Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/6/2021 - 12/6/2021

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  1. Consigli su diffusori
  2. Consiglio creazione impianto
  3. Consiglio amplificazione
  4. Ristrutturazione impianto
  5. Concertino o Lonpoo
  6. Nuovo impianto per figlio (e padre) - Epilogo
  7. Consiglio su un ampli da accoppiare alle mie B&W 702
  8. Nuovo impianto
  9. Finali NuForce
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Consigli su diffusori
Buongiorno Gentile Direttore,
non mi dilungo con complimenti in merito alla sua rivista online, che seguo da tempo immemore, veramente preziosa...arrivo subito al nocciolo della questione.
Superati abbondantemente i 50, sono in procinto di trasferire la mia abitazione. L'impianto verrebbe posizionato in una sala con angolo cottura di circa 30 mq. ed è composto da amplificatore Norma Ipa 90, cd Norma revo, giradischi Rega p1, diffusori Proac Studio 140.
Sono estremamente soddisfatto, sia dell'impianto sia della qualità di assistenza e servizio dell'Ing. Rossi, ma causa trasloco e nuovo ambiente, dopo vari anni di onorato servizio, mi si è creato il tarlo del up/dowgrade... spero up...sui diffusori...
Se sostituissi le mie Proac 140 con le Larsen 6.2 da Lei recensite, risolverei un problema di posizionamento, ma la qualità sarebbe analoga??? Intendo con posizionamento, che potrei mettere i diffusori attaccati alla parete, senza ingombrare lo spazio del soggiorno.
Ascolto prevalente tutto tranne country, metal, hip hop, rap.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta; se non sbaglio dovrebbe anche essere un ciclista appassionato come me, quindi buoni giri e nel caso le servisse una guida nel Veronese/Lago di Garda conti su di me.
Grazie ancora... Cordialmente
Martino - E-mail: vrco4 (at) tecnocasa.it

LC
Caro Martino,
la questione è un po' più complicata di così: le Larsen sono certamente confrontabili, dal punto di vista della qualità sonora, con le tue ProAC, e forse sono persino un po' superiori. Il dubbio è sull'impostazione timbrica, che è un po' diversa,. Il suono Larsen non ha molto a che vedere con la tipica impostazione audiophile, fatta di trasparenza e precisione, iperdettaglio e paranoie conseguenti. No, sono diffusori pensati per suonare tanta musica, senza affaticare mai, per ore ed ore. Se sei su questa lunghezza d'onda, vai pure con le Larsen ma, se possibile, ti consiglierei una prova d'ascolto preventiva. Non hanno, ad esempio, il palcoscenico 3D profondo come un diffusore tradizionale installato lontano dalle pareti. D'altra parte, hanno un palcoscenico migliore - stando addossate alla parete - di un diffusore tradizionale posizionato allo stesso modo. Se puoi, ascoltale, a me sono piaciute veramente tanto. Non le utilizzerei come strumento di lavoro, ma ci convivrei felicemente, se non dovessi fare il recensore.
Grazie per l'offerta dei ciclo viaggi zona laghi! Ricordo dei bei giri fatti nei pressi di Varenna.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio creazione impianto
Buongiorno direttore,
innanzitutto complimenti per lo splendido sito. Le scrivo per chiederle consiglio sull'allestimento del nuovo impianto. Dunque parto dai diffusori, i primi scelti attorno al quale costruire l'impianto: dopo averli ascoltati in più occasioni e rimanerne impressionato sarei propenso nel prendere delle Klipsch rf7, che ho visto si trovano usate a meno di 1500 euro per le MKII ..anche meno le MK1 (1100 euro). La prima domanda è relativa al fatto che ho ascoltato solo le MKII e volevo sapere se secondo lei le Mk1 sono tanto lontane o se potrei anche andare su queste, sempre usate, per risparmiare qualcosina.
Il secondo elemento che ho scelto è il pre streamer Nad c658 perché... ha tutto quello che mi serve e cerco...streamer visto che ascolto tanto dai servizi, ingresso phono, dac, e soprattutto il sistema Dirac di correzione acustica visto che la mia stanza non è proprio perfetta.
