Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/3/2022 - 19/3/2022

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  1. Upgrade Lonpoo LP42
  2. Musica digitale
  3. Proposta preamplificatore per ZeroZone
  4. L'asino di Buridano...
  5. Nuovo lettore CD
  6. Upgrade diffusori
  7. Music server vs lettore CD+Ampli audio/video
  8. Vibrazioni anomale sul woofer
  9. Qualità potenziometri
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade Lonpoo LP42
Salve Direttore,
dopo tanto tempo, ho trovato il tempo per modificare le mitiche
LP42. Molto tempo prima di comprare le Lonpoo, comprai dei filtri crossover sul sito banggood.com per modificare un altro paio di casse da scaffale economiche. Ovviamente il tempo tiranno, fece si che i filtri rimasero in scaffale per tanto tempo. Nel mentre, grazie alle recensioni di TNT Audio, comprai le LP42 e la mia innata curiosità, me li fece smontare...
Pensai: quasi quasi gli metto un bel filtro e sentiamo se vanno ancora meglio... prendo quei filtri ancora imbustati ed impolverati, apro il pacchetto, li avvicino a quella strana piastra....e magia...erano letteralmente cuciti per quelle casse!!!! Asole, buchi per il montaggio...insomma tutto ad hoc per le belle signorine!!
Ho eseguito la prova audio con il mio Ampli Nad3150. Una cassa originale ed una modificata. Non sono un grande orecchio, ma ho notato che i bassi sono più secchi. Le voci, più nitide ed alzando il volume la differenza è più marcata. Spero possa servire.
Ho fatto delle foto ben dettagliate del montaggio. Di seguito allego le foto ed il link del crossover.
Tanti cari saluti,
Mariano - E-mail: mariano.tropea (at) gmail.com

