Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 16/10/2021 - 23/10/2021

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  1. Diffusori sempre al massimo
  2. Re: Ambiente e upgrade
  3. ZeroZone IRS2092 e TASi TA8151
  4. Re: Nuovi diffusori?
  5. Problema Arcam A-18 FMJ
  6. Re: Marantz sacd 30
  7. Lonpoo attive o passive?
  8. Buchi di tensione
  9. Upgrade per Lonpoo LP42X
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Diffusori sempre al massimo
Buongiorno sig Cadeddu sono Loris (il confusionato) seguo sempre le sue recensioni. Attualmente il mio impianto è composto da:

L'ambiente dove è situato l'impianto è di circa 40 mq (allego la piantina) e queste casse, anche se danno il meglio di sè, sono sempre al massimo. Avrei bisogno di un suo consiglio per migliorare l'ascolto cambiando con diffusori da pavimento (ascolto prevalentemente musica liquida da mac: blues jazz rock fusion...), io avrei optato per Sonus Faber Venere 2 o 2.5 o 3, Klipsch rf7, Focal Aria 936 o 948.
Il mio budget è di circa 2000euro (logicamente questa mia scelta sarebbe sull'usato). Apprezzerei molto un suo consiglio indipendentemente dalle mie opzioni.
La ringrazio moltissimo, saluti
Loris - E-mail: annamaria.stanghellini (at) ababo.it
[Sala d'ascolto]

LC
Ciao Loris,
non riesco a capire cosa tu intenda con l'espressione “queste casse sono sempre al massimo”. Suonano sempre al limite della distorsione? Sicuro sicuro? La vogliamo fare una prova veloce con una misurazione della pressione sonora nel punto d'ascolto? Scaricati JBL Tools (o altra app analoga) sul cellulare e misura la massima pressione d'ascolto nella posizione dove ti siedi per ascoltare musica. Non bluffare, usa i tuoi volumi usuali. Poi riferisci. È vero che l'ambiente è grande ma dubito che le 6.2 siano al limite sempre. O tu ascolti a volumi inusualmente alti (rispetto alla media dei lettori di questa Rubrica) oppure abbiamo un'idea diversa di cosa sia un diffusore al massimo. Io ti dico cosa intendo: è quando o si sentono evidenti tracce di compressione e distorsione oppure quando il woofer arriva a fondo corsa (e si sente quando questo succede!).
Comunque sia, sono curioso di vedere la misura della pressione sonora, media e di picco. È gratis e la fai in 5 minuti.
In ogni caso, qualora volessi un suono più importante, l'idea di un diffusore da pavimento mi trova favorevole. Difficile consigliarti qualcosa tra i diffusori elencati, tutti molto diversi tra loro. Di sicuro se ascolti a volumi MOLTO elevati e tenendo conto dei generi preferiti, non dovresti sbagliare con una bella coppia di Klipsch RF7 ma, se puoi, ascolta anche gli altri citati. Infine, non capisco quale sia il tuo punto d'ascolto, visto che i diffusori sono ai lati del divano e di fronte ad essi non vedo nient'altro. Mi stai dicendo che ascolti i diffusori dal divano, stando seduto in mezzo ad essi?????? Oh mio Dio, e io che credevo di averle viste tutte...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Ambiente e upgrade Grazie mille Lucio,
ho attaccato le Ruark al posto delle Focal e, sebbene il posizionamento non fosse ottimale (né prima né ora), sono molto soddisfatto (si veda
Vol. 975). Al di là dell'aspetto estetico per il quale le Ruark sono mille volte meglio, anche la resa sonora mi piace di più. Mi conforta sapere che valuti bene il mio giradischi Dual, è l'unico che abbia mai avuto e sono sempre in dubbio se cercarne uno nuovo o meno. Mi dicono comunque che per avere delle differenze apprezzabili dovrei dirigermi su giradischi dai 600 euro in su. Ma per quella cifra trovo solo telai rigidi laccati bianco o nero e io sono troppo affezionato alla finitura noce. Eventualmente sapresti consigliarmi qualcosa?
