Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/2/2022 - 19/2/2022

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  1. Vecchio NAD model 90
  2. Suggerimento libri
  3. Consiglio su upgrade
  4. Hicap o Zerozone per Naim SN1 e Classe D per Linn Helix LS150
  5. Aggiornamento impianto
  6. Consiglio upgrade diffusori a torre
  7. Ritorno alle origini
  8. Collegare un subwoofer
  9. Tormenti audiofili
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Vecchio NAD model 90
Buongiorno, mi chiamo Gianni e la contatto dalla provincia di Arezzo. Ho visto il suo articolo sul NAD model 90 che ho acquistato qualche mese fa su eBay, alla cifra di 180€ trattate dai 220 richiesti. Portato a casa perché sono andato a prenderlo a 40 km di distanza, aperto e pulito dalla polvere e lanugine interna, era stato in una cantina e non usato per almeno trent'anni, ma esternamente in ottime condizioni. Acceso gracchiante dall'ossidazione, con un canale a volte sì a volte no, ma poi si appiana con l'utilizzo. Lo alterno con Pioneer PL12 e Thorens 166 con diffusori ESB 70LD anni 70. Chiedevo, l'odore intenso e anche fastidioso di rame, contatti elettrici ormai molto datati che si attenua dopo un po' di utilizzo, è grave ovviabile, o è segnale di resa imminente?
Grazie mille, saluti
Gianni - E-mail: biboroano (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Gianni,
il NAD 90 che hai preso ha certamente bisogno di una revisione. I canali che vanno e vengono e i preoccupanti odori durante il funzionamento suggeriscono di portarlo da un bravo tecnico che provveda, almeno, a un buon trattamento disossidante dei contatti, dei selettori e dei potenziometri. È, naturalmente, qualcosa che puoi fare anche da solo, se te la senti, basta seguire le nostre
indicazioni. Qualora decidessi di far eseguire il lavoro a un tecnico, chiedi un preventivo di massima, non si sa mai. Non l'hai pagato pochissimo (il vero NAD “bello” di quegli anni è il Model 200) e il gioco potrebbe rivelarsi costoso. Sono apparecchi abbastanza semplici, secondo me con la nostra guida e magari qualche tutorial su YouTube (ce ne sono diversi) riesci a fare tutto da solo, a costo zero e con grande soddisfazione. In ogni caso, data l'età, potrebbe essere necessario sostituire almeno i condensatori d'alimentazione, probabilmente secchi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suggerimento libri
Gentilissimo direttore,
nell'augurarle buon nuovo anno, colgo l'occasione per suggerire un interessante saggio edito da "il Saggiatore" da inserire nella rubrica del suo sito dedicata ai libri: "Alla ricerca del suono perfetto", di Greg Miller.
Il volume raccoglie le vicende che dal XIX ai giorni nostri sono ruotate attorno alla ricerca tecnica volta al perfezionamento della registrazione e riproduzione del suono. Gli avvenimenti vengono riportati con una scrittura piacevolmente scorrevole ma che non tralascia informazioni accurate sulle tecnologie sviluppate.
Ho iniziato la lettura pochi giorni fa e lo trovo davvero affascinante.
Con questo piccolo spunto, le auguro un piacevole proseguimento di giornata.
Stefano - E-mail: ferrando.stefano (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
ti ringrazio per il suggerimento che giro volentieri ai nostri lettori. Sono tanti i testi - anche storici - che trattano dell'audio in tutte le sue forme e pian piano stiamo provando a recuperare alcune lacune, recensendo testi classici di qualche tempo fa, anche perché le basi di questo appassionante hobby sono rimaste sostanziamente immutate per decenni, digitale a parte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su upgrade
Buongiorno gentile Direttore,
volevo chiederLe alcune informazioni o comunque dei suggerimenti in merito a possibili diffusori da impiegare in un impianto Hi-Fi. Posseggo un giradischi Kenwood KD-3070 con testina Audio Technica AT-VM95EB, provvedendo ad effettuare l'allineamento dello stilo e dell'azimuth mediante apposite dime e infine la regolazione del braccio. L'amplificatore integrato è un Sony TA-F730ES, che mi sono auto-regalato per il conseguimento della laurea, ed è andato a sostituire il provvisorio Pioneer SA-740 che mio padre utilizzava negli anni '80. Infine, i diffusori sono delle Canton Quinto 520 che ritengo davvero carine, suonano abbastanza neutre tendenti ad enfatizzare le frequenze medio-alte rispetto alle basse.