Arrivo quindi alla prossima domanda: dovrei scegliere un finale da abbinare al pre, e ho ascoltato le Klipsch solo con ampli valvolari, da quanto ne so sono più adatti per smussare la.gamma alta (che negli ascolti con valvolari ho trovato sempre perfetta)..secondo lei ha senso abbinare un finalino valvolare al pre digitale NAD?
Di solito vedo sempre configurazioni con pre valvolare e finale stato solido..cosa ne pensa dell'inverso? Oppure altra opzione potrebbe essere provare il finale Nuprime sta-6 (400 eu) che descrivono come un suono similvalvolare? O ancora (poi mi taccio giuro), potrei anche azzardare di pilotare con il mio Trends audio o anche 2 in biamp (ne potrei acquistare uno in più con 200 eu)?
Il Trends riuscirebbe a pilotare le Klipsch? Visto che suona come ampli molto piu costosi..potrebbe essere un'opzione?
Ultima domanda: vorrei prendere un giradischi base senza troppe pretese (magari da upgradare in seguito) per provare anche l'esperienza vinile visto che ne ho un po', cosa ne pensa del Lenco l308 (200eu)?
Ho finito le.domande...mi scuso per l'eccessiva lunghezza, ho deciso più o meno l'impostazione dell'impianto e mi servirebbe un consiglio per chiarire questi dubbi.
Grazie in anticipo per la disponibilità,
Mario - E-mail: ramem (at) tiscali.it

LC
Caro Mario,
benissimo le RF7, ma ti consiglierei di prendere solo la versione che hai avuto modo di ascoltare. Per cominciare io proverei prima di tutto il tuo Trends: vista l'elevatissima sensibilità delle RF7 credo proprio che la potenza del piccolino sia più che sufficiente. Da me ha pilotato con disinvoltura anche diffusori molto meno sensibili e parimenti impegnativi. Se la potenza non dovesse bastare (ma ne dubito) potresti in effetti provare con un finale valvolare, a patto che abbia più watt del Trends TA10. Purtroppo i costi lievitano, e dubito riusciresti a prendere un finale di buona qualità e potenza per meno di 1000/1500€, senza ricorrere a qualche salto nel buio con apparecchi sconosciuti, da prendere direttamente in Cina (o nell'usato). Una cosa però mi preoccupa un po': dici che ti piacciono le RF7 ma stai già pensando a come mitigare il carattere...non ci siamo. Quei diffusori nascono così e non si lasciano addomesticare tanto facilmente. Ti devono piacere così come sono, punto.
Per quanto riguarda il giradischi, io propenderei per qualcosa di più semplice e più audiophile-oriented. Non ti servono né l'uscita USB né il pre fono incorporato, per cui opta per un semplice ProJect Essential o Elemental, nella stessa fascia di prezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio amplificazione
Buon giorno Direttore,
le chiedo un consiglio per migliorare la resa sonora del mio secondo impianto così composto:

Tipologia di ascolto: rock, blues (no jazz e classica perché le ascolto con l'altro impianto); 70% vinile - 20% cd - 10% liquida (bluetooth) punto fermo sono i diffusori (compromesso estetico...) e il giradischi.
Pensavo di sostituire il Rotel con uno dei seguenti ampli: Rega Brio 2017 - Cyrus One Hd - Audio Analogue Fortissimo (usato) - Primaire i15 prisma il Rega non ha il convertitore digitale ma costa meno degli altri ed eventualmente potrei sostituire il cd con uno che mi permetta di collegare altri sorgenti digitali.
In pratica le chiedo:
  1. secondo lei la differenza tra l'A11 e quelli sopra elencati è molto marcata? Considerando che non posso sostituire i diffusori; .....cerco maggiore presenza, dinamicità e dettaglio...
  2. tra gli ampli proposti, ed eventualmente qualcun altro che mi può suggerire lei, quale sceglierebbe con le Elipson?
Grazie per la disponibilità.
