandi, valuta le più piccole RB61. Più o meno per cifre analoghe ci sono anche le RP-600M che però hanno il reflex posteriore. Tieni conto che, in generale, la posizione su scaffale è molto penalizzante, perché il diffusore non è libero e perché il suo suono si trasmette alla struttura sulla quale è appoggiato, la quale risuona selvaggiamente, sporcando il segnale diretto dei diffusori. I piedini smorzanti mitigano il problema, ma poco. Inoltre, ascoltando rock/metal, immagino non a volumi contenuti, visti i generi poco condominiali, le sollecitazioni della struttura diventano importanti. D'altra parte, se il posizionamento è obbligato, non c'è molto che tu possa fare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1400€
Egregio Direttore,
Era il 2005 quando lessi la sua recensione del
T-Amp ed entrai nel mondo dell'audio di qualità. Acquistai, quindi, il magico scatolotto e ci abbinai delle Klipsch RB35 oltre ad un lettore CD Harman Kardon HD 970; successivamente il T-amp fu sostituito dal Trends Audio TA 10.2 Ora, complici diversi fattori, tra cui:

mi sono deciso ad aggiornare/cambiare l'impianto HiFi (budget di 1200/1400 euro).
Premetto che possibilità di ascolto presso negozi sono molto poche e che ascolto soprattutto musica pop e rock.
E ora arriviamo ai dubbi. Tra gli speaker, sempre da scaffale, sarei indeciso tra: Elac Debut DBR 62, Qacoustics 3030i, KEF Q350.
Per il resto dell'impianto sono indeciso tra un amplificatore con streamer integrato (il Marantz PM7000N è l'unico che ho trovato compatibile con Amazon Music HD) oppure streamer semplice (Bluesound node 2i, Denon DNP 800) più amplificatore (possibilmente con ingresso digitale visto che il mio CD ha l'uscita digitale).
La saluto e la ringrazio per ogni indicazione vorrà darmi,
Simone - E-mail: simpuc (at) hotmail.it