Per quanto riguarda la stanza, la devo appena costruire. Avevo bisogno di info preliminari proprio per non fare fesserie in fase di progettazione. Grazie mille ancora e ti aggiornerò (e magari ti disturberò ancora) in futuro!
Franz - E-mail: franztiberini (at) gmail.com

LC
Caro Franz,
ero abbastanza sicuro che avresti preferito le Ruark, diffusori che forse non hanno avuto il successo e la diffusione che meritavano, almeno qui in Italia. Per quanto riguarda il giradischi Dual, lascialo pure al suo posto. È una buona macchina che può migliorare ancora con una testina di livello più elevato e con un pre fono di qualità superiore. Dubito che un giradischi moderno da 5/600€ possa fare chissà quale differenza, a parità di testina. Per la stanza, qualche indicazione te l'ho data, non mi era chiarissimo che la dovessi ancora costruire. Se avessi libertà nelle misure, evita se possibile pareti parallele o misure troppo quadrate. In più, fai predisporre una linea elettrica dedicata all'impianto, direttamente dal contatore ENEL, magari doppia, una per l'amplificazione e una per le sorgenti. Qualche beneficio dovrebbe sentirsi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ZeroZone IRS2092 e TASi TA8151
Buongiorno direttore.
Ti scrivo per chiedere un chiarimento sulla coppia di finali ZeroZone IRS2092 e per "dare un consiglio" sul TASi TA8151. Mi complimento con te per la tua capacità di individuare componenti che suonano molto bene ad un prezzo giusto (o molto giusto!), come avevi fatto anche per i Nuforce ref. 8/9. I Nuforce ref. 8.03 hanno migliorato di molto il mio impianto e ti volevo chiedere qualche parola sul confronto fra i Nuforce ref. 8 e i ZeroZone IRS2092, in modo tale da capire meglio la qualità dei ZeroZone IRS209. Invece sul fonometro digitale TASi TA8151, secondo me ha molto senso utilizzarlo anche quando si fanno confronti tra componenti/impianti. Quando si confrontano le cose il nostro cervello tende a dire che suona meglio quello che suona più forte e quindi i confronti, se non si pareggiano i livelli di emissione, possono risultare falsati. Utilizzare un fonometro nei confronti per pareggiare i livelli di emissione rende i confronti molto più affidabili. Approfitto di questa email per ringraziarti della tua ultima risposta a proposito del miglioramento della parte analogica del mio impianto. Ora è composta da un giradischi Rega P2, testina Goldring 2100, pre-phono Cambridge Audio Azur 640p, preamplificatore autocostruito in classe A e sono molto contento dei risultati ottenuti.
Grazie di tutto,
Maurizio - E-mail: maurizio.malagoli (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
grazie a te per il feedback, sull'upgrade e sull'utilizzo del fonometro. Non posso che sottoscrivere quanto dici sul fatto che l'orecchio si lasci ingannare dal componente che suona più forte. Aggiungo che la differenza di volume innesca anche un'altra variabile: la risposta della stanza. Problemi che a basso volume non si sentono, possono essere innescati con 1 o 2 dB di pressione sonora in più. E viceversa, ci sono stanze che a basso volume si mangiano, ad esempio, le basse frequenze.
Per quanto riguarda il confronto ZeroZone-Nuforce REF8, posso dirti in tutta sincerità che i primi vincono su tutta la linea. Triste da ammettere, ma è così. Tuttavia, non fidarti solo delle mie parole, ormai questi finalini li hanno acquistati in tanti, secondo me trovi qualcuno non lontano da te che te li possa far provare per un weekend. In realtà bastano un paio d'ore per capire di che pasta sono fatti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Nuovi diffusori?
Sarò veloce. Sono il Giulio a cui ha risposto nel
volume 975. Quello del "posizionamento difficoltoso". Premesso che mi procurerò degli stand per quando avrò tempo di stare seduto, le dico che al momento della sua risposta avevo già fatto la scelta (per questo a Ferragosto non le scriverò più, giuro). Mi son portato dietro i miei diffusori, l'ampli e il DAC e son stato una mezza giornata dal rivenditore che avevo adocchiato. Mi son fatto quasi 500 km fra andata e ritorno e ne è valsa la pena, in tutti i sensi. Ho fatto una bella esperienza, ricevuto consigli e son tornato a casa con le PMC. Le trovo strepitose per i miei gusti e ottime per il mio ambiente. Mi spiace, ma niente a che vedere con le Martin Logan. Il MicroMega IA-180 poi tiene alla grande (pilotava in modo eccellente anche le Totem One).