Un saluto,
Alessandro - E-mail: alexbisol76 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
il tuo Rotel è un ottimo amplificatore, vivace, dinamico e dettagliato. Se già con un amplificatore come questo non riesci ad avere dinamica e dettaglio, temo che il problema stia altrove, ipotizzo nei diffusori, che però non vuoi sostituire, oppure nella loro installazione infelice. Puoi fare un tentativo con il Cyrus o con il Primare, qualcosa dovrebbe migliorare, ma non aspettarti miracoli. Poiché questo è l'impianto secondario, perché non provare a inserire l'amplificazione dell'impianto principale giusto per sentire quanto possa essere limitante il Rotel A11? Immagino che l'amplificazione dell'impianto principale sia di qualità superiore! Inseriscila al posto del Rotel e vediamo che succede, lasciando il resto invariato. Secondo me capirai molte cose. In alternativa, chiedi, se possibile, di provare uno degli amplificatori indicati direttamente a casa tua, basta un weekend per capire se il gioco valga la candela. NON acquistare senza aver fatto queste due prove...
Infine un'osservazione: al tuo posto io avrei puntato ad ottimizzare le sorgenti, visto che i diffusori sono inamovibili :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ristrutturazione impianto
Gentile Direttore, seguendo il suo consiglio invece di spendere soldi nei relativamente anziani Nad c 350 e Cambridge Audio 351 C, collegati, ricordo, a due nuove Elac Debut b6 Reference, ho intrapreso la strada del rinnovo iniziando non da due nuovi Nad, ma da un Musical Fidelity m2 si, trovato a 470 euro, seminuovo. L'ho inserito nel mio impianto, in attesa di acquistare anche il cd Musical Fidelity, ma dopo l'iniziale entusiasmo per il bel suono molto presente, ho iniziato e sentire una certa fatica di ascolto per la dominante dei bassi. Ascolto molto jazz e quello che dovrebbe essere un sottofondo di batteria è diventato abbastanza ossessivo, con colpi forti e assolutamente dominanti.
Quindi ho reinserito il mio vecchio Nad e tutto si è riequilibrato, rivendendo fortunatamente il Musical Fidelity allo stesso prezzo. Mi sa che sarà difficile modificare le mie abitudini di ascolto. Ho letto molto bene, non su What Hifi, della coppia Audiolab 6000, nel senso che dovrebbe essere più equilibrata. In alternativa potrei prendere i nuovi Nad, anche se le recensioni non sono belle come quelle che ho conservato quando ho acquistato i miei due attuali apparecchi, oppure farò sistemare i miei due vecchi apparecchi e vivrò senza ansia da ascolto.
Alla mia età (72) non fa bene.
Grazie per la pazienza.
Matteo - E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
è strano questo effetto di bassi troppo presenti che ci hai raccontato. Probabilmente c'è qualche squilibrio nel tuo impianto, nell'acustica della stanza e/o nella disposizione dei diffusori che rende possibile questo fenomeno. A questo punto ti consiglierei di tenere i componenti attuali, facendo eseguire eventualmente una piccola revisione all'amplificatore, e goderti il suono così com'è, a meno che tu non abbia la possibilità di provare prima di acquistare. Stante questo apparente squilibrio, che evidentemente viene in qualche modo compensato dai vecchi componenti, non rischierei altri acquisti al buio, perché è vero che l'usato si può rivendere allo stesso prezzo d'acquisto, se si è fortunati, ma col nuovo si rischia il 40/50% della cifra.
Sono infine sostanzialmente d'accordo con la tua frase conclusiva: meglio vivere senza ansia d'ascolto, non fa bene ad alcuna età. In tutta sincerità, credo che a 72 anni avrò pochissima voglia di cambiare componenti, ne ho già pochissima ora, figuriamoci! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Concertino o Lonpoo
Salve Lucio,
ti ho scritto qualche mese fa circa un mio dubbio su upgrade analogico e digitale. Le tue considerazioni sono state preziose, ma al momento, ho deciso di accantonare totalmente il digitale e di godermi la piacevolezza e tranquillità che mi sta regalando il vinile. Sono consapevole che il vinile, oggi, ha dei costi folli, ma sto riscoprendo e godendo appieno della rilassatezza di ascoltare un disco dal lato 1 al lato 2. Con il digitale sono troppo frenetico, sono sempre a cambiare.