LC
Caro Mariano,
grazie per l'ottimo report che pubblico volentieri come PDF qui su TNT-Audio. Rispetto al misero e scadente condensatore montato di serie, della buona componentistica può certamente fare la differenza. Un crossover completo, però, si mangia un po' di sensibilità dei diffusori, secondo me. Il fatto che il nuovo crossover elimini il taglio meccanico sul woofer ha come risultato quel che hai descritto tu: le voci si spostano, almeno parzialmente, sul tweeter, lasciando libero il woofer di dedicarsi ai bassi e ai medio-bassi. Può darsi dunque che il basso stesso si ripulisca un po', visto che il driver adesso non è più chiamato a fare gli straordinari anche in gamma medio-alta.
Questo avrà anche un impatto sulla tenuta in potenza, perché il woofer è più vincolato in una zona di frequenze più consona alla sua natura. Quindi, diciamo che tutto torna. Avrei preferito una prova d'ascolto di una coppia modificata contro una standard, perché confrontando un canale con l'altro (e spero che il segnale fosse in mono!) si introduce tutta una serie di variabili incontrollabili, a partire dalla diversa posizione di una cassa rispetto al punto d'ascolto e alle orecchie (per quanto simmetrica possa essere l'installazione!).
Comunque, ottimo lavoro e grazie ancora per il feedback!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica digitale
Buongiorno caro Direttore, la disturbo ora per questo problema. Per prassi masterizzo tutti i miei cd e li metto sul Mac e su due schede sd inserite in due lettori Fiio. Questo mi serve per avere sempre la mia musica anche quando mi trasferisco per lunghi periodi nella seconda casa oppure da mio figlio all'estero. Ascolto con diverse cuffie e cuffiette a bassa impedenza (Grado e AKG, ma anche piccole Sennheiser e Koss Porta Pro). L'ascolto è soddisfacente, ma penso sia possibile migliorarlo utilizzando un amplificatore di piccole dimensioni, dove inserire la musica, magari utilizzando un scheda sd come quella dei Fiio, con una presa per cuffie. Vorrei evitare un amplificatore per cuffie al quale attaccare uno dei Fiio. Mi pare un'operazione complicata, con cavetti vari. Non so se esiste un apparecchio del genere, ma se c'è penso che lei sicuramente ne avrà sentito parlare, oppure visto.
La ringrazio e saluto molto cordialmente.
Claudio - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
ci sono diversi ampli per cuffie che riescono a leggere le SD card, alcuni sono per installazione fissa, altri sono portatili. La SMSL, ad esempio, ne realizzava almeno due modelli (DP1 e DP3), che però non so se siano ancora in produzione, magari li puoi cercare usati o come rimanenze di magazzino. Esiste anche il DP5, che però è un prodotto più completo, in realtà uno streamer di rete (circa 600€). Ancora, ci sarebbero l'Onkyo DAC-HA300 e l'HifiMan HM901, ma anche per questi ci sarebbe da verificare la disponibilità. Poi c'è il Fostex HP-A8 MKII, ma è costoso, circa 1500€, puoi trovare la
recensione qui su TNT-Audio. Esistono anche prodotti di provenienza cinese, sui quali però non è che si possa dire molto. Potresti rischiare, visto che in genere il costo è basso, ma sulla qualità sonora è difficile pronunciarsi.
Sicuramente sto dimenticando qualche apparecchio degno di nota, ma diciamo che la lettura da SD card non rientra tra le mie esigenze, quindi conosco solo relativamente questo particolare settore del mercato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Proposta preamplificatore per ZeroZone
Caro Lucio,
credo che avrai molte difficoltà nel trovare un pre passivo da abbinare ai tuoi amplificatori
ZeroZone; quelli a trasformatori (sicuramente migliori; vedi i Promitheusaudio), costano intorno ai 500 euro nella versione base. Per questo motivo, ho optato per il pre passivo della Khozmo (che vedi in foto insieme al finale in Classe D autocostruito con moduli della Infineon), che, nella versione con telecomando, costa 500 euro, spese di spedizione incluse da Varsavia, mentre nella versione base intorno ai 350. Lo sto paragonando al mio pre a valvole autocostruito di Lampizator e con il VTL, sempre valvolare, collegato al mio DAC della Soekris a resistenze; il suono è sicuramente diverso: più asciutto, più basso, ma, forse, più realistico. Il pre è più accondiscendente con le modeste registrazioni, mentre il Khozmo è spietato: quello che viene fuori dal Dac trasmette al finale e alle meravigliose Naim Ovator 400S (non finirò mai di ringraziarti per l'averle prese). Tra l'altro, il finale possiede un potenziometro sulla scheda, che aiuta a regolare il volume dell'incisione. In conclusione, ritengo che con i finali in classe D (qualità e potenza), il pre attivo potrebbe diventare non più necessario, almeno fra qualche anno.
Grazie
Cordiali saluti,
Leandro - E-mail: leandrolioce (at) libero.it

[Preamplificatore Khozmo]

LC
Caro Leandro,
grazie per le dritte, ma la mia idea era più quella di trovare un pre decente per un prezzo non superiore a quello dei finali, possibilmente inferiore, per non vanificare il notevole rapporto qualità/prezzo di questi fantastici amplificatori. Ci sto lavorando e ho in arrivo ben quattro preamplificatori - alcuni pagati di tasca, un quarto ricevuto in prova dall'azienda - qualcosa di buono dovrebbe saltar fuori. Resta, ovviamente, la strada dell'usato, ma anche qui non è semplice trovare qualcosa di buono al di sotto dei 300€. La soluzione più semplice ed economica è quella di un pre passivo a singolo ingresso, con potenziometro di volume di buona qualità. Il risultato è ampiamente dipendente dall'interfaccia elettrica (impedenza ingresso/uscita) tra sorgente e finali, naturalmente, per cui è difficile dare un consiglio generale che vada bene per tutte le situazioni. Comunque proverò anche una soluzione di questo tipo. Il vecchio T-Preamp (ovvero il TCC TC-754) non è all'altezza del compito, gli ZeroZone suonano troppo bene per essere appannati da un pre così economico e, ormai, sostanzialmente superato, se non per alcune applicazioni particolari.
Ah, prima che mi dimentichi: sono felice che il consiglio sui diffusori Naim Ovator abbia colpito il bersaglio!
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