Secondo lei, questo trittico potrebbe essere adeguato oppure dovrei modificare qualcosa? Io sono innamorato delle Boston Acoustics A-150 ma al momento le finanze non mi permettono di fare un acquisto di questo tipo. Inoltre, in futuro, vorrei sostituire la mia Audio Technica con qualcosa di migliore come una Nagaoka MP-110 di cui ho letto gran bene. Del Sony invece ne sono innamorato, lo desideravo da tanto tempo e credo che rimarrà con me per molto, molto, molto tempo! I primi giorni ho provato a ruotare la manopola del volume fino ad ore 12, il suono era davvero spaventoso e le Canton suonavano come si deve!
In generale, lei mi consiglia di mantenere inalterata questa catena oppure consiglierebbe di apportare delle modifiche?
La ringrazio in anticipo e le auguro una buona giornata.
Cordialmente,
Antonio - E-mail: antonioz99 (at) hotmail.it

LC
Caro Antonio,
ho riletto la tua missiva tre volte, per capire quale fosse il fulcro della richiesta. Upgrade della testina a parte, che è facile (bene la Nagaoka che citi, ma meglio una Audio Technica di livello superiore alla tua) faccio fatica a dirti qualcosa di sensato, perché sembri molto soddisfatto di tutti i componenti in tuo possesso. Volendo migliorare a tutti i costi, il punto più logico dal quale partire sarebbe, secondo me, la fine, ossia i diffusori. Premetto che non sono un grande estimatore delle vecchie serie di Canton (le nuove le conosco poco), ma se a te piacciono tanto bisognerebbe trovare qualcosa sulla stessa impostazione, temo. Senza specificare sala d'ascolto, tipologia di diffusore e budget a disposizione, è arduo scrivere qualcosa di ragionevole. Ambiente permettendo, io passerei a dei diffusori da pavimento moderni, di passi avanti ne sono stati fatti davvero tanti. Dici che il tuo sogno sono le vecchie Boston Acoustics A-150, ma ho visto che queste si trovano usate intorno ai 400/500€ la coppia. Ad esempio, DL-Audio ne ha una
coppia ricondizionata e con 12 mesi di garanzia a 490€. Se il tuo budget fosse persino inferiore a questa cifra, tieni l'impianto così com'è, migliora la testina e attendi tempi di finanze più vicine ai tuoi desideri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Hicap o Zerozone per Naim SN1 e Classe D per Linn Helix LS150
Caro direttore buongiorno. Spero tu e tutti i tuoi cari stiate bene. Con questa lunga mia, oltre a scomodarti per alcune domande, ti rinnovo il grazie a te e a tutto lo staff di TNT-Audio per il lavoro che ci regalate. Grazie, di cuore.
Ti ho già scritto in passato, e nel frattempo nell'impianto principale è arrivato un Naim SN1, oltre a qualche migliaio di vinili in più, e ho venduto quasi tutto. L'impianto principale nel salotto, dedicato alla musica, è quindi così composto:

Il mio ascolto rimane eclettico, dal barocco alla contemporanea; dal jazz all'elettronica, e un orecchio sempre curioso verso le novità. L'ascolto è appagante e soddisfatto anche per ore e ore, ma avrei la curiosità di aggiungere, se fosse possibile, un po' di raffinatezza alla concretezza del SN1. Oggi avrei il budget per aggiungere un Hicap 2 (non DR) usato alla sezione pre del Supernait 1 che a sentir tutti sarebbe la morte sua. Ma incuriosito dalla recensione e dalle lettere, ti chiedo se secondo te avrebbe più senso destinare quei soldi in una coppia di ZeroZone IRS2092, e casomai rimandare l'acquisto dell'HiCap. La potenza non mi serve, il Naim ne ha in abbondanza.