Quindi ho investito tutto per un upgrade del gira vendendo il mio P1 e passando a questa configurazione:

La mia stanza di ascolto è piccola, 3 x 4 metri, sono riuscito a staccare le casse di circa 30 cm dalla parete di fondo. Ti allego qualche foto. Ti chiederei un consiglio sulle Concertino. Pensi che le Lonpoo, considerando lo spazio e la catena a disposizione possano suonare meglio? Che altre casse vedresti bene come upgrade per i prossimi anni? Dico anni perché mi sono giocato tutti i bonus familiari, le Lonpoo sarebbero una eccezione poco costosa e passabile.
Grazie mille per il tuo aiuto e la vostra passione!
Renzo - E-mail: renzo_lazzarini (at) hotmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Renzo,
la risposta credo possa arrivarti direttamente dall'ultima lettera di questa settimana, nello spazio degli “audiofili felici”, dove un nostro lettore ha preferito le Lonpoo alle Electa. Ora, le Electa suonavano meglio, e non di poco, rispetto alle Concertino. Per la proprietà transitiva non dovrebbero esserci dubbi. Quasi certamente avrai un basso un po' meno importante e poi ci rimetterai molto in termini estetici, visto che le Lonpoo, rispetto alle eleganti Concertino, sfigurano proprio. La gamma medio-alta e il dettaglio sono quasi certamente a tutto vantaggio delle piccole Lonpoo, invece. Non trovi qualcuno che te le possa prestare? Tantissimi appassionati le hanno acquistate, anche solo per curiosità, facendole diventare in breve tempo il diffusore bookshelf più venduto al mondo su Amazon (merito della bontà dei diffusori e, inutile negarlo, della nostra recensione). Non dovrebbe essere difficile trovare qualcuno che le possieda già. In ogni caso puoi sfruttare la possibilità di reso che offre Amazon: dopo averle rodate e ascoltate attentamente puoi anche decidere di restituirle, in fondo. Tieni anche conto che, dovesse andar bene, nell'operazione ci guadagneresti non poco, rivendendo le Concertino che ormai si scambiano a cifre semplicemente illogiche, come quasi tutti i prodotti Sonus Faber di qualche anno fa.
Solo un consiglio finale: le Lonpoo andrebbero installate parallele tra loro (e non angolate come vedo ora le Concertino) e abbastanza vicine alla parete posteriore (ma non agli angoli, fin dove possibile).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto per figlio (e padre) - Epilogo
Buongiorno Direttore,
mi ha chiesto di tenerLa aggiornato, ed eccomi qui. L'impianto per il "pargolo" è finalmente arrivato. Alla fine ho optato per la coppia Cambridge Audio AXA35 + AXC35. Ho preferito dotarlo di un ingresso phono, giusto nel caso in cui. Per le casse, invece, ho avuto la fortuna di trovare una coppia di KEF Q550 ("quelle che ho in negozio") scontata allo stesso prezzo delle Elac. Le ho prese (anche perché l'alternativa era aspettare fine giugno per entrambe! :-o Ma siamo tutti a comprare componenti Hi-Fi?) e devo dire che non sono niente male. In attesa che arrivasse il loro impianto, le ho avute per un paio di giorni collegate al mio: alti più delineati, precisi ma non fastidiosi; bassi presenti e controllati, non invadenti anche se corposi (però la mia prima impressione è che siano casse piuttosto "brillanti"). Devo ascoltarle meglio, ma il primo confronto con le 8.2 è stato impietoso (per le 8.2). Nel complesso mi sono piaciute, soprattutto una volta collegate al Cambridge. E sono piaciute anche al pupo, che l'altro giorno ho sorpreso a ballare in camera sua. Grazie per il consiglio.