L'asino di Buridano...
Gent.mo Sig. Cadeddu,
Mi perdonerà se Le scrivo per la seconda volta. Ho seguito i Suoi suggerimenti e voglio confermare che sono già pienamente soddisfatto. Mi riferisco ai componenti indispensabili per l'ascolto decente di musica liquida tramite personal computer e collegamento con impianto stereo hi-fi e relativi diffusori. Come utile pro-memoria alla Sua attenzione, sintetizzo il tutto in questo elenco (RISERVATO). Essendo peraltro pensionato da qualche anno, questa mia passione per una "simil hi-fi" (a prezzi ragionevoli) e per la musica - iniziata circa mezzo secolo fa con il classico “quartetto” THORENS/MARANTZ/AR/KOSS (sempre con i modelli base, per questioni economiche... )- non mi ha mai abbandonato, nonostante le difficoltà che attualmente incontro dal punto di vista prettamente tecnico al fine di far funzionare correttamente tutti i componenti+hardware+software.
Ancora due problemi in particolare in questo ultimo periodo: sono certo di aver constatato che in alcune occasioni i brani che sto ascoltando vengono riprodotti in modo, come dire, stonato, fluttuante. Credo dipenda da una certa instabilità nel passaggio della corrente elettrica sia nel personal computer sia nell'impianto audio. Per curiosità, ho cercato di approfondire l'argomento sul web ma - come prevedibile - sono stato letteralmente subissato da indicazioni, informazioni, suggerimenti, recensioni, proposte di acquisto, con il risultato di essere completamente confuso e frastornato. Pertanto Le chiedo cortesemente:

  1. È corretto distinguere l'eventuale Gruppo di Continuità adatto al personal computer dallo Stabilizzatore/Filtro di Rete adatto invece all'impianto audio stereo? Se affermativo, come mi posso orientare per l'acquisto dei due componenti (sempre dal prezzo ragionevolmente contenuto), oppure esistono marche che producono modelli 2 in 1 (gruppo di continuità + stabilizzatore di rete in un solo componente)? Le offerte del mercato sono di una quantità spaventosa...(come certi prezzi!!!)
  2. Mi perdo veramente qualcosa in termini di qualità del suono se non mi faccio abbindolare da AGGEGGI tipo “iFi iSilencer + USB Audio Noise Eliminator/Soppressore/Adattatore - Upgrade del sistema (Tipo da C ad A) e IFi Purifier 3 USB ecc.ecc. che non ho nessuna intenzione di acquistare e che probabilmente non saprei neppure come utilizzare?
Ringrazio sinceramente per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Giancarlo - E-mail: 152peg (at) gmail.com

LC
Caro Giancarlo,
questa del suono fluttuante mi mancava! In tutta sincerità non riesco a capire di che fenomeno si tratti. Di sicuro la corrente elettrica non c'entra niente, tutti gli apparecchi sono realizzati per funzionare entro specifiche molto larghe, non vedo come una variazione nella tensione in ingresso possa generare stonature o fluttuazioni nel suono in uscita. E neppure eventuali interferenze di rete possono generare un fenomeno così bizzarro. Il problema è altrove nell'impianto, evidentemente. Difficile dire dove, dovresti fare una diagnosi differenziale, cominciando a escludere un apparecchio per volta. Ne hai tanti, ti ci vorrà del tempo. Eventualmente, vedi se riesci a registrare in un video il fenomeno che descrivi, sarei molto curioso di sentirlo. Ovviamente, se tali fluttuazioni e stonature si verificassero solo col giradischi, il problema sarebbe da ricercare nelle condizioni della cinghia e/o del motore che trascina il piatto.
In definitiva, per ora, non acquistare niente. Al massimo, giusto per fugare ogni dubbio, acquista un tester di impianto elettrico come quello che ho recensito poco tempo fa:
Habotest HT107D. Con 15€ ti levi il pensiero e, in più, verifichi che il tuo impianto elettrico sia effettivamente cablato come si deve e non abbia né cali di tensione né correnti parassite.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Caro Direttore,
sono da molti anni estimatore della rubrica, che trovo molto ricca di spunti interessanti. Ti scrivo, e ti chiedo un gentile parere, sul mio lettore cd Meridian 506 che non funziona più. Il mio impianto:

Soddisfattissimo di tutto, improvvisamente purtroppo il Meridian ha smesso di funzionare, mostrando la scritta “no disc” sul display. Ho provato ripetutamente a pulire la lente del laser con un batuffolo di cotone impregnato di alcol, senza risultati. Ho sentito il tecnico del centro assistenza autorizzato di zona (Torino) il quale mi ha detto che non è riparabile in quanto non è più reperibile il laser di ricambio originale; ci sono in commercio solo dei ricambi cinesi che non vale la pena di montare perché dopo poco tempo si rompono nuovamente. Ho scritto due volte alla Meridian ma non mi hanno risposto.
Questo lettore cd ha una storia particolare. L'ho avuto in regalo circa 3 anni fa, non funzionante. L'ho fatto riparare da un tecnico autorizzato in zona Roma, che purtroppo attualmente non ha più il telefono operativo. Dopo una lunga attesa di alcuni mesi per difficoltà a reperire il laser di ricambio originale (spero tale...) ed una volta riparato, l'ho collegato al mio impianto e l'ho apprezzato moltissimo. L'ho trovato molto superiore all'accoppiata che utilizzavo in precedenza, ossia un Marantz CD72-SE (ne usavo la sola meccanica) che posseggo ancora, associato al dac Aqvox.
Andando al dunque, avresti qualche buon consiglio da darmi sul Meridian? Io non ho molte speranze...
Dovendo invece acquistare un altro lettore cd e considerando il resto dell'impianto, su quale scelta potrei indirizzarmi? Solo trasporto + il dac Aqvox oppure un lettore completo con dac incorporato? Quali modelli? Per il trasporto ho visto a prezzi non stratosferici l'Audiolab 6000-CDT ed il Cambridge CXC; per un buon lettore completo ci sono troppi modelli, non ho in mente nulla di preciso. Non ho preclusioni verso l'usato (il mio impianto l'ho acquistato quasi tutto usato) ma non so se per questo acquisto ne valga la pena...
Budget: non ho una cifra precisa, cercherei un'elettronica di livello adeguato al resto dell'impianto. Ambiente: stanza dedicata m 4x5, sonicamente ben trattata. Musica ascoltata: principalmente classica e jazz.
Ti ringrazio sentitamente per il prezioso contributo che rendi a noi audiofili ed invio un cordiale saluto anche a tutta l'équipe che collabora con te.
Paolo - E-mail: p.cristallini1953 (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
ti direi di cercare un Meridian 506 usato, funzionante. Si trovano abbastanza facilmente per prezzi oscillanti tra i 300 e i 500€. Mi dirai che si guasterà anche questo! Certo, è possibile, ma vale la stessa cosa per qualunque lettore CD usato con qualche anno di servizio sulle spalle che potrai acquistare. Almeno questo sai come suona.
Nel nuovo, invece, ti consiglierei un Rega Apollo o un Naim CD5si (circa 1000€ il primo e 1600€ il secondo). Sono macchine sicure che, a mio parere, suonano meglio del tuo vecchio Meridian. Il DAC Aqvox, se già lo ritieni perdente rispetto al tuo 506, sarebbe meglio darlo via, inutile abbinarci una meccanica nuova, il suo suono non cambierà. Ovviamente, visto che lo utilizzi come DAC USB allora magari avrebbe un senso upgradarlo, sostituendolo con uno di livello più elevato, migliorando così al contempo sia la riproduzione della musica liquida che quella dei CD. La spesa però lieviterebbe non poco, visto che dovresti ancora aggiungere una meccanica di lettura.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori
Gentile Direttore,
non posso definirmi un “audiofilo felice” ma, nel tempo, forse ho raggiunto un po' di equilibrio e sono riuscito a “calmare” la voglia di upgrade per cercare di godermi la musica. Ora però sto riflettendo sui limiti del mio impianto, allestito negli ultimi quindici anni (le ho scritto la prima lettera nel 2006), e su ciò che potrei fare per migliorare. In sintesi, la mia catena è composta da:

I diffusori sono una coppia di Quad 12L prima serie su supporti Target, che hanno sostituito nel 2007 le classiche Indiana Line 5.04. Premetto che il mio ambiente di ascolto coincide con lo studio, quindi un ambiente un po' sacrificato e di piccole dimensioni (circa 16mq). Rispetto alle Quad ho sempre avuto un rapporto ambivalente e un po' ondivago: con i Flying Mole mi piaceva la restituzione spaziale e l'ampiezza della scena, ma a volte trovavo gli alti poco dolci e gli insiemi orchestrali a tratti confusi. Con gli SMSL SA-50, l'ascolto è diventato più musicale e rilassante, forse meno dettagliato e con una minore focalizzazione. Per la musica che ascolto, prevalentemente jazz acustico, questo situazione mi soddisfa, ma...adesso ritornano i “ma” e i “se”...
Se cambiassi i diffusori? L'impostazione musicale ottenuta mi piace, anche se la sezione analogica suona mediamente più “coinvolgente” e meno analitica di quella digitale (sia cd player sia liquida). Però mi piacerebbe avere una maggiore definizione e separazione nel soundstage e una diversa restituzione degli alti, cioè dolci, sì, ma più estesi rispetto ad ora. Diciamo, per completare il libro dei sogni, che mi piacerebbe un ascolto musicale coinvolgente e credibile, con una buona estensione ma non radiografante. Se l'idea è perseguibile, su quali diffusori mi dovrei orientare? Qualcosa di recente produzione, con un buon rapporto qualità/prezzo, mi permetterebbe un passo avanti rispetto alle Quad 12L prima serie? Leggendo le prove su TNT audio pensavo alle Elac: so che Lei ha una particolare propensione per le Debut B5.1 (mi intriga la “magia” di cui ho letto). Quindi pensavo alle Debut B5.1 (ancora reperibili in Germania, mi sembra) o alle B5.2 o anche alle B6.2 Ref. Andrei in quella direzione o mi conviene cercare altrove?
Grazie mille dell'attenzione e dell'aiuto prezioso che Tnt-audio ci offre da tanti anni.
Cordiali saluti.
Luigi - E-mail: l.manzione (at) outlook.it

LC
Caro Luigi,
anche tu, come tanti, cerchi una miscela di qualità che è praticamente impossibile trovare concentrata in un singolo prodotto, perché si tratta di esigenze spesso contrastanti. Ad esempio: alti estesi, definiti, con buona separazione del soundstage...però li vorresti anche dolci, non radiografanti. Non si può. E certamente non alle cifre che avevi intenzione di spendere. Per ottenere simili miracoli bisogna purtroppo aggiungere qualche zero al budget. Perdona la sincerità, ma qualcuno dovrà pur dirlo. Fatta questa doverosa premessa, ti invito a tener conto di un fatto: le tue 12L costavano, nel 2003, 700€, e la nostra
recensione ne parla in termini entusiastici, come di diffusori che non ci si sorprenderebbe se costassero 1000€ o più. Ora, tu li vorresti sostituire con delle Elac Debut 5.1, che costavano 350€ la coppia. È vero che sono dotate di un rapporto qualità/prezzo stellare e che sono passati quasi 20 anni dalla recensione delle Quad, però non mi sembra questa la direzione giusta. Se leggessi bene la recensione delle Elac 5.1, infatti, capiresti che la gamma alta non è come tu la vorresti, anzi, forse è l'esatto opposto. Meglio, a questo punto, le Debut 6.2 REF, che sono di ben altra categoria, ma non sono sicurissimo che stravincerebbero in un confronto diretto con le tue Quad. Perciò, se puoi, ascoltale, portandoti appresso le tue o chiedendo le Elac in conto visione. Io credo si tratterebbe più che altro di un side-grade.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Music server vs lettore CD+Ampli audio/video
Buon pomeriggio,
È la prima volta che la disturbo per un quesito. Ho un impianto molto datato, direi oltre 25 anni, composto da:

Invece per la parte audio/video ho: I collegamenti sono fatti in modo da utilizzare l'ampli ONKYO solo come pre audio per i canali principali e come ampli solo per quelli surround. Considerando che il lettore CD inizia a manifestare i sui limiti. Ho già cambiato il laser una volta, ora il cassetto non si apre più bene, il telecomando non funziona più.....i 25 anni si iniziano a far sentire. Non ho alcuna possibilità di ascoltare musica liquida e vorrei trasformare i miei preziosissimi CD in file audio di alta qualità. Vengo alle domande: Credo che l'investimento economico sia simile....BTW chissà perchè i Cocktail audio costano una fortuna!!!!
Che ne pensa? Alternative? suggerimenti?
Grazie,
Renato - E-mail: renato.materi (at) nokia.com