Ho avuto modo di provare a negozio il Cambridge CXN V2 (e tutto il sistema Roon del negoziante) con file locali e Qobuz e, oggettivamente, suonava meglio che con gli stessi files e il mio MyDac. Ma una cosa alla volta, seguirò il suo consiglio e andrò su macchine di valore superiore, ovviamente dopo averle provate. Devo adesso decidere se mi conviene fare upgrade solo del DAC e continuare col Raspberry (e MoOde) oppure prendere un lettore di rete con DAC integrato. Sono ben accetti consigli, ovviamente in proporzione all'impianto.
Non l'ho ringraziata all'inizio, lo farò doppiamente nel salutarla.
Un saluto,
Giulio - E-mail: giuliopieri (at) gmail.com

LC
Caro Giulio,
hai fatto benissimo, e non solo per l'ottima scelta delle PMC ma per aver deciso di metterci le orecchie. A volte può essere scomodo e faticoso, ma è l'unico modo per acquistare minimizzando la percentuale di errore. È vero che anche le salette dei negozi, se buone, possono essere fuorvianti, rispetto all'ascolto in ambiente domestico non trattato, ma un'idea te la fai comunque, specie se porti il tuo sistema per un confronto diretto. Bravo!
Per quanto riguarda la sorgente, molto dipende dalla tua voglia di comodità. È chiaro che un lettore di rete con buon DAC integrato è enormemente più comodo di un sistema basato sul Raspberry. Il suono, ovviamente, dipende quasi del tutto dal DAC e dalla sua sezione analogica d'uscita, pertanto anche il Raspberry con un ottimo DAC può suonare estremamente bene, anche meglio di diverse macchine integrate. A me la soluzione integrata piace, ha il solo svantaggio che è un sistema chiuso e in caso di upgrade devi cambiare tutto, mentre nell'altro caso dovresti sostituire soltanto il DAC. Questi secondo me sono i paletti che dovrebbero indirizzare la tua scelta.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Problema Arcam A-18 FMJ
Buongiorno,
le riscrivo, pur nelle vesti di audiofilo felice, mentre dal salotto suonano le Totem Skytower accoppiate al Naim XS2 (che goduria!), per un piccolo problema relativo al mio vecchio amplificatore, che vorrei vendere. Ma...
Dopo aver acquistato il Naim l'anno scorso ho avuto modo di provare il vecchio Arcam su delle Elac Debut e delle B&W di mio fratello. L'amplificatore (un FMJ A-18) di primo acchito sembra fare il suo dovere anche se suona "fiacco". La sensazione si fa subito certezza provando ad alzare il volume: anche girando generosamente la manopola sembra di ascoltare un piccolo amplificatore da pochi watt che "non ce la fa". Dinamica assente e volume basso. Da un amplificatore così, in una stanza normale, con un paio di B&W da 91dB di sensibilità uno si aspetterebbe non dico di far tremare i vetri, ma insomma...non certo un volume poco più alto del normale.
Peraltro mi vien da pensare che forse, non ascoltando abitualmente a volumi alti, non mi ero reso conto del problema ma la mia voglia di upgrade non era così infondata. Siccome volevo venderlo l'ho portato a riparare: nonostante il negoziante fosse d'accordo con me sull'analisi del problema, il laboratorio di riparazione dice che è tutto a posto e non ci sono guasti (dice che è "elettricamente a posto" qualsiasi cosa significhi).
Ora non so bene che fare:

Premesso che l'avevo acquistato già usato nel 2011, ha senso "accanirsi" o conviene accettare la morte come parte ineluttabile della vita e lasciarlo andare, considerato il costo economico di una riparazione magari superiore al valore della macchina?
Lei, notoriamente dotato di poteri magici, a qualche idea su quale potrebbe essere la causa, a partire da questa mail e senza aver ascoltato l'apparecchio? :-)
La ringrazio ancora una volta per il tempo che potrà dedicarmi.