Per il mio, purtroppo dovrò aspettare un altro po', causa dirottamento imprevisto dei fondi stanziati (story of my life :-) ). Però ne ho approfittato per fare una bella revisione ai componenti. Il piatto è tornato a funzionare grazie a una nuova cinghia, e dopo vent'anni ho messo su un paio di dischi per provare. Adesso sono in attesa di uno stilo di ricambio JICO per la testina (Sony XL-250G originale) e di una Knosti, prima di rimetterlo in funzione per davvero. Avrei due domande: (1) quanto dura mediamente uno stilo? Il manuale Sony suggerisce di cambiarlo dopo 400 ore. Onestamente non ho idea di quanto abbia suonato quello che ho, ma considerato che avevo 17 anni quando l'ho comprato... (2) Mi conviene cambiare testina (T4P) e, se si, quale sarebbe un ragionevole range di prezzo considerato l'hardware? Apprezzo il suggerimento di vendere: è razionale, ma l'oggetto ha un valore affettivo. Non sarà niente di speciale, ma all'epoca ho lavorato un'estate per potermelo comprare e ci sono affezionato. Al cuor non si comanda.
Ampli e CD player hanno ricevuto anti-ossidante come se piovesse. Adesso non ci sono più fruscii dal potenziometro del volume; il balance control finalmente bilancia come si deve; etc. etc. Ora, magari sono impazzito, ma dopo la pulizia ho notato un suono diverso. Non so come descriverlo esattamente, ma mi sembra di aver perso un po' di bassi e di avere un suono più delineato in alto. Prima era più "cupo (?)". Magari è un effetto dovuto al confronto con le Kef. Non ho cambiato niente altro: solo antiossidante. E' possibile?
Un piccolo aneddoto. Quando ho provato il giradischi, ho messo su un disco "sacrificabile". Uno di quei dischi che si compravano per le famigerate "feste delle medie". Ho spiegato a mia figlia che quello era il nostro modo di avere le playlist per i party. Lei ha annuito tranquilla e mi ha chiesto: "e come facevate a scegliere le canzoni che ci volevate sopra"? Io e mia moglie a momenti muoriamo dal ridere. Comunque, questo mi ha fatto pensare a come questa generazione dia per scontato il "poter scegliere".
Mi piace "possedere": libri, dischi, cd. L'oggetto fisico ha un suo fascino (anche per i miei figli). Ma al contempo tutti abbiamo un Kindle a la nostra utenza Spotify. La comodità di accedere a una tale mole di "cultura" è impagabile. Avercela avuta "back then"... Assodato quindi che non intendo rinunciare a possedere LP e CD, mi chiedo però: nel 2021 ha ancora senso possedere un CD-player da un punto di vista puramente sonoro? Sto rippando la mia libreria sul NAS di casa; ho installato un roon server; ho ordinato un DAC hifi-berry (avevo già il raspberry) per la folle cifra di 40 euro. Al costo totale di un centinaio di euro, mi aspetto che sia meglio del muletto che ho adesso (un dvd sony riciclato di 10 anni). Ma è meglio anche del lettore di mio figlio, che costa tre volte tanto e legge solo CD (questo lo proverò)? E di un lettore di alta gamma? E tra un lettore di alta gamma ed un dac di pari lignaggio? Insomma, avendo fondi limitati (che a fare i ricchi son bravi tutti!) su cosa conviene investire? Io un'idea me la sono fatta, ma sono curioso della sua. Per adesso, vado a godermi un po' di musica dal mio impianto. A risentirci tra vent'anni.
Saluti,
P.S. - Nella rubrica della posta
volume 964, un lettore Le chiedeva di raggruppare i consigli musicali in una pagina apposita. Non è esattamente la stessa cosa, ma ho creato una playlist Spotify che contiene tutti i suoi suggerimenti. Non solo i brani che suggerisce, ma proprio tutti gli album che li contengono (o almeno tutti quelli che sono riuscito a trovare su Spotify). Al momento sono risalito fino al volume 641 e contiene 2928 brani. Come le ho detto la volta scorsa, è diventata la mia colonna sonora giornaliera. Mi sono permesso di renderla pubblica. Si chiama "TNT-Audio Suggestion" e si trova a questo link. Se dovesse avere qualcosa in contrario, me lo faccia sapere e la rimetto privata.