LC
Caro Renato,
la soluzione a tutti i tuoi dubbi sarebbe esattamente un music server completo come uno dei vari Cocktail Audio, che fanno tutto ciò che serve, lo fanno bene e costano il giusto, non una fortuna, se tieni conto della loro enorme versatilità e della cura con la quale è realizzata la parte audio. Esistono diversi modelli e non è impossibile trovarne qualcuno recente nel mercato del'usato. Tra l'altro, non è neppure necessario prendere un X35 quando già un X14 da 700€ fa tutto ciò che ti serve. Può convertire i tuoi CD in file - basta abbinare un qualunque drive CD con uscita USB, costano poche decine di euro - e metterli su un hard disk interno, ha uscite pre-out per essere collegato a un preamplificatore o magari direttamente ai finali di potenza, in più può gestire protocolli DLNA (client/server/renderer), Samba (client/server), FTP (client/server), e ancora Radio Web, Spotify Connect, AirPlay, Deezer, Qobuz, Napster. Più di così!!!
Per quanto riguarda la parte audio/video non saprei che consigliarti, non seguiamo più il settore da tantissimo tempo e non forniamo più consulenza in merito, mi spiace.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vibrazioni anomale sul woofer
Buonasera, mi chiamo Manuel. Grazie innanzitutto per la possibilità di potervi contattare, sicuro di trovare giuste informazioni.
Posseggo un amplificatore Marantz PM6003, un giradischi Thorens TD170 e ho appena acquistato, un paio di diffusori Kef350 su internet (sono arrivati molto ben imballati e senza alcun tipo di segno). Li ho collegati da un giorno, però quando alzo il volume (non al massimo, a metà) la membrana degli autoparlanti vibra tantissimo, sembra che non riescano più a sorreggere la musica (tengo i bassi sullo zero). Non sto parlando di un volume eccessivo. Se, ad esempio attivo il loudness, vibrano anche a un volume più basso.
Secondo voi da che cosa è dovuto? Forse perché le casse sono nuove? Oppure è un problema di amplificatore? Vi allego anche una foto del collegamento delle casse, magari ho sbagliato a collegarle? Vi mando anche un video delle stesse casse a metà volume.
Scusate l'ignoranza, vi scrivo proprio perché sono inesperto.
Grazie mille se potrete aiutarmi,
Manuel - E-mail: manupas85 (at) yahoo.it

[Collegamento ampli]

LC
Caro Manuel,
immaginando abbia connesso il giradischi all'ingresso phono e non a un qualunque ingresso linea (dalla foto non si capisce) secondo me i diffusori non hanno alcun difetto. Il problema è il giradischi. Per accertartene, collega un'altra sorgente (che so, anche il telefono tramite uscita cuffia e cavo minijack-RCA) al tuo amplificatore e vediamo se i woofer hanno lo stesso anomalo comportamento. Secondo me no. Quali possono essere le cause? Sostanzialmente due:

Il mio sospetto è che sia la spiegazione numero uno a causare il pasticcio. Nel frattempo che provi a risolvere, non utilizzare i diffusori in questo modo, il rischio di fare danni è abbastanza elevato.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

Qualità potenziometri
Buon giorno, vorrei parlare di potenziometri logaritmici per volume amplificatori. I miei Cyrus one e two hanno ALPS, datati. Ne ho comprati nuovi da un noto rivenditore (escludendo la possibilità di falsi cinesi) on line ma mi sembra che la qualità costruttiva sia leggermente peggiorata; avranno voluto risparmiare sui dettagli secondo loro non importanti ai fini sonori. Nonostante fossero nuovi e provati collegati con dei coccodrilli (evitando che il saldatore potesse minimamente rovinarli) hanno dato un suono uguale oppure solo impercettibilmente migliore degli originali vecchi 35 anni e usati abbastanza.
Ho poi provato dei CERMET (vishay p11l p 30 L, questi ultimi costatimi quasi 16 euro cadauno), ma incredibilmente il suono è stato più velato, meno pulito dei carbon film. Possibile che il segnale passando da una pista in metallo dia suono peggiore che attraversandone una in carbone?
Non sono riuscito ancora a provare i WIRE WOUND. Le domando se può indirizzarmi verso un marchio e sui modelli che riescano a dare ai miei ampli un suono migliore, più terso. Sa il mondo audiofilo cosa consiglia?
Giuseppe - E-mail: giuseppebruno9 (at) gmail.com