Come faremmo, senza TNT-Audio!
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com

LC
Caro Giordano,
se il laboratorio dice che è elettricamente a posto due sono i casi: o il laboratorio non sa che pesci pigliare, magari ha visto che si accende e suona e poco più, oppure tu usi una sorgente con un livello d'uscita molto basso, il che porta a non riuscire a sfruttare tutta la cavalleria dell'Arcam. Per suonare forte con diffusori da 90/91dB bastano 10 watt, quindi un problema c'è. Hai provato a utilizzare un'altra sorgente? O a collegare l'Arcam alle Totem? Se anche con questi diffusori e inserito in un altro impianto, con sorgenti diverse, dovesse risultare spompato potrebbe essere un problema di finali o di condensatori, e allora il laboratorio avrebbe sbagliato alla grande. Nel caso proverei con un laboratorio diverso, segnalando o facendo rilevare il problema in tua presenza. Insomma, se suona piano si deve sentire in qualunque condizione. Portati le casse appresso a fai sentire come va, non potranno dire che è tutto a posto. A seconda dell'intervento necessario, sarà da valutare cosa fare. Un A18, usato, si vende per cifre comprese tra i 200 e i 300€. In base a ciò potrai decidere se rimetterlo a posto oppure no. Un amplificatore guasto non è facile da vendere, se non per cifre molto basse. In ogni caso, sempre meglio che buttarlo, si evita di far aumentare l'entropia del pianeta ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Sostituzione Naim CDX2 con Marantz sacd 30
Buongiorno direttore,
le scrivo dopo aver letto sua risposta al sig. Sergio del 25/09 (
sostituzione Naim CDX2 con Marantz sacd 30 - Vol. 976) in quanto proprio in queste ultime settimane sono alle prese con un problema al mio Marantz SA15S1 che non ne vuole più sapere di leggere i sacd, mentre non c'è alcun problema con tutti gli altri formati. Dopo aver contattato il c. assistenza Marantz Italia di Padova, cercando sul web, trovo nel sito AliExpress, by Cina, una “meccanica laser originale per Marantz sa15s1” (sic...) che, con 24 € compresa spedizione, mi arriva dopo due settimane. Non mi sembrava vero di aver risolto in così poco tempo e con poca spesa il problema; infatti non era vero! Portato dal tecnico, si è subito reso conto che il pezzo arrivato non era compatibile. Quindi ricontatto il centro assistenza che dopo varie telefonate e alcune mail, mi risponde che la meccanica del sa15s1 non è più fornita da Marantz, inoltre ci sono due versioni montate che sono HOP1200WB o HOP1200S; avrebbero almeno potuto dirmelo al primo contatto, così da semplificarmi la ricerca ed evitarmi errori! Senza contare inoltre che potrebbe essere non la meccanica laser il problema, ma il processore...a questo punto, potrebbe essere utile un suo parere.
Posseggo molti sacd e non ho mai preso in considerazione l'idea che sia un supporto “nato morto”, nonostante questa mia esperienza avvalori la sua teoria sulla difficile se non impossibile reperibilità dei ricambi. Le chiederei anche un consiglio nel caso dovessi risolvermi di cambiare la sorgente, rimanendo su livelli qualitativi simili alla mia, non senza prima aver fatto altri tentativi per reperire il ricambio; mi dispiacerebbe dover buttare un lettore che nonostante gli anni (è del 2008) ha comunque una buona qualità costruttiva.
Grazie per la sua attenzione, cordialità.