Secondo impianto: la saletta da pranzo è ora diventata anche il mio studiolo e il luogo di casa dove passo più tempo, essendomi iscritto di nuovo all'università per alcuni corsi (ed è meraviglioso, a 50 anni). Oltre a lavorare, ché chi non lavora non mangia. Quindi sono felice, ma con un budget più risicato del solito. Qui l'impiantino era composto da un ampli Sure TA2024 con l'alimentatore stabilizzato da 5A che presi per il primo T-Amp, Elac Debut B5, DAC SMSL 8 e l'iPhone 7 come sorgente per radio online o Apple Music. Ieri ho però trovato due Linn Helix LS150 in ottimo stato, comprese le griglie, per la follia di 40 euro, e senza pensarci due volte, hanno preso il posto delle Elac che venderò. L'ascolto, anche prolungato, è decisamente piacevole. Non volendo comprare cose per nulla, le domande in questo caso sono:
  1. Con un budget di circa 150 euro, mi suggerisci un ampli in classe D che si abbinerebbe bene alle Helix? Mi basta una sola entrata, eventualmente il BT. Ho letto del Topping PA3, ma non sono certo che l'abbinamento sia adeguato.
  2. L'alimentatore è un vecchio GBC 5A che ronza. Io sono del partito del “sempre acceso”, ma purtroppo quando mi serve il silenzio devo spegnere lui e ampli. Un classico alimentatore da computer a 5A influirebbe negativamente sul suono?
  3. Cavi come i NAC-A5 o Linn K20 porterebbero qualche beneficio alle Helix, anche se lunghi un solo metro per parte?
Caro direttore, grazie di cuore per il tempo che dedicherai a questa mia e auguri di buon anno a te e a tutta la comunità di TNT-Audio.
Antonio - E-mail: toni.virgadamo (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
lascia gli ZeroZone dove stanno e tieniti il SuperNait così com'è, senza HiCap. Al più, in futuro, potrai venderlo e prendere un SuperNait più recente. Per quanto riguarda il secondo impianto, perché non prendere un vecchio Naim Nait 1 o 2? Le Helix ne sarebbero felici e tu ritroveresti il sound di Salisbury che hai nel primo impianto, più o meno. Purtroppo 150€ non bastano. D'altra parte, il Topping PA3 andrebbe benissimo, certo, ma lo userei solo col suo alimentatore. Sui cavi, come probabilmente saprai, non forniamo più consulenza da anni. Credo che una qualunque delle due scelte che hai indicato andrà più che bene.
Infine un'osservazione: trovo curioso che abbia preferito le vecchie Helix - non è che fecero sfracelli neppure quando uscirono - alle Elac. Secondo me non c'è proprio partita (a favore delle Elac).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aggiornamento impianto
Gentile direttore buongiorno,
mi chiamo Francesco e ho scoperto da poco la sua preziosa rivista. Sono da poco in pensione e finalmente ho più tempo per ascoltare la mia amata musica. Il mio impianto (decisamente datato) è posizionato in un soggiorno di mt 5x4 ed è così composto:

Il punto è che ho una tavernetta dove pensavo di trasferire l'amplificatore HK e acquistare per le Chario (che non posso spostare in quanto nella taverna risultano grandi) un nuovo amplificatore cominciando così a fare un upgrade dell'impianto in soggiorno. Pensavo ad un Rotel A12 o Cambridge cxa61 o ad un Nad, poi il negoziante mi ha fatto ascoltare un Naim 5si (chiaramente non con le Chario) e qui che sono andato in crisi in quanto ho percepito nettamente il suono del Naim migliore rispetto agli altri che le ho citato.
Ora sono discretamente confuso, pensavo di acquistare il Naim 5si per il soggiorno e trasferire l'HK in taverna dove prenderei anche delle Dali Oberon 1 che ho ascoltato e spero suonino bene anche con l'HK, mi mancherebbe per la taverna un componente per ascoltare i file FLAC che sto recuperando dai miei CD. Quindi i dubbi sono: Come vede sono parecchio confuso, confido in un suo autorevole consiglio.
La saluto cordialmente.
Francesco - E-mail: francesco.manzo (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
secondo me va benissimo il Rotel A12 per le tue Chario, diffusori che conosco abbastanza bene e che trarrebbero beneficio dalla verve dell'A12. Certo che il Nait che hai ascoltato è superiore, ma io preferirei un amplificatore meno costoso con una coppia di diffusori più moderni e di livello più elevato. Il tuo lettore CD, pur datato, non dovrebbe essere un collo di bottiglia per il nuovo amplificatore anche perché potrai collegarlo in digitale al DAC interno al Rotel A12 e valutare se suoni meglio così (io credo di sì). Per capirci meglio: colleghi l'uscita digitale del lettore Rotel verso l'ingresso digitale del Rotel A12, in questo modo il 965BX funzionerebbe da semplice meccanica e il suo upgrade sarebbe praticamente superfluo.