Antonello - E-mail ridingfish2 (at) gmail.com

LC
Caro Antonello,
sono felice che l'impianto per il figlio abbia prodotto un buon risultato e tanta soddisfazione. Sì, le sue KEF sono migliori delle tue 8.2, devi fartene una ragione :-)
Per quanto riguarda il tuo impianto:

Infine, ottima idea la playlist dei nostri brani della settimana! Certo che puoi lasciarla pubblica, anzi grazie infinite per il lavoro a ritroso. Da oggi aggiungerò il link in coda al suggerimento musicale della settimana, così tutti possono andare a recuperare il pregresso. Quando parlo di vecchia filosofia Web 1.0 è proprio questo ciò che intendo: ognuno mette poco del suo per far diventare tutti più ricchi (di conoscenza). Grazie di cuore!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Consiglio su un ampli da accoppiare alle mie B&W 702
Egr. direttore,
trovo il suo sito molto ben fatto e un po' fuori dal coro, ragion per cui mi sento di chiederle consiglio. Ho recentemente acquistato delle magnifiche B&W 702 S2, erano anni che gli facevo il filo. Purtroppo ora le sento un po' smorte, pilotate dal mio ampli Advance Acustic A10 classic, un ibrido con pre a valvole. Mancano in profondità ed i bassi sono praticamente assenti, con una proiezione verso i medi e gli alti.
L'impianto è composto da:

Inoltre per non disturbare i vicini (abitando in condominio) ed ascoltando prevalentemente di sera/notte non posso tenere volumi esagerati. Gli ampli che mi stuzzicano, e per i quali riuscirei ad avere un ottimo sconto sono: Il Copland 408 mi è stato caldeggiato dal venditore e devo dire che l'ho sentito suonare e mi piaceva sia come timbrica che come suono armonioso. Avrei invece apprezzato il McIntosh MA5300, che mi ha fatto sentire successivamente, più corposo il suono ma poco fluido, non mi ha esaltato e poi qui sforiamo un po' il mio budget.
I Musical Fidelity invece non li ho ascoltati ma ho trovato ottime recensioni.
Dalle varie prove/recensioni che ho letto sulle B&W 702 la maggior parte delle volte alternavano ampli valvolari o ibridi, mi è sembrato di capire che preferiscano un suono valvolare...
La ringrazio d'anticipo per i consigli che vorrà darmi.
Marco - E-mail: marco.tilatti (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
a volte mi chiedo come nascano certi amori. L'estetica del prodotto? Il marchio? Desiderio di possesso? Una buona recensione? Intendo dire: tu queste B&W 702 le avevi mai ascoltate con attenzione? Dici che sono “magnifiche” ma poi a casa tua suonano male. Ma non erano magnifiche? E la colpa naturalmente deve essere altrove, l'amore non si mette mai in discussione! :-)
È come quando desideriamo una bellissima donna, riusciamo a conquistarla, e poi scopriamo che è matta da legare! Che facciamo? Diamo la colpa a noi stessi? Oddio, qualcuno lo fa, pur di non ammettere che la persona in questione abbia dei grossi difetti di fabbrica ;-) [onde evitare accuse di sessismo, vale anche a parti invertite, eh].
Ecco, probabilmente, visto che il tuo amplificatore è innocente, a te questi diffusori non piacciono. O non si adattano all'ambiente, o entrambe le cose. O, ancora, ascolti a volume troppo basso (le nostre orecchie cancellano le basse frequenze). Puoi provare altre amplificazioni, certo, ma non faranno ricomparire i bassi laddove questi non ci sono. Tra quelli citati io tenterei con Copland, da provare assolutamente in casa coi tuoi diffusori prima di estrarre la carta di credito. Considera che non sono diffusori facili da pilotare, l'impedenza scende parecchio, si tratta di vedere quale amplificatore riesca a gestirle meglio. Io, in tutta sincerità, eviterei le valvole (nella sezione finale) e andrei con uno stato solido molto solido, tipo Naim, per capirci. Vedi se puoi aggiungerlo alla tua lista di candidati da ascoltare.
A scanso di equivoci e per sgombrare il campo da qualche errore madornale (più frequente di quanto si pensi) accertati che non siano collegate in controfase. E prova ad alzare il volume, vediamo se i bassi ricompaiono come per magia. Naturalmente, quando le ascolterai coi nuovi amplificatori, utilizza lo stesso volume che usi di solito, perché ad alto volume suonano bene tutte :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto
Buongiorno Direttore,
Avrei deciso di acquistare un nuovo impianto, per la mia seconda casa.