Viscardo - E-mail: magri6 (at) icloud.com

LC
Caro Viscardo,
purtroppo questa tua missiva conferma quanto vado dicendo da anni ovvero che è una pessima idea investire in macchine SACD (e relativi supporti). Tu ne avrai acquistati tanti, ma il mercato ha reagito diversamente e le quote di vendita di SACD sono sempre rimaste ancorate allo zero virgola, quasi da subito. Per questo ho sempre sostenuto che si trattasse di un formato nato morto. Lo so, è dura da digerire, ma così è. Che fare dunque? Cercare una meccanica compatibile, ammettendo che il problema sia quello, oppure abbandonare la macchina al suo destino e acquistarne un'altra che legga i SACD. Per fortuna ce ne sono ancora sul mercato del nuovo, la stessa Marantz ne commercializza qualcuna (SA30n, SA 10 e SA 12), poi ci sarebbero anche Yamaha CDS-1000, Arcam CDS50 e Denon DCD-1600NE o Denon DCD-A110. I prezzi variano molto e ovviamente ci sono macchine ancor più raffinate e costose, fai le tue valutazioni e decidi. Nessun acquisto, però, ti metterà al riparo da eventuali mancanze di ricambi per le meccaniche di lettura. In un certo senso anche le meccaniche di lettura per soli CD possono incontrare gli stessi problemi, via via che i supporti fisici ottici imboccheranno mestamente il viale del tramonto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lonpoo attive o passive?
Buonasera,
ho un “dilemma” e vorrei una consiglio da lei, vado subito al sodo: stavo per acquistare delle Lonpoo lp 42 passive che avrei guidato con un NAD 3225 poi ho letto l'articolo che a latere citava la prova che in atto sulle Lonpoo LP 42 x cioè quelle attive, l'impianto servirebbe per essere collegato al pc con scheda audio scarlett e potrei inserire anche una chitarra elettrica o microfono, insomma un Home Studio; quale soluzione: Lonpoo + NAD o Lonpoo attive?
Un saluto ..e grazie mille,
Davide - E-mail: davidedegregori (at) libero.it

LC
Caro Davide,
inizio dalla fine: collegare una chitarra elettrica o un microfono a dei diffusori non nati per questo scopo è pericoloso, la possibilità di sfondare tutto è altissima. Le piccole Lonpoo, poi, sono deliziose ma non indistruttibili: possono suonare forte ma di certo non sono adatte per farci suonare strumenti musicali, a meno che non si tenga il volume abbastanza basso e la dinamica molto compressa. Mi sentirei più tranquillo se ad amplificare strumenti musicali ci fossero amplificatori e diffusori progettati esattamente per questo scopo.
Ciò premesso, se non ti servono altri ingressi, prendi pure le LP42X. L'opzione NAD + LP42 passive avrebbe senso soltanto se volessi tutta la comodità di poter gestire più ingressi e il volume senza dover infilare la mano dietro le casse ogni volta. Dal punto di vista strettamente economico le LP42X vincono a mani basse: costano pochi euro in più della versione passiva, in pratica l'amplificatore interno è regalato!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Buchi di tensione
Gentile direttore,
Considerando la sua competenza e onestà intellettuale, Le chiedo gentilmente il suo parere su un problema che ultimamente sto riscontrando sempre più frequentemente e cioè quello di buchi di tensione dovuti a problematiche di rete Enel (anche i miei vicini di appartamento si sono accorti del problema). Sono talmente rapidi che non tutte le apparecchiature collegate alla rete se ne accorgono ma, sfortunatamente, le mie elettroniche audio sì. Non sarebbe un grande problema se non per il fatto che sono sempre collegate in stand-by e quindi sono spegnimenti e riaccensioni istantanee che non credo facciamo molto bene all'alimentazione degli stessi. Lei cosa ne pensa in proposito?
Qualcuno mi ha proposto l'uso di UPS online con ritardo zero. Al riguardo ho letto alcune risposte che Lei ha dato a suo tempo ad altri lettori, qualche anno fa. Ho notato che una delle ragioni per cui Lei era contrario era la forma d'onda ma, leggendo le descrizione di queste online UPS, quasi tutte enfatizzano che la forma d'onda uscente è sinusoidale pura.
Poiché l'impianto è abbastanza costoso, l'uso dell'UPS potrebbe essere anche una sorta di protezione nei confronti di problemi di rete, premesso che queste apparecchiature non siano loro stesse in qualche modo dannose. Un suo parere sarebbe estremamente gradito in proposito.
Nel ringraziarla per l'attenzione, la saluto cordialmente.