Per quanto riguarda lo streamer potresti valutare lo Yamaha WXAD-10 o anche il Denon DNP-800NE e l'Audiolab 6000N Play. Il problema è che sono nella stessa fascia di prezzo del tuo Bluesound, e ti imporrebbero di imparare l'utilizzo di una nuova macchina, mentre con il Node sei già abituato. Fossi in te prenderei un altro Bluesound Node e non mi preoccuperei oltre. Spendere meno non è facile, senza sacrificare la qualità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio upgrade diffusori a torre
Buon pomeriggio Direttore, le chiedo gentilmente un consiglio di cui all'oggetto. Attualmente il mio impianto si compone:

Nel complesso sono molto soddisfatto dell'insieme, il tutto suona in modo molto equilibrato su tutte le frequenze e l'ascolto non è affatto stancante. Mi chiedevo però se potevo ottenere qualcosa di più dai diffusori, o meglio quale tipologia di diffusore a torre mi consiglierebbe in grado di esprimere quel quid in più considerando la tipologia di amplificatore e anche di lettore cd, entrambi aventi costi consistenti.
Alcuni amici mi hanno consigliato ad esempio le Focal Aria 926, e non conoscendole mi farebbe piacere provare ad ascoltarle. Vorrei però prima chiedere un suo autorevole parere in merito, oppure se ha qualche altra opzione da suggerirmi.
Premetto che la stanza in cui ho disposto l'impianto è una stanza di 25 metri quadrati con soffitto alto 2 metri.
La ringrazio.
Saluti,
Stefano - E-mail: stefanobizzarri9 (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
sicuro che il soffitto sia di soli 2 metri? Mi sembra molto strano! Sarebbe strano anche se si trattasse di un seminterrato, perché una persona alta potrebbe sfiorare il soffitto! La normativa - a meno che non ci siano deroghe comunali particolari - imporrebbe 2,7 metri. Comunque sia, dei diffusori a torre ci starebbero bene in ogni caso, vista la metratura della stanza. Che diffusori scegliere? Se ti piace il suono B&W ti sconsiglierei di cambiare strada. Per l'ordine di spesa delle Focal che ti hanno consigliato, potresti valutare le B&W 704 S2, ad esempio. Naturalmente, ti capitasse di poter ascoltare le Focal o altro (ad esempio Cabasse, Triangle...) non esimerti dal farlo. Ti consiglio questi marchi perché secondo me sono quelli più vicini, come impostazione generale, al suono cui sei probabilmente abituato ora. Non aspettarti miglioramenti qualitativi esagerati, per ottenere quelli temo che il budget da preventivare debba essere ben più elevato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ritorno alle origini
Ciao Lucio sono Daniele di Roma, Ti scrivevo 15 anni fa! Ne è passata di acqua sotto i ponti. Dopo un po di assuefazione da mp3, non ce l'ho fatta più e mi sono portato il mio vecchio impianto a casa nuova. ALTRO MONDO...ed a maggior ragione te ne rendi conto dopo anni di astinenza. Ultimamente ho comprato un nuovo giradischi, e volevo sapere cosa ne pensavi del mio impianto. Premetto che ascolto vinile in primis e CD! Niente altro, né liquida, né cafonate simili.

I nuovi arrivati: Thorens td 202 dove ho montato una Grado RED (avevo la gold1 ma mi pare meglio la red3!!!). Poi mi sono pentito e avrei voluto prendere il Rega 3 ma sinceramente mi soddisfa moltissimo questo giradischi dove ho messo un mat in sughero, il design richiama il vintage, ma in chiave moderna. Memore di una tua frase che diceva di non spendere moltissimo nel giradischi ma cambiare subito la testina...in effetti altro mondo! Anche perchè il price range del giradischi è quasi uguale (costano uguali). Sulla carta il Rega 3 ha qualcosa in più come giradischi, più pesante, e braccetto in carbonio. però boh...percepibili queste differenze all'orecchio? Una volta messa la Grado Red si vola!