GP
Caro Giuseppe,
in realtà ho sempre notato che i potenziometri a carbone anche economici suonano meglio di quelli a film. Gli Alps sono sempre stati fra i migliori, la tecnologia è stramatura, quindi non c'è da stupirsi che i miglioramenti siano lievi o nulli. Se i potenziometri hanno problemi (rumori vari quando li regoli), ha senso sostituirli, se no a mio avviso non ne vale la pena, anche perchè l'elemento poi non è più originale. Fra l'altro anche in assoluto non so se il gioco valga la candela: il potenziometro è uno solo dei tantissimi componenti dell'amplificatore, se il produttore è serio ha scelto un buon componente, ed è difficile che sia proprio l'unico collo di bottiglia del sistema.
Comunque se vuoi proprio cambiarli, credo ci sia tuttora ben poco di meglio degli antichi Alps Black Beauty RK40.
Hanno un costo veramente alto, per cui il dubbio che non ne valga la pena è ancora più alto.
Spero di esserti stato utile,
Giorgio Pozzoli

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve signor Cadeddu,
Le devo questa risposta da molto tempo, da marzo dell'anno scorso, da quando, dopo averla interpellata sulla rubrica della posta di TNT Audio, ho seguito il suo consiglio ed ho acquistato un paio di diffusori Norh 9.0 in marmo, che ho trovato usati ad un buon prezzo. Dopo molti ascolti, eccola, finalmente.
Inquadro il resto dell'impianto: lettore cd Shanling cd t80se, a cui ho sostituito le valvole, e gli Opamp (ora dei Burson Audio 6 Vivid, consigliatimi da Burson come i più adatti alle sorgenti); giradischi Rega P3 con testina Rega Exact; amplificatore integrato Densen DM10 MKII, da 75 Watt per canale con pre phono mm integrato, cavi di segnale per il lettore cd TNT shoestring (che vorrei provare a sostituire con degli anticables ICS 2.2, ma non so se ne valga la pena), cavi di potenza TNT Triple T, cavi di alimentazione TNT TTS, filtro di rete System & Magics da 1000 watt.
Il percorso di miglioramento del mio impianto è andato sempre nella medesima direzione ad ogni upgrade: più dettaglio, più spazio tra gli strumenti, basso più controllato e profondo. Dopo qualche anno di B&W 602, le Aliante One Zeta mi hanno aperto per bene le orecchie, hanno educato i miei ascolti ed allietato tante tante ore. Il passaggio alle Norh 9.0 è stato un po' sofferto e complicato dal legame affettivo che si è instaurato con le Aliante. Sulla carta le One Zeta e le 9.0 mi pare se la giochino “in the same league” come direbbero oltre manica, e quindi decidere per il nuovo acquisto non è stato semplice. Inizialmente il suono delle Aliante mi è mancato: mi mancava quel medio denso, rifinito e dolce allo stesso tempo, che metteva assolutamente a proprio agio le mie orecchie, e mi presentava la musica con una certa intimità, direi. Mi ci è voluto un pochino per abituarmi al suono Norh, ma poi, dopo averle confrontate a lungo, non sono più tornato indietro. Le Norh restituiscono un senso dello spazio maggiore, più largo e più profondo: ogni strumento si prende il suo spazio, ma non solo, anche il suono di ogni strumento di prende il suo spazio, con decadimenti di note e di riverbero completi e naturali. Seguire le tessiture dei fraseggi, anche di orchestrazioni complesse o intricate, è facile. Penso a “L'uccello di fuoco” o “La Sagra delle Primavera” di Stravinski, al “Alexander Nievsky” di Prokofiev, a “Taras Bulba” e la Messa Glagolitica di Janacek, ma anche ai dischi anni 90 di David Bowie come Outside ed Earthling, e ancora alle molteplici stratificazioni strumentali dell'elettronica industriale di Skinny Puppy e Front Line Assembly, Il suono è più concreto, più materico. Le percussioni sorprendono per ricchezza timbrica e densità: il metallo dei piatti, la cordiera dei rullanti, le note delle pelli e la loro complessità armonica, la pesantezza di certe casse e dei floor tom, che riempiono l'aria con l'intero