Per semplificare pensavo ad una coppia monomarca che, dopo varie recensioni lette, potrebbe essere Cambridge Audio xcx 61 con relativo trasporto cxc, oppure Audiolab 6000a e 6000 cd. Provengo da due anziani Nad c 352 e Cambridge 640 c. Il suono mi piace ma con alcuni brani jazz non si distinguono molto i vari strumenti nella sezione bassi. I diffusori sono Elac Debut b6 Reference e lo saranno anche nel nuovo impianto. Ho visionato anche una coppia di nuovi NAD, ma francamente amo le elettroniche vecchio stile, belle pesanti.
Grazie e complimenti per la meritoria opera di assistenza agli audiofili.
Emilio - E-mail: macgi (at) yahoo.com

LC
Caro Emilio,
tra le coppie che hai individuato opterei per quella Audiolab. Anche NAD fa elettroniche ancora tradizionali, non ci sono solo i piccoli amplificatori della serie D, per capirci. Valuterei anche la coppia Rega (Brio + Apollo) se il budget dovesse consentirtelo. Non capisco questa tua preferenza per i componenti pesanti: il peso non suona, i circuiti sì. Non ce la facciamo a liberarci da questo retaggio del passato? Una volta il peso di un amplificatore era un segnale di potenza elevata (perché necessitava di pesanti trasformatori d'alimentazione) e perciò, nell'immaginario audiofilo, un amplificatore leggero era poco potente, poco costoso e perciò mal suonante. Oggi è cambiato tutto, visto che si possono raggiungere potenze vicine al kw per canale (1000 watt) con ingombri ridottissimi e pesi una volta impensabili, grazie alle circuitazioni in classe D e le alimentazioni switching. Però capisco l'aspetto psicologico, e non insisto. Ma cosa faresti se un amplificatore piccolo e leggero le suonasse di santa ragione a un grosso componente tutto metallo? Preferiresti ancora il peso al suono?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Finali NuForce
Buongiorno Direttore. Le scrivo sperando di non aver sbagliato il contatto per chiederle un parere su un acquisto che vorrei fare. Ho trovato una coppia di finali Nuforce Reference 9 v3 se al prezzo di 1300 euro in condizioni fantastiche. Ho letto una sua recensione molto positiva e volevo chiederle se il prezzo lo ritiene giusto (si trova in vendita a Mantova da Garosi hi fi). L'unica perplessità riguarda il pre ma solo perché che non riesco a trovarlo dello stesso colore (tutti black) e siccome anche l'occhio vuole la sua parte non mi piacerebbe avere due colorazioni differenti (se è sposato mi potrà capire...).
La ringrazio anticipatamente per la risposta ma soprattutto per il servizio che svolgete, leggervi è sempre piacevole ed istruttivo.
Buona giornata a Lei ed a tutta la redazione.
Giuseppe - E-mail: carmela.battafarano (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
ottimi finali i REF9 V3 e ottimo anche il prezzo, specie considerando che si tratta di materiale in vendita presso un negozio. Per quanto riguarda il pre, la soluzione è semplice, cerca un P9 sempre di NuForce, con la stessa colorazione. I cabinet sono delle stesse dimensioni e messi tutti vicini formano un quartetto poco ingombrante e gradevole a vedersi. Trattandosi di elettroniche molto trasparenti, ti consiglierei, considerato anche che sono disponibili presso un rivenditore, un ascolto preventivo a casa tua, anche solo per un weekend. Non citi né il resto dell'impianto né la stanza, difficile consigliare a occhi chiusi in queste condizioni. Tenuto conto di tutto ciò, insisti per una prova casalinga, magari dietro versamento di una congrua cauzione. Se ciò fosse impossibile, porta i tuoi diffusori in negozio, e magari anche l'amplificazione attuale, per un confronto diretto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio, vorrei portare la mia testimonianza sulle piccole
Lonpoo LP42. Ultimamente non avendo più a disposizione un ambiente che consenta diffusori importanti, ho acquistato un paio di bellissime Sonus Faber Electa I serie. Ricordo quando si affacciarono sul mercato, mi piacevano tanto tuttavia non me le potevo permettere. Mi hanno subito deluso, il suono era scuro e poco dinamico. No, non potevano suonare così nemmeno 35 anni fa! Non mi sono arreso e le ho portate da un vero specialista della mia città, diagnosi: tweeters con ferro fluido a marmellata che hanno perso efficienza. Fantastico, non vedevo l'ora di ritirarle. Nel frattempo acquisto le Lonpoo come diffusore sostitutivo. Roba da non credere, aperte, trasparenti, veloci, dinamiche e, se addossate alla parete di fondo (15 cm max nel mio ambiente), escono pure dei bassi accettabili!