Anonimo - E-mail: pmantovani1 (at) alice.it

LC
Caro lettore,
la prima cosa da fare è monitorare la situazione, fare dei video o delle misurazioni che attestino la presenza del problema. Il fornitore di energia - per contratto - è tenuto a risolvere il problema. Puoi chiedere che venga installato un dispositivo che registra l'andamento della fornitura durante un'intera giornata (l'equivalente di un holter per chi ha problemi cardiaci). Si chiamano registratori di tensione e puoi anche acquistarne uno per conto tuo, anche se è l'ente fornitore a dover identificare e poi risolvere il problema. Alla lunga un fenomeno di questo tipo causerà danni seri a tutti gli apparecchi elettrici, frigoriferi, modem, lavatrice e pompe di calore incluse anche perché continui attacca/stacca potrebbero essere accompagnati da pericolosi spike di tensione (extra tensioni). Quindi sì, opterei per un UPS di buona qualità o, se l'impianto è costoso, per un componente analogo per specifico uso audio come i Regenerator o i Powerpack di PS Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per Lonpoo LP42X
Buongiorno Direttore, vorrei porle delle domande riguardo un upgrade per le Lonpoo LP-42X: ho letto che gli amplificatori interni sono sotto alimentati con 18V - 2A - 36W. Cercando in rete ho trovato degli alimentatori della DTK per i laptop della HP da 19,5V - 4,62A - 90W oppure da 24V - 4A - 96W. Potrebbero andare bene o sono troppo alti i loro voltaggi per i moduli ampli? Il prezzo si aggira sui 25 euro e quindi li ritengo proporzionati al costo dei diffusori.
Ho anche letto che si possono avere dei notevoli miglioramenti sonori sostituendo il condensatore passa alto in serie al tweeter con uno di buona qualità, dello stesso valore ma in film plastico, come per esempio Jantzen o Mundorf, mentre credo che, come alcuni suggeriscono, implementare un crossover diverso snaturerebbe tutto il progetto rovinandolo. Magari potrei anche sostituire il cablaggio interno con uno di buona qualità, penso che un Litz da 1,5 mmq sia adeguato per i 20W erogati.
La spesa totale resterebbe confinata entro i 50/60 euro, che aggiunti al costo di 100 euro (con SS) dei diffusori manterrebbe l'ottimo rapporto Q/P del tutto.
Altro quesito riguarda un lettore/convertitore di file .flac salvati su un SSD da 500Gb/1Tb. Nel mio impianto utilizzo un Oppo UDP-205 ma in questo "impiantino secondario" vorrei qualcosa di molto più economico ma che suoni meglio del mio lettore portatile (Hi FI Walker H2). Forse chiedo troppo...
Il budget dovrebbe essere proporzionato a quello dei diffusori, con in mente lo scopo di creare un secondo impianto per la figlia con un alto rapporto Q/P.
La ringrazio,
Stefano - E-mail: ginobbi.stefano (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
una nuova release delle LP42X disporrà di un alimentatore da 21 volt e non da 18. Ora, è vero che il chipset può gestire fino a 24 volt ma non sono certissimo che il resto del circuito si trovi a suo agio. Diciamo che fino a 21 volt Lonpoo sostiene che si possa arrivare in tutta sicurezza. Gli ampere, invece, possono di certo essere aumentati a piacimento, alla peggio restano inutilizzati quelli in eccesso. Ok anche per la sostituzione dei condensatori, anche se mi riservo di eseguire una prova a confronto non appena avrò un po' di tempo. Il crossover, invece, anche se caldeggiato da più d'un appassionato, lo vedo un po' un overkill. Mangia potenza, abbassa la sensibilità che è già bassa e introduce ulteriori passaggi per il segnale e/o rotazioni di fase. Quel wooferino va benissimo così com'è, col filtraggio meccanico, come peraltro si usa in blasonatissimi diffusori, come i Diapason Adamantes (e altri), ai quali nessuno si sogna di inserire un crossover (hanno solo un condensatore sul tweeter, come le Lonpoo). Quindi prima di dare ascolto a improvvisati (e, spesso, falliti) autocostruttori so_tutto_io chiediamoci come mai tanti diffusori no-compromise hanno deciso di non filtrare il woofer e di lasciare a un semplice condensatore il taglio passa-alto sul tweeter.