Tutto sommato volendo migliorare LEGGERMENTE l'impianto cosa consiglieresti? Nella sezione giradischi penso di stare a posto, o faccio il salto a gira da 1500 euro oppure inutile (e poi quanto potrei percepire in audio-differenza? Visto che non penso minimamente di cambiare casse e ampli). Devo cambiare tutta la baracca in proporzione. Volendo e mi correggerai, potrei intervenire nella sezione “prephono esterno” e poi prendere anche un finale separato (il mio proton ha una pre out). Penso che più di questo non si possa fare come “ritocchino”.
Ascolto tutto, principalmente rock, pop, elettronica...jazz.
Grazie infinite,
Daniele - E-mail: daniele.lorrain (at) gmail.com

LC
Caro Daniele,
che dire? Bentornato! Ci hai contattato 15 anni fa, a pensarci vengono i brividi, specie pensando che TNT-Audio esisteva già da 10 anni. Quanta strada...
Mi sembri soddisfatto dei tuoi componenti, io lascerei quasi tutto così: il front-end analogico va bene, al più ci metterei un pre fono esterno tipo Lehmann Black Cube, da cercare usato, o Black Cube Statement (nel nuovo). Qualcosa dovrebbe migliorare ancora. Il lettore CD Marantz sarà anche un mito come scrivi tu, ma ha decisamente fatto il suo tempo. Se ascolti tanti CD forse varrebbe la pena fare un pensiero a un lettore più recente (Rotel, NAD, Cambridge etc.). Non aggiungerei un finale al Proton, non serve. Se proprio volessi sostituire l'amplificazione meglio cambiare tutto, passando a un integrato moderno. Tutto, naturalmente, è largamente dipendente dalle cifre che intenderesti investire. Spendere poco non ha senso, perché faresti upgrade poco significativi. Io conserverei i soldi per l'upgrade più sensibile che puoi fare, che è quello che prevederebbe la sostituzione dei diffusori. I tuoi RCF sono carini, ma anche loro hanno un po' fatto il loro tempo. In attesa che le finanze ti consentano un salto di qualità sensibile, prova ad ascoltare qualcosa in giro, se ti riesce, così cominci a capire cosa si possa ottenere oggi...e quali cifre siano necessarie.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegare un subwoofer
Buongiorno,
Ho letto un suo articolo sui possibili collegamenti di un diffusore e l'ho trovato molto interessante. A questo proposito le volevo chiedere, se possibile, un consiglio: ho un subwoofer (Mission) collegato col classico cavo RCA. Ho notato che in alcune circostanze, che so quando guardo la TV (canali in chiaro) oppure quando ascolto la musica a basso volume e col bluetooth, il subwoofer rimane spento, non so perché. A questo punto pensavo di collegarlo coi cavi dei diffusori, partendo dall'amplificatore (Yamaha RX860) al subwoofer e successivamente ai diffusori, questo, per mia ignoranza, per avere un collegamento continuo del subwoofer.
Le chiedo, se possibile, è fattibile? Comprometto qualcosa?
In attesa di una risposta, ringrazio cordialmente,
Salvatore - E-mail: scarlino1964 (at) gmail.com

LC
Caro Salvatore,
se il tuo subwoofer (che non specifichi!) ha il solo collegamento linea con cavo RCA non puoi assolutamente collegarlo col cavo dei diffusori, bruceresti tutto! Semmai, bisognerebbe capire come mai il sub resti spento in certe situazioni. È probabile che non riceva segnale dalle sorgenti selezionate (e si accende quando sente un segnale arrivare ai suoi ingressi). Senza altre informazioni, modelli e foto dei componenti coinvolti, non è facile dire di più. Il tuo amplificatore dovrebbe avere un'uscita linea RCA marchiata subwoofer costantemente attiva (eventualmente controlla le impostazioni). A questo punto, qualunque segnale arrivi all'amplificatore, il subwoofer dovrebbe riceverlo tramite uscita subwoofer, dall'amplificatore. Se, invece, il subwoofer avesse ingressi e uscite per cavi di potenza, potresti collegarlo come se fosse un normale diffusore. Controlla il manuale utente del subwoofer e procedi di conseguenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tormenti audiofili
Caro Direttore,
dopo aver inviato in assistenza l'ampli Audiolab 6000a, comperato usato ma comunque recente, per un fastidioso ronzio, ho ripristinato il mio fidato Nad C 350 con Cambridge Audio 351 C. Il tutto collegato alle mie Elac DBR 62 con cavi Supra Ply. Dopo qualche cd (jazz) mi sono sorpreso da quanto mi coinvolgesse il suono dell'impianto e l'atmosfera che creava nel mio studiolo. Molto più di quanto abbia mai fatto il 6000a + 6000 cdt con Topping E 30, dal suono molto chiaro e iper dettagliato, selezionato per le sue caratteristiche di equilibrio e naturalezza sonora. E pensare che ho comperato il tutto proprio perché il suono che ora mi piace tanto, allora mi sembrava appunto poco dettagliato e un po' confuso. Mah, vai a sapere!