Non contento ne acquisto un'altra coppia per la mia compagna e sulle mie sostituisco il condensatore originale con una coppia di Soundcap da meno di 5 euro. Ora io e il mio amico Walter avevamo a disposizione una coppia liscia e una modificata. Quando abbiamo collegato le Lonpoo modificate ci siamo guardati increduli, il dettaglio e la precisione erano nettamente superiori, la profondità della scena incredibilmente migliorata. Non credevamo alle nostre orecchie! In particolare su un brano di chitarra del compianto Mesolella si avvertiva il fruscio della sua mano sulle corde, particolare che andava perso del tutto nelle pure ben suonanti Lonpoo lisce.
Non contento ho ora abbinato un sub SVS PB1000 che ha dato grandezza al suono, corpo e profondità ai bassi. Ah, e le Electa? Nel frattempo sono tornate a casa come nuove, hanno un medio basso più potente ma per il resto non c'è match anche senza sub.
Tre cose le ho sicuramente imparate, la prima è che la nostalgia inganna, come la fidanzatina rivista dopo 35 anni, che ovviamente penserà la stessa cosa di Voi! La seconda è che se noi facciamo ricorso al chirurgo plastico, anche gli oggetti vintage hanno bisogno di cure per tornare ai vecchi fasti. La terza è che i condensatori non suonano ma se sono di qualità non degradano il segnale. Altro che cavi!
Marco - E-mail: mgatti01 (at) yahoo.it

LC
Caro Marco,
grazie per il feedback sulle terribili piccoline e grazie per il confronto tra LP42 “base” e modificate con condensatori di buona qualità. Quanto al confronto con le vecchie Electa che dire? In primis, che la memoria audio è ingannevole, per questo bisogna sempre eseguire dei reality check. E l'altra cosa che mi sento di dire è che il tempo non passa invano: nuovi materiali, nuove tecnologie e le conseguenti riduzioni di costi stanno portando la qualità della riproduzione audio dei prodotti entry-level su livelli inimmaginabili. È un fatto col quale gli appassionati devono confrontarsi, senza pregiudizi. Purtroppo, anziché esserne felici, si trincerano nelle loro torri d'avorio e si tappano le orecchie. Succede solo in questo settore. Per fare un parallelo in campo automobilistico, una volta per superare i 150 CV bisognava ricorrere a motori di cilindrata almeno di 2,5/3 litri, montati su auto dal costo molto elevato, dai consumi assurdi e dall'affidabilità discutibile, mentre oggi sono alla portata di un piccolo 1000 cc: ad esempio il Ford EcoBoost 1.0 arriva a 155 CV, la stessa potenza di una Ferrari 208, che montava un 2000 V8! Il motore Ford è più affidabile, consuma meno della metà e costa un decimo. E, incredibile, nessuno grida allo scandalo, anzi, tutti ci godiamo i vantaggi del progresso.
Buon ascolto con le Lonpoo!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Dev'essere un periodo di grandi reunion! Sono tornati, dopo 19 lunghissimi anni d'assenza, i Del Amitri, band scozzese che a metà degli anni '80, col primo album omonimo e, in particolare, con il secondo Waking hours, lasciarono una traccia nell'alternative rock dell'epoca. È stato difficile scegliere un brano del nuovo album, perché tutti freschi ed emozionanti. Alla fine ci gustiamo questa bellissima “It's feelings”.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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