LC
Caro Simone,
se ascolti rock e ti piace già il suono Klipsch, non cambiare. Potresti trovare l'impostazione dei diffusori che hai citato troppo composta ed “educata”. Ti consiglierei ancora dei bookshelf di Klipsch, magari più recenti e più grandi, vedi qualche esempio nella lettera sopra. Se invece volessi cambiare radicalmente impostazione, allora direi Elac Debut REF 6.2, tra quelle che hai individuato. Non prenderei un amplificatore con streamer integrato, perché in caso di upgrade o ampliamento dell'offerta di mercato della musica online ti ritroveresti a dover cambiare tutto. Meglio uno streamer separato, così in caso di aggiornamenti e incompatibilità future almeno l'amplificatore potrebbe essere un punto fermo. Quindi ben venga il Bluesound, mentre per l'ampli con ingresso digitale puoi optare per un integrato moderno tipo i vari NAD e Rotel. Proverei a tenere anche il Trends, non si mai che riservi ancora qualche sorpresa. È scomodo da usare ma suona molto, molto bene. Certo, ci puoi collegare solo una sorgente per volta...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
voglio condividere con te e con i lettori di TNT-Audio quello che è stato il mio percorso audiofilo e che finalmente mi ha portato ad una destinazione per molti ambita ma mai raggiunta, la felicità, anche se solo musicalmente e audiofilmente parlando!
Il sottotitolo che potrebbe avere questo breve racconto è: "Storia di un solo apparente downgrade!" Tutto nasce da una gita in pullman ai tempi delle scuole superiori, allora per ascoltare la musica "on the road" c'erano i walkman! I meno giovani se li ricorderanno bene! Un amico stanco di ascoltare, mi prestò il suo, indossai quelle cuffie e spinsi il tasto play, il nastro iniziò a girare e tutto d'un fiato ascoltai: "Desire" degli U2, "Thriller" di Michael Jackson, "Civil war" dei Guns'N'Roses e "Money for Nothing" dei Dire Straits.
Fu una specie di tsunami emozionale e proprio da allora sbocciò il mio grandissimo amore per la musica! Decisi che non appena ne avrei avuto la possibilità avrei acquistato un vero impianto HI-FI! Nel 1998 arrivò quel momento, mi recai in un negozio specializzato della mia città e in sala d'ascolto, rimasi estremamente affascinato dal suono riprodotto da quell'amplificatore Rotel RA 980BX (un "animale" da 100 Watt RMS per canale) e dalle raffinate B&W DM 603 1' serie.
Me li portai a casa entrambi per la "modica" cifra di 2 milioni e 800milalire!!! Collegai il tutto al mio fido lettore cd PHILIPS CD740. Questo impianto è rimasto con me per molti molti anni ed ha suonato in 4 appartamenti ed ambienti diversi, tuttavia nel tempo, quel primo amore svanì lentamente quando capii che a prevalere era la fatica d'ascolto anzichè il piacere e l'emozione nell'ascoltare la musica!!
Il primo a lasciarmi fu il lettore CD, la meccanica si ruppe per la seconda volta ma anziché ripararlo lo lasciai al negozio e ne acquistai uno nuovo: il DENON DCD 720AE. Macchina di tutt'altra impostazione timbrica, suono caldo e bilanciato, finalmente!
Poi arrivò la tentazione di realizzare la c.d. "accoppiata" così consigliata anche in queste pagine, in modo da raggiungere un equilibrio elettrico e timbrico ottimali. Acquistai quindi, non con pochi dubbi lo confesso, l'ampli DENON PMA 720AE. La potenza era esattamente la metà rispetto al Rotel, ma dopo i primi ascolti, capii che gli stadi di uscita in alta corrente mi garantivano tutta la potenza di cui avevo bisogno, inoltre la timbrica era più calda e neutra, anche la possibilità di utilizzare un unico telecomando per pilotare lettore e ampli mi convinsero della bontà della scelta.
Purtroppo però, soprattutto nell'ultimo ambiente, il suono continuava ad essere affaticante e quasi fastidioso soprattutto a medio ed alto volume nonostante gli interventi effettuati per migliorarne l'acustica: tappeto, tendaggi, posizione dei diffusori...
Il problema erano proprio le B&W!!! Provai a sostituirle con le Indiana Line Nota 550X, di cui se ne parlava così bene in rete ed in effetti mai mi sarei aspettato un suono di quel livello da 2 torri così piccole e dal costo di soli 380 euro la coppia! Tuttavia l'impostazione timbrica delle italiane ricordava fin troppo quella delle sorelline inglesi! A malincuore ma dovetti renderle. Scrissi a diversi negozi ed anche diverse lettere a te caro Lucio, proprio per cercare di capire come muovermi. Entrai in contatto anche con il Direttore Marketing della stessa Indiana Line che gentilissimamente si prodigò in consigli e suggerimenti, invitandomi però a non passare da delle torri da pavimento a dei diffusori da scaffale.
Fortunatamente non ho dato ascolto a nessuno e mi sono portato a casa le Tesi 261 sempre Indiana Line. Le ho posizionate su stand dedicati della Norstone, modello Stylum 1 che ho accuratamente appesantito con i pallini di piombo sempre Norstone. I diffusori hanno suonato per circa una decina di ore complessive e sono ancora in rodaggio, ma il buongiorno si vede dal mattino: il suono è bilanciato, su tutta la gamma di frequenze, la ricostruzione del palcoscenico è assolutamente credibile, il basso adesso c'è tutto ma non da alcun fastidio, le voci sono suadenti e reali come non mai, la porzione più alta dello spettro è riprodotta in modo così naturale e godibile che non spegnerei mai l'impianto! I diffusori tendono a scomparire per lasciare spazio solo alla musica e alle emozioni!! Ecco! Finalmente! Ci ho messo anni, prove, fatiche, incazzature e delusioni ma alla fine ce l'ho fatta!
L'unica cosa che ho notato è che nonostante la sensibilità dei diffusori sia piuttosto elevata, 91dB, per avere un volume di suono importante, a volte, devo ruotare il volume oltre le ore 4, ma senza avvertire distorsioni di sorta o compressioni del messaggio musicale, anche in queste pagine mi sembra di aver letto che questo aspetto non è un problema, ma desidererei una conferma in tal senso!
Chiudo chiedendo un consiglio su come poter "fissare" i diffusori sugli stand senza però comprometterne le performance, attualmente sono solo appoggiati sulle piastre di metallo, ed isolati attraverso i piedini in gomma originali Indiana Line che vorrei se possibile mantenere.
Ho sentito parlare bene del BluTack ma ho paura di perdere il lavoro disaccoppiante degli attuali piedini.
Grazie per l'attenzione e buona musica!
Fabrizio - E-mail: fabrizioorielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
tutto è bene quel che finisce bene, dunque! Hai fatto bene a seguire solo le tue orecchie e non i gusti degli altri. Per quanto riguarda la posizione della manopola del volume, come avrai letto anche qui più volte, non porti problemi di sorta. Le tue Tesi sono, in realtà, da 90 dB reali e l'ampli è da 50 watt, se ascolti ad alto volume e l'ambiente è grande ci può stare che debba ruotare la manopola del volume oltre ore 12. Se non c'è distorsione, va tutto bene. Per l'ancoraggio dei diffusori agli stand usa pure il blu tack, funziona bene anche per smorzare le microvibrazioni. In ogni caso, meglio così che correre il rischio che le casse cadano dai supporti.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

È uscito la settimana scorsa il nuovo album degli Offspring, il primo dopo una lunghissima pausa che durava dal 2012! Questa Let the bad times roll, che dà il titolo all'album, sembra un buon esempio di come la vena compositiva sia ancora quella di un tempo.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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