Ora tornerà dall'assistenza il 6000a e francamente non so che fare. Terrò comunque in funzione il vecchio e “in magazzino” il nuovo, in attesa di chiarirmi le idee. Che strano è mutevole mondo questo dell' Hi Fi...
Grazie per la pazienza e buon lavoro.
Claudio - E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
i gusti cambiano e, spesso, quel che colpisce al primo ascolto, perché aperto e dettagliato, diventa stancante e innaturale a lungo termine. Ecco perché bisogna sempre concedersi un po' di tempo per metabolizzare i nuovi suoni. L'orecchio inganna, specie se non molto abituato a eseguire tanti confronti. Quando l'Audiolab tornerà operativo potrai confrontarlo seriamente con il set-up attuale e decidere di conseguenza. Prenditi qualche settimana di prove per capire i due caratteri e ciò che stai cercando in realtà, se il dettaglio o la musicalità e la gradevolezza di un ascolto forse non perfetto, ma godibile. Tieni conto che a questa consapevolezza (meglio ascoltare per ore un suono non troppo dettagliato che un suono irreale per un'ora) ci si arriva dopo tanto tempo, facendo esperienza. Talvolta anche l'avanzare dell'età porta verso sonorità più rilassate e tranquille.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buon giorno direttore, ho seguito il suo prezioso consiglio e ho acquistato i finali
ZeroZone.
Dopo qualche piccolo problemino sulla spedizione sono arrivati. Ottimo l'imballo. Appaiono costruiti bene con un case solido. Subito provati e funzionanti. Ho tolto l'Atoll e li ho collegati inizialmente ad un preamplificatore a stato solido. Fatti suonare per un po' di tempo al fine di rodarli. Buona la prima sensazione di ascolto. Si percepisce subito la potenza dei finali. Basso controllato, tutto molto veloce e dettagliato e buona la scena sonora. Ma, in realtà, non mi entusiasmava molto la timbrica. Suono spesso “freddino” e leggermente tendente al digitale. A questo punto ho voluto fare la prova con un preamplificatore valvolare. Ho utilizzato “purtroppo” il Klimo Merlino (tra l'altro in vendita da un caro amico). E da quel momento il tutto è diventato una naturale “magia”. Scrivo “purtroppo” perché alla fine ho acquistato il Merlino!!!!
Suono analogico ed elegante, non stanca mai e non mancano i dettagli. Bassi controllatissimi. Piani sonori molto definiti. Tanta dinamica e corpo. Ottima la scena sonora. Il tutto molto equilibrato e naturale. Finalmente ho iniziato ad apprezzare in pieno i miei diffusori. Conclusioni: grazie per la sua recensione su questi finali monofonici. Soddisfatto dell'acquisto. E credo, per i miei gusti, che andrebbero abbinati ad un preamplificatore a valvole. Così come tutti i finali in classe D. Rapporto qualità-prezzo INSUPERABILE!!
Grazie,
Salvatore - E-mail: salvatore.citrano (at) gmail.com

LC
Caro Salvatore,
grazie per il feedback sui piccoli mostriciattoli! Non concordo sul suono che definisci digitale e freddino ma molto dipende dal gusto personale, dall'ambiente e dal resto dell'impianto. Secondo me non hanno bisogno di essere addolciti, ma evidentemente la tua soluzione è ottimale nel caso specifico. Il fatto che abbia finalmente iniziato ad apprezzare i tuoi diffusori grazie a questi finali la dice lunga sulla loro capacità di pilotaggio...farebbero suonare anche le pareti.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

In uscita anche il nuovo album della indie-rock band texana degli Spoon, intitolato “Lucifer on the sofa”, dal quale ascoltiamo questa vitaminica The hardest cut, così, tanto per ricordarci come suona il puro, vero rock'n'roll, senza lustrini, provocazioni o scimmiottamenti vari.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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