Per quanto riguarda la tua seconda domanda ti confesso di non saperti aiutare...mi spiace. La soluzione per suonare files in modo economico resta sempre un sistemino basato su Raspberry, secondo me.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
innanzitutto voglio scusarmi per il ritardo di questa risposta ma purtroppo a fine giugno ho avuto una brutta caduta in moto, della quale non ricordo nulla a causa della commozione cerebrale riportata oltre alle fratture del naso e della caviglia destra alla quale sono stato operato, e sono stato ricoverato in ospedale per 20 giorni; ora sono a casa in convalescenza con le stampelle. Non volevo approfittare del tuo tempo enunciandoti i miei trascorsi clinici ma ritenevo giusto dare una spiegazione.
Con la tua risposta ho davvero percepito le tue emozioni e, se mi è concessa la presunzione, l'empatia e l'amicizia che solo le persone con una passione viscerale come questa oppure quella per i motori possono capire ed essere in grado di condividere. Per questo ho un grande piacere a proseguire il discorso, la presente non è una vera e propria missiva di consulenza mirata alla pubblicazione sulla rivista (nel senso che non vorrei approfittare oltremodo di quello spazio se non lo riterrai il caso) ma è più allo scopo di condividere con te le mie sensazioni. Traslocato e posizionato l'impianto che era di mio padre, dopo pochissimo tempo (due pomeriggi di funzionamento...) le sospensioni dei woofer dei satelliti KA-1 si sono completamente sbriciolate, prima una e poi l'altra. Trovato un artigiano specializzato in Brianza le ho portate ad eseguire la ribordatura. Nell'ingannare l'attesa ho effettuato varie prove scambiando gli amplificatori tra i due impianti, ed è stata una sorpresa: la coppia pre/finale Yamaha ha dato una scossa inimmaginabile al mio sistema B&W, ma del tipo che fino a quel momento era come se avessi ascoltato la musica dalla stanza accanto. Con la porta chiusa. Il suono ora è GRANDE, la dinamica aumentata in modo entusiasmante. molto più di quanto i 40W di differenza in potenza rms dichiarata su 8 ohm tra i due ampli (NAD 352 80W e Yamaha M-4 120W) potrebbe far credere, e il dettaglio si è elevato proprio ad un altro livello. Certo il mio è un impianto economico, ma ora mi dà quella sensazione di realismo e di nulla è impossibile sconosciuta prima.
Ma la cosa incredibile è che una volta tornate le KA-1 ribordate e dopo altre prove, usando qui il mio NAD non c'è stato un decadimento di qualità pari al miglioramento avuto sull'altro impianto con lo scambio. Si percepisce una lieve differenza di potenza ma non certo pari all'altro caso e quantomeno a livelli di volume consoni al rispetto che porto al sistema. Questo mi ha fatto comprendere meglio il concetto di sinergia: evidentemente la resa del NAD sul carico di 4 ohm linearizzato delle Cizek è maggiore di quanto non fosse sulle DM602 da 8 ohm, oppure viceversa queste ultime valorizzano meglio il finalone Yamaha. Devo divagare ancora un attimo perché basandomi sui miei ricordi all'ascolto c'era ancora qualcosa che non mi convinceva...
Dopo altre permutazioni di amplificatori ho capito che l'attempato NAD 2140 usato da sempre per pilotare il sub KA-20 non è più in forma come un tempo. E qui entra in gioco la tua recensione dei finali ZeroZone uscita nello stesso periodo. Per farla breve, considerato il costo di un recap - per non parlare di una revisione più pesante - al 2140, dopo qualche riflessione ho deciso di procurarmene uno. “Se dichiarano la capacità pilotaggio su 2 ohm voglio proprio sentire cos'è in grado di fare” era il mio pensiero con una certa dose di sfida, dato che il KA-20 è composto da due subwoofer con impedenza di 4 ohm ciascuno e che li avrei collegati in parallelo allo ZeroZone; e comunque avrei sempre potuto acquistarne un altro in un secondo momento. Arrivato il pacco dalla Cina e collegato il tutto, il nanerottolo incredibilmente funziona! Ora proverò a descrivere il suono dell'impianto, non sarà facile dato il legame affettivo per cui per favore fai la tara a certi entusiasmi se ti sembrano eccessivi.