inviluppo della loro vibrazione, dopo aver picchiato con transienti precisi e veloci, mai taglienti o puntuti, cosicché anche i colpi cantano. Penso agli intrecci poliritmici dei Tool, ai gustosi Primus, all'energia che esplode dal drumming di Faith No More, Red Hot Chilli Peppers, Janés Addiction, Killing Joke, The Young Gods, alle percussioni degli Einsturzende Neubauten. Questa completezza degli inviluppi delle note avevo cominciato a notarla con il Densen (arrivavo da un pur musicalissimo integrato Dussun 99), ma le Norh la fanno emergere ancora di più, in tutta la loro naturalezza, probabilmente in virtù di una riproduzione ancor più trasparente rispetto alle Aliante. I goduriosissimi medi delle One Zeta non sono spariti, sono meno “presentati” e meglio completati da una maggiore ricchezza di bassi e alti. La timbrica complessiva rimane lontana dall'essere analitica, fredda, aggressiva. Il suono è pieno, controllato quel che serve per evitare che gli strumenti si prendano eccessivo spazio e si mascherino l'un l'altro. Ogni strumento è più presente e più libero, anche nei passaggi più complessi, siano essi di sinfonica o di rock, di elettronica o di psichedelia.
Gli strumenti elettronici e i sintetizzatori prendono davvero vita, smettono di essere mortificati e appiattiti. Ripenso di nuovo a Bowie, ai Depeche Mode, ai Massive Attack, a Bjork, ai Prodigy, a Tricky, ai Nine Inch Nails, allo strepitoso “Ram” dei Daft Punk, alla magia lisergica dei Legendary Pink Dots. Tutto ciò accade sia a volumi di ascolto bassi, ma anche “da carabinieri”, come direbbe un mio amico.
Le Norh non si scompongono mai, e fanno venire voglia di alzare il volume. La resa dinamica è la ciliegina sulla torta: l'intenzione e l'articolazione dell'esecuzione, siano esse di strumenti o della voce, sono sempre chiare e ricche. Le trombe di Devis, di Jon Hassell, di Cuong Vu cantano, sussurrano, urlano, si scompongono, piangono, si arrabbiano, calmano, discorrono, accennano; e così fanno il violino di Oistrach o di Capucon, e il pianoforte della Argherich. Certo, la loro veridicità, termine che uso sempre con qualche dubbio quando parlo di riproduzione, a volte diviene spietatezza, e invece di ascoltare un disco mixato male, preferisci sceglierne uno prodotto con più amore, se non altro perché sai che livelli di piacere sonoro puoi raggiungere.
Debbo sottolineare che questo resoconto analitico rende poca giustizia a quel che esce da questi tamburi di marmo: non frequenze, dinamica, palco, ma tanta tanta musica.
Grazie, un saluto e buone cose,
Marco - E-mail: marco.zambrano3 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
grazie a te per aver condiviso questo sofferto percorso d'upgrade. Sono felice abbia trovato il giusto compromesso, che soddisfa meglio le tue esigenze. Vedi, la soddisfazione all'ascolto è sempre frutto di un lavoro sinergico tra componenti e tra questi e la sala d'ascolto. L'hanno spuntata le Norh, ma stiamo pur sempre parlando di diffusori bookshelf di classe elevatissima e, come dico sempre, una coppia di One Zeta un audiofilo dovrebbe ascoltarla almeno una volta nella vita. Non sono perfette, hanno dei limiti, ma hanno una magia unica. È probabile che il tweeter delle Norh sia più aperto e rifinito e che il mobile in marmo assolutamente inerte dia una mano a limitare le colorazioni, ma quel che conta davvero è come tutti questi ingredienti si sposano con il tuo orecchio.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Appena uscito il nuovo album di Wolfgang Flür (ex-Kraftwerk), intitolato Magazine 1 dal quale ascoltiamo questa “Das Beat”, con la partecipazione di Midge Ure (Ultravox). Suoni e ritmi sintetici come da tradizione della band tedesca, ma con accenti pop assolutamente moderni.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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