La caratteristica per me più evidente delle Cizek è “l'effetto presenza” dei suoni; la capacità che hanno di materializzare, estrarre, tridimensionalizzare strumenti e voci è incredibile e costante qualunque sia il programma riprodotto. È la cosa che mi ha sempre colpito e non ho ritrovato in modo paragonabile su nessun altro impianto (non ho mai avuto la fortuna di ascoltare impianti del livello di McIntosh o Mark Levinson sia chiaro). Il cantato esce in maniera violenta dai diffusori e si materializza nella stanza, le chitarre sembrano spade e la batteria ti colpisce direttamente al petto (ancora di più con il vinile rispetto al CD, molto di più, anzi le percussioni sono davvero il pezzo forte dell'ascolto in analogico); il tutto indipendentemente dal volume: ovviamente alzandolo si crea l'effetto concerto dal vivo ma la cosa impressionante è come puoi percepire la presenza di una voce o uno strumento anche a basso volume. Non so se riesco a spiegarmi, usando un termine della pittura direi che la musica diventa materica. Anche il mio impianto ha un bel suono dettagliato, potente e grande dopo il cambio di ampli e usandolo a volume realistico ti spinge contro il muro insieme a tutto il divano, ma la capacità delle Cizek di far uscire i suoni (perdonami il termine sgrammaticato) è impareggiabile.
Poi c'è l'escursione timbrica, se i bassi sono infrasonici (se non ricordo male era stato misurato al tempo da una rivista che il KA-20 riuscisse a scendere a 17 o 15Hz) tanto che ho scoperto per esempio in November Rain dei Guns'n'Roses alcune note d'organo di cui ignoravo l'esistenza e che fanno tremare i muri, gli alti invece sono quasi ultrasonici visto quanto riescono a penetrarti certi acuti di Tina Turner o della chitarra di Brian May, e concorrono a quella sensazione di immersione nel suono che restituisce l'impianto, con un moderno equilibrio timbrico. Anzi, se non consideriamo la trascinante potenza del KA-20, la definizione degli alti e medio-alti è il suo punto di forza.
Purtroppo non riesco ad accogliere il tuo consiglio ed a collocarlo nel mio salotto, mi mancano proprio fisicamente gli spazi sia per gli ingombri del sub KA-20 che per una disposizione degna di questo nome, perché è indubbiamente il sistema migliore.
Spero di averti trasmesso almeno una parte delle emozioni che mi regala e mi scuso per essermi dilungato così tanto. Se dovessi trovarti a passare nei dintorni nord di Milano ed avessi il tempo di fare una deviazione, io abito a Senago e la nostra casa è a tua disposizione per un ascolto davanti ad un caffé, una birra, una pizza o quel che preferisci, mi farebbe davvero un immenso piacere.
Riassumo brevemente le due catene:

Grazie ancora per il tuo tempo e per i tuoi sempre preziosi consigli.
Un caro saluto,
Alessandro - E-mail: alessandro.de.marco (at) icloud.com

LC
Caro Alessandro,
intanto tutta la mia comprensione e vicinanza per il brutto incidente, accompagnate dai miei migliori auguri per una veloce guarigione. Vado anch'io su due ruote, magari senza motore, e conosco bene la carezza dell'asfalto. Non conto più le cicatrici e più di una frattura. La passione è anche questo. Per quanto riguarda l'impianto, sono contento che alla fine suoni come desideravi facesse. Solo una tirata d'orecchi: secondo me i ZeroZone a pilotare il sub sono sprecati, dovresti provarli a pilotare il resto. O, se preferisci, io li userei sia per il sub che per i satelliti. Non c'è alcun paragone possibile con le altre amplificazioni che stai usando, credimi.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

A 72 anni se ne va Alan Lancaster, fondatore e bassista della leggendaria band degli Status Quo. Lo ricordiamo con una delle loro hit più celebri, la trascinante Whatever you want dall'album omonimo. Forse non il pezzo più significativo della loro carriera, ma di sicuro quello più noto al grande pubblico.

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